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menelito

Volumi letti: 21/21 --- Voto 7
È complicato giudicarlo perché ha tanti pro, ma pure diversi contro.

Ha grandi potenzialità in quanto la storia tira in ballo riflessioni molto profonde, ma finisce per perdersi un po' in esse dando vita ad una trama perlopiù, per stessa ammissione dell'autore, confusionaria... ma non senza scene interessanti, avvincenti ed emozionanti. Emozioni che non mancano grazie non solo ai colpi di scena ma anche a dei personaggi che ti fanno provare simpatia, compassione, ma anche disprezzo profondo.
E per me questo è sempre un valore aggiunto.
L'altalena di emozioni che questo genere di storie ti fa provare, è uno dei motivi principali per cui mi ci appassiono così facilmente.

I disegni poi hanno un design che trovo accattivante, a volte semplici (basandomi su quel poco che ne so io di come si disegnano i manga), ma "efficaci".
Se poi le penne si chiamano "Adachitoka", ovvero la coppia di fumettiste che ha dato forma a un titolo come "Noragami", la qualità dal punto di vista visivo per quanto mi riguarda è garantita (notare la, secondo me, spiccata somiglianza fra Nami ed Hiyori).

Nel complesso dunque consiglio di leggerlo in un arco di tempo non troppo lungo: pur avendolo già sfogliato una volta in passato, ho faticato a seguire la storia. Già è un po' contorta di suo, se poi ci si mette il carico prendendosi pausette piuttosto lunghe fra un volume e l'altro...

L'intenzione palese è quella di portare il lettore a riflettere, quindi non aspettatevi una lettura leggera.
Anche se i momenti comici a stemperare la tensione sono numerosi e aiutano a rendere più scorrevole il tutto.
Approved


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Focasaggia

Volumi letti: 21/21 --- Voto 7
«Alive - Evoluzione finale» ("Alive - Saishuu shinkateki shounen" originalmente) è un manga, scritto da Tadashi Kawashima e disegnato dal duo Adachitoka (in seguito celebre per "Noragami") di gradevole lettura, con una storia interessante e personaggi riusciti.

Un'onda anomala di suicidi sta sconvolgendo il Giappone e il fenomeno si estende rapidamente in tutto il mondo. Molte persone con il sorriso sulle labbra si tolgono tranquillamente la vita di fronte ad un pubblico più o meno vasto; che siano parenti o perfetti sconosciuti, questi saranno invasi da emozioni contrastanti, una forma di presa coscienza superiore che porterà molti di quei testimoni involontari ad una sorta di evoluzione dell'animo umano con l'acquisizione i capacità particolari. Vi saranno due fazioni contrapposte con ideali e obiettivi completamente diversi, mentre i militari interverranno cercando di eliminare ogni sorta di pericolo.

L'autore morirà dopo poco aver terminato l'opera, tutti gli interrogativi sulla morte che verranno posti durante la lettura sino alla risposta finale dell'autore vengono così recepiti in maniera completamente diversa. L'autore si interroga vivendo lui stesso un reale dramma, il tutto risulterà insolitamente introspettivo, intimista, vero, particolarmente descrittivo, sensazioni reali espresse talvolta seguendo pensieri pessimistici, più frequentemente si leggeranno accenni di speranza, fornendo un segnale positivo non scontato.

Da sempre si associa il termine evoluzione umana con l'ottenimento di poteri, di un qualcosa che superi le normali capacità, per quanto abusata come idea è sempre la resa che ne differenzia la qualità delle opere, rendendole talvolta banali, ma non è questo il caso. Fra i vari poteri che si mostreranno ci saranno alcuni davvero originali (come nel caso della "promessa") mentre il più emblematico dell'opera, per circostanze e significato, sarà il potere del vuoto. Fra i tanti personaggi che si trovano nelle pagine del manga tanti potranno risultare interessanti o divertenti, la psicologia dei personaggi è ben resa, credibile, coinvolgente a tratti, ma soprattutto molti di loro non risulteranno banali: il tatticismo senza scrupoli del cecchino Carl Adler, il modo di esprimere la propria arte di Yuri Takumi, o l'essere una guida per gli altri anche non volendo di Hideo Asou o il desiderio di riscattarsi di Kanon Mitachi. Più canonici, ma gradevoli, i vari protagonisti.

La qualità dei disegni non è costante, vi saranno tavole molto belle alternate ad altre meno incisive, meno riuscite, si perde molto durante i vari scontri fisici non venendo reso a sufficienza il dinamismo degli stessi. Poche le scene crude, il terrore è più raccontato che visto.

La lettura è consigliata a chi piace un misto di azione e introspezione, una storia ricca di personaggi psicologicamente ben dettagliati.


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Kida_10

Volumi letti: 21/21 --- Voto 8
“Alive - Evoluzione finale” è un manga ideato da Tadashi Kawashima e disegnato da Adachitoka, raccolto in ventuno volumi, e portato in Italia dalla GP Manga a partire dal settembre del 2009. Kanou Taisuke è un ragazzo come tanti altri e conduce un'esistenza normale e pacifica sino a quando il pianeta Terra non viene improvvisamente scosso da un fenomeno inspiegabile, che spinge i suoi abitanti al suicidio. Coloro che scelgono di togliersi la vita sembrano farlo felici e soddisfatti della propria scelta, ma sebbene Taisuke rischi di cadere in tentazione, riesce a resistere al forte impulso. In seguito, scopre di aver sviluppato dei poteri, ma si renderà presto conto, purtroppo, di non essere il solo. Una minaccia proveniente dallo spazio si insedia infatti fra gli esseri umani con l'intento di sterminarli.

