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HakMaxSalv92

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8,5
Attenzione: la recensione contiene spoiler

Introduzione

È un sempreverde delle fiabe e delle favole di tutti i tempi. Un piccolo capolavoro all'insegna dell'amore e dell'avventura, soprattutto per i nostalgici, i quali sognano un amore senza fine e senza tempo, che va oltre le apparenze ed entra nella quintessenza dei suoi protagonisti, mettendoli nella posizione di dover scavare a fondo dentro di sé, per capire cosa veramente conta nella vita, e ritrovarsi e ricongiungersi, prima con sé stessi e poi tra di loro.

Sinossi

Re Guglielmo e la Regina Uberta, rimasta da poco vedova, decidono di unire i loro figli in matrimonio, e di conseguenza i loro regni, quando questi saranno diventati adulti. Per fare in modo che la cosa funzioni, i due sovrani mettono i rispettivi figli, la principessa Odette e il principe Derek, a contatto ogni estate, perché imparino a conoscersi meglio e quindi ad amarsi gradualmente. Ma i due non ne vogliono sapere, e cercano sempre di pestarsi i piedi a più non posso. Ma, una volta diventati adulti, i due si rincontrano e Derek prova a fare la sua proposta di matrimonio, ma ahimè questa non va decisamente a buon fine, poiché Odette capisce al volo che Derek apprezza solo il suo aspetto esteriore, ma non prova ad apprezzare il suo cuore, il suo animo, il suo spirito e la sua mente. Quindi, l'annuncio del matrimonio va a rotoli. Una situazione decisamente incresciosa. E non è finita lì (per citare la Legge di Murphy, "tutto peggiora nello stesso momento"): Rotbarth, uno stregone che anni prima aveva giurato di vendicarsi contro Re Guglielmo per avergli portato via i poteri, torna alla ribalta, attacca il convoglio di Re Guglielmo, Odette, uccidendo il primo e rapendo la seconda, ricattandola, affinché lei le ceda il controllo del regno di suo padre e accetti di sposarlo, cosicché possa tornare ad essere umana, visto che il nostro stregone l'ha trasformata in un cigno, e può quindi riassumere l'aspetto umano solo se si trova nel lago e con la luna piena. Derek, che ha assistito alla morte del re, gli giura di ritrovare sua figlia e di riportarla a palazzo. Ma il tempo passa, e Rotbarth si fa sempre più minaccioso e intimidatorio. Intanto Derek si prepara ad affrontare il "Grande Animale" e a salvare Odette. Tutto chiaro fin qui, c'è solo un piccolo problema: l'ubicazione del castello di Rotbarth è quasi del tutto sconosciuta, e inoltre lo stregone non è uno che si arrende facilmente ed è anche molto furbo. Poiché viene a sapere da Odette stessa che intende andar al ballo, Rotbarth si premura affinché questo non avvenga, e, peggio ancora, fa pronunciare al principe Derek il giuramento alla falsa principessa, così da far morire Odette e reclamare il trono, dopo essersi sbarazzato anche di lui. La situazione precipita, e quindi i nostri amici devono elaborare in fretta e fare una corsa contro il tempo, perché il ballo ufficiale per il fidanzamento sta per avere inizio, e bisogna fermare tutto, altrimenti sarà tutto finito nel peggior modo possibile. Grazie a un piano improvvisato, i nostri amici riescono a far evadere Odette, per permetterle di giungere a palazzo; ma il principe Derek sta per ufficializzare il suo fidanzamento e le sue nozze con la falsa Odette, pronunciando il giuramento e condannando quella vera a una morte dolorosa e atroce (ora si capisce l'espressione "morte del cigno", morte di crepacuore per l'amore tradito/non corrisposto). Irrompe Rotbarth, il quale è deciso a sbarazzarsi anche di Derek, e quindi assumere il controllo del regno. Ingaggia quindi un corpo a corpo contro Derek e sembra avere la meglio, ma grazie all'aiuto estremo del suo amico Bromley e degli amici Freccia, Jean-Bob e Puffin, Derek scaglia una freccia nel cuore di Rothbart e lo uccide, rompendo così l'incantesimo e dichiarando il suo amore per Odette. Alla fine si celebrano le nozze dei due giovani e la loro incoronazione a re e regina del regno, e così finisce la storia.

