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npepataecozz

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
Quando si parla di anime sono un utente che difficilmente si lascia andare a nostalgie e che in genere preferisce guardare titoli non troppo vecchi. Il motivo sta nel fatto che certe tendenze col tempo passano, per cui non credo che titoli di fascia media possano essere apprezzati allo stesso modo in cui lo sarebbero stati se visti al momento della loro uscita. Ogni tanto, però, anche a me piace andare a riprendere qualche vecchio titolo usando un metodo non molto consigliabile (in sostanza vado a casaccio) e che mi espone frequentemente a grosse delusioni. Ed è questo quello che è accaduto quando ho deciso di guardare questo anime: scelta a casaccio fra diversi titoli, nessuna particolare aspettativa se non quella di una sceneggiatura quantomeno accettabile e delusione finale. Se a ciò si aggiunge il fatto che in questo periodo mi è tornata la febbre del "devo finire quel che comincio" si può capire tutta la sofferenza che ho provato guardando questo anime.

A causa di un guasto alla propria navicella spaziale, degli alieni sono costretti a sbarcare sul nostro pianeta e a soggiornarvi in attesa di aiuto. La comunità terrestre li accetta con grande entusiasmo anche perchè questi alieni non hanno le sembianze degli umanoidi di Roswell o dei rettili di visitors ma di bellissimi esseri umani. Dopo circa un anno dallo sbarco di questi extraterrestri le procedure per l'inserimento in società procedono con grandi risultati: i DearS (questo il nome che si danno questi alieni) sono accolti ovunque con grande entusiasmo. Uno dei pochi scettici in materia è proprio il protagonista di questa serie, Takeya, il quale è convinto che il loro arrivo sia solo il primo passo verso un ambizioso programma di conquista della Terra. La sua vita, però, è destinata a cambiare quando, casualmente, si imbatte in una DearS in difficoltà: dopo averla aiutata la ragazza stringerà con lui un contratto (suggellato con un bacio) col quale diverrà a tutti gli effetti una sua servitrice.
Partito abbastanza bene con due-tre episodi che lasciavano ben sperare questo titolo ha subito un evidente ed inarrestabile declino. In effetti questo "DearS" aveva davvero ben poco da offrire: originalità zero, complessità della trama zero, l'unico elemento che lo teneva in piedi era la sua capacità di divertire che, ripeto, per circa due-tre episodi aveva dimostrato di avere. Poi, però, si è tornato ai soliti clichè triti e ritriti, per giunta costruiti pure male e la noia ha cominciato a campeggiare di fronte al mio PC.
Se a ciò non bastasse ad una sceneggiatura davvero povera di contenuti si aggiungevano una serie di personaggi davvero fastidiosi. Su tutte l'insegnante esibizionista che mi ha irritato ogni qualvolta appariva sullo schermo: chi può mai pensare che un personaggio simile sia divertente?
E con questo concludo la mia analisi di un prodotto che trovo brutto oggi ma che avrei trovato brutto anche dieci anni fa; almeno per questo possiamo dire che per questo anime il tempo sembra non essere passato.


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Limbox

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
Questo anime, DearS, parla di un guppo di alieni che per un problema non meglio specificato si ritrova sulla terra senza possibilità di ripartire e devono quindi integrarsi con la società terrestre.
Trama abbastanza banale, che copia un pochino nei modi e nella trama altre animazioni più di successo come Lamù o Chobits, (ai ragazzini jappo piace molto la donna succube e dipendente dal protagonista, come insegna sarcasticamente N.H.K.) ma vado per ordine.
La grafica non è entusiasmante ma nella media, ma forse per questo banale, non ha nulla di originale, di particolare, che resti in mente, diciamo senza infamia e senza lode.
La colonna sonora non mi prende e non mi entra dentro, anche in questo caso non è brutta, ma non dice nulla, non strappa emozioni durante l'ascolto (in genere io scarico le colonne sonore, le ascolto senza immagini e vedo se mi da anche al solo ascolto la stessa senzazione dell'anime).
Quindi veniamo alla trama che come ho detto è semplice, con diversi personaggi che non vengono aprofonditi quando invece avrebbero meritato, come la sorella del protagonista che in realtà non è tale o la seconda moglie del padre di lui, ma nulla sono cose che vengono buttate li e abbandonate, o meglio tutto l'anime sembra un prologo ad una storia più complessa che poi muore sul finale chiudendo il tutto in una puntata che non dice nulla e lascia la trama aperta.
Il tutto si riduce ad una serie di situazioni equivoche, a personaggi surreali che strappano un sorriso (la cara professoressa è l'unica degna di nota).
l'anime tutto sommato è guardabile, per passare il tempo, ma non arricchisce, non da spunti di riflessione, in quanto nonostante la trama si presti a spunti riflessivi legati ad argomenti come la differenza raziale, l'integrazione dei popoli e altro, viene tutto preso molto alla leggera, basti pensare a quale sia la motivazione di odio verso gli aglieni da parte del protagonista.


