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Hatake Rufy

Episodi visti: 7/7 --- Voto 6
"Freedom" è una serie OAV concentrata sull'avventura del protagonista Takeru, ambientato in un futuro non molto improbabile.

La Terra divenne un pianeta inabitabile, per via dell'aria contaminata dall'uomo dopo inquinamenti e varie risorse terminate, così una parte dell'umanità si trasferì sulla luna dove costruirono Eden, una città dentro una cupola dove vivono all'incirca tre milioni di persone. Circa dopo 160 anni dalla fine della vita sulla Terra, i terrestri continuano la loro egregia vita sulla luna, tra cui il protagonista Takeru, che durante un giro lunare si imbatte in un piccolo razzo da poco lanciato dalla Terra; il giovane ragazzo trova fotografie e un messaggio di una ragazza, e quindi il protagonista scopre che il pianeta non è disabitato e che si può viverci tranquillamente. Preso dalla voglia di vedere il pianeta Terra e la ragazza nella foto, escogita una fuga da Eden con i suoi amici.

La trama mi ha subito incuriosito e si è mostrata inizialmente molto appagante, grazie ad uno sviluppo lineare, veloce e con capacità di intrattenere; un vero peccato per alcuni episodi che non sempre riescono a tenerti concentrato, diventano un po' pesante. Pur avendo una buona trama, l'anime manca di originalità, in quanto molte cose sono state scontate, anzi l'intero sviluppo è prevedibile ma nel complesso non è da definirsi monotono.
I personaggi non sono molto coinvolgenti ma abbastanza lineari anche loro, tranne il protagonista che con il suo carattere vivace trascina chiunque dietro di sé.

Il comparto visivo non mi convince per nulla, con una grafica 3D diversa dal solito che non ha colpito i miei gusti, mentre i disegni sono carini così come l'animazione; il comparto sonoro è nella media, con piacevoli effetti sonori ed una opening molto carina, invece il doppiaggio in italiano è da rifare assolutamente.
Concludo dicendo che, se pur non avermi colpito molto, Freedom non si dimostra essere un anime di basso valore, bensì un'opera al quanto piacevole. Va bene consigliarlo, ma non fatevi grande aspettative.


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Elam

Episodi visti: 7/7 --- Voto 8
Che Otomo non trasformi in oro tutto ciò che tocca lo sappiamo da tempo. Anche questo progetto tecnicamente eccellente purtroppo non riesce ne a stupire ne ad appassionare proponendo una storietta con un eccesso di buonismo di sottofondo decorata con elementi hi-tech che sembrano scopiazzati da altre sue opere. Crisi creativa di mezz'età? Parto dalla trama, purtroppo il suo punto di forza si esaurisce quasi subito. L'umanità vive confinata sulla luna poiché crede che la terra sia contaminata. In questa enorme città cupola, l'umanità vive in modo idilliaco come fosse in un "eden" se non fosse per alcuni teppisti che si sentono ingabbiati. La loro passione sono le corse in moto (o "ape car" tecnologici) e soprattutto infrangere le regole, lo fanno per noia e per sentirsi vivi. Non sono cattivi, anzi sono particolarmente tutti dei bravi ragazzi che amano canzonarsi su chi è il più bravo a correre in moto. Questo elemento di buonismo strisciante è purtroppo presente in tutti e 7 gli episodi, avvalorato dal fatto che infrangere le regole non comporta mai delle punizioni definitive, al massimo qualche botta e scontro contro i granchi poliziotto! Seguendo il sogno di un uomo anziano i ragazzi scoprono che sulla luna arrivano dei razzi, niente popò di meno che dalla terra. Questo fatto scatenante è l'inizio della vera avventura e ciò che accadrà nei successivi episodi portando il protagonista Takeru sulla terra. Purtroppo la trama non è particolarmente articolata oltre a ciò che ho narrato (trattenendomi dal concludere) e non accadono fatti salienti se non molti rocamboleschi inseguimenti, catture e fughe.
Purtroppo se da una parte la trama è elementare, il character design dei personaggi ricorda moltissimo Akira, come lo ricordano molti elementi tecnologici cari ad Otomo. Per un certo verso possiamo valutare questi elementi positivamente e considerarli un omaggio a tutto ciò che ci piace del regista e della sua passata produzione.
Haimé arriviamo però alla dote dolente, le animazioni dei personaggi chiaramente fatta a computer è fantastica per le animazioni degli oggetti (moto, granchi, auto, astronavi) ma terribile per le persone che sembrano tanti manichini. Quando le persone rimangono ferme in posa appaiono belle, ma quando si muovono diventano tante bamboline rigide.
Questa sorta di animazione non è la prima volta che viene utilizzata e purtroppo non è ancora affinata al 100%.
Ritengo invece molto positivo, nonostante il buonismo di fondo (che ribadisco, ma anche un pò di pensiero positivo ogni tanto fa bene), l'aver evitato personaggi moe e tante situazioni demenzial-scolastiche a cui gli anime degli ultimi anni ci stanno abituando. Per cui fidatevi, non troverete la giornata al mare/piscina, ne le coppe gelato alte tre piani, ne le puntate spese ai fornelli, almeno su questo Otomo è garanzia!


