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bob71

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8,5
Il 21 aprile di vent’anni fa usciva “Vampire Hunter D - Bloodlust”, lungometraggio anime tratto dalla penna dello scrittore Hideyuki Kikuchi, autore di una serie di romanzi di successo (trentasei, in corso) illustrati da Yoshitaka Amano. Le gesta del solitario cacciatore di vampiri D erano già state animate una prima volta in un OAV di 75’ (“Vampire Hunter D”, 1985), ma il film aveva scontentato la maggior parte dei fan che ne richiedevano a gran voce una riedizione, e lo stesso Kikuchi si era detto non troppo soddisfatto del risultato finale. Fu così che nel 1997 alla Madhouse iniziarono i lavori su un nuovo e più ambizioso progetto destinato alle sale, questa volta da affidare al talentuoso regista Yoshiaki Kawajiri, che si era fatto conoscere per lo stile cupo e truculento di film come “Wicked City” e “Ninja Scroll”.

In occasione del ventesimo anniversario della sua uscita giapponese, abbiamo ripreso in mano il DVD del film, per cercare di rispondere al dubbio amletico: “Vampire Hunter D - Bloodlust” è un classico immortale che vale la pena di riesumare? O è meglio lasciarlo riposare nella sua bara impolverata?

La storia è basata sul terzo capitolo della serie di romanzi di Hideyuki Kikuchi dal titolo “D - Yosatsuko” (“Demon Deathchase”). In un futuro post-apocalittico il mondo è regredito allo stadio di un selvaggio West con il retaggio di una sofisticata tecnologia, i vampiri sono i padroni della notte ma sono ormai in via d’estinzione e sulle loro teste pendono laute ricompense che fanno gola ai cacciatori di taglie, gli unici in grado di proteggere la razza umana dal loro oscuro potere. Quando la giovane Charlotte Elbourne viene rapita dall'algido vampiro Meier Link, il vecchio padre di lei decide di assoldare il misterioso D, cacciatore di taglie che dovrà recuperare la fanciulla o ucciderla, qualora la ritrovasse già vampirizzata. Sulle tracce dei fuggiaschi c’è però anche la banda dei fratelli Markus, un'agguerrita compagnia di ammazzavampiri patentati. Attraverso lande desolate e foreste incantate, cavalcando cavalli cybernetici contro orde di demoni e lupi mannari, la folle corsa dei protagonisti culminerà nel castello della sanguinaria contessa Carmilla, vampira famigerata per i suoi eccessi di crudeltà.

Nell’ambito dell’assortita letteratura sui vampiri, “Vampire Hunter D - Bloodlust” si attesta come una creatura aliena, a cominciare dall’iter produttivo quanto mai atipico. Il film venne infatti realizzato perlopiù negli studi della Madhouse a Tokyo, ma, con la prospettiva di una distribuzione negli Stati Uniti, si decise di doppiare il film direttamente in inglese, spostando oltreoceano la fase di post-produzione. La sceneggiatura venne quindi tradotta e adattata in inglese, e tutta la parte audio (compresi gli effetti sonori, i dialoghi e la colonna sonora) venne registrata in California con la collaborazione della Urban Entertainment e con gran parte dei dialoghi americani registrati prima ancora che il film fosse completo, sempre in contatto con i responsabili artistici giapponesi.

Il film debuttò ufficialmente allo Yuubari Fantasy Film Festival in Hokkaido, nel 2000, benché di fatto fosse ancora in lavorazione. I dialoghi giapponesi vennero registrati nel gennaio successivo, mentre ancora nel marzo 2001 vennero apportate correzioni ai dialoghi inglesi: si tratta di una cinquantina di piccoli cambiamenti, i più rilevanti dei quali riguardano l’inserimento di notizie sul passato di D. Il film uscì nelle sale giapponesi nell’aprile 2001, con parlato in inglese e sottotitoli in giapponese.

“Vampire Hunter D - Bloodlust” è una produzione con un budget medio non paragonabile alla magnificenza di altri titoli dello stesso periodo (ad es. “Steamboy” o “La città incantata”), ma che vanta un aspetto tecnico di prim’ordine e uno stile grafico tale, da rendere epico questo stravagante spaghetti western in salsa tecno-gotica. Yoshiaki Kawajiri si conferma raffinato regista d’animazione che, con mestiere consumato e uno slancio creativo sfrenato, si mette al servizio di una formidabile macchina per l’intrattenimento.

Se da un lato il film presuppone gli stereotipi vampireschi più classici, attingendo alla sterminata cinematografia hollywoodiana fino a ripercorrere i paradigmi del genere (amore romantico/rapimento/inseguimento e fuga), dall’altro prende questi ingredienti e li getta in un calderone ribollente di azione e splatter, il tutto incorniciato in uno scenario western/steampunk con una formula inedita e con esiti a tratti sorprendenti.

Strutturato su crescenti livelli di difficoltà quasi come un videogioco, il racconto è scandito dagli estenuanti duelli all’ultimo sangue contro un variegato bestiario che si sussegue fino al boss finale, rappresentato dalla contessa Carmilla. La sceneggiatura (accreditata nel DVD a Jack Fletcher), fin qui abbastanza equilibrata tra esplorazione e combattimenti, scivola verso un finale un po' frettoloso, con la figura di Carmilla che rimane abbozzata, considerando il suo peso centrale nell'economia del racconto.

