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GianniGreed

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
"Rio - Rainbow Gate" è una serie anime di tredici episodi, più uno special, avente per protagonista Rio Rollins.
La si potrebbe definire una serie semplice e senza pretese, ma invece ha uno scopo ben chiaro: rendere popolare (ancora di più) la protagonista dell'anime, Rio, e probabilmente vendere gadget e merchandising per otaku.

Rio Rollins infatti, non è stata creata in quest'anime, ma è l'anime a essere stato creato intorno al suo personaggio: Rio è già il volto di una serie di slot pachinko prodotte da Tecmo. La software house è anche la sviluppatrice della serie di videogame Dead or Alive, videogame di genere picchiaduro che deve la sua fama alle generose forme delle lottatrici. E Rio è in un certo senso una delle DoA Girls. In "Dead or Alive Extreme 2", Rio è la croupier del casinò, e lo stesso ruolo lo svolge anche in "Dead or Alive Paradise", dove è pero anche una delle ragazze selezionabili.

Dunque Rio è legata a doppio filo ai giochi d'azzardo e ai casinò. I creatori dell'anime non si sono nemmeno dovuti sforzare tanto: hanno preso Rio e l'hanno piazzata a fare la croupier in un casinò di lusso. Hanno aggiunto molte altre ragazze prosperose, qualche elemento sovrannaturale, qualche mistero poco misterioso, e più o meno è tutto qui.
Nel corso dei tredici episodi, Rio viene sfidata da altri giocatori a delle sfide particolari con in palio delle speciali carte, i Gate, che in totale sono 13. Chi riuscirà ad averle tutte potrà vedere l'arcobaleno, ed ecco spiegato il titolo della serie.
L'elemento sovrannaturale è un valore aggiunto. I giocatori più forti hanno un potere chiamato "Roll Ruler" che permette loro di influenzare i giochi con la mente, e rende le sfide più avvincenti e belle da guardare.

Fare una serie anime su persone che si sfidano alla roulette, al poker, al black jack e via dicendo, sarebbe stato effettivamente noioso.
La parte audio è notevole. Il doppiaggio vede impiegate un sacco di voci note, come ad esempio Marina Inoue nel ruolo di Rio; poi ci sono anche Ayana Taketasu, Yoko Hikasa e Minori Chihara.
Le quattro doppiatrici cantano anche la bella sigla d'apertura della serie. Le musiche della colonna sonora sono azzeccate con le scene a cui fanno da sottofondo, come ad esempio i vari momenti all'interno del casinò.

L'anime non è un capolavoro imprescindibile, ma è una serie carina e gradevole da guardare.
La grafica è abbastanza curata e molto colorata, i disegni sono più che buoni, con le ragazze che sono tutte molto carine, e con un po' di fanservice ogni tanto.
"Rio - Rainbow Gate" è ideale per chi cerca una serie breve da guardare a cervello spento.


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Yellowmaster

Episodi visti: 13/13 --- Voto 5
E' obiettivamente impossibile considerare "Rio - Rainbow Gate!" una serie sufficiente. Manca un po' tutto: una trama decente, personaggi convincenti e così via.
Come sono solito fare, sorvolo sulla trama, anche perché qui c'è ben poco da dire, e confermo che l'anime non convince su tutta la linea. I personaggi sono insipidi e non fanno presa sullo spettatore, né quelli buoni, come la protagonista Rio e le sue amiche, né i cattivi, che finiscono per fare sempre la figura degli stupidi.
I disegni sono molto approssimativi, basta guardare la scena, ripetuta decine di volte, di Rio che cammina, inquadrata frontalmente, per non parlare del fatto che alcune scene, tipo i flashback, vengono usate più volte durante le puntate... e sono sempre le stesse! Potevano cavarsela con un fanservice più marcato, e invece abbiamo decine di belle ragazze prosperose ai limiti dell'esplosione che al più vengono riprese in costume da bagno. Anche il doppiaggio non mi ha convinto e non assegno 4 solo perché non mi sono dispiaciute le sigle e non mi è dispiaciuto il finale aperto e una delle scene finali, quella del rainbow gate, che non commento né descrivo per non cadere nello spoiler, ma devo ammettere che è stata la cosa più indovinata di tutta la serie. Nel complesso reputo l'anime assolutamente insufficiente; chi ama il fanservice e l'ecchi ne stia alla larga come chi ama le storie coinvolgenti e le trame solide, o almeno coinvolgenti e i personaggi accattivanti, a cui si finisce per affezionarsi. In definitiva non saprei a chi consigliarlo se non agli amanti dell'animazione che vogliono vedere tutto prima di giudicare.


