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alex di gemini

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Indubbiamente, il primo contatto con quest’anime potrebbe risultare devastante: qual’è il modo migliore per educare le ragazze e farle diventare donne forti, mogli affidabili, vere madri? Ma naturalmente facendo imparare loro l’arte dei carri armati! Il tutto in un mondo ove, per aumentare l’indipendenza e la forza delle fanciulle le scuole sono collocate su delle vere e proprie portaerei che, in costante navigazione sul mare, simulano delle città abitate. Il tutto senza voler realizzare un cartone demenziale ma, peggio ancora, uno moe. Bene, se non vi siete sconvolti per questa situazione, allora potrete vedere "Girls und panzer".

Naturalmente le nostre graziose protagoniste saranno la classica squadra di novelline che dovrà, in tempi celeri, partire da zero ed affrontare il difficile campionato nazionale contro squadre ovviamente ben più rodate. Ma per fortuna almeno il capitano è una vera esperta dell’arte dei carri e guiderà per mano tutte quante nel difficile campionato. La storia virerà quindi nel romanzo di formazione, dato che sia alleate che avversarie avranno qualcosa da imparare, dovranno crescere durante la storia. L’elenco poi di citazioni riguardanti nazioni, personaggi storici o film famosi sarà parecchio lunga, regalandoci non poche risate. Certo le tattiche messe in campo dalla protagonista, oltre ad avere nomi esilaranti non potranno far nascere il dubbio che i protagonisti debbano vincere per contratto, ma il tutto non causa eccessivi problemi e la storia rimane gradevole e avvincente.
La grafica è bella, dai colori caldi, la regia buona, le sigle carine.

Indubbiamente la storia può far urlare all’assurdo o alla bestemmia, dato che qui si parla di affidare un compito virile a delle ragazzette, con carri che si muovono più veloci e manovrabili di vere automobili, per non parlare dei pregiudizi che si possono nutrire verso lo stile moe. Indubbiamente è così, ma vi sono anche validi motivi per vedere quest’anime. In primo luogo perché è ad un livello altamente superiore rispetto al fallimento moe per antonomasia rappresentato da "Galilei donna". Poi perché la storia è comunque simpatica e rilassante, dall’ottima grafica. Certo si può vedere di meglio, ma in definitiva un sette si può assegnare lo stesso.


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npepataecozz

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Ho esitato molto prima di scrivere la presente recensione, in quanto mi sono reso conto sin dall'inizio che questo "GIRLS und PANZER" non è un anime destinato a chiunque, ma quasi esclusivamente ad una fascia di pubblico a cui io non appartengo, ma che vanta numerosi appassionati in Italia e soprattutto in Giappone: sto ovviamente parlando degli amanti dei personaggi "moe". Le mie perplessità nascevano dal dubbio che, forse, spettava a loro più che a me il compito di dare un giudizio sull'idea più idiota che poteva essere partorita dalla mente di un mangaka: mettere delle bambinette alla guida di carri armati.
Pur ritenendo che tutto ciò sia assolutamente ridicolo, devo però ammettere che la cosa una certa curiosità la suscita; ad esempio, io ho deciso di vederlo proprio perché mi sembrava una cosa troppo strana per essere vera. Ma spero, allo stesso tempo, che la stessa curiosità non venga anche ai tanti detrattori degli anime, che troverebbero sicuramente altro materiale per sostenere le loro crociate: senza conoscere le molteplici realtà del mondo dell'animazione nipponica, infatti, credo proprio che si limiterebbero a dire che gli anime ed i giapponesi amano mettere i bambini sui carri armati.
Cominciamo con qualche brevissimo cenno sulla trama. La giovane Miho è una delle discendenti della famiglia Nishizumi, celebre per la sua grande tradizione nell'arte del carro armato. Per motivi che verranno spiegati più avanti nella storia, la ragazza aveva deciso di non seguire più le tradizioni di famiglia e di iscriversi all'istituto Oorai, una scuola dove questa strana disciplina non veniva più praticata da anni. I propositi di Miho erano però destinati a naufragare subito: proprio dopo la sua iscrizione, infatti, l'arte del carro armato viene reintrodotta tra le attività della scuola e, date le sue origini, viene subito reclutata alla guida di uno degli scassatissimi cingolati posseduti dall'istituto Oorai.
Associare il moe con generi che, a prima vista, con il moe non c'entrano nulla non è un'idea del tutto sbagliata: in passato, ad esempio, personaggi moe sono stati usati in modo superbo all'interno di anime horror del calibro di "Higurashi". Però l'idea di creare una versione di "K-On!" (e non a caso la sceneggiatrice è la stessa) in cui le ragazze invece di impugnare chitarre si sfidano a colpi di cannone è davvero un insulto al buonsenso. E questo non perché vengono proposte studentesse che imparano a guidare un carro armato leggendo il manuale delle istruzioni, che distruggono negozi rendendo felici i rispettivi proprietari e che non si feriscono nemmeno se il loro mezzo viene distrutto dalle cannonate del nemico; tutto questo poteva andar anche bene in un anime che faceva dell'assurdo il suo punto di forza. La cosa davvero irritante, invece, è proprio il fatto che si è voluta ricomporre l'assurdità della cosa riducendola ad un fatto assolutamente normale, ad un'attività scolastica come tante altre. Se questa trovata assolutamente imbarazzante fosse stata intesa come lo spunto per un anime dall'anima goliardica, parodistica o demenziale, si sarebbe potuto creare qualcosa di buono; ma dato che invece si è cercato di farci prendere sul serio tutto quello che accade, allora la stupidità di una trama simile si manifesta in tutto il suo splendore e non ha più giustificazioni.
Non andrò oltre nella mia disamina su questo titolo, in quanto, come ho detto in apertura, per il resto esso ha caratteristiche che possono essere valutate solo da persone più esperte di me su questo genere. Si tratta, per capirci, di una serie di cose che a me non sono piaciute ma che fanno quasi sempre parte di questo tipo di anime (ad esempio, il fatto che ci siano solo donne) per cui non sono criticabili a prescindere.
La mia valutazione, tuttavia, non raggiunge la sufficienza.


