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Arashi84

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Shinku Izumi è un allegro e gioviale ragazzino che frequenta la prima media. Le sue giornate trascorrono tranquille e serene, divise tra gli impegni scolastici, gli amici e la smodata passione per l'atletica, disciplina in cui riesce parecchio bene. La sua quotidiana normalità viene stravolta nel momento in cui viene evocato, tramite la magia, nell'universo parallelo di Flonyard, un mondo i cui abitanti possiedono tratti ferini! A invocare il suo aiuto è la Principessa Millhiore Firianno Biscotti (detta Milli), dolce donzella dai tratti canini, reggente del regno di Biscotti. A Shinku viene chiesto di indossare i panni dell'eroe che aiuterà il regno di Biscotti a vincere la guerra contro il vicino regno di Galette, la cui sovrana, Leonmitchelli Galette De Rois, è amica di vecchia data della Principessa Milli.

Di ragazzi e ragazze che dal mondo comune vengono evocati in un qualche regno incantato per risolverne le grane, ne abbiamo visti parecchi, ma di certo nessuno si è trovato nella stessa, inusuale, situazione di Shinku. Le guerre di Flonyard infatti si reggono su un requisito alquanto bizzarro: sono fatte per divertirsi! Ci si addestra con serietà, si combatte con vigore e onore, ma si tratta solo di una sorta di gioco che intrattiene tutto il popolo e il cui premio consiste unicamente nella gloria. La cosa peggiore che può capitare ai partecipanti è di trasformarsi in deliziose palle di pelo dopo esser stati colpiti e quindi eliminati dal combattimento. Questa caratteristica rende la visione piacevole e divertente, raggiungendo un grado di pucciosità e tenerezza piuttosto elevato. La storia è semplice, scorrevole e allegra e non si affossa mai nel dramma se non verso metà serie, quando la giocosità dei combattimenti sembra mutare in qualcosa di più serio. Pur nella sua linearità la storia riesce quindi ad intrigare al punto, grazie anche ad alcuni personaggi davvero adorabili e simpatici. Di contro bisogna dire che la caratterizzazione di ognuno di essi non brilla per originalità e non tutti i protagonisti vengono approfonditi alla stessa maniera, senza contare che gli esisti delle situazioni sono abbastanza prevedibili. Il lieve fanservice presente in un paio di occasioni non crea nessun disturbo, anche perché è sempre inserito in chiave comica.

"Dog Days" gode di un bel comparto tecnico, a cominciare dalla grafica deliziosa e colorata, passando a musiche e doppiaggio di ottima qualità. Il chara dei personaggi è dolce e puccioso, occhi grandi e visi tondi sono contornati da adorabili orecchiette accompagnate da code canine e feline (ma non solo), i colori sono accesi e molto brillanti. Le ambientazioni sono abbastanza curate, specie quelle esterne che permettono di godere di cielo e fiori di splendidi colori. Carinissime le palle di pelo in cui si trasformano i soldati (desideravo che fossero colpiti solo per gustarmi quella pucciosità) e molto simpatici anche i soldati comuni che, al contrario dei principali, hanno dei visi semplici caratterizzati da anonimi ma deliziosi occhi a forma di chicco di caffè. Il doppiaggio vede al lavoro Yui Horie sulla Principessa Milli, Mamoru Miyano su Shinku, Nana Mizuki sulla dolce Ricotta e altri nomi noti quali Takahiro Sakurai, Tetsuya Kakihara, Daisuke Ono, Kana Hanazawa e Yoko Hisaka. Carine opening ed ending, entrambe cantate dalla bella voce di Nana Mizuki, altrettanto orecchiabili e gradevoli le insert song della Principessa Milli cantate dalla stessa Yui Horie.

