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Utente970

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Utente970

Episodi visti: 2/2 --- Voto 6
Due episodi speciali, tecnicamente vicini alla serie TV. Il primo OAD può essere certamente posto tra la prima e la seconda stagione, mentre, nel secondo caso, una presenza felina e un commento di Kazuma sui nemici affrontati farebbero pensare a una fase più avanzata. Entrambi gli episodi, comunque, non presentano significative anticipazioni e prendono tra di loro strade molto diverse, quindi possono essere visti separatamene e senza timore.

Volendo fare un paragone forzato, a fine visione mi è tornato in mente il volume collaborativo "Katsura-Akira", in cui la prima storia era un compitino veloce e dimenticabile, mentre la seconda un gradevole risultato più volenteroso. Ecco, più o meno lo stesso risultato si è verificato con gli OAD di "Konosuba".

Nel primo OAD faremo la conoscenza di un gentile personaggio legato a Megumin, comparso anche in "Isekai Quartet". Nonostante questa occasione, però, non faremo altro che trascorrere i nostri minuti annegando nel puro fanservice. Due sole frasi per capire qualcosa del nuovo elemento e tutto il resto della puntata ad osservare i desideri pruriginosi di Kazuma, che non riesce nemmeno a sfruttare l'occasione fino in fondo. Il finale, almeno personalmente, non mi ha fatto ridere, e, volendo fare il puntiglioso... Wiz, che già come Litch non è tanto sensata, difendeva in passato il suo menefreghismo lamentandosi di quel poveraccio del cavaliere Beldia/Verdia, tuttavia non pare aver problemi a essere empatica con il birichino Kazuma. Così, giusto per precisare. Un episodio che non arriva comunque all'ecchi della succube nella prima stagione e che, se non sei in tempesta ormonale, lascia il tempo che trova.

Col secondo OAD invece andrà infinitamente meglio, già anche solo per l'essere, almeno, un'avventura. Rivedremo, di passaggio, un personaggio della prima stagione, immotivatamente socievole, e scopriremo qualcosa su una figura delle ultime puntate. Anche qui il fanservice non mancherà, ma sarà molto più dosato, inoltre la chiusura della puntata, a mio avviso, è la migliore possibile. Da notare che Aqua pare stavolta un po' più intuitiva e Darkness un pelo più "onesta". Nel complesso, una visione divertente.

La sufficienza varrebbe più per il secondo episodio, ma, in fondo, la leggerezza tipica di "Konosuba" mi spinge più a includere il primo OAD, che a fare una media.


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npepataecozz

Episodi visti: 1/2 --- Voto 8,5
Sapete già come la penso in proposito: se non ci saranno altre graditissime sorprese, "Konosuba" si candiderà seriamente ad occupare il posto di anime-rivelazione del 2016. Partito inizialmente, se mi passate il termine calcistico, senza i favori del pronostico, questo anime in soli dieci episodi è riuscito invece a conquistare un pubblico sempre più vasto e variegato grazie a un'irresistibile carica comica insita nella sceneggiatura e nei suoi personaggi. La produzione di una seconda serie è già stata annunciata in tutta fretta; ma nell'attesa possiamo goderci questo OAV, che riconferma in toto tutte le qualità già evidenziate per la serie principale.

In questo episodio extra, Kazuma entra accidentalmente in possesso di un collare in grado di realizzare i desideri di chi lo indossa. Attratto dall'idea, non ci pensa due volte prima di provarselo; ma, se qualcuno l'avesse dimenticato, siamo sintonizzati col mondo di "Konosuba", e qui qualunque cosa può diventare lo strumento per mettere il protagonista in pericolo di... "morte ridicola".

