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Ramiel

Episodi visti: 12/12 --- Voto 2
Questo è il prototipo dell'inutilità. Se la prima serie ha diverse carenze, almeno si riesce ad arrivare alla fine senza veri momenti di noia e fastidio, come invece accade spessissimo in questo seguito.

E che cavolo, dopo un'intera prima serie senza nessun minimo segnale di normale interazione tra due ragazzi che si piacciono, ditemi voi che bisogno c'era di farne una seconda! Già i nostri protagonisti sono lenti come un bradipo depresso, e tutte le sante volte che sembra succedere qualcosa sempre gli stessi due espedienti ad interrompere. Si arriva proprio a dubitare della sanità mentale del regista, e ci si chiede come non provare vergogna di fronte a 2 idee in croce ripetute allo sfinimento, giusto per portare alla fine 12 puntate. Fate un cavolo di OAV fatto decentemente e basta!

Le uniche due puntate guardabili sono quelle in cui appaiono due nuovi personaggi, ma ovviamente scompaiono alla velocità della luce perché discostarsi un pelo dalla solita storiella non si può, chiudere il rubinetto del miele e dell'imbecillità non è proprio possibile. Ciliegina sulla torta, che espediente hanno trovato per tenere in piedi questa fragile baracca? Fan service a tutta birra! Mutandine, mutandine e ancora mutandine. Alla faccia della purezza decantata nel titolo. Trovato il fondo si inizia a scavare. Da evitare assolutamente!


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Accidenti, che faticaccia arrivare in fondo alle 12 puntate! Dopo le prime 7 in italiano mi son dovuto accontentare dei sottotitoli in inglese quando andava bene, sennò vai con lo spagnolo (ma dico, com'è che la prima lingua in cui vengono subbati gli anime è sempre lo spagnolo?) e addirittura una parte in tedesco. Almeno ne è valsa la pena? Purtroppo no.

Avevo speso belle parole per la prima serie. Questo seguito purtroppo non offre spunti nuovi ad un anime che già non brillava per originalità; in più (e ciò spiega il vistoso calo nella mia valutazione) si è dimostrato molto meno divertente della prima serie. Accanto ad episodi assolutamente inutili, nuovi personaggi secondari che sono delle vere e proprie meteore, la storia fra i 2 protagonisti va avanti senza grandi cambiamenti rispetto alla prima serie e come dico sempre, alla lunga il troppo stroppia.
<b>[Attenzione, spoiler!]</b>
Il finale è ridicolo, praticamente uguale a quello del primo con quel si capisce/ma non si capisce che, riproposto, irrita e basta. Bisogna aspettare l'ultimo fotogramma della sigla di coda per capire che i 2 sono finalmente diventati una coppia a tutti gli effetti.
<b>[Fine spoiler.]</b>
In definitiva, questo seguito guadagna appena la sufficienza. Consigliato a chi è piaciuta la prima serie; agli altri passate pure ad altro senza farvi troppi scrupoli.


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Heading The Call

Episodi visti: 1/12 --- Voto 7
Eccoci al seguito di Nogizaka Haruka no Himitsu, già annunciato fin da questa estate.

La storia ruota sempre intorno a Yuto ed ad Haruka, che non sono ancora ufficialmente fidanzati, sebbene anche ai loro compagni di scuola la cosa sembra evidente.

Nel primo episodio, il classico episodio ambientato alle terme, oltre ai due protagonisti, anche Shina (compagna di classe dei due ragazzi e con un debole per Yuto già apparsa nella prima serie senza comunque lasciare il segno), Mika (la sorellina di Haruka), Nanami ed Hazuki (le due cameriere) e la piccola Alicetia Rain (una nuova cameriera molto moe ma, al tempo stesso, assai abile nel combattimento: si esibisce addirittura nella sua versione del Power Geiser di Terry Bogard!), ed altri compagni di classe, vanno in gita allo stabilimento termale.

Come sempre, puntate siffatte, sono un mezzo per mostrare un bel po' di fanservice, decisamente più accentuato della prima serie.

Si segnale comunque il rilievo dato a Shina, molto più emotivamente coinvolta con Yuto della prima stagione, preludio forse ad un suo maggiore ruolo di rivale in amore di Haruka.

Essendo però andato in onda solo il primo episodio, queste sono solo supposizioni che possono benissimo essere sconfessate nel prosieguo delle puntate.

Il character design si è mantenuto su di un livello buono (ma, ripeto, è solo il primo episodio).

La sigla di testa (Chouhatsu Cherry Heart) è interpretata da Miran Hinemiya & Chocolate Rockers (a cui dobbiamo già la sigla della prima stagione) che appare in versione anime durante un concerto nel quale esegue il brano, mentre la sigla di coda (Himitsu Suishou! Uru to LOVE) è eseguita dalle N’s, cioè le doppiatrici delle protagoniste femminili (Mamiko Noto/Haruka, Mai Gotou/Mika, Kaori Shimizu/Hazuki, Kana Ueda/Nanami e Rina Satou/Shina).

Che dire? Avendo gradito molto la prima serie, seguirò anche questa seconda stagione, per vedere cosa succederà fra Haruka e Yuto.

Nutro buone speranze.