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Nagisa98

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
“Denpa Onna to Seishun Otoko” (traducibile come “La ragazza che emette onde elettromagnetiche - o la lunatica - e l’adolescente”) è un anime del 2011 prodotto dallo studio Shaft e basato sull’omonima light novel scritta da Hitoma Iruma e illustrata da Buriki.

La storia vede come protagonista Makoto Niwa, liceale che si trasferisce in un’altra città a causa dei continui viaggi di lavoro dei suoi genitori. Il ragazzo riceve l’ospitalità di sua zia Meme, la quale, con sua grande sorpresa, si scopre avere una figlia di nome Erio Touwa. La ragazza, dopo essere scomparsa per circa sei mesi e ritrovata poi in mare, ha cominciato ad avvolgersi in un futon e ad affermare di essere un aliena.

Il genere “soprannaturale” si adatta solo in parte all’anime in questione. Esso, infatti, dopo un inizio intrigante, particolare e quasi affascinante, cambia completamente veste e prende una direzione abbastanza diversa da quella che ci si poteva aspettare. Dopo aver appurato che la strana attitudine di Erio è dovuta solo a cause psicologiche, dal terzo episodio la ragazza (che inizia a comportarsi in maniera normale) viene messa dar parte per dare spazio ai molti personaggi secondari presenti nell’opera. Ecco quindi che quest’ultima si trasforma nella classica commedia sentimentale e comincia ad annoiare lo spettatore con episodi lenti e ridondanti, nei quali, il più delle volte, Makoto si destreggia fra sua zia e le sue compagne di scuola. La questione alieni, però, è sempre presente, perché abbraccia una miriade di persone che credono nella loro esistenza. Se siete in cerca di effetti speciali e elementi sci-fi, dunque, vi consiglio di optare per un altro titolo, perché “Denpa Onna to Seishun Otoko” è privo di tutto ciò e utilizza l’argomento “extraterrestri” solo come pretesto originale.

Il vero problema dell’anime, però, non sta tanto nella storia, quanto nei personaggi: essi, infatti, sono tra i più strani e fastidiosi che abbia mai incontrato. Pare che nessuno di loro conosca la parola normalità, e tutti, in un modo o in un altro, presentano una vena di follia nella propria personalità. Partiamo da quello che ho odiato di più, ovvero Meme: una quarantenne che dimostra l’aspetto di una ventenne e la mentalità di una bambina di cinque anni. La madre di Erio riesce a irritare costantemente lo spettatore con il suo atteggiamento infantile e, come se non bastasse, è parecchio disturbante vedere Makoto in preda agli ormoni adolescenziali tutte le volte che gli fa delle avances.
Non va certamente meglio con le amiche del ragazzo: da un lato abbiamo Ryuushi, la quale stressa non poco con i suoi continui “É Ryuuko, ho detto” e le stupide scenate di gelosia; dall’altro c’è Maekawa, stangona che adora fare cosplay con costumi da mochi, melanzane e anguille. Non c’è altro da aggiungere. Terminiamo la lista con Yashiro (una tipa che parla in maniera fastidiosa, anch’ella autoproclamatasi aliena ed esper) e ovviamente i due protagonisti. Erio, come già detto prima, nelle puntate iniziali mostra una personalità strana ma comunque interessante, poiché spinge lo spettatore a voler conoscere i misteriosi avvenimenti che la riguardano. Il problema è che non scopriremo mai cosa sia successo davvero in quei sei mesi d’assenza. Anche il carattere di Makoto, dopo i primi episodi, comincia a perdere mordente: all’inizio aveva la battuta pungente e arguta sempre pronta, poi, a lungo andare, diventa noioso e quasi insignificante.

Passiamo al lato tecnico. Come già accennato, il character design originale è affidato a Buriki, il cui tratto mi piace particolarmente. Ne consegue che i disegni dell’anime incontrino il mio favore: tutte le ragazze sono davvero splendide, Erio nello specifico; stessa cosa non si può dire, però, per i personaggi maschili (gli adulti soprattutto) sui quali stona parecchio. Le animazioni sono nella media, gli sfondi dettagliati e luminosi, in linea con l’atmosfera dell’anime. Assieme a questi ultimi, un aspetto che mi ha spinto a proseguire la visione dell’anime è sicuramente la regia di Akiyuki Shinbo, che già in “Madoka Magica” mi aveva affascinata non poco. Anche le OST rispecchiano molto il tema dell’anime. Per quanto riguarda la sigla iniziale, sembra che abbia fatto lo stesso effetto un po’ a tutti: di primo acchito la voce della cantante risulta davvero fastidiosa, ma col tempo diventa così orecchiabile che adesso è tra le mie opening preferite.
Tirando le somme, “Denpa Onna to Seishun Otoko” è un anime che inizia bene e si perde durante il percorso. La tematica soprannaturale viene completamente a mancare e fa spazio alla solita commedia sentimentale, perlopiù farcita di personaggi strambi e insopportabili. A questo aggiungiamo un finale inconcludente, che stravolge all’improvviso tutte le nostre convinzioni e non fornisce alcuna spiegazione adeguata (per l’appunto, il vero finale è quello dell’OAV, che può considerarsi a tutti gli effetti il tredicesimo episodio). Forse una seconda serie avrebbe giovato a quest’opera, il cui vero punto di forza consiste nel comparto tecnico. Voto: 5.