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Kida_10

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
Il mondo di Girls und Panzer è caratterizzato da un usanza un po insolita: nelle scuole è presente, fra le altre, una disciplina che consiste nel condurre una squadra di carri armati in delle vere e proprie battaglie; quello che risulta ancora più strano è che questa è considerata un'attività dedita solo alle donne, in quanto viene considerata una vera a propria arte che aiuta a formare le ragazze giovani. La protagonista è Miho Nizshizumi ultima nata in una famiglia di grande importanza in questa disciplina, che a causa di problemi e brutte esperienze col passato decide di trasferirsi in una scuola dove non è previsto nessun corso di conduzione di carri; al suo arrivo però il corso viene dopo tanti anni reintegrato e Miho, dato il prestigioso nome della famiglia, viene costretta a prenderne il comando; inizia qui l'avventura insieme alle sue nuove amiche verso la conquista del campionato nazionale di Sensha-do.

Indubbiamente siamo messi di fronte a un'anime molto complesso da valutare, l'idea di associare delle battaglie fra carri armati a delle piccole ragazzine all'apparenza indifese puo suscitare diverse perplessità. Da molti potrebbe probabilmente essere vista come un'idea ridicola ma personalmente la definirei veramente originale, una caratteristica che ormai è sempre più difficile ritrovare data la vastità di anime che vengono prodotti ogni anno. La trama che inizialmente potrebbe far storcere il naso si rivela poi ben costruita e a parte i primi due episodi che forse sono un po lenti (in fondo dare spiegazioni in questa situazione richiede tempo ) riesce a coinvolgere molto bene lo spettatore, facendogli dimenticare in fretta tutti i potenziali dubbi iniziali.
Altro lato assolutamente positivo sono le animazioni e le varie battaglie che ci vengono presentate nel corso della serie che risultano davvero adrenaliniche e ben fatte, con molta tattica e strategia. Durante tutta la durata vengono continuamente date informazioni riguardo le caratteristiche tecniche dei vari carri presentati e del loro utilizzo sul campo di battaglia, accontentando ampiamente tutti i fanatici di questo genere.
Ad aiutare un ottimo comparto grafico troviamo un'altrettanto ottimo utilizzo delle colonne sonore, in particolare durante le battaglie sono sempre presenti delle musiche che ricordano le marce militari e che si accoppiano benissimo con l'atmosfera che si crea.
I personaggi sono ampiamente stereotipati, senza caratteristiche particolari che li distinguono da quelli di altre carrettate di serie ma nonostante questo lo spettatore si ritroverà senza neache rendersene conto a tifare per loro, direi quindi che anche se dentro i canoni standard ci troviamo di fronte a personaggi coinvolgenti e simpatici.
Nota di merito va anche data alla quantità dei personaggi introdotti in ottima maniera nel corso di sole dodici puntate, perchè oltre alle 5 ragazze sui cui ruota la storia sono stati inseriti una miriade di personaggi secondari ma essenziali all'articolarsi della trama e al suo svolgimento.