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Brigitta87

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
La trama di quest'anime è in pratica una variante dell'amatissima serie delle Clamp "Chobits". Anche in questo prodotto l'attenzione si concentra sul rapporto tra un normalissimo umano, che vive da solo in un appartamento di 6 tatami e mezzo (proprio come il protagonista di "Chobits") e un'aliena - nel caso Chobits è un androide, ma vabbe', sono sfumature. Anche qui il protagonista troverà la coprotagonista in mezzo alla strada, per caso, quasi fosse un rottame, e decide di portarsela in casa per aiutarla.
Soprattutto i primi episodi si eguagliano davvero molto con la serie delle Clamp, tanto da far venire la voglia di desisistere dal continuarne la visione. Tuttavia, le puntate finali finalmente ritrovano quel tocco di vivacità che appaga (seppur lievemente, a mio parere) la dedizione e la fiducia di chi non ha mollato.

I disegni appaiono un po' spigolosi, ma comunque piacevoli. Le musiche sono orecchiabili, ma niente di entusiasmante.
Il fanservice è abbastanza marcato e piuttosto "noioso". Vi è infatti la presenza di un personaggio che, sebbene all'inizio possa far sorridere per il suo atteggiamento spudorato, ritrovarselo in ogni puntata con lo stesso atteggiamento dà parecchia noia.
Il personaggio che meno ho amato è proprio il protagonista: non fa altro che imprecare e arrabbiarsi per un nonnulla! E proprio quando ti aspetti che faccia qualche discorso emozionante o un'azione stravolgente così da fartelo finalmente piacere... Pam! Se ne esce con delle banalità che "mancu li cani"!
Insomma, a tutti quelli interessati a una trama del genere consiglio vivamente la visione di "Chobits" rispetto a quella di quest'anime.


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falcus92

Episodi visti: 8/13 --- Voto 3
Inutile dirlo: Noioso, ripetitivo, qualcosa di visto e rivisto.
Un giorno (circa un anno prima da dove comincia la serie) cade un'astronave nel Giappone. Lì dentro vi sono 150 aliene chiamate dagli umani dears. Takeya Ikuhara, il protagonista della serie, e Neneko Izumi, amica d'infanzia di Takeya, non sembrano particolarmente attratti da queste nuove arrivate. Il giovane però si trova ad accudire una di queste dears, un po' particolare perché ritenuta difettosa.
Praticamente queste dears sono schiave che hanno l'obbligo di servire il loro padrone in tutto.

Stop. La trama da come si evince non è niente di nuovo. Gli ecchi si sa che in fondo sembrano tutti uguali. Il problema è che qui proprio non incalza il ritmo. Proprio la storia è lenta, quasi ripetitiva. Nonostante venga aggiunto qualche personaggio o si cerchi di sviluppare una storia parallela (che in teoria dovrebbe essere la principale) non ci si riesce per scelte che definirei inutili. Per esempio il fatto di rimandare più di una volta l'incontro con le Dears che cercano Ren.
Anche il disegno. E' pure vero che è un anime del 2004 ma è davvero pessimo. Le linee leggere di alcuni personaggi si contrappongono a quelle pesanti di altri.

E poi altra cosa, forse la più determinante, l'irrealismo. Ammettendo che arrivino delle aliene, ammettendo che si stabiliscano in Giappone, ammettendo che vogliano imparare dagli umani, fondamentalmente come possono essere osannate dalle persone. Personalmente mi rivedrei nella figura del protagonista che ha paura. Ma la gente di questo 'anime sembra non umana.
Ma l'irrealismo non finisce qui. Il fanservice della storia la rende orribile. Una professoressa pervertita che fa leggere letture hot agli alunni: cioè è divertente la prima volta. Ma poi basta. Si marca così tanto un personaggio secondario solo perché il protagonista non è un pervertito, anche se questo fatto del protagonista si dovrebbe discutere un po'.
I personaggi secondari inoltre non comunicano niente. L'amica di infanzia del protagonista è apatica. La sorellina soffre di GSA. Ren da che è stupida sembra arrivare a livelli d'intelligenza sconosciuti - meno male che era difettosa.
Do un 3 secondo me regalato, dovrebbe essere 2. Assolutamente sconsigliato.


