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HakMaxSalv92

Episodi visti: 4/4 --- Voto 9
Una serie più unica che rara. Spettri, fantasmi, spiriti, monaci e uomini d'affari senza scrupoli, questo è "Spiriti & Affini S.r.l. - Società a razionalità limitata", meglio noto in lingua originale giapponese come "Yuugen Kaisha", o "Kaisya".

Si tratta di quattro vicende, ciascuna delle quali consiste nell'indagare su una serie di aggressioni perpetrata da un essere sovrannaturale. Tuttavia, all'inizio, per i nostri eroi è abbastanza impegnativo scoprire la verità, ma nonostante ciò essi non demordono e continuano lungo la strada per arrivare fino in fondo e riuscire a sventare i piani dei mostri e/o dei colpevoli anche umani, anche se ricorrendo a metodi non sempre ortodossi e mettendosi sempre in situazioni assurde che rischiano di metterli nei guai e di farli finire in bolletta, poiché causano quasi sempre danni. Quindi, i nostri eroi dimostrano di avere delle personalità molto spiccate che non fanno altro che aumentare l'effetto comico delle vicende. Effetto comico che serve comunque a bilanciare una trama improntata sull'horror e che sarebbe quindi abbastanza inquietante. Specialmente i due protagonisti, Ayaka e Makino, dimostrano un affiatamento incredibile nel risolvere i casi che vengono loro assegnati. Gli altri personaggi dimostrano di essere invece leggermente più discreti, e anche questo serve a bilanciare la trama e le vicende che la compongono. Anche gli antagonisti sono caratterizzati abbastanza bene e dimostrano quindi una certa personalità.

La grafica è quella degli anime degli Anni '80 e '90, e quindi rientra decisamente negli standard, con quei colori semi-brillanti però caratterizzati dalla tipologia a pastello, che ben si presta per l'epoca in cui l'anime è stato realizzato. La colonna sonora è semplicemente vivace e intrigante, ma anche delicata, triste, malinconica, e questo non fa che conferire un buon bilanciamento tra trama, personaggi e i loro sentimenti ed emozioni, che ivi vengono rimarcati dalla colonna sonora medesima: passiamo da una delicata canzone tradizionale giapponese, la quale viene fusa con un jazz o swing americano, e il risultato è meraviglioso. Anche la sigla di chiusura ha il suo potenziale.
I messaggi che qui si possono astrarre sono molteplici: si passa dal fatto che non tutti i mostri sono crudeli e disumani, così come non tutti gli umani sono tali, poi c'è la comicità riguardante le piccole scene piccanti, osé, così come il fatto che bisogna pagare le bollette e le tasse. Una cosa non mi è chiara: cosa c'entra il rossetto che diventa una spada laser stile "Star Wars"? Che i produttori abbiano deciso di omaggiare la saga creata da George Lucas? Mistero. Tutto sommato è un azzardo, ma comunque, come sappiamo, niente e nessuno sono perfetti.

Un anime con una trama convenzionale resa in modo abbastanza anticonvenzionale. Voto: 9


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ryo79

Episodi visti: 4/4 --- Voto 7
"Spiriti & Affini S.r.l" (aka "Yūgen Kaisha") è un anime a sfondo comico-horror che vede la sua protagonista a capo di una società che si occupa di dare la caccia a fantasmi e mostri di varia natura. Da qui a fare il paragone con il più conosciuto "Ghost Sweeper Mikami" il passo è breve. In effetti ci sono alcune analogie tra i due anime: c'è una società si occupa di dare la caccia a mostri e fantasmi; la protagonista utilizza come arma un bastone mistico che sembra una spada laser; è solita lavorare con un vestitino succinto. Malgrado queste similitudini, le due serie non hanno molto altro in comune.

"Mikami" nasce come la trasposizione dell'omonimo manga di Takashi Shiina, mentre "Yūgen Kaisha" è un progetto originale dello studio Madhouse. Il primo è stato concepito come una serie TV, ma non ha avuto il successo sperato ed è stata brutalmente interrotta; forse è anche questo il motivo che ha indotto la Madhouse ad orientarsi verso una serie di OAV piuttosto che una serie TV. E probabilmente questo è stato un grosso errore. Nonostante questa sia una serie senza troppe pretese, ha quella marcia in più che (a mio modesto parere) a "Mikami" manca completamente.

E' una serie divertente che tralascia l'esagerata comicità demenziale che caratterizza il suo predecessore, per concentrarsi sulle indagini sovrannaturali. Purtroppo il grosso difetto della serie è la sua estrema brevità, con una conseguente mancanza di una trama di fondo e dei personaggi secondari poco approfonditi. D'altro canto, c'è da dire che si tratta di una serie poco impegnativa ma decisamente molto divertente. I quattro episodi che compongono questa serie di OAV sono storie a sé stanti che vedono la nostra eccentrica protagonista, coadiuvata dai suoi strampalati collaboratori, occuparsi di altrettanti strani casi.

La prima storia parte in maniera decisamente frizzante con un classico del folklore horror, il vampiro (solo che questo è anemico e gestisce una sala da tè). La serie prosegue in maniera un po' più seria con un misterioso traffico di organi che ha dei risvolti sovrannaturali, riprende la sua vena spensierata con un fantasma che vuole proteggere a tutti i costi la sua innamorata, per finire con un misterioso gruppo di bonzi esorcisti che si mette a fare concorrenza alla Spiriti e Affini. La protagonista assoluta della serie è, come ovvio, Ayaka Kisaragi con la sua passione per il bere, il karaoke (bellissima la scena in taxi nel secondo episodio) e la tendenza a dormire fino a tardi, con i conseguenti difficili risvegli (quando si dice che un'immagine vale più di mille parole).

A lavorare con Ayaka ci sono diversi collaboratori: Mamoru, un ragazzino che le fa da assistente (e che trova metodi sempre più fantasiosi per svegliare la sua reticente datrice di lavoro), la veggente Madame Suimei, il monaco esorcista Rokkon e la giovane Nanami, una ragazza dalle abilità pirocinetiche con qualche problema a controllare i suoi poteri. A completare il gruppo dei protagonisti c'è il detective Karino della Divisione U (un dipartimento non meglio definito della polizia di Tokyo), che ogni tanto chiede la collaborazione di Ayaka per risolvere i casi più misteriosi. Ci sono anche un altro paio di personaggi che fanno riferimento alla Divisione U, ma svolgono solo dei ruoli marginali.

Un altro punto a favore di "Yūgen Kaisha" è la realizzazione tecnica. La qualità di questi OAV è decisamente sopra la media per quel periodo. Le animazioni sono pulite e fluide, con delle sequenze di combattimento davvero ben fatte e un ottimo character design. Una particolare menzione va fatta alle sequenze d'apertura che sono realizzate niente di meno che da Yoshiaki Kawajiri. Le musiche sono abbastanza belle, con delle evidenti influenze jazz. Questa è una delle rare produzioni che si rivolgono sia al pubblico giapponese che a quello americano, per cui troviamo anche delle canzoni in inglese. In conclusione posso dire che si tratta davvero di una serie ben fatta, divertente e ben disegnata. E' un vero peccato che sia così breve, ma è un buon modo per passare piacevolmente un paio d'ore.