logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
Stairway90

Episodi visti: 4/4 --- Voto 7
Mitsuko è felicemente sposata con Ichiro da cinque anni, ma quando decide di trasferirsi a vivere insieme alla famiglia del marito non può immaginare cosa l'attende: il suocero Tomizo è un vecchio pervertito che la tratterà come una schiava sessuale, il cognato Kouji non vede l'ora di inzuppare il biscotto dentro di lei e la suocera Sumei (matrigna di Ichiro e Kouji) sembra molto disponibile verso gli operai del giardino. Insomma, apparentemente niente di nuovo sotto il sole, sono molte le produzioni hentai incentrate su casalinghe molestate dai vecchi e dai familiari.

Nonostante le premesse, però, Nikuyome: Takayanagi che no Hitobito, trasposizione animata di un manga di Miyabi Tsuzuru, mette ben presto in secondo piano il personaggio di Mitsuko (che fra l'altro ci mette poco a diventare consenziente col cognato Kouji, un po' meno col suocero) e si concentra maggiormente sulla famiglia Takayanagi e sui segreti che essa nasconde, facendo così emergere sia il passato di Sumie, costretta a sposare Tomizo in seguito alla bancarotta dell'attività di famiglia e alla fuga del suo primo marito, sia il rapporto fra Kouji, la matrigna (perché se in un hentai c'è una matrigna è lapalissiano che il figliastro voglia farsela) e la sorellastra Kaoru, nata dal primo matrimonio di Sumie e spacciata per un maschio per evitare che Tomizo abusasse anche di lei.

Siamo dunque di fronte a una trama che cerca di essere leggermente più complessa rispetto alla pletora di titoli simili e di inserire, fra un accoppiamento e l'altro, qualche dramma familiare e un po' di sentimentalismo. Ci sono ovviamente una buona fetta di cliché, dalla già citata infatuazione per la propria matrigna al vecchio sessualmente insaziabile, e delle grosse ingenuità, in primis il fatto che Kaoru riesca a nascondere così a lungo il proprio vero sesso al patrigno e al fratellastro nonostante abitino nella stessa casa, ma il genere hentai vive soprattutto di queste cose e ci si può chiudere un occhio, così come lo si chiude sui power-up negli shonen o sui luoghi comuni degli shojo.

Anche dal punto di vista tecnico ed estetico ci troviamo di fronte a un prodotto più curato rispetto alla media, soprattutto per quanto riguarda il disegno e il character design: i maschi della famiglia sono brutti e laidi, le due donne adulte sono procaci e hanno dei volti consoni alla loro età (a differenza di tanti altri anime, erotici e non, dove le trentenni hanno la stessa faccia delle quindicenni e si differenziano da queste ultime solo per le tette di sei taglie più grandi) e Kaoru, pur essendo visibilmente più giovane rispetto a Mitsuko e Sumie, non è esteticamente una loli.

In una parola: consigliato. Per gli amanti del genere, ovviamente.