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Dante M

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Sono sempre stata una grande appassionata di anime sportivi, ho visto di tutto: dai classiconi Mimì, Rocky Joe e Capitan Tsubasa ai moderni Blue Lock, Baby Steps, All Out per finire con della monnezza tipo Try Knights o The Battery.
Assieme a Kuroko, Haikyu! è diventato uno dei miei anime preferiti. Per la mia opinione e per i miei gusti, il migliore mai realizzato finora.
Si parte da una trama classica e molto cara ai giapponesi: c'è un ragazzo molto basso che vuole diventare un giocatore di pallavolo in un ruolo solitamente affidato a persone alte.
Il modo in cui la storia si sviluppa, però, prende una piega molto diversa rispetto a tanti altri prodotti del genere sportivo.
Ma cosa rende, secondo me, questo anime così spettacolare?
- E' un anime spensierato. Non ci sono drammi umani, tragedie, incidenti, morti, feriti e così via. Non c'è nemmeno il classico 'figlio mio, non puoi praticare sport perchè devi prendere in mano l'azienda di famiglia'. Sono persone normali che conducono vite normali, ognuno con i suoi problemi, la sua storia, i suoi gusti. Le loro giornate si alternano a compiti, lezioni a scuola, allenamenti e momenti di svago.
- E' una storia corale. Ogni aspetto della vita di questi ragazzi ha la sua importanza, così come le persone che vi ruotano attorno. La squadra non è composta soltanto dai giocatori, ma anche dal responsabile (il prof. Takeda) che si sbatte tantissimo per procurar loro amichevoli, contatti, pulmino per i viaggi e così via; l'allenatore Ukai che da loro consigli umani e tattici, studia gli avversari e prepara le strategie; le due manager, Shimizu e Yachi, che li aiutano negli allenamenti, prendono appunti, fanno ricerche, si occupano delle bibite, dei pasti durante i ritiri e tanto altro. Poi ci sono i fan, i parenti (la sorella di Tanaka è un personaggio spettacolare e il suo tifo avrà la sua importanza con l'avanzare della storia), i professori, gli avversari: non sono soltanto comparse sullo sfondo, ma gente che ha un impatto sulle vite altrui, sia con le loro personalità che con le loro azioni.
- I membri delle squadre rivali non sono cattivi da sconfiggere, sono ragazzi come loro, che si allenano in una palestra, hanno uno o due preparatori atletici, una manager, frequentano la scuola, hanno passioni al di fuori della pallavolo e motivazioni che li spingono in una direzione piuttosto che in un'altra. Alcuni personaggi vengono approfonditi meglio altri in maniera solo superficiale, ma quasi tutti hanno il loro minuto di gloria. Sono anche persone con cui fare amicizia e stringere rapporti duraturi.
- Le partite non sono infinite, anzi durano un numero contenuto di episodi.
- Le azioni sono abbastanza realistiche. Ovviamente, visto che non si tratta di un documentario, alcuni colpi sono decisamente spettacolari, ma va anche detto che mi è capitato di vedere video su YouTube dove veri giocatori di pallavolo facevano cose molto simili ai personaggi dell'anime.
- Non si parla quasi mai di professionismo. I ragazzi vogliono giocare con i loro compagni di club, allenarsi insieme, combattere, soffrire, ridere come ogni normale studente della loro età. Per alcuni di loro si intuisce che puntino ad un futuro nello sport, ma senza ossessioni.
- L'anime è ancora indietro rispetto al manga, che invece è concluso. In quest'ultimo si vedono anche i personaggi adulti (praticamente tutti, anche le comparse) e scopriamo cosa ne sia stato di loro.
- Le musiche e le canzoni di opening/ending sono pazzesche.
- L'animazione è spettacolare, le azioni sono rapide, fluide e per nulla banali.
Da vedere assolutamente!


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Utente6010

Episodi visti: 85/25 --- Voto 7,5
PREMESSA:
Se siete dei ragazzini di 12 o 14 anni il mio voto è 10, e potete tranquillamente smettere di leggere qui.
É un prodotto confezionato appositamente per un target di età giovane, è ben realizzato e funziona benissimo.

RECENSIONE:
Se invece avete oltre vent'anni di animazione, serie tv e cinema alle spalle, con dei gusti un po' più raffinati, con uno spirito critico più sviluppato e una più ampia gamma di prodotti con cui fare confronti, secondo me le cose cambiano un po'...

1. Trama e Storia: la serie ha una trama avvincente e coinvolgente incentrata sul percorso di una squadra di pallavolo della scuola superiore Karasuno per diventare campioni nazionali. Non avrà la profondità di un film di Nolan, ma la trama (nel suo complesso) è tutto sommato ben ritmata, con un buon equilibrio tra allenamenti, partite e sviluppo dei personaggi.
Questo nelle prime due stagioni, perché poi arriva il tracollo. Quando vedo che servono 10 episodi per una singola partita (terza stagione, seconda parte della quarta), la prima cosa che mi viene da pensare è che si vada a compensare con il "drama" dell'azione e dei continui colpi di scena la povertà della trama e la carenza di idee. E in questo caso mi pare proprio che sia così.
Le partite nelle prime due stagioni sono di lunghezza accettabile, restando entro un numero di episodi contenuto (per i miei gusti una partita in uno spokon, a prescindere dallo sport, non deve durare più di 5 episodi) ma nella terza e quarta stagione diventano insostenibilmente lunghe. Al punto da essere fastidiose.
Aggiungiamoci che la serie si porta dietro uno dei più grandi difetti dei prodotti shonen: è snervante il modo in cui gli avversari sono sempre al top della forma, non commettono mai errori stupidi, non sono mai troppo stanchi, sono sempre un passo avanti... e finiscono per perdere sempre all'ultimo incredibile punto.
Tutto ciò calato in un continuo Davide contro Golia alimentato dal continuo power creep degli avversari che fa costantemente rimanere i protagonisti nel ruolo di outsider. Il manga sarà anche durato 8 anni, ma dall'inizio della serie alla fine, "fiction time", passa meno di un anno. Va però detto che questo power creep, se non altro, è lineare, ben dosato e progressivo. Quindi risulta meno fastidioso che in altre serie.

2. Sviluppo dei Personaggi: ciascun membro della squadra ha il suo mezzo episodio garantito in cui viene mostrato un minimo di background, con ovviamente uno spazio maggiore per i personaggi principali. Il che è molto più di quanto faccia la maggior parte degli altri Spokon. Inoltre ciascun personaggio ha le proprie personalità uniche, percorsi di crescita e sfide. Anche le squadre rivali ricevono attenzione, rendendo il cast dei personaggi diversificato, interessante e ricco di relazioni.

3. Animazione e disegni: nelle prime tre stagioni animazioni e disegni sono di buon livello, viene fatto un buon lavoro nel catturare la natura frenetica delle partite di pallavolo, trasmettendo l'intensità e l'eccitazione in modo efficace. Nell'ultima serie, tuttavia e purtroppo, c'è un enorme crollo di qualità.

4. Comparto sonoro: le tracce iniziali e finali mi sono sembrate abbastanza gradevoli, ma in tutta onestà non mi interessano particolarmente e quindi molte sigle non le ho neppure ascoltate, skippando. I suoni nella palestra e durante le partite mi sono sembrati ben inseriti, mentre gli esterni sono forse un po' silenziosi.

5. Adattamento: il doppiaggio dei personaggi principali e secondari è adeguato, non mi pare di aver rilevato alcun problema. Alcuni personaggi di contorno, tuttavia, hanno un doppiaggio criminale probabilmente affidato a qualche stagista alla primissima esperienza. Per il resto, la pallavolo è uno sport con una marea di termini tecnici specifici, e nel complesso (ma non sempre) è stato fatto un buon lavoro. Però giuro che nel sentire Shoyo che diceva "gli assi sono fichissimi!" mi è venuta la pelle d'oca. Questa cosa che ogni squadra debba avere un "asso" e che la cosa sia sdoganata e accettata al punto da essere venduta come ovvia non riesco proprio a capirla. Tra l'altro in alcuni punti se ne parla quasi come se fosse un ruolo in campo. Boh.

La mia valutazione complessiva è comunque più che positiva. Se valutiamo puramente la serie tv è forse il migliore spokon che abbia visto, mentre se dovessi valutare anime+manga si piazzerebbe dietro al solo Slam Dunk (ma sfortunatamente l'anime di Slam Dunk è 'na zozzeria).


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Ataru74

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Premessa. La seguente recensione si riferisce solamente alle prime tre stagioni dell’anime. Nella quarta infatti è evidente un drastico calo grafico globale che fa decisamente storcere il naso rispetto a quanto visto in precedenza.

Detto questo trattasi di una serie bellissima, fantastica direi praticamente perfetta e non è certo necessario essere appassionati di sport o pallavolo per apprezzarla. Impossibile non appassionarsi e fare il tifo per il piccolo e simpaticissimo Hinata ed il suo Karasuno. Grazie ad una regia perfetta e ad alcune inquadrature a dir poco sbalorditive, le partite vengono rese in maniera fantastica, non ci si annoia praticamente mai, nonostante la pallavolo possa sembrare un gioco ripetitivo, se visto da fuori. Ma non c’è solo questo. Tantissimi personaggi ottimamente caratterizzati ed approfonditi quel tanto che basta per non far mai calare l’interesse. La partite sono talmente emozionanti, mai scontate e banali, che ti metti proprio a fare il tifo come se fosse la tua squadra del cuore che sta giocando una partita importante. Senza poi dimenticare le questioni tecniche proprie dello sport della pallavolo che sono veramente notevoli e denotano grande competenza da parte degli autori.

In conclusione: non trovo praticamente difetti a questa serie se non quello tipico di tutte le serie sportive. Alla fine la trama è sempre quella: c’è una squadra con dei protagonisti, si fa il torneo, si vince/perde e si va avanti. Ma qui il tutto è reso alla perfezione. Difficilmente una seconda visione potrà suscitare le stesse emozioni della prima una volta noto il risultato delle partite (d’altra parte in pochi guardano una partita di cui sanno già il risultato). Ad ogni modo, impossibile non dare 10.


