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Monotonia

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7,5
Una parodia sublime, una spassosa commedia che donerà risate e bei momenti.
I personaggi si ritroveranno nei vari momenti della giornata a scuola, e in queste occasioni sfoggeranno la loro incredibile simpatia. La deformed art style è completamente accordata all'opera, rendendo carini tutti i personaggi.
In conclusione, ho preferito questa parodia all'opera originale. La rappresentazione delle vicende tratte da "L'attacco dei giganti" si è superata, per creare situazioni divertenti e allo stesso tempo inerenti alla trama.


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Rukia K.

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Attack on Titan: Junior High" è una divertente parodia de "L'attacco dei giganti" portata in Italia da VVVVID nella stagione autunnale del 2015. Essendo una serie rivolta perlopiù a un pubblico molto giovane, non è stato possibile inserire in questa la stessa violenza e crudeltà dell'opera originale, tuttavia sono riusciti ugualmente a mantenere intatto il ruolo di antagonisti dei giganti.

La storia è sempre ambientata all'interno delle tre mura, ma i fatti si svolgono nella nostra stessa epoca. In questo caso vi sono due moderne scuole: una destinata all'istruzione dei giganti e una a quella degli umani. Questi ultimi, però, temono i giganti e nutrono un profondo odio nei loro confronti, perché la maggior parte di essi passa il tempo rubando e mangiando il pranzo degli studenti umani. Di fronte a un simile affronto, però, c'è una persona in particolare che non intende passarci sopra, ovvero il protagonista.
In poche parole, si tratta di una serie scolastica con qualche elemento soprannaturale in cui vengono estremizzate le personalità di tutti i personaggi. L'unico a non essere particolarmente diverso è Eren, in quanto anche nella serie originale è una testa calda che non si ferma di fronte a nulla e non perde mai l'occasione di manifestare il suo odio per i giganti. Al suo fianco troviamo i suoi due inseparabili amici. La prima è Mikasa, una ragazza molto seria, ma priva del suo classico aspetto minaccioso e che lascia spazio solo alla sua parte più tenera grazie allo stile molto chibi dei personaggi. Il secondo invece è Armin, un ragazzo timido e di salute molto cagionevole sempre avvolto dalla sua calda coperta. Questi tre ragazzi, assieme al resto della classe, tenteranno più volte di avere la loro vendetta nei confronti dei giganti, ma, sfortunatamente per loro, gran parte delle missioni si concluderanno sempre negativamente.

L'opening, così come molti eventi della storia, sono stati riciclati e modificati in modo da renderli perfettamente compatibili con l'atmosfera dolce e simpatica che si percepisce in questa serie. La sigla di apertura, infatti, mantiene lo stesso ritmo della famosa "Guren no Yumiya" dei Linked Horizon, ma sono stati aggiunti dei suoni in più in modo tale da addolcirla un po'.

Si tratta senz'altro di una serie di scarsa importanza, creata al solo scopo di sfruttare il successo dei giganti per divertire un po' il pubblico, ma bisogna ammettere che proprio per la sua semplicità è riuscita a raccogliere molti consensi tra i fan della serie originale. Consiglio questa serie a chiunque voglia farsi qualche risalta, specialmente ai fan de "L'attacco dei giganti".


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KibiRain

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Sarà mai possibile trasformare il celebre e crudo "Shinjeki No Kyojin" in una parodia/commedia divertente? La risposta è si.
Se nell'opera principale i nostri personaggi si concedevano un po' di black humour e qualche battuta qua e là, "Attack on Titan: Junior High" li trasporta in un universo meno cattivo, meno crudo e senza morti improvvise e sanguinose: la scuola.
I nostri personaggi infatti saranno dei quasi normali studenti, alle prese però con i giganti che altro non sono che bulli che rubano il pranzo, vandali che imbrattano i muri e fastidiosi compagni di attività di club.
E così sembra quasi di vedere uno slice of life con feste estive, storie di fantasmi, partite di dodgeball, club scolastici un po' fuori dai gangheri.
Non mancano i riferimenti alla serie principale, le battute, a volte tali e quali alle originali, vengono usate però in contesto diverso, rendendo le scene ancora più divertenti.
Non si limita però solo a questo, nascono invece situazioni nuove con personaggi che magari sono morti troppo presto nell'universo di SnK o ai quali non ci eravamo particolarmente affezionati in un susseguirsi di assurde e parodistiche situazioni.

I personaggi sono in stile chibi e le loro caratteristiche sono molto accentuate, facendoli diventare delle caricature. Ricordiamo ad esempio la fissazione per la pulizia di Levi, la Ymir che ha chiesto a Christa di sposarla quando tutto sarebbe finito, Mikasa sempre incollata ad Eren ed Eren stesso con la sua fissa per i giganti.

Il contesto, le battute e le citazioni all'anime principale, i personaggi caricaturali e le strambe avventure del "club di pulizia dei muri" rendono "Attack on Titan: Junior High" di certo non un capolavoro, ma un ottimo modo per passare dell'altro tempo in compagnia dei nostri eroi e farsi due risate in un contesto più spensierato.