In conclusione un'anime originale divertente e coinvolgente che consiglio a tutti, non solo per chi cerca qualcosa di diverso ma anche per coloro che amano queste serie brevi, poco impegnative che permettono di passarsi qualche ora serena e rilassante.


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IL MAGGIORE

Episodi visti: 12/12 --- Voto 9
9... eh, perché 9? Perché un voto così alto a quest'anime? Beh, è un anime senza molte pretese, che si può benissimo vedere con dei popcorn, mentre si è sbragati sul divano. Insomma, un anime che non richiede molto impegno, avvincente e con una storia carina. Riesce a prenderti, ad appassionarti, eppure non ti sei scervellato per capire la storia, non hai pianto alla fine, non è pesante nelle tematiche. Un anime pieno di moe ben fatto, in confronto a molti altri pallosi... per colpa proprio delle ragazzine (mia personale opinione).
Ma cos'ha di speciale? Beh, a differenza di molti qui, mio nonno mi ha cresciuto facendomi appassionare al grande cinema di guerra dagli anni '60 agli '80. Film come "La battaglia dei giganti", "Il ponte di Remagen", "Dove osano le aquile", "Kelly's Heroes" (citato nell'anime in un modo... superbo!), "Bastogne" ("Battleground 1949"), per non parlare dei capolavori del cinema come "Il ponte sul fiume Kwai" e "Quell'ultimo ponte" con un cast da paura (citato, come molti altri film, nell'anime. La locandina del film era su un poster) e "Il giorno più lungo". Vedere cliché, citazioni su citazioni, risentire le marce militari tedesche (la panzerlied), americane ("U.S. Artillery") e cori russi (eh sì, non rendono una 'cippa' cantati da delle ragazzine, ma ci stanno) e marce classiche giapponesi ("Yuki no Shingun").

Per me quest'anime è stato un'emozione dall'inizio alla fine. Mi veniva riproposto un mondo che aveva cresciuto una passione in me, fin da piccolo. Ma badate, né molti dei film che vidi e che vengono citati, né tantomeno quest'anime, sono minimamente "guerrafondai" o "pallosi" come potrebbe sembrare da ciò che ho scritto. L'anime rivisita questo mondo affascinante (per me) con dati storici, ma sopratutto tecnici dei carri armati, in una chiave carina, piacevole, simpatica e divertente. Certo, delle scene d'azione sono un po' forzate... un bel po'! Ma persino io posso chiuderci un occhio, a molti di voi che di queste cose ne sapete meno di me certe scene non daranno neanche fastidio.
Consigliatissimo per passare qualche serata estiva noiosa divertendosi da soli o con qualche amico/a!


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Izaya_Orihara

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Girls Und Panzer è la sorpresa del 2012, dalla fiorente stagione autunnale. E' uno di quegli anime che raramente capita di vedere, e una volta visti, sorge spontanea la domanda:Cosa ho appena guardato? Infatti Girls Und Panzer è un anime folle, ciò che possiamo definire una genialata d'animazione giapponese, che ti riesce a catapultare fin da subito nel suo mondo pieno di stranezze, che non hanno bisogno di spiegazioni, o di critiche, proprio perché ideate per far risultare la serie originale e folle.

Non dovremo domandarci, infatti, su cosa stia accadendo all'interno della serie: ragazzine cui la passione è guidare e scontrarsi con i Panzer, che rendono, in questo "mondo", il ruolo della donna, e quest'ultima non riuscirebbe ad essere amata da un uomo senza essere pratica nell'uso dei Panzer; ragazzine che in pieno inverno, sotto una folta neve, camminano normalmente vestite con gonne e abiti normali, scontri tra Panzer in piena città col rischio di far male a qualcuno e gli abitanti a tifare sui balconi per la propria scuola senza mettersi a sicuro. Ciò, e tante altre stranezze, fanno della serie il punto di forza, che è proprio l'identità stessa della serie, rendendola talmente folle e geniale che riesce a divertire ed intrattenere lo spettatore, riuscendo così a risultare molto scorrevole.