Il protagonista D è un cavaliere pallido dai tratti androgini e dal passato avvolto nel mistero. Di lui si sa solo che è il più temuto e infallibile cacciatore di vampiri e che è un dhampir (nella tradizione folkloristica di origine slava è una creatura generata dall'unione tra un vampiro e una donna umana). Come arma usa una lunga spada con cui è in grado di tagliare qualsiasi materiale. Tormentato da una sete di sangue che non potrà mai essere placata, D è in qualche modo collegato al Grande Antenato di tutti i vampiri. Un demone gargoyle che vive in simbiosi nella sua mano sinistra è il suo unico compagno di viaggio, lo aiuta a seguire le tracce e a sbloccare incantesimi, oltre a fungere da spalla comica con le sue sortite a base di humor nero.

Meier Link è uno dei più potenti vampiri ancora in vita, ha migliaia di anni e la capacità di cambiare forma, di volare come un pipistrello e di guarire in breve tempo da gravissime ferite. Innamorato di Charlotte, resiste alla tentazione di succhiarle il sangue per non infliggerle il supplizio dell'immortalità destinata ai vampiri. La sua storia d'amore tragica, che strizza l'occhio a quel tipo di romanticismo già visto nel “Dracula” di Francis Ford Coppola, ha un grande potenziale, che però non viene sfruttato appieno. Charlotte, il cui ricco padre ha ingaggiato i migliori cacciatori sulla piazza, è in realtà fuggita di sua spontanea volontà con l’intento di raggiungere con il suo amante la Città della Notte. Pur essendo funzionale alla trama, questo personaggio è poco definito, ha sparuti dialoghi e finisce per rimanere piatto e incolore.

Attraente, coraggiosa e astuta, Leila riesce a ritagliarsi il ruolo di personaggio femminile più presente sulla scena con la sua singolare moto monoruota e la gigantesca pistola che spara proiettili d’argento. Si è unita alla banda dei fratelli Markus per vendicare la morte dei suoi genitori avvenuta per mano dei vampiri, e all’inizio non accetta la concorrenza di D, ma durante la caccia i loro sentieri si incrociano spesso e i suoi sentimenti cambiano nel corso della storia, tanto che la sua relazione con D risulta quasi più appassionante di quella tra Meier Link e Charlotte. Il barbuto Borgoff è il maggiore dei fratelli Markus e il capo del gruppo, estremamente orgoglioso e molto protettivo con i fratelli, la sua arma è una balestra fissata al polso che spara raffiche di frecce d’argento. Grove è il secondo dei fratelli e appare gravemente malato, ma, quando gli viene iniettata una speciale sostanza chimica, può proiettare un immagine di sé stesso sul campo di battaglia. Quest’arma però è usata raramente, perché lo porta ai limiti delle proprie forze. Magro e agilissimo, Kyle è il fratello più ribelle, ha un carattere ostile e aggressivo e le sue armi sono due sciabole incrociate, naturalmente in argento.

Condannata all’esilio per 5000 anni nel suo magnifico castello con una spada conficcata nel cuore, lo spettro di Carmilla ha il potere dell’illusione e la capacità di leggere nel pensiero, attira i due innamorati fingendo di aiutarli, ma in realtà mira al sangue di Charlotte necessario per la sua resurrezione. Questo super villain, che avrebbe sicuramente meritato maggior minutaggio, appare come la sintesi di almeno tre diverse suggestioni: il personaggio omonimo del romanzo di Le Fanu (uno dei capostipiti letterari del genere), l'affascinante regina/strega di Biancaneve dei fratelli Grimm, e la vera "contessa sanguinaria" Erzsébet Báthory (1560-1614), nobildonna e serial killer ungherese.

Fondamentalmente, “Vampire Hunter D - Bloodlust” rimane un film d’azione, e su questo fronte non delude le aspettative. L’esilità della trama lascia spazio a spettacolari sequenze animate, creative ed eleganti (soprattutto in occasione dei duelli che mettono in mostra le incredibili evoluzioni e le diverse abilità degli avversari). Lo sforzo produttivo di Madhouse è sempre all'altezza della situazione e il film visivamente regge dignitosamente i segni del tempo, sfoggiando delle animazioni fluide e ipercinetiche che vedono la presenza del futuro regista Takeshi Koike (“Redline”) ai genga (disegni chiave).

Dove il film brilla davvero di luce propria è nell’aspetto più prettamente artistico (fondali e design dei personaggi) e nelle musiche. Il direttore artistico Yuji Ikehata (“Magnetic Rose”) esegue un lavoro splendido sulle scenografie che si distinguono per la cura dei dettagli e l’eclettismo: la caccia demoniaca porterà i personaggi a vagare tra grattacieli in rovina, distese desertiche, antichità classiche, foreste incantate, vecchi saloon, palazzi in stile vittoriano fino all'immancabile castello gotico, il tutto dominato da una tavolozza di colori scuri. Notevoli anche gli elementi di corredo come i sontuosi costumi barocchi di Charlotte e Carmilla, e il design steampunk di equipaggiamenti, veicoli e armi.