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Shadow01

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Nonostante non sia un genere che mi piace particolarmente questo anime è stato in grado di farmi per la prima volta avvicinare allo sport. Personaggi particolari con caratteristiche d'eccezione, ma non irraggiungibili, un'ottima sceneggiatura e la grafica stupenda ti fanno venire voglia di entrare a far parte di una squadra di pallavolo e lottare nonostante le difficoltà. Anime capace di suscitare emozioni che non pensavo neanche di poter provare al quale mi sono avvicinata grazie alla sua fama che, per una volta, aveva ragione di esistere; cosa che spesso non accade quando un anime acquisisce troppa importanza.

I protagonisti, nonostante siano completamente due persone agli antipodi, riescono a creare una coppia micidiale, ma senza mettere in ombra gli altri personaggi tutti molto ben caratterizzati e approfonditi al punto giusto.

La grafica è una delle migliori che io abbia mai visto, in particolare i colori degli occhi e i vari riflessi mi sono molto piaciuti. L'unica cosa che mi ha dato fastidio in ambito grafico è stato eliminare le corde della rete quando venivano inquadrate le facce dall'altra parte. Opening ed ending non particolarmente belle ma non è un grosso problema.

Credo che il punto forte della serie siano i personaggi dei quali non mi stancherei mai di parlare e un altra cosa fantastica sono le partite che possono durare anche cinque episodi senza annoiare e logorarti dentro cercando di capire chi vincerà o perderà senza, ma senza mai farti riuscire a prendere una decisione definitiva. Pur essendo un anime leggero e in alcuni punti ironico ti dà molto da pensare e riflettere. Lo consiglio molto.


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Yume Hikari

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Finalmente un anime che mi ha davvero conquistata! Ho guardato ogni puntata, spinta sempre più dalla curiosità di sapere cosa sarebbe successo. Il bello di questo anime è che ti sorprende ogni volta, ti emoziona, ti diverte, ti fa scoprire piano piano i personaggi, tutti particolari e ben caratterizzati.

I personaggi principali sono due tipetti con tanto carattere e grinta da vendere. Era dai tempi di Naruto e Sasuke che non trovavo un duo così ben assortito! Diversi come il giorno e la notte, si uniscono alla squadra della nuova scuola, spinti dall'amore per la pallavolo e dalla volontà di realizzare i propri sogni. E qui ti stupisce ancora! Perché non si tratta del solito anime, dove tutti si allenano fino allo sfinimento e banalmente vincono. No, qui si fatica, ci si allena da pazzi però l'esito non è poi così scontato. Per questo apprezzo «Haikyuu!!», perché è proprio una storia di vita, quella di questo gruppo di ragazzi che si allena insieme e che si trova a fronteggiare insieme varie situazioni. È senza dubbio uno dei migliori anime del genere slice of life che abbia mai visto, lo definirei quasi motivazionale, perché lascia anche qualche spunto di riflessione.
Questo però non tragga d'inganno, non ci trovammo di fronte ad un anime serioso, ci sono infatti spesso scenette davvero esilaranti!

Insomma, per concludere, «Haikyuu!!» è un anime sportivo fatto molto bene: ti fa appassionare alla pallavolo (personalmente molto di più che «Mimì» o «Mila e Shiro») tanto quanto «Slam Dunk» lo fa alla pallacanestro. Lo consiglio vivamente a chi ama il genere spokon, ma anche a chi è in cerca di anime divertente da vedere.


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reactorr

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
Sono una persona che crede che il 10 vada solo ad anime che potrebbero definire un genere intero, che possano essere usate come metro di paragone, un olimpo di pochi scelti. Devo dire in tutta onestà che "Haikyuu" ci va molto vicino, ma è solo l'inizio di quella che sembra essere una delle più interessanti serie spokon, a tratti shonen, giapponesi.
Se non vi siete mai approcciati al genere sportivo, questo è il momento perfetto per iniziare. "Haikyuu" è un anime sportivo travolgente che vi prenderà tantissime ore fino alla fine... finché la partita non sarà finita, e la palla avrà toccato terra.

Forse il motivo perché questa serie mi è piaciuta tanto, è che insegna tanti valori che molti sottovalutano, è un anime che inspira a credere in se stessi, di combattere fino alla fine, di non arrendersi mai. Insegna che nella vita, bisogna farsi il culo per giocare, non ci sono altre vie, e si, se un giorno verrai sconfitto beh, non è ancora finita. Per "giocare" non intendo la pallavolo, tema centrale della serie, ma giocare al gioco della vita. Sono anche un romantico, mi emoziono facilmente. Non mi vergogno a dire che ho provato emozioni forti guardando questa serie, che ahimé ho divorato in poche ore, ma sicuramente la serie ormai avrà un posto particolare nel mio olipo degli anime.

Il punto forte di questa serie è il legame che c'è tra i personaggi di questa serie, come al solito, nella natura degli anime, estremamente caricati alcuni, mentre molto credibili altri. Ho adorato ogni singolo giocatore e personaggio, perfino le squadre avversarie sono curate dal punto di vista caratteriale (e anche fisico). Una serie che va vista anche solo per vedere come il legame di questa squadra si allaccia, e come si rafforza episodio dopo episodio.

Se non vi ho ancora convinti, devo dire che a livello di atmosfere siamo al top, disegni interessanti e curati, personaggi in primis. Musiche mi sono piaciute tutte, anche le varie sigle. Tecnicamente la serie è geniale, le partite vengono una multidufine di punti di vista e "quick time-event" che rendono la scena estremamente complessa e dinamica, che lascia spazio alla suspence, e soprattutto, alla strategia che rende ogni episodio più interessante dell'altro.


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Dazai

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
Quella che mi appresto a recensire è, per quanto riguarda le opere sportive, uno degli anime meglio riusciti che sia stato fatto.
Come si intuisce la trama è molto semplice e lineare, senza grosse pretese; c'è il classico protagonista che si allena per diventare più forte e per sconfiggere avversari sempre più tosti. Durante la visione però si nota una cosa in particolare: è divertente ed esaltante. Per quanto mi riguarda non riuscivo a distogliere lo sguardo dalle partite e una puntata tira l'altra (elemento fondamentale per poterlo considerare un'ottima opera); azione frenetica, ansia per ogni singolo punto (perso o guadagnato che sia) e fiducia nei compagni di squadra sono i capisaldi dell'anime.
Tecnicamente è perfetto e ognuna delle fasi di gioco (dal servizio alla fine dell'azione) è ben rappresentata dando spazio anche scene molto appariscenti come durante la battuta.
Come detto precedentemente la trama è molto semplice, cosa su cui si può sorvolare grazie ad un caratterizzazione dei personaggi molto ben riuscita; ognuno dei personaggi ha abitudini, caratteri e capacità diversi. Tutti si troveranno ad affrontare situazioni e momenti difficili senza i quali non potranno migliorare e, cosa non meno importante, viene ritagliato un bel po' di tempo e spazio alle riserve che lotteranno per avere un posto da titolare.
La si può definire una lotta per la supremazia in campo tra avversari ma anche, e soprattutto, tra compagni di squadra che miglioreranno ogni volta per giocare ancora una partita e/o per evitare di essere sostituiti; la voglia di giocare ancora, il non voler lasciare il campo e il desiderio di migliorarsi sono proprio il leitmotiv dell'anime.
Per concludere non bisogna dimenticare gli sketch che sono un ottimo intermezzo per ridurre l'ansia durante la partita, senza risultare fuori luogo.

P.S. Ovviamente durante l'anime ci saranno le dovute spiegazioni per chi non è ferrato in questo sport.


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Titania

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Haikyu!! è stato veramente una sorpresa.
È un anime sportivo, basato principalmente sul gioco della pallavolo maschile, e andrà in onda sulle reti televisive italiane private il prossimo autunno. Si compone di due serie da venticinque episodi ciascuna; la terza è in produzione e andrà in onda nella prossima stagione.
Haikyu!! aveva già attirato la mia attenzione con l’uscita del manga in Italia, ma per problemi di spazio ho dovuto rinunciare all’acquisto, e soltanto qualche giorno fa ho finalmente deciso di iniziare a guardare la versione animata.

La trama è grossomodo la solita: la squadra del liceo deve iscriversi e superare i vari tornei locali e regionali per poter arrivare a competere nelle gare nazionali, e per poterci riuscire deve allenarsi duramente e creare omogeneità e fiducia tra i giocatori in campo. Questi ultimi sono persone comuni, non hanno poteri sovrannaturali e non ci troviamo di fronte ad una cosiddetta “squadra dei miracoli”, ma nonostante questo riescono comunque a dare il meglio di sé e a sviluppare nuove strategie per far fronte alle diverse squadre avversarie. È facile associare il tutto a una vera partita di pallavolo, ma d’altra parte ci sono piccoli dettagli che naturalmente si discostano dalla realtà. C’è il genio della situazione, con i suoi passaggi precisi e i mille calcoli mentali che fa durante le partite, ci sono i passaggi veloci e imprendibili, ma alla fine è proprio questo che rende belle le serie animate, che pur ispirandosi alla realtà non la copiano mai totalmente. Nonostante le sue incredibili capacità comunque anche Kageyama non è perfetto, deve affrontare i suoi problemi e migliorarsi continuamente, come il resto della squadra d'altronde.
Credo che il punto di forza di Haikyu!! siano le partite perlopiù veritiere, che mi hanno letteralmente incollata allo schermo nell’attesa di scoprire che metodo avrebbero adottato per sbloccare il gioco o per fare punto. In ogni match esce qualcosa di nuovo, il tutto senza mai essere trascendentale. Ci si basa principalmente sulle capacità di osservazione e concentrazione dei giocatori: un gesto, una parola, un dettaglio e vengono svelate le debolezze degli avversari, molto credibili anche loro. Naturalmente fa da sfondo a tutto quanto il principio secondo il quale la pallavolo è un gioco di squadra e si vince insieme e non da soli, e anche questo rappresenterà un fattore di crescita per i personaggi.
Grazie alla presenza del sensei Takeda, poco esperto dal punto di visto tecnico, vengono anche spiegate le regole base del gioco e le caratteristiche dei ruoli assunti dai giocatori.

