Kara no kyoukai Epilogue

Tarda sera, la neve cade abbondante e silenziosa, Kokutou incontra Shiki, intenta a guardare il paesaggio lontano dallo stesso punto panoramico in cui si erano incontrati la prima volta, il tempo sembra essersi riavvolto. Questo è l'incipit dell'atto conclusivo di "Kara no Kyoukai", uno special di soli trenta minuti. Potrebbe sembrare poco, ma saranno davvero densissimi. Si potrebbe pensare che la Shiki dolcissima e serena sia giunta al culmine del suo processo di maturazione e rasserenamento. Invece no. Colei che vedremo sarà nientemeno che la terza Shiki! Più dolce e serena delle altre due, ma, allo stesso tempo, la più feroce e distruttiva di tutte. Non aggiungo altro per non 'spoilerare', ma ci saranno tantissime riflessioni e saremo spinti a rielaborare tutti i film precedenti per scoprire aspetti inediti e comprendere finalmente la verità. Non sarà affatto semplice completare il puzzle di "Kara no Kyoukai", per cui siete avvisati.
Regia e grafica superbe, l'idea della nevicata è davvero ottima e suggestiva, e la regia riesce a risolvere la difficile sfida egregiamente, tanto che sembra di essere in certe scene di "The End of Evangelion". Qui, infatti, non ci saranno azione o altri personaggi, se non Kokutou e Shiki: tutto minimalista, quindi. Eppure tutto sarà così raffinato, suggestivo, perfetto.
Non facile, ma ne vale la pena.

Voto: 10

Un episodio immerso nella neve. Una neve che impregna i tessuti stessi del tempo trasportandoci in una dimensione dove tutto ghiaccia e tutto viene spiegato. Una neve che si infittisce man mano che ci si addentra nei meandri della mente umana, ma anche del corpo. Una neve bianca, incolore, che silenzia tutto e non lascia spazio per ulteriori suoni, se non le voci dei due, rendendole soavemente deboli e allo stesso tempo incisive. Suoni perfetti che si amalgamano nel gelo della notte.

Un episodio che è come un sogno (per la durata ridotta di trenta minuti), un sogno smorzato da un'identità rimasta sempre celata a cui è concesso esistere unicamente per manifestarsi all'unica persona in grado di accettarla. Un'identità effimera che non può sopravvivere al di fuori di quella dimensione, lontana dalle luci della città. Una personalità peccatrice che tutto può distruggere.

Fondali che si estendono in un orizzonte oscuro e una città la cui luce viene rifratta dal bianco della neve. Non serve altro a questo "soliloquio" sulla personalità (o multipersonalità) umana. In questo episodio non vi saranno scene di combattimento, ma viene approfondito il personaggio di Ryougi.

L'unico brano udibile in tutto l'epilogo inizia quando termina la conversazione tra Ryougi e Mikiya. Un brano che sembra assolvere i peccati di Shiki, una voce angelica tra i titoli di coda. A comporla non è altri che Yuki (ironia della sorte) Kajiura: il brano riprende il tema di Shiki rendendolo più "celestiale" e meno accattivante.

A mio avviso non poteva esserci un epilogo migliore; "Kara no Kyoukai" trasporta lo spettatore in un viaggio spettacolare, non posso che dargli 10, in quanto, a parer mio, lo considero un capolavoro.

Bello, semplicemente bello.
L'epilogo di "Kara no Kyoukai" per me è una cosa senza pari, almeno dal punto di vista grafico. Questo è l'episodio nel quale tutti i nodi vengono finalmente al pettine. Devo dire che per molti versi l'anime mi sapeva di incompleto, con situazioni talvolta spiegate a metà. Consiglio caldamente di darsi una riguardata finale a tutti gli episodi dopo aver visto l'epilogo, avranno un gusto completamente diverso.
Dal punto di vista grafico l'anime è un capolavoro: la città, la neve e i colori mi hanno fatto morire e hanno regalato un senso di calore sebbene il loro incontro si svolgesse in pieno inverno. Le inquadrature erano particolari e suggestive e i personaggi occupavano il posto giusto al momento giusto. Dal punto di vista generale però poteva risultare un po' noioso alla prima visione; chi era preso dallo spirito di "Kara no Kyoukai" sicuramente si sarebbe aspettato qualcosa di più dinamico, invece di mezz'ora di soli discorsi. Ma come sempre i produttori non si smentiscono mai, facendo volare quella mezz'ora fra sfondi meravigliosi e discorsi (o sottotitoli) rivelatori e complessi che prenderanno completamente possesso dell'attenzione di chi lo guarda.
Non c'è molto da dire sull'aspetto del suono: a parte le voci velate e in linea con l'atmosfera generale del luogo, gli effetti sonori sono appena accennati e bene azzeccati, dando un tocco di realismo al tutto.
Insomma, per gli amanti dell'anime: buttatevi in questo ultimo episodio con paperella, salvagente, costume e chi ne ha più ne metta. Per i semplici fan che lo seguono apprezzando la grafica e tutto il resto: mettetevi comodi e guardatelo in un ritaglio di tempo libero, non ve ne pentirete.
Sui personaggi invece c'è poco da dire. Su Shiki non posso dire nulla, sarebbe un grandissimo spoiler parlare di "lei" in quest'episodio. Kokuto invece non si smentisce mai nella sua capacità di mantenere il sangue freddo e accettare ogni lato della protagonista.
Quest'epilogo è una degna chiusura di tutto il palco, che non farà altro che far amare "Kara no Kyoukai" ancora di più.