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 1
alex di gemini

Episodi visti: 26/26 --- Voto 8
Meisaku liberamente tratto dal racconto "La bottega dell'antiquario" di Dickens, narra la storia di Nell, angelica ed energica ragazzina, e di suo nonno, antiquario nella Londra vittoriana. Dato il suo carattere difficile, l'uomo aveva cacciato via alcuni anni prima sia la nuora, accusata ingiustamente di aver causato la morte di suo figlio, che il nipote, tenendo con sé soltanto la nipotina, a cui riesce a dare ugualmente una vita serena e agiata. Ma, dato che ha anche il vizio del gioco, finisce ben presto sul lastrico, incapacitato di restituire a Quilp i soldi prestati. Quilp è l'antagonista principale dell'anime, uomo ricchissimo, basso e tozzo, ma non un nano come nel racconto, desideroso di possedere tutto il quartiere in cui abita, compreso quindi il negozio del nonno. Memorabile la scena in cui dipinge di rosso la mappa di Londra per delineare le sue proprietà. Costretti a fuggire, vengono inseguiti da Quilp, dal suo avvocato Brassa, cui l'avido strozzino ha promesso Nell in sposa, e da due scagnozzi. Ma sulle loro tracce troviamo anche Dick, ragazzino amico di Nell, e il suo compagno, un misterioso uomo coperto da cilindro e barba, che non vuole rivelare a nessuno la sua identità. A loro volta Nell e il nonno, oltre a fuggire, cercano di ricongiungersi con la madre di Nell, fuggita nel misterioso paesino di Paradiso, e vivranno molte avventure, in compagnia dei molti amici e nemici che incontreranno lungo la strada.

La trama del racconto dickensiano viene seguita fedelmente nell'inizio e nel proseguimento dell'opera, ma cambia decisamente nella seconda metà della storia. Sul finale non dico nulla, ma tanto è strappalacrime come nella maggior parte dei meisaku; consolatevi, perché quello di Dickens è dieci volte più deprimente. La grafica non è certo bella, siamo sotto la media degli anni '70, la regia sufficiente. Negli anni '80 non aveva una sigla, ma solo quella strumentale nipponica, ci vorrà il 2006 perché i redivivi Cavalieri del re realizzino una sigla per la versione home video.
Per quanto sia una storia pesante, trovo che "La piccola Nell" sia un valido cartone animato, molto educativo per i bambini, e offra molti spunti di riflessione anche agli adulti. Lo spirito di Dickens, per quanto l'adattamento non sia fedelissimo, viene reso molto bene e, anzi, potrebbe rendere questo anime uno strumento per invogliare i bambini ad avvicinarsi al più letto scrittore inglese dopo Shakespeare.

Voto: 8


 2
micheles

Episodi visti: 26/26 --- Voto 7
Il grande successo del World Mastherpiece Theater della Nippon Animation portò molte case minori a produrre dei meisaku. Tra queste vi era lo studio DAX, che nel 1979 produsse La Piccola Nell. I mezzi dello studio DAX non erano paragonabili a quelli della Nippon Animation e questo è evidente nella qualità dei disegni, delle animazioni e anche della sceneggiatura, poveri anche per l'anno di realizzazione. La Piccola Nell è certamente un meisaku minore. Premesso ciò, non manca di presentare un certo fascino per chi ha un gusto retro' e un amore per il chara degli anni Settanta.
La storia è tipica: c'è un'orfanella di nome Nell, un nonno, un amichetto d'infanzia, dei cattivi molto stereotipati e con connotazioni umoristiche. La trama è tratta dal romanzo di Dickens "La bottega dell'antiquario", ma è stata molto edulcorata per renderla più adatta a un pubblico di bambini. Il finale è stato cambiato rispetto all'originale e ciò si vede chiaramente.

C'era la possibilità di sviluppare meglio qualche tema maturo, in particolare per quanto riguarda la figura del nonno, che non è poi così buono come ci si potrebbe aspettare: ha scacciato la nuora e il nipote, è un giocatore d'azzardo, insomma, si capisce che è un personaggio che esce da un libro non per bambini. L'adattamento snatura l'opera originale di Dickens - che non ho letto, ma mi sono informato sulla trama e le tematiche trattate - trasformandola in una favoletta. Onestamente la serie non meriterebbe più di un 6, ma alzo il voto a 7 per l'opening e per l'ending a opera dei Cavalieri del Re, realizzate nel 2006. Il motivo è che, sebbene la piccola Nell sia uscita in Italia nel 1983 su Telereporter, fino al 2006 non aveva ancora una sigla italiana. In occasione dell'uscita in DVD qualcuno ha pensato bene di chiedere allo storico gruppo dei Cavalieri del Re di realizzare le sigle e devo dire che con gli anni non hanno perso lo smalto. La sigla si adatta perfettamente alle atmosfere retro' della serie.

Parlando di musica, la piccola Nell nel corso della serie canta più volte una famosa canzone vittoriana, la stessa che suona il piccolo Lord nel meisaku omonimo del 1988: mi ero informato e sapevo tutto su questa canzone, il cui titolo è un nome di donna ed è stata composta da uno scampato alla rivoluzione francese, ma adesso non riesco più a ricordarlo - l'età! Consiglio la serie ai nostalgici e agli esperti di meisaku.