logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
Nagisa98

Episodi visti: 10/10 --- Voto 6,5
Nel 2014 lo studio Silver Link dà alla luce “Fate/Kaleid Liner Prisma Illya Zwei”, anime di dieci episodi (più un OAV) basato sull’omonimo manga scritto e disegnato da Hiroshi Hiroyama.
Il primo episodio della nuova serie dello spin-off di “Fate/Stay Night” vede Illya, Miyu, Rin e Luvia in missione per riequilibrare le linee ley della città di Fuyuki. Tuttavia qualcosa va storto: la nostra protagonista si sdoppia e si trova di fronte un’altra ragazza identica a lei.

Partiamo dai punti a sfavore che penalizzano questa seconda stagione. Se in quella precedente vi era una discreta quantità di scene ecchi, accompagnate da una componenti yuri più o meno subtext, nell’opera qui analizzata la presenza di tali elementi crescerà in maniera esponenziale. Se alcuni episodi ambientati nel bagno di casa Edelfelt potranno risultare disturbanti a causa di corpi svestiti (che, ricordiamo, appartengono a bambine di dieci anni) comunque coperti da nuvole di vapore, ancor più disturbanti saranno le innumerevoli scene in cui lo yuri verrà esplicitato attraverso contatti fisici, sempre tra minorenni. La soglia di sopportazione si raggiunge però nell’OAV, ricco di fanservice di pessimo gusto.

A parte questo difetto, l’anime può ancora fregiarsi di un certo numero di punti di forza. Il lato parodistico, volto a canzonare il genere mahou shoujo, è sempre presente: nei primi episodi in particolare, i nostri personaggi saranno protagonisti di gag e cliché piuttosto divertenti.
Anche la trama di questa seconda serie si dimostra abbastanza interessante, tra rivelazioni sul Santo Graal e misteri che incuriosiscono lo spettatore. Questi ultimi, purtroppo, non sono stati ancora risolti, poiché l’opera adatta solo una parte del manga “Zwei”, la cui trasposizione si conclude con l’anime “Zwei herz” del 2015. Per quanto riguarda questa stagione, comunque, c’è da dire che la trama vera e propria è stata oggetto solo di una parte degli episodi: molte puntate, infatti, presentavano scene di vita quotidiana – condite occasionalmente di ecchi e manie brocon – alquanto noiose; altre, ricche di combattimenti, risultavano invece molto più accattivanti.

Per quel che riguarda la caratterizzazione dei personaggi, non sono stati compiuti molti passi in avanti rispetto alla serie del 2013. La storia di Miyu, ad esempio, è ancora avvolta dal mistero ed è stata appena accennata; la sua psicologia appare ancora inconsistente, così come quella di Rin e Luvia. Un buon lavoro è stato svolto invece su Kuro/Chloe, ovvero la controparte di Illya con la pelle scura: sebbene le informazioni propinateci sulla sua origine siano ancora un po’ confuse, bisogna ammettere che i suoi desideri e la sua personalità sono stati ben sviscerati. Molto interessanti anche Bazett e l’infermiera della scuola di Illya, di cui però sappiamo ben poco.

Il comparto tecnico è rimasto pressoché invariato. Il character design subisce raramente dei cali, mentre le animazioni danno il meglio di sé durante i combattimenti. Ottimi gli sfondi, orecchiabili le OST e le sigle.

In conclusione, trovo “Fate/Kaleid Liner Prisma Illya Zwei” leggermente inferiore alla prima stagione. Tra i suoi grandi difetti, da annoverare l’abbondanza di fanservice ecchi e yuri (che risulta parecchio disturbante vista l’età delle protagoniste) e la presenza di alcuni episodi ed eventi che impediscono alla trama di scorrere fluidamente. Quest’ultima, d’altro canto, si arricchisce di spunti interessanti e vede l’arrivo di personaggi piuttosto intriganti. Ben riuscito, come sempre, il lato umoristico. Voto: 6,5.


 0
rum42coach

Episodi visti: 10/10 --- Voto 6
Fate Kaleid Prisma Illya zwei è il seguito della prima serie avente come protagonista Illya e la sua strana versione da maghetta, pronta a combattere il male insieme alle sue amiche. Questa seconda serie promette di entusiasmare quanto la prima, sorprendente dal lato tecnico e in particolar modo nei combattimenti epici, ma ci riesce?

La trama è incentrata sulla comparsa di Kuro, bambina identica a Illya però dalle origini misteriose ed enigmatiche, intuendo però di una relazione con la carta Archer(e poteri annessi).