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Toshi92

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
C'è che in questo periodo ho solo voglia di guardare commedie scolastiche a caso senza pretese. Questo titolo, trovato per sbaglio, sembrava avere queste caratteristiche. E così è stato infatti.
La trama non ve la sto neanche a raccontare più di tanto: un ragazzo (Niwa Makoto) si trasferisce a casa della zia dove c'è anche sua cugina che non ha mai visto; nuova scuola, nuove conoscenze, classiche situazioni familiari/scolastiche e insomma un copione che avete visto e rivisto. L'elemento che lo dovrebbe distinguere un pò è il fatto che la cugina sia una ragazza particolare, sta sempre avvolta nel suo futon, non ha molti contatti col mondo esterno e crede di essere un'aliena. Nei primi episodi l'anime gioca su questo punto cercando di far rimanere nel dubbio se stiamo di fronte ad un elemento sovrannaturale o è solo la schizofrenia di un'adolescente. Diciamo che questo punto viene risolto quasi subito e la cugina, che sembrava dover essere l'assoluta protagonista, viene messa un pò da parte per raccontarci i triangoli amorosi di Niwa (che si concluderanno sempre con un nulla di fatto). L'elemento "sovrannaturale" viene ripreso solo alla fine per fare un bel finale ad effetto. E per far rimanere col dubbio lo spettatore se ci sono effettivamente dei personaggi che hanno avuto contatti extraterrestri o se è tutto spiegabile come dei fenomeni naturali. E possiamo dire che è uno di quei dubbi che non interessa effettivamente a nessuno risolvere, sta giusto lì per dare quel tocco di originalità in più alla serie.
Per concludere possiamo dire che Denpa Onna eccetera è un anime che risulta infondo simpatico e non particolarmente noioso (qualche episodio sì) sebbene poteva sfruttare meglio gli elementi che aveva a disposizione (la protagoniosta femminile in primis). Una sufficienza se la merita, ma di certo non va oltre quella.


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White Wolf

Episodi visti: 13/12 --- Voto 5
Volevo mettere 7, ma visto che sono passati 5 anni dall'uscita di "Denpa Onna to Seishun Otoko" a questa mia recensione, ho deciso di togliergli un punto, in quanto per me richiedeva un seguito per potersi definire degnamente concluso. Quindi è con un pizzico di rammarico che comincio a recensire quest'opera, ad ogni modo, torniamo a noi...

"Denpa Onna to Seishun Otoko" è un anime... mmm, strano direi! Fuoriesce un pizzico dagli schemi visto la discreta originalità della trama e l'interessante sviluppo della sceneggiatura per la prima metà della serie. Onestamente pensavo che che avrei dato un voto molto più alto per come era iniziato... mi aveva piacevolmente stupito! Attirando la mia attenzione, "Denpa Onna to Seishun Otoko" parte in quinta, si ha davanti una storia potenzialmente interessante ed intrigante che purtroppo finisce per perdersi un pò (un pò troppo) per strada nei successivi 6 episodi... darei un 8 ai primi 5/6 episodi ed un 6 ai successivi per intenderci.

Grafica molto piacevole, musiche ok, opening ed ending a tema, carine, originali ed atipiche; personaggi principali inizialmente molto interessanti a mio avviso, purtroppo approfondimento di quest'ultimi non all'altezza della prima parte dell'opera nella seconda metà (troppo leggera), restano molti punti interrogativi e un senso di bisogno di sapere e capire di più su ciascuno tipo...

<b>Attenzione contiene parti spoiler</b>

Davvero molto bello il "contrasto caratteriale" nel dialogo della zia (forse l'unico personaggio sufficientemente approfondito) con Niwa, in quel discorso serio sul letto in camera di lui, nelle prime 4 puntate mi pare, scelta molto bella e azzeccata ma... tutto qui!?
Anche su la storia che c'è dietro ad ognuno degli stramboidi che popolano questa serie il bisogno di sapere rimane inappagato. In parte viene fatto ma solo in parte, direi ad un livello appena sufficiente e solo in alcuni casi (vedi zia) ma... a me non è bastato!

Mi è piaciuta da morire la scena disillusa, matura e consapevole di Erio che parla a Niwa dopo il loro "volo nell'oceano" ma... non si è più vista quella parte di lei, dopo esce fuori solo la sua parte timida, introversa e moe e ci stava pure ma... cavolo dopo che aveva parlato in quel modo non me la fai più rivedere quella parte!? Sinceramente ne ho sentito la mancanza, serviva per arrivare ad una conclusione ma infondo, una conclusione non c'è e quindi ci poteva anche stare se avessero fatto una seconda serie, ma una seconda serie a 5 anni di distanza non c'è e la speranza di un seguito viene sostituita da la frustrazione di un'opera incompiuta. Il finale è potenzialmente autoconclusivo ma a me quel genere di finali su opere approfondite solo fino a questo punto non piacciono per niente... non è stato affrontato ed approfondito abbastanza ed è stata "sprecata" mezza serie incentrando un pò di più il tutto sul genere harem/sentimentale ed anche quello in modo non appagante per i miei gusti. Quindi impossibile non rimanere un pò deluso per me alla fine... ed ecco che prende senso il tutto.