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kaio1982

Episodi visti: 7/7 --- Voto 10
Fredoom è un anime straordinario di fantascienza vecchio stile del 2006, progettato in maniera eccellente da Otomo e dotato di una trama semplice, ma superba.
Takeru e i suoi amici, Bismarck, Taira e Kazuma, vivono nella città lunare chiamata Eden, unica presunta colonia umana sopravvissuta e sviluppatosi dopo la catastrofe del progetto Freedom, avvenuta sula terra 160 anni prima e che ha distrutto la superficie terrestre. La città di Eden è dotata di una tecnologia avanzatissima e di un rigore civico molto alto e permette a moltissime persone, di vivere in totale apparente libertà. Un giorno Takeru, durante una passeggiata all'esterno con la tuta spaziale, trova una foto di una ragazza ed un messaggio, che farà maturare nel ragazzo la curiosità e la voglia di incontrarla e vedere la terra. Naturalmente la trama è ben più articolata, ma per evitare fastidiosi spoiler non ne proseguo la descrizione. Fredoom è un vero capolavoro, nonostante si tratti di una serie da 7 Oav di cui l'ultimo dura 46 minuti. Per rendere bene la qualità di quest'anime, specifico che non sono presenti momenti narrativi vuoti, di fanservice o demezialità e la trama è tanto semplice quanto splendida e commovente. I personaggi sono tutti splendidamente caratterizzati rendendo quest'anime davvero immersivo e mai stereotipato. La regia è perfetta e non presenta mai buchi o momenti vuoti, regalando scene, specialmente quelle sulla terra, davvero di classe.
Dal punto di vista tecnico Freedom e davvero ottimo, ma non perfetto, a causa di alcune scelte grafiche sbagliate. Mi riferisco in particolare ai fondali prerenderizzati, che secondo me non si adattano perfettamente al cell-shading usato per realizzare i personaggi. Difficilmente capita, ma in quest'anime si può tranquillamente dire che i fondali sono meno curati dei personaggi! Naturalmente il pre-rendering usato non manca di dettaglio, ma risulta fuori contesto grafico nonostante i personaggi siano animati in computer grafica, restituendo una colorazione più adatta ad un avventura grafica per pc, che ad un anime. Per fortuna non tutti i fondali ed oggetti sono stati realizzati con il pre-rendering, ed alcuni scorci terrestri e della città lunare realizzati col classico 2d, mostrano tutta la qualità grafica ed il dettaglio che solo i fondali tradizionali sanno regalare.
Il character design è quello tradizionale di Otomo, (molto simile a quello di Akira) ma realizzato con la computer grafica, su cui sono stati applicati i modelli 2d dei personaggi, in questo modo le animazioni risultano sempre estremamente fluide ed il dettaglio dei protagonisti è molto alto, mascherando in maniera perfetta i modelli realizzati al computer. Le musiche sono sempre azzeccate (specialmente la bella opening Dance-pop) e riescono sempre ad accompagnare perfettamente ogni scena, mentre il doppiaggio italiano è perfetto e di qualità. Fredoom è un capolavoro della fantascienza tradizionale da non lasciarsi sfuggire.


