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Kirad

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Una volta conclusa la visione di questo OAV, la tentazione di liquidarlo con un 'tutto qui?' è piuttosto forte.

La trama, infatti, non solo è molto semplice e davvero prevedibile (lei fa amicizia con lui e insieme combattono un nemico, vecchia conoscenza di lui) ma anche la narrazione è ridotta all'osso, senza alcun approfondimento, e poteva andare bene se questo fosse stato l’episodio 0 di una successiva serie ma essendo rimasto un capitolo unico, la sensazione di incompiutezza è forte.

A colpire, in positivo, è però il design dato ai robot e alle ambientazioni, non solo molto curato ma anche molto caratterizzato, che sembra guardare con efficacia più al fumetto europeo che a quello nipponico (viceversa il design della protagonista umana è molto più da anime anni 80). Oltre a questo si può aggiungere che l'OAV ha un discreto ritmo, che proprio grazie alla sua semplicità evita le lungaggini e riesce a non annoiare, ed è preceduto da un prologo live action realizzato con una certa cura. Insomma, è un titolo di per sé soltanto senza infamia e senza lode, ma può essere visto anche come tentativo di coniugare visivamente due diverse tradizioni della fantascienza.

Voto: metto 6 però è più tra il 5,5 e il 6.


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micheles

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
"Dragon's Heaven" è un curioso OVA del 1988, piuttosto tradizionale e scontato come storia, ma estremamente originale come grafica, visto che sembra uscita dritta dritta da una graphic novel francese, con illustrazioni alla Moebius, tanto per fare un nome. In trenta minuti ci viene narrata la storia di un robot intelligente, rimasto dormiente per mille anni, che viene ritrovato da una ragazzina nel deserto. Insieme insieme i due sconfiggono i robot senzienti che stanno ancora attaccando la razza umana, mille anni dopo l'inizio della guerra. Niente di che insomma, e la parte migliore dell'OVA è probabilmente l'immancabile scena di nudo della protagonista. Le animazioni sono pressoché inesistenti, ma ciò è compensato dall'estrema ricercatezza della grafica, quasi pittorica, e dal buon chara design di Toshihiro Hirano. Interessante e originale anche il mecha design. Nella versione che ho visionato, l'OVA è preceduto da vari minuti di live action in cui compaiono i robot protagonisti dell'anime, in versione modellini a grandezza umana. Alla fine c'è una sezione "the making of" sulla parte live action con i modellini. Insomma, una chicca strana e originale degli anni ottanta, da raccomandare ai culturi di quei tempi.