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GeassOfLelouch

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Tratto dal manga delle ormai conosciute PEACH-PIT, 'DearS' è una serie tv del 2004 di genere ecchi demenziale costituita da 12 episodi più uno special che si inserisce fra l'episodio 9 e il 10.
Un anno prima dei fatti narrati nella serie, un'astronave con 150 alieni a bordo è scesa in Giappone: gli alieni vennero chiamati DearS e sono considerati rifugiati dello spazio, giunti sulla Terra per conoscere, e servire a quanto pare, gli esseri umani. Lo studente Takeya Ikuhara è forse l'unico scettico nei confronti delle DearS e crede che facciano il lavaggio del cervello agli umani, tesi appurata dal fatto che tutti le amano e si sono integrate ottimamente nella società giapponese da un anno a questa parte.
Quando al ritorno dal lavoro come commesso in un videonoleggio incontra la DearS difettosa Ren (codice di identificazione "Ren Ren Ren Nagusaran Rensia Roroonren Nakora"), improvvisamente, dopo averle chiesto se ha bisogno d'aiuto, lei lo bacia siglando quindi un rito di certificazione; in base a ciò Takeya sarà il suo padrone e Ren la sua schiava.
Inizialmente Takeya non capisce un bel niente ma si vede suo malgrado costretto a portarsela a casa dove sentendo i desideri del suo "padrone" Ren cerca di soddisfarli. Ma Takeya, come imparerete a constatarlo da voi, è un bravo ragazzo e riesce a vincere gli istinti del suo basso ventre. Dopo che in una notte l'aliena dai capelli verde-azzurri impara le basi del linguaggio nipponico e dopo che per un po' è tenuta nascosta in casa da Takeya, la sua amica di infanzia Neneko Izumi, che si è sempre presa cura di lui, scopre che vive con una DearS e gli darà una mano.
A breve la DearS viene notata nel quartiere commerciale dove i negozianti la adorano regalandole il "melon pan" (pane al melone) che le piace un sacco e andrà a scuola, fatto che manderà su tutte le furie Miu, la DearS che doveva trasferirsi nella zona e nella scuola di Ren, che viene accusata di essere una bugiarda.
Da questa prima parte della trama di base seguiranno scontri fra le due DearS, visto che "Sia Nostal Ren Naguregyug Thanast Useim Ruki Miu" (vero nome di Miu) non accetta Ren e non la considera una DearS poiché non serve in modo corretto, perfetto e impeccabile il proprio padrone. Dal canto suo Takeya è sempre diffidente verso queste strane aliene per cui tutti i giapponesi vanno pazzi, non si considera suo padrone, ma verrà coinvolto nei loro "affari".

Come avrete capito la trama non è nulla di speciale e di chissà che ricercata originalità, considerando che la serie è piena zeppa di scene ecchi otaku-oriented a puro scopo di fanservice che alla lunga stufano - certi episodi sono stati quasi noiosi e prevedibili. Fortuna che almeno qualcuno la pensava come me, già Takeya-kun! Lui cercava di portare le situazioni in una condizione di normalità cercando di dare e darsi un contegno nonostante le strampalate circostanze in cui viene coinvolto suo malgrado.
Già, Takeya il realista, corretto e di buon cuore, l'unico che si salva della serie insieme alla meno carina ma tenera Neneko, occhialuta e minuta compagna di classe legata a Takeya da un sentimento di amicizia che poi si scoprirà evolvere in un qualcosa di più. Anche l'episodio legato al passato di Neneko è riuscito a commuovermi.
I restanti personaggi sono praticamente tutti da buttare: tutti degli otaku pervertiti schifosi a partire dall'insegnante porcella Mitsuka che non perde occasione di spogliarsi in classe, di toccarsi e fare leggere brani dai contenuti erotici ai suoi studenti che la rimproverano per questo. Già, patetica alla lunga nonostante riesca a strappare qualche sorriso o risata per le sue stramberie.
Anche le DearS per il loro concept e la loro funzionalità sono praticamente prive di propria personalità e mirano solo a soddisfare in tutto e per tutto il loro padrone con tutti i mezzi e le tecniche a loro disposizione. Si distingue e spicca solo Miu per una vena di tristezza dovuta al suo passato e per l'umanità, la devozione, che traspare dai suoi discorsi. Molto bello anche il suo legame con i due anziani che la ospitano: nonostante sembra non si curino di lei, Miu gli sta loro molto a cuore e glielo dimostreranno.
Gli altri DearS che appaiono marginalmente sono Nia, un'apprendista biter vestita da gatto, che è una DearS stupida, sbadata e terribilmente smemorata, e Khi del quartiere generale, che è un DearS "Sheep-type" succube e sottomesso alle direttive di Ruvi, Barkers istruttore delle DearS vestita da sadomaso che chiede che Ren venga riaddestrata, sostituita e poi congelata per essere un'unità difettosa in circolo. Agli ordini di Ruvi c'è anche Xaki, un DearS biter diventato "Dog-type" da "Sheep-type", vestito con abiti di pelle e cinture dai metodi poco ortodossi.
Stupisce la completa accettazione delle DearS da parte di tutti esclusi Takeya e Neneko: una cosa irreale che sarà piaciuta decisamente ai più otaku. Banale anche il fatto di rendere il legame fra Ren e Takeya qualcosa di leggendario e unico, come punto di demerito è il fatto di non aver dato più ampio respiro alle vicende personali di Neneko e di aver snobbato quelle di Takeya, considerato che suo padre pare essersi risposato.