Il character design rappresenta un’ulteriore attrattiva di questa pellicola. I vampiri di Yoshitaka Amano (rimodellati per il grande schermo da Yutaka Minowa che si occupa anche della direzione delle animazioni), hanno fisici statuari, una languida grazia liberty e un fascino crepuscolare e decadente. Pittore e illustratore veterano, con influenze che vanno dai fumetti occidentali a Leonardo da Vinci, dall’Art Nouveau alle incisioni ukio-e, Amano ha illustrato l’intera produzione letteraria di “Vampire Hunter D” e ottenuto molti riconoscimenti (tra cui proprio il Bram Stoker Award per aver illustrato “The Sandman: The Dream Hunters” di Neil Gaiman), ma la sua fama la deve soprattutto per il lavoro sulla popolare saga videoludica di “Final Fantasy”.

A completare il quadro complessivo del film, ci pensa la maestosa colonna sonora di Marco D'Ambrosio che supporta le oscure visioni dell’anime con una tambureggiante orchestrazione sinfonica di livello hollywoodiano. Una sequenza di temi suggestivi che spaziano dalle atmosfere concitate e i ritmi serrati di “Grove”, “Into the Trees” e “The ring”, a momenti più intensi e drammatici (“Leila’s Feelings”, “Outside the Castle”), passando per il romantico clavicembalo di “The Rocket Hall” e lo struggente pianoforte di “Hallucinations” e “Charlotte’s Love”, per finire con l’organo a canne (imprescindibile quando si tratta di gothic-horror) e i canti gregoriani di “Vampira Missa”, che strizzano entrambi gli occhi ai celeberrimi “Carmina Burana” di Orff.

L’ultima edizione italiana in home video risale al 2005 ed è ormai fuori catalogo. Doppiata e distribuita da Yamato Video/CG Entertainment, presenta tracce audio in italiano e inglese, sottotitoli italiani, e contenuti extra quali trailer originali e gallerie di immagini con schede dei personaggi, disegni preliminari e acetati. Fra i doppiatori compaiono Marco Balzarotti (D), Claudio Moneta (Meier Link), Loredana Nicosia (Leila), Cristiana Rossi (Charlotte), Raffaele Fallica (Mano di D), Elisabetta Cesone (Carmilla). I romanzi originali di Hideyuki Kikuchi non sono mai stati pubblicati in Italia e per chi volesse addentrarsi nel mondo cartaceo di D non resta che il manga in corso di pubblicazione da parte di J-Pop.

A vent’anni dalla sua prima uscita possiamo concludere che “Vampire Hunter D - Bloodlust” merita senz'altro una riscoperta e ha ancora tanto da offrire non solo ai feticisti dell’estetica dark, che qui troveranno una divertente variazione sul tema, o ai fan di Yoshiaki Kawajiri, che avranno fra le mani un ottimo esempio del suo cinema d'animazione vecchia scuola. Il film si lascia apprezzare per un comparto grafico/visivo di assoluto livello, intrattiene e diverte con una storia d’avventura e azione immersa in una raffinata atmosfera fantasy-horror e offre un’intrigante rilettura postmoderna e tutta giapponese del vampiro classico.


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HakMaxSalv92

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Questo film rappresenta un salto di qualità rispetto all'altro.
La grafica è più precisa e anche più dettagliata. I personaggi sono molto più caratterizzati sia dal punto di vista fisico ed estetico che dal punto di vista psicologico, pur mantenendo alcuni la loro aria di mistero. La colonna sonora è molto più vibrante e molto più corposa e intensa. La trama è molto più lineare e scorrevole, e quindi più piacevole da osservare e da guardare. Le atmosfere cupe e luminose sono racchiuse in un contrasto di tutto rispetto che permette di immedesimarsi piacevolmente. I timbri delle voci dei personaggi sono molto cupi, in fusione con l'atmosfera gotica e dark che domina la vicenda, e questa è una delle principali combinazioni vincenti della trama. Qui la fusione di gotico, dark, western e cyberpunk e/o steampunk è riuscita decisamente meglio che nell'altro film. Il mosaico di generi qui presentato è fatto a pennello. La colonna sonora è descritta bene e ben impostata dall'inizio alla fine, quando vi è la traccia metal che accompagna i titoli di coda.
Un netto miglioramento rispetto all'altro lungometraggio.


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kirk

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8,5
Tratto da una light novel di Hideyuki Kikuchi, questo film del 2001 è stato portato in Italia da Yamato, come molte altre opere dello studio Madhouse: ultime arrivate legalmente in Italia sono “No Guns Life”, ad opera di Dynit, e “Chihayafaru 3”, su Crunchyroll, uscite nel 2019/2020.
Il regista del film è il fondatore dello studio, Yoshiaki Kawajiri, che è in attività ormai da tantissimo tempo, ricoprendo vari ruoli: dal fare le animazioni di “Giatrus, il primo uomo” alla direzione artistica, come in “Fior di favole, leggende giapponesi”, a tanti altri ruoli, occupandosi di sfondi, charater design, storyboard ecc. fino a questo film dove si occupa della sceneggiatura e della regia. Ricordo che come regista l’ho trovato acerbo in “La città delle bestie incantatrici” e in “Demon City Shinjuku”, ma all’epoca non aveva ancora quarant’anni, mentre qui inizia il suo arco di vita come cinquantenne.

