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Monfrin

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Monfrin

Episodi visti: 24/24 --- Voto 5
Questa serie è spesso confusa con quella realizzata un decennio prima dalla TCJ basandosi sul manga "Sasuke" di Sanpei Shirato, cosa dovuta anche al fatto di essere stata trasmessa da Canale 5 un anno prima (1981). Le due serie, nonostante siano basate sullo stesso mitico personaggio ed ambientate all'inizio del periodo Edo, hanno davvero poco altro in comune. Questa ha un tono umoristico ed è basta tutta su combattimenti principalmente a base di magia e incantesimi (del tipo evocazione di fulmini, muri d'acqua o di fuoco, tempeste e mostri giganteschi), a differenza di quella basata sull'opera di Shirato, che presenta una storia fortemente drammatica, calata in una realtà storica ben definita e con un'inaspettata dose di realismo (non totale, s'intende), dove in realtà si smitizza sostanzialmente la figura dei ninja, non super uomini dotati di poteri soprannaturali, ma esseri umani dotati d'intelligenza, volontà e conoscenza ben oltre la media e temprate da estenuanti allenamenti nelle varie pratiche marziali.

Nella trama soprattutto si concentrano le differenze: in questa la storia ha inizio dalla battaglia di Sekigahara, avenuta nel 1600, mentre in quella di Shirato comincia negli ultimi giorni dell'assedio al Castello di Osaka, ben 15 anni dopo. Se nella serie del 1968 è la madre di Sasuke a perire per salvare il figlio e il marito (il quale diventa il maestro che lo guida ad apprendere i segreti più profondi del ninjutsu), in questa invece è il padre del piccolo Sarutobi a morire, e il protagonista è addestrato da uno stregone eremita dotato di poteri magici.

Come avevo già scritto nella nota esplicativa sulla serie basata sul manga di Shirato, nulla della drammaticità e della bellezza narrativa è stato passato a questa prodotta dalla KNACK, che sembra rivolgersi più che altro a un pubblico di bambini delle elementari, con molta azione e alcune gag (a dire il vero non molto riuscite) con un'animazione forse un po' più fluida rispetto alla prima, comunque senza distinguersi rispetto allo standard di fine anni '70.
Tutto sommato una serie senza nessuna particolare qualità, sicuramente non indimenticabile; e a peggiorare la situazione vi è pure un adattamento italiano parecchio sottotono, che spicca per la clamorosamente errata pronuncia del termine "ninja" che diviene "niña".
La consiglierei solo ai nostalgici della TV anni '80, ma temo che alla fine resterebbero comunque parecchio delusi!


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anonimo veneziano

Episodi visti: 24/24 --- Voto 7
Prima di Naruto c'era "Manga Sarutobi Sasuke", all'epoca gradevole e ben accolto da ammiratori della cultura ninja. Evocazioni di animali, cloni d'ombra, il classico trucco del ciocco di legno camuffato, le opposte scuole regionali di Iga e Koga.
Non particolarmente curato, graficamente semplice e adattato con i criteri del fenomeno commerciale anni 80 (subito sul mercato se non legato a particolari forme di merchandising), ma bisogna considerare l'impatto all'epoca: "il Piccolo Guerriero" era più molto più leggero di opere seriose come "Sasuke, il piccolo ninja". Questa serie ha il merito di aver diffuso l'immagine del ninja tanto cara ai seguaci di "Naruto": Kishimoto la conosce bene e anche non annoverandola tra le sue preferite (Doraemon) ne ha ripreso il tono scanzonato e le dinamiche di combattimento (serpente vs rospo). Bisogna giudicarla tecnicamente e storicamente: Ninja anni 80 che divertivano e stupivano con effetti (all'epoca) strabilianti, come il richiamo dei poteri con i gesti veloci delle mani.
Concludo assegnando un sette (per merito).


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Hadrill

Episodi visti: 24/24 --- Voto 4
Il Piccolo Guerriero è una serie di ambientazione storica, che vede protagonista il piccolo Sasuke alle prese con varie sfide contro ninja molto potenti.
A differenza di altri anime del genere, qui l'attenzione maggiore è riservata all'azione e ai toni da commedia che rendono la serie piuttosto leggera.
Purtroppo però un'animazione di basso livello, un character design anonimo e le trame degli episodi banali e ripetitive rendono Il Piccolo Guerriero un prodotto decisamente scadente.
Anche l'adattamento italiano è realizzato male, con molti nomi giapponesi pronunciati in modo errato, così che i guerrieri ninja del titolo diventano i "guerrieri ninnia"...
Nemmeno il commento musicale, con relative sigle mantenute nell'edizione nostrana, riesce a risollevare le sorti della serie.