Per quanto concerne la grafica non è nulla di eccelso, anche se ho apprezzato molto gli scenari nell'ora del tramonto con i colori che si mischiano fra loro. La tecnica utilizzata non dev'essere nient'altro che un filtro applicato sull'immagine che non la rende nitida, ma l'ho gradito. Non si può dire lo stesso per certi personaggi che sembrano brutti in certe inquadrature.
Mi è pure piaciuta la scelta obbligata del super deformed per dare un impatto maggiore a certe gag, per togliere spesso l'imbarazzo oppure per rendere bene l'idea di come un personaggio vede l'altro, nonostante spesso se ne abusi facendo spettacolini e teatrini di gag.
Le animazioni risultano fluide e la scelta dei colori azzeccata. Le DearS ovviamente hanno colori particolari per risaltare nella scena in cui compaiono. Non ho inoltre apprezzato i vestiti che gli alieni indossano, chiari ammiccamenti a riferimenti di pratiche erotiche come vestiti di pelle, fruste, collari, vestiti da gatto e da cane ma tutto ciò era ad appannaggio delle PEACH-PIT, autrici dell'omonimo manga dal quale la serie è tratta e perciò creatrici di concept e design.
Il sonoro invece non risalta a livello di BGM; l'opening "Love Slave" di UNDER17 è sbarazzina, dopo un po' entra in testa ed è abbastanza dolce, anche se con un testo adatto alla serie, le immagini che la accompagnano sono ovviamente ecchi e riguardano scene shoujo-ai fra Ren e Miu (nell'anime non c'è il minimo cenno di ciò). L'ending "Happy Cosmos" eseguita da PoppinS è carina, demenziale con immagini delle DearS, della professoressa, di Natsumi e di Neneko in stile Chibi deformed, mentre sullo sfondo scorre un'immagine di Ren.

Nel complesso non me la sento di bocciarlo anche se alcuni episodi lasciavano poco, per il semplice fatto che ha assolto bene alla sua funzione: intrattenere. Nonostante i suoi molti difetti se cercate una serie ecchi demenziale, divertente e senza molte pretese magari da alternare a una serie di ben altra caratura, "DearS" fa per voi. Voto: 6.


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ALUCARD80

Episodi visti: 13/13 --- Voto 5
Ennesimo anime quasi completamente dominato dal fan service e da un modello di mercato che non lascia scampo a differenti indirizzi, "DearS" si presenta come una commediola divertente e molto leggera che attinge a piene mani dalle saghe fantascientifiche fra il surreale e il plot “harem” tanto caro ai nipponici.

Ambientato in un ipotetico mondo contemporaneo dove alieni e umani riescono a convivere pacificamente, assume sin dall’inizio della trama una tendenza che ricorda tanto il ritmo lento, cadenzato, centellinato e silenzioso di "Chobits" delle CLAMP, anche se nel complesso risulta nettamente inferiore: se in Chobits si percepiva un’atmosfera al limite dell’inquietante e ricca di mistero, in "DearS" il tutto emerge più frivolo e modesto. Uno sviluppo più maturo e riflessivo avrebbe giovato senz’altro a una trama (compressa in tredici episodi) di scarsa profondità che conduce a un finale scontato e dalle misere emozioni.

Protagonista di tale vicenda è Takeya, solito introverso e impacciato studente delle superiori che non sopporta la presenza degli alieni nel proprio paese, i quali, da un anno a questa parte, si sono totalmente integrati nella civiltà umana dopo un atterraggio di fortuna a causa di danni irreparabili alla loro navicella spaziale. Dopo grande sorpresa e profondo sconcerto iniziali, l’umanità ha accettato di buon grado la presenza di queste creature nominandole appunto “Dears”, nome dettato anche dall’aspetto esteriormente affascinante e di una bellezza ben sopra la media umana.
Di ritorno dalla scuola, Takeya – sfortunato in fatto di donne nonché imbranato cronico – si imbatte in una ragazza molto carina e avvenente, ma che nasconde un singolare quanto scontato segreto.