Un altro punto di forza della serie sono le battaglie tra Panzer nel torneo scolastico che accomuna varie scuole (ogni scuola rappresenta uno Stato coinvolto recentemente in guerra). Da delle stupide ragazzine uno spettatore non si aspetterebbe nulla, o almeno, si aspetterebbe battaglie "spara e fuggi", invece in Girls und Panzer le battaglie sono molto emozionanti e coinvolgenti proprio perché sono piene di strategie, e se sono presenti mosse avventate, non serviranno a nulla. Le battaglie sono coinvolgenti ed emozionanti anche grazie ai personaggi (le ragazzine), che nonostante siano per buona parte degli stereotipi, riescono a compiere il loro lavoro e sono inserite dall'autore magnificamente.

L'apparato tecnico è davvero ottimo. Magnifiche le ambientazioni e buona la grafica. Peccato per le ragazzine disegnate con i piedi e per l'animazione dei loro movimenti. Anche l'apparato sonoro è ottimo; le OST sono eccezionali e coinvolgenti, mentre troviamo anche molte citazioni in ambito musicale per quanto riguarda inni storici. Lo consiglio soprattutto a chi vuol perdere un po' di tempo e vuol vedersi qualcosa di leggero ma allo stesso tempo rilassante.


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grandebonzo

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Non condividendo l'ortodossia di madre e sorella nel praticare il Sensha-dō, la nobile arte femminile di combattimento a bordo di carri armati, la giovane e aristocratica Miho decide di allontanarsi dalla famiglia e di rintanarsi in una scuola che non la costringa a cimentarsi di nuovo nelle odiate battaglie campali, anche a costo di rinunciare alla sua radiosa carriera. Il destino però, come è facile prevedere, non permetterà che le sue mirabili doti tattico-strategiche vadano sprecate: il miraggio di un'esistenza pacifica si dissolve infatti quasi subito, quando le nuove compagne di liceo, ansiose di saggiare la propria abilità in questa blasonata disciplina, convincono la titubante protagonista a vestire ancora una volta la divisa scolastico-militare. Forte stavolta di un approccio più cameratesco e meno ligio al rispetto delle gerarchie, Miho, nei panni di comandante, si troverà pertanto a guidare la sgangherata truppa della scuola nel Campionato Nazionale di specialità.
Riuscirà il Liceo Oarai, abituale sparring partner delle scuole militarmente meglio preparate, a farsi finalmente valere?

Benché in apparenza piuttosto intrigante, non è nella trama - la classica storia del ragazzo prodigio che trasforma un gruppo di outsider in un team vincente, declinata ormai in tutte le salse - che si devono cercare i punti di forza di "Girls und Panzer": le premesse sono pretestuose e poco plausibili, e il finale non è difficile da immaginare. Ma, non appena lo sferragliare dei cingoli fa tremare il terreno e il frastuono dei colpi di artiglieria vibrare l'aria, la serie compie un balzo di qualità: sui campi di battaglia rifulgono le mirabolanti coreografie marziali dell'accoppiata panzer-moekko, azzardata quanto riuscita commistione di generi, e l'anime regala momenti di adrenalina pura, genuina esaltazione per gli amanti delle simulazioni di guerra.
Con una computer grafica straordinariamente dettagliata, in generale ben amalgamata coi disegni tradizionali, che si compiace nella celebrazione della tecnologia bellica, i cultori del fanservice militare troveranno infatti di che divertirsi: oltre a citazioni, a volte un po' estemporanee, di celebri generali e famosi episodi di guerra, nel mondo di "Girls und Panzer" si ammicca spesso allo spettatore con trovate a tema, a volte davvero simpatiche come il Panzer-Café.
Non che gli otaku appassionati di moe possano lamentarsi, intendiamoci: a discapito, ahimè, dell'approfondimento psicologico, che, eccezion fatta per le protagoniste, appare un po' trascurato, il gineceo è infatti talmente vasto da accontentare tutti i gusti, senza tuttavia mai cedere a tentazioni voyeuristiche.
Viene dato sufficiente spazio anche allo sviluppo di temi inflazionati come l'amicizia o la celebrazione del lavoro di squadra, ma, ad esser sinceri, a chi importa? Vedere ragazzine in sailor-fuku fregiate di mostrine e medaglie che si contendono a cannonate un'imperitura, e squisitamente femminile, gloria militare basta e avanza, il resto è puro contorno.