“Alive - Evoluzione finale” è un'opera decisamente particolare e difficile da inquadrare. È uno shounen piuttosto crudo e spietato che in mezzo ai mille combattimenti e colpi di scena approfondisce delle tematiche inusuali per il genere, indubbiamente più mature dello standard, e le esamina realisticamente, senza l'eccessiva dose di buonismo presente nella maggior parte dei suoi simili. La trama propone un incipit tutt'altro che originale, ma riesce a sfruttarlo bene, destando sin da subito l'interesse del lettore. Dopo un inizio scoppiettante e una prima fase più che buona, l'opera compie qualche passo falso nella sua parte centrale, dove il ritmo cala improvvisamente sino al compiersi dell'atto conclusivo. Qualche scena di vita quotidiana di troppo lascia al lettore il tempo di rifiatare, ma allo stesso tempo smorza drasticamente la tensione e rovina in parte l'eccellente atmosfera ricreata. Per quanto riguarda i personaggi, il "cast" è piuttosto ampio e variegato, e in generale gode di una caratterizzazione più che discreta.

Dal punto di vista stilistico, Adachitoka svolge un ottimo lavoro sia per quanto riguarda il design dei personaggi, sia per quanto riguarda la rappresentazione dei loro svariati poteri, che in alcuni casi mi sento di definire originali e intriganti. I combattimenti si lasciano seguire con piacere, le tavole sono sempre pulite e di facile comprensione, anche nei momenti più caotici. Seppur l'arco conclusivo sia ben orchestrato e accattivante, ho trovato il finale piuttosto scialbo e non all'altezza delle aspettative. Deludente il ruolo e l'incisività del nemico da tutti temuto, e forse anche un'eccessiva dose di buonismo che fino a quel momento era stata quasi completamente assente. In conclusione, “Alive - Evoluzione finale” si è rivelata essere un'ottima opera sotto molti punti di vista, uno shounen maturo e coinvolgente sin dalle prime battute. Nonostante la fase centrale non sia particolarmente esaltante, rimane un prodotto più che valido, del quale consiglio caldamente la lettura, soprattutto se cercate qualcosa che si distacchi dal classico.


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Juri88

Volumi letti: 21/21 --- Voto 7
"Alive" è un manga che narra di un'invasione aliena, fatta da esseri di puro spirito, che giungono dallo spazio per insediarsi nel cuore degli esseri umani e più specificatamente in quella parte vuota del cuore dovuta a sentimenti negativi quali sensi di colpa, rabbia, solitudine, eccetera. Tale evento porterà ad un bivio: le persone in grado di convivere e combattere questi sentimenti si risveglieranno dotati di poteri speciali, gli altri invece decideranno di abbracciare la morte come scelta di vita, ovvero si suicideranno. La vicenda nello specifico si concentra su un gruppo di tre amici, Taisuke, Hiro e Meg, la cui vita cambierà radicalmente dopo questo evento.

La trama si presenta quindi ricca di ottimi spunti anche se non risultano eccessivamente innovativi; abbiamo i combattimenti tra persone dotate di poteri come in classico shounen e una parte più matura che tratta di argomenti quali la morte, il suicidio, il senso della vita e tanto altro. C'è da notare che queste due tipologie vanno incontro, in questo manga, ad una netta divisione riscontrabile tra i volumi 9 e 10. All'inizio troviamo un ottimo shounen, con combattimenti che si susseguono e tematiche non banali, seppur trattate solo superficialmente, quali il suicidio e la morte. Questo però è solo l'inizio e viene sviluppata questa tecnica unicamente per dare vita al gruppo di protagonisti che poi seguiremo per tutto il manga. Dalla metà dell'intera narrazione assistiamo ad un cambio di direzione molto forte che lo rende un seinen che ha le intenzioni di porre questioni filosofiche riguardo il senso della vita. Il problema di questa seconda parte però è il linguaggio che risulta essere a tratti criptico e con molteplici significati il cui frutto, forse voluto, è quello di lasciare completamente spaesato il lettore; infatti l'autore stesso dice che alcune domande rimangono senza risposta perché è lui a non avere una solida opinione a riguardo. Il risultato è che non si può essere d'accordo o meno con il punto di vista dell'autore semplicemente perché non esiste; egli infatti non si espone mai troppo riguardo le tematiche trattate e in questo modo viene a mancare quel "dibattito" culturale interiore scaturito dalla lettura di questa tipologia di manga. Nonostante questa confusione di fondo se lo si legge con intenti meno impegnativi risulta essere una lettura piacevole e divertente. Anche in questa parte sono presenti combattimenti, soprattutto quello finale che si protrae lungo l'intero ultimo volume, sebbene in modo meno incisivo rispetto ai primi numeri. La sensazione è dunque quella di essere di fronte ad un buon manga le cui intenzioni però si sono un po' perse nel corso della storia e che quindi va letto senza aspettarsi un seinen realmente profondo e incisivo, se non per la tipologia di argomenti trattati magari non troppo adatti ad un pubblico giovanissimo.

I personaggi, dal primo all'ultimo, sono consistenti, coerenti e vanno incontro ad una maturazione tangibile e progressiva. Le scelte e le azioni che vengono compiute sono sempre realistiche e motivate, sebbene potremo trovarci in disaccordo a volte. L'ovvia conseguenza di personaggi così ben realizzati è che ci affezioneremo a loro, a tutti loro, più di quanto ci saremmo aspettati, condividendone gioie e dolori durante la narrazione. Questo probabilmente è il vero punto di forza del manga.

Per quanto riguarda i disegni il manga subisce un'evoluzione dal primo all'ultimo volume. Inizialmente essi risultano molto acerbi e poco dettagliati per poi diventare sempre più curati. In linea di massima mi sono piaciuti e sono degne di nota alcune tavole davvero ben realizzate. Buona l'edizione della GP Manga, nonostante la carta che tende al giallo.

Mi sento dunque di consigliare questo manga agli appassionati di shounen che sono in cerca di qualcosa di più maturo; ci troviamo infatti di fronte ad un discreto compromesso tra un buon manga fatto di combattimenti ed un seinen appena accennato che risulta essere quindi un anello di congiunzione tra queste due categorie. Il consiglio è quello di non aspettarsi troppo e con questa premessa risulterà una lettura godibile.


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Drekins

Volumi letti: 21/21 --- Voto 8
Ho letto numerose recensioni dopo aver fino questo manga e la maggior parte di esse lo ritenevano più o meno mediocre. Mi trovo totalmente in disaccordo su ciò poiché penso che Alive: Evoluzione finale, sia un titolo di tutto rispetto e capace di dare tanto al lettore. Ma bando alla ciance e analizziamo un po' la struttura di quest'opera.

