Dirty Pair - Project Eden
Attenzione: la recensione contiene spoiler
Sinossi
Una coppia di agenti niente male e una cospirazione galattica. Un binomio vincente. Signore e signori, ecco a voi Dirty Pair: Eden Project. Due agenti vengono incaricate di far luce su determinate transazioni inerenti al traffico di Vizorium un minerale che funge da combustibile per le astronavi che gli esseri umani impiegano per i viaggi nello spazio. All'inizio si pensa che si tratti di un'ordinaria attività commerciale, ma in realtà c'è qualcosa dietro questo commercio che non quadra. Le nostre due sexy agenti, Kei e Yuri, addescano dei criminali per capire di cosa si tratti ed entrano in contatto con un gruppo di ladri. La transizione alla fine viene smascherata e i criminali arrestati, ma non tutti. Già, tra questi c'è ne uno che a poco a poco entra nella vita delle due agenti, Carson D. Carson, il quale finge anche di essere un agente sottocopertura per guadagnarsi la fiducia delle due ragazze e in cambio spiega loro perché sta facendo tutto questo ed anche che è interessato a recuperare una certa cosa che gli è stata rubata. Le conduce pertanto al laboratorio del Dottor Wattsman, uno scienziato pazzo che è intenzionato a portare avanti e a concludere un progetto per "l'evoluzione" del genere umano, impiegando proprio il Vizorium. I nostri eroi fanno irruzione e cominciano una lunga battaglia per la salvezza della galassia, dove però sembrano in difficoltà. Ma alla fine, rialzandosi in piedi e decisi a portare a termine la loro missione riescono a distruggere il laboratorio del Dottor Wattsman e ad arrestarlo, grazie anche ad una "dose" di "fortuna liquida" (citazione di Harry Potter indiretta) ah ah ah!
Già perché il progetto funzioni al Dottore serviva un certo vino pregiato e raro da trovare.
Trama
La trama è avvincente, dinamica, piena di movimento, azione, tensione, ma anche di intimità, simpatia, umorismo, profondità, sensualità. E' un misto di fantascienza, spionaggio con una nota ai temi principali di ambiente, geopolitica ed altre discipline. Questa mira a denunciare il fatto che il genere umano non è ancora pronto a varcare certe frontiere come i viaggi nello spazio, poiché fatica ancora a mettere in pratica il fatto che le risorse non sono illimitate e che comunque bisogna fare attenzione a come le si usa, per quale scopo/ fine. Quindi è una sorta di pamphlet contro l'abuso della scienza e delle risorse naturali che ci vengono concesse in prestito.
Grafica
La grafica è quella tipica degli Anni 80. Lo stile, anche a causa della trama, si avvicina molto a Lamù, Marie the Choujo, ma anche a Star Wars ed indirettamente per via delle due protagoniste alla saga videoludica sparattutto di Time Crisis, per via dei colori dei capelli e degli occhi delle due protagoniste. I colori sono comunque ben distribuiti e creano un ottimo constrasto di chiaro e oscuro.
Personaggi
Proprio i personaggi, per rimanere in tema, le due protagoniste mi ricorcano poi anche le due sexy spie di Abunai Sisters, Totally Spies e Striparella. Questo ovviamente, è dovuto anche al loro sex appeal, il quale è anche una fonte di distrazione. Ma non con questo le nostre ragazze sono sprovvedute, anzi dimostrano iniziativa, determinazione, strategia, arguzia, intraprendenza ed imprevedibilità, doti necessarie nel mondo dello spionaggio.
Musica
La colonna sonora non fa che dare un'atmosfera di vivacità, mistero, sensualità, intensità, emette vibrazione che trasportano lo spettatore e/o la spettatrice nella trama stessa e gli fanno venire voglia di immedesimarcisi ed immergersi per partecipare alle vicende. Uno stile soul, jazz e rhytm and blues che va venire voglia anche di ballare e di scatenarsi.