Attenzione: il seguente paragrafo contiene spoiler

In un mondo post-apocalittico, metà western e metà di ambientazione gotica, in cui i vampiri sono sull’orlo dell’estinzione e i dampyr odiati, vedremo muoversi i personaggi principali (il conte Meyer, D, Leila e Charlotte), chi in nome dell’amore chi per denaro... ma questi quattro sono personaggi positivi della storia, altri rimarranno in un limbo in cui le loro azioni li porteranno ad essere considerati più o meno buoni/cattivi. Alla fine comparirà il vero cattivo della storia, la contessa sanguinaria Carmille (il personaggio portato in carta per primo da Le Fanu); purtroppo non c’è l’happy end della storia d’amore, ma l’ultima scena del funerale l’ho trovata molto bella.
La storia è ben sceneggiata, ben diretta e ben animata; ho trovato adatto anche il charater design: di solito mi piacciono altri tipi di disegni, ma questi si adattano bene alla narrazione, si adattano al tema horror qui descritto.


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jennymaycry

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Era il lontano 1999 e per la prima volta giocai a "Vampire Hunter D" su Playstation 1. L'intro recitava: "The distant future... Vampires rule the night, but their numbers are dwindling...", così come nell'anime. Ne fui subito incuriosita, anche a quel tempo amavo vampiri e demoni. Purtroppo ero piccola e il film l'ho scoperto solo un paio di anni dopo la sua uscita. Il mondo di D è davvero fantastico: attorno all'affascinante Damphir (nato da madre umana e padre vampiro) ruotano videogame, manga, romanzi e novel.
Questo film, Bloodlust, è appunto la trasposizione cinematografica del terzo romanzo "Demon Deathchase" (che, secondo me, gode della storia più bella).

La trama l'avrete già letta, ma faccio anche io un piccolo riassunto. Abbiamo il nostro bel cacciatore D, un uomo taciturno che però svolge i suoi incarichi a dovere, alla quale viene chiesto di riportare a casa Charlotte, una giovane ragazza che sembra essere stata rapita dal nobile vampiro Meier Link. Il nostro eroe si troverà inoltre ostacolato dai fratelli Marcus, cinque abili cacciatori ingaggiati assieme a lui per portare a termine la missione.

Se dovessi dire i punti forti del film, mi troverei in imbarazzo, perché tutto è perfetto nel complesso.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, ognuno di loro ha un ruolo ben preciso e un suo modo di vedere le cose. Se da una parte tutti credono che Meier abbia rapito Charlotte per trasformarla in vampiro, scopriremo poi che in realtà la loro non è altro che una fuga d'amore. Sarà che sono una sentimentale, ma ho amato troppo la loro storia e mi commuovo ogni volta che vedo il film.

Il disegno può sembrare brutto (io stessa all'inizio ero un po' indecisa se vederlo o meno), ma ci si abitua subito. E' comunque datato, non è la grafica che abbiamo nel 2013, ma forse sono proprio questi gli anime che rimangono più impressi. I paesaggi anche sono molto belli, si passa da enormi spazi aperti e verdi, a castelli gotici, villaggi solitari e via discorrendo.
Il doppiaggio poi è ben riuscito. Ogni voce si addice al personaggio che interpreta. Ho apprezzato soprattutto quelle di D, Meier e della cacciatrice Leila.

Personalmente credo che sia uno dei film più belli che abbia mai visto, l'ho comprato in DVD e guardato un'infinità di volte. L'ho visto anche in lingua originale inglese, seguito poi dalla versione più nuova giapponese e ha sempre il suo fascino. Questi sono i veri vampiri e, se come me vi sono piaciute storie come "Dracula" o "Nosferatu", ve lo consiglio.


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A-fedcII

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Vampire Hunter D - Bloodlust è un OAV nato nel 2001 grazie alla rinomata Madhouse, adattato dall'omonima serie di romanzi curati da Hideyuki Kikuchi, già autore di innumerevoli light novel di successo.

In un futuro remoto dove i vampiri e i dhampyr (figli di un vampiro e un umano) sono considerati la peggiore feccia della società e le guerre per la conquistata dei territori sono sempre più numerose, a spiccare è il nostro protagonista di nome D, anch'esso un dhampyr, cacciatore di vampiri sotto commissione. La storia parte quando quest'ultimo viene convocato da una famiglia nobile per stanare il rapitore della figlia del re, ma ad attenderlo ci saranno diverse difficoltà, tra cui un'altra banda chiamata in precedenza dal casato per ritrovare Charlotte. Ella, da quanto si svela successivamente, in realtà non è stata rapita, bensì è scappata con il suo amante, Link Meier, un vampiro temuto da tutti, ma che afferma di amare realmente Charlotte.

Il film in questione è davvero spettacolare. La storia iniziale si evolve gradualmente trasformandolo in un anime fantastico, con combattimenti e scene d'azione graficamente e tatticamente mostruose, contenente molte riflessioni e spiegazioni, utili alla persona che lo sta guardando.
I disegni e le animazioni, oltretutto, sono qualcosa di indescrivibile: Madhouse è riuscita ha rendere l'OAV fantastico. I fondali sono semplici ma fatti bene, il plot, come già detto in precedenza, non è mai prevedibile e tutti i personaggi presentati hanno un ruolo che gli si addice, mentre le OST sono belle ed orecchiabili. Un film che eccelle nel suo genere, ma che non si può considerare un capolavoro.

