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Kida_10

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"Darker than Black - Ryuusei no Gemini" è una serie anime composta da dodici episodi di durata canonica, prodotta nel 2009 e sequel di "Darker than Black - Kuro no Keiyakusha".

La storia non riparte da dove era stata lasciata, fra l'ultimo episodio della prima stagione e il primo della seconda vi è un salto temporale di qualche anno; durante questo periodo buio sono successi degli avvenimenti che hanno profondamente cambiato Hei e il suo modo di vedere le cose, rendendolo una sorta di alcolizzato dai lunghi capelli e la barba incolta.
Ancora una volta i contractor e il mondo intero sono minacciati da una misteriosa entità chiamata "Izanami", e Hei, affiancato da nuove e vecchie conoscenze, si ritroverà profondamente immischiato nella faccenda.

La trama è ben congegnata, forse corre un po' troppo spedita in alcuni frangenti, ma riesce comunque a coinvolgere e ad appassionare. La narrazione procede in maniera abbastanza lineare, fatta esclusione per i numerosi flashback.
I personaggi sono come sempre numerosi e gli schieramenti non ben delineati. Hei abbandona parzialmente il ruolo di protagonista principale condividendolo con Suou, una giovane ragazza divenuta da poco contractor che si ritroverà a viaggiare con lui. Suou è un personaggio ottimamente caratterizzato e analizzato accuratamente, degno di interpretare il ruolo che gli è stato assegnato, tuttavia quando ci si confronta con BK-201 le possibilità di uscirne con le ossa rotte sono molto elevate, in tutti i sensi; col proseguire delle puntate si puo' notare da parte sua una notevole crescita a livello sia psicologico che sentimentale, cosa anomala per un contractor.
Al plot di personaggi si unisce anche un cospicuo numero di antagonisti dotati di abilità interessanti che daranno vita a degli ottimi combattimenti.

Tecnicamente si nota un buon miglioramento rispetto alla prima stagione, girata due anni prima; le animazioni in primis sono ancora più fluide e piacevoli da seguire, i combattimenti ancora più energici e dinamici, conditi con effetti speciali di pregievole fattura. Il design dei personaggi è rimasto invariato e il grado di dettaglio dei fondali sensibilmente migliorato.
Per quanto riguarda il comparto sonoro bisogna ancora una volta sottolineare la bellezza delle sigle di apertura e di chiusura, così come quella delle OST in generale. I doppiatori dei personaggi già presenti nella prima stagione sono rimasti i medesimi, e quelli nuovi si sono adattati perfettamente al proprio ruolo. Il finale è probabilmente la parte più complessa e difficile da valutare, personalmente non mi è affatto dispiaciuto. Le vicende si concludono definitivamente ma le domande lasciate senza risposta sono molte. L'autore ha pensato di concludere l'opera con un finale aperto, che lascia allo spettatore la possibilità formulare diverse ipotesi, ma che in cambio esclude qualsiasi certezza. Il destino di Hei è imprevedibile e indecifrabile, sarà riuscito a sopravvivere?

In conclusione, se avete visto e apprezzato la prima stagione, questo sequel diventa fondamentale e imperativo. Consiglio personalmente di visionare prima "Darker than Black - Kuro no keiyakusha: Gaiden" serie di quattro OAV prodotta solo successivamente ma che si incarica raccontare gli avvenimenti accaduti nei due o tre anni di "buio". In questo modo la visione diverrà ancora più piacevole, e soprattutto chiara e comprensibile.


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Tacchan

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Questa serie TV parte con le ottime premesse lasciate dalla serie OAV, si sviluppa in modo interessante, cazzeggia troppo in mezzo e si chiude in modo frettoloso e lasciando troppo spazio alla fantasia dello spettatore. Lo dico meglio: il finale è appena accennato, chiude male una storia ben costruita e lascia spazio ad una potenziale terza serie TV, che direi ormai non ci sarà. Giudizio in breve: che peccato!