Messaggi
Il messaggio qui illustrato è chiaro e semplice. Perseverare in quello che si fa e soprattutto assumersene la responsabilità, sia nel bene che nel male, cercando di rimediare ai propri errori, perché la fortuna aiuta gli audaci e i perseveranti/persistenti. Voto: 9</attenzione>
Sinossi
Una coppia di agenti niente male e una cospirazione galattica. Un binomio vincente. Signore e signori, ecco a voi Dirty Pair: Eden Project. Due agenti vengono incaricate di far luce su determinate transazioni inerenti al traffico di Vizorium un minerale che funge da combustibile per le astronavi che gli esseri umani impiegano per i viaggi nello spazio. All'inizio si pensa che si tratti di un'ordinaria attività commerciale, ma in realtà c'è qualcosa dietro questo commercio che non quadra. Le nostre due sexy agenti, Kei e Yuri, addescano dei criminali per capire di cosa si tratti ed entrano in contatto con un gruppo di ladri. La transizione alla fine viene smascherata e i criminali arrestati, ma non tutti. Già, tra questi c'è ne uno che a poco a poco entra nella vita delle due agenti, Carson D. Carson, il quale finge anche di essere un agente sottocopertura per guadagnarsi la fiducia delle due ragazze e in cambio spiega loro perché sta facendo tutto questo ed anche che è interessato a recuperare una certa cosa che gli è stata rubata. Le conduce pertanto al laboratorio del Dottor Wattsman, uno scienziato pazzo che è intenzionato a portare avanti e a concludere un progetto per "l'evoluzione" del genere umano, impiegando proprio il Vizorium. I nostri eroi fanno irruzione e cominciano una lunga battaglia per la salvezza della galassia, dove però sembrano in difficoltà. Ma alla fine, rialzandosi in piedi e decisi a portare a termine la loro missione riescono a distruggere il laboratorio del Dottor Wattsman e ad arrestarlo, grazie anche ad una "dose" di "fortuna liquida" (citazione di Harry Potter indiretta) ah ah ah!
Già perché il progetto funzioni al Dottore serviva un certo vino pregiato e raro da trovare.
Trama
La trama è avvincente, dinamica, piena di movimento, azione, tensione, ma anche di intimità, simpatia, umorismo, profondità, sensualità. E' un misto di fantascienza, spionaggio con una nota ai temi principali di ambiente, geopolitica ed altre discipline. Questa mira a denunciare il fatto che il genere umano non è ancora pronto a varcare certe frontiere come i viaggi nello spazio, poiché fatica ancora a mettere in pratica il fatto che le risorse non sono illimitate e che comunque bisogna fare attenzione a come le si usa, per quale scopo/ fine. Quindi è una sorta di pamphlet contro l'abuso della scienza e delle risorse naturali che ci vengono concesse in prestito.
Grafica
La grafica è quella tipica degli Anni 80. Lo stile, anche a causa della trama, si avvicina molto a Lamù, Marie the Choujo, ma anche a Star Wars ed indirettamente per via delle due protagoniste alla saga videoludica sparattutto di Time Crisis, per via dei colori dei capelli e degli occhi delle due protagoniste. I colori sono comunque ben distribuiti e creano un ottimo constrasto di chiaro e oscuro.
Personaggi
Proprio i personaggi, per rimanere in tema, le due protagoniste mi ricorcano poi anche le due sexy spie di Abunai Sisters, Totally Spies e Striparella. Questo ovviamente, è dovuto anche al loro sex appeal, il quale è anche una fonte di distrazione. Ma non con questo le nostre ragazze sono sprovvedute, anzi dimostrano iniziativa, determinazione, strategia, arguzia, intraprendenza ed imprevedibilità, doti necessarie nel mondo dello spionaggio.