Analisi/Sintesi

La storia è una come poche al mondo ce ne sono. Sembra la classica storia d'amore scontata, ma che tanto scontata non lo è. Gli ostacoli ci sono e sono ardui da superare, richiedono una conoscenza più profonda del nostro io interiore e anche dell'altro, riconoscendone le qualità oltre le apparenze, e vedendo cosa, dove, come, quando, quanto, perché, a quale scopo e fine esso o essa è disposto/a a gettare il suo cuore, animo, spirito, mente oltre i propri limiti, per superarli e suggellare il proprio amore. Odette dimostra uno spirito stoico, forte, resistente, imperituro, fedele, resiliente e risoluto, resiste con tutta sé stessa alle pressioni di Rothbart, il quale è invece impaziente, subdolo, meschino, deve sempre ricorrere a minacce e ricatti per ottenere ciò che vuole. Derek pure è resistente, perseverante, persistente, tenace, determinato, senza timore e senza paura, e giunge fino alla meta. Queste sono tutte le qualità dell'amore che oggi purtroppo stanno venendo meno, perché tutti preferiscono agire come Rothbart, soprattutto quando con un briciolo di potere (effetto Lucifero) pensano di poter aggirare le regole stesse del potere e prenderne di più, senza patire le conseguenze, e si costruiscono i loro "castelli di carta", che alla fine crollano, poiché pensano di poter prendere la vita degli altri come se fosse un oggetto senza una volontà, dimostrando una superficialità che funziona come un'arma a doppio taglio e che si ritorce contro chi la usa.

Personaggi/Messaggi

Possiamo quindi dire che i personaggi sono mutevoli nel tempo e nello spazio. Essi non dimostrano subito le proprie qualità, poiché, essendo questa una storia d'amore, l'argomento in questione ha bisogno di tempo, pazienza, energia, lavoro, dedizione, disciplina, costanza, perseveranza, persistenza, determinazione, tenacia e altre qualità essenziali affinché cresca e affondi radici solide nel terreno della vita e risplenda della luce della fedeltà. Anche gli amici di Odette e di Derek sviluppano ulteriormente la propria coscienza, consapevolezza di sé stessi. Perché l'amore è una forma di energia che muta, cambia e rinasce sotto varie forme. L'unico personaggio che non cambia è invece Rothbart, il quale non capisce che l'amore non può essere ottenuto con la forza, con l'inganno, l'imbroglio, le minacce e le intimidazioni, ed è per questo che gli è solamente concesso di provare odio, disprezzo e amore solo per il potere, ma un potere effimero, superficiale ed esercitato solo per ottenere qualcosa di effimero e superficiale e nulla di più. Per usare le parole di Charlie Chaplin, "Serve il potere solo per distruggere, per tutto il resto basta l'amore", e anche di Gandhi, "Quando il potere dell'amore sconfiggerà l'amore per il potere, allora l'umanità sarà libera".

Grafica

La grafica è piacevole e gradevole da guardare. È genuina, pulita, senza troppa computer grafica, anzi i disegni sono naturali, reali e spontanei, così come la distribuzione dei colori, per segnare il contatto con la realtà dell'ambientazione. L'elemento della magia è sì presente, ma è minimo, perché si vuole ricordare che l'amore è la forma di magia suprema che domina sulle altre e contro la quale nulla si può.

Musica

La musica è un insieme di sonorità delicate. Il paradosso è che purtroppo, pur essendo quest'opera ispirata all'opera "Il lago dei cigni" di Tchaikovskij, essa non ne contiene i motivi che la compongono, fatto strano, o forse un tentativo di evitare un palese plagio della medesima?! Chi lo sa? Fatto sta che la colonna sonora è composta di motivetti ora allegri e giocosi, ora cupi e scuri, oltre ad assoli in stile musical specialmente incentrati su Odette, Derek e Rothbart, che sono i tre pilastri dell'opera stessa. C'è da dire che vi sono alcuni passaggi decisamente poco gradevoli nelle battute di qualche personaggio, ma forse possiamo mostrare una qualche forma di indulgenza (specialmente per Rothbart, brillantemente e sapientemente doppiato da Francesco Pannofino), oltre che di alcuni personaggi di comparsa come i paggi di corte, ma questo ha la funzione di ricordarci e metterci in guardia contro la superficialità mostrata, e quindi serve da monito, perché lo spettatore non imiti l'esempio dei personaggi della storia, di conseguenza ha uno scopo moraleggiante.

Tutto sommato, nonostante queste pecche, la vicenda regge, è una storia che racconta e si fa raccontare, poiché i protagonisti e i personaggi sono consapevoli di chi sono e qual è il loro destino, quasi tutti.