<b>Fine Spoiler</b>

"Denpa Onna to Seishun Otoko" era un'opera che poteva strapparmi un super voto, quindi è con l'amaro in bocca che metto questo 6, prima parte "interstellare" direi... un continuo crescendo! Da lì in poi si va in discesa, ripida come "la rampa di lancio" del volo in bici dei nostri protagonisti! E già che ci siamo per stringere il mio commento finale a quest'opera è:

"Denpa Onna to Seishun Otoko" can't fly!

Consigliato comunque agli amanti dei generi harem/sentimentale alternativi, opera discretamente originale e leggermente riflessiva, simpatica ma senza risate, più che altro ci accompagna un leggero sorriso continuo appena accennato lungo tutta la serie. Sicuramente non è un prodotto scadente, anzi... tante potenzialità iniziali! Ma... non vola! E avrebbe potuto uscire dall'atmosfera! Fossi stato parte del progetto non l'avrei sopportato... forse lo schifo del sistema commerciale dietro a ciascuna opera la ragione di questo "decollo non riuscito"? Non lo sò... forse... probabile ma, inutile discuterne, ai fini di una recensione sono pure congetture queste, per cui torniamo a noi...

"Finale" che si distacca un pò dal resto dell'opera prendendo una marcatura più concreta sui concetti affrontati fin lì, capirete quando lo vedrete, sinceramente l'ho trovata una scelta! Tutto qui... discutibile o meno è stata una scelta, sinceramente anche io ho preferito il modo in cui erano state affrontate le cose fin lì ma... anche così ci può stare (ai giapponesi piacciono queste cose era comprensibile avrebbero propenso per questa parte dovendo scegliere fra le due) nonostante ciò non è stata nemmeno resa assoluta come scelta! Si può continuare a credere a ciò che si vuole anche se... gli autori (o chi per loro) hanno voluto così... diciamo che non è stata questa scelta finale a rovinarmi l'opera, ma tutto ciò che è venuto dalla puntata 7 alla 12. Avrei preferito continuassero ai ritmi delle prime 6 puntate e continuando a mantenere quello sviluppo degli eventi e introspezione dei personaggi... ma così non è stato, "Denpa Onna to Seishun Otoko" ha finito per essere ne carne ne pesce obbiettivamente parlando, metà serie una commedia sentimentale intrigante è riuscita, altra metà harem soprannaturale slice of life non all'altezza della prima metà. Non me la sento di bocciarlo, all'inizio mi era davvero piaciuto. Quindi con rammarico metto un 6.

Se siete amanti dei genere sopra appena citati e siete pronti a rimanere delusi per le grandi potenzialità dell'opera lasciate a metà, gustatevi questa serie lasciata lì nel 2011, in attesa di un seguito che meriterebbe veramente di esistere, perché è ancora tutto recuperabile a mio avviso... ma ne dubito. "Denpa Onna to Seishun Otoko" probabilmente rimarrà lì nel 2011, senza volare nel futuro dei nostri ricordi, come uno degli anime che c'è rimasto dentro. Rimarrà lì... come un'anime che probabilmente dimenticherete poco dopo averlo concluso, e viste le premesse, sarebbe da bocciare. Già! Lo devo bocciare non c'è verso! Dargli la sufficienza è una contraddizione a quanto detto fin'ora... per cui cambio di voto in corso durante la recensione!

Voto finale: 5 (che poteva essere MOLTO di più)

Sicuramente non fà schifo quindi non sconsiglio la visione ma nemmeno la consiglio. A voi la scelta! Io vi saluto qui e auguro a tutti quelli che, come me, cercano prodotti con queste potenzialità e che vengano finalmente sfruttati come si deve, buona ricerca, buona fortuna e buona visione!


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klunk

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Makoto, a causa della continua assenza dei genitori impegnati nel loro lavoro, e' costretto a trasferirsi a casa della bella ed esuberante zia, che abita sola con la figlia. Qui conosce per la prima volta la cugina Erio, una ragazza strana che passa il suo tempo avvolta in un futon e che asserisce di essere un'aliena.
L'anime parte quindi con dei buoni presupposti dal punto di vista narrativo, come il passato misterioso di Erio, tempo addietro scomparsa improvvisamente e poi ricomparsa mesi dopo, e il rapporto sentimentale tra Makoto e due delle sue nuove compagne di classe e la cugina.Tuttavia questi argomenti non vengono approfonditi adeguatamente ne sviluppati, facendo ristagnare l'anime e rendendo il finale un po' inconcludente.
Per quanto concerne invece l'aspetto tecnico, bisogna ammettere che i disegni sono molto ben fatti, colorati ed espressivi come poche volte capita di vedere, mentre l'animazione si attesta su livelli medi, allo stesso modo delle sigle e delle musiche che accompagnano gli episodi.