L’ho divorato in pochissimo tempo, un episodio dopo l’altro perché mi sembrava di vivere quelle giornate insieme a loro, e come loro volevo assolutamente conoscere l’esito della partita. Non immaginavo mi coinvolgesse fino a questo punto, quanto prima inizierò la seconda serie.

Utente56749

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Utente56749

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8,5
Ho iniziato a vedere questa serie pur sapendo che, per quanto la decantassero migliore, non avrebbe mai superato Slam Dunk nella mia classifica personale.
Il motivo? Ovviamente i disegni, neanche lontanamente paragonabili a quelli di Inoue. Detto questo, devo ammettere che, una volta superato il disagio per quei poveri personaggi completamente privi di naso (sì, sono un tipo piuttosto pignolo quando si tratta di grafica), la colorazione e le animazioni sono decisamente piacevoli, sicuramente superiori all'ormai datato adattamento di Slam Dunk.
Ma perché questo paragone così diretto tra uno spokon sul basket e uno sul volley? Credo che chiunque abbia visto entrambi questi lavori non abbia potuto fare a meno di accoppiarli. Certo, sembra più plausibile che la coppia Shoyo-Tobio sia ispirata (per colore di capelli, legame tra i personaggi e -più o meno- ruolo in campo) più alla coppia Mila-Nami del vecchio Mila e Shiro piuttosto che ad Hanamichi-Rukawa di Slam Dunk, ma le situazioni somigliano molto di più a quest'ultimo:
si tratta sempre di squadre che hanno avuto il loro momento di gloria in passato, entrambe grazie ad un allenatore severo, ma che oggi sono in decadenza. I protagonisti sono sempre due primini, entrambi dotati per lo sport, tuttavia solo uno dei due l'ha praticato con rigore e costanza dagli anni passati (Rukawa in SD, Tobio in Haikyuu) ed è per questo molto più riconosciuto dell'altro, che tuttavia riesce comunque a spiccare malgrado i numerosi errori iniziali. Simili anche i rapporti con le altre squadre, c'è sempre una nemica costante con la quale bisogna scontrarsi di muso finché non crolla (Ryonan in SD, Seijoh in Haykyuu) senza considerare alcuni personaggi palesemente simili: Maki della squadra campione Kainan in SD ad esempio è molto simile (anche nel design) a Ushijima della Shiratorizawa ed entrambi ne sono capitani ed assi. Insomma, le due strutture sono piuttosto simili e per questo, purtroppo per Haikyuu! non posso fare a meno di paragonarle tra loro, al fine di fare una valutazione. Dico purtroppo perché, come già anticipato, sono dell'idea che nello scontro Haikyuu perda su tutti i fronti. Ovviamente espongo le mie motivazioni:
-ho già parlato del disegno e penso di non dover aggiungere nulla, si commenta decisamente da solo
-per quel che riguarda il realismo sono messe entrambe abbastanza bene, considerando gli altri spokon, ovvero non c'è niente di ridicolmente eccessivo, almeno per chi come me appartiene alla generazione di Holly&Benji e Mila e Shiro appunto, con palloni che diventano frittelle e campi lunghi chilometri e chilometri (anche se la frittella ce la regala anche Haikyuu in una puntata della seconda stagione, ma glie lo si perdona considerandolo un espediente espressionistico).

[Piccolo SPOILER] Ad ogni modo trovo più credibile l'evoluzione di Hanamichi, che non diventa certo un asso nel giro di un anno ma rimane piuttosto imbranato in molte cose, come è giusto che sia, rispetto a quella di Shoyo che diventa fin troppo perfetto per i miei gusti... [fine SPOILER]

-per quel che riguarda la struttura degli incontri è davvero identica, con una pecca di Haikyu (e qui ci vuole un altro spoiler)

Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)
Il difetto di Haikyuu, che comprenderà solo chi ha visto anche la seconda stagione, sta nel ripetere l'identico schema due volte nella battaglia finale contro la Seijoh, quando il terzo set era decisamente di troppo
Attenzione :: Spoiler! (clicca per visualizzarlo)


-tolte le considerazioni di genere (cioè legate al fatto che stiamo parlando di anime sportivi) quanto a godibilità, trovo comunque migliore il lavoro di Inoue, perché non sopporto quando TUTTI i personaggi di un anime sportivo sono SEMPRE motivatissimi, sempre interessati solo a vincere i propri nemici, sempre fissati solo con lo sport, sempre ad allenarsi 56 ore su 24 e sempre nel solito movimento stile catena di montaggio. Insomma, diventa noioso quando TUTTI hanno la loro battaglia personale da vincere, il loro traguardo da raggiungere che rigorosamente fallisce sempre al primo tentativo e va sempre in porto all'ultimo. Cambiare schema non guasterebbe, ecco, senza considerare che è davvero irrealistico e soprattutto, anche se esistessero persone del genere, sarebbe davvero controproducente allenarsi così tanto sulla solita cosa, dato che il nostro corpo non è progettato per apprendere in maniera lineare ma a scatti, tanto che le pause tra un allenamento e l'altro sono quasi più fondamentali dell'allenamento stesso.
I personaggi di Haikyuu insomma, sono molto più seriosi e coi piedi sulle spalle, quindi rimane poco spazio per la comicità e per i momenti più leggeri e alla fine rischia di diventare leggermente noioso a tratti.
Detto questo, se la trama fosse stata meno simile a quella del maestro Inoue sono sicura che avrei trovato questo anime un bellissimo lavoro. Per questo gli ho dato comunque 8 e mezzo, lasciando anche una possibilità di riscatto al manga, considerando che anche nel caso di Slam Dunk quest'ultimo è molto superiore alla serie animata.


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Eversor

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8,5
Ho incominciato ad amare (e praticare) il basket dopo aver visto da piccolo "Slam Dunk", ma chissà cosa sarebbe successo se, al suo posto, avessi visto "Haikyuu!!". Uno spokon incentrato sulla pallavolo che mi ha fatto letteralmente sognare. La storia si evolve in venticinque episodi e conquista soprattutto grazie alla carica e all'energia che comunica allo spettatore, i sentimenti trasudano sotto forma di emozioni e sudore, in una serie di partite davvero emozionanti.

Tutto incomincia con Hinata Shouyou, un giovane che si appassionò a tale sport dopo aver visto in televisione la partita della Kurasuno, una squadra liceale in cui giocava il "Piccolo Gigante". Tale giocatore non risaltava certo per la propria altezza, ma grazie ai suoi salti spettacolari e alla maestria delle proprie schiacciate, riusciva a segnare una valanga di punti.
Fu amore a prima vista. Hinata, che mostrava la stessa statura minuta, provò subito a cimentarsi in questo sport, sebbene le medie che frequentava non avessero un club di pallavolo. Si allenò duramente, da solo, e, nel suo terzo anno, dopo aver racimolato altri cinque compagni (totalmente inesperti), partecipò al suo primo torneo. La partita d'esordio, però, sarà un vero e proprio strazio: incontrarono sulla loro strada il temibile alzatore Tobio Kageyama che, nonostante gli sforzi di Hinata, li distrusse.
Il giovane protagonista si ripromise di migliorarsi e battere in futuro quell'avversario così formidabile e spaventoso. Entrò nella Kurasuno (che nel frattempo era andata in declino in quanto a forza) ma, sorprendentemente, scoprì di essere in squadra proprio con Kageyama. Cosa succederà? Riusciranno i due a convivere? E, soprattutto, saranno in grado di riportare agli antichi splendori la loro squadra?

Al di là di come sono state realizzate le varie partite, ciò che colpisce maggiormente e che dona spessore a questa serie, è la grande capacità di realizzare personaggi "forti" e a tutto tondo. Il protagonista, Hinata, riesce subito ad attirare l'attenzione, sia con i suoi capelli arancioni sia con quel carattere solare ed energico. Mette il cento per cento in tutto ciò che fa, e gli altri non possono che seguirlo.
D'altro canto, però, c'è bisogno di una figura capace di opporsi a questa piccola batteria umana. Ed ecco allora lo scontroso Kageyama, una sorta di antitesi di Hinata. I due dovranno convivere insieme, e vederli scontrarsi ogni volta è sicuramente divertente. L'importante, tuttavia, consiste nel non lasciare questi accenni iniziali incompiuti, ma mostrare (come effettivamente accade) la crescita delle due figure sopra descritte.
Bello anche lo spazio concesso agli altri compagni di squadra, che non si limiteranno al semplice ruolo di "compagni", appunto, ma prenderanno in mano la situazione, emergendo ognuno con la propria personalità. Tra tutti, devo ammettere di aver trovato piuttosto interessante Daichi, il capitano, e Tsukishima, un primino anche lui e con un carattere piuttosto particolare.
Passando ora alla trama in sé, non si può che considerarla soddisfacente. Non si distacca poi molto dagli schemi tipici del genere sportivo, ma in fondo non può essere considerato un male. Il modo in cui vengono trattate le varie situazioni e le emozioni che riescono a far provare, nascondono sicuramente un piccolo moto di prevedibilità. Se gli sviluppi sono quelli, la strada compiuta è sicuramente nuova e piena di passioni diversificate. A ogni pallone giocato, il cuore sussulta, e l'ansia provata dai giocatori in campo viene trasmessa, amplificata, allo spettatore.

La grafica è interessante, mostra dei disegni originali e uno stile piuttosto particolare. I colori sono utilizzati in maniera sicuramente scenografica, stupendo e meravigliando in alcuni momenti. I personaggi manifestano un design accattivante, e non ho potuto che innamorarmi dello sguardo di Hinata, quando decide di fare sul serio.
Interessante anche il modo in cui vengono descritti i vari movimenti, così da conferire proprio il senso di velocità e fermento. Durante la partita troveremo momenti maggiormente dinamici, alternati ad attimi più commoventi, in cui veloci flashback e considerazioni spezzano (ma in modo appropriato) il corso principale degli eventi.
Ottima la colonna sonora e altrettanto positivo il doppiaggio.

