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Sofì De La Valliere

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Ho trovato questo anime per caso, non stavo cercando nulla di questo genere, seppur anime simili io li abbia già visti, ma, dopo aver letto la trama, ho pensato potesse interessarmi.

La storia è veramente bella e originale, racconta le vicende di questi tre ragazzi e queste quattro ragazze che, unitisi al Ministero degli Affari Spirituali, imparano a conoscersi reciprocamente e a comprendere quanto sia importante riuscire a instaurare un rapporto tra umani e spiriti, youkai, che abitano l’epoca Meiji. Successivamente la storia si concentra più su Zakuro e sul suo passato, su sua madre e su come si abbia dato inizio a questa specie di mezzo-spiriti, di cui Zakuro e le altre ragazze fanno parte.

Nonostante abbia trovato la storia originale e piacevole, penso si potesse fare di meglio, a partire dai personaggi. Zakuro ha sicuramente un carattere ben definito, si mostra forte e sicura, quando in realtà è facile notare la sua insicurezza e la sua incertezza soprattutto riguardo al suo passato. Tende a mascherare più volte le sue emozioni, soprattutto per quanto riguarda la sua storia col suo compagno Agemaki. Questo Agemaki, che all’inizio mi era sembrato più che virtuoso, si mostra in realtà come un ragazzo infinitamente spaventato da questi spiriti/demoni, lasciando cadere a terra anche quel briciolo di virilità che gli era rimasta, inoltre si mostra totalmente inutile nei combattimenti, continuando a farsi salvare da Zakuro. Non nego che vedere donne capaci di combattere e farsi valere mi piaccia, però Agemaki sembra veramente essere messo lì solo e unicamente con l’intenzione di fare accoppiare Zakuro a tutti i costi. Gli altri personaggi maschili hanno un carattere molto più definito di lui, si impegnano per le reciproche compagne, promettono di migliorare per aiutarle, e così accade. Ma in Agemaki non ho visto nulla di tutto questo.
Inoltre, la storia, come ho detto in precedenza, va a concentrarsi solo su Zakuro, ma, anziché cercare di dedicare diversi episodi per raccontare tutto ciò che è successo, hanno dedicato solamente gli ultimi, portando i primi a concentrarsi su cose che, col senno del poi, sembrano essere del tutto inutili.
Il finale è molto aperto da un punto di vista sentimentale, perché nessuna coppia, eccetto Zakuro e Agemaki, sono riusciti a manifestare i sentimenti nascosti che provavano, e nonostante Zakuro e Agemaki l’abbiano fatto, nonostante abbiano dichiarato i propri sentimenti, sembra non essere cambiato nulla.

In sostanza, non è un brutto anime, la grafica è fatta veramente bene e una trama di fondo c’è (seppur alcune cose ancora io non le abbia capite del tutto, appunto perché troppo poco approfondite), tuttavia penso potesse essere realizzata meglio la struttura degli episodi e di alcuni personaggi.


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Evelyn

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7,5
"Otome Youkai Zakuro" è ambientato nell'epoca storica dell'Era Meiji giapponese, cosa già di per sé abbastanza inusuale come caratteristica, in più i personaggi si dividono tra umani, spiriti e mezzi spiriti. Tre giovani ragazzi umani, militari del governo, si uniscono a quattro belle ragazze con le orecchie di volpe, ovvero mezzi spiriti (nate da un unione tra un umano e uno spirito), e istituiscono il ministero per i rapporti tra umani e youkai.
Lo sviluppo della storia è molto interessante. La protagonista, la youkai Zakuro, all'inizio ha un comportamento molto ostile verso gli umani, soprattutto verso Kei Agemaki, uno dei tre umani con cui le ragazze convivono nel tempio per mantenere la pace tra spiriti e umani. Nonostante però la durezza di Zakuro verso gli umani e l'occidentalizzazione che sta cambiando repentinamente il Giappone, andrà a creare con Kei un forte legame da partner di lavoro fino ad arrivare a qualcosa di più... Nonostante lui sia uno "smidollato" e abbia paura degli spiriti. In realtà tutti e tre i ragazzi vengono sempre salvati dalle ragazze che con i loro poteri sovrannaturali sono imbattibili, sopratutto Zakuro che ha un potere fortissimo.
In fondo, nell'anime la storia principale è quella di Zakuro e del suo passato. Una storia davvero fatta bene, che viene contornata da una bella storia di amore e soprattutto amicizia.