Voto: 8,5


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SmartGuy89

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
Insieme ad "Anastasia" della Fox, "L'incantesimo del lago" di Richard Rich è il cartone classico "non-Disney" più famoso per i millenial (cioè chi è cresciuto negli anni '90) come me, per cui ne ho un bel ricordo.
Noto in patria come "The Swan Princess" ("La principessa cigno"), questo film ha dato origine a un piccolo franchising di tre film al cinema, a cui si sono aggiunti in anni recenti due direct-top-video in occasione del ventennale della serie. Serie che deve tutto proprio a questo film. Prodotto in stile Disney sì, ma dotato di personaggi simpatici e canzoni accattivanti che sono rimaste impresse alla mia generazione grazie a personaggi simpaticissimi come la Regina Uberta, la streghetta Brigitte (scagnozza del cattivo, ma in realtà molto più buona di quanto sembra) e la rana Jean Bob (che crede di essere un principe).
Tutti i personaggi di questo film possiedono però una vena comica, che riesce a divertire senza snaturarli (uno su tutti lo stregone Rothbarg, doppiato in Italia da un grandissimo Francesco Pannofino, che sa rendere il personaggio simpatico, ma allo stesso tempo terribile e diabolico).

La trama è molto semplice nella sua struttura, ma alcuni momenti e gag sono davvero del tutto inaspettati (per esempio il labbro tremulo di Uberta o la sfilata di bellezza delle principesse: "bambole irresistibili" con "azioni e beni immobili" come le descrive il ciambellano a Derek), che non possono fare a meno di strapparti qualche sorriso, grazie anche a battute e strofe di canzoni impareggiabili (una su tutte il famoso "E' il giorno di libertà dei domestici, qualcuno dovevamo usare" del consigliere di Derek alla protesta dei musicisti all'ordine di impersonare animali selvatici per una caccia con frecce imbottite).

Che altro? Beh, per citare la grande gaffe del protagonista Derek a inizio film: "Che altro c'è?" (da aggiungere in questo caso) per spiegare il mio 8? Non lo so, forse perché il voto è dovuto principalmente al fattore nostalgia (mi basta leggere "L'incantesimo del lago" per ricordare a memoria tutte le gag e i fantastici personaggi dei tre film).
Un voto dovuto alla nostalgia, sì ma alla nostalgia di un bel cartone animato divenuto classico, che merita un posto accanto a quelli della Disney!

Utente970

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Utente970

Episodi visti: 1/1 --- Voto 8
E' Il cartone animato "non Disney" che, insieme ad "Anastasia" e "Balto", ha ottenuto più consensi, particolarmente nel pubblico femminile, negli ultimi diciotto anni. Non è una esagerazione dire che ha cresciuto due generazioni al pari di molti classici veri, lasciando dietro di sé ricordi positivi e affettuosi. Il regista del resto aveva già avuto collaborazioni proprio con la Disney, anche se aveva diretto alcuni dei film più fallati. "L'incantesimo del lago" è una storia semplice e carina, e già sviluppata in un lungometraggio giapponese. Fa bene il suo lavoro, offrendo una coppia classicissima di nobile stirpe, con disegni piacevoli e delle buone spalle comiche. A fronte di un comparto buono ma non eccezionale, la forza di questo film risiedeva principalmente in due punti: le melodie che almeno nel primo capitolo sono inedite e allegre (nei successivi riciclavano brani famosi), e le spalle comiche degli animali, che (nonostante l'amico del principe e la serva del malvagio) offrono fondamentalmente la maggior parte delle scene di intrattenimento leggero durante le loro ricerche. Anche il malvagio Rothbart, nonostante le fattezze banali e il poco mostrato, copre degnamente il suo ruolo, pur non raggiungendo per interesse i migliori cattivi del genere.
Nei seguiti, potendo contare sul nome di richiamo, ci fu indubbiamente meno impegno e spunti da utilizzare e, pur mantenendo personaggi e disegni inalterati e aggiungendo animaletti, si percepiva fortemente che avevano già detto tutto. Proseguimenti forzati e raffazzonati insomma, che dal terzo capitolo hanno solo fatto male alla saga.

Difficile purtroppo che rimanga nel breve futuro immune dall'accavallamento di prodotti più moderni o noti, ma, nel suo genere, il primo capitolo non presenta inciampi citazionistici mal dosati (tipici dei prodotti di serie B) ed è sempre una valida scoperta per il pubblico più giovane.