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Mits-chan

Episodi visti: 1/1 --- Voto 4
Secondo me è "Uzumaki Live Action" è un film comico. Non ci sono dubbi. Sono convinto che il regista aveva intenzione di far ridere il pubblico e non di farlo sobbalzare dalla sedia per la paura.
Mi sono sforzato nel cercare di guardarlo come un film "drammatico, horror, soprannaturale, mistero, psicologico" (cito testualmente il genere da AnimeClick.it), ma non ci sono riuscito: continuavo a ridere come uno scemo scena dopo scena cercando comunque di darmi un contegno, ma il buonsenso veniva sempre sormontato dalla realtà dei fatti.
Sottolineo, inoltre, che se il film fosse stato comico, avrebbe sicuramente meritato un mio 10.

Ma andiamo con ordine. La trama: i fatti si svolgono in una piccola cittadina nipponica che è stata maledetta, "da chi" non si sa, "perché" non si sa. E' maledetta, punto. Gli abitanti di questa triste e piovosa cittadina, al manifestarsi di questa maledizione, cominciano a sentirsi strani, ovvero tutti hanno che fare con delle spirali. Quindi non è raro incontrare per strada ragazze dalla permanente rotondeggiante, uomini lumaca con la relativa conchiglia a spirale che scalano i muri scolastici e bevono litri di acqua, uomini che ruotano il bacino su se stesso facendo invidia ai migliori contorsionisti in circolazione, gente che colleziona qualsiasi cosa fosse a forma di spirale, ma, soprattutto, non è raro trovare per strada gente morta avvinghiata alle ruote delle auto.

Fondamentalmente la trama è tutta qui, perché oltre a vedere gente che impazzisce (e muore), c'è il disperato tentativo di far ruotare - concedetemi questa parola - la storia intorno a due ragazzi, ovvero Kirie e Shuichi. E' stato un tentativo, in quanto i due protagonisti vengono sopraffatti dalle vicende che accadono in città, quindi il loro ruolo va via via scemando sempre più, fino al finale del film, in cui uno di loro riesce a combinare qualcosa.

"Uzumaki" l'ho visto nel lontano 2005, spinto dalla voglia di jap-horror (che in realtà ho sempre trovato esilarante), ma, nonostante tutti questi anni trascorsi, ho ancora impresse nella mente moltissime scene.
E' un film difficile da dimenticare, non solo per le scene pseudo-comiche-horror, ma anche per lo spreco di tantissima computer grafica che magari avrebbe fatto comodo ad altri titoli più interessanti.
Purtroppo non è un lavoro fatto bene - si era capito? -; anche se ripercorre quasi fedelmente l'omonimo manga (a parte il finale), è un film mediocre, probabilmente anche a causa dell'espressività degli attori, che in questo film è pari a quella di un gatto morto.
Concludo il tutto con il giustificare il mio 4: in realtà doveva essere 2, ma c'è una nota positiva, ovvero la sigla finale. Si tratta di "Raven" dei "Do As Infinity" e, anzi, se avete curiosità di vedere alcune scene del film, vi consiglio di guardare il loro video ufficiale: (non) ve ne pentirete!


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Eretria90

Episodi visti: 1/1 --- Voto 3
Uzumaki è un live-action conosciuto anche col nome di Spiral. Ed è appunto il pattern della spirale il tema ricorrente di questo lungometraggio del 2000, firmato Higuchinsky. Il regista ha realizzato il suddetto film attingendo all'omonimo manga di Junji Ito.
Il livello tecnico del film è estremamente misero e le scene sono presentate in maniera scarna. La qualità visiva non è necessariamente una pecca se la si sfrutta sapientemente, dando un tocco realistico e intimo alla storia. Peccato che queste possibilità non siano state colte, e le inquadrature siano risultate sgradevoli quanto un prodotto di basso livello amatoriale.
Vi è inoltre, un'inesistente - o meglio, ininfluente - componente sonora. Ritengo che gran parte dell'atmosfera, nei film di genere horror e drammatico, sia data dalla musica. Ma c'è poco da dire a riguardo.

L'unico merito che riconosco a questa storia è l'aver scovato la spirale in ogni cosa, e l'averla riproposta in ogni salsa. Anche negli elementi più assurdi o impensabili: nella formazione dell'apparato acustico, nel guscio di una lumaca, sulla rondella del proprio pasto, nel movimento vorticoso della lavatrice, nei capelli artefatti di una ragazza ecc... Ma a tutto questo ci si domanda perchè?
La questione sulla maledizione della spirale, che sembra aver colpito tutti gli abitanti di questa piccola città, rimane un'incognita irrisolvibile. Non è la prima volta che un horror non ci offre una cognizione di causa, non è necessariamente una pecca su cui accanirsi. Lo è invece, se assieme all'origine di questo male, non ci vien proposto nemmeno un effetto esauriente! Non vi è in alcun modo una reazione a questo male. Non lo si combatte ne si tenta si sfuggirlo. Le uniche due persone che sembrano rendersi conto che un'entità a carattere geometrico si impossesserà anche di loro, sono i due amici di infanzia, Suichi e Kirie. Questa banalissima coppia, di cui non abbiamo nessuna caratterizzazione, si abbandonerà ad una sceneggiatura da film di serie-Z (sono dei fuori classe, insomma!). Il clichè della ragazza che - abbandonando superficialmente la pazzia di un padre alla deriva - si lascia andare ad una delle esternazioni più ascoltate nella storia dei film, telefilm, romanzi, barzellette e chi più ne ha più ne metta: "Ho paura!" - esclama lei con gli occhi spiritati, sulla sponda di un fiume mentre lui la abbraccia. E a questo punto non possono mancare le rassicurazioni dell'amato che promette di proteggerla per sempre. Come se non bastasse, la coppia si lascierà andare ad un altro di questi clichè clamorosi proprio nelle scene finali del film. Suppongo che il regista si augurava che il pubblico avrebbe simpatizzato per la sorte di questi due giovani liceali di belle speranze. Personalmente, ho percepito con distacco questo film, dall'inizio alla fine. Una freddezza innaturale nel visionare le scene che si susseguivano senza innescare alcun sentimento.
Ho iniziato questo film cercando emozioni forti, tipiche di una storia che si presenta con immagini inquietanti e misteriose. Purtroppo, durante la visione di alcune sequenze grottesche e squallide, permane un senso di staticità in cui il no-sense non ha accattivato in alcun modo la mia simpatia.