Ningen

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Ningen

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Bella sorpresa questo anime. Devo essere sincero mi aspettavo veramente poco da questo film, sopratutto perché di anime con i vampiri decenti non ne ho trovati manco uno.
La storia è veramente appassionante, tiene molto alta l'attenzione dello spettatore, ed in certi momenti arriva ad essere anche sentimentale e romantica e si sfiora la poesia, sebbene non manchino affatto i momenti dedicati all'azione.
I personaggi sono ben fatti, a partire dal taciturno protagonista D, passando per i cacciatori di vampiri, fino al vampiro Meier e Charlotte rapita da quest'ultimo, oltre agli altri personaggi, tutti ben fatti e curati nel dettaglio.
Curati nel dettaglio anche l'animazione e i disegni, veramente splendidi, e le scene d'azione sono formidabili. D'altronde, le immagini in questa pagina credo che lo dimostrino.
Segnalo inoltre un buon doppiaggio in italiano, con la voce di D molto azzeccata, essendo un personaggio misterioso e taciturno.
Questo film, è un vero anime sui vampiri, lasciate perdere le idiozie di Alucard in Hellsing, perché quello del vero spirito delle storie sui vampiri non ha assolutamente nulla, oltre ad essere un anime tutt'altro che eccellente (anzi secondo me è al limite della decenza), mentre in Vampire Hunters D - Bloodlust troverete una storia sui vampiri proprio come desiderate vederla.


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Doppelgänger

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
In un futuro dai toni post-apocalittici, i vampiri, da aguzzini degli esseri umani, sono ormai divenuti fuochi fatui di una razza ormai in via d'estinzione. In questo scenario, dove spesso vige la legge del più forte, si aggira D, un dhampyr, ossia un incrocio tra uomo e vampiro, ramingo cacciatore di taglie. Messosi sulle tracce di Charlotte, rapita dal vampiro Link Meier, entrerà in competizione con un gruppo di cacciatori umani per chi la salverà per primo.

Una piccola sorpresa. Pur non essendo particolarmente originale l'ambientazione (difficile trovare un mondo post-apocalittico che si differenzi molto dagli altri), e non essendolo praticamente per nulla la trama, stranamente lo svolgimento dei fatti è piuttosto stimolante. Se l' intreccio in sé non è nulla di particolarmente innovativo, i personaggi non sono molto meglio, essendo per lo più modelli che qualunque discreto appassionato di animazione giapponese non faticherà ad identificare. Ma ancora una volta, a dispetto della semplicità del tutto, il cast risulta comunque piacevole da seguire, visto che la varietà di caratteri è comunque buona.

Il film è pieno di scene d'azione, quindi di momenti di noia non ce ne sono mai, supportati da un comparto d'animazioni che, a dispetto degli anni, è ancora ottimo.
A questo si accompagna un design ottimo. I personaggi sono stati realizzati in sede preliminare da Yoshitaka Amano, e il gusto sopraffino dell'artista si vede dal dettaglio dei costumi fino ai lineamenti dei personaggi, affilati e anche con un che di androgino. A questo si aggiungono le fantastiche atmosfere, a metà tra il decadente e il gotico più puro.
Volendo spendere due parole sul sonoro, direi che esso si presenta valido, potendo inoltre vantare un ottimo doppiaggio in italiano.

Un film valido, che non eccelle sotto nessun punto di vista, ma che si presenta come un'ottima proposta per i patiti dell'action-horror.


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Darkon

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Una delle regole generali per scrivere una recensione è, in qualunque caso, quella di essere sempre oggettivi, eccetto qualche commento o riflessione personale ogni tanto, al fine di non influenzare i lettori. Ma, credetemi, essere oggettivi in questo momento sarebbe veramente difficile.
Definire Vampire Hunter D: Bloodlust come un normale OAV sarebbe talmente sminuente da sembrare un’offesa. Bloodlust è un’opera talmente geniale da non aver aggettivi adeguati per descriverla. "Magistrale", "superlativo", "magnifico" non rendono l’idea: come ho già detto, sono estremamente sminuenti in confronto di questo capolavoro.

Iniziamo dal comparto tecnico: come il resto dell’opera, anche questo è ottimamente sviluppato, ed è forse ancora uno dei migliori in circolazione, nonostante il film sia uscito nel 2001, e dunque abbia qualche annetto sulle spalle.
Partendo dalla grafica, beh, è eccezionale, non si possono usare altri termini. Considerando il fatto che è uscito ben nove anni fa, l’impegno degli autori riversato nel comparto grafico è eccelso: scenari e personaggi resi ottimamente, eccellente animazione dei volti, sublimi effetti speciali, il tutto condito da giochi di luce, chiaroscuri, ombreggiature di altissima qualità e da alcune inquadrature tra l’artistico e il disturbante. Inoltre, il tratto del disegno spigoloso rende ancora meglio scenari e personaggi, vista l’atmosfera in cui versa l’intera opera.
Il comparto sonoro si attesta anch’esso su ottimi livelli, con pezzi orchestrati con maestria e che coinvolgono lo spettatore in modo incredibile. Vi basti sapere che il sottoscritto sta ancora ascoltando le original soundtrack del film mentre scrive.
Nota importante: degna di citazione è la composizione intitolata “Vampyra Missa”, che accompagna gli ultimi combattimenti dell’opera; veramente azzeccatissima nel contesto e, soprattutto, indimenticabile.