Alive: Evoluzione finale, che da ora in poi chiamerò solamente Alive per facilitarmi la scrittura, è un manga Shounen-Seinen a mio parere, poiché tratta di tematiche di una tale profondità che per un lettore poco maturo potrebbero risultare incomprensibili.
La storia di Alive gira intorno al personaggio di Kanou Taisuke, un giovane ragazzo orfano dei genitori che vive con la sorella più grande. Passa le sue giornate in tranquillità con i suoi due migliori amici, Megumi ed Hirose. Tutto però cambia quando nel mondo inizia a dilagare una sorta di "virus" che porta la gente a suicidarsi dal nulla. Proprio in questo periodo, denominato come "Settimana del suicidio", Kanou scoprirà di aver sviluppato dei poteri straordinari che lo porteranno a conoscere la verità che si nasconde dietro gli strani avvenimenti che stanno accadendo.

Ho amato particolarmente Alive per il suo incipit: questa storia dei suicidi improvvisi che sconquassano la società mi ha fatto riflettere su quanto debole sia il nostro apparato sociale di fronte ad un avvenimento massiccio come questo. Il fatto che la gente sia spinta ad attuare un'azione così improponibile e condannata dal mondo mostra quanto sia semplice infrangere le barriere dei tabù fissati proprio da noi stessi. In Alive la morte sembra essere l'evoluzione finale di ogni specie esistente, l'unico modo per raggiungere il massimo delle proprie possibilità. La riflessione principale di Alive infatti è proprio questa: vale la pena vivere quando con la morte possiamo raggiungere il nostro puro compimento? La maggior parte dei "Camerati" (i possessori di poteri) ritengono che la morte sia la vera meta, chi per una ragione chi per un'altra. Saranno solamente Kanou ed i suoi amici a portare avanti il loro ideale di vita.

I personaggi sono la chiave di volta di questo manga: Kanou in primis, ma poi anche Hirose, Nami, Mitama, Megumi, sono costruiti in maniera così esemplare che le loro notazioni psicologiche eclissano spesso anche il contesto più interessante. Kanou, classico ragazzo pieno di vita, desideroso di aiutare le persone che gli stanno a cuore, testardo e caparbio, ma anche capace di indecisione, sconforto. E' lui quello che traina le sorti della storia, è lui la causa ma anche l'effetto delle decisioni intraprese dai personaggi. E' solo un ragazzo ma la sua inestinguibile volontà di vivere cambierà radicalmente la sorte del mondo. Hirose, inizialmente il classico ragazzetto preso in giro dai bulli, sempre sorridente comunque si mettano le cose, affezionato a Kanou e grato della sua amicizia. Una volta acquisiti i poteri però si trasforma, diventa freddo, cinico e oscuro, emergono tutti i sentimenti che aveva precedentemente nascosto, emerge la falsità dei suoi sorrisi, l'odio quasi maniacale nei confronti di Kanou, la voglia assoluta di stare completamente da solo. E' quel tipo di personaggio che si abbandona totalmente al potere pur di poter finalmente erigersi sul resto degli uomini, pur di poter essere lui "quello figo del gruppo", pur di poter finalmente fare vedere che persona si è veramente. Ho sempre amato Hirose, anche se la sua scelta finale mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca, pur capendo però che ai fini della trama era la cosa più giusta da fare.

Da un punto di vista tecnico-stilistico, Alive è fatto egregiamente, ottimi scontri, buon character design, ecc, ma non ho apprezzato molto gli sfondi e gli ambienti; probabilmente l'autore non ha voluto concentrarsi molto su questo aspetto. E' una lettura molto rapida poiché appassiona sin dal primo capitolo, ha dei ritmi molto veloci e tralascia tutto quello che non è necessario. Non ci sono particolari appunti da fare, ovviamente si poteva fare meglio dal punto di vista del disegno e su qualche imperfezione logistica, ma per il resto Alive è un manga di altissimo livello, degno di essere letto e assaporato per bene, così da poter scoprire ogni sua sfumatura ed accezione.


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Crash_Bang

Volumi letti: 21/21 --- Voto 8
Alive - Final Evolution è uno shonen manga scritto da Tadashi Kawashima e disegnato da Adachitoka nel 2003. È uno di quei manga che potrebbe essere benissimo pubblicato in una rivista di target seinen, perché presenta tematiche e caratteristiche non adatte a tutte le età.

La trama narra le vicende di Taisuke Kanou, uno studente delle superiori e dei suoi amici che dovranno far fronte al misterioso "virus del suicidio", che per un lasso di tempo spingerà le persone a suicidarsi, in seguito a questo le persone che sono riuscite a non suicidarsi riceveranno dei poteri ESP, a volte anche molto particolari. Una trama piuttosto interessante, misteriosa, particolare, con dei buoni personaggi e che fino alla fine del ventunesimo volume ci saprà tenere col fiato sospeso. La storia si divide in due parti: la prima dal numero 1 al numero 9, che vedrà il nostro Taisuke cercare disperatamente il suo amico Hirose, e la seconda dal numero 10 al 21, ambientata circa tre-quattro anni dopo la prima che vedrà Taisuke che cerca di non far risvegliare il cuore di Akuro.
All'inizio, è brutto ammetterlo, i disegni facevano piuttosto pena: volti senza espressione; limitato uso di sfondi e retini, e una delineazione dei personaggi troppo semplice, ma da un certo volume in poi tutto si stravolge. Arriveremo pure quasi a non riconoscere il nostro protagonista. Adachitoka è tutt'ora uno dei miei disegnatori preferiti assieme a Takeshi Obata e a Oh!Great.

Un'edizione curata da GP Publishing, venduta al prezzo di 5,90 € un po' eccessivo, considerando che presenta una discreta sovraccoperta e, nei primi volumi, una carta piuttosto gialla, anche se negli ultimi volumi migliora un sacco! Per finire, consiglio di dare un'opportunità a questa serie che, purtroppo qui in Italia non ha avuto molto successo. Buona lettura!