Ogni puntata è una carica di passioni, e lo spettatore non può far altro che abbandonarsi completamente a questo anime, divorandolo tutto d'un fiato. Il finale lascia a bocca aperta, indecisi se piangere o ridere, in un turbinio di sentimenti contrastanti. Ovviamente, la storia non si è conclusa, ma è già pronta la seconda stagione, che continuerà la vicenda di Hinata e amici.
Sono felice di aver intrapreso la visione di quest'anime, in un paese in cui, oltre al calcio, c'è ben poco. La pallavolo è vista da molti come un sport femminile, ma spero che "Haikyuu!!" sia stato in grado di mutare questo pregiudizio errato. Uno sport bellissimo, in cui si salta, si corre e ci si diverte…

Voto finale: 8… e mezzo!


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KenRen

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Davvero un bell'anime sportivo, character design davvero riuscito ed azzeccato, in relazione al carattere dei personaggi. Ottime le animazioni, molto fluide, e la scenografia è davvero studiata.
Il ritmo è piuttosto alto per tutti i venticinque episodi, non ci sono molti momenti morti e le gag da fan-service sono ben integrate nello scorrimento della trama.
Se vogliamo trovare proprio un difetto, direi il capitano della squadra: non è particolarmente carismatico e non ci sono dei tratti distintivi che lo caratterizzino a dovere, è il classico bravo ragazzo, gentile e innamorato dello sport che pratica. Invece, è davvero ben fatto il personaggio di Hinata, l'argento vivo, che rende ancor più vivace l'anime.


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Afuro

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
Cercando nuovi anime da guardare, in vista della prossima stagione, mi son imbattuto in un anime che da qui a poco avrà una seconda stagione. E così, mi sono rimboccato le maniche e ho divorato in tre giorni "Haikyuu!!".
La storia di questo anime inizia con un "nanerottolo", il nostro protagonista, che, dopo aver faticosamente riunito una squadra di pallavolo nella sua scuola media, riesce finalmente a partecipare a un torneo. Purtroppo, però, i suoi compagni sono solo amici e non degli effettivi giocatori di pallavolo, pertanto, la prima partita di Hinata, non va esattamente nel verso giusto. Allora, dopo la partita, giura "vendetta" sportiva verso Kageyama, formidabile alzatore della squadra avversaria. Personalmente, credo che già qui la serie inizi a stupire positivamente, ponendo i due "nemici" nella stessa squadra. Anche grazie a questo, la serie riesce a svilupparsi tutt'attorno a una serie di tematiche, come ad esempio il gioco di squadra, ecc., nonostante inizialmente possa sembrare "concentrata" solo sulla questione della vendetta sportiva di Shoyo verso Kageyama. Fin dai primissimi episodi, si può star tranquilli di non doversi annoiare, difatti, il lato migliore di tutta la serie è sicuramente la presenza ben dosata di scene comiche che, seppur non rasentino la quintessenza dalla comicità, riescono sempre a strappare un sorriso. I personaggi sono un altro punto forte della serie: inizialmente potrebbero sembrare leggermente stereotipati, ma, col passare degli episodi, vengono approfonditi e dotati di una personalità, non dico complessa, ma quantomeno "reale". Nulla da dire sulla trama, che, nel suo essere praticamente riciclata (non fraintendetemi, non è un aspetto "negativo"), viene ben gestita. Idem per la sceneggiatura degli episodi e per la regia degli stessi: sia chiaro, non sono nulla di troppo sopra le righe, ma fanno il loro dovere e anche abbastanza bene. Anche il comparto grafico e le animazioni sono buoni: per tutti e venticinque gli episodi non hanno mai cali "vistosi" di qualità e, se talvolta vi sono, sono impercettibili e non influenzano la godibilità dell'episodio. Nonostante tutte queste note positive, vi sono inevitabilmente anche cose meno positive: prima fra tutti, in alcuni episodi, di tanto in tanto, sembra quasi che la serie "corra" verso le partite ufficiali. Il che non è un vero proprio difetto, solo, personalmente, in alcuni episodi sarei andato più lento. Altra critica che mi sento di "addossare" alla serie è che, talvolta, i disegni dei personaggi non sono il massimo. Non che siano disegnati male, ma, al vedere alcuni nuovi personaggi, si potrebbe avere la sensazione di déjà-vu visto che lo stile della maggior parte dei personaggi non si discosta troppo. Per concludere, credo che il più grande pregio/difetto della serie stia nella sua semplicità.
Già, perché "Haikyuu!!" non tenta di essere ciò che non è, "sa" di essere un anime sulla pallavolo e non "s'immischia" in temi o troppo grandi, o che non c'entrano nulla con la base della trama. Se, da un lato, questo è un grande pregio, (già che negli ultimi tempi un sacco di anime sportivi provano ad essere ciò che non sono), allo stesso modo è un difetto, poiché nonostante tutti i bellissimi pregi di "Haikyuu!!", di quest'ultimo non c'è davvero nulla di particolarmente indimenticabile o che faccia gridare al capolavoro. Questo è il "mezzo difetto", se mi si concede il termine, che adduco alla produzione. E questo, da solo, è bastato a evitare il 10. Comunque, lo consiglio a tutti, fan della pallavolo e non: vi terrà incollati allo schermo per tutti e venticinque gli episodi. Aggiungo anche che il finale è davvero carino, seppur nulla di speciale, ed è abbastanza originale, tanto da farmi quasi scendere una lacrima di commozione.
Consigliatissimo.


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Tacchan

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
I titoli legati alla pallavolo hanno contraddistinto la mia infanzia, ma questa è la mia prima volta con la pallavolo maschile, senza contare che sono passati decenni dalla mia ultima serie del genere. Haikyuu!! è stato un piacevole ritorno alla pallavolo, nonostante qualche insicurezza nella parte iniziale. E' curioso come inizialmente elegge a protagonista un soggetto abbastanza atipico, ovvero un ragazzo non molto alto, che tra l'altro intende fare lo schiacciatore, sfruttando un'elevazione fuori dal comune. Ben presto risulta chiaro che la vera protagonista è l'intera squadra, così come deve essere, anche se indubbiamente vi sono due personaggi che spiccano, ovvero il già citato Hinata e Kageyama, un alzatore molto dotato tecnicamente, ma che presenta problemi caratteriali legati ad un egocentrismo difficile da controllare.

Non trovo necessaria una sinossi sulla trama, lo stampo è il classico spokon, ovviamente rivisto in chiave moderna, avete presente il ragazzo che a seguito del talento, della passione e del duro lavoro vuole diventare il migliore? Anche Haikyuu!! gioca su questo concetto, ma ha le sua carte da giocare, in particolare la miscela di personaggi che riesce a proporre.

Anche perché la narrazione e la sceneggiatura non offrono particolari picchi, all'inizio il tono è sin troppo scherzoso e di cazzeggio, tanto che la serie iniziava ad irritarmi quando per esempio perdiamo una puntata parlando del cagotto nervoso di Hinata, mentre io volevo vedere giocare a pallavolo. Dopo una doverosa presentazione dei vari componenti della squadra, svolta non sempre in modo brillante, si forma comunque un buon gruppo con diverse personalità sopra le righe. Si inizia a giocare di pallavolo e anche qui, nonostante un paio di puntate in cui le cose sembrano abbastanza banali, il ritmo sale e si inizia a vedere qualcosa di veramente buono, quando iniziano le vere difficoltà. Sia Hinata che Kageyama si trovano costretti e nelle condizioni di crescere: la loro "arma segreta" che all'inizio esalta e stupisce, finisce per non bastare e, a quel punto, gli individualismi devono svanire per un ampio e vario gioco di squadra. Subentrano le strategie e, come da tradizione del genere, vivremo flashback atti ad approfondire personaggi e antagonisti, fortunatamente nulla di troppo invasivo o prolisso. Ci troviamo quindi ad una seconda parte decisamente migliore della prima, con partite tese e giocate sul filo del rasoio, in particolare l'ultima, davvero ben resa e appassionante, in grado di offrire dei momenti esaltanti e piccole delusioni.

La prima stagione di Haikyuu!! finisce in modo non scontato, con ancora tante partite da giocare e con i personaggi lungi dall'avere espresso il loro vero potenziale. Serve decisamente una seconda stagione, ma intanto quanto visto l'ho trovato buono e coinvolgente: ci troviamo davanti ad un prodotto classico, che grazie ad una saggia realizzazione può offrire del divertimento agli appassionati delle serie sportive.