Non per forza il fan service schietto e diretto deve essere fine a se stesso, poiché in numerosi prodotti indirizzati alla stessa fascia di utenza risulta componente maliziosa, divertente, marginale ai fini della trama, capace, nei migliori dei casi, di dare colore o addirittura donare una sorta di humor piccante (un chiaro esempio è Neon Genesis Evangelion, lavoro di sconcertante profondità e complessità ma che non rinuncia a queste frivolezze, senza minimamente stonare sul pentagramma delle emozioni).
Ciò non accade però in "DearS", prodotto che, invece di puntare sull’introspezione, propone insegnanti in calze autoreggenti che “molestano” studenti imbranati, aliene fetish vestite di latex con tanto di frusta, tacchi a spillo e collare borchiato, senza tralasciare terribili banalità come il triangolo amoroso fra “protagonista maschile–protagonista femminile–solita amica d’infanzia”, noiosissime scene di cadute goffe e sgraziate atte a fare piombare Takeya improvvisamente sulle morbide grazie delle ragazze che lo attorniano e altre penose amenità che lasciano il tempo che trovano.
Non meno deludente è la colonna sonora, assolutamente insignificante, composta da brani evanescenti che non lasciano alcun segno nella memoria dello spettatore, per non parlare di un'opening scialba e poco accattivante. Il character design è oltremodo discutibile, un accenno di deformed che si pronuncia durante le situazioni comiche (e che funziona appieno solo in quei frangenti). Molto bella e spettacolare invece la cromatica, luminosa e curatissima, così come le animazioni.
I lati positivi di "DearS" sono troppo pochi rispetto alle lacune, e in un gioco di luci e ombre vincono sicuramente queste ultime, proiettate dagli stessi sceneggiatori che hanno reso un ipotetico prodotto dal canovaccio interessante in maniera insignificante e frivola.


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Ryu88

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
Che dire, questa serie non mi ha convinto molto sotto vari aspetti. La trama è originale, ma l'evoluzione è qualcosa di già visto. Alcune puntate sono noiose tanto che si fa fatica a seguirle. I personaggi non mi sono piaciuti molto a partire da Takeya, che ha mantenuto un distacco per tutta la serie e solo negli ultimi minuti dell'ultimo episodio cambia repentinamente idea. I suoi sentimenti non sono sviluppati e questa cosa lascia un po' perplessi.
Gag, non ne ho trovate molte e quelle che ci sono fanno solo abbozzare un sorriso; anche l'aspetto commuovente, citato in alcune recensioni, non l'ho notato per niente.

Tornando ai personaggi, se devo parlare razionalmente, la professoressa non mi è piaciuta un granché, a volte sfiora anche l'imbarazzante e il ridicolo tanto da fare vergognare lo spettatore. Anche l'amore di Neneko per Takeya è solo accennato, non spiega un bel niente e si spegne miseramente come molti altri spunti nel corso delle puntate.
I pochi episodi comunque non hanno permesso di conoscere bene i vari personaggi e molti secondari, a mio avviso, sono completamente inutili.

Trovo i disegni standard, e le musiche non degne di nota a cominciare dall'opening (che a mio parere è orrenda).
Non boccio DearS perché, come detto prima, la trama è originale e, a volte, può fornire degli spunti interessanti che però, ahimè, non vengono sviluppati. Diciamo che più che un 6 è un 5 e mezzo, ma 5 mi sembrava troppo poco. Consiglio comunque di vedere la serie a chi cerca un anime leggero, anche se, di questo genere, ce ne sono molti altri migliori da vedere prima di DearS.


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ChelseaS.K.

Episodi visti: 13/13 --- Voto 10
DearS è assolutamente adatto a chi vuole ridere e alla fine commuoversi. Sì, è vero, all'inizio è identico a Chobits, ma si differenzia nel giro di pochi episodi. Si tratta di un ecchi molto dolce e il legame tra Takeya e Ren è molto tenero. Mi piace il modo in cui è stato creato quest'anime, lo trovo anche molto leggero e divertente da vedere nei pomeriggi in cui non si ha nulla da fare. Riesce a tenervi in suspance fino agli ultimi 5 minuti dell'ultimo episodio, cioè, per me è spettacolare. Personalmente, lo consiglio.


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Apachai

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Non è innovativo, i personaggi non sono particolari, le colonne sonore e le sigle non nella media. In poche parole va preso per quello che è.
Il perchè del 7?
Semplice non hanno fatto altro che mischiare le trame di altri vari anime e questo è il risultato: un anime semplice ma godibile infine,. non è un capolavoro, ma è da vedere. Ci sono alcuni attimi davvero simpatici e se uno ama i deformed ne trova abbastanza, alcuni davvero belli, come ovvio che sia il protagonista è il classico personaggio piatti la cui vita viene cambiata da qualcosa che odia.
Altro non ho da dire se non che vedete e giudicate...