La grafica è fatta davvero molto bene, come anche la sigla. Nel primo episodio la scena del combattimento con annessa canzoncina per me è stata una delle più belle.
Sono rimasta un po' delusa dalla storia tra Zakuro e Kei, ma ribadisco che non è quello il succo della storia.
Lo consiglio a chi ha voglia di vedere qualcosa di diverso dal solito, una storia di legami e un pochino più adulta con personaggi talvolta particolari e dove non manca qualche risata. Poi sono solo tredici episodi, quindi si vede in poco tempo ed è scorrevole.

Purtroppo, però, "Otome Youkai Zakuro" non rientra nella lista dei miei preferiti. Questo semplicemente per una questione di sentimento, attaccamento ai personaggi ed emozione personale rispetto alla storia. Sfortunatamente non mi ha lasciato un'emozione forte, quindi il voto non può essere alto, ma supera comunque la sufficienza per lo spessore che la storia rivela e per Zakuro, che quando combatte e sfila la sua "arma" dalla coscia è assolutamente fantastica!


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dawnraptor

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Strano anime, per il quale la confezione risulta, alla fine, essere meglio del contenuto. Mi spiego: siamo nel Giappone di fine 800, ovviamente piuttosto alternativo; i personaggi principali sono carinissimi, ben disegnati, e rispecchiano appieno alcuni stereotipi riscontrabili in un anime.

Abbiamo, nel comparto maschile, dei soldati imperiali, ovviamente giovanissimi: un ragazzino prono a farsi mangiare dalla ragazza aggressiva di turno, un fiero guerriero col bastone al posto della spina dorsale, ma col cuore tenero come una caramella mou, un biondino svampito e fifone che, essendo più o meno il protagonista principale maschile, non mancherà di riscattarsi dalla sua vigliaccheria e insipienza. E non dimentichiamo l'outsider, il bel tenente che mette un po' i bastoni fra le ruote.

Il comparto femminile è formato da bellissime ragazze mezzosangue (umano e spirito) che, per questa loro caratteristica, sono temute e disprezzate, per quanto dotate di grandi poteri: anche qui abbiamo una dolce e timida pulzella, una belloccia svampita e infantile, che per originalità viene sdoppiata con una gemella, e la protagonista principale, una tsundere dal passato burrascoso e sconosciuto, Zakuro, che, ci fanno intendere, nasconde più di quanto appaia alla vista.
Queste dolci signorine sono vestite tradizionalmente e si comportano di conseguenza, quindi alle femministe potrebbero risultare di primo acchito un po' indigeste, anche se si riscattano con le doti di combattimento.

Per migliorare la qualità dei rapporti fra gli umani e gli spiriti e i mezzo-spiriti, viene formato il Ministero degli Affari Spirituali, a cui saranno affidate delle missioni che riguardano la gestione di alcuni spiriti disturbatori della quiete pubblica.
Tre militari vengono assegnati al compito, da appaiare con altrettante mezzo-spirito o, nel caso delle gemelle, a formare un trio. Le ragazze sono abili combattenti e ciò mette a dura prova l'orgoglio maschile dei soldati, che si trovano quasi sempre a farsi proteggere da loro piuttosto che il contrario.
Per contro, le giovani inizialmente guardano agli umani chi con una certa diffidenza e chi con superiorità, perché da essi non hanno avuto che guai e disprezzo.

Molto dell'anime verte sul processo di avvicinamento fra i componenti del nuovo Ministero, ed è intuibile che le coppie assegnate lo saranno anche in senso romantico (anche il trio).
In realtà, l'impressione che si ha, dato che la serie conta solo 13 puntate, è che sia piuttosto sbilanciata. Le prime puntate sono molto fresche e divertenti, per via delle dinamiche all'interno delle coppie. Molto carina l'interazione delle due gemelline col loro compagno. Si assiste alle battaglie contro lo spirito di turno e si preparano le avvisaglie della tempesta che arriverà nelle ultime puntate ma, arrivati lì, purtroppo il giocattolo si rompe.