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Brook75

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Chi è nato nella mia generazione (classe 1975) ha visto una costante evoluzione dell'animazione nipponica, ma la qualità di molte trame è stata spesso inversamente proporzionale al miglioramento del disegno, con fanservice esagerato, storie trite e ritrite e personaggi che in molti casi dicono poco o nulla. Ci sono chiaramente delle eccezioni ("One Piece", ad esempio), ma, visto che le idee migliori sono state quasi tutte presentate in passato, soprattutto in ambito shonen, aspettarsi prodotti in grado di fare la differenza è spesso utopistico. Ebbene, nel caso di "Haikyuu!!" abbiamo invece a che fare con un'opera sublime. Io ammetto di adorare la pallavolo e sono un tifoso sfegatato delle nostre nazionali (soprattutto quella femminile, dato che i maschi ultimamente hanno dimostrato ben poca serietà ed attaccamento alla squadra e alla maglia, mentre le fanciulle si stanno impegnano alla morte per creare un team affiatato e si vede proprio che ci credono con tutte loro stesse!). Per questo, il mio giudizio potrebbe anche essere di parte, ma la particolarità di "Haikyuu!!" è che anche uno che non è esperto di questo bellissimo sport (che ho praticato per un po' alle superiori) si innamora davvero della Karasuno e comincia, piano piano, a tifare per questi ragazzi. Si, parlo al plurale perché ho visto sin troppe opere dove si parla di sport di squadra in cui quello che conta è il protagonista; se manca, il team diventa scarso... una cosa assurda! Soprattutto nella pallavolo, non esiste il concetto di "giocare da soli": è una delle attività corali per eccellenza. Basta vedere una partita della nostra nazionale femminile maggiore per capirlo: sono molto unite e partecipano tutte alla creazione del gioco. E questo vale anche in piccolo, pure in un team messo insieme per partecipare ad un partitella amichevole in un parco pubblico. Questo messaggio viene fuori in modo potente in "Haikyuu!!" e lo fa in maniera progressiva ed intelligente (perché nessuna squadra nasce affiatata): il giovane Shouyou Hinata vede, quando è al primo anno delle medie, una partita della Karasuno in cui viene celebrato un abile centrale, chiamato "Il Piccolo Gigante" e sogna di diventare come lui. Ma si rende conto che in campo non si gioca da soli e, come lui, Tobio Kageyama, che per un periodo è suo rivale (e i siparietti tra i due, che spesso litigano per tutto, sono uno dei punti di forza della serie, dato che da essi nascerà una grandissima amicizia ed un affiatamento che sarà l'eco di quello di tutta la squadra). Ma la forza delle loro intenzioni di vincere si fonde con quella dei compagni di squadra della loro nuova scuola superiore (la Karasuno, appunto, ormai decaduta) in cui tutti membri della squadra ci vengono mostrati con le loro speranze, i desideri e le paure (l'episodio 9 è emblematico in tal senso ed è anche uno dei più toccanti della prima serie) e, piano piano, i nostri scopriranno quanto è forte quel legame che da scopo comune darà vita a grandi amicizie. Come se non bastasse, nella serie vediamo anche il punto di vista non solo dei vincitori, ma anche degli sconfitti e il loro desiderio di rivalsa. Ogni team avversario ha le sue motivazioni e spesso scopriremo che anche personaggi apparentemente antipatici hanno sogni grandi in fondo al cuore, tanto da farci vivere ogni match come un momento unico in cui ci emozioneremo per le giocate di questi ragazzi. "Haikyuu!!" è un anime che fonda la sua forza sul concetto di coesione ed amicizia, ma non del sacrificio assoluto e la negazione del singolo com'era tipico di una certa mentalità nipponica degli anni passati, bensì impegno e fratellanza in cui le idee, i sogni e i desideri di ognuno sono comunque presenti e forti e devono fare i conti con la realtà. In tal senso, è di una bellezza sconvolgente il fatto che i "senatori" della squadra, ormai prossimi al passaggio all'università, decidano di continuare a giocare per un ultimo torneo mettendo a rischio la loro carriera scolastica pur di inseguire entrambi i loro sogni: poter andare avanti nella vita, ma coltivare la loro passione. Negli anime del passato, questo "sacrificio" non c'era mai, con i veterani che appendevano le scarpe sportive al chiodo per seguire i consigli degli adulti. Potrebbe quindi sembrare una forma di ribellione verso lo status quo, ma in realtà si tratta solo della presa di coscienza che, da tempo, i giapponesi dovrebbero imparare dall'Occidente (una delle poche cose davvero buone che abbiamo qui e che nemmeno in Europa o negli USA applichiamo sempre, dimenticandoci spesso che non siamo numeri, ma persone, e che dovremmo non seguire una massa belante, ma credere nelle nostre idee ed avere il coraggio di perseguire i nostri sogni). Un invito quindi ad essere artefici del proprio destino e capaci di superare i propri limiti, per dare vita ad un futuro in cui sentirsi davvero realizzati e non solo ingranaggi di un sistema. "Haikyuu!!" trasmette questo e molti altri valori, sa divertire ed emozionare, persino commuovere, e ci spinge a vedere l'episodio successivo per sapere cosa accadrà dopo.
Molto bello il disegno dei personaggi e delle ambientazioni, che risultano verosimili e credibili (aiuta anche la sponsorizzazione della Mikasa, da sempre uno dei partner ufficiali della FIVB - Federation Internationelle de Volley Ball). Semplicemente indimenticabile la colonna sonora, con brani sempre adatti alle varie situazioni e che rimangono impressi nella memoria (ed assoceremo immediatamente una melodia con un momento dell'anime). Pregevolissimo il doppiaggio, con personaggi che risultano davvero ben caratterizzati e mai anonimi. Si attende ad Ottobre una seconda serie.


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zetadienne

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Haikyuu!! è una serie sportiva tratta dal manga omonimo scritto da Furudate Haruichi, autore anche di Nisekoi.

Di cosa parla Haikyuu!!? Haikyuu parte inquadrando perfettamente coloro che sono i protagonisti delle vicende: ci vengono presentati, dal primo episodio, Hinata Shoyo, ragazzino innamorato della pallavolo ma che pecca in altezza (supera di poco i 160 cm); e Kageyama Tobio, palleggiatore dal talento innato ma con qualche problema relazionare (pretende troppo dai suoi compagni di squadra, arrivando a strafare e mettendo in crisi il teamwork).

Hinata viene presentato immediatamente e si conosce subito il personaggio: è facile da capire, perché gentile, simpatico, euforico, con tanta voglia di fare e di giocare ma con tanta ansia da prestazione. Kageyama è invece più freddo e distaccato e mostra un carattere tenace ma con tanto amore verso la pallavolo.

Fanno entrambi l'ultimo anno delle medie e nel primo episodio si scontrano (perché appartenenti a squadra diverse). L'esito è chiarissimo: per la squadra di Kageyama, la partita è facile e dura solo 31 minuti. La squadra di Hinata vede solo Hinata come giocatore di pallavolo, gli altri sono solo amici presi e convinti a giocare con lui... Hinata vuole dare una lezione al Re del Campo, soprannome di Kageyama, chiamato così per i suoi comportamenti definiti "tirannici", addirittura.

Dal secondo episodio in poi, Hinata si iscrive alla Karasuno, scuola superiore nella zona, perché stima il "Piccolo Gigante", uno schiacciatore Asso della Karasuno dall'altezza discutibile ma fortissimo. Col sogno di divenire anche lui un Piccolo Gigante, trova Kageyama in zona di battuta. Inizialmente i due litigano, ma si capisce che entrambi nutrono profonda stima nell'altro: Hinata per la tecnica di Kageyama; Kageyama per la velocità e potenza di salto di Hinata. Dopo varie peripezie e allenamenti segreti, dovranno fare una partita di allenamento contro gli altri due primini della squadra: Tsukishima e Yamaguchi. Facciamo conoscenza anche degli altri membri più adulti della squadra: il temerario capitano Daichi, fortissimo in ricezione; il saggio alzatore Sugawara, intelligente giocatore; Tanaka, esuberante schiacciatore forte in attacco. Ennoshita è il 6 giocatore della squadra, titolare all'inizio, ma avrà poco spazio. Kinoshita e Narita sono gli estremi panchinari, e non vengono approfonditi.

Nella partita d'allenamento, Hinata e Kageyama creano una nuova veloce, potentissima, secondo la quale Kageyama sfrutta la velocità e il salto di Hinata facendo sì che lui salti dove vuole nella lunghezza dei 9 metri ma dandogli comunque la palla attraverso delle tese o fast.

Dall'episodio 7 conosciamo Oikawa, alzatore con una battuta in salto che travolge, membro dell'Aoba Josai (soprannominata Seijo). Dall'episodio 8 invece entrano in scena due nuovi protagonisti: Asahi, asso della Karasuno (per cui Hinata proverà profonda stima) e Nishinoya, libero della squadra. Dopo varie peripezie i due si decidono a tornare nella squadra ed inizierà il torneo (a partire dall'ep 15). Non dico niente sull'esito delle partite del torneo per lasciarvi godere lo show.

Haikyuu!! è un anime emozionante. Sono sempre stato molto scettico all'idea di un anime sulla pallavolo: Mila e Shiro era certamente una perla della nostra infanzia, tuttavia, riguardandolo ora, non vi verrà che ridere guardando inquadrature e animazioni. Ma Haikyuu è un capolavoro di disegni, quindi sull'animazione non c'è da preoccuparsi: nessun calo e sembra di vivere una partita vera continua.

Partiamo da un punto di forza veramente invidiabile: i personaggi. I personaggi sono perfetti: sono diversi fra loro, ognuno con il suo passato, e vengono approfonditi, migliorati, si nota una crescita psicologica di ognuno di loro.

L'altro punto di forza è la realtà: non ci sono mosse strane (a differenza di Kuroko No Basket, suo diretto "avversario"), è tutto perfettamente realistico ed è un fattore che apprezzo enormemente. L'unica cosa che è al confine fra realtà e fantasia è la particolare veloce di Kageyama e Hinata, ma penso che (magari non così tanto) sia possibile. La proverò ad allenamento!

Il lato divertente: ci sono infinite gag divertenti e se non vi faranno ridere, almeno vi faranno sorridere. Spesso sono geniali.

La costruzione degli episodi: per me la costruzione degli episodi è perfetta. Non ci si annoia mai (merito anche del punto sopra) ma soprattutto i match non durano troppo o troppo poco e si tende ad amare ogni punto.

Le emozioni: sì, anche un anime sportivo sa emozionare. L'autore gioca sui personaggi, creando situazioni che spesso fanno emozionare. In un'occasione mi è scesa una lacrimuccia per il capolavoro creato. Se si vogliono provare emozioni causate da uno sport e dall'amore verso (quello, o in generale) gli sport, Haikyuu fa per voi.

L'unica nota negativa è il fandom: si trovano ovunque fangirl che vi faranno storcere il naso, se non ne siete il tipo. Col fatto che è un anime formato da personaggi maschili, si tende a yaoizzare ogni personaggio ed è una cosa che non amo. Ma se siete anche voi così, troverete terreno fertile!