"Dog Days" è una serie che urla "pucciosità" da ogni poro, è simpatica, dolce, romantica e divertente. Soffre di una certa scontatezza di trama e caratterizzazione dei personaggi, ma al contempo riesce a rendersi interessante e godibile fino alla fine, anche perché non presenta nessuna pretesa di originalità o particolare profondità. E' una visione rilassata e rilassante, che riesce a strappare sorrisi e qualche emozione.
Non posso dire di essermi affezionata particolarmente a questo o quel personaggio ma al contempo li ho trovati tutti gradevoli e sufficientemente interessanti, in particolare tra i personaggi secondari ho apprezzato le belle Brioche e Yukikaze, il principe Gaul e il trio delle Génoise, personaggi che spero abbiano un ruolo più ampio nella seconda serie; "Dog Days" dispone infatti di una seconda stagione nata ad appena un anno di distanza.
Consiglio la visione di "Dog Days" a chi ha voglia di seguire un anime puccio, giocoso, carino e senza pretese, da guardare come mero passatempo, senza sperare di trovarci chissà quale profondità. E' la tipica visione "riempitiva" ma comunque godibilissima, specie se siete amanti delle cose piccole, carine e colorate o avete un fetish per code e orecchie da animali.


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Swordman

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Dopo aver fatto breccia nel pubblico con "Mahou Shoujo Lyrical Nanoha", e mentre della stessa Nanoha si ripercorrono le orme con i film cinematografici, la prolifica Seven Arcs non è rimasta né monotematica né con le mani in mano.
Affidandosi sempre alla mano dello sceneggiatore di fiducia, Maki Tsuzuki, eccola sfornare dunque una nuova serie intitolata Dog Days.

L'incipit è, volendo, abbastanza classico: in un mondo fantastico un florido reame sta ora attraversando una crisi e la sua principessa invoca un eroe salvatore da un altro mondo, che poi sarebbe il nostro. E con la mente che va a un certo "Rayearth", ecco che vediamo l'allegro ed energico Shinku venire proiettato nell'etereo reame di Floryan.
Ma lo stile delle opere Seven Arcs, sempre ben manovrato dallo Tsuzuki, non tarda a manifestarsi, sicché quello che poteva essere un classico fantasy d'avventura diviene qualcosa di leggermente diverso. Non si segue quindi lo sviluppo da opera di formazione con uno sviluppo drammatico come poteva essere Rayearth, ma si procede in una storia dal clima gentile e dal registro mai eccessivo ma analiticamente studiato, che fornisce a sorpresa vari motivi di interesse.

In quel di Flonyard infatti, grazie alla protezione delle spirituali divinità locali, limitatamente ad alcune zone i combattenti possono scambiarsi mazzate, super mosse e onde energetiche in allegria praticamente senza riportare ferite. Massimo che può succedere per i soldati semplici è di venire tramutati in buffe e soffici palle di pelo che dopo un po' riprendono la loro forma normale. In questo clima le guerre in realtà sono più simili a delle competizioni sportive (c'hanno pure il telecronista, tipo il grande Nando "Martellotti"...), pane quotidiano per il nostro Shinku. Un clima molto scanzonato, insomma, che permette di fare una specie di parodia degli anime fantasy e degli shounen da battaglia.
Ovviamente non sarà solo questo ciò che l'anime avrà da offrire, poiché molte altre cose attendono nell'ombra di essere svelate.

"Dog Days" è dunque un anime che va a far leva sul divertimento dello spettatore. È un divertimento però orientato all'otaku, o almeno allo spettatore che non vede come fumo negli occhi un disegno dei personaggi molto moe, orecchie da gatto o cane (se c'è "dog" nel titolo non sarà un caso) a più non posso oltre a una buona dose di cliché delle produzioni degli ultimi anni.
Un titolo che, come detto già in apertura, si inserisce bene nello stile Seven Arcs offrendo un registro cordiale e forse formale (politically correct potremmo dire) nei dialoghi e nel modo di porsi dei personaggi, più o meno come si faceva in Nanoha. Se però quest'ultima era ed è ancora, in un certo senso, "l'elogio del perbenismo", almeno qui in Dog Days delle figure "amabilmente anarchiche" ci sono. Ecco dunque che i personaggi appaiono molto più alla mano e vicini allo spettatore rispetto ai modelli quasi ideali di Nanoha e soci(e).
Non che qui non si sia privi di difetti però: per dirla, diversi personaggi (anche per spazio e tempo tiranno) restano poco approfonditi; oppure il prode Shinku e la principessa Millihorre, complice anche la loro giovane età dichiarata, non paiono a mio avviso molto credibili nel finale, che tende al melenso... diciamolo.

