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alis89

Episodi visti: 16/16 --- Voto 9
"Personal Taste" è una serie del 2010 composta da 16 episodi da circa un'ora.
Questo titolo, secondo me, è uno di quei drama un po' troppo sottovalutati, ma che consiglierei sempre, nonostante i suoi "annetti" alle spalle.

"Personal Taste" racconta una bellissima storia, molto semplice in alcuni punti, ma sempre interessante. Si prende i suoi tempi per far conoscere i protagonisti: lo spettatore si affeziona piano piano a ognuno di loro e viene catapultato in uno spaccato delle loro vite, accompagnandoli nella loro routine quotidiana. Insieme a loro ci si commuove, ci si arrabbia e ci si emoziona.

La storia alterna momenti pieni di ironia e risate a parti più serie e romantiche, un mix perfetto di tutto, a cui non manca proprio niente!

Il drama presenta un cast veramente straordinario!
Una giovane Son Ye-jin ci dimostra, come sempre del resto, la sua versatilità e la sua bravura: qui recita la parte di una donna goffa e disordinata, tutto il contrario del protagonista maschile, interpretato da Lee Min-ho.
Quest'ultimo ci regala una delle sue performance migliori con un personaggio puntiglioso che si finge omosessuale.
La crescita dei protagonisti, insieme al loro conoscersi e aprirsi, è uno degli aspetti più interessanti del drama.

"Personal Taste", in conclusione, è uno di quei classici imperdibili che, con la leggerezza tipica dei k-drama, affronta anche temi più complessi.
Non bisogna fare l'errore di sottovalutarlo!


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memole

Episodi visti: 16/16 --- Voto 7
Questo è un drama molto carino, anche se non eccezionale. La protagonista è una ragazza estremamente dolce, accondiscendente e succube delle altre persone che sfruttano la sua ingenuità. E' interpretata da un'attrice molto famosa e "navigata" in Corea, infatti la possiamo trovare attrice principale di vari altri drama (ad es. "Summer Scent") o film ("The Classic"). E' stata una scelta indovinata, perché anche d'aspetto sembra una ragazza docile, tranquilla e dolce. Il suo personaggio mi è piaciuto davvero.
Lui è il famosissimo Lee Min Ho, visto ultimamente in "City Hunter", che consiglio caldamente, ma in questo drama l'ho trovato un po' "legnoso". Nella storia interpreta un architetto, all'inizio ambizioso, freddo e cinico, tant'è che finirà a fare da tutor a lei per insegnarle a essere più sicura di sé e meno ingenua, devo dire, senza risultati. Sarà, infatti, lui a cambiare e a sciogliersi e apprezzare la bontà e la gentilezza della protagonista.
In principio, per propri scopi personali, fingerà di essere gay, ma naturalmente sappiamo tutti come andrà finire e in questo ammetto che il drama pecca un po' di originalità e sorpresa ma a me, a cui piacciono solo gli happy end, è andata benissimo così.
Insomma, senza svelare di più della trama e scendere nei dettagli, ne consiglio la visione perché "Personal preference" è un drama che risulta fresco e godibile e piacevole anche da rivedere.