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Dublinayr

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
"Shingeki! Kyojin Chuugakkou", o "Attack on Titan: Junior High", volendo usare il titolo inglese, è in sostanza una parodia del celeberrimo "Shingeki no Kyojin" ("L'Attacco dei Giganti") in salsa scolastica. I protagonisti, i comprimari e gli stessi antagonisti sono quelli dell'anime, disegnati qui in versione simil-chibi. E' inutile parlar di trama, visto che essa è tenue e non più di tanto accennata: sostanzialmente, Eren e il suo gruppo cercano vendetta contro i Giganti (la scuola che frequentano è mista umana-giganti) che rubano e mangiano i loro pranzi! Dato che l'intera vicenda si svolge in una scuola giapponese, troverete le classiche situazioni degli anime ad ambientazione scolastica: fuochi, d'artificio, festival culturale, eventi sportivi e così via. A rendere spassosa la visione ci pensano le scenette comiche, tratte ed ispirate da alcuni eventi e scene famose dell'anime SnK: per tale motivo, la visione di questa parodia è consigliabile solo a chi abbia visto l'anime originale e alcuni degli OAV, ma non mancano situazioni inventate ex novo. Il vero punto debole della parodia sta nella comicità: le scene riferite a SnK sono carine ma solo ad un paio ho riso molto, a diverse ho ridacchiato e ad altre ho solo sorriso. Troppo poco per una parodia che vuole essere comica. Nel complesso, le animazioni sono carine e di buona fattura. La visione di "Shingeki! Kyojin Chuugakkou" è stata piacevole, ma la consiglio solo ai fan di SnK per motivi di ovvia comprensibilità, avvertendo che non a tutti essa potrebbe risultare divertente. Un 7 pieno, quest'anime se lo merita.


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NickyFlowers

Episodi visti: 12/12 --- Voto 7
Avete presente "L'attacco dei giganti"? Uno degli anime più visti e più amati negli ultimi anni, e non tanto per chissà quale trama elaborata o per chissà quale psicologia intricata dei personaggi, ma per la sua cattiveria, la sua violenza a volte molto cruda e per la sua visione pessimistica del mondo. Ebbene, la domanda sorge spontanea: può un prodotto simile, in cui la cattiveria è il suo punto cardine avere una parodia che sprizza divertimento e spensieratezza da tutti i pori? La risposta si può dire affermativa se si guarda "Attack on Titan: Junior High".

I nostri protagonisti stavolta non sono dei soldati, ma dei semplici studenti che vanno in una normale scuola media. Il problema è che questa scuola è frequentata anche dai giganti, i quali compiono dei crudeli atti di bullismo, come ad esempio rubare ai ragazzi la merenda oppure imbrattare i muri della scuola. Quindi, la lotta per difendere l'umanità da questi bulletti alti più di cinque metri ha inizio!

Quando si è venuto a sapere che "L'attacco dei giganti" avrebbe avuto una parodia, trasformando un anime crudo e violento in una classica commedia scolastica, i pregiudizi sono stati non pochi. Chi diceva che fosse una squallida manovra commerciale e chi diceva che non facesse ridere (quando aveva visto un solo episodio). Ebbene, non si può negare che sia una manovra commerciale, ma non si può negare neanche il fatto che pure l'opera originale fosse commerciale, parola di Isayama. Il fatto che non faccia ridere è prettamente soggettivo, ma da parte di chi ha adorato SNK non possono non essere apprezzate le varie citazioni all'opera originale riproposte in un contesto spensierato. Solitamente, quando su discorsi così seri come quelli sull'esistenza o sulla crudeltà del mondo ci si vuole fare una parodia si corre il rischio di proporre battute che non facciano ridere e che sono, perdonate il termine, alquanto "stupide". Invece, in questo caso si è riusciti a dosare per bene le citazioni, le quali diventano uno dei punti forti della serie senza essere mai troppo eccessive.

La struttura degli episodi non è niente di impegnativo: ogni puntata presenta sempre dei "topoi" delle commedie scolastiche. Per esempio, in un episodio c'è una partita di dodgeball, in un altro c'è la prova di coraggio, in un altro ancora il festival scolastico e così via. Ma la semplicità non è sinonimo di banalità, e la durata degli episodi, ridotta a diciassette minuti, fa sì che la noia non sorga mai nello spettatore e la visione riesca ad essere sempre godibilissima, sebbene alcune puntate siano leggermente sottotono.

I personaggi sono la parodia di loro stessi, e non in senso cattivo. Basti vedere Eren, che ha da sempre nutrito un sentimento di rancore nei confronti dei giganti perché.... In passato uno di loro gli ha rubato un cheeseburger (trovata assai geniale direi). Mikasa diventa la kuudere per eccellenza, che molto spesso entra in rivalità con la tsundere Annie. Insomma, vizi e virtù di ogni personaggio vengono presi e riproposti in chiave iperbolica divenendo carismatici e interessanti, anche più della loro controparte nell'opera originale.

A livello tecnico siamo nella norma. Tuttavia, è opportuno segnalare alcune piccole idee che riescono a rendere ancora più interessante questa parodia. Innanzitutto, il disegno: in SNK, si nota come i personaggi abbiano delle linee di contorno molto marcate, come i giganti incutano veramente timore e i colori molto spenti diano un senso generale di angoscia. In "Junior High", invece, i personaggi sono disegnati in "modalità chibi" senza essere esageratamente moe (ad eccezione di Christa e Armin), così da assecondare la spensieratezza data dai colori molto più allegri e molto più sgargianti. Gli stessi giganti non incutono più così tanta paura. Infine, le musiche: alcune OST presenti nell'opera originale vengono alle volte riutilizzate, mentre l'indimenticabile e fighissima opening "Guren no Yumiya" viene rivisitata e resa più "infantile", ma non per questo meno orecchiabile. L'ending, invece, è originale e anch'essa molto carina.

Per concludere, "Attack on Titan: Junior High" è una parodia ben riuscita, con i suoi alti a bassi, ma che. se presa nel verso giusto. riesce ad essere carina e divertente. E' la serie giusta per staccare e per dimenticare per un momento tutta quella violenza e tutta quella cattiveria a cui SNK ci aveva abituati.