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shonan-oni

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
"Rose Hip Rose" è una breve serie realizzata dal maestro Toru Fujisawa, autore del ben più noto "G.T.O". Dato che sono un amante delle opere di Fujisawa mi sono sentito in dovere di scrivere una recensione riguardo questo fumetto.

"Rose Hip Rose" è composto da quattro volumetti. La serie originale, troncata a causa del fallimento della casa editrice che lo pubblicava, compare dal primo al terzo volume, mentre il quarto tomo contiene una serie successiva intitolata "Magnum Rose".
La trama della prima opera è incentrata su Asakura, una ragazza che a prima vista sembra una comunissima liceale ma che nasconde una identità segreta: fa parte di una squadra speciale della polizia che ha il compito di sventare attacchi terroristici. La ragazza procede alla cattura dei criminali semplicemente usando proiettili di plastica per evitare che ci siano dei morti durante le sue azioni. Per un po' di tempo questa identità segreta sembra rimanere all'oscuro di tutti, fino a quando Asakura si trasferisce in una nuova scuola: qui conosce Shoei, un ragazzo che aveva già incontrato sul treno mentre le stava facendo delle foto sotto la gonna. Oltre a ritrovarselo come compagno di classe scopre di abitare nel suo stesso condominio. Con l'arrivo di questa nuova studentessa la vita di Shoei cambia: il ragazzo si ritrova ad assistere a vari casi di attacchi o di terroristi o di assassini e ogni volta si inbatte nella figura della "No Murder Angel" ossia Asakura che viene contattata dalla polizia per risolvere i casi.
La prima serie non ha una conclusione vera e propria, ma lascia irrisolte numerose domande, in particolare non fornisce indicazione sulla vera identità della ragazza. L'opera sembra inizialmente fornirci alcune dritte, ma il finale rimane abbastanza incompleto.
La seconda serie, ossia "Magnum Rose", si può considerare come una raccolta di casi separati con protagonisti Asakura e la sua amica di vecchia data Natsuki. Rispetto alla storia originale si può notare un cambiamento del carattere della "No Murder Angel": si passa da una ragazza piuttosto triste e misteriosa a una più allegra e spensierata.
I disegni sono molto ben fatti, puliti e molto realistici. Come al solto Fujisawa dimostra le sue grandi doti artistiche regalandoci tavole mozzafiato, in particolare la protagonista è molto ben curata. Si può notare una certa somiglianza tra Asakura e Urumi Kanzaki(personaggio che compare all'interno di "G.T.O."). Un'attrattiva molto importante in questo fumetto sono le favolose ragazze che l'autore ha voluto disegnare.
L'opera anche se ha un finale incompleto risulta pienamente positiva. Da Fujisawa mi aspettavo molto di più, ma rimane pur sempre un buon fumetto.


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Nyx

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
<b>[Attenzione, questa recensione contiene spoiler!]</b>

Rose Hip Rose è un'opera del grandissimo Toru Fujisawa e non per niente ritroviamo lo stesso inconfondibile stile che ha portato al successo opere quali Great Teacher Onizuka e Shonan Junai Gumi. Stesso stile, ma genere completamente diverso. Ad accomunare le suddette, se proprio vogliamo, solo una costante atmosfera densa d'azione, ma si passa dalle ambientazioni teppistico scolastiche di GTO e Shonan Junai Gumi a quelle decisamente più "professionali" di un gruppo speciale d'assalto della polizia Giapponese.

Cos'ha di speciale tale gruppo d'assalto? Presto detto! La punta di diamante (se non addirittura l'unico elemento) è un'apparentemente innocua liceale, sul posto di lavoro nota col nome di Rose Hip e col soprannome di "No murder angel". Il soprannome le deriva dalla particolarità di non lasciare mai vittime in ogni sua operazione ella infatti adopera particolari munizioni di plastica. Nonostante la sua giovane età Rose Hip è un elemento completamente fuori dal comune, le sue doti di combattimento sono a dir poco micidiali, vanta una mira impressionante, movimenti rapidi e precisi e un'agilità inverosimile che le consente di avere facilmente la meglio anche nello scontro corpo a corpo con uomini molto più forti di lei. Tutto ciò è il risultato di un durissimo addestramento al quale la giovane venne sottoposta in passato, un passato del quale ella conserva solo un vaghissimo ricordo. Un passato che la vedeva facente parte di un misterioso e spietatissimo gruppo d'assalto. Un qualche tipo di shock deve averle fatto perdere la memoria ma per una strana reazione (probabilmente ai tanti omicidi commessi in passato) è fermamente decisa a non togliere mai più la vita a nessuno.

