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alex di gemini

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
In un futuro remoto, il mondo è molto cambiato rispetto a come lo conosciamo oggi. Ha infatti perso la propria energia vitale, ma il misteriosissimo scienziato "Y" lo ha ricostruito ex novo, trasformandolo in un pianeta meccanico totalmente ricoperto di ingranaggi!! Va da sé che il suo nuovo nome sia "Clockwork planet", ovvero il pianeta orologio, e che ogni tecnologia diversa da quella dei puri meccanismi sia stata bandita. Il protagonista, Naoto Miura, è un liceale come tanti, ma dal talento per i meccanismi incredibile che, unito al suo udito incredibile, riesce a rimettere in funzione la bellissima androide RyuZu, che diventerà la sua servitrice nonché compagna di vita. Avrà poi un incontro-scontro con la geniale Marie. Essa è una meister, ovvero una delle più eccelse menti al mondo in fatto di robotica e naturalmente è accompagnata da un androide terminator dalle fattezze umane che le fa da padre. Come possano realizzare robot degni di Asimov con rotelle e meccanismi meccanici rimane incomprensibile. I due giovani scopriranno ben presto come il futuro del mondo sia in pericolo e come l'immenso pianeta meccanico sia davvero un gigante dai piedi di argilla e, manco a dirlo, decideranno di dedicare le loro vite alla rifondazione del mondo. Tratto da una light novel ancora in fase di scrittura, la trama ne paga lo scotto con una durata breve e un finale decisamente aperto, ma almeno accettabile. La grafica è davvero valida, come la regia. Splendida la opening, sufficiente la ending. Il risultato complessivo finisce però con l'essere un tantino deludente, ma non è facile capire perché. Sarà l'ambientazione alla "Blade Runner" che, essendo fondata sui meccanismi, finisce col non risultare credibile o, comunque, stanca subito? O il cambio di trama per cui dopo i primi episodi di azione si viri nella fantapolitica per poi tornare, negli ultimi due, ad una pura e semplice serie di azione, con scene che non hanno nulla da invidiare a Schwarzy? O il fatto che si cerchi di entrare nel delicato campo dell'affetto filiale e dell'amore tra uomo e donna anche se la controparte è un robot così perfetto da sembrare meglio di un umano? O forse è solo la brevità della serie, per cui ci sarebbero voluti ventiquattro episodi? Difficile dirlo, ma resta il fatto che, dopo i primi splendidi episodi, sia rimasto abbastanza deluso da questa serie per cui più di un sei, peraltro meritato, non posso dare.