Le ultime puntate, persa abbastanza l'aria di malinconica allegria, sono piuttosto tragiche e di atmosfera pesante. Si spiega il passato di Zakuro, la più potente del gruppo, e delle sue compagne, arrivano gli immancabili colpi di scena, non propriamente imprevisti, e lunghissimi flash-back che a mio parere disturbano troppo il fluire della vicenda. Nel complesso, la spiegazione di tutta la faccenda risulta affrettata, affastellata e, ciononostante, francamente noiosa.

<b> ATTENZIONE SPOILER! </b>

A ciò si aggiunge un vezzo tipico, cioè l'inserimento di una tematica d'incesto, la quale non viene neanche riconosciuta all'interno dell'anime: a meno che non mi sia sbagliata di grosso, il cattivone di turno e la bella Zakuro sono fratellastri, eppure lui non vede l'ora di sposarla e farci un figlio. E la cosa passa sotto completo silenzio. Mah!

In definitiva cosa succede? Per dirla con Shakespeare, "Molto rumore per nulla". Lo scontro finale viene sceneggiato in maniera tale per cui nessuno si fa male, siamo costretti ad assistere a lunghe pause in cui i nemici si danno la schiena e ci spiegano le loro tristi vicende e, quando il braccio destro del cattivo pare dare di matto e voler distruggere tutto e tutti, si alleano per eliminare il problema.

<b> FINE SPOILER </b>

Discorsi, pentimento, dichiarazione di volontà di sacrificio/suicidio, fuga precipitosa da un incendio mentre tutto pare perduto… Insomma, più che in uno scontro risolutivo tutto finisce un po' a tarallucci e vino, in un minestrone pasticciato, improbabile e pressoché immangiabile, anche considerando gli ultimi minuti dell'anime, allegri e pieni di speranza per il futuro.

Aggiungiamo ancora il fatto che, proprio nelle ultime puntate, assistiamo alla tematica di cui allo spoiler e ad alcune scene di stampo piuttosto horror (lo spirito-ragno, la mummia) che mal si conciliano con uno spettatore/trice in tenera età. Ci ritroviamo quindi con un prodotto inadatto per i piccolissimi, ma che potrebbe risultare un po' semplicistico e insoddisfacente per i più stagionati.

Rimane ora il problema del voto. Non è 7, assolutamente, e mi piacerebbe poter dare 6,5, ma lo sappiamo tutti, che non si può. E allora…


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MaoMao

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
"Otome youkai Zakuro" è un anime veramente bello, ambientato nel periodo Meiji, che mi ha completamente colpito (in positivo) e catturato. Pensavo fosse uno dei soliti anime simil ecchi per neofiti (che non disprezzo assolutamente) e invece è stato un bellissimo anime, ben curato sotto ogni aspetto, che parla e mostra la "vecchia" tradizione giapponese con queste bellissime ragazze mezzo-spiriti che lottano contro il male. Belli i disegni, le caratterizzazioni e le OST.
Ovviamente la migliore (dipende dai punti di vista) e la più forte è la protagonista Zakuro (melograno), ma anche le altre ti colpiscono e si fanno amare, come le gemelle e la loro bellissima canzone: "Benibana no Otome Uta".
Consigliato. Voto: 9.

HOWL

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HOWL

Episodi visti: 13/13 --- Voto 9
Amando con tutto me stesso Haikarasan ga tooru (Mademoiselle Anne) mi sono letteralmente attaccato a quest'anime non appena ho visto l'uniforme della guardia imperiale di Agemaki che era la stessa del tenente Shinobu Ijuin. Rare sono le storie narrate durante il periodo Meiji in piena occidentalizzazione della capitale nipponica.
Le assonanze con Mademoiselle Anne sono tantissime, sebbene i due anime si discostino sia per qualità tecniche sia per considerazioni storico-politiche e realistico-culturali, in quanto Benio viveva nell'epoca Taisho, partendo con la narrazione nel 1916.