Esemplificate le cose, mi addentro maggiormente nella sua analisi: l'ambientazione si sposta in Russia ed elegge a protagonista una ragazzina che, ha seguito di un incidente, ha visto il fratello trasformarsi in un contractor. Non è tanto lui il solo suo problema, il padre è uno scienziato il cui lavoro attira lo sguardo di diverse organizzazioni e, infatti, si mettono in moto eventi che stravolgeranno la sua vita. Fra le parti coinvolte vi è anche Hei, protagonista delle serie precedenti, finito in una spirale distruttiva e poco edificante a seguito degli eventi accaduti alla fine della serie OAV, ma sempre letale.

La trama prosegue in modo interessante e intelligente, costruendo un bel personaggio, Suou, e introducendo lo spettatore in un contesto complesso e articolato di spionaggio e profezie infauste. Non ho invece apprezzato Hei in versione alcolizzato, fortunatamente avrà modo di riprendersi, sebbene il suo ruolo rimane leggermente defilato. Oltre a loro due sono introdotti diversi contractor che risultano interessanti, alcuni dalla vita breve, ma in genere è stato fatto un buon lavoro da questo punto di vista. Vi sono anche dei ritorni che ho molto apprezzato.
La sceneggiatura ha il difetto di perdersi in qualche filler di troppo, cosa che ci sarebbe stata se non fosse che si sono persi minuti preziosi che sarebbero serviti per costruire meglio l'epilogo. E' proprio questa la cosa che non ho apprezzato: ad un ottimo lavoro di costruzione della trama, si contrappone una frettolosa spiegazione di quanto è realmente accaduto, di fatto sminuendo un bel personaggio come Suou. Proprio lei è il perno del finale, mentre mi sarei aspettato qualcosa di più sul fronte Hei e Yin, per i quali rimane in un alone di mistero che mi ha irritato, giunti al terzo finale non conclusivo.

Un'altra tematica molto sentita degli sceneggiatori è la perdita di sentimenti di una persona diventata contractor: su questo viene fatto un gran lavoro introspettivo, in particolare con Suou e Hei, decisamente atipici. Continua anche il discorso delle doll, questa volta l'evoluzione sembra coinvolgere July, che sviluppa un importante rapporto con Suou. Tuttavia, pure qui, il lavoro è lasciato a metà a causa del finale, che arriva in modo troppo improvviso.

Non la rigirerò ancora a lungo: questa seconda serie TV dedicata a Darker Than Black è carina, si lascia guardare con piacere, ma si chiude in modo deludente. Rimane un'esperienza positiva, è da vedere se amata la saga, ma è inferiore alla prima serie TV. Peccato, speravo davvero che chiudesse in modo soddisfacente Darker Than Black.


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Depth of darkness

Episodi visti: 12/12 --- Voto 3
<b>ATTENZIONE, LA RECENSIONE CONTIENE SPOILER! LEGGETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO</b>

Una delusione unica, questo è, senza dubbio, l' anime più deludente che abbia mai visto. Ecco, a me è piaciuta moltissimo la prima serie, "Darker than Black - Kuro no Keiyakusha", piena di colpi di scena, di personaggi ben caratterizzati, di poteri ben spiegati e interessanti. Ma la cosa più bella della prima serie è che ha un'atmosfera oscura onnipresente, che fa coro con il titolo. Difatti, è un noir (anzi,un neo-noir,ma tant'è). Ecco, qui è tutto sparito. I poteri dei contraenti sono strani, i personaggi stupidi o per niente affascinanti. Hei, il protagonista della prima serie, qui è completamente stravolto: è depresso e alcolizzato. Questa, poi, è la seconda serie, quindi, in teoria, dovrebbe dare una risposta ai misteri non svelati nella prima serie. Ma non è così che vanno le cose, anzi, ci sono ancora più cose in sospeso: come ha fatto Yin a diventare, da semplice doll, una "dea" dal nome di Izanami? Chi è madame Oreille? E come fa a sapere tutte quelle cose sulla Tokyo explosion e sui contraenti? Come ha fatto August 7 a sopravvivere al potere di Hei?
Ma c'è una cosa che più di tutte mi ha fatto rimanere male: il potere da contraente di Suo. Com'è possibile che una ragazzina possa manifestare un fucile cecchino anti-carro armato? Ma che razza di potere è!? E poi, da dove le prende le munizioni, come fa a maneggiarle così facilmente?
Ecco, per me questa serie è veramente inutile: l'anime poteva finire con la prima serie. Tra l'altro il regista è lo stesso, Tensai Okamura, che ha anche diretto quel capolavoro di "Wolf's Rain"! Ma cosa gli è accaduto?
L'unica nota positiva è che la serie ha un'ottima sigla finale: "From Dusk Till Dawn" degli Abindon Boys School. Per il resto, per me è uno schifo.