La storia ci stupisce (nel bene e nel male)in diversi passaggi che ora andremo ad analizzare.
Un inizio fresco ed "originale", con Rose Hip sotto copertura in un treno che scopre un ragazzo con l'hobby di fotografare dal cellulare l'intimo di malcapitate donne, ma invece di arrestarlo lo mette in guardia sui poliziotti in borghese che lo stavano pedinando. Più avanti nella storia i due si ritroveranno allo stesso liceo, nascerà un amicizia e ben presto egli verrà a conoscenza della seconda natura di lei fino a ritrovarsi persino coinvolto in una sua operazione. Ad un certo punto entreranno in ballo anche dei loschi figuri appartenenti al passato di Rose Hip: si tratta dei suoi ex compagni di squadra d'assalto, periodo del quale, come detto in precedenza, lei non porta quasi più memoria. Il loro era un gruppo di giovanissimi elementi addestrati ad ogni tipo di scontro a fuoco e al combattimento corpo a corpo, tutti ragazzi forti e spietati ma che, a sua differenza, non sono certo dalla parte della legge. A fare da eccezione un'altra prorompente fanciulla si unirà a Rose Hip, una ragazza solare e forse un po' "scema" con un debito d'amicizia nei suoi confronti.

Fin qui tutto ok, abbiamo grosso modo delineato la trama portante di questo che sarebbe potuto essere l'ennesimo grande successo del maestro Toru Fujisawa ma, ahimè, le cose non prendono il verso che sarebbe stato lecito aspettarsi. Scendendo nei dettagli, l'opera si conclude in soli 4 volumetti, getta le basi per una trama solida e intrigante ma lascia tutto a metà, tutto incompleto e tutto insensato.

Il ragazzo sopra menzionato instaurava una profonda amicizia con Rose e ad un certo punto deciderà persino di intraprendere carriera militare per seguire le sue stesse orme ma, ohibò, non lo rivedremo più nel resto dell'opera... e questa è la prima stranezza, ma fosse solo questo ci si potrebbe anche passare sopra interpretandolo come una precisa scelta dell'autore. L'assurdità più macroscopica la troveremo invece nel proseguo dell'opera. Rose Hip e Natsuki (questo il nome dell'altra ragazza che comincia a fare coppia con lei) entrano in contatto con un gruppo terroristico composto anche dai ragazzi sopra citati, gli altri dodici elementi della loro vecchia squadra, ingaggiano un primo scontro indiretto per poi dedicarsi ad altri casi che col suddetto gruppo non sembrano avere nulla da spartire. La serie termina senza che le due giovani entrino più in contatto con i loro vecchi compagni, ma questi concludono le ultimissime pagine dell'opera con una frase che lascia ad intendere ad un più che ovvio seguito. Seguito che tuttavia non c'è stato e non credo sia mai stato messo in programma.

Rose Hip Rose si conclude col quarto volumetto e in questo modo assurdo, con una fine che tale non è. Nel momento in cui si faceva sempre più forte la tensione per scoprire e vedere all'opera i componenti del loro vecchio gruppo, tutto incredibilmente finisce, lasciando il lettore con un senso di vuoto senza essere entrato a conoscenza delle loro intenzioni e senza tornare a ritroso sul passato dei giovani, in particolar modo della protagonista.
Un'opera conclusa in questo modo è esattamente come un'opera incompleta e mi sento dunque di sconsigliarne l'acquisto, ed è un vero peccato perché i disegni erano molto curati, la trama ottima e molto intrigante, i protagonisti ben congegnati, c'erano tutti gli ingredienti per dare vita ad un altro capolavoro targato Fujisawa. Ma resta tutto incredibilmente incompiuto.


