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Sonoko

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Quest'anime è molto particolare. Non per niente è tratto da un'opera del poliedrico maestro Tezuka, che spazia tranquillamente attraverso vari temi, dalla favola della principessa Zaffiro all'oscurità di MW, dal campo medico in Black Jack ai drammi familiari (con incesti) di Ayako. Ma non è particolare soltanto per questo, e nemmeno per l'originalità della storia, quanto per l'incredibile innocenza dei personaggi principali, che viene sfruttata per spiegare, attraverso il dottore, argomenti molto delicati ai bambini, perché praticamente nel contesto di questa graziosissima opera si nascondono - e nemmeno troppo -, oltre a spiegazioni scientifiche varie, vere e proprie pillole di educazione sessuale. Peccato che, immagino, soprattutto per via dei nudi di Lilly adulta, non vedremo mai quest'anime replicato su reti come Mediaset o RAI, i cui responsabili pensano che i bambini possano vedere soltanto "Siamo fatti così" e "L'albero della vita".

La storia, dietro a un contesto favolistico, nasconde un tema molto triste, infatti la giovane protagonista si ritrova improvvisamente a dover mantenere da sola la sua famiglia, pur essendo ancora una bambina. Proprio per l'eccessiva crudeltà della situazione, sua madre, appena giunta in Paradiso dopo essere stata investita da un'auto, riesce a impietosire il consiglio celeste e a convincerlo a permetterle di tornare dalla figlia per dirle addio e per consegnarle i famosi bon bon che le consentiranno di trasformarsi in adulta all'occorrenza. Finché piano piano, crescendo naturalmente, Lilly non ne avrà più bisogno, ed allora sarà davvero una donna adulta.
Anche se ci sono personaggi deformed che, come il dottore amico di Lilly, si rendono protagonisti di scenette comiche per alleggerire la situazione, questo resta un anime alquanto serio, il cui finale commuoverà tutti.

Il character design non mi fa impazzire (ma è proprio il disegno di Tezuka che non mi piace tanto), ma concentrandosi sui contenuti ci si passa sopra.
La sigla, il cui testo, come era d'uso nell'epoca, non è messo lì a caso e nasconde fra le righe la morale della storia, mi piace.
Spero che nonostante tutto "I bon bon magici di Lilly" torni in TV prima o poi.


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demone dell'oscurità

Episodi visti: 26/26 --- Voto 10
Il grande Tezuka, per quello che ho capito io, cerca di spiegarci con quest'opera un tema molto caldo e difficile da affrontare, specie per un pubblico di ragazzini, ovvero il tema della sessualità. I toni fiabeschi e i tramiti "da richiamo" su questo argomento rendono digeribile l'amaro boccone, che più avanti, anche se in serie ambientate e costruite in maniera diversa, verranno riprese da Yu in "Creamy" e Chibiusa in "Sailor Moon E Il Mistero Dei Sogni".
Ho citato queste due opere perché il tema "caldo" viene affrontato attraverso la metamorfosi, ovvero quando una ragazza cresce, periodo in cui aumentano, rispetto allo stato di bambina, i problemi e le avversità.
Difatti l'anime vuole spiegarci le responsabilità più gravose che si assumono in età adulta, dove scompare il tratto della fanciullezza, della giocosità, della voglia di essere spensierati, per lasciar spazio a temi più dimessi, sofferti e più vicini alla nostra vita di tutti i giorni, in cui la fantasia e la giocosità trovano difficilmente spazio.

Da ciò quindi anche il tema della sessualità sul modo in cui una ragazza si comporta, una volta superata la fase della pubertà, il che non è mai così semplice. Qui il tratto viene alleggerito parecchio grazie alle continue trasformazioni della protagonista atte a aiutare le difficoltà nei vari periodi in cui ella si colloca.
Ma questo non è l'unico tema caldo a essere qui trattato. Difatti viene trattato anche il tema difficile del rimanere orfani, dell'essere ragazze-madri o di crescere fin da ragazzini dei fratellini o delle sorelline più piccoli, come a fare già loro da secondi genitori.
Un altro problema affrontato è quello della morte, il discorso sulla quale viene parificato a quello della sessualità con la stessa edulcorazione tramite i "bon bon", ciò proprio per rendere la trama accessibile a dei ragazzini.

Tutti questi elementi ci portano però a una sola conclusione, che poi per me è la morale dell'autore in quest'opera. Tezuka è stato molto astuto nell'inserire questo tipo di elementi che fanno davvero capire qual è, come dice Bonolis, il senso della vita. E difatti tale senso, per me, è di vivere migliorandosi nella crescita, di essere in grado fin da subito, fin dalle prime difficoltà, di potercela fare senza mai arrendersi, anche quando il destino ti mette contro qualsiasi cosa. Così secondo me viene sempre fuori la parte migliore di noi, quella che non scende a compromessi con il male, che si rimbocca le maniche e mette a disposizione tutte le proprie forze per un futuro migliore, che si vede dal primo vagito di un neonato fino alla sua maturazione da adulto. E' il cerchio della vita, un ciclo inarrestabile, dove i ruoli di figlio e genitore si invertono quasi magicamente con una nuova discendenza, e da una nuova discendenza del figlio aumentano in maniera esponenziale le responsabilità di chi, da figlio, diventa genitore.
Ed è proprio nel commovente finale di quest'opera che queste ultime parole diventano così evidenti e marcate.

simona

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simona

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Questa è una serie che, a parer mio, si può catalogare tra le produzioni più curiose del grande maestro Tezuka. Si tratta di un vero e proprio corso per fanciulli, pensato per istruirli sulle prime nozioni riguardanti la vita e la sessualità. Nella serie i toni sono sempre lievi e scherzosi, ma gli argomenti trattati, a volte, risultano curiosamente precoci.
Per finire, I bon bon magici di Lilly è una serie divertente e ben fatta che tutti possono guardare.