P.S.: AnimeClick non lo mette, ma la serie esiste anche doppiata in italiano, anche se amatorialmente... lo fanno un gruppo chiamato HQDub!

Voto finale: 10 assoluto. Attendo con ansia la seconda serie.


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aniram

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Haikyuu racconta le vicende di una squadra di pallavolo e sopratutto di Hinata, che in prima superiore è alto come un ragazzo delle medie. Il suo sogno è di diventare l'asso della sua squadra di pallavolo. Non viene preso sul serio dagli avversari fino a che non schiaccia. Nonostante l'altezza, infatti, Hinata è incredibilmente veloce e agile. I suoi salti riescono a competere anche con i giocatori più alti. Il suo sogno è vincere per poter rimanere in campo e giocare ancora.
Kageyama è invece un alzatore molto dotato, intelligente e preciso. Purtroppo, è anche superbo e pretende troppo dai suoi compagni di squadra, tanto da guadagnarsi il soprannome "il Re del campo".
Quando questi due si incontrano alle superiori e sono costretti a giocare una partita insieme, le alzate "superveloci" di Kageyama, imprendibili per chiunque, cominciano a funzionare con Hinata. La fiducia completa di quest'ultimo che la palla sarebbe arrivata è stata l'inizio della loro amicizia. Per Hinata, che non ha avuto una squadra fino in terza media, quando è riuscito a convincere cinque persone a caso a seguirlo in un torneo, avere qualcuno che gli alza la palla e una squadra su cui poter contare non è affatto scontato.
Ben presto si aggiungeranno altri personaggi, tutti in qualche modo particolari e alcuni addirittura eccezionali. Si evolveranno le personalità di tutti, sia delle matricole che dei senpai per cui quello sarà l'ultimo anno.
Diversamente da altri anime di questo genere, in Haikyuu non ci sono talenti eccezionali e infallibili, ma giocatori che faranno del loro meglio per poter raggiungere il proprio obiettivo.
La trama è dunque equilibrata e credibile.
Infine, gli antagonisti, che all'inizio sono antipatici (e si spera sempre che perdano), dopo la partita - e in certi casi durante - svelano una psicologia non meno profonda dei nostri protagonisti.

Insomma, Haikyuu!! è pieno di personaggi molto ben caratterizzati a cui è facile affezionarsi ed è proprio questo che rende un semplice anime sullo sport un capolavoro dell'animazione.
I disegni particolari ma gradevoli e la colonna sonora molto varia (le opening e le ending sono una più bella dell'altra!) completano il tutto per arrivare al più che meritato 10.


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amaranta

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
Ed eccomi qui a recensire il mio primo anime sportivo, il primo di cui arrivo a vedere l'intera prima serie e attendo trepidante la seconda. Un successo, se penso che ho sempre trattato pietre miliari come "Captain Tsubasa" e "Mila e Shiro" come anime semi-demenziali. La pallavolo non è nemmeno il mio sport preferito, anzi.
Non starò qui a riassumere la trama, di cui si trovano già riassunti esaustivi in rete e in questo sito. Non è nulla di originale nel suo genere, l'originalità sta nel modo in cui viene trattato il tema della pallavolo e nell'approfondimento psicologico dei personaggi. Oltre ai due maggiori protagonisti, presentati e analizzati nelle prime puntate, tutti gli altri componenti della squadra hanno il loro approfondimento psicologico che ne mostra riflessioni e storia personale, facendoceli conoscere meglio e apprezzare ancor di più nell'impegno che mostrano per la squadra. Ho inoltre l'impressione - certezza, anzi, visto che il manga continua ed è già prevista una seconda stagione - che di alcuni giocatori dobbiamo ancora conoscere molto, vedi Tsukishima e Yamaguchi.
Ho apprezzato molto come, nei frangenti più insospettabili, potesse avvenire il "momento topico" di uno qualsiasi dei personaggi, vedi per una ricezione all'ultimo secondo, un passaggio inaspettato o un'azione particolarmente riuscita. Ed è effettivamente così che avviene: nel corso di una partita, chiunque può salvare la situazione all'ultimo o sbagliare qualcosa e far perdere un punto alla propria squadra.
Devo dire, però, che tutto ciò non sarebbe stato sufficiente se l'animazione non fosse stata all'altezza di una storia del genere: ciò che mi ha davvero rapita è stata l'ottima qualità delle animazioni, che possono davvero affossare un genere come quello sportivo se rigide e ripetitive (questa è un'opinione esclusivamente personale). In "Haikyū" le animazioni sono invece briose e sciolte, raggiungendo punti epici in più di un'occasione.
Ottimo doppiaggio, colonna sonora molto bella con una particolare menzione speciale per la prima opening ("Imagination" degli SPYAIR) e la prima ending ("Tenchi Gaeshi" dei Nico Touches the Walls, già conosciuti per una splendida opening di "Naruto").

Piccolo appunto personale: ho particolarmente apprezzato le metafore relative al volo e i giochi di parole coi nomi di personaggi e istituti scolastici - cosa comune a parecchi manga, ma qui il livello di metafore e parallelismi è particolarmente significativo.
I nostri giocano per la Karasuno (dove karasu significa "corvo", e lì le battute sui "corvi che non sanno più volare" si sprecano), mentre il loro rivale di sempre è la Nekoma: questo dà luogo a spettacolari "battaglie della discarica"! XD
Se Hinata è il "sole", hi 日 che deve attirare su di sé l'attenzione degli avversari, Kageyama è colui che opera nell'ombra, kage 影 e orchestra l'intero gioco, mentre Tsukishima è la luna, tsuki 月 che opera senza attirare troppo l'attenzione. Azumane e Nishinoya sono opposti e complementari perfino nel nome: l'uno è il "picco dell'est" e l'altro la "valle dell'ovest", i loro nomi propri Asahi e Yū significano rispettivamente "sole del mattino" e "sera".
Ma i veri protagonisti di questo anime sono Kageyama Tobio e Hinata Shōyō: il primo carattere del nome proprio di entrambi (tobi 飛 e shō 翔) significa "volare", e tali caratteri in combinazione danno la parola hishō 飛翔 che significa nuovamente "volo".
Credo inoltre che il momento più emozionante dell'intera serie, almeno per me, sia stato quando quello stendardo nero corvino viene nuovamente dispiegato sugli spalti: tobe! 飛べ, volate e giocate al meglio delle vostre possibilità.

In conclusione, "Haikyū" è un anime che consiglio anche a chi come me non è particolarmente appassionato del genere sportivo, visto quanto risulta coinvolgente e ottimamente realizzato.


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dtotaku

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
Finalmente uno spokon sulla pallavolo maschile come si deve! "Haikyuu!!" è uno dei pochi anime che ultimamente è riuscito ad attirare la mia attenzione e a farmi aspettare con ansia, settimana dopo settimana, i nuovi episodi. Sarà la storia, saranno i personaggi che adoro o i disegni che trovo stupendi, o forse un mix di tutto questo. A questo anime i pregi non mancano di certo. Prima di tutto, l'amore per la pallavolo che traspare: guardandolo ha fatto seriamente venire voglia anche a me di riprendere a giocare. Lo spirito di squadra, poi, che è uno degli aspetti essenziali della serie, viene rappresentato in maniera realistica ed emozionante. L'ansia che ti prende aspettando di vedere come andranno a finire le partite è indescrivibile. Ho dovuto trattenermi per non spoilerarmi cosa sarebbe successo su WIkipedia.
Se siete in cerca di un ottimo spokon, "Haikyuu!!" fa davvero per voi.


 2
Mikymate

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Quando ho scoperto il manga di Haikyuu!! sono stato ben felice di trovare finalmente un manga sul volley fatto per il verso, visto che l'unico conosciuto prima di lui era quello scempio di Mila e Shiro..
Ho trovato molto naturale che fosse trasposto in anime, sia per la validità della storia, che per il fatto che fosse un titolo di Shonen Jump con un discreto seguito, e ho osservato con ancora più piacere l'esplosione di consenso e di vendite di cui ha beneficiato il titolo dopo la sua messa in onda.

Per quanto mi riguarda, l'adattamento è venuto molto bene. La storia è molto fedele al manga a parte qualche piccola differenza di assoluta trascurabilità. L'altissimo voto che gli ho dato ha certamente una componente soggettiva non da poco, avendo praticato la pallavolo per vari anni capisco molto bene le meccaniche di gioco e riesco ad immedesimarmi sicuramente più di chi non conosce a fondo questo sport. Ma al di là di questo, è uno spokon con la S maiuscola.

Il pregio che più apprezzo è sicuramente il suo realismo: ultimamente si sono visti troppi sportivi dai superpoteri (non faccio nomi ma tutti capiranno), e se volessi una storia sovrannaturale non mi andrei a leggere un fumetto del genere, insomma..
Haikyuu da questo punto di vista è una ventata d'orgoglio nel panorama spokon, e mostra che si possono imbastire delle partite mozzafiato utilizzando le caratteristiche di normali giocatori unite a tanta strategia e ottime idee. Ogni partita ha qualche guizzo che la distingue dalla precedente, ed è lodevole come anche le partitelle o le amichevoli siano rese così emozionanti.

La caratterizzazione dei personaggi, per quanto non si possa dire estremamente originale, è molto ben distribuita: ci si affeziona facilmente a loro perché ognuno è reso particolare e riconoscibile da alcune peculiarità. I loro caratteri permettono diverse scene allegre che spezzano molto bene il ritmo con la tensione delle competizioni. Anche i membri delle squadra avversarie vengono adeguatamente esplorati, e non è cosa da poco.

Per quanto riguarda l'anime vero e proprio, ho trovato le animazioni ben fatte e molto dinamiche, all'altezza delle tavole originali, se non superiori in alcune sequenze.
Menzione d'onore va fatta alle musiche: le composizioni sono veramente spettacolari e calzanti. L'adattamento sonoro è perfettamente accompagnato ai momenti della storia, ne rafforza i pregi enfatizzando i momenti epici e lirici e cullando quelli più riflessivi.