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Pan Daemonium

Episodi visti: 7/7 --- Voto 8
Diciamo che l'ambientazione post-apocalittica non è proprio una novità, abbiamo già Pale Cocoon, Ergo Proxy, Texhnolyze, Nausicaa - alcuni di questi proprio del 2006 - ed a breve anche Sakasama no patema, a quanto pare, ma Freedom riesce, comunque sia, a destare belle emozioni tramite una bella storia e dei bei disegni.
Anzi, ho trovato i disegni molto più che unicamente buoni. Non sono un cultore delle differenze fra le varie tecniche, ma questa in particolare, quasi tridimensionale, risultava particolarmente convincente adoperata in un ambiente spaziale e fantascientifico.

La trama è semplice ed è facile ricavarla, quindi non tedierò al riguardo, ma presuppone essa stessa il sorgere di una serie di dilemmi. Innanzitutto i personaggi appaiono sostanzialmente poco strutturati, in particolare il protagonista, che ha iniziato a destarmi dubbi nel momento in cui ha deciso di viaggiare verso la Terra con l'unico, e sottolineo unico, scopo di incontrare una ragazza. Che vi fosse carenza in Eden? Eppure erano in diversi milioni.
A parte ciò, senza trattare della facilità con cui ci si muove da un punto preciso della Luna ad un altro preciso della Terra, della facilità con cui ci si reca da una parte all'altra del continenente nord-americano, della facilità con cui si trovano risorse energetiche su d'una Terra teoricamente devastata, dicevo, a parte ciò, anche altri personaggi prima o poi traballano. Ad esempio l'amico del protagonista, che poi diviene arcinemico, successivamente si scopre che in realtà fingeva. Be', è piuttosto rozza come cosa. Per non parlare della facilità con cui i begli occhi di una fanciulla riescono a convincere il barbuto dittatore di Eden.

Nel complesso, nei suoi 7 episodi, di cui l'ultimo doppiamente esteso, Freedom non appare malaccio, semmai un po' scarso a livello psicologico per quanto riguarda alcuni, non tanto scarno per quanto riguarda altri. Ho preferito di gran lunga i personaggi terrestri a quelli lunari.


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npepataecozz

Episodi visti: 7/7 --- Voto 8
Uno dei temi più ricorrenti nei racconti di fantascienza riguarda la vita dell'uomo dopo "un'apocalisse" di cui egli stesso è stato il principale artefice. Che non ci sia un grande ottimismo sul destino dell'uomo moderno è ormai un dato di fatto e se uno ci pensa bene i motivi per non essere ottimisti sono così tanti da perdere facilmente il conto. Ma ovviamente non starò qui a tediarvi parlando di inquinamento, guerre termonucleari o fenomeni di isteria collettiva dopo un dieci a "School days" - ma chi ha osato tanto? Ah già, io...; concentriamo invece l'attenzione su quest'anime, che credo resterà famoso per presentare un personaggio capace di viaggiare tra la Terra e la Luna con una facilità che farà invidia a chiunque almeno una volta nella vita si sia trovato a percorrere la tristemente famosa tratta autostradale Salerno-Reggio Calabria.
Questa, però, è anche l'unica critica che si può rivolgere a questo titolo, che per il resto si dimostra un anime di primissimo ordine. Bella la trama, belli i personaggi, belli i disegni. Che si può chiedere di più?