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
Dears, serie animata di 12 episodi, più uno special, nasce due anni dopo l'omonima versione cartacea del 2002, manga di 8 volumi edito anche nel nostro Paese dal 2006 al 2007.
Non c'è che dire, è necessario insistere su almeno due punti, che, per quanto mi riguarda, andranno a compromettere in gran parte la valutazione finale: l'anime incarna di certo tutto ciò che si lega al genere ecchi, harem, demenziale, commedia scolastica, ma il probema è che neanche una di queste influenze riporta un minimo di originalità.
Voglio dire che, analizzando ognuna queste componenti, non si può uscire indenni da una banalità di fondo che non offre molto più di quanto sia stato già detto e ridetto. Partiamo dal contesto complessivo: la storia è ambientata in un Giappone contemporaneo, le vicende si svolgono prevalentemente a scuola o a casa; il protagonista è (nientemeno che) un comune studente, che, annoiato dalla quotidianetà degli eventi, passa il tempo a non far nulla o magari ad applicarsi su riviste e video hentai insieme alla sua combriccola di amici; i personaggi comprimari sono per lo più ragazze, o nello specifico, aliene, giunte da un altro mondo ed apprezzate infinitamente dall'incuriosita gente del luogo. Procedendo nei dettagli, si risale al secondo punto della questione che affligge maggiormente quest'anime: fin dal principio, la trama (?) di "Dears" sembra mostrare un po' troppi parallelismi con una serie ben più blasonata, vale a dire "Chobits", delle mitiche CLAMP. L'innegabilità delle corrispondenze, riscontrabili sia nella trama, che nei protagonisti e addirittura in certi comportamenti degli stessi, risulta talmente palese che in certe occasioni si pensa si tratti di una vera e propria "versione meno inibita" del manga/anime del 2001/2002.
A parte ciò, non si può certo condannare "Dears" soltanto in base a questo punto di vista, poichè non tutti conoscono "Chobits", ma, ritornando alla prima parte del discorso, c'è da ammettere che è proprio la globalità delle situazioni a sfociare nell'insulso, giacchè non mi sembra di aver individuato nessuna tematica, almeno minimamente, più profonda di quanto lo possa risultare l'incessante sfoggio di grossolanità fin troppo malcurate perfino in un ecchi.
Mi sembra superfluo parlare di realizzazione tecnica o di character design...diciamo solo che siamo alle solite, e le anonime immagini lo possono confermare.
Riassumendo, ritengo altamente sconsigliabile un titolo da cui non ci si può aspettare un bel niente, tenendo conto che che una trama vera e propria non esiste, e l'unico personaggio in grado di far divertire sembra essere, a mio avviso, una sensei esibizionista con la bizzarra abitudine di approfittare di ogni occasione per creare volgari allusioni a sfondo sessuale.
Fate un po' voi...

takeya

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takeya

Episodi visti: 12/13 --- Voto 8
Per me questo manga è molto bello anche se riconosco che somiglia troppo a chobits.I disegni sono molto ben definiti quindi è bello poterlo vedere però è esageratamente ironico se non stupido(la prof.che fa lezine nuda)anche se mi pare originale come idea e sinceramente non mi è neanche dispiaciuto ovviamente il mio parere non può valere più di tanto visto che non me ne intendo più di tanto ma lo consiglio a tutti coloro che vogliono divertirsi un pò

Nikessj3

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Nikessj3

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
La trama non vince sicuramente per originalità. Un tipico studente liceale giapponese che vive da solo si trova per caso ad incontrare una ragazza (e che ragazza...) che si autodecreta sua schiava. Si scopre essere una aliena Dear famosa per la sua bellezza e che tutti amano (ovviamente tranne il protagonista... che novità) e che cercherà di soddisfare il suo "master" in tutti i modi possibili (ma proprio tutti...). La storia si evolve con gag ed equivoci abbastanza divertenti (la prof. è una malata mentale) fino a che il protagonista accetterà la sua "ospite" con un happy ending.
Una serie molto leggera con buoni disegni e la solita sbadilata di fanservice. Carino.

Yle

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Yle

Episodi visti: 12/13 --- Voto 10
DearS è una commedia con una trama non molto innovativa, ma che senz'altro saprà farvi divertire. Vi sono parecchie similarità con anime molto famosi, tra cui chobits e mahoromatic, ma non per questo dovete pensare che sia la solita storia. DearS si caratterizza per gli stupendi disegni e per l'ottima caratterizzazione dei personaggi. Inoltre chi, come me, ama i deformed, in questa serie ne troverà tantissimi e lo faranno scompisciare dal ridere. Altra nota degna di merito va espressa per il doppiaggio, che la Peach-Pit ha affidato a doppiatori molto in gamba e tra l'altro molto famosi (come il mitico doppiatore di Inuyasha, o quello di Sawamura Seiji di Midori no Hibi).

biometallo

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biometallo

Episodi visti: 13/13 --- Voto 6
"Senza infamia e senza lode"

In questa frase fatta si può riassumere tutto il mio giudizzio su una serie gradevole ma che non riesce a brillare sotto nessun aspetto un po' come gia accadeva con Chobit da cui Dears e stato ricalcato.

