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ryo79

Episodi visti: 6/6 --- Voto 7
Dirty Pair Flash è la terza serie animata ispirata all'omonima light novel scritta da Haruka Takachiho. Quando la Sunrise iniziò il progetto, l'idea era quella di realizzare un sequel della serie televisiva originale, ma dopo l'abbandono delle doppiatrici storiche, fu deciso di realizzare un remake. Sebbene spesso venga detto che le protagoniste sono una versione più giovane delle originali Kei e Yuri, in realtà questa serie è ambientata in una timeline differente rispetto all'originale, infatti le vicende si svolgono nel 2248 mentre nell'originale era il 2141. Oltre a questi sedici episodi sono state realizzate anche tre light novel (1994, 1997, 1999), scritte da Haruka Takachiho, e due manga (1995 e 1996) pubblicati dalla Dengeki Comics.

EPISODI
Gli episodi sono divisi in 3 parti diverse identificate come "Mission", realizzate rispettivamente nel 1994, 1995 e 1996. La prima è composta da 6 episodi, mentre le altre due da 5 episodi ciascuna. Per comodità in questa recensione parlerò di tutti e tre gli archi narrativi.

Mission 1 - Angels in trouble
1. Runaway angel
2. Darkside angel
3. Frozen angel
4. Sleeping angel
5. Stray angel
6. Lovely angel

Mission 2 - Angels at World's end
1. Tokyo holiday network
2. Seventeen mysterious high school
3. Hot springs steamy romantic tour
4. Sparkle bright pure love flower shop
5. Hot pursuit Tokyo airport

Mission 3 - Random angels
1. Snow white chaser
2. Pink sniper
3. The winners in summer colors
4. My boy in rose color
5. Grey colored avenger

DIRTY PAIR FLASH
Prima di tutto bisogna sottolineare il fatto che Dirty Pair Flash è il remake della serie originale e non ha niente a che vedere con le precedenti produzioni. La storia è ambientata nel 2248 (cioè di 143 anni nel futuro rispetto alla prima serie tv) e mostra un universo in cui la società galattica è appena uscita da una grande guerra interstellare, con i conseguenti disordini sociali che ne sono derivati. Come protagoniste ci sono due giovanissime Lovely Angels (all'inizio della storia hanno appena diciassette anni) e, nonostante i loro ruoli siano sostanzialmente gli stessi, i loro dati personali e il loro background sono stati cambiati. Kei (ケイ) è nata il 1 gennaio 2231 su Workoh (gruppo sanguigno B, 160 cm, 42 kg, misure 83-54-79) e ha i capelli rossi, ma è solita tingersi un ciuffo di biondo; Yuri (ユリ) invece è nata il 3 marzo 2231 su Shack-G (gruppo sanguigno AB, 160 cm, 40 kg, misure 85-52-87), è bruna (se così si può dire visto che ha i capelli viola chiaro) con i capelli lunghi.

La loro caratterizzazione ricalca la vecchia versione, ma è stata ulteriormente stereotipata (a mio parere forse troppo). Kei è molto più impulsiva ed è solita usare un linguaggio "da strada", se mi passate il termine; mentre Yuri è più frivola che mai, tanto che preferisce dare la precedenza agli appuntamenti piuttosto che al lavoro. Mentre nella serie televisiva (e nelle light novel) le due ragazze si erano conosciute prima di entrare nella 3WA, qui succede il contrario. Kei e Yuri entrano a far parte della WWWA, dove si conoscono (anche se non viene specificato quando), e lavorano come agenti ausiliari per un certo periodo, ma con scarsi risultati. A causa di un basso numero di agenti effettivi, il computer centrale della 3WA le promuove a trouble consultant a tutti gli effetti e le mette in coppia nonostante i loro caratteri contrastanti. A livello di sceneggiatura la serie è divisa in tre archi narrativi separati fra loro, identificati come missioni.

La prima parte inizia con la formazione delle nuove Lovely Angels, seguendo le difficoltà incontrate dalle due ragazze a lavorare insieme. Kei e Yuri si ritroveranno coinvolte in un misterioso piano criminale, ideato dal presidente della GCN Waldess e volto a garantirgli il controllo della galassia. Durante le indagini si imbatteranno nella pericolosa Lady Flair, un'assassina a pagamento con cui Kei vorrà confrontarsi a tutti i costi, e verranno svelati i retroscena legati alle precedenti Lovely Angels, Iris e Molly. Viene imbastita una trama che si sviluppa per tutti e sei gli episodi che compongono questa missione. E' la prima volta in assoluto che viene utilizzata questo tipo di narrazione (finora erano stati realizzati quasi esclusivamente episodi autoconclusivi) e bisogna ammettere che la cosa funziona decisamente bene. L'ambientazione è piuttosto cupa, con una città ancora parzialmente in rovina e una società che fatica a risollevarsi, ma nonostante tutto non manca un pizzico di umorismo. Le parti successive invece tendono ad avvicinarsi di più alle atmosfere della serie originale.