Della trama posso dare un breve cenno in quanto il plot è facilmente comprensibile dalle prime battute del primo episodio. Donne mezzo-spirito e soldati dell'esercito imperiale danno vita al ministero degli affari spirituali e devono combattere contro gli spiriti che presenziano ancora in una città che sta distaccandosi rapidamente dal suo passato fatto di leggende e di presenze inquietanti. Le storie si incupiscono nella parte finale dedicandosi maggiormente alle inquietudini dei protagonisti piuttosto che alle trovate comiche dei primi episodi.

Tornando invece ai richiami da altri anime, così come Benio nel primo episodio libera un aquilone impigliato nell'albero e cade tra le braccia di Shinobu, allo stesso modo (identico) Zakuro cade tra quelle di Agemaki.
Nell'episodio 7 si ricalca, invece, il famoso siparietto di "Ransie la strega" (Tokimeki Tonight) in cui l'intera famiglia tenta di nascondere le orecchie da lupo della mamma di Ranze, Shira, e stavolta pensa il solo Agemaki a nascondere l'identità di Zakuro.
Dallo stesso episodio, riviviamo la scena della cena occidentale di Ma e l'imbarazzo di Zakuro nel doversi destreggiare tra posate che non ha mai visto prima e che non sa utilizzare. Anche i discorsi fatti a tavola ricalcano quelli del vecchio nonno di Shonobu, proiettato solo all'onore della vita militare, mentre qui vediamo l'ostilità verso gli spiriti.

Potrei continuare con tanti altri riferimenti simpatici, ma passo all'analisi tecnica. I disegni li trovo straordinari, il chara è il medesimo della serie tv di Utena, i colori sono fantastici e contestualizzano perfettamente le atmosfere degli interni. I fondali sono ben curati anche se trascurano i tanti dettagli culturali che avrebbero potuto impreziosire la scenografia.
L'animazione è degna di un anime degli anni 2000, né più né meno in linea con le ultime produzioni. E' sicuramente aiutata dalle tante scene statiche che hanno il sopravvento su quelle di azione, ma nulla di negativo.

Le BGM sono belle e d'atmosfera. Molto curate sono anche le sigle e la particolare canzone che prelude al combattimento, "Benibana no otome uta", anche queste molto accattivanti.
I personaggi sono ben caratterizzati, sia dal punto di vista estetico sia caratteriale; c'è anche tanto spazio per l'introspezione psicologica e per i trascorsi. Dall'infanzia dei 4 mezzi spiriti scopriamo il perché delle loro inclinazioni. Sicuramente Zakuro è il personaggio che spicca maggiormente sia nei combattimenti sia negli squarci di vita quotidiana.
Avere inserito pochi personaggi è la scelta più azzeccata per un anime di soli 13 episodi e ciò rende compiuto il progetto di conoscenza dei protagonisti agli spettatori.

Passiamo alla nota dolente: pur non credendo che sia un anime leggero e prettamente shoujo, non posso che ammettere l'importanza maggiore data agli eventi psicologico-sentimentali piuttosto che a quelli di azione e pura adrenalina, che sono relegati a pochi secondi per ciascun episodio. Troppo poco sia per i miei gusti personali sia per rendere quest'anime fruibile agli appassionati onnivori.
"Otome youkai Zakuro" è veramente ben fatto e, non essendo particolarmente sdolcinato, uno sguardo, anche se distratto, inviterei a darlo.


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Aleja

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler!]</b>

Sincerità? Ho iniziato a vedere questo anime perché il protagonista maschile è un gran bel ragazzo.
La trama c'è, ma soprattutto c'è la protagonista, Zakuro, la parte migliore di tutto l'anime. È forte e determinata, e soffre per l'essere ciò che è molto di più delle altre. Ha anche una storia abbastanza triste alle spalle che si viene a scoprire soltanto alla fine e che quindi non rivelo.

