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Ryu88

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Guardando i primi episodi di Ray mi sono chiesto se non sia una copia animata della serie tv Dr. House, dato che troviamo la nostra protagonista alle prese con pazienti affetti dalle più strane e singolari malattie che, alla fine, solo lei è in grado di operare e salvare.
Andando avanti, però, sono rimasto sorpreso e affascinato dalla vera trama che si mostra solo dalla seconda metà in poi.
Il problema dei bambini cresciuti per diventare donatori d'organi è un tema che mai avevo visto in un anime e devo dire che è trattato molto bene anche se sono presenti risvolti inaspettati e anche un po' fantasiosi.
Quindi, se all'inizio la serie non mi stava convincendo molto, con il passare delle puntate mi sono trovato di fronte a un prodotto originale e appassionante.

A mio avviso il numero delle puntate è perfetto: se l'anime fosse stato più lungo forse ci saremmo trovati di fronte a puntate inutili e ripetitive.
Il lato drammatico è molto forte: si passa dal dramma dei bambini usati come donatori d'organi al dramma personale della protagonista in cerca del suo passato e dell'uomo che ama. Anche i personaggi secondari sono ben realizzati. Appaiono e agiscono l'indispensabile, senza essere troppo o poco invadenti.
Anche le OST contribuiscono magistralmente ad accompagnare lo spettatore nelle vicende e nei drammi di quest'anime.
Consiglio Ray soprattutto ai più grandi che, a mio avviso, riusciranno a comprendere meglio i temi trattati.


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ALUCARD80

Episodi visti: 13/13 --- Voto 8
Già nei primi cinque minuti di questa serie avevo storto il naso per via di un disegno nel complesso abbastanza scarno e di animazioni ben sotto la media per i tempi che corrono, ma come sempre – e ancor di più per Ray the Animation – l’apparenza può ingannare. Sono i contenuti che alla fine fanno la differenza. Qui l’hanno fatta in maniera decisamente positiva, tanto da poter affermare di essere di fronte ad un capolavoro (quasi) mancato.
Potremmo definire questo prodotto una sorta di spin off non ufficiale di uno dei lavori migliori del compianto e inarrivabile Osamu Tezuka (1928 – 1989), intitolato “Black Jack”, manga ideato nel 1974, che narra le vicende misteriose e avvincenti dell’omonimo chirurgo dalla fama indiscussa.
Sebbene Ray the Animation (in origine un manga) non abbia a che vedere direttamente con Black Jack, il suo autore, Yoshitomi Akihito, si riferisce senza mezzi termini all’opera di Tezuka.

Si narra la burrascosa e difficile storia di Ray Kasugano, una bellissima ragazza dai capelli neri e lisci come la seta e calamitanti occhi scarlatti che nascondono un incredibile segreto ed un passato tormentato: la donna infatti possiede un’abilità sovrannaturale che le permette di penetrare con lo sguardo attraverso ogni genere di materia, come se possedesse una sorta di vista a raggi X. Invece, il suo nome, Ray, deriva da un tatuaggio che possiede sulla scapola destra, un numero simile ad un codice di tre numeri divisi da due trattini, ovvero 075 – 1 – 74: intendendo questa sequenza di numeri e segni come una doppia sottrazione, ne consegue un risultato pari a 0, ovvero “rei” (pronuncia di Ray) in giapponese (si veda “Rei” di nome e di fatto in Neon Genesis Evangelion, associata allo zero).
Grazie al suo potere speciale e alla vasta conoscenza nel campo della medicina, la bella ragazza veste i panni di un’abile chirurga sempre alle prese con casi piuttosto strani quanto inquietanti e singolari. Ma da dove viene questo potere? Come può lei possedere tali occhi? Inizialmente ogni spettatore proverà una certa confusione di fronte a tanti punti interrogativi, e sia nella prima che nell’ultima puntata compare anche la suddetta figura di Black Jack a creare una maggior atmosfera di mistero, che pare essere stato il chirurgo a impiantare i fantomatici bulbi oculari alla bella protagonista.