I 13 episodi passano veloci e gradevoli, ma senza che la trama si sviluppi in modo sodisfacente per terminare nel classico finale tronco da sindrome di "manga ancora in pubblicazione".

Magari se ci fosse un prosegimento che sviluppi tutti quegli aspetti che qui vengono solo accennati, dia spazzio a tutti quei personaggi che qui fungono solo da comparse, si potrebbe anche rivalutare la serie, ma cosi'...

issy vandom_ demon_girl

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issy vandom_ demon_girl

Episodi visti: 12/13 --- Voto 10
Non conosco la trama fino in fondo di questo anime, dato che l'ho scoperto per caso. Non sono una grande esperta, ma amo molto gli anime e i manga che parlano d'amore, di cose stravaganti, ecc. Non per niente mi piace molto anche inuyasha, love Hina, sailor moon, full moon, e tanti altri.
Di certo questo anime è diverso dagli altri, ma secondo il mio modesto parere è bello e ricco di significato dato che il master all'inizio non ne vuole sapere della sua slave, quindi...
La storia è ricca di valori importanti e significativi che dovrebbero riguardarci un pò tutti per non essere più superficiali sulle cose che abbiamo sotto gli ochi e quando ce le portano via ce ne ricordiamo!!!:);)

burro

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burro

Episodi visti: 4/13 --- Voto 4
Non ce l'ho fatta. Solitamente una serie la vedo tutta fino in fondo, ma questa proprio non ce l'ho fatta a finirla. Sebbene i disegni siano piuttosto decenti, non si può dire altrettanto della storia e dei personaggi. In un mondo in cui tutti adorano i DearS uno che li odia si becca una DearS personale che gli sbatte in faccia ogni ben di dio e lui nulla. Mah... il problema principale è che gli episodi non fanno ridere e sono troppo forzati (cioè, la professoressa nuda in classe è veramente troppo...). Ma magari è solo perchè l'ho guardato dopo aver visto quella perla di GUU!!! incredibile quell'anime!

Lanim

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Lanim

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Non parlo della storia, che hanno gia chiaramente illustrato in molti, ma mi concentro sulla valutazione.
Graficamente è gradevole, anche se ben lontano dall'essere un capolavoro, il sonoro è buono.
I punti dolenti sono due però ed entrambi riguardano la storia, il difetto minore è che la storia di per se non è originale per nulla dato che mostra tipologie personaggi e situazioni gia viste e riviste, ma la cosa più grave è la scarsa profondità della trama e della psicologia dei personaggi, molti aspetti che potevano essere interessanti riguardo le Dears, la loro storia, cultura,e struttura sociale,etc se sviluppati meglio sono stati invece appena accennati e molte relazioni non molto chiare fin dalle prime puntate tra i personaggi sono rimaste ugualmente poco chiare nel finale; di solito le serie lunghe non mi piacciono, ma in questo caso sarebbe stato meglio allungare l'anime qualche altra puntata e dare un senso a tutte le cose incomprensibili o incerte che sono rimaste sospese.

Tutto sommato gradevole, divertente e semplice da seguire, di contro è poco originale e non sufficientemente profondo;
anime consigliato di sicuro agli amanti dello stile deformed e dell´ecchi; per gli altri sufficiente e nulla di più

Lucky90

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Lucky90

Episodi visti: 13/13 --- Voto 4
Non mi è piaciuto..... tralascio di descrivere la trama perche è stato abbondantemente già fatto da chi mi ha preceduto.
Il problema è che la storia non sta proprio in piedi, sa troppo di già visto e non aggiunge nulla al panorama degli anime.
Mi ricorda vagamente (ma moooolto vagamente) Lamù.
La ragazza aliena che si butta nuda addosso ad un ragazzo, che vive solo in casa e che traffica con fim porno, e questo si rifiuta ostinatamente di fare qualunque cosa......Piu che di un anime qui si parla di fantascienza