Passiamo invece all’analisi dei personaggi, della trama e dell'ambientazione.
Un altro dei pregi dell’opera è quello di offrire personaggi indimenticabili: si spazia dal determinato e imperscrutabile D, al romantico Meier, fino ai selvaggi Barbaroi. La cosa che però fa scoccare la scintilla è il fatto che, nonostante la maggior parte dei personaggi siano esseri sovrannaturali, vengono sempre delineati con grande umanità:
il caso maggiore, naturalmente, è Meier, disposto persino ad andare contro la propria natura di vampiro per l’amore di Charlotte, ma anche personaggi come D e Leila, che si dimostrano sempre “duri”, ma che cedono ai buoni sentimenti molte volte.

Inoltre, ogni personaggio è ben delineato, e vengono meticolosamente analizzati i suoi sentimenti: facendo qualche esempio, D si dimostra distaccato e taciturno perché ha dovuto affrontare sin da giovane il problema dell’emarginazione (di cui parlo un po’ meglio più avanti), vivendo ogni giorno come un inferno.

Allo stesso modo Meier, come già accennavo prima, è spinto dal suo enorme amore a rischiare persino la sua vita per ricongiungersi con la sua amata, sopportando attacchi, scherni e i raggi di sole a lui fatali in un disperato tentativo di salvarla.
Anche i “cattivi”, ossia i fratelli Marcus, riescono a conquistare la stima dello spettatore, e quando muoiono, lasciano un vuoto nello spettatore, una mera sensazione di perdita.

Queste carismatiche figure sono incastrate in un’ottima trama, fatta di intrighi, tradimenti ed una buona dose di combattimenti, che alterna le lotte a sequenze dedicate allo svolgimento della trama senza mai che le une o le altre risultino invadenti, scontate o anche solo inutili.
Ogni fotogramma ha il suo perché e trasuda cura e dedizione da ogni pixel.
Una mia critica personale viene mossa contro la leggera drammaticità del finale, ma, ripeto, è una mia considerazione, un commento da amante dei lieto fine; perché, in effetti, le sequenze finali ben si sposano con il resto dell’opera, e non risultano improbabili o prevedibili.
L’ambientazione prende come limite temporale un remoto futuro, ma popolato da creature tipiche dei miti scandinavi: in questo modo, riesce a mescolare senza problemi tecnologia ed elementi tipici medioevali, costruzioni all’avanguardia e castelli, gadget e costruzioni diroccate, combattimenti all’arma bianca e con le armi da fuoco, ponendo come unico limite quello della fantasia.

Un punto a parte merita il profondo messaggio che ci lascia l’opera: in varie scene, come quella dove D compra un nuovo cavallo, oppure la scena in cui Meier cerca disperatamente di salvare Charlotte, si può chiaramente vedere il messaggio sull’emarginazione che gli autori hanno voluto lasciarci; sia D che Meier, infatti, vengono temuti, evitati e scherniti solo perché “diversi”, ma questa loro diversità non li priva naturalmente dei sentimenti, e dunque non li rende dissimili dai cosiddetti umani “puri”.
Insomma, tirando le somme: Vampire Hunter D: Bloodlust è un capolavoro, eccellente in ogni suo aspetto, da guardare dall’inizio alla fine con il fiato sospeso.
Preparatevi ad entrare in un mondo coinvolgente e tenebroso


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HaL9000

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Premesso che non ho mai visto il lungometraggio degli anni '80, da cui forse avrei potuto trarre maggiore comprensione delle situazioni e, sopratutto, dei personaggi presenti in questo film, ho comunque trovato “Vampire Hunter D - Bloodlust” piuttosto piacevole.
Anche se la trama è un filo abbastanza sottile e dunque non in grado di prendere corpo in nessun momento del film, ho trovato le atmosfere decisamente intriganti. E' presente infatti in quest'opera un mix curioso di ambientazioni, tra il western, il post-apocalittico, il decadente-barocco ed il gotico. Quest'ultimo aspetto prende poi decisamente il sopravvento nella parte finale del film.

I personaggi, per quanto ho scritto all'inizio della recensione, apparentemente non mi sembrano molto caratterizzati. Alcuni sembrano piovuti un po' dall'alto, ed a parte il protagonista indiscusso, D, di cui si possono intuire le contraddizioni interiori derivanti dalla sua doppia natura, l'unico altro personaggio su cui gli sceneggiatori hanno lavorato un po' di più è stata Leyla. Per tutti gli altri, comparse veloci (talvolta velocissime) e senza spessore. Di loro si conosce a malapena il nome.
Originale e piacevole poi il character design dei personaggi ed il disegno dei fondali e degli scenari, molto curati. Personalmente ho apprezzato in particolare il disegno del castello di Carmilla, un vero capolavoro gotico-barocco. Direi che in effetti il punto di forza di tutta l'opera sia proprio la qualità grafica.

In definitiva, si tratta di una favola horror, o se preferite, una favola sentimentale-horror. Bello e commuovente il finale. Appropriata alle atmosfere del film la colonna sonora e positivo il doppiaggio italiano.


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Rimdo

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Vampire Hunter D è un bellissimo oav dedicato al mondo dei vampiri, il migliore a parer mio, uscito su questa materia.
I personaggi sono carismatici e molto ben caratterizzati. La trama affascina fin dall'inizio, non è mai scontata, ed è ricca di colpi di scena. Le ambientazioni sono molto varie e e le loro atmosfere suggestionano lo spettatore. Si passa da quelle ottocentesche, ad atmosfere gotiche, ad altre post moderne o cyberpunk.
Il design è particolare così come il tratto. Può piacere oppure no ma una cosa è sicura, è un'opera molto originale.


