logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Utente970

 3
Utente970

Episodi visti: 12/12 --- Voto 5
Un harem senza nessuno scopo narrativo né alcuna originalità nei suoi elementi.

Akito è un giovane che, dopo essere rimasto separato per anni dalla sua sorellina Akiko, a causa della morte dei loro familiari, riesce infine a ricongiungersi a lei, trovando un lavoretto come scrittore (stile "Izumi Masamune" di "Eromanga Sensei") e una pensioncina vecchia, ma ancora in buono stato, in cui poter abitare insieme. La proprietà dell'abitazione non è chiara, e inizialmente manca persino l'amministratore; in compenso a fare da inquilini vi saranno dei compagni di scuola dei due fratelli, ovviamente tutte ragazze, tutte interessate ad Akito e tutte membri del consiglio studentesco. In pratica, i personaggi passeranno le loro giornate restando costantemente insieme.

Ma che elementi umani ci saranno mai intorno al protagonista e alla sua sorellina? Presto detto: l'ennesima tsundere, meno aggressiva e più introversa, con scarsa espressività facciale, ma grande amore per le cose carine e tendente a battute volgari quando si sente a disagio; la tipica ragazza prosperosa dal fare aggressivo, stavolta con benda piratesca sull'occhio (per nascondere la sua eterocromia), ma sotto sotto verginella incapace come le altre; l'amica d'infanzia 'prezzemolina', meno casalinga e più maschiaccio del modello tradizionale, anche sul piano fisico, in questo caso più acerbo nelle sue forme; infine, rullo di tamburi... un'altra sorellina (non consanguinea), lolita e tenerella, proveniente dalla ex-famiglia tutrice del ragazzo - a lei sarà affidato il compito di interpretare il ruolo di perfetta donnina di casa.
Come elemento occasionale si aggiungerà poi anche la goffa, impicciona e un po' sfortunata editrice di Akito, che non risponde ai canoni puri della donna matura, ma che sarà comunque l'elemento adulto della serie.

Già da questo elenco penso che a molti si spegnerà la voglia di guardare questa mezza stagione, e non potrei dar loro torto; tra l'altro la somiglianza dei nomi dei due fratelli rende inutilmente ingarbugliato parlarne in modo chiaro.

Riguardo all'atmosfera di questa produzione, ci troviamo di fronte a qualcosa di davvero leggero e poco realistico, basti pensare che l'amministratrice della pensione sarà presto una piccola dodicenne. Oltre a questo, la sorellina Akiko non negherà mai l'amore viscerale che nutre per il suo onii-chan, anzi lo urlerà ai quattro venti di continuo. Il suo è un amore chiaramente da donna più che da sorella, eppure ciò verrà preso con spirito giocoso da chi la circonda, come qualcosa di assurdo su cui ridere, piuttosto che qualcosa da condannare per la sua semplice esistenza, perché tanto è impossibile che abbia una sua concretizzazione in futuro. Ciò, va detto, sarà parzialmente merito del fratello Akito, che, in quanto polo di attrazione femminile (nonostante un aspetto normale), frenerà con ferrea pacatezza tutti i tentativi, perlopiù innocenti, da parte di lei, di oltrepassare la linea fraterna. Una linea che talvolta a un occidentale potrà sembrare anche un filo severa. Si può dire insomma che Akito, apparentemente, sia l'umano più normale del gruppo principale, un tipo difficile da far agitare e abbastanza schietto da non creare fraintendimenti.

Tecnicamente la serie è nella norma, e, nel suo essere appartenente al genere harem, l'elemento ecchi si mantiene di medio livello, nonostante l'introduzione di un elemento loli e la presenza costante di due inquiline (la tsundere e l'aggressiva) aventi elementi pansessuali, caratteristica che negli ultimi anni si è fatta più forte e ricorrente.

A livello di gestione dei personaggi, la sorellina Akiko non godrà di particolare preferenza. L'anime mostra perlopiù la convivenza e l'affiatamento occasionale di questo bizzarro gruppetto, al punto da far chiedere inizialmente allo spettatore il motivo del titolo stesso, che verrà un po' più giustificato circa a metà della serie. Da lì in poi infatti verrà mostrato come anche Akito abbia la sua personale visione delle cose, specie in ambito lavorativo, e come anche lui fondamentalmente, nonostante l'autocontrollo, non sia troppo lontano dalle sue coinquiline. Per certi versi, si può dire che il suo continuo respingere gli approcci stuzzicanti delle graziose compagne di scuola, spesso con sincera noncuranza, unita alla sua visione casta della vita con sua sorella, lo renda paradossalmente il personaggio più inquietante tra tutti. Difficile dire come dovrebbe essere il loro futuro secondo la visione del ragazzo o, peggio, qualora lei trovasse, per assurdo, un posto nel suo cuore per qualcun altro di sesso maschile.