Musica
La colonna sonora non fa che dare un'atmosfera di vivacità, mistero, sensualità, intensità, emette vibrazione che trasportano lo spettatore e/o la spettatrice nella trama stessa e gli fanno venire voglia di immedesimarcisi ed immergersi per partecipare alle vicende. Uno stile soul, jazz e rhytm and blues che va venire voglia anche di ballare e di scatenarsi.
Messaggi
Il messaggio qui illustrato è chiaro e semplice. Perseverare in quello che si fa e soprattutto assumersene la responsabilità, sia nel bene che nel male, cercando di rimediare ai propri errori, perché la fortuna aiuta gli audaci e i perseveranti/persistenti. Voto: 9</attenzione>
Project EDEN è il secondo lungometraggio appartenente alla serie Dirty Pair. Dopo il deludente e fin troppo serio Affair of Nolandia vengono ripresi i temi e l'atmosfera frizzante che caratterizzavano la prima serie. C'è tutto quello che potreste cercare in un anime di fantascienza anni '80: azione, humor, alieni, esplosioni e due ragazze in abiti succinti che fanno più danni di un esercito di terminator. La trama è piuttosto semplice e un po' incasinata (lo dico in senso buono), ma ha un bel ritmo e riesce a mantenere viva l'attenzione dello spettatore per tutta la durata del film, grazie anche alle dinamiche protagoniste. L'anime inizia nella maniera più scoppiettante possibile, con le ragazze che cercano di impedire il contrabbando di alcuni lingotti di Vizorium in una stazione turistica orbitante, con una delle loro solite azioni dagli effetti collaterali devastanti. Dopo di che gli viene affidato un altro incarico, indagare sugli attacchi agli impianti minerari di Agerna.
Una volta sul pianeta, Kei e Yuri si dirigono verso i luoghi degli attacchi a bordo di una specie di hovercraft, con Yuri che mette in pratica una tecnica di guida piuttosto singolare: accende la radio e si mette a ballare sulle note di "Matters To Me". Dopo aver controllato il primo impianto, sporcandosi non poco durante il crollo dell'unica struttura rimasta in piedi, si dirigono verso il secondo. Qui, trovano casualmente un bagno e decidono di approfittarne. E proprio mentre sono a mollo in mezzo alla schiuma (dove abbiano trovato un bagnoschiuma è un mistero), gli piomba letteralmente addosso Carson D. Carson. All'inizio lo arrestano, ma poi decidono di collaborare per scoprire chi si cela dietro agli attacchi. La realizzazione dei personaggi è ottima, in particolar modo Kei e Yuri, che sono caratterizzate da un'allegria e un dinamismo senza precedenti. Questa volta, le nostre eroine non indosseranno per molto le loro classiche uniformi, che andranno perdute e rimpiazzate con dei bikini di fortuna, fatti di asciugamani e pezzi di abiti annodati tra loro. Accanto alle ragazze troviamo lo sconsiderato Carson D. Carson, un ladruncolo che riuscirà perfino a far prendere un cotta a quel maschiaccio di Kei.
A fare da antagonista lo strampalato e alquanto fuori di testa Dr. Wattsman (con la sua personale colonna sonora: "Oooo, Waattsmaaan!"), che ogni tanto parte con i suoi monologhi pseudo scientifici ma senza senso: divertentissimo. Come comprimario c'è sempre l'inseparabile Mughi, che dorme o sonnecchia per la maggior parte del tempo, ma arriva giusto in tempo per salvare la situazione. Altro film, altra nave spaziale. Questa è completamente bianca e di forma allungata, come nel film precedente, ma questa volta da più l'idea di una nave spaziale rispetto al razzo della volta scorsa. Il tutto è supportato da un buon comparto tecnico: bei disegni con colori brillanti e ottime animazioni. Anche le musiche sono ottime, sia quelle che fanno da sottofondo alle scene sia le varie canzoni, a partire dalla ritmata "Matters To Me" dei Poker Face, all'opening "Safari Eyes", fino a "Over The Top" e l'ending "Pas de Deux" tutte e tre eseguite da Miki Matsubara. Un film davvero divertente e piacevole da guardare. Consigliato a tutti, ma in particolar modo ai fan di Dirty Pair.
