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HakMaxSalv92

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Indubbiamente ispirato al romanzo d'avventura "L'isola del tesoro" di Robert Louis Stevenson, ma impostato in chiave fantascientifica, Il Pianeta del Tesoro si pone come una sorta di tentativo di rinnovare un brand appartenente ad un genere che ha sempre coinvolto ed intrigato fin dal primo momento, se pensiamo anche ad altri capolavori letterari del medesimo genere come i racconti su Jolanda e Sandokan di Emilio Salgari.
Siamo di fronte ad un capolavoro Disney che, a dispetto di quello che si dice,ha una ventata di originalità che ha ridato ad un capolavoro il suo giusto e antico splendore. Se pensiamo solo alle singole scene ci accorgiamo che esse catturano con i loro primi e secondi piani e ci fanno venire voglia di immergersi in questo universo con i suoi contrasti di colori chiari e scuri. Magari la trama è stata leggermente modificata, pur essendo comunque linea con quella del romanzo originale di Stevenson.

I personaggi aderiscono in maniera decisamente fedele ai loro rispettivi ruoli: Billy Bones è il pirata che muore all'inizio per mettere in salvo la mappa che conduce al tesoro. Jim la trova e decide di imbarcarsi con il Dottor Doppler in una spedizione per la ricerca del tesoro. A bordo conosce John Silver, il pirata-cyborg da cui Billy Bones l'aveva messo in guardia, ma il quale, a discapito della sua reputazione lo prende sotto la sua ala e lo istruisce e lo educa al fine di renderlo una persona migliore, la quale trovi il suo sogno. C'è però chi non gradisce la presenza di Jim a bordo, in particolare Scroop.

Attenzione: questa parte contiene spoiler

Questi si dimostra essere spietato, crudele e decide, durante un'emergenza per un buco nero, di eliminare anche il vice-capitano Arrow, braccio destro del Capitano Amelia per avere poi campo libero con Jim, a seguito di una lite con Silver, accusandolo di essersi rammollito. Questi tuttavia chiarisce -in maniera marcata- che lui ha detto quello che ha detto per far passare Jim dalla sua parte e/o per non attirare su di sé i sospetti del ragazzo. Sentendo questo Jim rimane amareggiato e decide di avvertire il Capitano Amelia e il Dottor Doppler dell'imminente ammutinamento di Silver, il quale decide a questo di anticipare il suo piano e di recuperare la mappa per arrivare al tesoro. Tuttavia i nostri protagonisti fuggono sul pianeta e vengono accolti da B.E.N., un robot al quale è stata tolta la parte fondamentale della memoria per impedirgli di rivelare l'ubicazione del tesoro e delle trappole poste da Flint a difesa di esso. Jim si accorge che la mappa è ancora sulla nave R.L.S. Legacy e decide di recuperarla sabotando anche l'armamento e dopo aver portato a termine il suo piano e aver anche eliminato Scroop torna al rifugio, ma viene catturato da Silver, il quale lo costringe ad indicargli la direzione per giungere al nascondiglio del tesoro, minacciando di uccidere il Capitano Amelia e il Dottor Doppler. Jim, riluttante, accetta e conduce Silver e il resto della ciurma all'ubicazione del tesoro. Mentre i pirati si riempiono le tasche Jim trova il pezzo mancante della memoria di B.E.N., il quale li avverte della trappola posta dal Capitano Flint difesa del proprio tesoro, ma è troppo tardi, perché questa si attiva e il tesoro viene distrutto a poco a poco. A questo punto tutti devono decidere fra il Tesoro e la vita. Fortunatamente, tutti si salvano ed alla fine Silver viene lasciato andare da Jim, non prima di avergli dato la parte di tesoro che era riuscito a salvare. Alla fine tutto si risolve per il meglio e Jim esce diplomato dall'accademia militare e ricostruisce la locanda della madre, mentre il Dottor Doppler e il Capitano Amelia si sono sposati ed hanno avuto quattro figli. Jim alla fine guarda su in cielo e vede il volto di Silver ritratto dalle stelle.