Come anticipato, in un futuro più o meno remoto l'uomo decide di fare harakiri e trasformare la Terra in un luogo contaminato e decisamente inadatto alla vita. La razza umana, però, non si è completamente estinta: pur non riuscendo a mantenere in vita il suo pianeta, l'uomo continuava a coltivare piani ambiziosi e uno di questi riguardava la conquista di Marte. Il punto di partenza ideale per questo storico viaggio non sarebbe stato però Cape Canaveral o qualsiasi altra base di lancio presente sulla Terra; si sarebbe partiti, invece, dalla Luna, dove nel frattempo era stato creato un complesso di nome Eden, una gigantesca città capace di accogliere diversi milioni di abitanti. Ovviamente il viaggio su Marte non avrà mai luogo perché nel frattempo la Terra collassa e gli abitanti di Eden rimangono intrappolati, anche se salvi, sul nostro satellite. La storia inizia circa due secoli dopo i tragici eventi: Eden si è evoluta e i suoi abitanti trascorrono i loro giorni nella iper-disciplinata pace della Luna. Il consiglio direttivo, però, nasconde agli abitanti di Eden una rivoluzionaria scoperta: la Terra nel frattempo è guarita e la vita non si è estinta come si credeva. A scoprire la verità sarà Takeru, un ragazzo appassionato di moto: trovata per caso una strana fotografia con una ragazza di cui si innamora a prima vista e che recava una strana scritta sul retro, finisce per insospettirsi seriamente su quello che racconta la storia ufficiale.
Sempre più incuriosito, si intestardisce nel voler conoscere la verità sullo stato della Terra; scoperta quest'ultima, si impegnerà poi per raggiungere il pianeta azzurro con ogni mezzo, alla ricerca della fantomatica ragazza di cui si era innamorato.

"Freedom" è un racconto che parla di amore, speranza e di una fiducia incrollabile nelle capacità dell'essere umano. Takeru non si arrende di fronte a nulla, nemmeno di fronte a un viaggio all'apparenza impossibile per raggiungere la ragazza di cui si è invaghito; e non si arrende nemmeno quando si tratta di fare il percorso inverso per tornare sulla Luna a informare tutti sulla rinascita del nostro pianeta e della speranza di una seconda possibilità per il genere umano, pur sapendo di dover affrontare la violenta ostilità del consiglio direttivo, contrario a ogni forma di integrazione con i sopravvissuti terrestri.
Il finale è molto simile a quello di "Wall-e" anche se non saprei dire chi ha copiato da chi e perché. La cosa, tuttavia, ha una scarsissima importanza: "Freedom" rimane un ottimo prodotto consigliatissimo a tutte le fasce d'età. Promosso a pieni voti.


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klunk

Episodi visti: 7/7 --- Voto 8
La razza umana colonizza il suolo lunare e scampa alla catastrofe del pianeta Terra - causata dalla caduta di una stazione spaziale nell'atmosfera - creando Eden, un avamposto dove l'uomo riesce a preservare la propria specie. La Terra, nel frattempo creduta oramai contaminata e irrecuperabile, si è però ristabilita e ospita ancora la vita e la razza umana. Questo è quanto il protagonista Takeru scopre, con sua meraviglia, dal momento che su Eden tutti venivano tenuti all'oscuro della verità dai governanti.
Questa la trama fantascientifica di questo ottimo anime, che usa per giunta argomentazioni scientifiche verosimili e interessanti, e che si svolge in una miniserie di sette episodi, (forse un po' corta, ma sicuramente non noiosa).