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Swordman

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Cosa aspettarsi da questo <i>Rio - Rainbow Gate</i>? All'inizio è cosa piuttosto ignota, più o meno come le sfavillanti case da gioco che gli fanno da ambientazione: da un lato ricolme di luci e abbaglianti colori e dall'altro piene di un atmosfera tesa e opprimente quando il gioco arriva alla puntata decisiva... Così è più o meno anche l'anime: sarà una cavolata attraente, ma solo ben colorata, oppure un qualcosa di più sostanzioso che ci fa immergere nella tensione del tavolo verde?

Protagonista è Rio Rollins Tachibana, bella croupier in servizio al casino Howard Resort, che però passa più tempo a fare la ragazza immagine per conto del padrone del casinò (che la sa lunga), che al tavolo verde a mischiare le carte e a fare girare la roulette. Tempo un episodio e poco più che arriva già il momento per Rio di formare una cricca di alleate per essere messa in mezzo a una competizione tra abili giocatori per il possesso delle carte "Gate" e ambire al titolo di "Miglior croupier in circolazione", o qualcosa di equipollente, insomma...
La citata cricca di Rio comprende: la sorellastra Rina, altro mazziere molto forte; la goffa Anya, pure lei croupier al resort; tre cameriere, sempre vestite da conigliette (i vestiti so' finiti a quanto pare); un attrice di Hollywood, si suppone caduta in disgrazia poiché non si stacca mai da slot-machines e roulettes; un robot a cui si stacca sempre la testa; la piccola Mint, bambina in vacanza al casinò (beata lei), e il suo coerente e adorato peluche Choco.
In mezzo a tutto ciò, piazziamo anche un simil-complotto internazionale già che ci siamo, va'.

Ritornando ora alla domanda iniziale sullo sviluppo che l'anime avrebbe preso, ebbene lo si scopre ben presto. Di tensione al tavolo verde se ne vedrà ben poca, anche perché spesso le varie sfide avranno come terreno dei giochi di abilità più che dei classici giochi d'azzardo. E inoltre, anche considerato che un poker o un black jack di per loro mal si prestano a essere romanzati senza un adeguato contorno, vero ago della bilancia saranno dei poteri speciali, sul tipo delle "arti illusorie di Naruto", in possesso di Rio e di altri personaggi, che permettono di manipolare il gioco e le menti dei giocatori avversari. Una trovata anche plausibile, ma che a conti fatti impoverisce non poco la componente di sfida.
D'altra parte non c'è neanche molto sviluppo dei personaggi per sopperire, dal momento che l'attenzione è tutta per Rio, un po' anche per Rina e quasi niente per i personaggi secondari, in cui, di roba suscettibile di sviluppo, sarebbe davvero arduo trovarne.
Resta solo una buona dose di fanservice non molto pruriginoso e qualche gag ora riuscita, ora no.

Graficamente, <i>Rainbow Gate</i> si presenterebbe anche bene: grafica ben rifinita e molto colorata, chara design gradevole, sfondi ben realizzati, animazioni ed effetti non trascendentali ma comunque adeguati. Niente da dire in generale sulle musiche, tuttavia l'opening e l'ending non sono un granché, specie la prima, che si porta dietro sequenze a dir poco statiche, il ché non è bello se si tratta di fare animazione.
Per quanto riguarda il doppiaggio, abbiamo la sempre brava Marina Inoue a dare la voce a Rio, e questo è già un punto di merito, ma anche per tutto il resto del cast abbiamo buone voci.

Tirando quindi le somme, possiamo dire che <i>Rio - Rainbow Gate</i> è un anime di discreta presenza a un primo sguardo, ma che purtroppo non fa seguire altrettanta sostanza. A tratti è gradevole ma neanche fornisce grandissimi numeri. È sicuro comunque che ho visto di peggio.
E per concludere, un'ultima riflessione: per il bene di un casinò i giocatori che lo frequentano globalmente dovrebbero perdere, ma avere Rio, detta anche la "dea della vittoria", al tavolo verde, che per la felicità del cliente fa vincere più o meno tutti, dev'essere una sciagura per il proprietario del casinò.