Travolto da un'imprevista, e difficilmente pronosticabile, popolarità - la prima messa in onda delle ultime puntate della serie ha subito infatti forti ritardi, pur di garantire una qualità confacente alle richieste del pubblico -, "Girls und Panzer", e questo lo possiamo dire a posteriori, ha centrato appieno i suoi obiettivi: creare un'opera sfiziosa e fracassona, l'equivalente di un blockbuster hollywoodiano, fruibile da una platea di bocca buona e non in cerca di sofisticherie, cavalcando l'onda di un inaspettato successo commerciale.
"Girls und Panzer" diverte, non annoia, non chiediamogli di più. Panzer vor!

TWINKLE

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
La differenza tra lo stupido e il geniale a volte è labile: i produttori di Girls und Panzer sono stati colti alla sprovvista dal suo improvviso successo, al punto da dover rinviare gli ultimi due episodi di qualche mese e montarne un paio di riassuntivi. Viene da chiedersi quanto la loro modestia abbia sottovalutato il progetto e le sue potenzialità commerciali, dato che unisce due delle tipologie di otaku più numerose in assoluto: gli odierni fan della cosiddetta "animazione moe" e gli appassionati di tutto ciò che riguarda i mezzi militari, e non sono pochi.

Delle ragazzine che pilotano dei Panzer di diverse tonnellate può sulle prime apparire come l'idea più imbecille concepita di recente da mente umana, e infatti così è. I primi episodi introduttivi fanno sorgere diverse domande che tardano a trovare risposta: per esempio, il perché diavolo esiste questa disciplina extra-scolastica di sfide tra carri armati chiamata "Sensha-do", appannaggio delle sole ragazze, considerata "arte" e "utile alla maturazione di una donna (?)", o il perché esistono delle intere città costruite su enormi portaerei, o ancora come mai vengono utilizzati solo catorci della Seconda Guerra Mondiale se il mondo nel quale si svolgono le vicende è ben più avanzato, e via su questo passo. Nulla, la serie non spiega nulla, ma è bravissima a catapultarci ben presto nel suo folle mondo, al punto che non ci chiederemo più nulla di tutto questo, così come perdoniamo al disegno a matita di un bambino le sue stramberie cromatiche.

Girls und Panzer mostra così la sua reale natura, ovvero quella di anime sportivo, solo che al posto di una mazza da baseball o di una racchetta da tennis la nostra protagonista Miho Nishizumi si diletta con un Panzer IV Ausf.D del 1939, e con lei altre quattro compagne, a formare, visto il loro affiatamento dimostrato fin da subito e le loro naturali doti, il carro leader della Oorai Girls High School. Al suo si affiancano altri cingolati trovati abbandonati all'interno dell'area scolastica (la disciplina era stata smantellata per lungo tempo nell'istituto), manovrati da corrispettivi team di composizione variabile da un minimo di tre ad un massimo di sei ragazze.
È la struttura a torneo il punto forte della serie, semplice ma efficace nei suoi dodici episodi. A turno le varie scuole rivali cadono sotto i colpi delle strategie di guerra adottate da Miho, grazie anche alla tenacia delle sue compagne, in battaglie sicuramente non realistiche - ed è meglio così - ma sicuramente avvincenti e ben realizzate. Le ricercate caratteristiche dei team rivali inoltre, basate sulle principali nazioni partecipanti al secondo conflitto mondiale (Regno Unito, USA, Italia, URSS e Germania, con la Oorai in rappresentazione quindi del Giappone, sebbene i suoi carri siano di diverse nazionalità), conferiscono un maggior divertimento "folkloristico" alla visione, con immancabili citazioni, nonostante gli autori si affidino agli stereotipi più banali, come le inglesi che bevono continuamente il tè, le italiane con il simbolo della pizza, e a seguire.