Inusuale ma certamente di effetto la scelta dell'animazione in computer graphic, ben fatta e che si addice sicuramente al tema fantascientifico, con animazioni fluide e dettagliate, che rendono giustizia alla grande quantità di azione presente nell'anime. "Freedom" non si basa però soltanto sull'azione, ma tratta numerosi argomenti come l'amicizia e ovviamente, come suggerisce il titolo, la libertà, risultando un prodotto maturo e completo, apprezzabile da una buona fetta di spettatori.
A conclusione segnalo un buon pacchetto audio, costituito da sigle e sonoro molto interessanti e appropriati, come anche buono è il doppiaggio italiano.


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Ghibli92

Episodi visti: 7/7 --- Voto 8
1969: l'uomo mette piede sulla Luna.
2267: l'uomo mette piede sulla Terra.

Nel futuro la Terra è ormai un pianeta desertico e inospitale, a causa della caduta di una stazione spaziale sul suolo terrestre che ha portato a un brusco peggioramento delle condizioni climatiche.
E l'uomo? Che ne è del'uomo?

I Terrestri fanno parte del passato, ma prima del cataclisma l'Umanità aveva dato il via a un progetto di colonizzazione spaziale. Così nella Luna la specie umana continua a esistere e progredire all'interno di immense cupole artificiali, tali da contenere delle metropoli, che formano un'enorme struttura urbana chiamata Eden. I suoi abitanti vivono una vita tranquilla e pacifica, e la loro esistenza è costantemente monitorata dall'occhio vigile del Consiglio Direttivo.
Ma c'è un'altra Eden nel sottosuolo, dove le telecamere faticano ad arrivare, che si agita come le onde del mare. Ragazzi si ritrovano per ingaggiare corse clandestine lungo i cunicoli abbandonati della città; un modo come un altro per fronteggiare la monotonia di Eden. È il mondo di Takeru, un ragazzo appassionato di motori e dalla spiccata intraprendenza, e dei suoi due inseparabili amici, Kazuma e Bismarck.

Come dicevamo, a Takeru l'audacia non manca, e gli basta uno sguardo di sfida, una provocazione per ritrovarsi a gareggiare sotto il cielo artificiale, fino all'ora del coprifuoco. Un coprifuoco che esige di essere rispettato.
A causa di questo atto di disubbidienza il nostro protagonista si ritrova ai lavori forzati al di fuori della cupola, nel bianco e spoglio terreno lunare. E lavora a questo e lavora a quest'altro, finché qualcosa precipita dal cielo come un meteorite. Detriti che nascondono una verità. Pezzi di metallo sparsi per il cratere. E una foto. Chi è la ragazza raffigurata? E dove si trova il paesaggio nello sfondo? Infine un messaggio nel retro della fotografia: "Noi stiamo bene. E lassù c'è qualcuno?".
Mi fermo qui con la narrazione, lasciando i lettori con questa domanda in sospeso.

"Freedom" è un anime di pregevole fattura, come d'altronde ci si aspetta da un'opera di Katsushiro Ōtomo. Ho trovato molto gradevole l'uso del "cell-shaded" sui personaggi, una particolare tecnica di animazione che fa apparire gli oggetti tridimensionali come fossero disegnati a mano. Nonostante l'uso del 3D infatti il caratteristico tratto di Ōtomo è ben riconoscibile, come un firma, e non si può non notare la somiglianza tra Takeru e il Kaneda di "Akira".
La psicologia dei personaggi risulta appena accennata, ma è normale, trattandosi di una serie d'avventura di soli 7 episodi, decisamente più spensierata e meno introspettiva dell'opera prima del Maestro.
Nonostante ciò non mancano spunti di riflessione e i personaggi sono ben realizzati anche sotto l'aspetto caratteriale, seppur con qualche esagerazione nella personalità fin troppo decisa del protagonista, che lo rende a volte un po' irritante.