Vivisezionando l’anime secondo un’attenta analisi sia tecnica che introspettiva, il suo punto forte sta senza dubbio la maturità degli argomenti che tratta, sia delicati che inquietanti, al limite del paranormale. Durante lo scorrere dei tredici episodi Ray si troverà ad affrontare casi più che particolari, lavorando in un ospedale piuttosto originale, con un personale bizzarro, ma senza dubbio qualificato. Anche in questo frangente, l’autore cita più che palesemente in alcune scene fra l’ironico e il momento “d’azione” alcune movenze e gag dei celebri personaggi di Tezuka, di cui probabilmente è più che fan. Ciò che fa di quest’anime un prodotto di qualità è la sua continua crescita, capace di aumentare l’interesse dello spettatore in soli tredici episodi, passando da un inizio introduttivo e piuttosto blando, ad una parte centrale intrigante e misteriosa, dove Ray sarà alle prese con Shinoyama, un suo buffo e simpatico spasimante che allo stesso tempo è partner di lavoro e costruisce organi cibernetici, e continuerà ad investigare sul suo misterioso passato. Di ben altra caratura è la parte finale, con un pathos davvero d’autore e un gran crescendo che si risolverà negli ultimi due fantastici episodi, capaci di tenere lo spettatore incollato alla sedia.
Ray the Animation mi è piaciuto soprattutto per il carattere maturo e i temi seri e contemporanei di cui parla, oltre a saper mischiare sapientemente elementi thriller (quasi horror in alcuni episodi) a temi piuttosto toccanti e che talvolta riguardano anche la nostra quotidianità. L’aspetto esoterico e inquietante di alcuni momenti in cui Ray è alle prese con pazienti affetti da strane patologie ricorda molto il mondo quasi spaventoso, dark-orientaleggiante e misterioso di xxxHolic, anche se si tratta di una citazione anacronistica.

Tirando le somme si è rivelato un anime che mi ha davvero sorpreso, facendo passare in secondo piano l’aspetto tecnico, piuttosto scadente, a dispetto di una trama bellissima e che anche se semplice è risultata d’immediata ricezione e tanto intrigante e complicata quanto bastava per tenermi incollato allo schermo fino alla fine. Ogni episodio, almeno fino a metà serie, contiene una vicenda a sé stante che contemporaneamente passa per un filo conduttore che porterà la vicenda ad un finale intenso e sconcertante, un misto di azione avvolto dal sempreterno dibattito etico sulla clonazione degli esseri umani e il traffico di organi illeciti.
Carina la opening, altrettanto la ending, mentre davvero anonima la colonna sonora in generale se non nei momenti d’azione. Anche il character design ne risente, tanto da pensare che il progetto sia stato sviluppato con un budget abbastanza limitato, ma basta l’accattivante figura di Ray, dall’animo apparentemente freddo e dalla bellezza inequivocabile a reggere il tutto. Eccezionali i primi piani sul suo sguardo amaranto, una vera e propria calamita. Se fosse durato di più e con un’animazione di (almeno) un gradino più alta, si sarebbe probabilmente rivelato un vero “masterpiece”, ma coi ma e coi se non si va da nessuna parte.
Da provare.

koji_77

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koji_77

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
<b>Introduzione</b>
Francamente non so se il disegnatore è lo stesso della serie Black Jack, però la comparsa di quest'ultimo nel primo episodio della serie fa pensare di si (la casa sulla scogliera che compare anche nell'anime BJ), inoltre il Chara design dell'anime è abbastanza simile, tranne per quei personaggi un pò tondi della serie BJ 8la serie che ho visto è almeno di 6 anni fa).

