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bob71

Episodi visti: 1/1 --- Voto 6
Dopo l'ovazione tributata a Jackie Chan nella serata inaugurale del diciassettesimo Far East Film Festival, un altro veterano del cinema di arti marziali made in Hong Kong occupa prepotentemente la scena del teatro Nuovo Giovanni da Udine. Si tratta di Teddie Chen, che presenta la sua ultima fatica, "Kung Fu Jungle" (2014), un film che è prima di tutto un omaggio al cinema di genere offrendo una summa di tutti quegli elementi che hanno caratterizzato le martial arts dalla loro affermazione internazionale negli anni '70 fino ai giorni nostri: azione adrenalinica, combattimenti all'ultimo sangue in tutti gli stili conosciuti, un protagonista integerrimo e un super cattivo da sconfiggere. A questi si aggiunge l'indagine poliziesca che fa da mero contorno all'azione pura. Così come i duelli a mani nude o all'arma bianca, altrettanto numerose e variegate sono le suggestive location in cui i vari scontri vengono messi in scena. Altra caratteristica peculiare della pellicola risiede nella presenza all'interno delle scene di innumerevoli cammeo e apparizioni di tutta una schiera di personaggi più o meno famosi (ex attori, stuntman, registi e svariati altri addetti ai lavori) che a vario titolo il cineasta ha voluto omaggiare e che si palesano nei fotogrammi dei titoli di coda.

Con "Kung Fu Jungle", Teddy Chen presenta una crime story cruenta e spettacolare che fonde la classica ossessione per il primato nelle arti marziali con la più classica forza dell'amore. L'ex campione di arti marziali Hahou (Donnie Yen) è da tre anni in carcere per aver causato accidentalmente la morte di un avversario durante un combattimento. Dopo tre anni di prigione, in città compare un serial killer che prende di mira i migliori maestri di kung fu, con uno stillicidio in cui tutti i principali campioni delle differenti discipline di arti marziali vengono assassinati uno dopo l'altro. Hahou ha una traccia da seguire e convince la detective Luk "Madame" Yuen-sum (Charlie Yeung) ad accettare il suo aiuto per una caccia all'uomo in cambio della sua libertà. L'assassino lascia rondini di metallo sulla scena del crimine come indizi, e decide esplicitamente di mostrare di volta in volta la tecnica con cui uccide le sue vittime, scegliendo per ognuno la propria specifica specialità di kung fu: boxe, calci, prese e arma bianca. Le vittime vengono designate dall'assassino in base al fatto che, se si vuole essere il migliore, bisogna sconfiggere il migliore in ogni disciplina. L'amore che i personaggi principali provano per le loro rispettive donne è la forza che li motiva e il motore che guida il film fino alla fine. Mentre il cattivo, Fung Yu-Sau (uno straordinario Baoqiang Wang in un ruolo per lui inconsueto), perde il controllo a causa della battaglia della sua ragazza contro il cancro, anche Hahou combatte da par suo per proteggere la sua amata. Anche l'influenza dei ricordi è un tema portante: il regista mescola spesso presente e passato in scene che vengono utilizzate per mostrare le emozioni dei personaggi.

"Kung Fu Jungle" è un film godibile per gli amanti del genere martial arts, in cui uomini e armi diventano tutt'uno. E' una storia di redenzione in cui la grazia, la velocità e la potenza delle diverse discipline di arti marziali trovano la loro massima espressione. Nessuno nasce malvagio, ma a volte l'ambiente selvaggio in cui si è costretti a vivere permette solo due possibilità: essere il leone, il re della foresta, o la morte.