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Zenzero

Volumi letti: 21/21 --- Voto 7
"Alive è un bel fumetto!" Questa è la prima cosa che ho pensato dopo averlo finito di leggere...
Per iniziare posso dire che la trama non è sicuramente originale, dato che fin da subito ci si rende conto che siamo alle prese con un'invasione aliena. Non mi soffermo a descriverla dato che la trovate nella scheda del manga.
Posso però dire che è presente molta azione e che soprattutto la prima parte è caratterizzata da una buona velocità di narrazione. Purtroppo la seconda metà dell'opera seppur concluda la storia con nuovi particolari e nuovi personaggi, più o meno interessanti, non è all'altezza della prima metà. Inoltre ho trovato il finale davvero poco riuscito, sia per quanto riguarda la parte riguardante il proseguo della vita dei protagonisti, sia per quanto riguarda il rapporto tra alieni/cattivi e i nostri protagonisti.

<b>SPOILER</b>
Il mitama, che sarebbe dovuto essere il super cattivo, colui che faceva tremare dalla paura i portatori dei frammenti del cuore, si rivela un bluff totale. E' lui il fulcro di tutta la seconda parte del manga, ma alla fine non combatte, non uccide, non fa il cattivo nemmeno per un istante, se ne va senza batter ciglio mostrando compassione e simpatia per la razza umana! Ma dai!
Poi vedere Taisuke che vive con Megumi... Con un personaggio veramente inutile come lei! Qual'è il suo scopo, la sua presenza a cosa serve? Avrei preferito mille volte che si fosse affezionato a Nami, che dimostra una maturità ben superiore.
<b>Fine SPOILER</b>

I personaggi sono ben caratterizzati, tra i miei preferiti ci sono il protagonista assoluto (cosa piuttosto rara, dato che non sono un grande fan dei protagonisti), Nami, Yuta, Yura e Aoi! Mi hanno fatto un'ottima impressione anche D4 ed il sergente McFarson.
Sfortunatamente, non tutti sono caratterizzati in maniera accurata, ma il tutto è comunque presentato adeguatamente.
Per quanto riguarda i disegni invece, dal mio punto di vista dico che sicuramente non eccedono in quanto a bellezza, ma non mi sento comunque di dire che siano troppo brutti. Un 6 stiracchiato potrebbe rendere meglio la mia idea.
Una volta iniziato a leggere e superati i primissimi capitoli di introduzione l'ho finito in pochissimi giorni, segno che mi è decisamente piaciuto.
In definitiva: questo manga ha pregi e difetti, ma siamo ben oltre la sufficienza.
Lo consiglio agli amanti degli shounen un po' complessi, dato che l'opera è costantemente attraversata da una riflessione sulla vita in sé.


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Antonio_93

Volumi letti: 21/21 --- Voto 8
"Eravamo vivi,su questa terra. Poi, un giorno, giunsero loro, e il mondo impazzi."
Alive - Evoluzione finale è un manga creato dalla mente geniale Tadashi Kawashima, autore che pur avendo un tumore è riuscito a terminare la sua opera in tempo prima del suo ultimo respiro, un vero eroe. E disegnato da Adachitoka, modesto disegnatore manga con uno stile di disegno molto gradevole.
La storia di Alive racconta la storia di Taisuke Kano, giovane studente delle superiori che conduce una vita normalissima finché un giorno la gente comincia a suicidarsi in massa senza un motivo apparente e proprio sotto gli occhi di Taisuke vede una sua compagna di scuola che si butta dal palazzo perdendo la vita. Da quel momento la vita di Taisuke cambierà radicalmente e insieme a quella sua anche quella dei suoi più cari amici Hirose e Megumi.
Verranno letteralmente catapultati in un mondo dove metteranno in gioco le loro vite combattendo contro i "custodi del potere". Insieme a Taisuke si aggiungeranno anche altri due personaggi importanti come Nami e Yuta, fondamentali nel corso della storia.
Dopo questo piccolo cenno della trama volevo sottolineare quanto mi sia divertito a leggere questa fantastica storia di super poteri e di amici che diventano nemici. E' davvero interessante e pian piano riesce a prendere il lettore nella lettura. Disegni davvero molto belli che riescono a rendere i combattimenti davvero fantastici. Personaggi tutti molto belli e particolari ogni uno con un ruolo nella storia direi "fondamentale" per la riuscita del manga. Il finale devo dire che lo trovato abbastanza completo e che riesce a soddisfare tutti i punti interrogativi che si dovevano spiegare. Di negativo personalmente ho trovato che la storia pian piano, proprio negli ultimi volumi diventava confusionaria solo perché certi personaggi non si capiva da quale parte stavano ma che poi alla fine del manga tutto si è chiarito.
Trama interessante che merita un ovazione per all'autore Tadashi kawashima, davvero un uomo che teneva alla sua opera più della sua stessa vita. Dopo una attenta riflessione credo che questo manga meriti un 8 pieno, consigliato per gli amanti del mistero e dei superpoteri.


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Deazzo

Volumi letti: 21/21 --- Voto 8
Questo manga l'ho trovato particolare e ben fatto anche se devo ammettere che non è niente di originale. Individui che si trovano con poteri particolari, che devono affrontare una possibile morte, una possibile fine del mondo e trovarsi in combattimenti mortali, è qualcosa che è già stato utilizzato più volte. Nonostante questo non è niente di noioso e ci permette di leggerlo con molto fluidità e interesse.

La trama, come ho già accennato, racconta di alcuni individui che si trovano in possesso di poteri sconosciuti e alle prese con suicidi di massa. Dopo questo dovranno partire tutti per una destinazione sconosciuta con l'obiettivo di risvegliare un'entità che porterà alla fine la nostra civiltà. L'originalità c'è non per il tipo di storia, ma per come è stata trattata successivamente. Ogni personaggio ha un suo preciso obiettivo nella trama così che, quando vengono trattati singolarmente, non ci si annoia mai. Il vero problema è che non ci sono molti colpi di scena e questa cosa non lascia spazio all'immaginazione e alla sorpresa del lettore. E' quasi tutto scontato, a parte il punto principale della trama, che rimane abbastanza avvolto nel mistero fino agli ultimi numeri del manga.

