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Stairway90

Episodi visti: 1/1 --- Voto 1
Spelunker è un videogioco realizzato nel lontano 1983 dalla MicroGraphicImage per Atari 400, successivamente convertito per Commodore 64 e NES, in cui il giocatore impersona uno speleologo che deve attraversare una grande cava, divisa in sei livelli, per recuperare un tesoro. La difficoltà non sta solo nella presenza di ostacoli (pipistrelli svolazzanti, gocce di guano che cadono dal soffitto, apparizioni random di fantasmi) ma anche, anzi soprattutto, nella "fragilità" dello speleologo, cui basta una caduta da altezze minime per perdere una vita, costringendo così il giocatore a effettuare movimenti e salti precisi al millimetro. Il gioco gode nei decenni successivi di grande successo in Giappone e nel 2011 viene pubblicato un manga 4-koma (ossia un fumetto umoristico composto da quattro vignette) intitolato Spelunker Sensei, in cui si immagina il nostro speleologo alle prese con l'insegnamento in una scuola superiore; da qui è tratto nello stesso anno l'omonimo OAV, raccolta di brevi episodi autoconclusivi.

Mr. Spelunker (che qui continua a indossare il casco senza mai separarsene nonostante sia un insegnante) si fa conoscere subito dagli studenti e dai professori dell'istituto per le sue bizzarre capacità: basta poco per ucciderlo (una pallonata, un pugno, una caduta da uno sgabello, addirittura un brusco abbassamento della sedia girevole su cui è seduto), ma immancabilmente torna in vita e tutti, entro poco tempo, si abituano a questa stranezza, tanto da rimanere impassibili ogni volta che si imbattono nel corpo momentaneamente senza vita dello speleologo-professore. Le gag proposte dovrebbero far ridere, facendo leva sulla facilità con cui Mr. Spelunker muore, sulla paura di questi verso qualsiasi cosa possa potenzialmente ucciderlo o sull'indifferenza delle altre persone che accompagna le numerosi morti (e resurrezioni) dell'uomo; ma in nove casi su dieci gli sketch proposti risultano tutt'altro che divertenti e così la visione complessiva dell'OAV finisce per risultare noiosa. O magari è il sottoscritto a non capire lo humour giapponese.

Per quanto riguarda il comparto tecnico, le uniche note positive sono costituite dalle musiche, che ricordano quelle del videogioco, dalle belle sigle (l'opening Risk my life cantata interamente in inglese e l'ending Koi wa Tanken durante la quale scorrono immagini nello stile del videogioco originale) e dal doppiaggio, che vede la partecipazione persino di Norio Wakamoto (lo storico doppiatore di Cell), mentre i disegni sono molto grossolani e approssimativi, tranne in alcuni primi piani realizzati con una certa cura. La serie potrebbe piacere solo a coloro che hanno apprezzato il videogioco e forse neppure a loro, visto che la ripetitività delle gag e l'insensatezza di molte di esse entro i primi dieci minuti di visione già stanca.


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Ironic74

Episodi visti: 1/1 --- Voto 4
Il successo di un titolo come Spelunker è uno dei misteri dell'universo dei videogiochi. Un intrattenimento, per l'allora Atari 8 bit, che mandava l'utente in game over (e in totale frustrazione) quasi subito, dato che il personaggio principale moriva anche solo per un soffio di vento, tanto da sembrare un'idea quantomeno eccentrica e dal futuro poco roseo anche nella povertà di offerta di titoli video ludici degli inizi anni 80. Spelunker, invece, sorprese tutti e a quanto pare lasciò il segno nella memoria collettiva se a distanza di tanti anni ancora vengono riproposti remake per il pc (per quanto si possa modernizzare un semplice platform di vecchia scuola),i cosplay a lui ispirati impazzano per le fiere di Usa e Giappone e ne sono stati tratti anche dei fumetti distribuiti sul Web da cui questo titolo anime.
Trattandosi di un omaggio al videogioco, lo spettatore non deve aspettarsi una trama da codesto Oav di mezz'ora, che è composto infatti da una semplice serie di gag quasi tutte incentrate sulle facili morti di Spelunker, qui calato nei panni di un improbabile professore (non si sa di cosa) di un liceo nipponico. Egli perde la vita con estrema facilità, ma resuscita ogni volta senza ormai creare più scalpore tra studenti e insegnanti e, anzi, proprio quando questo non succederà più per un breve tempo, il tutto sembrerà davvero inusuale. Non avendo giocato mai nei panni dell'intrepido (e fragile) esploratore con cappello da minatore, anche perché la mia proverbiale poca pazienza non me lo avrebbe fatto durare per più di due minuti, ho trovato il tutto molto noioso e ripetitivo, oltre che poco divertente.
Appena sufficienti ho trovato anche l'aspetto tecnico, con una grafica stile fumetto di un'estrema semplicità. Colonna sonora incentrata sulle sonorità del gioco (stile Mario Bros per intenderci) anche questa appena funzionale ai ritmi poco esaltanti della narrazione.
In conclusione un titolo dimenticabile, che non consiglierei neanche ai fans (ma ce ne sono in Italia?) del gioco che dopo la tanta frustrazione provata non credo si tireranno su di morale con questa modesta parodia.