Se la scorsa serie prevedeva una trama lineare, in questa serie, invece, la storia ha un corso pieno di sotto trame, non trascendendo mai la scoperta e le conseguenti relazioni con la piccola Kuro, vero e proprio arcano della serie(ma non troppo). Il problema sta qui, ossia nell'avere una trama a tratti noiosa incentrata su un elemento chiaramente prevedibile e dal finale scontato, quale poi avviene realmente. Infatti Kuro intriga ma il suo repertorio non regge per la durata di 7-8 episodi(su 10) di cui è protagonista assoluta, intervallando peraltro momenti semi-seri a scene lesbo tra bambine, davvero raccapriccianti. Già avevo criticato aspramente questo fatto nella prima serie, salvo aggiungere che lì almeno era accennato e non esplicito. D'altra parte in questo nuovo contesto abbiamo episodi interi dove vediamo baci saffici, incesti immancabili e tanto fan service su bambine, sinonimo probabilmente di mancanza di idee utili ai fini della trama. A parte queste scene, il resto è scontato, i combattimenti sono pochi, prevedibili e sopratutto tutti contro la stessa persona(!!), salvo le ultime 3 puntate che meritano un'analisi solitaria.
Proprio gli ultimi 3 episodi, fortunatamente, riescono a risollevare la trama entro i limiti possibili, facendo ricordare le gesta della prima serie nei combattimenti e negli avversari carismatici. Si sono ricordati tardi? Certamente perchè avevo quasi perso le speranze di vedere qualcosa di serio. Anche l'antagonista è introdotto in modo appropriato, pur non approfondendone la natura e le origini, mirando tutto al più sulla sua dirompente forza bruta, ossia mi riferisco alla diligente oltre che combattiva Bazett.
Il finale stavolta è più aperto di quella della serie precedente, anticipando una seconda parte della serie, che si spera abbia brio maggiore e meno tentennamenti di sceneggiatura.

Per quel che concerne i personaggi,la piccola Von Einzbern, è messa letteralmente in ombra dal suo "sosia", soggetto curioso e che appare essere senza freni inibitori, differenza sostanziale con Illya. Il nuovo personaggio, Kuro, piace ma non incanta; insomma svolge la sua parte ma non c'era bisogno di tante puntate ,ovvero 2/3 di serie per raccontarne virtù, difetti e segreti. Il suo dramma è mal gestito e persino confusionario, non per propria responsabilità, bensì per fretta da parte della sceneggiatura che sembra voler accelerare i tempi in vista del ritorno delle scene preferite dagli autori, ossia yuri e incesto. Verità dura ma reale.
Myu non pervenuta, inutile come nella scorsa serie. Rin e Luvia intrattengono durante i loro siparietti comici, abbastanza frequenti, sebbene abbia il vago sospetto che il loro ruolo non vada al di là di questo. C'è spazio, inoltre sia per Emiya, più idiota che mai e trattato da tutti(o quasi) come uno zerbino, e Iri, madre di Illya che si comporta da classica mamma svampita, lasciando intendere di essere portatrice di segreti inconfessabili, preferendo piuttosto sparare assurdità e crogiolarsi nella propria reticenza.

Il lato tecnico è il fattore preponderante della serie, basato su quello già ottimo della prima serie, avanza speditamente sia come disegni sia nelle animazioni, impeccabili e fuori target se si pensa al prodotto originale in sé, specie al target di riferimento. A volte pare addirittura, durante combattimenti epici, di stare guardando una serie opposta a quella che in realtà si sta visionando. Regia superlativa, non mostra il minimo tentennamento, anzi esalta l'azione e merita un voto altissimo, inquadrando ogni scena con grande enfasi, rallenty mai invasivi ed effetti speciali peculiari.
Il lato musicale, identico a quello della precedente serie, ricalca perciò l'ottimo lavoro, andando a confermare quanto di buono già fatto, senza rischiare più di tanto in novità. Opening carina, forse musica scarsa però le immagini, incentrate giustamente su Kuro, sono accettabili e degne di menzione. Ending invece dimenticabile al più presto poiché accentua il fenomeno della bambine nude, non distogliendosi dal paradosso che accerchia l'intero anime.

Fate Kaleid Prisma Illya Zwei è una serie che delude le attese di chi aveva riposto buone speranze nella prima, buona, volendo nondimeno lucrare sfruttando becero fan service di secondo ordine, mettendo da parte azione, trama e battaglie. Una sufficienza stentata attribuita solamente a causa degli ultimi 3 episodi e a causa dell'ottimo comparto tecnico.