I personaggi non sono molto originali ma nonostante questo vengono trattati piuttosto bene e non lasciano dubbi di nessun genere al lettore, se non ovviamente la loro vicenda futura nella storia, ma quello è normale. Le loro caratterizzazioni saranno chiare fin dall'inizio della storia non lasciando spazio a futuri cambiamenti o evoluzioni dei sentimenti. Le emozioni che scaturiscono da questi individui non sono niente di trascendentale e ci lascia un po' troppo distaccati dalla storia e non particolarmente ansiosi di conoscere il seguito, forse uno dei più grandi difetti che possiede.

I disegni sono davvero buoni, niente di sorprendente ma senz'altro degno di esser letto. Le ambientazioni hanno lo stesso giudizio e quindi ritengo che nel complesso sia stato ben curato. Vignette e balloon sono ben distribuiti, cosa davvero importante in un manga perché non risulti noioso o incomprensibile.
In conclusione l'ho trovato un lavoro ben fatto e che merita un posto nella vostra collezione, specialmente per gli amanti delle storie fantascientifiche e con un pizzico di mistero. Un 8 è ben meritato ma certamente non può avere di più di questo. Probabilmente con una maggior attenzione nei dettagli di disegni e personaggi e qualche colpo di scena in più sarebbe stato migliore.


 4
Aduskiev

Volumi letti: 21/21 --- Voto 4
Un qualunque liceo giapponese. Tre studenti amici e molto diversi tra loro. Un fatto epocale che sconvolge l'umanità e, per condire, una miriade di personaggi secondari. Questo è Alive, "evoluzione finale" o meglio, "noia mortale" di un genere che non rinnova se stesso, in mano all'ennesimo sceneggiatore che non convince.
Prima di entrare nel merito della discussione è bene fare una precisazione. Esistono due Alive in sequenza che potrebbero essere tranquillamente due serie diverse dello stesso manga. La prima, ossia i primi nove volumi dell'opera, gradevole e abbastanza convincente, anche se piuttosto piatto dal punto di vista dell'originalità. La seconda, dal decimo al ventunesimo volume è invece un riciclaggio di stereotipi che sospingo una trama morta, completamente priva di ritmo narrativo. Perché tutto ciò?
Da alcuni anni ormai in Giappone sembra scoppiata la mania dell'esagerazione e gli sceneggiatori perdono spesso di vista quello che è il primo obbiettivo di chi scrive: farsi capire. La trama di Alive è un nebuloso ammasso di stereotipi, azioni viste e riviste, formule magiche per l'action movie e squallide inquadrature erotiche per rianimare l'attenzione, ormai defunta, di un annoiatissimo lettore.

Nella lettura del manga infatti si incontrano due scogli difficili da gestire. Il primo è, come già detto, la fiacchezza della trama, buonista, ricca di frasi e paroloni sull'amicizia, sulla lealtà e su altre baggianate che, se non supportate dai fatti (come per esempio in Dragon Ball o altri eccellenti shonen), restano solo vacue speculazioni su una filosofia di vita molto lontana dalla verità effettiva della vita. L'eroe nipponico che si sacrifica, i pianti, il dolore esistenziale, sono tutti ingredienti genuini se conditi da una trama che sa reggerli in piedi e legarli tra loro. In Alive sono quasi fastidiosi, buttati lì nel mucchio del discorrere, compaiono come ortiche che irritano la lettura e appesantiscono oltre ogni limite la trama. Il secondo grande ostacolo è l'infinita costellazione di personaggi, piatti come un asse da stiro, che si muovono sul palcoscenico di Alive, con una profondità bidimensionale e che a turno elargiscono sentenze, buonismi o spacconerie, per poi scomparire nel buco nero del nulla dal quale sono stati evocati.
Si può dire, senza troppi fronzoli, che non ci siano personaggi con una psicologia accettabile, perfino i tre protagonisti, che compaiono dall'inizio alla fine (21 volumi), sono spesso incoerenti con se stessi e con le loro decisioni. E se in un sedicenne è forse anche plausibile, in un sedicenne dotato di superpoteri, che spara razzi di energia e vuole salvare non si sa bene chi o cosa è inaccettabile.

Entriamo ora nel merito di questi tre amici liceali, gli unici di cui vale la pena parlare, per capire come l'autore sia riuscito a violare le regole del buon senso narrativo con banali escamotage. Taisuke Kano è il protagonista centrale, colui che porta il peso della storia dall'inizio alla fine. Siccome la trama si arroga di voler fare filosofia sul senso della vita e sull'evoluzione dell'uomo come spirito ed essere senziente, si presuppone che, almeno il protagonista abbia uno spessore morale decente. Non è così. Taisuke ha effettivamente una crescita emotiva nel manga, ma passa da "giovane scimunito" a "silenzioso giustiziere" nel giro di poche pagine e, cosa pessima, "silenzioso giustiziere" rimane fino alla fine, senza sottolineare la naturale evoluzione del carattere umano nella difficoltà. L'immaturità qua non è del protagonista ma dello sceneggiatore, Kawashima Tadashi, che pialla i sentimenti dei suoi personaggi per evitare che la trama gli sfugga di mano. Una tecnica da manuale, eseguita con un po' troppa irruenza direi. Gli altri due soggetti, le spalle, per così dire, ossia Megumi e Hirose, sono talmente taciturni e involuti da apparire quasi decelebrati. Ma del resto questa è la scusa propinataci da Kawashima per non dover approfondire gli altri due personaggi principali, l'uno rimbambito da un trauma emotivo, l'altra ipnotizzata dal "cattivo" fino alla fine della storia. Troppo facile mister Kawashima, troppo facile, quindi noioso. Tutto il resto è aria fritta, dozzine di personaggi stereotipo o inutili che saltellano nella trama scimmiottando un siparietto di cliché triti e ritriti.