Il film, a dispetto della trama, è pieno di messaggi profondi: abbiamo il rapporto tra Jim e sua madre, la quale in un certo senso ha paura che Jim si perda e ha paura di perderlo come ha perso suo padre, il quale l'ha lasciata a se, perché troppo occupato a viaggiare senza trascorrere del tempo con suo figlio. Poi c'è Jim, il quale proprio a causa dell'assenza del padre, si comporta come uno scapestrato e spreca il proprio potenziale per futilità, ma che riesce a trovare in Silver il rimpiazzo di quel padre che non lo ha mai voluto conoscere fino in fondo e che lo educa come se fosse lui il suo vero padre, non senza insegnargli anche la parte oscura della vita, ovvero il tradimento e la sete di ricchezze. Ed è qui che si capisce l'importanza di comprendere se stessi e che il vero tesoro non è qualcosa di materiale ma qualcosa che è sempre stato dentro di noi fin dall'inizio e che aspetta di essere portato alla luce. Questo si riallaccia in un certo senso alla trama originale del romanzo di Stevenson, il quale ci fa capire che poi il denaro e gli altri oggetti di valore sono importanti fino ad un certo punto e/ma che non bisogna lasciarsi dominare poiché si rischia alla lunga di finire come Flint e/o Scroop, i quali secondo me rimangono i veri due antagonisti del film. Il primo per via della sua brutta fama e reputazione, il secondo per l'assenza di morale, integrità e perché pronto a tradire "chiunque" non condivida i suoi metodi e/o non la pensi come lui.

Fine parte contenente spoiler

La grafica è quella tipica dei capolavori Disney, con questi personaggi dai grandi occhi, sempre positivi, questi giochi di luci ed ombre che creano un effetto a cristalli liquidi che fa venire voglia di immergersi come se ci si trovasse nell'Oceano del romanzo. Poi vi è la colonna sonora costituita da pezzi come I'm Still Here (Jim's Theme), Always Know Where You Are di BBMak, 12 Years Later, To the Spaceport , Rooftop ,Billy Bones ,The Map, Silver, The Launch, Silver Comforts Jim, Jim Chases Morph , Ben , Silver Bargains, The Back Door, The Portal Jim Saves The Crew, Silver Leaves di John Rzeznik, Un homme libre di David Hallyda.Seguono Ci sono anch'io di Max Pezzali/883 e Sigo Aqui di Alex Ubago. Ciascuna di queste si incastra in modo equilibrato con le scene dove vengono riprodotte. Come detto in precedenza i personaggi hanno una caratterizzazione psicologica a dir poco sorprendente e in linea con le loro rispettive versioni della trama originale del romanzo. C'è chi è un po' burbero, ma simpatico, chi è fuori di testa, chi è serio, puntuale, preciso, chi è risoluto, scapestrato, chi è intellettuale e introverso. Non è un film da 10 e lode, ma fa la sua parte. Voto: 8,5/9


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megna1

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Si fa francamente fatica a comprendere certe scelte di casa Disney. Ad esempio, perché proporre serie TV con plot assolutamente piatti e incolori quando alla succursale italiana avevamo fior di sceneggiatori? E per quale motivo i soggetti più accattivanti e originali finivano per essere passati alla sezione che si occupava dei film dal vivo? Vi sono voluti quasi ben quarant'anni e diverse crisi d'identità per modernizzare l'ormai vetusto character design (forse anche complice lo sbarco in forze degli anime in America negli anni '90) e rimuovere la componente musical. Provavo un certo imbarazzo nel vedere teiere, fiori e animaletti intonare ritornelli mielosi triti e ritriti. Ma questo non era bastato, l'epoca dei computer e delle console aveva fatto l'ennesima vittima. I gadget non vendevano più così bene come nei decenni precedenti (come conseguenza Disney correrà ai ripari assorbendo la Marvel e relativo florido merchandising) e nel frattempo la critica stroncava regolarmente ogni ultima uscita nelle sale. "Il Pianeta del Tesoro" non è sfuggito alle recensioni negative, ma paradossalmente preferisco di gran lunga la new wave del duo Don Clements/John Musker ai cosiddetti classici. Ergo, a livello di qualità di animazione non fa certo una bella figura se paragonato ai lavori più recenti dello Studio Ghibli, ma finalmente lo storyboard portava una ventata di aria fresca, che già si era assaporata in "Mulan", "Tarzan" e "Atlantis". Non ho fatto nemmeno tempo a finire la frase che i dirigenti del colosso americano annunciavano l'intenzione di congelare a breve lo sviluppo di lungometraggi in cel-animation per il grande schermo, mantenendo solo la produzione di titoli diretti al mercato home video: pallidi e forzati sequel dei capolavori del passato, animati in remoti studios sparsi per l'Oceania e il continente asiatico. Peccato perché la scoppiettante riduzione del romanzo di Stevenson, questa volta ri-letta in chiave fantascientifica, lasciava presagire ottimi risvolti per il futuro. Scenari sontuosi, movimenti di camera al fulmicotone e CGI che si amalgamava alla perfezione con la tecnica tradizionale. Puro entertainment. Non aspettatevi però di trovare personalità e poesia - o follia visionaria - nei colossal prodotti nei mega stabilimenti di Burbank. Una vera e propria 'catena di montaggio' a ridosso di una superstrada. Anonimi edifici privi di finestre, dove il calore umano e lo spirito d'iniziativa erano banditi.