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Nae

Episodi visti: 25/25 --- Voto 7
Premetto che questo anime non ha i toni ambigui di cui si avvisa nelle informazioni della scheda, anzi onestamente non avrei mai pensato fosse nella categoria shounen-ai. Di fatto i legami che si vedono tra alcuni personaggi sono motivati dalla guerra e dagli ideali che li avvicinano, ma non è niente di ambiguo anzi è una mera descrizione dell'amicizia, sia come si consolida, sia come s'instaura a volte anche tramite il contrasto d'idee.

La trama non è male anche se non è originalissima, in pratica ci troviamo in un mondo che sta cercando di cambiare lo stile delle guerre, non vuole più veder morire uomini in guerra in inutili stragi, vuole creare soldati dalle fattezze umane ma dalle abilità eccezionali, per forza, velocità, percezioni sensoriali e via dicendo. Vengono così creati i Soldati Artificiali, combattenti senz'anima, senza cuore e senza ricordi tenuti sotto formalina (sto scherzando, è un liquido di riposo, simil LCL) fino a che non vengono lanciati in battaglia dove non hanno timori, angosce e paure, portano solo a termine gli ordini. Inoltre non si deve temere la loro morte, sono bambole vuote.
L'avere però affrontato le ultime battaglie con talune fazioni aventi tali super-soldati tra le proprie file ha scatenato i dubbi nella popolazione, ci si è trovati davanti all'angosciante problema del chiedersi: "Se sembrano umani perché non lo sono? E cosa assicura che non lo siano?" - certezza spacciata dalla casa produttrice.
I soldati artificiali hanno aspetto e corpo umano, comportamenti simil umani, inoltre sembrerebbero in grado di acquisire coscienza, tramite l'acquisizione di ricordi e, se questo capita, la linea tra non umano e umano viene a mancare; di fatto sono umani, semplicemente più forti, più pericolosi e senza una linea di sangue, ma non per questo meno umani.

Seguiamo le vicende tramite Agata (dalla pietra agata, che in giapponese leggono Agato), un giovanissimo trasferito senza stirpe alla prestigiosa accademia Cluster E.A. dove i figli dei nobili possono intraprendere carriera militare, paramilitare, accademica etc. La cluster è un'organizzazione a sé stante e sul suo territorio, accademia e dintorni, fa legge a sé. Fin da subito Agato mostra qualcosa di anomalo, palesando il suo non essere umano, ma anche un'altra cosa: un carattere profondamente umano, filantropico e altruista. Questo fatto incrinerà molte certezze di Beryl, nobile già divorato dai dubbi sull'umanità dei soldati artificiali e grande promessa del Cluster, il quale finirà per diventare amico di soldati artificiali, oltre che di Agato, e deciderà di lottare per la parifica dei diritti agli Artificiali.

La storia purtroppo si dipana in un ambiente politico con retroscena tetri, che s'intrecciano con l'organizzazione che ha creato gli artificiali e con il primo scopritore del cambio "non completo umano/completo umano" che gli artificiali compiono nel momento in cui acquisiscono ricordi. Questo incasina molto la narrazione che non risulta sempre fluida, soprattutto perché s'intramezzano combattimenti, visioni di fazioni diversi, personaggi in contrasto, situazioni ai poli opposti, il tutto in modo non regolare e non regolamentato da un filo conduttore. In pratica entro il venticinquesimo episodio le spiegazioni ci sono tutte, ma si hanno tutte alla rinfusa.
I personaggi sono ben caratterizzati, ma alcuni sono valutati troppo superficialmente per l'apporto che danno alla storia, il che non è molto bello, inoltre lo stesso Agato e Beryl ogni tanto sono lasciati nel silenzio perché c'è qualcun altro da seguire: uno del gruppo di soldati artificiali in rivolta, Fon e la sua crescita interiore, Vespia etc. Queste mancanze creano buchi scomodi alla comprensione di talune scelte dei personaggi e aiutato a incriccare la trama.

Il lato tecnico è decente, niente di eclatante, alcuni disegni hanno dei cali, i duelli di spada sono ridicoli e assolutamente senza senso, inoltri i movimenti sono più o meno sempre quelli, anche nelle evoluzioni con gli aerei non c'è molta fantasia, ma non è su quello che vuole puntare l'anime. Le musiche sono alla sufficienza, secondo me manca un supporto musicale che avrebbe aiutato il coinvolgimento, ma quelle che ci sono non sono "schifide" comunque, solo non coinvolgono.

In conclusione direi che non sconsiglio Cluster Edge anche se non è esattamente il massimo della vita. La trama intrigante c'è, peccato che s'intrappola da sola in una narrazione poco fluida. Il mio 7 è d'incoraggiamento, è un 6 e mezzo non di più nella realtà, ci sono dei momenti in cui i cali sia narrativi sia tecnici sono eccessivi.

Dia-chan

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Dia-chan

Episodi visti: 22/25 --- Voto 8
Questo anime è stato molto sottovalutato invece è un anime che col andare avanti degli episodi guadagna moltissimo. Premetto che mi ero fermata un anno fà ai primi 3 episodi, non mi prendeva proprio! Ora ho ripreso a seguirlo e devo dire che ora lo amo tantissimo! Episodi sempre interessanti, pieni di significato. La trama non più così "intricata" e man mano che si va avanti tutti i segreti e i misteri vengono a galla. Dico anche di non fermarsi all'apparenza dei "bishounen", questo NON è un anime yaoi. Ci sono solo scene di profonda amicizia, niente più di questo. Non giudicate una serie solo per la presenza di bei ragazzi... la trama non ruota attorno a quello. Anime originale e che merita di essere seguito per intero... e che anzi NON dovrebbe essere ignorato solo per la presenza di bishounen. Il protagonista Agate non è il tipico felice e fortunato protagonista come a prima vista potrebbe apparire. Man mano che la serie avanza si verrà a capire chi è davvero Agate Fluorite. I personaggi sono ben caratterizzati, le musiche a mio avviso splendide, specialmente la prima opening. Insegna tanto come serie e non posso negare che mi ha fatto commuovere già parecchie volte e non sono nemmeno arrivata all'ultimo episodio! Insegna molto come anim: non è per niente il solito anime superficiale. Da vedere per tutti e spero che abbia la considerazione che merita!