Il senso narrativo, se possibile, è ancora più deprecabile. Un calderone dove vengono rimescolati: poteri soprannaturali; veggenza; marines; presidenti e primi ministri; armi di distruzione di massa; segreti militari; improbabili eventi naturali e alieni mistici. Insomma, chi più ne ha più ne metta e il nostro Kawashima, nel dubbio, ha messo proprio tutto. Peccato che nulla leghi gli elementi della storia se non i deboli personaggi già descritti, troppo impegnati ad azionare le loro funzioni celebrali per poter dare man forte agli eventi che si susseguono. Ma il vero abisso si tocca nel concept. Un mix di filosofia spicciola, senso della vita e Dio che rischiano davvero di far saltare i nervi al lettore.
Il disegno di Adachitoka è buono e gradevole, ma non basta per sollevare le sorti di un manga privo di capo e coda. Sfumature ben confezionate, contrasto intelligente, anche se con qualche scivolone, retinatura quasi assente, come piace a me.
L'edizione GP è buona. Brussura a filo refe, copertina in cartoncino morbido e sovraccoperta patinata, a colori. Tavole in bianco e nero. Carta con grammatura decisa, ruvida al tatto, senza trasparenza e abbastanza morbida. Inchiostro nero opaco, non grasso. Lettering e traduzione a regola d'arte. Prezzo giustificato.
Nel complesso quindi un'opera asciutta, priva di spessore e inconcludente, che rischia di farsi abbandonare (giustamente) da un lettore che apprezzi il movimento ma non l'eccesso di trama inefficace. Se proprio volete leggerla, compratevi i primi nove volumi, il resto è una mera speculazione. Alive è quindi un opera altezzosa, con grandi mire filosofiche, diretta da uno sceneggiatore incapace. Quattro.


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npepataecozz

Volumi letti: 21/21 --- Voto 7
Un oggetto proveniente dallo spazio atterra improvvisamente sulla Terra; non si tratta però di un guscio vuoto ma di una vera e propria "essenza spirituale" contenente le anime di milioni di abitanti di un altro pianeta fuggiti nell'imminenza della distruzione dello stesso. Raggiunto un pianeta abitato da esseri viventi (cioè il nostro) queste anime abbandoneranno questa specie di veicolo spaziale per confluire nel cuore delle persone ponendogli un quesito dalle gravi conseguenze: vivere o morire? Ne deriva, su tutto il pianeta, un inspiegabile ondata di suicidi che dura circa una settimana.
Non tutti, però, risponderanno a questa domanda nel modo più drammatico, ma sceglieranno di continuare a vivere: in cambio otterranno degli straordinari poteri e cominceranno una lotta senza quartiere per il possesso del fantomatico "cuore di Akuro".

Alive - evoluzione finale è un manga di tipo fantascientifico che ha, però, il suo punto di forza paradossalmente in quei momenti in cui si abbandona alla commedia. La parte soprannaturale, infatti, non mi ha particolarmente impressionato: per la maggior parte dei volumi si assiste ad una serie di scontri interminabili che assomigliano in modo più che evidente a quelli già visti in DNA2. Più in generale, l'ispirazione alle opere di Katsura è evidentissima, specie se si analizza il comparto grafico: la fisionomia dei personaggi, specie quelli femminili, mi hanno molto ricordato quelli del creatore di Video Girl Ai.
La parte psicologica, invece, ha indubbiamente dei punti di forza. In particolare il personaggio principale, Taisuke, è un ragazzo che vive nel rimorso per le sue responsabilità nell'incidente stradale che uccise i suoi genitori. La sua personalità, però, non è quella del classico ragazzo introverso e scostante ma è socievole ed allegro; il drammatico evento di cui è stato protagonista in tenera età, però, ha lasciato in lui una invincibile determinazione verso la protezione del prossimo, specie dei più deboli, che prevede anche il sacrificio personale: se inizialmente si limita a prendere botte per difendere dai bulli un suo amico di infanzia, con l'acquisizione dei poteri deciderà di mettere a repentaglio la sua stessa esistenza pur di salvare quante più persone possibile dalla morte.
Anche gli altri personaggi son ben caratterizzati e ognuno di loro mostra tratti inediti dell'animo umano che prendono forma fisica attraverso l'acquisizione dei poteri.
Peccato che tutto questo venga parzialmente messo in secondo piano dalla sopracitata abbondanza di scontri che alla lunga rendono il tutto abbastanza stucchevole.

Il principale punto a favore di questo manga resta, però, il lato umoristico, e questo sempre grazie all'ottima caratterizzazione dei personaggi che non sono degli "eroi" nel modo classico in cui li intendiamo ma restano fondamentalmente umani, con le loro debolezze e le loro incapacità che vengono sfruttate in un modo che può ritenersi come quello abituale del mondo dei manga ma che, ad oggi, ancora non mi dispiace. Da questo punto di vista ho apprezzato molto la prima metà della serie, in quanto questi spunti son qui più ricorrenti e più riusciti.

In definitiva Alive è un buon manga, consigliato agli amanti del genere fantascientifico, ma niente di così eccezionale. Se si fosse maggiormente approfondita la parte psicologica piuttosto che concentrarsi sugli scontri probabilmente il risultato sarebbe stato molto più apprezzabile.

magnamanga

Volumi letti: 21/21 --- Voto 8
Alive - Evoluzione Finale è un manga shounen al limite del seinen poiché le tematiche presentate richiedono una certa maturità per poter essere apprese nella sua reale forma e per non rischiare di essere banalizzate.
Non mi soffermo sulla rivista originaria di appartenenza per decretare la tipologia di una manga come questo; preferisco andare oltre questo aspetto e considerare quelle che sono le reali motivazioni che possono portare una determinata serie a target differenti. E nonostante Alive presenti una storia fantascientifica, con persone dotate di superpoteri e dalle incredibili capacità, ritengo che sia una di quelle storie ambivalenti ; in grado di mantenersi in perfetto equilibrio sulla sottile linea di confine che separa il genere shounen da quello seinen.