Girls und Panzer procede quindi spedito verso la sua naturale conclusione, senza particolari sorprese o chissà quali virate narrative, e con una sceneggiatrice come Reiko Yoshida (K-On!, Tamako Market) non c'era da aspettasi diversamente. È qui però che entra in scena la regia, a cura di un sorprendente Tsutomu Mizushima, capace di mantenere il tono "soft" della serie e allo stesso tempo di enfatizzare ottimamente le battaglie, in particolare negli ultimi adrenalinici episodi. La soundtrack è un altro punto a favore, geniale in tal senso l'utilizzo di una diversa marcia militare per ogni istituto (con la "Katyusha" cantata dal team Pravda che è già scena cult, così come è giusto citare la "Polyushka Polye", la "Panzerlied" e svariate altre), affiancate da una gradevole OST, mentre l'aspetto tecnico, infarcito di un discreto utilizzo della CG, si presenta di buon livello e tende a migliorare vistosamente negli ultimi due episodi, quelli "postumi".
Il difetto principale di "GuP" è dato invece dal cast di eroine che popolano la serie, poco approfondite e non proprio memorabili. Gli autori si limitano a imitare pedissequamente tipologie di personaggi visti e rivisti ad nauseam in altre produzioni, con il risultato che già al secondo episodio avremo la facoltà di prevedere ogni azione delle ragazze, e pure ciò che stanno per dire, ancor prima che queste aprano bocca.

Nonostante le legittime perplessità iniziali e i suoi evidenti limiti, Girls und Panzer si dimostra innocua opera di intrattenimento, una giostra sulla quale chiunque può salire e farci un giro, assicurandosi di non porsi troppe domande. Un anime divenuto la sorpresa del 2012 per una serie di fattori, fortuiti o meno, ma con il divertimento spensierato e a tratti trash quale unica finalità principale, dichiarato e trasparente; Girls und Panzer ciò che è te lo sbatte in faccia già dal titolo, a differenza di altri prodotti in voga pretestuosi, ruffiani, falsi.

Super Ani

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Super Ani

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
"GIRLS und PANZER" è una serie molto divertente; certo, per apprezzarla bisogna superare l'impatto iniziale perché, se non si è fan del moe, può sembrare solo una colossale stupidaggine mettere delle ragazzine dolci e pucciose a bordo di carri armati. Una volta passato lo scetticismo, la storia sa appassionare e i combattimenti con i panzer sono davvero ben fatti, sia a livello di animazione sia di tattica militare (ricordarsi comunque che siamo nel genere moe, quindi non si vedranno né morti né sangue).
Insomma, è stata davvero una piacevole sorpresa questa serie, e spero di vederne un seguito. L'unica nota stonata è stata il settimo episodio, che non descrivo per non spoilerare (anche se non succede poi granché) e che ritengo davvero sprecato. Il mio voto sarebbe 7 e mezzo proprio a causa di quella puntata, ma visto che non si può mettere, allora metto 8.


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GianniGreed

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
I Giapponesi sono folli, è risaputo. Non li amerei se non fosse per questo. Ormai leggo manga da quasi dodici anni, e seguo parecchi anime più o meno dallo stesso tempo. Eppure, anche dopo tutto questo tempo, capita che esca un'opera che è ancora capace di stupirmi. E' il caso di questa "Girls und Panzer", una serie anime di dodici episodi del 2012.
Ora, a me la serie è piaciuta, ma allo stesso tempo penso che sia una delle più grosse cavolate mai prodotte, perlomeno per l'idea che sta alla base della trama. Il titolo è abbastanza esplicativo, ma nel caso non si fosse capito, in questa serie avremo un insolito connubio: delle ragazzine e dei grossi carri armati.
Cosa aspettarsi dunque da un anime che come titolo ha "Girls und Panzer"? Ma ovviamente ragazze carine e carri armati a volontà.

Nel mondo in cui è ambientato l'anime, per qualche motivo non ben definito, nelle scuole di tutto il mondo la disciplina più in voga è la "sensha-do", ovvero l'arte di saper pilotare i carri armati, ed è appannaggio esclusivo delle donne. Dunque le ragazze delle classi di scuola elementare, media e liceo di tutto il mondo partecipano a questa disciplina come attività extracurricolare, come una sorta di club scolastico che mette le ragazze alla guida dei possenti carri armati usati nelle due guerre mondiali. Inoltre, ogni anno si tiene una competizione a livello mondiale in cui le accademie più prestigiose delle diverse nazioni si sfidano in battaglie campali per il titolo di campione del mondo.
La protagonista della storia, Miho, si ritrova forzata dalle circostanze a diventare il capitano del plotone della sua scuola e a guidare le sue compagne nelle battaglie del torneo.

La disciplina comunque è trattata come uno sport, non è guerra. Ci sono regole precise, e non si rischia la vita. Le regole principali prevedono di mettere fuori combattimento i carri armati nemici, di solito con un solo colpo ben assestato che attiva un sensore che fa spuntare una bandiera bianca sulla torretta del carro. Alcune battaglie prevedono l'annientamento totale del plotone nemico, in altre la vittoria si ottiene dopo aver messo fuori gioco il carro portabandiera.

