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Arashi84

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Avevamo lasciato cinque degli otto "Inu" riuniti attorno ad un tavolo ad osservare le loro perle, mentre in sottofondo, un personaggio ancora misterioso, narrava la leggenda di Tamazusa, Fusehime e delle perle degli otto cani, concludendo con le profetiche parole: "Quando quelle otto giovani vite si riuniranno con esse, io rinascerò ed esaudirò i loro desideri." Inostri eroi, ognuno con i propri desideri, devono riunire le perle così come narrato dalla leggenda, ma oltre a dover trovare i compagni mancati, devono recuperare la perla di Sosuke, ormai da tempo nelle mani di Ao, la sua "ombra".

"Hakkenden: Touhou Hakken Ibun 2" si presenta come il prosieguo naturale e coerente della prima serie, mantenendone tematiche e narrazione, dopotutto le due serie vanno considerate come un tutt'uno, poiché pensate sin dall'inizio come un unico filone di episodi, troncato in due per esigenze di programmazione.
Se nella prima parte della storia ci si era concentrati sulla presentazione di personaggi e vicende, la seconda continua ad introdurre protagonisti ma allo stesso tempo sviluppa chi e cosa avevamo già conosciuto, permettendo finalmente di entrare nei meandri della mente e dei sentimenti dei nostri beniamini. Come detto in precedenza, il tema portante di "Hakkenden" sono i legami, i sentimenti che connettono le persone, i desideri e la conseguente sofferenza di tutto ciò; ovviamente in mezzo a questi fili del destino legati dal dolore, trovano spazio l'amore, la gentilezza e la purezza. La seconda serie di "Hakkenden" sembra voler insistere particolarmente sull'imprescindibile collegamento tra legame/amore/ dolore, regalandoci momenti di grande sofferenza (le vicende di Daikaku e Shinobu) alternati a episodi di amore e tenerezza (la piccola Kaho, Yana e Dousetsu), senza mai abbandonare la fievole luce della speranza.
Un altro tema che ricorre e tocca in particolar modo Shino, Sousuke e Ao è quello del senso della propria vita, della pienezza e della consapevolezza del proprio essere vivi e "umani". I tre personaggi, ognuno per motivi diversi, cercano e a volte rifuggono l'esistenza umana, chiedono un posto nel mondo e allo stesso tempo sembrano temerlo, dibattendosi in un turbinio di sentimenti in cui l'unica cosa chiara e decisa sono i loro desideri: Shino desidera qualcosa per Sosuke, Sosuke desidera qualcosa per Shino, Ao desidera qualcosa per se stesso ma che lo condurrà a Shino. I loro tre desideri si scontrano violentemente poiché incompatibili, portandoli inevitabilmente al confronto e allo scontro, specie per quanto riguarda Sosuke e Ao, due esistenze imperfette che possono trovare pienezza solo nell'annullamento dell'uno o dell'altro. Ed è proprio il misterioso Ao la figura dominante di questa serie, colui che al contrario dei protagonisti, troppo spesso passivi e inconcludenti, riesce a farsi strada senza mai fermarsi, incurante dei cadaveri che lascia dietro di sé e della sofferenza che porta agli altri. Un fare poco ortodosso certo, ma implicito nella sua natura di "ombra" del buon Sosuke e distintivo di una voglia irrefrenabile di essere vivo e completo.

"Hakkenden: Touhou Hakken Ibun 2" definisce al meglio i personaggi già conosciuti e introduce e approfondisce perfettamente i nuovi arrivati, dotandoli di una caratterizzazione e un background completi ed esaustivi. Allo stesso tempo ci vengono mostrati nuovi dettagli su Tamazusa, sul passato dimenticato di Shino, le sue origini, il rapporto con Sosuke e il misterioso "fratello" con cui tornava a casa al tramonto cantando "si sta facendo tardi in questa sera autunnale mentre sono in viaggio sotto il cielo". A tante piccole risposte si affiancano nuovi interrogativi che purtroppo non trovano soluzione nel finale della serie, difatti una conclusione posticcia e poco esaustiva chiude l'episodio finale, lasciando ancora tanti dubbi e perché irrisolti. L'anime, come già successo nella prima parte, si discosta dal manga per alcune scelte cronologiche, effettuando qualche taglio e modifica alle vicende, ma indipendentemente dalla maggiore esaustività della versione cartacea, il lavoro di adattamento della sceneggiatura è stato comunque reso al meglio, ponendo la giusta attenzione ed enfasi sulle parti cruciali, senza mai dare l'impressione d'incoerenza o incompletezza. Purtroppo, "Hakkenden: Touhou Hakken Ibun 2" è una serie figlia di un manga in corso e ciò ha portato inevitabilmente ad un finale non del tutto soddisfacente, che fa chiaramente intendere che le vicende degli otto cani dell'est non sono ancora finite: il lato negativo di tutto ciò e che non è dato sapere se, magari a conclusione del manga, avremo una nuova serie che possa colmare i dubbi e chiudere il cerchio delle vicende.