Dal versante tecnico poco da segnalare: funziona tutto a dovere: bei disegni, animazioni efficaci, effetti speciali ben inseriti, musiche adeguate. Da rimarcare il cast di doppiatori che presenta nomi interessantissimi come Yui Horie, Yoko Hikasa o la grande Nana Mizuki, qui in un ruolo un po' defilato - personalmente l'avrei ben vista a dar voce alla bellicosa Gallette, regina dell'omonimo regno.

Estrema sintesi finale: Dog Days è un titolo di più che buona fattura, di non molte pretese ma che riesce nel suo intento. Altamente raccomandato agli estimatori di Nanoha.

Utente1090

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Utente1090

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Un po' di trama: lo studente delle medie Shinku, appassionato d'atletica, si ritrova catapultato in un mondo fantasy popolato da animali antropomorfi, dall'apetto praticamente umano eccetto coda e orecchie). Scopre di esser stato evocato da Millhiore, principessa del regno Biscotti in qualità di eroe per partecipare alle battaglie contro il regno di Galette. Che tipo di battaglie lascio a voi scoprirlo.
"Dog Days" è un anime strano: inizialmente ho pensato che fosse tratto da un videogioco, non tanto per i pennuti simil chocobo di "Final Fantasy" memoria che vi si trovano, quanto per il dettaglio dell'ambientazione (design e concept dei personaggi e del mondo fantasy) che mi hanno fatto pensare a una certa quantità di studio alle spalle. Disegni ed animazioni sono di buona qualità e l'uso della computer graphic è ben integrato.
La struttura narrativa procede liscia liscia senza strappi o grandi colpi di scena e l'anime tutto è pervaso da una leggerezza e da un buonismo disarmanti che lo inquadrano come un tipico prodotto per bambini. La cosa che lo rende "strano", come dicevo all'inizio, è un'incomprensibile presenza di fanservice che vi si trova dentro e che ho trovato davvero fuori tono rispetto alla storia.
Indagando più a fondo ho scoperto che "Dog Days" è diretto da Keizo Kusakawa, regista proveniente dal mondo dell'hentai che ha alle spalle un certo numero di serie di successo (non hentai) orientate verso un pubblico adolescenziale. Se lo scopo del regista era attrarre un pubblico più adulto meglio avrebbe fatto a metter mano alla trama o alla caratterizzazione dei personaggi. Nonostante ciò, complice anche la sua breve durata, ho trovato "Dog Days" piacevole, l'ideale per rilassarsi senza troppi pensieri. Dirò di più, avendo saputo che è in lavorazione la seconda serie penso che le darò un'occhiata con piacere.


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Blake

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
Ho iniziato a vedere quest'anime per la netta somiglianza della trama con quella di 'Zero no Tsukaima' (che penso sia noto ai più). In realtà i due anime sono su due livelli completamente differenti. 'Dog Days' rappresenta uno stereotipo della guerra in un mondo parallelo dove i popoli si sono accordati a risolvere i propri problemi tramite una guerra/gioco. Il tutto sembra una bambinata forzata e anche capire le motivazioni che spingono i protagonisti ad agire e, soprattutto, a prendere tutto così sul serio.
Nel finale la situazione migliora leggermente con il comparire dell'unico problema serio dall'inizio della storia, ma tre puntate finali non sono certo sufficienti a risollevare la valutazione di un'intera opera. Manca totalmente di quell'attributo che spinga lo spettatore a fremere per la puntata successivo invogliandolo spesso, invece, a interrompere la visione. I disegni ben fatti e la opening di discreta fattura non possono risollevare la valutazione di un anime dalla trama e dal contesto inconsistenti. Sconsigliato.


