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HakMaxSalv92

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8,5
Un film da vedere "obbligatoriamente", perché ti mette a confronto con la tua dimensione interiore e ti obbliga a porti delle domande su chi sei, da dove vieni, cosa intendi fare con la tua vita e a fare attenzione a chi frequenti, perché i mostri, molto spesso o quasi sempre, non sono quelli altri 50-60 metri, con enormi artigli o superarmi incorporate nel proprio corpo, come in questo, caso, bensì quelli piccoli, in carne e ossa, i quali, a causa delle proprie paranoie, psicosi, manie, ossessioni unite al loro bigottismo, ignoranza, arroganza, stoltezza, idiozia, mediocrità, ottusità, presunzione, prepotenza e via discorrendo causano più danni di quelli che dovrebbero prevenire e rendono complici le persone che dovrebbero difendere, perché molto spesso, dietro quella falsa sicurezza, fiducia che vantano ed esibiscono, si nascondono tante insicurezze, complessi che guidano i loro pensieri, parole, azioni, gesti, scelte e decisioni e quando hanno un briciolo di potere lo usano nel modo più sbagliato, più o meno inconsapevolmente.

Attenzione: questa parte contiene spoiler

1957, Guerra Fredda. Hogarth Hughes è un ragazzo come altri, frequenta la scuola, aiuta sua madre, la quale è costretta a lavorare fino a tardi per portare a casa i soldi che le servono per garantire loro un futuro migliore. Tuttavia, la sua vita cambia con un incontro molto particolare. Uno dei quei incontri del primo/secondo/terzo tipo che chiunque vorrebbe provare almeno una volta nella vita. Da qui nasce un'amicizia che li segnerà, piena di alti e bassi, nella quale viene coinvolto anche il gestore della discarica, nonché aspirante artista Dean il quale cerca di aiutare Hogarth a mantenere segreta l'esistenza del Gigante di Ferro. Un'amicizia e un'integrità familiare che viene messa a dura prova dalle interferenze di un agente della Sicurezza Nazionale del tutto privo di buon senso, giudizio, coscienza, consapevolezza e che nel nome del suo del senso del dovere finirà col mettere in pericolo tutti, incluso se stesso. Ciononostante il Gigante di Ferro rimasto se stesso, grazie anche agli insegnamenti di Hogarth, dimostra di avere lui il vero senso del dovere e salva numerose vite innocenti, ispirato da questo. Questo se ben contestualizzato nell'ambito della Guerra Fredda ci insegna che il fatto di vivere un clima di alta tensione, soprattutto se contestualizzato con quello che stiamo vivendo adesso, non è una giustificazione per comportarsi come un invasato e/o un pazzoide dal grilletto facile. Inoltre ci dovrebbe far capire meglio il nostro rapporto con la tecnologia e la scienza e di conseguenza anche con la Natura stessa. La grafica è quella dei film Disney, anche se il film è stato realizzato dalla Warner Bros. La musica è semplicemente in linea con le singole scene e descrive perfettamente gli stati di eccitazione e tensione esposti dalle scene. A mio avviso un opera di tutto rispetto che ci insegna il rispetto per la diversità. Voto: 8,5

P.S. A mio avviso per comprenderlo meglio sarebbe meglio leggere le opere di Asimov, ma questo vale forse anche per tutti gli altri titoli del genere mecha.


 8
Sonoko

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
La storia è ambientata in America negli anni '50 durante la guerra fredda. Improvvisamente arriva dallo spazio un gigantesco robot venuto chissà da dove, forse da una nazione nemica, forse dallo spazio: in una tranquilla cittadella nessuno vuole credere all'unico testimone del suo arrivo, un marinaio la cui barca è stata distrutta proprio in quella circostanza, anche quando successivamente si verificano altri strani fenomeni, oggetti metallici di varie dimensioni semidistrutti a morsi!
Una notte il robot incontra Hogarth Hughes, un bambino di 9 anni, e superata la diffidenza iniziale i due diventano amici. Purtroppo però arriva alla cittadella anche un ispettore speciale governativo, Kent Mansley, dopo ulteriori segnalazioni inviato dal governo per scoprire ed eliminarne la causa...
Anche se i disegni non mi esaltano particolarmente questo film di animazione mi ha colpita molto. Per certi aspetti mi ha ricordato un po' E.T. l'extraterrestre di Steven Spielberg, dato che anche in questo caso il protagonista è una misteriosa creatura aliena ed il delirio di onnipotenza e la prepotenza di un gruppo di adulti che ritengono l'uomo l'unica razza superiore che abbia il diritto di vivere sfrutta la propria autorità per soffocare i sentimenti puri di un bambino, la cui opinione non viene presa minimamente in considerazione.
Ma Il gigante di ferro non si occupa solo del già affrontato tema dell'accettazione del diverso, dello sconosciuto. "Tu sei chi scegli e cerchi di essere", a mio avviso questa è una delle frasi che maggiormente racchiude il senso del film, che va al di là della solita storia di fantascienza e di amicizia.
Il film è sicuramente apprezzabile per bambini, ma come vale spesso per molti film di animazione in realtà è indirizzato soprattutto ad adulti, che possono maggiormente comprenderne il senso e che se imparassero a risolvere le cose con almeno un po' più di semplicità come farebbe un bambino otterrebbero buoni risultati. Riflette anche sulla vita, sulla morte, e sull'anima.
Un piacevole connubio di momenti divertenti e drammatici, con ampio spazio per la commozione e per la riflessione ed un finale pieno di speranza.
Come è avvenuto anche per altri, anche questo film è stato discriminato in Italia, probabilmente solo perché è un cartone animato (e per giunta non è un classico Disney!) ed è perciò passato abbastanza inosservato, ma ha ricevuto molti meritatissimi riconoscimenti in patria, e perciò dovrebbe avere maggior risalto anche da noi.
Voto finale: 10