Tecnicamente la serie è sui livelli della precedente mantenendo una bellissima grafica e ottime animazioni, almeno fino al finale, difatti gli ultimi due episodi si presentano come meno curati sotto questi due aspetti, con animazioni più statiche, qualche fotogramma riciclato e minor cura dei disegni. Si tratta di peggioramenti non troppo evidenti ma visibili a un'occhiata più attenta. Ottimi standard mantenuti anche per la colonna sonora con delle dolcissime insert song e ottime opening ed ending: per la sigla di apertura ritroviamo Faylan con l'energica "Wonder fang", mentre la romantica sigla finale, "Soai Calendula", è affidata alla dolce voce di Ceui. Come sempre, ottimo anche il doppiaggio, ho apprezzato particolarmente l'introduzione del sempreverde Tsubasa Yonaga sul piccolo Shinobu.

"Hakkenden: Touhou Hakken Ibun 2" è una serie ben fatta, migliore della precedente solo in virtù del suo essere un approfondimento, ma che di essa mantiene senso, scopo e contenuti. Come detto precedentemente, "Hakkenden" è una favola romantica, un inno all'amore e alla forza interiore, una storia che non ha interesse a dare il meglio di sé in scontri e combattimenti, ma nell'esplicazione di un romanticismo enfatizzato tipico dello shojo manga. La vena nostalgica e il velo di tristezza con cui Miyuki Abe ha tessuto gli intrecci narrativi e relazionali trovano nella serie anime pieno compimento, creando una storia poetica, dolce e malinconica la cui essenza sembra essere la disperata ricerca di qualcuno da amare e da cui essere amati, l'estenuante propensione a legarsi a qualcuno nonostante il costante timore di perderlo, la bellezza della vita in contrapposizione a un'esistenza incerta, l'amore che può colmare ogni vuoto, anche il più profondo. Dopotutto, come disse qualcuno, "la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita".


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Izaya_Orihara

Episodi visti: 12/13 --- Voto 7
Hakkenden: Touhou Hakken Ibun 2 non è altro che il sequel dell'omonima serie, adattamento ad anime della serie manga ideata da Bakin Takizawa e Miyuki Abe e disegnata da quest'ultimo che conta 12 volumi ed è attualmente in corso, prodotto nella stagione estiva 2013 dallo studio Deen, ad una stagione di intermezzo rispetto la prima serie. Credo che, questo sequel, sia un bel passo avanti rispetto la prima serie, in quanto le cose si fanno più serie, e lo spettatore viene coinvolto di più nella narrazione, non rimanendo mai deluso né annoiato.

Ritroviamo Shino e company da dove li avevamo lasciati. Se la prima serie aveva giustamente il ruolo di presentazione, fallendo secondo me dappertutto, qui le cose si fanno più serie, e si passa, come dire, "al sodo". I personaggi vengono trattati meglio rispetto la prima serie, dove risultavano abbondanti e quindi troppi per esser caratterizzati decentemente, e riescono a non risultare forzati, ma molte volte coerenti con le loro azioni, cosa che non succedeva nella prima serie. Riesce a rendersi più coinvolgente e bella, grazie anche a storie triste, e all'azione che sarà presente per tutta la serie. Il finale lascia ben sperare ad una terza serie, visto che è aperto ma di una bellezza suprema, che grazie a questa serie pretendo, visto che mi è piaciuta non poco.

Quindi secondo me questo sequel non ha nulla che non va. Se la prima serie mi ha deluso, questo sequel mi ha coinvolto ed emozionato, e quindi presenta sicuramente un passo in più rispetto la prima serie, ma la rialza pure completamente. L'animazione si mantiene sempre su buon livello, mentre il comparto sonoro è di un livello ottimo: ci dona una fantastica opening quanto una fantastica ending, mentre le OST sono coinvolgenti e sempre adatte alla situazione. Lo stile dei personaggi è dedicato interamente alle fanciulle, visto il target dell'opera, però si può definire ben curato, mentre è presenta un po' di fan service "shounen-ai", ma mai in dose eccessive, anzi, strappa una risata ogni tanto. Consiglio questo sequel e l'intera serie solo per arrivare a questi fantastici dodici episodi.


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Sakuya96

Episodi visti: 13/13 --- Voto 10
Finalmente riprende "Hakkenden - touhou hakken ibun", la qualità grafica, che già nella prima serie non mi aveva delusa, è decisamente migliorata! La storia ruota sempre intorno a Shino, il quale ci porterà a conoscere nuovi personaggi, tutti molto interessanti e con una loro storia da raccontare. Si approfondisce il passato dei protagonisti, ma qualcosa ancora rimane in preda a vari interrogativi.
Rimangono degli episodi autoconclusivi che però non stonano con il resto della serie, bensì danno una nota poetica e molto delicata alla storia.
Non mancano colpi di scena e momenti divertenti che strappano qualche sorriso e alleggeriscono la narrazione.
Una serie che non delude anche se, come per la prima serie, non trova il finale che mi aspettavo quindi non mi resta che sperare in una terza serie!