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Horus

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
<i>Darker than Black: Ryuusei no Gemini</i> è la seconda serie dedicata al titolo creato nel 2007 dallo Studio Bones; a differenza di quest’ultimo, però, gli episodi sono solo 12, conferendo all’opera un ritmo più serrato rispetto a quello visto in precedenza, ove alcuni episodi si atteggiavano sostanzialmente a filler.

Ciò detto, la trama dell’anime riprende dopo qualche anno di distanza dagli eventi narrati nel corso della prima serie; protagonisti della storia sono ancora i Contractor, ovvero degli esseri umani dotati di incredibili poteri, comparsi contemporaneamente a due distorsioni spazio-temporali, una a Tokyo l’altra in Sud America, denominate rispettivamente “Hell’s Gate” ed “Heaven’s Gate”. In questo senso, come già spiegato nel corso della prima stagione, il termine Contractor si riferisce proprio a quella logica contrattuale che regola l’esercizio dei poteri, a ogni loro utilizzo, infatti, corrisponde il pagamento di una così detta ricompensa. I Contractor inoltre appaiono privi di sentimenti, e le loro azioni sembrano (almeno all’apparenza) ispirate unicamente alla logica e alla razionalità. In questo mondo in cui il cielo stellato è una mera finzione, ancora una volta protagonista principale è il contractor Hei (Lee Shenshung), noto più semplicemente come l’Oscuro Mietitore, che dopo anni di oblio ricompare nel momento esatto in cui la vita di un ragazzina di nome Suou Pavlichenko viene sconvolta da una serie di eventi improvvisi. La storia sostanzialmente segue l’avventura che i due dovranno affrontare, un’avventura che tuttavia non risulta chiara nelle sue premesse, che verranno spiegate solo nei successivi OAV <i>Darker than Black: Kuro no Keiyakusha Gaiden</i>, in cui gli autori illustreranno gli eventi immediatamente successivi al termine della prima serie.

A livello di personaggi, <i>Darker than Black: Ryuusei no Gemini</i> presenta diverse new entry, e anzi, lo stesso Hei è profondamente diverso dal personaggio descritto nei primi 26 episodi, risultando più cupo e aggressivo. Presenza costante al suo fianco è quella di Suou, una ragazzina sull’orlo dell’adolescenza che rappresenterà nel corso della storia quel lato ‘umano’ dell’Oscuro Mietitore che appare ormai perso. Accanto a questi due personaggi, faranno la loro comparsa anche nuovi contractor, come quelli del Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni, e farà il suo ritorno anche una delle coprotagoniste della prima serie, ovvero la risoluta Misaki Kirihara, che, ancora una volta, si lancerà alla caccia di quell’Oscuro Mietitore di cui sembra invaghita.

Dal punto di vista della realizzazione materiale, <i>Darker than Black: Ryuusei no Gemini</i> supera il suo predecessore, che comunque era decisamente valido, presentando disegni e animazioni di ottima qualità. Anche il doppiaggio e la parte sonora in generale sono stati curati in modo ineccepibile, e in tal senso una menzione va all’opening Tsukiakari no Michishirube (Guidepost of the Moonlight) cantata dagli Stereopony.