Quando un anime è composto da un discreto numero di personaggi femminili, è uso comune produrre uno o più OAV a forte tinte ecchi tra una stagione e l'altra. Non essendoci, infatti, la volontà di rappresentare qualcosa d'importante in un episodio a sé stante, per mantenere vivo l'interesse del pubblico verso la storia e i personaggi si ricorre a questo espediente "pruriginoso" e, data la grande diffusione di questa abitudine, ne deduco che in passato i risultati devono essere stati più che buoni.
A questa abitudine non poteva sottrarsi certo "Konosuba", un anime che già nella serie principale faceva della componente ecchi uno dei suoi punti di forza; e forse proprio per questo si fa molta fatica a riconoscere questo OAV come un qualcosa di separato dalla serie principale: in molti, anzi, lo considerano a tutti gli effetti come il suo undicesimo episodio. E questa collocazione virtuale dimostra come anche questo episodio extra sia riuscito a far centro nel cuore degli appassionati.
In "Konosuba", come già detto, la componente ecchi non è il classico elemento fastidioso, fatto di mutande e reggiseni mostrati a casaccio, ma è un vero e proprio punto di forza dell'opera, ed è la dimostrazione di come anche l'ecchi, se gestito in modo intelligente e non volgare, possa dare origine ad anime di primissimo piano. Tutto questo si era già capito durante la visione della serie, ma viene ribadito con ancor più forza in questo OAV, nel quale niente di sconcio avviene, se non è accompagnato da una forte dose di ironia: il trattamento "non ecchi" riservato alla dea Aqua dal protagonista è secondo me un'idea geniale ed è la prova di come non sia la sceneggiatura ad essere schiava della componente spinta, ma è quest'ultima invece ad essere schiava della sceneggiatura.

Non posso quindi che riconfermare tutta la mia stima verso questo anime e, dato che anch'io penso che questo OAV possa essere considerato come l'undicesimo episodio della prima serie, non posso che confermare la stessa valutazione.


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Eversor

Episodi visti: 1/2 --- Voto 7,5
La serie “KonoSuba” ha lasciato il segno e ora non si può che attendere con ansia la seconda stagione, nella sicurezza più assoluta che reggerà il confronto con il suo predecessore (ovviamente è la speranza di tutti). Ma, nel frattempo, perché non stuzzicare ancor di più l’appetito con questo entusiasmante (ed esilarante) OAV?
Uscito nella primavera del 2016, riprende appieno lo stile che aveva caratterizzato la serie precedente; un’opera prettamente fantasy, ma che lascia molto spazio alla commedia. E proprio in questo punto, a mio avviso, risiede la vera forza di “KonoSuba”. La riproposizione di vecchi stereotipi è più che palese, ma, in un certo senso, questi vengono dissacrati e derisi a più non posso.

L’OAV racconta complessivamente un lasso di tempo di quattro giorni, in cui Kazuma si ritroverà come al solito di fronte a un pericolo mortale. Infatti il ragazzo indosserà quasi per caso uno strano collare, trovato nella bottega della non-morta Wiz, che lo costringe ad esaudire un desiderio. Peccato che, giorno dopo giorno, il collare si stringe sempre più intorno al collo del malcapitato, condannandolo a una morte atroce dopo soli quattro giorni.
E allora qual è il desiderio di Kazuma? Apparentemente nessuno. Allora cosa fare se non esaudire tutti i suoi desideri perversi, alla ricerca di quello effettivamente valido?

Gag a dir poco esilaranti e momenti di puro ludibrio: anche se si tratta di un solo episodio, “KonoSuba” riesce sempre ad appassionare a modo suo. Compare un nuovo personaggio, una bislacca maghetta avversaria di Megumin, che aggiungerà un pizzico di stravaganza in più (come se non ce ne fosse già abbastanza). Insieme alle altre, sarà costretta a seguire gli strambi desideri del protagonista, che certo non nasconde il piacere di farsi coccolare dalle forme prosperose di Wiz, o guardare le due maghette fronteggiarsi in scontri a dir poco sexy.
Ma riuscirà a sopravvivere Kazuma? Forse sì, forse no. Ci si può aspettare di tutto da un personaggio che è già morto un paio di volte.

Buona la grafica, che rispecchia alla perfezione quella già vista nel corso della serie. Colori vividi e accesi, e tratti lineari e semplici. Ma, per quanto riguarda questo punto, è inutile approfondire. In fin dei conti si tratta di un semplice OAV. Ma, a tal proposito, deve essere considerato come semplice fanservice? Effettivamente questo abbonda, ma non è che nella serie principale ci veniva risparmiato. Eppure, come già ricordato in precedenza, è un fanservice quasi ironico, che non viene spiattellato in modo passivo allo spettatore, ma pare quasi ironizzare su alcune serie simili. Ovvio che poi approfitta pure del momento per accattivarsi la platea...

Voto finale: 7 e mezzo