Nota negativa: non capisco perché alla fine di quasi tutti gli anime in cui si dovrebbe combattere e spargere sangue si risolva tutto con una chiacchierata. Mi spiego: alla fine sembrano tutti diventati amici per sempre e fanno i soliti discorsi su come la forza dell'amicizia salverà tutti quanti, mi parlano di sentimento e di redimersi per sempre per questa forza dell'amore e dell'amicizia e come al solito ti pare che il cattivo di turno non si redime? Ecco, i cattivi non sono stati veri cattivi e il biondone (quello bello) che sembra essere testa vuota per tutto il tempo alla fine sfoggia questa saggezza da quattro spiccioli che quando la vedi pensi: "E da dove è uscita 'sta roba preconfezionata, dai baci perugina?"

Anime quindi leggero, gli episodi sono pochi e quindi si vede in fretta. In fretta per così dire, perché anche se si saltano due episodi non fa niente dato la tutta la manfrina accelera solo verso l'ottavo episodio.
(S)consigliato? Sì e no.


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Mahori_86

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
All'inizio non mi ispirava molto quest'anime e ho iniziato a guardarlo giusto per provare, senza aspettarmi granché. Comunque si sa che non bisogna mai giudicare nulla solo dalla prima impressione.

Iniziamo con l'inquadrare un po' la trama. La storia è ambientata in Giappone durante il Periodo Meiji, a cavallo tra fine XIX e inizio XX secolo, caratterizzato da un intenso e sistematico processo di occidentalizzazione. Qui, però, ci troviamo in un Giappone alternativo, in cui oltre al problema del rapporto con gli stranieri, c'è anche quello della convivenza tra umani e spiriti. A questo scopo viene istituito un nuovo organo governativo, il Ministero degli Affari Spirituali, cui vengono assegnati tre giovani ufficiali umani: il biondo e codardo Agemaki, l'imponente e taciturno Riken e il più giovane dei tre, Ganryu. A questi vengono assegnate come partner quattro ragazze mezzospiriti, rispettivamente la forte e impulsiva Zakuro, la dolcissima Susukihotaru e le due esuberanti gemelline Bonbori e Hozuki. Le coppie (e il trio) verranno coinvolte in diverse battaglie più o meno impegnative, cui si alterneranno sia momenti divertenti che romantici.

Obiettivamente la storia non ha nulla di originale, ma ormai credo che non ci sia più nulla da inventare, e tutto sta in come viene narrata la vicenda. Ma, anche se le idee buone ci sono, il punto qui è questo: si poteva fare molto meglio. Innanzitutto 13 episodi sono troppi pochi per sviluppare una storia del genere, così tutto viene liquidato in maniera sbrigativa. Il discorso vale anche per i personaggi, che, seppur abbastanza stereotipati, sono interessanti e potevano essere approfonditi meglio. Una maggiore attenzione viene data solo alla coppia principale Zakuro-Agemaki, ma gli altri rimangono solo un misero elemento di contorno, in particolare gli altri due ufficiali, sui quali non apprendiamo assolutamente nulla. Insomma le premesse per fare un buon prodotto c'erano, ma non sono state sviluppate a dovere.

Tuttavia trovo che questo anime sia stupendo dal punto di vista visivo, con ottime animazioni e disegni davvero deliziosi, di spiccato gusto "shojoso". Il doppiaggio invece non è nulla per cui strapparsi i capelli. Confesso che, da fan di K-On!, mi sono fatta abbagliare dal nome di Aki Toyosaki nella parte di una delle gemelline, ma in pratica, manco ci si accorge che c'è. Invece mi è piaciuto tantissimo Nobuhiko Okamoto nella parte dello spiritello Mamezo. Le sigle sono molto carine, anche se nulla di memorabile. In particolare mi è piaciuta molto l'idea delle tre ending che si alternano, una per ogni coppia e cantata dai rispettivi doppiatori.

Concludendo, si tratta di un anime molto piacevole, consigliato agli amanti degli shoujo ad ambientazione storica, ma che non abbiano troppe pretese a livello di contenuti. Da vedere giusto per passare una mezz'oretta leggera e di buon umore.