Di difetti sinceramente non riesco a vederne degni di nota, consiglio a tutti i venticinque episodi di Haikyuu, che coprono i primi otto volumi del manga chiudendo il primo macro arco narrativo. Se vi piace seguite anche l'edizione cartacea della Star Comics, andando avanti la storia si mantiene della stessa qualità (al momento in cui scrivo sono usciti capitoli per sedici volumi), non vi deluderà.
E ovviamente è stata già annunciata una seconda stagione.


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Kahn97

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Da grande appassionato di pallavolo quale sono non potevo di certo lasciarmi scappare una serie a tema, se poi questa è tratta da un manga che sta riscuotendo un grande successo (è il terzo manga più venduto in Giappone nel 2014) allora le mie aspettative a riguardo non potevano che aumentare.
E per fortuna le mie speranze non sono state tradite, ma partiamo dalla trama. La storia segue le vicissitudini del club di pallavolo del liceo Karasuno, ma più in particolare quelle di Shoyo Hinata, ragazzo al primo anno di liceo la cui passione per la pallavolo deriva dall'ammirazione che prova per il "Piccolo Gigante", ex giocatore del Karasuno e grande protagonista dell'avventura del suo liceo ai nazionali. Dopo essersi allenato duramente per tutta la durata delle scuole medie, Shoyo decide di iscriversi al Karasuno per poter seguire le orme del proprio idolo.
Altra matricola del club di pallavolo è Tobio Kageyama, promettente alzatore e rivale di Hinata nell'unica partita disputata da quest'ultimo alle medie. Nonostante la rivalità che si è creata dopo quella partita i due saranno quindi costretti a collaborare per il bene della squadra e per raggiungere i propri obiettivi.
Il percorso che i protagonisti seguiranno li porterà a capire come nella pallavolo un singolo non possa risolvere la partita per quanto bravo possa essere e di conseguenza l'importanza del gioco di squadra (nella pallavolo più decisivo che in altri sport) e piano piano assisteremo alla creazione di quell'affiatamento che distingue una vera squadra da un insieme di singoli. L'importanza del gruppo viene anche sottolineata dalla scelta molto azzeccata di concentrarsi, seppur con maggior attenzione sui due protagonisti, sull'offrire uno spessore psicologico a ciascuno dei componenti della squadra. I personaggi sono ben delineati e a ciascuno verrà riservato uno spazio all'interno della trama, ognuno con le proprie preoccupazioni e desideri, a partire dal giocatore costante e con esperienza a cui viene preferito il giovane talento, fino al panchinaro insicuro di sé e del contributo che può dare alla squadra.
Altro punto a favore è il dare un proprio peso agli allenamenti, fattore che ahimè viene non sempre viene considerato quanto dovrebbe. 
E poi ci sono le partite: oltre all'ottimo comparto tecnico di cui Haikyuu!! può vantarsi, la capacità di quest'anime di catapultarti dentro il campo è eccezionale, riesce a farti respirare l'atmosfera del momento e non si risparmia di soffermarsi sui pensieri dei giocatori, sulle tattiche di gioco pur conservando la tensione e l'adrenalina dell'azione. Partite mai dall'esito scontato o predestinato che ci riservano grandi colpi di scena senza venire troppo meno al realismo. 
Degni di nota anche i vari siparietti comici, ben inseriti e che riescono quasi sempre a strappare una risata. 
Sono consapevole del fatto che questo voto sia dettato anche dalla mia passione per la pallavolo tuttavia ritengo che sia un'opera che può essere apprezzata da chiunque e anche se l'avessi vista con gli occhi di qualcuno che non conosce bene questo sport credo che il mio voto non si discosterebbe poi così tanto dal 10 con cui ho deciso di premiare "Haikyuu!!".

P.S. Nota di merito anche per le OST, in particolare adoro la seconda opening


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Hachicchi

Episodi visti: 25/25 --- Voto 9
Dopo aver assistito a una partita di volley, Shoyo Hinata decide di divenire il nuovo piccolo gigante. Fantomatico schiacciatore dell'istituto superiore Karasuno, i così detti corvi. La fortuna però non lo assiste e per i tre lunghi anni delle medie non può giocare in quanto non esiste un club di pallavolo scolastico. Durante il suo terzo anno, però, riesce a metter insieme una squadra di volontari ma incapaci giocatori e a iscriversi al torneo interscolastico. Al primo incontro viene sconfitto sonoramente da un team guidato dal prodigio Tobio Kageyama. Il giovane Hinata, così, dichiara al suo avversario che un giorno lo avrebbe battuto. La sorte vuole che i due si ritroveranno alle superiori per giocare dallo stesso lato della rete.

Ciò che ami fin da subito è il netto distacco tra i caratteri dei due protagonisti e l'assurda alchimia dei due quando sono sul campo da gioco. Però, e oso sottolinearlo, questo spokon ha un valore che viene evidenziato in tanti modi: la fiducia. Ciò che, secondo me, Furudate Haruichi vuole trasmettere ai suoi lettori è che il segreto del volley è credere nei propri compagni di squadra: se ti fidi dei tuoi compagni puoi superare qualsiasi muro.

Emozioni, dinamismo, come vuole il genere sportivo, e personaggi interessanti e ben curati. Trama, per il momento, non molto articolata. Ciò che rende il tutto interessante sono i profili psicologici dei giocatori: il perchè uno agisca in quel modo, in quel momento, in quella situazione. Anche se le scene sono continuamente annegate di allenamenti e partite, i sentimenti dei giocatori sono i veri protagonisti.

Concludo consigliando a tutti di vederlo, soprattutto a chi detesta o non prova particolare interesse per il genere, in quanto quest'opera è la dimostrazione che qualsiasi genere può essere coinvolgente a prescindere dai gusti. Non posso dire altro per il momento, attendo la seconda serie e spero che l'autore ci dia qualche informazione in più sulla leggendaria Karasuno guidata dal piccolo gigante.


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ShinArk

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Haikyuu!! è tra i più recenti anime sportivi, non è stato il primo e non sarà l'ultimo a rappresentare questo genere nella nuova generazione, e a prima vista sembrerà simile ad altri proposti di recente per altri sport. Magari è proprio come tutti gli altri, ma io ci ho trovato qualcosa in più che lo ha reso il mio preferito.
La storia ha per protagonista Hinata Shoyo, un energico ragazzino che viene attratto dal mondo della pallavolo e comincia ad impegnarsi con tutte le sue forze per raggiungere il livello della sua ispirazione: un giocatore detto "Il Piccolo Gigante", che proprio come il nostro protagonista non eccelle in altezza, ma nonostante ciò ha raggiunto una fama meritevole. Fin qui tutto non troppo originale, ma le cose cambiano quando Hinata, arrivato finalmente a frequentare la stessa scuola del "Piccolo Gigante", si ritrova come compagno di squadra il suo più grande rivale delle medie: Kageyama Tobio. I due scoprono che l'unico modo per essere utili alla loro nuova squadra è quello di imparare a collaborare, perché unendo i loro diversi talenti potrebbero essere capaci di grandi cose. Da qui la storia prende una piega molto più interessante e coinvolgente, non solo perché le caratteristiche di Hinata e Kageyama (difetti e pregi) vengono analizzate ed i due si trovano a doversi confrontare e migliorare, ma anche perché vengono introdotti nuovi personaggi che li aiuteranno o li ostacoleranno in quest'impresa.
Anche gli altri personaggi, infatti, diventano un po' dei protagonisti, sia che siano della stessa squadra di Kageyama e Hinata (la Karasuno), sia che siano avversari di altre scuole. Nel corso degli episodi ci vengono presentati, per esempio, i componenti della Nekoma, grandi osservatori e rivali storici della Karasuno, e quelli dell'Aoba Johsai, tra cui spicca l'eccentrico Oikawa Tooru, un rivale ben costruito sia psicologicamente che a livello di talento. Ogni singolo personaggio ha spazio (anche le comparse, letteralmente) e almeno una caratteristica che lo rende interessante. Nulla di negativo da dire sulle animazioni e sulla grafica in generale, belle anche le musiche, soprattutto opening e ending (quasi impossibile non ritrovarsi a canticchiarle dopo aver visto un paio di episodi).
Cosa ci ho trovato quindi di diverso dagli altri recenti anime sportivi? Gli eventi -che siano allenamenti, vittorie o sconfitte- si svolgono in maniera leggera, ma allo stesso tempo non superficiale. La pallavolo che viene narrata è interessante e fornisce spiegazioni semplici, che anche chi (come me) non pratica sport troverà piacevole da seguire e si ritroverà anche a capirci davvero qualcosa. I personaggi hanno comportamenti naturali e nessuno è davvero infallibile, l'ironia e i momenti toccanti si alternano nella loro vita quotidiana come in quella di qualsiasi altro ragazzo della loro età. Direi che è stata quindi proprio la freschezza e la semplicità dell'opera a permettermi di valutarla con un voto massimo, perché l'intera visione non mi ha annoiato un attimo ed è stata estremamente piacevole.


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alisa

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Probabilmente sarò stata l'unica durante l'infanzia a domandarsi dove si allenava Shiro dopo aver salutato Mila, ma soprattutto quali fattezze avessero i maschi che componevano la sua squadra. Con chi cavolo si allenava?

La risposta è giunta nell'estate del 2014 con Haikyuu!, anime tratto dal manga di Haruichi Furudate, incentrato esclusivamente sul mondo della pallavolo maschile, una bella novità per chi è cresciuto a pane e Attack!
Certo, la trama presenta il classico protagonista da spokon, ambizioso e desideroso di arrivare ai massimi livelli olimpionici, eppure nell'ovvietà risiedono due piccole innovazioni. La prima è da ricercarsi nella figura dell'avversario, il re degli tsundere Kageyama, che da nemico muta sin da subito in amico, scatenando prevedibili gare di rivalità con Hinata, smussate lentamente dall'affiorare della fantastica combo alzata + schiacciata, in continua fase di progressione. La seconda si manifesta nel rispetto dei tempi fisiologici.
I "primini", seppur dotatati di un indiscusso talento, rimangono per tutto l'arco narrativo dei "primini". Nessuno si erge ad atleta arrivato, ne tanto meno ad Ace della squadra. Ognuno svolge il suo ruolo in perfetta armonia con gli altri, evitando di tirare delle bombe infuocate e roboanti (qualsiasi riferimento alle battute di Mila non è casuale).

