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dawnraptor

Episodi visti: 20/20 --- Voto 8,5
Crudo, che cattura.

Ve lo dico subito: non è una serie per deboli di stomaco. I primi due episodi, e almeno un altro più avanti, sono molto disturbanti. Sconsigliata in assoluto la visione durante (o anche dopo, in casi limite!) i pasti. Questo drama cinese del 2016, in 20 episodi da 30 minuti ciascuno, è tratto dai libri 3 e 4 ("The Eleventh Finger" e "Scavenger") della serie "Medical Examiner" Dr. Qin, scritta da Qin Ming, che ha lavorato per sette anni come medico forense. Informazioni di prima mano, insomma. Non dobbiamo stupirci della crudezza del realismo.

Il nostro dottor Qin, medico legale geniale ma dal carattere insopportabile, non riesce a tenersi un assistente. Scappano tutti via, fin quando non gli viene assegnata una ragazza dal naso fino, l’unica che, contro ogni pronostico, riesce a trovare la quadra e a farsi rispettare, sia dal dottore che dal suo amico investigatore, facendo uso di capacità critiche e di osservazione fuori dal comune. I vari crimini che verranno via via indagati ci porteranno verso la fine a collegarci ad un vecchio caso che darà al dr. Qin un po’ di filo da torcere…

Detto questo, una serie magnifica, con tanti enigmi da risolvere, e che vengono risolti relativamente in fretta, un po’ alla CSI. Nonostante non ci sia da gridare al miracolo, né si possa dire che sia tutto molto originale, ci sono una bella sceneggiatura, un bel commento musicale, un bel gruppo di attori. Zhang Ruo Yun è magnifico e magnifico nella parte del protagonista. Adoro i bei tenebrosi che si fanno sciogliere a poco a poco... I suoi comprimari, specie Jiao Jun Yan, formano un trio dalle dinamiche molto divertenti ma, all’occorrenza, anche molto serie.

La protagonista è una donna forte, che riesce a farsi valere in un mondo di uomini, lo si vede sin dalle primissime puntate. I suoi colleghi dovranno ricredersi ben presto sulle reali capacità di questo donnino solo apparentemente inadatto a certi ruoli!

Le storie che vengono presentate vertono su crimini che riguardano spesso situazioni familiari molto tristi ma, essendo intercalate con scene divertenti delle interazioni dei tre moschettieri, il tutto non risulta troppo pesante.

E’ interessante tutta la spiegazione scientifica che ci viene fornita durante le autopsie, molto realistica, suppongo, così come i cadaveri… forse anche un po’ troppo realistici, come detto prima. C’è forse un po’ di conduzione un po’ troppo “leggera” di certe indagini, altre volte non si comprende bene quale possa essere la reale situazione delle leggi. Non dimentichiamo che siamo in Cina, ed è normale che molte cose siano diverse dall’Italia o dall’America. E sinceramente ho trovato che, per il lavoro che fanno, queste persone si toccano il viso un po’ troppo disinvoltamente nei momenti meno opportuni. Ma stiamo cercando il pelo nell’uovo.

Quello che non bisogna aspettarsi è un’evoluzione amorosa. Per quanto il collega poliziotto cerchi di mettere insieme il dottore e l’assistente, non vedremo nulla di romantico. Forse lo tenevano in serbo per ulteriori stagioni? Quella che vediamo, invece, è l’evoluzione di una stretta amicizia, molto piacevole e scanzonata. Il dr. Qin farà un bel percorso di crescita, e anche questo è gradevole da vedere.

Dai libri di Qin Ming sono stati tratti successivamente una dozzina tra film e serie, con alterne fortune, ma girati con attori diversi e che, a preferenza del pubblico, non paiono essere all’altezza di questo drama. Peccato.