"Freedom" è un'opera, per concludere, qualitativamente ben sopra la media nel panorama delle produzioni attuali, che ci regala una ventata d'aria fresca. Scorre piacevolmente, grazie anche al fatto di essere una serie OAV di pochi episodi, il che rende più difficile possibili annacquamenti a livello di trama e sceneggiatura.
Consigliato in particolare agli appassionati della sci-fi, ma godibilissimo per chiunque sia alla ricerca di un anime non troppo impegnativo, in grado di regalarci una storia appassionante di un futuro forse neanche tanto remoto.


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Micerino

Episodi visti: 7/7 --- Voto 9
Futuro? Non improbabile.
Quest'anime fa parte di quell'ampio filone della fantascienza possibile, in cui c'è una certa cura del dettaglio e della fisica degli elementi nello spazio, che rende piacevole la visione, e lascia soddisfatti sin dalla prima puntata. Ora, non è che stiamo parlando di una serie di 30 episodi, dove immancabilmente si riscontra qualche episodio un po' lento, ma trattiamo di una miniserie di sette episodi (l'ultimo di 45 minuti), che riesce ad affascinare senza stancare, e senza lasciare punti di sospensione che risulterebbero, su così poche puntate, un'esagerazione inaccettabile, per me che sono curioso di natura.

Eccoci quindi proiettati in questo futuro in cui la Terra è stata devastata da una catastrofe nucleare e il futuro dell'umanità è riposto nella città di Eden, cupola artificiale di colonizzazione lunare realizzata a metà del 21° secolo. L'immagine della città ricorda molto "The Truman Show", con tanto di cielo artificiale e ricostruzione di un ambiente terrestre.
In questa città dove la monotonia mantiene il giusto equilibrio tra la popolazione - che alla fine si stima in circa 9 milioni di persone - nasce Takeru, personaggio chiave di tutta la storia, e vivacità fatta persona. Vivacità ed intraprendenza, coraggio, follia: insomma, è un elemento destabilizzante in questa società che della quotidianità e della routine non ha fatto solo stile di vita, ma base di sopravvivenza.

Ci sono le gare, ovviamente, i rapporti interpersonali, che possono rendere il tedio sopportabile, ma il tutto è guidato da un Big Brothers che tutto vede e tutto controlla.
Takeru appunto, è l'innesco della storia, che in fondo non sorprende, ma lascia comunque attenti nel seguire il rapido avvicendarsi di eventi.

Tecnicamente l'anime è bello, curato nei dettagli, e verosimile nelle idee e nelle cose che vengono dette. Il doppiaggio è ben riuscito e le musiche sono piacevoli. I personaggi sono ben delineati, tutti legati da un pizzico di follia che brilla in fondo agli occhi, e nell'anima di chi sta scrivendo ed ha visto quest'anime.
Molto bella è la narrazione, che si basa quasi costantemente su prologhi di pochi istanti e su enormi flashback che accompagnano fino all'istante presente, con continui ritorni, in un dondolio temporale che affascina e contribuisce a delineare ancora meglio personaggi e storie.

Freedom vuol dire Libertà, ed è questa parola a muovere ogni azione e ogni speranza dei personaggi. Libertà verso le proprie scelte, verso nuove vite, libertà di pensiero e azione, il tutto sempre alla ricerca di nuovi obiettivi, di nuove mete, nella continua ricerca del miglioramento.
Freedom è un anime assolutamente consigliabile, certo che difficilmente qualcuno potrà pentirsi di questo acquisto.

Linus

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Linus

Episodi visti: 7/7 --- Voto 8
Verso la Terra e Oltre.

