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ryo79

Episodi visti: 4/4 --- Voto 7
Exaella è una serie di quattro oav prodotti e realizzati dal regista russo Andrew Oudot e dal disegnatore giapponese Denisu Isakawa. La serie è realizzata in computer grafica e utilizza dialoghi in giapponese, ma non è mai stati distribuita in Giappone. Su molti siti in rete (come anidb) non viene nemmeno considerato come anime, ma è quello che si potrebbe definire un anime sperimentale, alla stregua di Pale Cocoon e Mizu no Kotoba.

Cyberpunk sperimentale.
Come sempre alla ricerca di qualche anime in stile cyberpunk, sono incappato per caso in questa breve serie di animazione. Trascurando le origini della produzione (un russo che si mette a fare anime?) e affascinato dalle atmosfere mi sono immerso nella visione di questo anime. La storia è a dir poco avvolta nel mistero (per lo meno... lo è senza aver letto prima la trama). Seguiamo il risveglio di Exaella in un'oscura struttura sotterranea senza sapere bene dove ci troviamo o chi sia questa ragazza. L'unica cosa chiara è che riesce ad interfacciarsi con il sistema computerizzato che governa l'intero complesso. Il sistema non funziona correttamente e la ragazza cerca di ripristinarne i sistemi.

Exaella non è l'unica a muoversi nei tetri corridoi di Xonasu. Assieme a lei c'è la piccola Piku, una bambina di cui non si conoscono le origini, un militare che sembra sia alla ricerca della stessa Exaella e una serie di sentinelle e guardie robotiche che cercano di catturare tutti gli esseri umani rimasti svegli nella struttura. La narrazione si sviluppa in maniera abbastanza lineare. I primi due episodi servono ad introdurre tutta una serie di interrogativi senza risposta, interrogativi che vengono man mano chiariti, almeno in parte, nei due episodi successivi. Ho detto in parte per il semplice fatto che la serie termina lasciando diversi punti avvolti nel mistero. Questo non vuol dire che la serie non abbia i suoi pregi... per lo meno non se vi piace la fantascienza.

L'ambientazione è molto suggestiva: un'enorme struttura di metallo e lamiere caratterizzata da tubi e cavi a vista, con luci intermittenti e vapore che offusca la visuale. Sembra quasi una via di mezzo fra Alien e Blame. Mentre i personaggi ricordano molto altri protagonisti tipici delle storie di fantascienza, Exaella che, come una novella Ripley, si risveglia dal sonno criogenico e cerca di salvare la situazione; il soldato che si muove in questa mega struttura ostile, come Killy in Blame, e perfino Piku è un chiaro omaggio alla Pino di Ergo Proxy. E' una serie che sembra urlare cyberpunk a pieni polmoni.

Fin dalle prime scene salta subito all'occhio del perchè viene spontaneo definirlo un anime sperimentale. Le animazioni sono un misto di computer grafica ed effetti in slow motion. Le sequenze sono decisamente particolari... scene scure, video interlacciati, con frequenti disturbi statici ed effetti neve come se fossero riprese da una telecamera rotta. Detta così non sembra un granché, ma l'effetto complessivo non è affatto male. Nonostante la produzione sia russa, i dialoghi sono tutti in giapponese. Gli attori principali sono quattro che, nonostante si occupino di ricoprire due o più ruoli, fanno un ottimo lavoro. Molto belle le musiche, in particolare la opening cantata da Akari Yamamoto (clip in alto). Nel complesso devo dire che si tratta di una bella serie... ammetto che ha diversi difetti, ma vengono ampiamente compensati da un'ambientazione estremamente suggestiva.