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.Anxiety*

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Denpa onna to seishun otoko" è un anime di 12 episodi tratto dalla serie di Hitoma Iruma, di genere comico soprannaturale. Ma è davvero soprannaturale in fondo?
L'intera opera racconta di Makoto, un ragazzo che si trasferisce a casa della zia, clichè delle commedie romantiche anche dichiarato dal protagonista stesso. Il giovane non fa in tempo a pregustarsi i "punti pubertà" che guadagnerà durante il soggiorno che fa la conoscenza della cugina, Erio, ragazza sempre avvolta in un futon (il materasso tipico giapponese) che si crede un aliena ed è appassionata dello spazio. Incontra inoltre, a scuola, Ryuushi (Mi immagino ora che mi corregge dicendo "Mi chiamo Ryuuko!") e Maekawa, due ragazze strane ed uniche.

Senza prolugare la trama in spoiler inutili, analizziamo i punti:

Per quanto riguarda la grafica ho solo un commento: alcuni primi piani dei personaggi sono inquietanti, e a volte pure i sorrisi. Sembrano molto innaturali, disegnati non molto bene secondo me. Per il resto è tutto piacevole, con toni azzurri molto accesi (i capelli di Erio sono la rappresentazione) ad indicare l'argomento astronomico principale dell'anime.

Musicalmente nulla da dire, soundtrack anonime che non danno nell'occhio, ma comunque apprezzabili.

I personaggi sono simpatici, dal protagonista che si immedesima in un personaggio di un manga, alla cugina, un po' fuori di testa ma tenera.

La recensione non è molto dettagliata, ma solo perché questo anime non mi ha lasciato nulla dentro, non mi ha preso più di tanto. Ovviamente non è uno schifo, anzi! E' molto carino e piacevole, gli episodi scorrono facilmente con pochissimi momenti noiosi. Si merita la sufficienza appieno.
Consigliato a chi piace il genere.


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inglimod

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Ho apprezzato parecchio quest'anime, ho inziato a vederlo immaginandomi una storia che trattasse del soprannaturale ma mi sbagliavo. L'unica cosa soprannaturale in quest'anime, se vogliamo, sono i personaggi dalle caratteristiche peculiari che li rendono più che strani, ed è questa la cosa che più ho apprezzato di questo anime. In fondo quest'anime non è altro che uno slice of life non avvengono avvenimenti sconvolgenti, nulla di drammatico e ogni tanto ti porta a fare qualche riflessione senza la necessità, tuttavia, di sforzare troppo il cervello. Le scene divertenti non mancano e queste insieme alla parte riflessiva giustificano la visione della serie, tuttavia il finale abbassa per me il valore dell'opera, si punta sul concreto, nessun avvenimento come forse in tutte le puntate precedenti. Forse bisogna ammettere che questo sia il giusto finale, coerente con tutto il resto, ma devo ammettere che a me un po' dispiace avrei preferito qualcosa di diverso.
Lo special non l'ho visionato quindi non posso esprimermi in merito.

Dal punto di vista grafico l'anime non è eccellente, la rese di alcuni elementi è carente. D'altra parte, invece, ho apprezzato molto il chara forse non originale ma rende i personaggi perfetti per quello che sono.
L'opening l'ho trovata fastidiosa e piacevole allo stesso tempo, una strana sensazione devo ammettere, mentre l'ending non mi ha detto nulla di che. Alle ost devo ammettere di non avere prestato molta attenzione dato il mio stato completamente rilassato durante la visione delle puntate, ed è questo il bello dell'anime poterlo gustare e rilassarsi senza troppe pretese ma anche senza scadere nel banale.

Il voto finale è un 7, pensavo che gli avrei dato di più a metà serie ma complice il finale troppo coerente per i miei gusti e il lato tecnico non impeccabile non posso sbilanciarmi più di così.


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merlo50

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
Senza infamia e senza lode. Il voto piuttosto basso, appena sufficiente, è dovuto soprattutto al fatto che avevo molte aspettative su questo anime, date le premesse: dopo la prima puntata mi aspettavo qualcosa di fantascientifico, o soprannaturale, misterioso e intrigante, con tutte quelle storie sugli alieni che venivano narrate. Invece, niente di tutto questo: il protagonista si trova a vivere con una cugina fino ad allora sconosciuta, una hikikomori che si nasconde dentro un futon (ma almeno se lo sarà tolto per fare i propri bisogni o quando aveva il ciclo?) e piano piano la riporta a una vita quasi normale. Nel frattempo si trova alle prese con una zia quarantenne, che ha l'aspetto e il comportamento di una ragazzina - è la madre di Erio, la ragazza del futon, ma sembra sua sorella - e che tenta più volte di sedurlo, e con due compagne di scuola una più stramba dell'altra che hanno evidentemente un debole per lui. Lui d'altra parte è uno dei protagonisti maschili più insignificanti che abbia mai visto, per tutta la serie non fa pressoché nulla di particolare a parte rompersi un braccio, e anche se si vede che ha un debole per Erio non disdegna le attenzioni delle altre ragazze e non sa dire di no a nessuna tranne che alla zia, di cui respinge decisamente le avance a chiaro sfondo sessuale. Per essere un adolescente - e su questo punto si insiste molto - è piuttosto atipico.
In conclusione, se quest'anime si fosse presentato fin da subito per quello che è, cioè uno scolastico-harem-slice of life, l'avrei trovato abbastanza simpatico, ma visti gli accenni iniziali ad alieni e misteri che poi non vengono affatto svelati nel corso della storia, e su cui anzi si fanno solo fugaci accenni, non posso che definirlo assai deludente.