<b>Trama</b>
La nostra "eroina" di turno proprio nel primo episodio verrà operata da BJ agli occhi in tenerà età. La storia ci propone una Ray anni dopo, ormai dottoressa con la peculiarità di avere deli occhi "divini", riesce infatti a vedere gli organi interni del corpo come se avesse dei raggi X... Ray andrà a lavorare in un ospedale dove spera di ottenere delle informazioni riguardo il suo passato, del quale ricorda ben poco. E' stata allevata in una stanza con altri bambini soltanto allo scopo di vendere i loro organi (almeno questo è quello che si evince dai primi episodi), scopriremo in seguito che la faccenda è molto più complicata.
Ray ha un partner di lavoro Shinoyama Toshiro , il quale è innamorato di lei (classico stereotipo calpestami ma io ti amo lo stesso) ma i pensieri di Ray sono altrove, quindi l'amore non è corrisposto

L'anime inizia in maniera lenta fino ad avere una certa accellerazione negli ultimi 2 episodi i quali conluderanno tutti gli interrogativi che ci saremo fatti durante la visione della serie.
L'anime non spicca per originalità, anche quì troviamo le classiche questioni giapponesi di cose dette e non dette, riguardo ai sentimenti, il classico giovane che viene conteso tra ragazze ma lui ama un'altra e non viene corrisposto ecc.
Gli stessi interventi chirurgici a volte hanno del leggero "fantascentifico" e, non mancheranno di certo momenti di riflessioni sull'argomento: costi quel che costi avvererò il mio sogno a torto o a ragione con qualsiasi mezzo.

Il design è nella media, le animazioni abbastanza scorrevoli, una trama in fine non male anzi, le ost non sono male e le sigle mi piacciono abbastanza.

A me è piaciuto e l'ho visto con piacere (anche in virtù del fatto che chiude tutti gli interrogativi aperti, ciò mi piace molto in una serie), tra l'altro il finale non preclude un proseguo.
In definitiva lo consiglio a chi vuole vedere un anime che tratta un qualcosa di diverso dal solito ed a tutti coloro che non cercano necessariamente un anime dai combattimenti infiniti ;).
Koji_77

Brutal

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Brutal

Episodi visti: 13/13 --- Voto 7
Mi capita spesso di pensare che un anime sia stato diluito troppo, e che sarebbero bastate 10 puntate di meno per farlo finire, ma non mi capita spesso di pensare il contrario! In effetti Ray è un bell'anime ma avrebbe meritato perlomeno il doppio delle puntate... la storia finisce per essere esemplificata un po' troppo soprattutto sul finale (che a tratti è demenziale)... Spero che ci sia una seconda serie, in stile Dr House (cioè strani casi medici che solo lei può risolvere), non sarebbe affatto male! Non posso mettere più di un 7 stiracchiato!

Jepers

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Jepers

Episodi visti: 3/13 --- Voto 7
Trama:

La storia ha per protagonista Ray, una ragazza che è stata cresciuta in una "fattoria", dove il bestiame che vi è allevato, sono esseri umani usati come "organi di ricambio".
Ray è priva della vista, essendogli stati asportati gli occhi, o le cornee, non sò^^
Tuttavia, un misterioso dottore (Black Jack - quello di Osamu Tezuka), le ridona la vista, anche se si tratta di una vista particolare; infatti Ray è dotata della visione ai raggi X.
La storia si sposta poi 10 anni nel futuro, dove una Ray ormai adulta, inizia a lavorare come chirurgo presso un Ospedale gestito da uno strano dottore e da infermiere altrettanto bizzarre.
Qui, tra i pazienti vi è ricoverato un bambino che proviene dallo stesso ambiente di Ray, inizia quindi la ricerca delle sue origini e della misteriosa "fattoria" in cui è cresciuta.

Impressioni:

Effettivamente di episodi ne ho visti solo 3 su 12, la storia potrebbe avere degli spunti interessanti ma per ora pur avendola trovata piacevole non mi è sembrata ancora esplosiva, anzi un pò dozzinale ed a tratti paradossale(vedete il dottore in azione, non come chirurgo e capirete^^).
Non dura molto e poiché è tratta da un manga, forse ancora in corso d'opera, temo non si evolverà granché, ma spero almeno salga un pò di livello e sfrutti gli spunti offerti dall'idea di fondo.
Non appena vedrò gli altri episodi, mi farò un´idea più chiara ^_^