A livello di trama, come già detto, vi sarà volutamente il nulla più totale. L'anime per un bel pezzo non farà nemmeno capire bene le modalità con cui sono riusciti a vivere insieme i personaggi, che da piccoli abitavano in città diverse (Kyoto/Tokyo), e alcune cose rimarranno molto vaghe fino alla fine, tipo la ridicola difficoltà di comunicazione dei due fratelli nei sei anni che sono dovuti restare separati, nemmeno vivessero in un'ambientazione medievale priva di strumenti elettronici e mezzi di trasporto rapidi (scempiaggine degna del più serio "Koi Kaze"). A mettere ulteriormente il dito nella piaga, alcune teorie che mi ero fatto non troveranno nemmeno fondamento. Mi riferisco a una frase detta da Akiko, che ringraziava il suo onii-san per averla "salvata" dalla sua famiglia adottiva, discussione poi velocemente interrotta dal fratello. Quella scena, per quanto spensierata, poteva far pensare a una infanzia difficile, ed essere un elemento interessante, se supportato, ma, visto l'animo solare della ragazza e i ricordi altrettanto positivi sul suo passato, non può che trattarsi di un semplice e momentaneo misto di irriconoscenza verso loro ed eccessivo romanticismo verso lui. E' chiaro che Akiko abbia sofferto un po' di solitudine per via della separazione, ma in generale sembra pacifico che si sia trattato di un falso allarme. In dodici episodi, l'unico sforzo narrativo degno di questo nome è stato l'approfondire un pochino meglio due delle rivali di Akiko nelle ultime puntate, mediante flashback su come alcuni di loro si siano conosciuti durante l'infanzia. Aggiungo che la conclusione si lascia persino andare a una rivelazione importante, che rimette in discussione parecchie cose e richiederebbe quindi fortemente una seguito, che dubito vedremo mai. Ciò mi ha causato una bella punta di irritazione, e non dubito farà lo stesso a chiunque avrà la pazienza di regalare il proprio tempo a questo prodotto fin troppo inconcludente.

Non dico di averlo odiato, ma non mi ha fatto nemmeno ridere. E' un anime innocuo in cui perlomeno, una volta tanto, non vi sono insulti e pestaggi al maschio di turno, ma onestamente se ne può fare a meno.


 1
Eversor

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"OniAi"- una commedia del 2012 dai forti caratteri ecchi e harem. La storia in sé è molto semplice: Akito Himenokouji, ragazzo delle superiori, torna a vivere dopo tanti anni con la sorella, Akiko Himenokouji, che manifesterà fin da subito il proprio amore represso per il familiare.
Tale modello può essere riscontrato sicuramente in molti altri anime e, a parer mio, non è certamente questo il merito principale di "OniAi".
In tutti e dodici gli episodi il clima si manterrà leggero e divertente, senza drastici aumenti di tensione o momenti dolorosi, dovuti a sconvolgenti rivelazioni o sentimentalismi esasperanti. Nonostante il numero di ragazze che gira attorno al protagonista, l'atmosfera sarà sempre amichevole e piena di scene esilaranti e neanche troppo volgari.
L'amica d'infanzia, la sorellina, la ragazza sensuale e quella che cerca di negare i propri sentimenti. Insomma, ci sono tutti gli elementi di una classica commedia harem. Nulla di speciale e nulla di nuovo, ma, come già detto, non era certamente questo l'intento dell'opera.
Per quanto riguarda i personaggi e la loro caratterizzazione, non mi soffermerei neanche più di tanto: stereotipati al massimo e privi di emozioni abbastanza profonde. Come il clima risulta sereno e pacifico, così l'animo dei protagonisti non mostra drammi interiori, segretamente nascosti. (forse…)

Una sufficienza meritata per un anime che non entusiasma, ma comunque diverte e non annoia. In aggiunta, evitandovi spoiler dolori e molesti, vi accenno solamente che la rivelazione finale (proprio le ultime parole dell'anime) sconvolgerà interamente tutte le vostre elucubrazioni, precedentemente rivolte all'anime.
Quest'ultimo elemento mi ha colpito sensibilmente e deve essere certamente tenuto presente nel giudizio finale.

La grafica e di ottima qualità e pure l'opening e l'ending, nonché tutta la colonna sonora in generale, alimenta ancora di più il divertimento dell'opera. Tutto concorre a creare atmosfere distese, divertenti, serene, che permettono una visione, non certamente appassionante, ma comunque rilassata e piacevole.