Darcia

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Darcia

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
DearS ? un altro cartone appartenente al genere tanto inflazionato dello studente che vive da solo e che, casualmente, si ritrova all'improvviso con una splendida ragazza dentro casa (talvolta anche pi? d'una). Praticamente non si contano pi? i cartoni giapponesi impostati in questo modo.
In DearS, la ragazza in questione, di nome Ren, ? un'aliena appartenente ad una strana razza, la cui gente pare abbia come unica ragione di vita, quella di trovare e servire un padrone al meglio delle proprie possibilit?. Tuttavia, Ren ? definita dalla sua stessa razza come un 'prodotto difettoso', o in altre parole, una DearS venuta al mondo con qualche rotella fuori posto e destinata, pertanto, ad essere sottoposta a lavaggio del cervello e successiva ibernazione, in attesa che possa tornare utile alla sua comunit?.
Durante un trasferimento di alcune DearS 'difettose', si verifica un incidente che porta alla rottura della cella ibernante in cui era conservata Ren.
Il protagonista maschile della storia, tale Takeya, ? uno studente dal carattere un po' burbero, che vive da solo in un appartamento di una casa in cui risiede anche la sua amica di infanzia (che ? figlia del proprietario della casa). Takeya ha un odio per gli alieni (pensa che vogliano conquistare la Terra in maniera subdola, attirandosi prima le simpatie dei terrestri) e, guardacaso, sar? proprio lui a trovare l'aliena Ren, da poco risvegliatasi dallo stato di ibernazione. Gli alieni, in realt?, non vogliono far capire ai terrestri che per loro ? 'necessario' trovare e servire un padrone, poich? sanno che la schiavit? ? stata abolita da tempo sulla Terra e che, quindi, il loro comportamento non sarebbe ben accetto nell'attuale cultura terrestre. Cos?, hanno pensato di camuffare il loro bisogno assoluto di servire un padrone, con la scusa dello 'scambio culturale' fra terrestri e DearS. In parole povere, ogni DearS cerca di farsi ospitare da una famiglia terrestre con il pretesto di voler apprendere le usanze della gente della Terra, mentre in realt?, hanno solo bisogno di servire dei padroni. Ren, per?, come si ? detto, ? 'difettosa', e quindi non ? stata educata a nascondere la sua vera natura di DearS. Di conseguenza, non perder? tempo a stipulare un contratto di servit? con Takeya e dichiarare continuamente e apertamente di essere sua schiava. E' facile, quindi, immaginare tutte le situazioni equivoche ed imbarazzanti che possono scaturire da una trama del genere.

A questo punto, la domanda da farsi ?: DearS riesce a differenziarsi, in maniera sostanziale, dalle decine di varianti del genere in circolazione? Beh, se devo essere sincero, no. Tuttavia, devo ammettere che, nonostante la trama insensata e decisamente poco originale, DearS ? riuscito a strapparmi parecchi sorrisi, cosa che non ? molto facile. Un vero punto dolente ? la sua durata: 13 puntate sono molto poche e, come era lecito aspettarsi, non c'? abbastanza spazio per approfondire dei dettagli interessanti, come ad esempio, le vere origini dei DearS, il motivo per cui il loro leader ? in uno stato di letargo indefinito, il perch? sono finiti sulla Terra, perch? hanno bisogno di servire un padrone, ecc. Inoltre, non sarebbe stato male un approfondimento maggiore della relazione sentimentale fra i due protagonisti (che dopo 13 puntate non sembra aver fatto tanti progressi). Insomma, c'era sicuramente materiale per farne una serie un po' pi? completa e soddisfacente. Peccato! In definitiva, un anime poco originale e senza troppe pretese ma che si guarda con piacere se si ha voglia di farsi quattro risate.

P.S.: il cartone presenta un contenuto 'ecchi' (se non sapete cosa vuol dire, fate una ricerca su internet :D) discretamente elevato che, per quanto mi riguarda, si integra perfettamente con le situazioni estremamente comiche/assurde/imbarazzanti del cartone.

Big

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Big

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Inizialmente, prima di guardare quest'anime, la mia impressione era ke si trattasse di una sorta di banale e comune ecchi....Guardando i primi episodi invece ha cominciato ad appassionarmi, per alkuni tratti somiglia a Chobits, i disegni sono ben fatti e le situazioni ke si kreano tra il protagonista e la ragazza DearS sono spesso divertenti, inoltre la sigla di apertura è stupenda!
Lo konsiglio a tutti koloro ke vogliono un anime non troppo impegnativo ma comunque meritevole!

karma

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karma

Episodi visti: 11/13 --- Voto 6
La storia si basa su quest'improbabile sentimento che dovrebbe sbocciare fra la servizievole DearS Ren e Takeya, ma indovinate un po? Takeya la snobba, intanto l'amica d'infanzia di lui (che ovviamente lo ama in segreto) cerca in maniera inspiegabile di far quadrare il rapporto fra Ren ed il suo "padrone", e per finire un'altra DearS che frequenta la stessa squola degli altri personaggi e che entra in competizione con Ren guarda caso si innamora di Takeya.
Insomma, che pizza!!
L'unica nota positiva e' la sigla iniziale (I'm your slave!) e le gag comiche anche se tutto sommato anche loro nn brillano per originalita'.