Invece, per quanto riguarda la grafica, alcune scelte stilistiche lasciano molto a desiderare, o meglio, a me non sono piaciute esteticamente, tipo:
- l'affiorare del volto dei protagonisti dalla rete durante gli incontri (in stile "apparizione della Madonna") atto a crea una testa mozzata inutile.
- l'ombreggiatura sotto il mento resa da tante linee "effetto disegno", sensate nella versione cartacea, meno nella versione animata, dove si poteva giocare con le sfumature o i chiaroscuri per non creare quel doppio mento obbrobrioso.

Attendo, comunque, una seconda stagione. Troppi fatti sono stati lasciati sospesi e sarebbe veramente un peccato bloccare tutto a metà, anche perché il manga continua a mietere successi. Incrociamo le dita.


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harue88

Episodi visti: 25/25 --- Voto 10
Haikyuu è sicuramente un ottimo prodotto che si distingue nel panorama degli spokon e a cui mi sento di dare il massimo perchè mi ha dato esattamente ciò che cercavo senza deludere mai.

TRAMA GENERALE: La trama di partenza è abbastanza semplice e se vogliamo non particolarmente innovativa: Hinata Shouyo, un ragazzino all'ultimo anno delle elementari, rimane colpito vedendo in tv un giocatore chiamato "piccolo gigante", che nonostante la sua scarsa altezza riesce a competere con avversari più alti di lui ai campionati nazionali. Da quel momento deciderà di emularlo e di dedicherà alla pallavolo intenzionato a diventare un asso nonostante i suoi scarsi 162 cm.
In seguito incontrerà il geniale alzatore Kageyama Tobio, definito da tutti il "re del campo" e anche se inizialmente lo designerà come suo rivale, arrivato alle superiori se lo ritroverà in squadra come compagno e nascerà quindi un duo davvero speciale all'interno della squadra del liceo "Karasuno", la stessa frequentata in passato dal "piccolo gigante", il cui obiettivo è di ritornare agli antichi fasti e arrivare nuovamente ai campionati nazionali.
Ciò che mi piaciuto in questo anime è, come già detto da altri, il realismo con cui viene rappresentato lo sport, non ci sono colpi assurdi, poteri sovrannaturali, palle deformate e simili ma cose normalissime che si potrebbero trovare in una qualsiasi partita di pallavolo, l'unica cosa che potrebbe far storcere il naso è la "veloce stramba" ad occhi chiusi di Hinata e Kageyama, che non penso sia attuabile davvero nella realtà, ma che comunque rispetta le leggi della fisica, quindi ci si può passare sopra.
Un'altra cosa che ho apprezzato moltissimo è il fatto che in questo anime viene davvero messa in evidenza ed esaltata l'importanza del lavoro di squadra, non solo a parole come in altre opere, ma sul serio: in Haikyuu ogni componente della squadra è indispensabile per la vittoria, ognuno ha delle lacune e delle mancanze che vengono compensate dagli altri, non ci sono solo uno o due assi super-forti che decidono da soli le sorti degli incontri mentre tutti gli altri sono solo fodder che fanno da tappezzeria la maggior parte del tempo, la squadra è un organismo, una macchina in cui ogni meccanismo è importante, difatti le squadre migliori in Haikyuu non sono quelle che hanno i giocatori più forti ma quelle più coese e più stabili, come il Nekoma e L'Aoba Jousai; questo lo imparerà a sue spese Kageyama, capirà che non serve a niente essere un giocatore prodigio se non hai la fiducia della tua squadra, se vedi gli altri solo come tue pedine sarai inevitabilmente destinato a perdere, al contrario di Oikawa, l'eterno rivale di Kageyama, il quale pur essendo un giocatore abile ma ordinario riesce a tirare fuori il massimo potenziale dalla sua squadra; pertanto non necessariamente il genio e il talento naturale hanno la meglio sul duro lavoro, se non vengono usati correttamente.

PERSONAGGI: Altra nota di merito sono i personaggi, uno caratterizzato meglio dell'altro e mai banali, se di primo impatto può sembrare la sagra dello stereotipo, andando avanti ci si rende conto che ogni personaggio è costruito a tuttotondo, con i suoi pregi e difetti e una personalità ben delineata, anche il personaggio più allegro e positivo nasconderà comunque insicurezze, dubbi, complessi e gelosie, così come anche il personaggio in apparenza più odioso riuscirà a farsi amare, sarà davvero difficile non affezionarsi, (questo non vale solo per la squadra protagonista ma anche per quelle avversarie, che non sono presentate come "i cattivi" da battere ma come ragazzi esattamente uguali ai protagonisti, ognuno con le sue motivazioni per voler vincere, tanto che a volte sarà difficile decidere per chi tifare e si proverà genuino dispiacere per gli sconfitti) questo vale anche da un punto di vista grafico: il chara design è abbastanza semplice senza eccessivi fronzoli ma ogni personaggio ha le sue caratteristiche fisiche peculiari e realistiche, non sono tutti bishonen fatti con lo stampino per strizzare l'occhio al pubblico femminile. Molto interessante e realistico anche il modo in cui i personaggi si comportano e interagiscono tra di loro, sia nei momenti comici (che tra parentesi abbondano e fanno sganasciare dal ridere) sia in quelli più tristi e riflessivi. Da questo punto di vista ho amato molto anche la relativa "leggerezza" dell'opera, Haikyuu non se la tira e non ha eccessive pretese, non tratta temi troppo impegnati e i personaggi non sono tutti casi umani con tragedie alle spalle, Haikyuu è semplicemente la storia di ragazzi normalissimi che hanno una grande passione per la pallavolo, questo secondo me conferisce ancora pù realismo all'opera, che non ha bisogno di puntare sulla lacrima facile per commuovere il pubblico (con questo non voglio dire che sia sbagliato trattare temi impegnati, ma ultimamente ho notato che si indulge troppo nella tragedia gratuita per dare un presunta profondità all'opera, col risultato però di esagerare e di far diventare tutto troppo melenso ed esagerato), tuttavia non mancano momenti davvero intensi e commoventi e piccole perle sullo sport e sulla vita in generale che faranno emozionare e riflettere.
Molto gradita anche la totale assenza di fanservice sia femminile che maschile, niente tette, culi e pettorali in bella mostra, niente inquadrature strategiche e spogliarelli non necessari, non che un pizzico mi dia fastidio, ma anche in questo caso il troppo stroppia!

MUSICHE E ANIMAZIONE: Da lodare anche la componente puramente spokon che riguarda le partite: i match iniziali saranno perlopiù partitelle di allenamento ed amichevoli che serviranno a introdurre i personaggi e le basi dello sport, quindi saranno leggermente più lente e introspettive, ma quando si entrerà nel vivo del campionato i match saranno davvero coinvolgenti e al cardiopalma, sicuramente riusciranno a sorprendere e a non annoiare, anche grazie alle animazioni davvero ben fatte, fluide e realistiche (e presumo che nella seconda stagione saranno ancora meglio).
Il comparto sonoro è molto buono anche se nulla di eccelso, musiche che accompagnano bene le varie scene senze essere troppo invadenti e tamarre, OP e ED orecchiabili ma senza eccessivi guizzi di qualità.

In definitiva prodotto assolutamente consigliato che in patria sta riscuotendo un meritato successo, consiglio anche il manga, (a cui l'anime è in linea di massima molto fedele, ci sono solo dei minuscoli tagli e qualche microfiller qua e là), che dovrebbe uscire a Novembre qui in italia. Spero che la seconda stagione non si farà attendere!


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TatoOfficial

Episodi visti: 25/25 --- Voto 8
Premetto che ho guardato l'anime, da innamorato della pallavolo, quindi non ho potuto che apprezzare ancora di più quest'anime!
Una pallavolo realistica (non impossibile come quella di mila Mila e Shiro, o come il calcio di Holly e Benji) e ben spiegata, infatti si trova di tutto dai fondamentali principali (attacco, ricezione ecc..). Alla battuta a salto, ai segni per chiamare gli schemi, battute in zona di conflitto, palleggio a uno mano, primi tempi ecc.. Una pallavolo perfetta e realistica al 100%.
Si da importanza a tutti i ruoli dal libero allo schiacciatore e anche essi sono ben spiegati, infatti ogni giocatore è importante! Nella pallavolo si vince e si perde in 6!!
Unica nota negativa (secondo me) è la "veloce stramba" tra Kageyama e Hinata impossibile da fare nella vita reale, toglie un po di realismo a quest'anime che per il resto è perfetto! si poteva evitare questa "veloce stramba"!
Posso capire che è stata messa per valorizzare ancora di più Kageyama e Hinata, ma dopo tutto sono già incredibili loro in se, Hinata per la suo elevazione grandiosa e la sua pazzesca velocità, Kageyama per la sua incredibile precisione nel palleggio..! Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati!
Animazioni spettacolari e gesti tecnici fatti alla perfezione, moderato l'uso dello slow motion.
In conclusione anime consigliato a tutti anche se non si conosce la pallavolo si ha modo di conoscerla proprio grazie a questo cartone. Ora sto aspettando il manga che uscirà fino Novembre e la seconda stagione!

Altro lato negativo (anche se non di molto) è che i set sono solo 2, ora non so come funzioni in Giappone ma qui in italia si vince con un 3-0 o un 3-1, Mentre qui basta un 2-0! una partita (non dico quale per non fare spoiler) è stata persa 2-1! Poi può essere che sbaglio ma alla prima visione mi è sembrato così...
Per questo ho dato 8 a quest'anime che senza la "veloce stramba" e i set sballati sarebbe stato davvero realistico al 100%.