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Nyx

Episodi visti: 13/13 --- Voto 3
Rio Rollins Tachibana è il nome dell'affascinante protagonista di quest'anime che ci porterà nel mondo del gioco d'azzardo e dei casinò, ma lo farà in modo leggero e scanzonato. Si tratta di una commedia, di un ecchi... Si tratta di tutto quel che volete tranne di qualcosa da prendere sul serio, e anche in questo modo non aspettatevi niente di che. Potrebbe deludervi sotto qualsiasi punto di vista lo vogliate osservare.

In quest'anime Rio farà la parte di una croupier in cerca di 13 carte leggendarie, chiamate per l'appunto "gates". Non si tratta della prima apparizione di questo personaggio, che nacque inizialmente come mascotte di pachinko (gioco molto in voga in Giappone) per poi successivamente approdare in vari titoli videoludici, tra i quali figura anche la serie di Dead or Alive.

Il comparto grafico è molto curato, ovviamente sfavillante (vista l'ambientazione), la regia è eccentrica (anche troppo a volte) e le primissime fasi iniziali che portano alla presentazione della protagonista risultano intriganti, molto ben realizzate. Fin qui tutti pregi, ma proseguendo nella mia analisi faccio davvero fatica a trovare qualcosa che possa essere salvato dal disastro più assoluto, in primis la trama e il senso logico vanno a farsi benedire in men che non si dica. Si finisce prestissimo in un'accozzaglia di banalità male assemblate tra loro, di situazioni tanto insulse da risultare persino imbarazzanti. Fortunatamente era da moltissimo tempo che non m'imbattevo in un anime del genere, completamente privo di mordente, noioso, inconcludente, scialbo, con una caratterizzazione dei personaggi tra le peggiori che abbia mai visto, lacunosa e persino poco simpatica.
Pochissime gag divertenti, un buon comparto grafico e qualche protagonista carina da soli non ce la possono fare a colmare le tante (troppe) carenze di quest'opera, soprattutto quelle narrative.
Per assurdo, di ecchi e di fanservice se ne vede ben poco, è facile imbattersi in qualcosa di più "rappresentativo" in tante altre opere che non hanno quest'intento iniziale.

Due parole vanno doverosamente spese anche per il finale, uno tra i più brutti che abbia mai visto in assoluto. Una vagonata di buonismo buttata in mezzo quasi a casaccio rende il tutto indicibilmente ridicolo e "nauseabondo".
Quel che è peggio, vi si legge una chiara apertura per un'ipotetica seconda serie. Che il cielo ce ne scampi!
Rio - Rainbow Gate può essere gradito al massimo da un'utenza giovane e alle prime armi, in caso contrario arrivare a fine serie diverrà un'impresa degna di nota che meriterebbe un cospicuo compenso in denaro. Siete avvisati.


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RyOGo

Episodi visti: 1/13 --- Voto 4
Prime impressioni dopo solo un episodio.

Partiamo dalla sceneggiatura dell'episodio: assolutamente illogica. Per quale motivo interessarsi tanto a una bambina vistosamente ricca che gira tranquillamente per la città da sola (ok, in Giappone la criminalità è bassa, ci può stare in fondo), per poi entrare in un casinò (una bambina sola in un casinò e nessuno dice nulla?) e che poi si ritroverà quasi convinta a scommettere alla roulette (dai, questo è troppo)?
E poi conosciamo Rio psicologicamente... ehm, come dire, "marionetta per soldi" visto che accetta di vestire panni indecenti e girare spot stupidi sexy, dà l'idea? Si capisce solo che ha un carattere d'oro ed sembra essere molto intelligente, nient'altro. Ok, la serie è all'inizio e non si può valutare, ma che dovrei pensare di una che per soldi fa praticamente di tutto? La trama dell'episodio poi è insulsa, vi lascio il "piacere" di scoprirla da voi...

Qui purtroppo devo fare un piccolo spoiler sullo svolgimento della trama, e nemmeno aiutato dalle immagini qui riportate (non pubblicabili): animazioni che citano le fasi grezze di Gurren Lagann in uno scontro simil Yu Gi Oh, viaggi mentali che sanno molto di newtype (e di molto fanservice inutile) per... sperare che escano le carte buone di UNA SOLA MANO DI POKER CLASSICO (manco il Texas Hold'em di moda ora). Ma perché?
Comunque i disegni sono ben fatti, le animazioni sono nella media attuale, le musiche sono adatte alle scene e i doppiatori fanno il loro mestiere.

Insomma, un anime potenzialmente decente che per via di troppo fanservice inutile e scelte illogiche diventa inguardabile, io per lo meno non intendo proseguirne la visione.