La storia fin da subito può risultare molto cruda e a tratti persino realistica poiché pone al centro del primo stralcio della vicenda il tema portante del suicidio.
Molte possono essere le motivazioni che portano una persona a questa drastica e fatale decisione ma indubbiamente in questo manga non vengono riportati moralismi o narcisistiche idee religiose, bensì ci viene fornita una congettura idealistica della morte, la quale non viene demonizzata né tanto meno rivestita di connotati negativi, ma viene reputata importante tanto quanto la vita; due facce della stessa medaglia. Persino il VERO potere del protagonista (sul quale si avrà modo di fare delle chiare congetture solo alla fine della storia) è un chiaro rimando a come questi due aspetti della vita di ciascun individuo siano correlati fra loro, quasi a volersi unire.
È questo secondo me il tema portante di tutto il racconto (che indubbiamente risente di un forte senso di pessimismo generale dovuto alla malattia terminale dell'autore), ovvero all'inutile idea collettiva di reputare la "morte" strettamente opposta alla "vita".

Mi rendo conto di quanto possa risultare difficile comprendere una cosa del genere ma la sensazione scaturita dagli ultimi volumi di Alive rende perfettamente questa idea e riesce in generale ad emozionare moltissimo, soprattutto se si va al di là del puro e semplice "scontro" in stile shounen tra due parti contrapposte.
Insomma, secondo me Alive è un manga più vicino al genere seinen poiché il finale risulta assai criptico e forse l'incredibile mole di informazioni che ci vengono riversate contro nell'ultima parte, ci allontanano un po' troppo da quello che è il senso ultimo di tutta la storia.

I protagonisti risultano carismatici e ben definiti pur lasciando un grande senso di vuoto alla fine della vicenda; anche la narrazione generale risente in alcuni momenti di una generalizzata velocità, quasi a voler terminare in fretta una scena densa di azione per passare subito alla successiva.
Ottimo invece come l'interpolazione delle vicende porti l'intera storia a svilupparsi su più fronti contemporaneamente; così da non dedicare molte pagine al susseguirsi degli eventi del solo protagonista ma dando ampia considerazione anche ai personaggi secondari nonché agli anti-erori della storia e alle loro vicissitudini.

In definitiva trovo questo manga un ottimo spunto di riflessione su ciò che rappresenta realmente il legame tra vita e morte e ne consiglio la lettura a tutti gli appassionati di storie cariche di azione, suspance e drammaticità.
Un riconosciutissimo elogio va al maestro Tadashi Kawashima che, nonostante il tumore al fegato, è riuscito a portare a compimento questa sua opera prima che la malattia lo strappasse dalla vita all'età di 42 anni. Un sentito grazie sensei.


 3
Turboo Stefo

Volumi letti: 21/21 --- Voto 9
Nel 2003, sulle pagine di Monthly Shounen Magazine, viene pubblicato il primo capitolo di “Alive – Evoluzione Finale” che riunisce le idee di Tadashi Kawashima e i disegni di Adachitoka che si trovano in perfetta sintonia. Purtroppo la pubblicazione non ha avuto una storia facile, soprattutto nel finale della serie, perché Kawashima, lo sceneggiatore, ha scoperto di avere un tumore al fegato. Senza perdere le speranze il mangaka ha dato tutto se stesso per concludere la serie e come si intuisce nel finale questa sua esperienza ha influenzato enormemente la riuscita del tutto, in positivo, e purtroppo sorprende l’affinità dei temi trattai dalla serie. Dopo circa quattro mesi dalla pubblicazione dell’ultimo capitolo il mangaka è deceduto all’età di 42 anni.
Per Alive era stata ideata anche una trasposizione animata da parte dello studio Gonzo che in seguito a problemi finanziari ha deciso di annullare.

Taisuke vive tranquillamente la sua vita da liceale accompagnato da Meg e Hirose, due amici d’infanzia. Nonostante il tragico passato che aleggia sul protagonista sembra avere un carattere insolitamente solare e positivo che permette anche ai suoi amici di trovare il buon umore, ma degli strani suicidi di massa stanno accadendo in tutto il Giappone e anche Taisuke, che assiste ad un suicidio di una ragazzina, si accorge che anche in lui qualcosa non va quando ha provato invidia per quella persona. Questi sono i primi eventi di una lunga serie che genereranno i cosiddetti “portatori” che vincendo lo strano impulso ottengono poteri paranormali. Anche Hirose otterrà uno spaventoso potere ma qualcosa in lui cambia e rapirà Meg per portarla con se. Inizia così il lungo viaggio di Taisuke costellato di combattimenti e sacrifici per poter riportare con se gli amici perduti.
La prima parte della storia, ovvero i primi 10 volumetti, è atta a spiegare efficacemente la nascita dei poteri e procede a ritmo costante, il tutto è valorizzato soprattutto dai personaggi che, sia i primari che i secondari, offrono una caratterizzazione vasta e ben costruita soprattutto grazie ai passati di ognuno e il tutto è perfettamente godibile anche grazie ai combattimenti dinamici nei quali, a parte la presenza di poteri particolari che li rendono sempre più interessanti e tattici, risalta un certo realismo per quanto guarda la resistenza dei lottatori che, contrariamente a quanto avviene in moltissimi shounen, risulta credibile.
Dopo la conclusione ricca di colpi di scena e sorprese della prima parte si passa ad un nuovo arco narrativo. Nelle prime battute la curiosità è la motivazione principale che spinge il lettore a proseguire la lettura e permette alla situazione di stabilizzarsi e iniziare le nuove avventure con nuovi personaggi. Questi sono i primi a risentirne in negativo, forse proprio per l’eccessiva numerosità degli stessi, difatti tra i tanti saranno solo pochi quelli che offriranno una caratterizzazione gradevole anche se molto più avanti dopo la loro apparizione, i restanti paiono curati superficialmente. Ben più grave è la narrazione che talvolta risulta confusa e inaspettatamente lenta, solo nei finale ritrova continuità e soprattutto i giusti spunti per appassionare come all’inizio.
La conclusione riesce comunque a rapire con i suoi colpi di scena e le nuove chiavi di lettura, tutte ampiamente comprensibili al lettore, che finalmente donano una discreta profondità all’antagonista e soprattutto rendono più chiaro il senso di tutta l’opera che, per il resto, offriva solo gradevoli moralismi sulla vita e sul dolore interiore. Anche l’epilogo non manca di stupire sotto vari aspetti, sia per alcune relazioni personali tra i personaggi che per le evoluzioni singole. Una scelta in particolare potrebbe risultare sgradita al lettore, ma nel complesso tutto riprende appieno la volontà del mangaka mostrando la vita e la morte con inaspettato realismo, ma soprattutto valorizza ciò che conta di più, ovvero vivere.

