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キョン

Episodi visti: 1/1 --- Voto 7
Kolossal più costoso nella storia della cinematografia cinese, Dragon Blade vanta una lunghissima gestazione, durata più di sette anni e più di sei mesi di post-produzione. Uno sforzo immane per il regista Daniel Lee e la 'living legend' Jackie Chan, che sfidano assieme al resto del cast (John Cusack ed Adrien Brody in grande spolvero, ma anche una nutritissima schiera di attori e comparse) la canicola sabbiosa del Deserto del Gobi, proponendo un film epico, che vorrebbe essere un messaggio di fratellanza tra popoli occidentali e orientali, trasmesso sulle strade carovaniere della Via della Seta. Riprendendo una leggenda con qualche fondamento storico, la pellicola propone l'incontro tra una legione romana smarrita, a mo' di Anabasi, ai confini orientali dell'Impero, nelle terre dominate dai Parti. La coppia Chan-Lee sforna quella che è probabilmente la prima produzione cinese capace di rivaleggiare per l'ambiziosità del progetto con le hollywoodiane. Non manca una certa 'retorica della pace', ma vi è anche spazio per una velata critica all'imperialismo occidentale. La cultura cinese viene proposta come spazio di incontro e di mediazione tra le istanze dei vari popoli centro-asiatici e le incursioni degli 'alieni' occidentali. Il fatto che gli antichi Romani parlino in inglese rende ancora più convincente la linea di continuità tra antica Roma e Occidente anglo-americano, e facilita l'esportazione del titolo, un po' come avvenuto col recente live-action di Lupin III.
Il film è a volte 'fumettistico' in senso buono, richiamando alla mente, specialmente nelle 'sessioni di allenamento' congiunte tra Romani e Squadra di Protezione o nelle parti cantate, momenti di Mulan, o facendo pensare, nella ricostruzione delle mura della città di Porta dell'Oca Selvatica, a certe scene della saga di Asterix il Gallico. C'è anche una sorta di alone 'omerico' alla Troy, a voler trovare un antecedente filmico.
In fin dei conti ciò che più resta nel cuore dello spettatore è forse l'accorato inno cantato dai Romani, indirizzato alla propria patria lontana ed amata (il testo è in latino, e ciò ricorda senz'altro Thermae Romae - c'è anche qui un Lucius!). Molto bello anche il testo della canzone cinese dedicata al ritorno dei soldati dalla battaglia, che invoca l'aiuto del vento e della sabbia, perché riconducano a casa i guerrieri.