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Turboo Stefo

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Il caro maestro Toru Fujisawa, è diventato famoso nel mondo dei manga grazie ad una semplice sigla di tre lettere. G.T.O.
Esatto, è il caro autore del professore più pazzo ed amato al mondo. Il Great Teacher Eikichi Onizuka!
Grazie anche al successo ottenuto dall’anime, il manga ha avuto un buon riscontro in tutti i paesi di pubblicazione. Successivamente questo successo portò, per forza di cose, al successo anche la prima vera serie di fumetti di questo autore, Shonan Junai Gumi, ovvero le avventure di Onizuka da giovane.
Successivamente i fan vennero deliziati anche da Bad Company che (anche se scritto dopo SJG) rappresenta il vero inizio dell’amicizia indistruttibile tra il duo Oni-baku.
Purtroppo dopo questa abbuffata di avventure di Onizuka, i fan italiani rimasero a digiuno fino all’arrivo di Rose Hip Rose, una delle poche serie che Fujisawa è riuscito a portare avanti oltre a quelle di Onizuka, anche se attraverso qualche difficoltà.
Fu pubblicato nel 2002 come One Shot sotto il nome di Rose Hip, ma finì con l’essere serializzato fino al 2004, quando la rivista che lo ospitava chiuse i battenti.
In seguito fu ripreso, seppur per breve tempo, su una nuova rivista, sotto il nome di Magnum Rose Hip.
Alla fine venne raccolto in 4 volumi sotto il nome di Rose Hip Rose, facendolo figurare come una sola serie.
Nella questura di Tokyo si aggira un membro speciale che si occupa dei casi più difficili, conosciuto come Rose Hip, ma che viene soprannominato da molti come il “no murder Angel”, visto che con degli speciali proiettili di plastica non uccideva mai nessun delinquente. Peccato solo che abbia la cattiva abitudine di distruggere gli edifici nei quali agisce!
Ma cosa centra tutto questo con un giovane ragazzo spione?
Infatti il povero Shoei stava “solo” fotografando le mutandine delle studentesse in treno, quando viene scoperto da una ragazza, che legge riviste per adulti, e lo obbliga a cancellare tutte le foto dal cellulare! Ma che significa quel tatuaggio a forma di rosa nell’interno coscia? Cosa avranno da spartire una studentessa imbranata nelle faccende domestiche e un po’ violenta, con un incredibile agente speciale?
Ma la trama non si ferma qui, visto che a breve entrano in scena altri membri di ALICE, l’organizzazione dalla quale arriva anche Rose Hip…
Assisteremo a delle azioni rocambolesche dell’agente rose hip, che serviranno ad arrivare al vertice di un’organizzazione terroristica.
Purtroppo visti i problemi di pubblicazione la sfida con questi terroristi finirà a metà del terzo volume, quando assisteremo ad un brusco cambiamento e leggeremo un paio di avventure autoconclusive fino alla fine del quarto volume.
I disegni sono bellissimi come in ogni altra opera di Fujisawa, quindi anche l’occhio meno allenato può notare tranquillamente che si tratta dello stesso autore di G.T.O.
Perfetto come sempre anche nella cura maniacale degli sfondi cittadini e nei locali, dove si prende la briga di disegnare anche il più piccolo soprammobile.
L’unico difetto imputabile, potrebbero essere le differenze tra gli aspetti dei protagonisti nelle diverse parti del manga. Dallo One Shot inserito in fondo all’ultimo volume, fino agli ultimi capitoli chiamati magnum rose hip.
In conclusione un manga imperdibile per quasi tutti i fan di Fujisawa, ma che farebbe storcere il naso a chi non sia appassionato di questo autore.
Il manga ha molte delle caratteristiche che hanno reso famoso G.T.O. ma purtroppo la "non fine" rovina il tutto.
La storia non sarebbe male se avesse un finale più completo e definitivo, visto che lascia aperte molte domande proprio sull’aspetto principale della trama, l’origine di ALICE.
Se un giorno venturo qualche editore si deciderà a portarci Rose Hip Zero, la serie che dovrebbe concludere la saga di rose hip, e se si concluderà in un modo soddisfacente, un punto in più si potrebbe dare, ma ora come ora non me la sento di dare più di 7, nonostante adori questo autore.
Incompleto.


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Romiz

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Subito dalla copetina si nota che un manga di Toru Fujisawa, il creatore di GTO. Rose Hip sembra una comunissima ragazza delle superiori ma che in realta e un agente della polizia, con la caratteristica di sparare proiettili di plastica. Nasconde anche un brutto passato da assasina, ma con la fortuna di non ricordare niente del passato.
Il disegno e molto ben curato, se vogliamo guardare la storia non e un granchè, perchè sono tre storie separate, ma prese separatamente molto belle.


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Horus

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Questo manga è un'opera di Toru Fujisawa conosciuto in Italia grazie a GTO, in effetti il tratto dei personaggi è lo stesso, in particolare si nota per quanto riguarda Kasumi.

Il manga in realtà è composto da 3 diversi lavori, Rose Hip Rose, Rose Hip Magnum ed un capitoletto conclusivo; una trama di base non c'è o meglio esiste nei capitoli di Rose Hip Rose e si incentra sull'organizzazione Alice che ha addestrato Kasumi (Rose Hip) però, non so come dire, si ha come l'impressione di avere a che fare con i capitoli iniziale di un'opera più complessa che poi non è stata mai realizzata. Difatti Rose Hip Magnum abbandona totalmente la trama iniziale e si incentra più che altro su una storia breve e sull'azione; il capitolo conclusivo invece narra un evento antecedente a Rose Hip Rose. Esiste anche una seconda serie, Rose Hip Zero ambientata prima di questo manga però non è stata ancora pubblicata in Italia.

Comunque fatta questa debita premessa il manga si sviluppa intorno Kasumi Asakura (Rose Hip) e alla sua amica Natsuki Toutera delle "normali" ragazze di 17 anni che sono anche agenti delle forze speciali con la caratteristica di essere anche abbastanza esuberanti, per usare un termini del manga.

Dal punto di vista tecnico il disegno è molto curato e pulito, quanto all'edizione Dynit in generale non è male però nel primo volume alcune tavole sono tagliate ai bordi (insomma sono stampate male) e alcuni dialoghi sono scritti in caratteri minuscoli, solitamente sono dialoghi secondari di sfondo, però insomma per leggerli in alcuni casi bisogna mettersi il manga ad 1 cm dagli occhi.

In conclusione è un manga carino da leggere però l'avere una trama principale tagliata come ho scritto sopra pesa e non poco, però accontentandosi di una serie di storie brevi di azione sicuramente risulta una piacevole lettura.