Le battaglie tra i carri armati, fulcro della serie, sono davvero adrenaliniche e ben fatte, con molta tattica e strategia. Inoltre durante i vari episodi vengono spiegate abbastanza dettagliatamente le varie caratteristiche dei diversi carri, come punti di forza e punti deboli, potenza di fuoco, e altri aspetti di questo tipo. Unica cosa forse un po' poco realistica è la manovrabilità dei carri armati, capaci di eseguire curve e drift a velocità folli, ma non sono un esperto, perciò gliela do buona.

Oltre ai carri, ci sono ovviamente le ragazze. Lo stile di disegno è quello in voga di questi tempi, quello che si definisce "moe" per intenderci. Le ragazze, già soprannominate da qualcuno "panzer loli", sono sì carine, ma non hanno poi delle caratteristiche particolari, anzi sanno di già visto e sono facilmente ascrivibili alle varie categorie di questo genere di personaggi, che poi sono le solite, tipo la tsundere, la casinista, la capoclasse, ecc.

Nonostante questo, comunque, i personaggi si fanno presto strada nel cuore dello spettatore, che si ritrova a tifare per Miho e le sue amiche durante i combattimenti, sperando che riescano a portare a casa la vittoria.
Una menzione particolare la merita sicuramente la colonna sonora, che accompagna ottimamente tutte le varie scene, in particolare le battaglie con delle musiche che ricordano le marce militari e che aumentano di molto il coinvolgimento emotivo e l'impatto delle scene. Il doppiaggio originale fa il resto.
"Girls und Panzer" non è di certo una serie che si può definire capolavoro, ma devo proprio dirlo: chi se ne frega. La trama è stupida, è vero, ma a me serie del genere piacciono davvero. Mi permettono di passare mezz'ora in allegria, di staccare da tutto quanto, di spegnere il cervello.
Guardatelo senza pretese e con lo spirito giusto, e anche voi vi ritroverete a tifare per Miho e le sue amiche e a incitarle con il loro grido di battaglia: Panzer Vor!


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Friederike72

Episodi visti: 6/12 --- Voto 8
Nel corso della lunga e gloriosa storia dell'animazione giapponese di club scolastici se ne sono visti davvero per tutti i gusti: dai banali club del soprannaturale ai più originali combattenti per il bento scontato o le brigate SOS, le SSS, i senza amici, gli sfaccendati, le fanatiche 'sorseggiatrici di tè' e chi più ne ha più ne metta; ma il club dei "Panzerfarhren", dite la verità, non l'avevate mai sentito, vero? Di che si tratta? Candide giovincelle che si divertono a scorazzare in carro armato nei boschetti circostanti la scuola o addirittura in pieno centro abitato, senza suscitare meraviglia alcuna, accompagnate anzi da un tifo esagitato partecipano a dei tornei nazionali, pure, scontrandosi con terribili ed eccentriche avversarie, neanche si trattasse di Mimi e delle sue ragazze della pallavolo!
Perché, come viene affermato nel primo episodio, "cosa c'è di più femminile che pilotare un carro armato?".
Vabbè, già dalla presentazione avrete capito di che serie demenziale si tratta e dunque non staremmo tanto a sottilizzare sulla verosimiglianza della trama; trama, che, invece, proprio grazie al suo nonsense e a un pizzico di sregolata fantasia, si trova a funzionare benissimo, a dispetto delle premesse poco incoraggianti - lo so: pure io avevo pensato che si trattasse di una ca... ehm, cavolata pazzesca prima di visionare il primo episodio. E invece, anche se non si tratta certamente di un capolavoro o di un caposaldo culturale, la serie è comunque una simpatica e garbata presa in giro di molti degli anime a tema sportivo/club scolastico degli ultimi 30 anni.
Disegni e animazioni sono puliti e scorrevoli, il ritmo frizzante, le atmosfere fuori di testa (ci sono persino i Panzer Cafe), le musiche carine (ispirate alle marcette militari) e addirittura troviamo spiegazioni tecniche in campo bellico, per chi fosse interessato.
Io l'ho trovato un modo divertente per passare una mezz'oretta senza troppi pensieri; ovviamente, se siete allergici al moe, vi conviene tenervene alla larga più che potete.
8 per l'originalità e la fantasia degli autori.