Freedom comincia innanzitutto con un'atmosfera molto particolare: all'interno di Eden, una cupola che è stata resa dai suoi dirigenti e abitanti ciò che si avvicina il più possibile ad un eden per le condizioni in cui è stata realizzata, si alternano zone urbane sovrappopolate ad altrettanto estese zone deserte. Sorta di residui di un'industrializzazione abbandonata, o non ancora completata, le superstrade senza auto e i cunicoli del sottosuolo sono luogo di gare dove i giovani sfogano la propria voglia di affermarsi in un (mini)mondo vicino alla perfezione, e dominato dalla routine e dalla noia. Protagonisti di Freedom sono degli outsiders, personaggi cioè che non si integrano assieme agli altri e sembra quasi che aspettino che succeda qualcosa a scuotere la ripetitività delle loro vite.
Questa scossa sarà una fotografia proveniente dalla Terra, ritrovata fortuitamente, che diventa il simbolo della possibilità dell'esistenza di un mondo alternativo, diverso da quello in cui sono cresciuti, e in cui sarebbero destinati a passare le loro vite.
Quando, dopo varie peripezie, due di loro riescono a raggiungere la Terra, scoprono un mondo dimenticato, dove sopravvivono tracce della civiltà umana che l'ha abitato, e che aiutano i pochi abitanti a sopravvivere tra agricoltura e residui di una tecnologia che per lo più non sono in grado di comprendere e usare. Eppure la Terra esercita un fascino di libertà, immersa nella natura, in questo tempo quasi incontaminata, che convive ora pacificamente con l'uomo.

Capovolgendo uno schema classico della fantascienza, in Freedom la Terra rappresenta il futuro e la speranza, mentre lo spazio il vecchio mondo. Sono entrambi pervasi da uno strano senso di nostalgia, complice una bella colonna sonora, che caratterizza le parti più belle di Freedom. Anche nel bell'epilogo, quando tutti i protagonisti stanno abbandonando Eden, si sente in loro sia il desiderio della nuova avventura, sia un affetto verso ciò che stanno lasciando: una casa, tutto sommato semplice, su cui l'establishment ha mentito da sempre per preservarne la tranquillità, ma anche un posto dove hanno passato tanto tempo della loro infanzia e della loro giovinezza, e dove, tutto sommato, non c'è crudeltà né violenza.
Sono entrambi mondi che meritano di essere vissuti, e che hanno entrambi da insegnare.
Questa nostalgia, assieme al fatto di creare una storia originale, che si vede volentieri pur senza le solite violenze, il fan service e le atmosfere e i personaggi patinati della maggior parte degli anime moderni, è la bellezza di Freedom.
E non è poco.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 7/7 --- Voto 8
Anno 2041, l’umanità colonizza per la prima volta il satellite Luna, ma dopo l’avvento di un cataclisma di serie proporzioni ai danni della Terra, la Repubblica Lunare, costituita dagli unici superstiti della razza umana, costruisce un’enorme megalopoli al coperto, chiamata Eden;
anno 2267, un ragazzo di nome Takeru scopre che la storia non è del tutto autentica: inizia per lui e per i suoi amici un'incredibile avventura alla ricerca dell’amore e della verità…
“Freedom”, datato 2006, è senza dubbio un'opera che si fa notare, sotto molti aspetti, soprattutto quello tecnico: il concetto di "futuristico" viene interpretato appieno da ogni elemento di questa produzione, anzitutto esteticamente, nonché tematicamente.
Si parte con una splendida opening, che, sulle note di "This is Love" della celebre idol Hikaru Utada, ci propone un originale collage di differenti stili d'animazione, presentandosi come prima meraviglia di questa produzione.
L’immersione totale nel pieno dell’atmosfera sci-fi si appura una volta subentrati nel mondo di Eden, il cui mastodontico complesso urbano può lasciare a bocca aperta ben più di una volta. Ci mette del suo il caratteristico styiling adoperato: un un cell-sheding animato egregiamente su fondamenta bidimensionali. Le animazioni in questo modo guadagnano molto in fluidità, ed assicurano spettacolo nelle fasi più concitate; sia dal chara che dal mecha design si scorge il tocco di Katsuhiro Otomo (da notare i fiammeggianti bolidi che rievocano un certo “Akira”); molto buona anche la riproduzione di espressioni facciali e movenze dei protagonisti (che tuttavia appaiono, a volte, legnose).
La colonna sonora non è ispiratissima ma racchiude i sentimenti giusti.
Lo stupore riguardante la parte tecnica dev’essere però appagato da una controbilanciante potenza narrativa; detto, fatto. Sin dai primi minuti la regia di Shuhei Morita si mostra all’altezza dei migliori capolavori, con una buona amalgama di azione, mistero, fantascienza e commedia. Il notevole carisma dei personaggi colpisce nel segno: vi è un ottimo cast, formato per lo più da giovanissimi, tanto che un piccolo paragone con la miglior tradizione Ghibliana non stonerebbe affatto. La trama, pur cadendo spesso nell’improbabile, soprattutto agli sgoccioli, incolla allo schermo fino alla stessa conclusione.
La storia quindi suscita degne emozioni di un’esperienza che va oltre il godibile, che riesce, in qualche modo, a far sognare lo spettatore, senza mettere mano ad artefici troppo complessi.
“Freedom” è un nome ahimè raro quanto prezioso in mezzo a tanti anime fin troppo appariscenti, ed è un davvero un peccato trascurarlo. Questo splendido "seinen per più giovani" insegna come non arrendersi mai dinanzi alle difficoltà o alle false verità, a perseguire i propri sogni senza indugiare troppo sulle proprie azioni, poiché tutto è possibile: anche giungere su un altro pianeta per incontrare l’amore ritratto in una foto.