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ReiRan->--@

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Chi di voi è abbastanza grande da ricordarsi Mademoiselle Anne, non potrà che essere colpito ed attirato, come lo sono stata io, dal personaggio di Kei Agemaki, così simile a Shinobu Ijuin, per capigliatura, tratti ed uniforme militare; e se tutto ciò non bastasse; anche il periodo in cui sono ambientate le due opere è lo stesso: i primi del novecento, il periodo di occidentalizzazione, in cui il Giappone è stato sottoposto a profondi cambiamenti socio-culturali.
In questa opera però la fa da padrona l’elemento fantastico, del tutto assente nel realistico Mademoiselle Anne. Quindi la trama ci introduce in una Era Meiji alternativa, nella quale gli esseri umani e demoni coesistono. La convivenza, però, non è pacifica, così per ovviare ai frequenti incidenti tra le due razze il governo istituisce un ministero per le “relazioni tra Youkai e Umani”, composto da un gruppo di ragazze mezzo sangue dalle orecchie da volpe, che dovrà collaborare con una delegazione di giovani soldati umani. Seguiremo le vicende di Zakuro, membro del ministero per metà umana e metà demone, personaggio dalla forte personalità demoniaca, ma dalla grande sensibilità umana.

Al deciso carattere della protagonista fa da contraltare il pavido tenete Agemaki, il quale cela un segreto che viene subito a galla: a causa di un trauma infantile, è terrorizzato dagli spiriti. Saranno immancabili i siparietti imbarazzanti, poiché è spaventato sia da Zakuro, che dalle sue compagne, almeno all’inizio… Momenti seriosi, dovuti ai combattimenti contro mostri vari e alle tristi vicissitudini passate di queste ragazze mezzo sangue, ripudiate dagli spiriti e temute dagli umani, saranno intervallate da scene divertenti: oltre alle figuracce di Agemaki, il continuo contendersi di Ganryu-sama tra le due gemelline bionde, Bombori e Hozuki. Per i più romantici spicca la delicata e forse un po’ stereotipata storia di avvicinamento sentimentale tra la dolce Susukihotaru e il taciturno e mastodontico Riken, ultimi membri del neoistituito ministero.

Il character design è piacevole e di gusto prettamente shoujo, i fondali sono nella media, nulla di eccezionale, invece ho trovato molto buona sia l’ending, ma soprattutto l’opening: Moon Signal di Sphere, che è ben congegnata a livello di sequenza animata e a livello musicale.
L’anime è consigliato agli amanti dello shoujo e delle commedie romantiche con una punta di sovrannaturale, è un prodotto medio senza grandi pretese, tra il 6 e il 7, ma visto che ha un finale compiuto, sono di manica larga.


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Chen-sama

Episodi visti: 5/13 --- Voto 9
Questo anime, di cui esiste anche un manga purtroppo non edito in Italia, l'ho scoperto di recente e mi ha ispirato sin dalla prima immagine dato che ha quello che cerco, cioè buoni personaggi.

L'anime è ambientato durante l'era Meiji (1868-1912) e narra di un gruppo di soldati che devono lavorare con delle Hanyo per risolvere i problemi tra umani e youkai, inoltre a poco a poco si scoprirà anche il passato misterioso della protagonista Zakuro. I vari personaggi per lavorare si divideranno in squadre formate da un soldato e una o due Hanyo. Abbiamo dunque la coppia formata da Zakuro e Agemaki, i veri protagonisti dell'anime, sono la coppia più caratterizzata e nei primi episodi danno vita al alcuni sketch divertenti. Un'altra coppia è formata da Susukihotaru e Riken, ma per ora non c'è molto da dire su di loro. La mia squadre preferita è però quella formata da Bonbori, Hozuki e Ganryou: le due gemelle sono adorabili e con il loro soldato danno vita a quella che secondo me è la coppia più riuscita.

L'anime conta 13 episodi, la grafica e le animazioni sono a mio parere tra le migliori di questo 2010. Le soundtrack sono solo carine, tranne l'invocazione, che è per me un capolavoro. A chi aveva dei dubbio sulla visione lo consiglio caldamente.