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ALUCARD80

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Uno dei lungometraggi che mi ha lasciato senza parole, una vera e propria opera d'arte. Alla fine di Bloodlust ci si sente come usciti da un quadro fiammingo dai colori forti intensi, coinvolgente e appassionante. L'animazione di questo capolavoro è semplicemente sensazionale, la cromatica ha una varietà e un incisività senza pari, e il chara design particolare, spigoloso e tenebroso, ricorda il filone dark dei film a cavallo degli anni 90/2000, con rimandi barocchi classici del mondo dark - visionario dei vampiri. Forse la colonna sonora è quella che fra tutte le cose ho sentito di meno, probabilmente rapito da una vera e propria opera d'arte.
Bloodlust narra la vicenda del mitico Dampyr, un mezzo vampiro che si ritrova all'interno di un gigantesco castello (classico eh :P) coinvolto in una caccia al padrone di casa, che si presume abbia rapito una fanciulla. lo stesso fa un gruppo di ammazzavampiri, mercenari cacciatori dei letali signori della notte. L'anime presenta elementi sci-fi, quasi futuristici, ma ciò che ne viene fuori è semplicemente un quadro quasi surreale, scandito dal ritmo forsennato delle battaglie, animate divinamente, e dai silenzi carichi di tensione e dalle pause che riescono a esprimere molto più di mille parole, tramite sguardi ed espressioni uniche dei protagonisti. Quando la classe non è acqua, e il talento c'è da vendere, anche se si mescolano elementi classici strarivisti, come l'ammazzavampiri, il vampiro buono e la donna che se ne innamora, il risultato di questo OAV è davvero sorprendente sotto tutti i punti di vista. L'ambientazione gotica e le inquadrature da vera regia hollywodiana fanno impallidire ogni altro anime di questo periodo, tanto che mi inducono a credere che Bloodlust possa essere il lungometraggio più bello, interessante e pregiato di sempre, o se non il migliore, fra i migliori. Con un finale drammatico (avreste previsto altro?) e strappalacrime, rimarrete seduti per tutto il tempo senza che neanche vi accorgiate dello scorrere del tempo, rapiti da un vero tripudio visivo, un capolavoro senza pari, consigliato a chi ama i vampiri ma anche a chi desidera una storia forte e drammatica. per gli amanti del genere, immagino sia il non plus ultra.


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SuperFra

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Vampire Hunter D è un film dedicato totalmente al mondo vampirico. In esso viene narrata l'avventura di un mezzo-sangue, tale D. Come cacciatore di vampiri gli viene assegnata la missione di recuperare una ragazza rapita da un vampiro. Inizia così un avventura interessante, che dal punto di vista delle novità non offre nulla. La trama è semplice, senza pretese, a tratti scialba e scontata. Le tematiche trattate, sempre che ce ne siano, non sono mai messe in primo piano e curate. La carta vincente su cui si basa tale film è la grafica, gli effetti e le animazioni.
In questo anime infatti vengono a crearsi spesso spettacolari scontri di ogni genere (dalle armi da fuoco, all'arma bianca, alle mani nude ). La grafica infatti è molto curata, molto bella da vedere e fluida. I paesaggi sono a dir poco spettacolari, mozzafiato e spesso azzeccati con i personaggi che li abitano. La caratterizzazione dei personaggi è ben fatta, ognuno sembra avere di che raccontare. Peccato che nessuno di loro effettui una seria introspezione, che sarebbe molto interessante. Su tali argomentazioni vengono solo accennati alcuni flash del passato del protagonista e della ragazza cacciatrice rosso vestita. In definitiva Vampire Hunter D non è un grandissimo film, se non per la grafica curatissima, e per gli scenari mozzafiato. La trama, come già detto, non offre niente di nuovo ed è evidentemente senza pretese. Essa infatti non ha picchi di interesse, colpi di scena, storie particolari da vivere e raccontare. Il mio voto, se non fosse per la grafica sarebbe molto più basso; ma grazie all'unico aspetto veramente positivo di tutto il film si riesce a risollevare un po’. Ottimi combattimenti, grafiche, animazioni e scenari; per il resto nulla di che!

Zki

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Zki

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Non c'è che dire, il mio OAV preferito!
Curato in una maniera impeccabile, tratta di un tema usato moltissime altre volte e in moltissimi modi (basti pensare a "Hellsing"), ha una storia ben realizzata con personaggi che non sono mai "fuori dal coro". Colonna sonora adattissima alle situazioni e mai banale, che enfatizza bene le situazioni in cui si trovano i protagonisti.
L'unica pecca, trascurabile, è l'utilizzo di personaggi molti stereotipati (i cacciatori di vampiri, il vampiro buono e misterioso, i demoni, la donna rapita...).

Snaps

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Snaps

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Un film d'amore, d'azione, horror, drammatico, fantastico... un mix, per questo secondo Vampire Hunter D, la storia d'amore tra la bella e il vampiro fa perdere di vista i ruoli buono/cattivo, tanto da non sapere per chi fare il tifo. I personaggi sono curatissimi, nessuno appare banale o messo lì senza troppa importanza, la grafica è veramente moooolto curata i disegni bellissimi, la storia è da applauso, commovente, sicuramente non adatta ad un pubblico troppo giovane, a causa di alcune scene, o perchè non apprezzerebbe a pieno i contenuti del lavoro.
Un consiglio, o meglio una chicca vedetevi prima il vecchio Vampire Hunter D, io l'ho fatto e quando ho visto il Bloodlust l'ho apprezzato di più.