Una volta sul pianeta, Kei e Yuri si dirigono verso i luoghi degli attacchi a bordo di una specie di hovercraft, con Yuri che mette in pratica una tecnica di guida piuttosto singolare: accende la radio e si mette a ballare sulle note di "Matters To Me". Dopo aver controllato il primo impianto, sporcandosi non poco durante il crollo dell'unica struttura rimasta in piedi, si dirigono verso il secondo. Qui, trovano casualmente un bagno e decidono di approfittarne. E proprio mentre sono a mollo in mezzo alla schiuma (dove abbiano trovato un bagnoschiuma è un mistero), gli piomba letteralmente addosso Carson D. Carson. All'inizio lo arrestano, ma poi decidono di collaborare per scoprire chi si cela dietro agli attacchi. La realizzazione dei personaggi è ottima, in particolar modo Kei e Yuri, che sono caratterizzate da un'allegria e un dinamismo senza precedenti. Questa volta, le nostre eroine non indosseranno per molto le loro classiche uniformi, che andranno perdute e rimpiazzate con dei bikini di fortuna, fatti di asciugamani e pezzi di abiti annodati tra loro. Accanto alle ragazze troviamo lo sconsiderato Carson D. Carson, un ladruncolo che riuscirà perfino a far prendere un cotta a quel maschiaccio di Kei.
A fare da antagonista lo strampalato e alquanto fuori di testa Dr. Wattsman (con la sua personale colonna sonora: "Oooo, Waattsmaaan!"), che ogni tanto parte con i suoi monologhi pseudo scientifici ma senza senso: divertentissimo. Come comprimario c'è sempre l'inseparabile Mughi, che dorme o sonnecchia per la maggior parte del tempo, ma arriva giusto in tempo per salvare la situazione. Altro film, altra nave spaziale. Questa è completamente bianca e di forma allungata, come nel film precedente, ma questa volta da più l'idea di una nave spaziale rispetto al razzo della volta scorsa. Il tutto è supportato da un buon comparto tecnico: bei disegni con colori brillanti e ottime animazioni. Anche le musiche sono ottime, sia quelle che fanno da sottofondo alle scene sia le varie canzoni, a partire dalla ritmata "Matters To Me" dei Poker Face, all'opening "Safari Eyes", fino a "Over The Top" e l'ending "Pas de Deux" tutte e tre eseguite da Miki Matsubara. Un film davvero divertente e piacevole da guardare. Consigliato a tutti, ma in particolar modo ai fan di Dirty Pair.
La prima cosa che balza all'occhio, mentre scorrono le prime immagini del film, è che Kay e Yuri appaiono più alte del solito, anche se qui indossano i bikini spaziali giallo e argento della serie "Kata and Julie". Per il resto, "Project Eden" mi sembra un ottimo anime movie delle dirty pair, con mostri a bizzeffe, distruzioni di pianeti e di astronavi, scienziati pazzi vecchia maniera e ladri affascinanti. Fra citazioni fanta-cinematografiche (tipo "Aliens scontro finale" e "Guerre Stellari - episodio IV una nuova speranza") e rimandi ad altri anime tv (tipo Conan, Lupin III e Daitarn 3) ci si diverte un sacco con queste due bellezze spaziali, anche se non hanno più i 19 anni della prima serie. E' un peccato che non esista ancora un'edizione italiana in DVD, il film è proprio una delizia per chi ama la fantascienza vintage del sol levante. Non c'è bisogno di aver visto la serie arrivata nelle nostre tv nel 1990, per godersi il film, è comunque un bel mix di fantascienza, comicità, splatter e sensualità, con due inarrestabili personaggi.