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HaL9000

Episodi visti: 6/7 --- Voto 8
Freedom è una serie interessante ed avvincente, graficamente molto ben fatta.Realizzata con la tecnica del Cell Shading, che consiste nel trattare disegni in Computer Graphic in maniera tale da farli sembrare fatti con tecniche tradizionali, riesce ad attutire molti dei difetti (non tutti e non completamente, per la verità) dell'animazione in 3D, come ad esempio la freddezza del tratto, l'artificiosità del colore o la scarsa integrazione dei personaggi sugli sfondi (spesso sembrano proprio delle figure appiccicate alla meglio); un'altro esempio di utilizzo di questa tecnica è "Appleseed", lungometraggio del 2004 ispirato all'omonimo manga di Shirow. I vantaggi del disegno in 3D sono la ricchezza e la grandiosità dei fondali e l'iper realismo degli oggetti meccanici (che si tratti di piccole armi o astronavi) o architettonici, mentre il difetto più grave, a mio parere, è la povertà delle espressioni facciali dei personaggi.In questa serie sono stati fatti molti passi in avanti in questo senso: i visi hanno una certa espressività, anche se i movimenti non mi paiono del tutto fluidi. Per quanto riguarda la storia, lo spunto su cui si regge tutta la trama pare interessante ed originale, anche se mi aspettavo qualcosa di più "adulto" e profondo. Otomo non divaga troppo, come suo solito, ed il risultato è un prodotto ottimamente confezionato, forse un filino deludente per chi, come me , si aspettava un'opera con un target meno orientato ad un pubblico più giovane e con tematiche maggiormente impegnative. Discutibile poi il finale, che è decisamente troncato. Infatti mi risulta che ci sia un 7° episodio che dovrebbe concludere degnamente la storia. Ho avuto anche modo di visionare un breve prequel che introduce sommariamente protagonisti della serie. Ad ogni modo, si tratta di un lavoro che vale la pena di essere visto e gustato in ogni suo aspetto.

InuY4sha

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InuY4sha

Episodi visti: 6/7 --- Voto 9
Anime splendido! Ottima fattura, ottimo disegno, colori, idee, trama, movimenti fluidi; la storia riguarda una colonia lunare in un era post-nucleare. Nella colonia si sta imponendo un regime basato sull'inconsapevolezza e la censura di una fondamentale verità: la Terra è ancora viva e ci sono sopravvissuti... quattro ragazzi pronti all'avventura faranno di tutto per raggiungere il pianeta proibito.