Voto finale: 7


 1
Cpt. Beefheart

Episodi visti: 12/12 --- Voto 8
Per quanto non verrà mai ribadita a sufficienza la necessità per produzioni di qualsivoglia genere, animate o meno, che abbiano una qualsiasi pretesa di serietà, di possedere una trama coerente e sviluppata, mantenendo una certa autenticità e unità d'azione, non è assolutamente necessario che questi elementi vengano calcati a forza in serie che di concreto e verosimile non possiedono nulla per principio. Conseguentemente, un anime come "Onii-chan Dakedo Ai Sae Areba Kankeinai yo ne!", privo di qualsivoglia trama, coerenza e caratterizzazione extra-stereotipica, riesce perfettamente nel proprio intento di intrattenere lo spettatore con gag riciclate e situazioni improbabili.

Ciò che eleva l'opera da mediocre ecchi/harem a rivelazione comico/erotica sono fondamentalmente due elementi: il primo, che si identifica con le lacune sopracitate, risiede appunto nel non avere una trama né una vera e propria caratterizzazione dei personaggi che esuli da quelli che sono gli anonimi stereotipi del genere; ciò evita che l'anime si appesantisca di inutili elementi narrativi che poco gioverebbero alle soluzioni comiche, coraggiosamente proposte come unico e scoperto centro di attenzione. In seconda istanza, va notato che non vi è un vero e proprio apparato morale comune: nessuna delle situazioni si trasfigura quindi in sconvenienti e imbarazzanti scene tragico/didascaliche (i.e. nessun personaggio che, preso dalla foga, dicesse o commettesse azioni discutibili porterà il tono dell'anime a incupirsi o i personaggi a moralizzare o a concretizzare seriamente la faccenda), tutto viene accettato e rimane in una dimensione a sé stante, della finzione comica.

Proprio questo porta a quel senso di levitas e di continuità extra-narrativa che muta in brevissimo tempo in sicurezza il sentimento nello spettatore che nulla interromperà o contaminerà la componente ero-comica per cui guarda l'anime, creando in esso un'isola sicura, lontana dai fastidi del fuori posto o dell'inconcludente.


 1
PosiTrone

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Il grande oratore Quintiliano affermava più o meno che, se si dichiara all'inizio quanto durerà un discorso, esso non sembrerà mai troppo lungo. Allo stesso modo - mi vien da pensare - quando è chiaro fin dal titolo tutto ciò che si troverà in una serie animata, non la si potrà certo trovare troppo povera.
In questo "OniAi" il saggio estimatore viene infatti completamente appagato. La storia senza pretese di molteplici piani di interpretazione, la regia giustamente collaudata, e la grafica gradevolmente eye-candy, sono una trappola irresistibile ed un palazzo dalle mille delizie nel quale l'appassionato potrà cadere ed abitare per una dozzina di spensierati episodi.
Una serie dunque da guardare anche tenendo il cervello sul comodino, anzi, forse è da guardare proprio tenendo il cervello sul comodino, perché talvolta il sonno della ragione non genera mostri, ma sano intrattenimento!
Sette pollici in su.


 8
Nadig1989

Episodi visti: 8/12 --- Voto 2
<b>POSSIBILI LIEVI SPOILER</b>

Attirato e incuriosito dalle immagini della prima puntata, incominciai a vedermi questa serie. Più grave errore non potei fare in vita mia! Dopo tre puntate, poi quattro, poi cinque e via dicendo fino ad arrivare a otto, sempre pensando e sperando che potesse esserci una qualche evoluzione nella storia, purtroppo alla fine mi sono ritrovato con un sapore estremamente amaro in bocca per la mia delusione.
Già dal filmato della opening si riesce a capire che quello che si sta per vedere non è che una serie fatta di solo fan-service in cui tutto il resto serve solo per allungare un brodo insapore, a cui hanno cercato di dare un miglior gusto usando battute e situazioni "divertenti" utili solo per dare allo spettatore l'illusione di vedere qualcosa che in realtà non esiste.
Se andando avanti con gli episodi, ci si ferma e si cerca di ricordare cos'era successo nelle puntate precedenti, si riesce solo a ricordare che un personaggio femminile ha cercato di attirare con le sue avance l'attenzione di Akito (unico personaggio maschile di questa serie, oltretutto al momento apparentemente non attratto dalle ragazze presenti nell'anime) con nessun risultato (appunto) o scene in cui i personaggi erano in pose ecchi o mezze nude. Ed è così che dobbiamo affrontare il fatto che di trama ce n'è ben poca (sprazzi che ne vengono accennati ogni due/tre puntate per uno/due minuti o poco più, e poi nulla), in quanto quest'anime e stato fatto in modo da attirare quella parte pubblico amante di ciò che ha, sì un bell'aspetto, ma che in sostanza non ha nulla di più da offrire.