Star Silver

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Star Silver

Episodi visti: 1/1 --- Voto 10
Questo Film, come altri hanno scritto, è perfetto sotto il punto di vista grafico e vanta una colonna sonora molto bella e adeguata al tema "horror" trattato.

Quanto alla storia, è caratterizzata da un ritmo perfetto tra trama e combattimenti: un ritmo piuttosto movimentato, direi.

Il doppiaggio, come quasi sempre (lode a tutti i doppiatori italiani!), è ottimo.

Quindi che dire? Direi che un 10 è totalmente meritato, tanto più che anche il tema di base (quello del Vampirismo) è trattato in modo tutt'altro che banale: da un lato un Vampiro innamorato, dall'altro un mezzo Vampiro (D) alla ricerca di se stesso. E la storia di entrambi racconta la difficoltà di essere DIVERSI agli occhi degli altri. Quindi, anche dal punto di vista della profondità dei temi trattati, ci siamo.

Un'ultima nota di merito: il salto di qualità tra questo Film e il 1° Vampire Hunter è per me abissale: al vecchio Film davo un 6 e mezzo / 7, mentre questo merita il 10 e lode!

Nikki

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Nikki

Episodi visti: 1/1 --- Voto 9
Davvero non male, è mezzanotte passata e io sono qua a scrivere dopo appena aver visionato questo film.
La trama di fondo è abbastanza sempilce, un amore impossibile tra lei umana e lui vampiro e la loro disperata fuga.
Non svelero' altro della trama per non rovinarvi la sorpresa (anche perchè sono abbastanza stanco ndr), io lo consiglio un po' a tutti, a chi è affascinato (come me) dal 'vampiro', da chi vuole piu' azione che pippe mentali da chi si vuole godere un movie senza tante storie, si perchè nonostante la 1 ora e mezza (che mi aveva spaventato, dio non riusciro' mai a finirlo) scorrono via che non te ne accorgi tanto sei preso dagli eventi, il ritmo non è mai noioso, ma anche se lo fosse i disegni sono una goduria per gli occhi, così gotici e 'dark', ottime le animazioni, ma la CG l'hanno usata (?) davvero non si nota.
Nota anche per le musiche .. inquietanti.
Finisco dicendo che davvero ne vale la pena di guardarlo, anche di sfuggita.
Sul doppiaggio non so come sia quello Jap o Eng ma assicuro che quello Ita è eccellente, sono rimasto sbalordito.
Anche se la voce di D è quella narrante in Keroro m'ha spiazzato.

Preciso che queste sono tutte considerazioni personali e io di film e cartoni non capisco una cippà pero' mi diverto a scrivere quando cio' voglia.
Notte.

p.s. un Dumpir o Dampir o come si scrive sarebbe un mezzosangue umano e vampiro, no perchè .. io non lo sapevo e cio' messo un po' a capirlo...

Zooropa

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Zooropa

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Non conosco affatto la serie Vampire Hunter mentre di questo Bloodlust avevo visto un AMV anni fa' e mi aveva incuriosito in particolare per la cura con cui è stato realizzato. Quando l'ho visto per intero, esso ha confermato in pieno tutta la sua qualità sul lato tecnico e la storia in sé non mi ha riservato particolari sorprese. Insomma siamo davanti al paradigma ultraclassico sui vampiri alla Dracula... c'è la bella di turno rapita dal vampiro (di cui si innamora perdutamente), i cacciatori di vampiri e l'enigmatico e tenebroso D dal misterioso passato. Il risultato è un film più che discreto, più per gli appassionati di storie sentimentali che horror vero e proprio (anche se le sequenze orrorifiche vere e proprie non mancano di certo). Nel complesso un buon prodotto.

Gianfranco

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Gianfranco

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Premetto che ho visto solo la versione sub ita, tra l'altro rippata anche in maniera indecente, ciò non ha impedito a Vampire Hunter D: Bloodlust di diventare uno dei miei OAV preferiti in assoluto!
Del character è superfluo parlare, le foto sono più che esaurienti a mostrarne la qualità, quello che rende unico questo ennesimo anime sui vampiri è il mix tra azione, horror e romanticismo gothico ben palpabile in tutta la trama. Sembra quasi che la sceneggiatura sia stata scritta da un unione di Shakespear ed Edgar Allan Poe giapponesi, tanto che emergono fuori queste atmosfere cupe e romantiche ottimamente rese anche grazie allo stile grafico. Certo qualcuno potrà obiettare sul fatto che un significato di fondo vero e proprio non c'è, ma quante storie d'amore sono così?
Dulcis in fundo questo anime non ha bisogno di scene di sesso per attirare l'attenzione, e si discosta di gran lunga da qual Vampire Hunter D originale che di capolavoro non aveva nulla.
L'unica pecca vera e propria è la breve durata che lascia un po' di amaro in bocca. Resta comunque un OAV che consiglierò a tutti perchè vi affascinerà con le sue atmosfere e vi terrà incollati allo schermo fino alla fine!