A fronte di queste premesse, va però osservato che <i>Darker than Black: Ryuusei no Gemini</i> si rivela essere un prodotto potenzialmente ottimo, ma castrato da una serie di difetti dello schema narrativo. Anzitutto pesa la scelta degli autori di raccontare gli eventi tra le due serie solo nei successivi OAV intitolati <i>Darker than Black: Kuro no Keiyakusha Gaiden</i>; lo spettatore, infatti, senza aver prima preso visione di questi ultimi non è in condizione di comprendere appieno la sequenza degli eventi narrati nei precedenti (anche se successivi a livello temporale) 12 episodi della serie. Allo stesso modo, come è ‘sbagliato’ l’incipit, così è ‘sbagliato’ anche il finale, in cui gli autori sostanzialmente evitano di fornire le dovute spiegazioni, e anzi decidono di aprire nuovi scenari, che, se da un parte lasciano aperta la porta a un terza serie, dall’altra lasciano anche un certo senso di amaro in bocca. La serie, infatti, è coinvolgente e appassionante, ma proprio questi pregi rendono ancor più difficile digerire un finale che in sostanza rappresenta un nulla di fatto.

In conclusione <i>Darker than Black: Ryuusei no Gemini</i> è comunque una buona serie, e senza dubbio è una visione obbligata per chi ha apprezzato la prima stagione, tuttavia, nel momento in cui s’inizia la visione si deve avere bene in mente che le eventuali spiegazioni saranno tutte contenute nella futura terza serie, o almeno così si spera.


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Nae

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
<b>Attenzione! Contiene possibili spoiler!</b>

Io mi aspettavo molto dalla seconda serie di Darker than Black, questo perché francamente le non risposte della prima serie che mi fecero precipitare il voto erano tante; ora però le stesse mi fanno pensare che quel voto potevo lasciarlo in pace. Ho visto con una certa lentezza questi 12 episodi e io tutte le risposte non le ho trovate perché di fatto Ryuusei no Gemini è un'altra storia; certo c'è Hei, ci sono i contractor, ci sono le dispute, ci sono le organizzazioni, ma manca il filone di collegamento con quello che c'è stato prima. Do 8 per compensazione, ma questi pochi episodi non sono sufficienti e non danno tutte tutte le risposte, anzi causano nuovi abissi di domande.

Veniamo alla trama: è affascinante, c'è ancora la stessa tensione della prima seria, la contrapposizione contractor esseri umani normali, c'è ancora il dramma della perdita delle emozioni quando si diventa contraenti vista però come progressione in atto e non come evento accaduto fatto e finito, ma nonostante questo manca qualcosa. Ryuusei no Gemini non è il seguito delle scelte di Hei e di Yin da cui si dipana tutto, è un seguito della situazione dei contractor dopo gli eventi della prima serie; Hei stesso non è più la stessa persona, è ancora più taciturno e introverso, si lascia andare ad azioni violente, è un mezzo alcolizzato preda della depressione che ha perso tanto del suo carattere, oltre che la sua stella nel cielo finto.

Si ha come legame sicuro con la prima serie il fatto che sono salvi i contractor, che Hei ha fermato il massacro alla fine della prima serie nella zona del Gate, però i problemi sono altri ora.
In questa vicenda a farla da padrone è la piccola neo contraente che Hei si accolla per motivi "tecnici", Suou. Seguiamo la sua lenta comprensione del potere derivato e della sua lotta al mantenimento delle emozioni, la sua resistenza al cambiamento dei contraenti. Seguendo la storia scopriamo il suo profondo legame con il gemello Shion, il di lei dolore nel vedere che il fratello ha perso le emozioni quando questo è diventato contractor e la lenta e scioccante scoperta di cosa Shion ha fatto per la sorella.
E' toccante vedere come Hei insegue Yin, tanto nei sogni quanto poi all'atto pratico, come diventerà una sorta di mentore guida per la piccola Sou e anche capire cosa è successo al suo potere di contractor, che pare essere semplicemente scomparso.
Tuttavia questi 12 episodi sono una piccola corsa che deve dire tanto e per rispondere ad alcune domande ne crea di nuove e più fitte. Onestamente non capisco se è un modo tacito per dire che ci sarà una terza serie, ma ho il dubbio visto che la seconda è tanto breve.

Il comporto tecnico è ancora buono, stessi livelli della prima serie: disegni puliti, niente di eccelso, ma a un buon livello; movimenti fluidi; combattimenti ben gestiti. I poteri hanno una buona caratterizzazione visiva, e le musiche secondo me sono ottime, con opening ed ending davvero molto orecchiabili.