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Natsu95

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
L'inizio dell'anime sembra simile ad altri del genere harem, tuttavia ci si ricrede del tutto una volta approfondita la storia. Infatti si nota che "Denpa onna to seishun otoko" non è un anime qualunque: seppur la commedia inseritavi sia volta a "sdrammatizzare", vi è una profondità d'animo e d'intelletto che è a dir poco sorprendente per ragazzi di 16 anni. Però queste introspezioni e riflessioni sulla quotidianità, sul mistero e sulla vita, sono piuttosto gradevoli e mai deprecabili. Da qui si desume la descrizione a tutto tondo di ogni personaggio: anche delle comparse emerge un carattere peculiare ed eccentrico. Il tutto è unito da una piacevolissima grafica. L'unica pecca è la trama in sé: non viene dato all'anime una svolta decisiva (soprattutto alla fine) per coinvolgere lo spettatore e, senza questo slancio, ci si annoia un po'.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Di tanto in tanto vengono creati anime destinati a restare nella storia dell'animazione; anime dotati di una trama così complessa da attirare su di sé l'attenzione generale e capaci di dividere il pubblico in cultori, semplici appassionati e detrattori. Ebbene, "Denpa onna to seishun otoko" non è nulla del genere. Si tratta, invece, di un titolo la cui principale caratteristica è la grande semplicità; un anime senza troppe pretese e senza grandi ambizioni ma che è anche il prodotto ideale per chi desidera passare qualche ora in compagnia di un anime intelligente e che stimoli a qualche piccola riflessione senza però richiedere un'eccessiva dose d'impegno.

Makoto è un adolescente che si trasferisce dalla campagna alla città presso la casa di una sua zia a causa degli impegni di lavoro dei suoi genitori. E' questa una situazione classica degli anime e lo stesso protagonista non ne fa mistero quando, durante il viaggio che lo porterà alla sua nuova vita, confessa di sentirsi proprio come uno dei tanti personaggi dei manga che aveva letto durante la sua giovane vita. Nella sua nuova casa egli si troverà a convivere con la sua bellissima zia, una donna perennemente allegra e ossessionata dall'avanzare dell'età, e con una cugina di cui ignorava l'esistenza il cui passato è caratterizzato da una misteriosa sparizione: assolutamente immemore di quanto avvenuto in quei giorni, è sua abitudine vivere avvolta in un futon autodefinendosi come un'aliena.
Makoto prenderà a cuore la ragazza, liberandola dalla sua ossessione pur non indagando mai su cosa possa esserle accaduto. Nel frattempo legherà con due sue compagne di classe che contribuiranno notevolmente a incrementare il totale dei suoi "punti pubertà".

Definire con esattezza quest'anime non è facile: dire che si tratta di una commedia scolastica "pura" è riduttivo, in quanto contiene molti spunti di profonda riflessione che elevano il valore complessivo di quest'opera, che passa da semplice prodotto d'intrattenimento a prodotto caratterizzato da una fortissima componente introspettiva. In più c'è una componente misteriosa che non verrà mai risolta completamente ma che conferisce al tutto un'aura di magia che io ho apprezzato molto.
Discorso a parte merita lo "special" conclusivo che non mi ha convinto molto. La piacevolezza che ho provato in quest'anime stava proprio nella scarsa importanza che dava alla spiegazione della componente soprannaturale che, allo stesso tempo, lasciava lo spettatore nel dubbio e nella consapevolezza che risolverlo non era davvero importante per capire il vero significato della storia. Si è preferito optare per un finale più "concreto" e in questo caso lo ritengo un male perché rovina lo spirito dell'opera, più basato su momenti di pensiero ed immaginazione. Per i primi dodici episodi l'elemento soprannaturale si avverte ma non si manifesta praticamente mai; ed era questa, forse, la forza di quest'anime che riusciva a mantenere a "mezz'aria" lo spettatore, diviso tra tentazioni di voli pindarici e la consapevolezza di dover rimanere coi piedi per terra.
Nel complesso, però, esprimo un parere positivo su quest'opera che in modo intelligente mi ha regalato momenti di riflessione non troppo impegnativi e qualche sorriso qua e là. Il tema del riscatto da una vita banale almeno per un singolo istante piacerà molto ai più giovani e genererà nostalgie tra i più attempati. E' comunque un anime da vedere, specie per prendersi una sana boccata d'ossigeno dopo la visione di anime più impegnativi.


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Crashis

Episodi visti: 13/12 --- Voto 7
"Denpa onna to seinshun otoko" è uno degli anime dell'annata 2011 più strani, a mio parere, di tutti quelli mai prodotti finora.

La trama
Makoto Niwa è un ragazzo liceale, trasferitosi all'inizio della storia da sua zia perché i suoi genitori non avevano abbastanza tempo per occuparsi di lui. La zia, Meme-san, aveva proposto questo trasferimento secondo alcune condizioni: lei doveva essere sola, senza figli, e doveva esserci abbastanza spazio per Makoto. Caso vuole però che Meme abbia omesso un piccolo particolare: l'esistenza di sua figlia, una stramba ma bellissima e mite ragazza che risponde al nome di Erio, e che per uno sfortunato incidente si crede un'aliena mandata sulla Terra per mantenere i suoi simili sempre aggiornati sugli avvenimenti del pianeta.

