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HakMaxSalv92

Episodi visti: 100/303 --- Voto 8
Sulla scia dei Simpson e dei Griffin, questa serie rappresenta in un certo senso l'arco temporale della storia statunitense degli ultimi venti anni e come si suol dire fa intravedere il cambiamento della tipica famiglia americana, da allegra e spensierata a cinica e diffidente, dove nessuno si fida più di nessuno. Abbiamo il capofamiglia agente della C.I.A., la moglie casalinga, in un certo senso repressa, ma paradossalmente piena di risorse e anche piuttosto intraprendente, così come la figlia anticonformista e il figlio NERD, impacciato, timido ed introverso ma anch'esso pieno di sorprese e di qualità nascoste sempre sui generis. Poi ci sono gli acquisti incredibili, l'alieno e il pesce mutante che fanno da sfondo e da consiglieri per la famiglia stessa.

Gli eventi sono imprevedibili e vengono sempre condotti su una sottile linea che separa la conversazione pacata da quella turbolenta. I personaggi prendono parte alle iniziative più assurde, pur di restare accanto gli uni agli altri e dimostrano una certa alternanza, mutevolezza di carattere e di umore che rafforza ulteriormente questa tendenza alla confusione e al caos, cercando di mitigare il lato violento del loro carattere o sprigionandolo a seconda della situazione che si viene a porre.

La colonna sonora, soprattutto la sigla d'apertura mette in risalto la questione dei problemi legati al tessuto sociale statunitense e di come esso si sia obbligato a fare finta di niente su certe questioni "spinose", salvo poi scoprire che ignorare tale questione così come altre comporta un notevole peggioramento della situazione. L'esagerazione anche qui è contenuta come nei Griffin. Tuttavia, essa pone sempre l'accento sulla questione del rapporto del tessuto sociale americano con se stesso e con le sue questioni interne assai dolorose, spinose e contorte.


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megna1

Episodi visti: 50/303 --- Voto 6,5
Una volta trovato lo stampo - famiglia di quattro elementi, padre autoritario e lavoratore indefesso, moglie casalinga tutta casa e chiesa dal passato libertino, figlio occhialuto e prettamente geek, sorella eccentrica e alternativa -, basta aggiungerci un cane parlante, un fantasmino oppure, come in questo caso, un alieno un po' sboccato (fumatore e alcolista), dai comportamenti oltremodo ambigui, per confezionare l'ennesimo clone potenziato de "I Simpson". Beninteso, (almeno all'inizio) le differenze ci sono, infatti il capofamiglia, dalla mascella perfettamente squadrata e perennemente impettorito, ha un impiego ben più prestigioso del monotono lavoro svolto controvoglia dallo stralunato Homer Simpson, e la consorte è decisamente più avvenente di Marge. La casa è letteralmente adornata da dozzine di bandierine a stelle e strisce, a confermare lo spirito conservatore e repubblicano che regna da generazioni in casa Smith. Come se non bastassero le fisse della sorella hippie, le paternali dei genitori e le strampalate trovate dell'anticonformista omino grigio reduce dell'Area 51, il giovane Steven deve subire i sarcastici e pungenti commenti dell'intellettuale pesciolino rosso (sic) di nome Klaus (risultato di un esperimento segreto della C.I.A.). Ci sarebbero i presupposti per scrivere vagonate e vagonate di storyboard, ma una volta che la serialità diventa cosa da centinaia di episodi, sopraggiunge quel senso di déjà-vu che talvolta fa venir voglia di sfoderare il telecomando e cambiare canale. E' inevitabile. Eccetto alcune produzioni di MTV atipiche, come "Daria" e "Beavis and Butt-head", sempre dissacranti e fuori dagli schemi, sembra proprio che il punto di riferimento per i produttori d'oltreoceano rimangano i 'gialli' di Springfield (anche loro alle prese con stagioni non proprio brillanti).
La grafica è accattivante già dai primi episodi e rimane tale e quale senza visibili sbalzi di qualità per tutta la durata della serie (ancora in corso). Seth MacFarlane non risparmia niente e nessuno dalla sua gogna mediatica: religioni, istituzioni, star dello showbiz, e alcune volte calca un po' la mano con scene di dubbio gusto. Del resto la satira è così. Prendere o lasciare!