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Io, Lui, L' Altr

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Di "Dog Days" avevo sentito parlare veramente male, e sentito dire che era la copia sputata di "Zero no Tsukaima". Dopo avere visto tutti e tredici gli episodi posso dire che, come serie, non è affatto male, e che non somiglia praticamente per niente a "Zero".
"Dog Days" è un anime leggero e divertente, con combattimenti a volte anche spettacolari, e un numero inaspettato di colpi di scena. Ci sono un sacco di trovate divertenti ed esilaranti, altre graficamente fenomenali.
Ma passiamo all'analisi.

Storia
L'anime parla di Shinku Izumi, uno studente con la fissazione per l'atletica e con capacità fisiche fuori dal comune, che viene evocato nel mondo di Flonyard dalla principessa Millhiore Filianno Biscotti per diventare l'eroe che "salverà" il regno di Biscotti dall' "invasione" del regno di Galette.
Ora, ci sono un paio di cose da dire: innanzitutto, i due regni, così come le due sovrane, sono ottimi amici; secondo punto, la guerra è la più grande manifestazione sportiva di quel mondo, a cui si partecipa per divertirsi. Morire o essere feriti non è possibile, poiché si combatte in zone protette dalla magia. Le battaglie sono fuori di testa, e sembra quasi che i soldati normali esistano solo per essere "massacrati" (quando si viene sconfitti si diventa una palla di pelo per un po' di tempo) dai personaggi più importanti. Altra particolarità del mondo fantasy è la presenza di TV, cameramen, fucili, mortai, artiglieria, concerti e quant'altro. Anzi, avere una TV in 3D non è così difficile.
Nell' andare avanti della storia ci sarà la "classica" piega seria della storia. Ho messo classica tra virgolette perché proprio classica non lo è, non entro nel dettaglio per non fare spoiler.
Il finale fa sperare in una seconda stagione, che guarderei con piacere.
P.S.: verso gli ultimi quattro-sei episodi si ha una certa tendenza all'ecchi, peccato.

Personaggi
Come spesso capita, i personaggi più carismatici non sono i protagonisti, Shinku e Millhiore, ma alcuni dei secondari e comprimari. Comunque sono resi tutti abbastanza bene, ma sarebbe stato molto meglio approfondire di più almeno quelli più rilevanti. Da citare i nomi, alcuni veramente strani. Alcuni sono: Yukikaze Panettone, Noir Vinocacao, Ricotta Elmark.

Doppiaggio, audio e musiche
Il doppiaggio è ottimo, così come gli effetti audio. I concerti sono molto belli. Nel complesso, il comparto audio non ha particolari difetti.

Disegni, animazioni e chara design
I disegni e il chara a mio avviso sono ottimi, e gli effetti delle magie, così come i "cerchi" - perché propriamente non sono cerchi - magici sono spettacolari: lanciano frecce che sembrano colpi di cannoni ionici!. Peccato solo che ogni tanto ci sia qualche calo nelle animazioni.

Longevità
La storia si sviluppa bene nei tredici episodi, ma "Dog Days" è una di quelle serie che può durare tranquillamente quaranta episodi senza filler. Ora, quaranta magari sono un tantino troppi, ma è anche vero che tredici sembrano un po' pochi.

Apprezzamento personale
Mi sono sganasciato dalle risate, principalmente, e mi sono gustato i combattimenti. Insomma, mi è piaciuto.
Voto complessivo: 7,5, arrotondo per eccesso perché, nonostante le poche pretese, "Dog Days" è un'ottima serie. Consigliata a chiunque voglia ridere di gusto e a chi apprezza dei combattimenti inaspettatamente esplosivi. Spero in un seguito.