Struttura delle scene
Per questa recensione aggiungo questa voce, perché a mio parere è veramente necessaria. Le scene dell'anime sono tutte strutturate, almeno nelle prime tre puntate, in modo abbastanza sbrigativo e strambo, con pensieri veloci, discorsi quasi senza senso e gag veramente sottili e strane al contempo. Ora, se nei primi episodi vediamo un veloce monologo interiore del protagonista seguito da un discorso con sua zia, verso gli ultimi avremo una diminuzione della velocità delle scene in modo veramente esponenziale, arrivando a pensieri congegnati e importanti ai fini della trama.

Caratterizzazione personaggi
I personaggi sono "pochi ma buoni": c'è come una sorta di harem attorno al protagonista, che va pian piano rafforzandosi con il proseguire della trama. Una cosa particolare sta nella caratterizzazione: i personaggi, qualunque essi siano, saranno tutti congegnati per apparire con caratteri "a tutto tondo". Nessun personaggio, infatti, sarà di nicchia né sarà mai banale.

Lato tecnico
Dal punto di vista tecnico, devo dire che c'è un po' da storcere il naso: dal punto di vista grafico, l'espressività e il carisma dei personaggi c'è, e si vede tantissimo, ma il problema principale arriva quando ci sono alcuni filtri grafici o riprese veramente poco consone alla scena girata. Altra cosa che poco mi convince è la scelta dell'inserire i personaggi in stile "chibi" in soli due o tre episodi, senza poi sfruttare al meglio questa scelta registica, dimostrando quindi che in quei punti non c'era molto da aggiungere e sarebbe rimasto un punto vuoto se non si fosse scelto di inserire i personaggi in quel modo. Altra cosa abbastanza fastidiosa è la presenza di filtri grafici veramente arcaici quando i personaggi si trovano nell'acqua o bevono del tè. L'acqua, in alcuni momenti, viene resa male, parendo alle volte semplice polvere. Dal punto di vista sonoro invece troviamo una strana opening, che comunque rimane abbastanza apprezzabile, un'ending molto simpatica e delle soundtrack veramente simpatiche, che non stonano mai con l'ambiente.

Commento finale
Questa forse è stata la recensione più combattuta che abbia mai fatto. Come possiamo definire quindi questo "Denpa Onna"? Un anime non adatto a tutti, ma indirizzato comunque agli otaku che hanno visto abbastanza anime strani da potere reggere questo. Nulla di allarmante, sia chiaro, ma vedere un anime che parla di alieni a suo modo è abbastanza strano. Voto finale: 7. Aspetto il seguito.


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killer_bee

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Yo! Iniziamo. La storia narra di Niwa Makoto, il protagonista, che si trasferisce in campagna da sua zia, una quarantenne con il fisico da ventenne e l'atteggiamento infantile ma malizioso. In compagnia della zia Makoto trova Erio, sua figlia, una ragazza sempre avvolta in un futon che crede di essere un'aliena. Un inizio promettente, che però man mano si trasforma in un insensato ma divertente tripudio di strambi personaggi che vanno e vengono, tra cui una spilungona con la mania del cosplay (di cui eviterò di parlare, guardate l'anime per capire), un'infantile ragazzina che prova interesse per il protagonista e una strana bambina vestita da astronauta.

In fin dei conti la trama dovrebbe essere quella di cercare di capire se Erio sia davvero quello di cui è convinta di essere, ovvero un alieno, ma anche se il tema viene affrontato e apparentemente risolto alla fine niente viene fatto chiaro. Insomma la trama non è il punto forte di "Denpa Onna" (si potrebbe quasi dire che non esista), e a mio parere quel poco che c'è è fatto in funzione dei personaggi, per elevarne la stramberia, invece del contrario.
A questo punto dovrei dare come voto un 6 stretto stretto, ma invece gli darò un bel 7, e il motivo è che seppur privo di una propria vera storia quest'anime mi ha lasciato qualcosa dentro, forse per la leggerezza e la tranquillità che trasmette, forse per la stramberia dei personaggi, sicuramente anche per le musiche, gli eccellenti disegni, le animazioni ben fatte, i colori freschi e brillanti, la bellezza delle ambientazioni, il clima rilassante della campagna e molto altro. Con ciò concludo consigliando quest'anime a chi ha voglia di prendersi una pausa dalla vita di tutti i giorni, a chi vuole godersi un anime fresco e leggero, senza troppa richiesta di concentrazione.


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~Hina

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6
"Denpa Onna to Seishun Otoko" parla di un ragazzo, Niwa Makoto, che, a causa del lavoro dei genitori, è costretto a trasferirsi a casa della sorella del padre. Qui scoprirà che la zia ha una figlia di cui nessuno sapeva niente, Touwa Erio.
Erio è una ragazza un po' strana: va in giro avvolta da un futon e si auto-proclama "alieno". In realtà, la ragazza, l'anno prima, scomparve per sei mesi, per poi riapparire sulla riva del mare, senza alcun ricordo. Sarà ciò a portarla ad auto-convincersi di non essere una terrestre.
Questo è l'incipit di un anime che in fondo non propone nulla di nuovo. Eppure, le stranezze dei vari personaggi lo rendono veramente carino e divertente.