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HSam

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Ed eccoci alla seconda serie, che parte subito svelando vari intrecci irrisolti e ancora bui della prima serie. "Darker than Black - Ryuusei no Gemini" ci fa quindi capire, in qualche modo, tutto, ma riprende subito con la caratteristica principale dell'anime, ovvero avvolgersi in una trama enigmatica, misteriosa e ricca d'azione.
Inizialmente l'approccio sarà diverso rispetto alla serie precedente, ma a fine primo episodio "Darker than Black" tornerà a farvi sognare, grazie a nuovi personaggi che s'intrecciano con i precedenti, e vecchi personaggi che tornano presenti, alcuni con ruoli chiave nella vicenda, dei quali, nella scorsa serie, eravamo all'oscuro.
In questa seconda stagione non ci sono più coppie di episodi autoconclusivi, ma il susseguirsi di una trama uniforme. Forse questa è l'unica differenza radicale rispetto alla prima serie; effettivamente per 12 episodi sarebbe stato difficile strutturare la narrazione come nel primo Darker than Black.
L'Opening e l'ending (anche questa cantata dagli ABS, come la prima opening della prima serie, "Howling") sono a mio parere strepitose, e i disegni, che ho trovato molto curati, ci riportano ancora nel fantastico mondo cupo e affascinante di DTB.
In attesa degli OAV che dovrebbero chiarire ancora di più la trama tra la prima e la seconda serie, do un 9 meritato!

amaranth

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amaranth

Episodi visti: 11/12 --- Voto 10
Nonostante non sia ancora stata rilasciata la dodicesima puntata mi sento comunque in grado, oltre che in dovere, di recensire quello che a mio avviso può essere classificato come un capolavoro.
Nonostante la presenza, descritta in maniera secondaria, del nostro amato Hei, questo anime riesce a commuovere, ad emozionare e tenere lo spettatore con gli occhi incollati allo schermo. I colpi di scena, di non poco rilievo, rendono più che piacevole la visione e ad "ipnotizzarci" in tutti i sensi grazie al perfetto character design e alle sempre più affascinanti ambientazioni, le quali spaziano, questa volta, dalla fredda Siberia, all'affascinante Tokio, segnando così, passo dopo passo, la strada che ancora ripercorreremo per entrare nei cancelli degli inferi, l'Hell's Gate.


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ReiRan->--@

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
Solo 12 episodi?! Troppo pochi, non è giusto!

Trama.
Russia, un fuoco, un padre e due gemelli (Suou e Shion Pavlichenko), gioioso quadretto famigliare, interrotto improvvisamente: una meteora si abbatte sul loro accampamento e Shion diventa un contractor. Tutto ciò avviene in contemporanea agli eventi che portarono all'Esplosione di Tokyo sul finire della prima serie. La porta dell’inferno rimane aperta e l’arma anti contractor viene neutralizzata da Hei. I contractor sono salvi, ma la loro esistenza diventa di domino pubblico. Il centro astrologico di osservazione viene chiuso.
Veniamo catapultati due anni avanti, quando un gran numero di organizzazioni inizia a dare la caccia a Shion e al cuore della meteora. Anche Hei viene mandato in Russia con la stessa missione, ma per un equivoco rapisce Suou, ragazzina tredicenne che si rivelerà essere un contractor al pari del suo gemello maschio. Da qui la storia segue la fuga di Hei e Suo, coinvolti in una serie di dispute e battaglie tra contractor ingaggiati da varie nazioni e fazioni.
Nel frattempo Misaki Kirihara ha abbandonato il suo lavoro governativo, e viene avvicinata da un’agenzia segreta dagli scopi poco chiari. Misaki investga in proprio su BK-201, la sua stella è scomparsa dal cielo. Hei è morto? Noi sappiamo di no. Ma allora cos’ è successo? Si capisce da subito che ha perso i suoi poteri da contractor: la scossa elettrica.