Scoraggio la visione di quest'opera, e mi sento in dovere di attribuirgli un voto del genere perchè, assieme alle aspettative deluse, la realizzazione non poteva essere delle peggiori. Un film sconclusionato, in cui nemmeno se ci fossimo trovati dinanzi a degli attori di talento ce n'è saremmo potuti accorgercene visto lo scempio narrativo.


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__Nergal__

Episodi visti: 1/1 --- Voto 5
"Uzumaki" (spirale) è un live action horror del 2000, trasposizione cinematografica dell'omonimo Manga.
Il titolo racchiude in sè l'elemento su cui si basa tutta la trama (se vogliamo chiamarla così), spirali che compaiono ovunque, senza spiegazioni e una escalation di pazzia che prende tutti i personaggi.

Ogni elemento del film fa riferimento alla spirale, dal cibo ai capelli dei personaggi, una spirale che avvolge tutto e tutti...
Salta subito all'occhio l'eccentricità e la stranezza della regia :primi piani improbabili, recitazione ai limiti dell'assurdo (non saprei se è una cosa voluta o è semplicemente data dall'incapacità degli attori) che contribuiscono a creare un'atmosfera di pazzia sin dai primi minuti.

La trama procede alternando momenti piatti ad altri in cui non si capisce cosa si sta guardando, la componente horror è data prevalentemente dalle atmosfere cupe (non sempre riuscitissime) e da alcuni personaggi psicopatici e grottechi (talvolte ai limiti del ridicolo, risultando quindi controproducente ai fini dello "spavento").

I personaggi non sono niente di speciale come caratterizzazione, piuttosto banali così come la recitazione, piatta, ma in linea con la qualità media dei live action giapponesi che non brillano quasi mai per qualità recitativa.

A livello puramente estetico si nota che non è stato realizzato con grandi mezzi, regia, scenografia e montaggio sono mediocri ma diciamo che per il genere horror è raro sentire l'esigenza di un alto budget (soprattutto se horror psicologici) però le altre mancanze si fanno sentire.
Stessa discorso riguarda le musiche, discrete, non danno fastidio ma raramente creano quell'atmosfera cupa che ci si aspetterebbe da un horror di qualità.

In conclusione, Uzumaki è il mio primo live action horror quindi non posso, purtroppo, fare paragoni ma, nonostante ciò, non mi sento di promuoverlo in quanto l'ho trovato piuttosto "nonsense" sia a livello di trama che personaggi che, esclusi qualche spunti, si sono rivelati monotoni.


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M3talD3v!lG3ar

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Higuchinsky, nome d'arte di Akiro Iguchi, è il regista riconosciuto per aver portato sul grande schermo, nel 2000 - pertanto in piena ondata J-horror - una delle opere più riuscite del mangaka Junji Itou, maestro dell'horror e padre della celeberrima Tomie - dal cui omonimo manga sono stati tratti numerosi film: parliamo di Uzumaki. Il termine vuol dire letteralmente 'spirale', e non è certo un caso, dato che ad un'attenta visione della pellicola, non si fatica a rendersi conto di quanto e come questo vorticoso simbolo influenzi indistintamente trama e scenografie. La spirale non è solo l'oscura causa di una maledizione che colpisce il luogo degli eventi, ma elemento pregnante della sua stessa sorte: la storia procede in modo circolare, senza vie d'uscita, senza un vero epilogo. E intanto l'infausto motivo geometrico si conforma in ogni possibile sua esternazione, anche quelle più impensabili, come sui polpastrelli delle dita o sulla pastella di una scodella di ramen, e continua a impattare sulle malcapitate vittime, recando in esse tormenti fisici e psicologici di ogni sorta. Coadiuvato da una struttura visiva fin da subito eccentrica, che fa del verde la sua tonalità prediletta, e di un'inflessibile patina plumbea il suo marchio tetro, l'esordio di Iguchi si dimostra più che valido e perfettamente efficace. L'esecuzione di smodate inquadrature e di un montaggio a tratti irrequieto, rende straniante e grottesca al punto giusto l'esperienza visiva assimilata, tale da non nascondere un certo gusto per la sperimentalità. Sugli attori è difficile esprimersi: le interpretazioni potrebbero da un lato risultare 'caricaturesche', specie nella prima parte, se non fosse che il film, come già accennato, riveli una certa vena grottesca, e, ricordiamolo, sia stato tratto da un manga. Ciò che conta è che i personaggi appaiano bizzarri quanto il resto, e da questo punto di vista la bravura degli interpreti si nota. In definitiva ciò che non convincerà di Uzumaki è la mancanza di una vera e propria trama che devii dalla storia della maledizione e delle sue ripercussioni, ma è innegabile che, come horror movie, si distingua positivamente da tanti altri suoi consanguinei.