Credo, infatti, che siano i personaggi il vero punto forte della storia. Erio in primis. La ragazza, inizialmente, è realmente convinta di essere un'aliena, ma il cugino le darà la prova che non è così, quindi cercherà in tutti i modi di reinserirsi in una società che oramai l'ha targata come strana e fa fatica a fidarsi di lei.
Anche gli altri personaggi, o almeno la maggior parte, riescono a conquistare la simpatia del telespettatore. Tra zie pervertite, ragazze che amano andare in giro vestite da dugongo e altre che vanno in giro con una tuta spaziale, dicendo di essere aliene esper, ce n'è per tutti i gusti.
Unico personaggio che non mi ha detto un granché è il protagonista Makoto. Nel corso di 12 episodi non sono riuscita a farmelo piacere, probabilmente perché non ha carattere. Unico punto a suo favore è la crescita psicologica degli ultimi episodi, in cui finalmente deciderà di credere di più in se stesso e non arrendersi alle prime difficoltà.

Per quanto riguarda la storia in sé, non ho gradito affatto il finale che non è un finale. Se uno si limita a visionare i 12 episodi trasmessi in TV, non capirebbe che è finito. Ho letto che esiste anche uno special, l'episodio 13, che dovrebbe concludere degnamente la serie, ma non avendolo visto non posso esprimere un parere al riguardo.
Altra cosa che non mi è piaciuta è la poca attenzione data alla storia della sparizione di Erio e, personalmente, mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa di più su Elliot.
Parlando della grafica, beh, le ragazze sono tutte molto belle. Lo stile moe sta veramente da Dio su di loro. Ma solo su di loro.
Dal momento in cui una donna di 40 anni ne dimostra la metà, c'è decisamente qualcosa che non va. Meme è sì bella, ma sembra molto più giovane di quel che è! Ma vista la psicologia del personaggio, ci potrebbe anche stare.
Chi non si può proprio vedere è Makoto. Dal primo istante in cui l'ho visto, mi è sembrato Mikado di "Durarara!!" disegnato in stile "K-On". Uno schifo. Ma a parte questo particolare, non ho notato nulla di altrettanto terribile.
Per quanto riguarda le musiche, sono tutte molto carine, anche se l'opening, inizialmente, non la riuscivo nemmeno a sentire per via della voce della cantante. Eppure è talmente orecchiabile che dopo poche puntate già la canticchiavo.
In conclusione "Denpa Onna to Seishun Otoko" non è certo un capolavoro, ma è un anime perfetto per passare qualche ora a rilassarsi e divertirsi un po'.


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Yellowmaster

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Più che un anime sugli alieni "Denpa onna to seishun otoko" è una serie sugli alienati. La storia ruota attorno alla controversa figura di Towa Erio, una ragazza che vive avvolta in un futon e crede di essere un'aliena. Suo cugino, Niwa Makoto, si trasferisce da lei e da sua madre per frequentare la scuola locale e fa amicizia con alcuni personaggi strambi.
Ryūko è una liceale con corpo, voce e atteggiamenti da bambina delle elementari, si innamora di Makoto ed è forse il personaggio più dolce della serie. Maekawa è una ragazza alta 1,80 e ha il complesso dell'altezza, come se non bastasse gira vestita in abiti strani praticando cosplay sia di giorno sia di notte! La zia di Makoto, Meme, è una quarantenne che si sente una lolita, ha atteggiamenti da bambina e stuzzica continuamente Makoto non nascondendo un "certo interesse" per lui.

In effetti la serie si regge solo sulla particolarità dei personaggi, uno più 'stramboide' dell'altro, non ha una vera trama anche se gli sceneggiatori si sono divertiti a narrare una stessa sequela di avvenimenti visti con gli occhi dei vari personaggi, proprio come una celeberrima puntata de "i Simpson" di qualche stagione fa. Ma alla fine la storia non porta a nulla, non ci sono sbocchi e picchi particolari, tutto scorre via nell'anonimato, anche l'apparizione di una strana bimba vestita con tuta da astronauta che sembra avere strani poteri non porta elementi chiarificatori alla trama nel suo complesso.
I disegni sono bellissimi e luminosissimi, la sigla iniziale, una cantilena cantata da una voce stonata, è deliziosa ma la serie non mi ha convinto e non penso meriti la sufficienza.


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Dartes

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Denpa Onna to Seishun Otoko", traducibile in Italiano con "La donna che emette onde elettromagnetiche ed il giovane ragazzo", è una serie anime ideata a partire da una light novel di Hitoma Iruma. L'adattamento ad anime è stato prodotto dal rinomato studio Shaft, sotto l'attenta regia di Akiyuki Shinbo. E' stato mandato in onda sulla rete locale TBS a partire dal 2011. Il fantastico e unico character design è creato da Asako Nishida, che con le sue grandissime abilità riesce a rendere il clima più accattivante e particolare.