Personaggi e considerazioni.
Ci sono alcuni personaggi della prima serie ma dominano i nuovi personaggi.
Difatti alcuni vecchi personaggi sembrano aver perso smalto. In particolare Kirihara non ha un ruolo convincente, è quasi inutile; Mao ora scoiattolo (non più gatto) è lì quasi solo come interlocutore di Suo.
July è in controtendenza, è apprezzabile e l’acquisto graduale di una personalità e il suo legame con Suo.
Il Hei che incontriamo in questa serie, è molto diverso, è abbrutito: lacero, alcolizzato, burbero, trasandato (coi capelli lunghi e la barba incolta). Hei non magia più! Ha sostituito il cibo con l’alcol. Mi chiedo,viste le quantità, come non finisca in coma etilico. Ed è in un certo senso un nuovo personaggio.
Yin sembra scomparsa e ancora non si sa cosa le sia successo. Che fine ha fatto?
Indubbiamente Hei deve dividere la scena con Suo.
Questa stagione viene sperimentata l’idea di seguire il risveglio o meglio la nascita del contractor. Attraverso gli occhi del contractor stesso ( l’evoluzione interiore con la perdita dei sentimenti e la razionalizzazione), ma anche delle persone vicine al contractor amici e parenti, che subiscono la perdita di un affetto. È un elemento di novità poiché eravamo abituati alla presenza di contractor già risvegliati ormai evoluti e disumanizzati. Qui vedremo Suo combattere e cercare di resistere a o per lo meno comprendere questa sua trasformazione.

Darker than Black è un anime che ha la tendenza a non spiegare tutto, molti punti rimangono oscuri, donandogli un alone di mistero. Nel sequel viene seguita questa tendenza ma l’approccio è diverso: la prima serie era episodica, mentre la seconda segue una storia in linea continua. Vengono chiariti alcuni dubbi della prima serie, ma allo stesso tempo ne vengono creati degli altri. Difatti la trama non viene completamente districata, forse in attera di una terza serie? Speriamo!
Le atmosfere non deludono i fan, gli intrighi e le tensioni ti fanno incollare al pc, e si freme per sapere che succederà nell’episodio seguente.

La seconda serie è Molto bella, anche se preferisco la prima,per me da 10.
Consigliatissimo!
Però guardate precedentemente la prima serie, se no rischiate di non capire molte cose!

Jackdaniels

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Jackdaniels

Episodi visti: 10/12 --- Voto 10
Se il primo Darker than Black vi ha preso, allora anche questa seconda serie non deludera' perche l'unica cosa che cambiera' sara' la trama, mentre le atmosfere, i disegni, il character design saranno come la prima serie, se non migliori. dD specificare c'e' che la serie non vede Hei come personaggio secondario (come potrebbe sembrare nei primi episodi), solo che la storia si divide in due parti: una parla della gemella Suou, l' altra di Hei.
Consiglio a tutti di vedere questa seconda serie che sicuramente non vi deludera'.

<b>La punteggiatura, gli accenti e le lettere maiuscole non devono essere comunque dimenticati.</b>


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PTA

Episodi visti: 5/12 --- Voto 8
Allora, scrivo la prima recensione per questo anime - Darker than Black Ryuusei no Gemini (Gemini of the meteor) - sequel di Darker than Black.
La serie imposta fin da subito Hei (protagonista della prima serie) come personaggio secondario, privileggiando - appunto - i due gemelli Suou e Shion. In realtà, almeno fino al quinto episodio, la vera e propria protagonista è Suou, spalleggiata da Hei che interpreta il ruolo di educatore. In questa serie troviamo un Bk201 molto cambiato: trasandato, alcolizzato, rozzo e apatico. A parte la trama, di cui posso dirvi poco visto che ho seguito gli episodi fino ad ora subbati in italiano (che sono 5), parliamo del comparto tecnico: Le animazioni e la grafica paiono in tutto e per tutto uguali a quelli della prima serie; A volte si avverte un po' di staticità nelle scene, e ci sono vari personaggi che ancora sono avvolti nella nebbia del mistero più fitta. Comunque nel complesso è scorrevole e si segue bene. Naturalmente chi non ha visto la prima serie capirà ben poco. Per ora il voto è un 8, se il finale sarà soddisfacente oppure ci saranno colpi di scena avvincenti (come potrebbe rivelarsi la vicenda di Yin) però potrebbe aumentare :)