Nella seconda missione, Kei e Yuri devono fare da guardie del corpo a Touma, un trouble consultant incaricato di eliminare un virus dal supercomputer che controlla Worlds World's, un pianeta che ospita un parco di divertimenti a tema. Nello specifico i tre si ritrovano ad agire in una fedele riproduzione della Tokyo degli anni novanta. Anche qui c'è una trama di fondo, ma gli unici episodi che seguono le vicende del virus sono il primo e l'ultimo. Nei tre episodi centrali, viene sfruttata unicamente l'ambientazione per raccontare qualche storia più leggera. Le Lovely Angels si ritroveranno prima in una scuola femminile infestata dai fantasmi; inseguiranno un truffatore che si spaccia per un trouble consultant; e infine aiuteranno il povero Touma ad uscire con una graziosa fioraia di cui si è invaghito. Dopo questa digressione la narrazione torna in carreggiata concludendo la vicenda con il botto finale (letteralmente). La particolarità di questa parte è quella di sfruttare l'idea del parco di divertimenti a tema, per inserire le protagoniste in un contesto che non ha nulla a che vedere con l'universo narrativo della produzione. Il risultato è piuttosto riuscito e gli episodi sono abbastanza divertenti.

Nella terza parte viene mantenuta l'atmosfera leggera della precedente, ma questa volta vengono realizzati cinque episodi autoconclusivi, che non hanno niente a che vedere l'uno con l'altro: Kei salva un neonato da un disastro aereo; le Lovely Angels si devono difendere da una giovane assassina che le ha prese di mira; poi devono sostenere un duro allenamento per vincere un torneo di beach volley; Yuri deve vedersela con un ragazzino viziato che ha costruito un androide che le somiglia; ed infine Kei e Yuri devono difendere il loro capo da un vecchio nemico che, pur di vendicarsi, attacca il palazzo della 3WA. In questa ultima serie gli sceneggiatori tentano di avvicinarsi al target della serie classica, e forse questo è stato il loro più grosso errore. Finora l'espediente di utilizzare una trama di fondo aveva funzionato e, il risultato di questo cambio di direzione, sono degli episodi con una sceneggiatura abbastanza scadente. Ce n'è qualcuno passabile, ma il resto sono alquanto noiosi... il terzo è un caso a parte e ha il solo (ed evidente) scopo di mostrare le protagoniste in costumi succinti.

A questo punto concedetemi una piccola digressione sui personaggi secondari... Come per la serie tv, le ragazze prendono ordini da un supervisore. Nella prima missione questo ruolo viene ricoperto prima da Garner e poi da Poporo. Il primo ricorda molto il buon vecchio Gooley, ma risulta meno passivo e contribuisce attivamente allo sviluppo della storia, mentre il secondo è piuttosto insulso. Nel primo arco narrativo viene introdotta come antagonista principale Lady Flair, un'abile cecchino che lavora come killer. Il suo background è poco chiaro, ma verrà svelato durante la storia (per cui non vi anticipo niente). Nella seconda parte a fare da comprimario a Kei e Yuri c'è Touma, un trouble consultant specializzato in programmazione, lo stereotipo del classico geek (anche se a guardarlo ha più l'aria di un pittore :P). In questa serie appare anche Mughi, anche se è irriconoscibile. L'inseparabile compagno delle Lovely Angels questa volta è un tenero cucciolo di coeurl, trovato da Yuri durante il primo episodio.

Dal lato tecnico la serie può sicuramente vantare dei disegni puliti e delle buone animazioni. Ma non fa di certo gridare al capolavoro (basti pensare che nello stesso periodo debutta anche Evangelion). Il character design è più moderno, e per certi versi accattivante, ma da la sensazione di essere unicamente orientato al fanservice... ci sono perfino le trasformazioni in stile "magical girl" (con una Kei che mette in mostra le tette più che mai). Il mecha design si discosta parecchio dalle serie precedenti, con una nave spaziale molto più piccola che si può separare in due navicelle manovrabili separatamente (e una delle due è pure intercambiabile). In ogni caso la si vede talmente poco durante la serie che è come se non ci fosse. La colonna sonora passa quasi inosservata e le uniche canzoni che si fanno notare sono le sigle, ma non è che siano granché (forse l'unica che si salva è la seconda opening).

In Dirty Pair Flash c'è molta azione, gadget tecnologici, due protagoniste poco vestite e una tonnellata di danni collaterali, ma poco altro... Se non fosse per il nome e per alcuni particolari, non ci si accorgerebbe nemmeno che si tratta del remake di Dirty Pair. Oltretutto le nuove Kei e Yuri sembrano solo delle pessime caricature del vecchio duo. Per carità le idee sono buone, e la serie ha decisamente delle potenzialità, ma vengono tutte sprecate miseramente. A mio avviso il più grosso errore è stato quello di volersi allontanare a tutti i costi dalle tematiche delle precedenti produzioni. Non solo le nuove protagoniste non hanno molto carisma, ma è andato completamente perso il senso della serie originale e non c'è più quell'atmosfera avventurosa da space opera che era il tratto caratteristico della serie originale. Concludendo... se vi è piaciuta la serie storica e volete dare un'occhiata a questa fate pure, altrimenti lasciate perdere.