La trama risulta abbastanza semplice e originale. Narra di Makoto Niwa, un giovane studente che, costretto a lasciare casa per un periodo di assenza dei genitori, si trasferisce dalla zia Meme Touwa, a lui fino ad ora sconosciuta.
La situazione della nuova residenza non è però quella che si aspettava Makoto: infatti è molto confusionaria (specialmente la zia, che non perde occasione per mettere in mostra le sue "forme") e ricca di "strani" individui, che si presenteranno nel corso dell'anime. La cosa che salta subito all'occhio al giovane appena trasferito è una ragazza completamente avvolta all'interno di un futon, che non mostra mai il proprio corpo fuorché le sue eleganti gambe.
La zia Meme lo invita però a ignorarla e a non rivolgerle la parola, continuando a ignorarla come se non esistesse: esattamente ciò che faceva lei. Però il giovane, insistendo aspramente, riesce a ottenere l'informazione principale: ovvero che si tratta di Touwa Erio, figlia della giovane e allegra zia. Makoto, essendo molto incuriosito dalla cugina, prova a parlarle scoprendo così che ella crede di essere un'aliena inviata sulla Terra con un preciso compito, ovvero quello di mettere a tacere le voci sull'esistenza degli alieni - soprattutto perché vive nella cosiddetta "città degli alieni", chiamata così a causa di numerosi avvistamenti di UFO ed entità paranormali.
Il giovane conoscerà diversi personaggi buffi, pressoché tutti femminili, con i quali entrerà in uno strano rapporto, cosa che otterrà successivamente anche con la cugina, dopo averla vista finalmente in viso. Hanno così inizio le loro avventure insieme, tra apparenti misteri e curiosità da manicomio.

Ho trovato "Denpa onna to seishun otoko" non del tutto originale, visto che ho avuto modo di vedere diversi anime che trattano di questo genere di tematica; però sono riuscito ad apprezzarlo ugualmente, e, nel complesso, a sorprendermi. Devo ammettere che ho trovato un po' di difficoltà nel proseguimento dell'anime, in quanto gli sviluppi sono abbastanza lenti e privi di pathos. Sono rimasto colpito dalla stranezza totale che pullula in ogni episodio di questa recente serie, a partire dai personaggi meno importanti sino a quelli principali (non riferendomi solo alla giovane "rapita dagli alieni"). Ci tengo a precisare che "Denpa" viene spesso usato nel linguaggio comune per indicare persone fuori di testa, questo per fare capire meglio il livello di follia pura dell'anime in questione.
Tutti i personaggi sono comici e riescono a strappare qualche risata, nonostante a volte gli argomenti trattati siano davvero stupidi e insulsi. Potrebbe risultare molto simpatico e leggero, un anime passatempo da seguire con molto poco impegno. Il punto di forza sono indubbiamente i disegni ben realizzati di Masato Yamane, che ha dato il meglio di sé riuscendo a trasmettere al meglio le emozioni di ciascun personaggio allo spettatore ancora incredulo della demenza generale.

Andando avanti con gli episodi ci si può accorgere di quanto il prodotto diventi commerciale, trasformandosi in un classico anime harem/ecchi con il protagonista tonto sommerso da bellissime ragazze accaldate e sciocche. Se dovessi descrivere questa serie con un parola direi sicuramente "dissennatezza". Non me la sento di dare un voto troppo elevato a quest'anime, ma nemmeno uno troppo ridotto e misero. Per concludere direi che, nel complesso, sono rimasto non del tutto soddisfatto ma con qualche risata stolta in bocca: consigliato, quindi, a tutti coloro che vogliono seguire un anime con molto disimpegno e spensieratezza ai limiti dell'ormai tanto acclamato moe.

Passavopercaso

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Passavopercaso

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
L'unico punto positivo di quest'anime è il character design grazioso e moe, oltre a questo null'altro.
Tutto gira attorno a Niwa-kun, un ragazzo che, andando a vivere a casa di sua zia Meme Touwa, finisce per conoscere la sua strana cugina Erio: una ragazza che girando avvolta in un futon sostiene di essere un'aliena.

I primi 2-3 episodi sono incentrati sulla figura di Erio e offrono dei quesiti degni di 'X-Files' come: dove è stata Erio per sei mesi? Perché ha perso la memoria? E soprattutto, Erio è davvero un'aliena? Bei presupposti che fanno sperare in una storia fatta di misteri e intrighi e invece... Invece già dopo la terza puntata la serie si rivela essere l'ennesimo harem-anime dove tutti i personaggi femminili ronzano attorno a questo anonimo Niwa-kun. Ed Erio si rivela essere solo una stramba ragazza, una delle tante in questa serie tra cui: Meme Touwa, una quarantenne con la sindrome di Peter Pan; Riushi, una ragazza con il cervello sempre in standb-by; Maekawa, una fissata di assurdi cosplay; Yashiro, anche lei sarebbe un'aliena per di più dotata di presunti poteri ESP; e la Nonna, una vecchietta che attende ansiosamente di essere rapita dagli alieni.

Con il passare degli episodi, insomma, gli alieni e i presunti misteri che circondano Erio sfumano e perdono d'importanza e il tema della serie diventa Niwa-kun, conteso fra la graziosa cugina moe e le carine compagne di scuola. Se vi aspettavate una storia di misteri e dramma la delusione è assicurata.