I disegni di Adachitoka partono in sordina, se non per alcuni particolari, ma ben presto evolveranno per ottenere un loro carisma. Il tratto è pulito e sicuro, i volti si rivelano discretamente espressivi e soprattutto il character design brilla per varietà e l’azzeccata ideazione. I combattimenti sono brevi ma dinamici, grazie alle prospettive atte a sottolineare la velocità degli stessi, e regalano coreografie gradevoli e ben delineate, raramente si avranno scambi confusi, inoltre gli effetti speciali dovuti all’uso dei poteri (fuoco, esplosioni, distorsione dello spazio, ghiaccio, acqua, ecc..) sono ottimi da vedere, grazie anche al sapiente uso dei retini e della grafica computerizzata. Ottima anche la violenza mostrata in particolari scene, d’impatto ma mai eccessiva.
Gli sfondi sono curati e vari, ma spesso vengono relegati in secondo piano e al di fuori di particolari situazioni dove vengono messi in risalto da particolari situazioni, come alcune distruzioni o scelte panoramiche d’impatto.

L’edizione della GP purtroppo è vittima degli infausti inizi dell’editore, ovvero una rilegatura spesso eccessivamente rigida, la stampa che non sempre rende bene i retini già difficili da vedere per colpa della carta giallastra, qualche refuso tipografico, neanche una pagina a colori e una sovraccoperta delicata per un prezzo eccessivamente alto rapportato alla qualità complessiva.

Uno shonen classico che però riesce a risultare ben costruito e dalle tante sfaccettature che lo rendono vario, forse proprio questa poliedricità non gli permette di risultare eccellente in nessun aspetto. Malgrado tutto riesce a regalare personaggi memorabili, tanta azione e vari spunti di riflessione, soprattutto nel finale dove tutto diverrà più chiaro.


 1
lacameradigabbo

Volumi letti: 21/21 --- Voto 6
Parto dal presupposto che un manga del genere in un paese in cui il tasso di suicidi è tra i più alti nel mondo è una genialata. Ed è anche un tema che mi pare di non aver visto in altri manga. Purtroppo però se l'inizio d questa storia (fin quando il trio si riunisce) è davvero molto bello, in seguito perde tutto il suo valore. La storia diventa la solita banalità Jump, con una storyline scontata e a tratti ridicola per alcuni aspetti. Il protagonista è forte e diventa sempre più forte ad ogni scontro senza bisogno di allenarsi, e questa è una cosa che detesto. Inoltre sembrerebbe che il plot oltre che concentrarsi sul tema del suicidio (che però dopo l'inizio già non vedo più) ruota attorno anche al sentimento d'amore verso una ragazza, sentimento che non viene per niente delucidato durante lo svilupparsi della storia, il che aiuta il tutto a divenire una "porcata". Sono rimasto molto deluso da questo manga.
L'unica nota positiva sono i disegni realizzati davvero con maestria, e con un'evidente miglioramento durante la pubblicazione.
Un manga che se leggete o meno non cambia nulla.


 2
Robocop XIII

Volumi letti: 21/21 --- Voto 8
Alive: The Final Evolution è uno shonen manga che presenta al lettore le linee guida di come un manga di questo genere dovrebbe essere strutturato.
Verso i primi album mi sovveniva continuamente in mente un altro shonen manga, che ritengo uno dei migliori mai pubblicati, cioè Black Cat di Kentaro Yabuki.
Le cose che li accomunano sono molte, e cercherò di analizzarle.

Per prima cosa i disegni di Adachitoka, freschi, personali e adattissimi allo scopo, in quanto poco confusionari nelle ben congegnate scene di combattimento; i personaggi sono graficamente riconoscibili e sebbene ne vengano presentati di nuovi in continuazione saranno sempre ben riconoscibili in quanto dotati di un design veramente accattivante. Il disegnatore poi alterna e fa coesistere tratti puliti e precisi ad altri più dettagliati, che spiccano spesso nella rappresentazione di ambienti, sfondi, poteri e particolari vari.

Tadashi Kawashima (purtroppo spirato un anno dopo la conclusione dell'opera) si rivela un abile sceneggiatore e crea una trama veramente efficiente e curiosa. Come nel citato Black Cat non vi è una netta distinzione tra bene e male, ma vi sono diverse "fazioni" che possono rivelarsi amici o nemici in base a diversi fattori, altro pregio dell'autore è il riuscire a gestire molti personaggi, che si tratti di side-stories o combattimenti, senza rendere la lettura impegnativa o difficoltosa, spesso facendo incrociare queste diverse storie all'improvviso senza mettere in confusione il lettore; anche i flashback sono gestiti bene, Tadashi non ne abusa e arricchiscono la storia. Infine c'è da dire che la trama regala veramente momenti molto emozionanti, il manga dà poi l'impressione del tempo che passa e fa immergere il lettore nella lettura, e per quanto riguarda i personaggi si può definire tra le altre cose un manga di formazione.

In conclusione un shonen manga doc, con degli spunti decisamente più filosofici (ma non troppo retorici) e adulti e con quella dose di mistero e romance che non fanno mai male. Ci sarebbero molte altre cose da dire, ma preferisco non togliervi la sorpresa e vi consiglio caldamente di leggerlo, io l'ho fatto tutto d'un fiato in pochi giorni, ovviamente il modo meno adatto per gustarsi un manga, ma era da tempo che non mi capitava uno shonen di questa fattura.


 1
Zack

Volumi letti: 11/21 --- Voto 9
Manga che consiglio davvero a tutti. I disegni migliorano volume dopo volume, infatti se confronti gli ultimi con il primo mi sembra quasi impossibile che siano fatto dallo stesso mangaka. Anche se la trama sembra cupa ha i suoi momenti comici che fanno ridere, combattimenti e considerazioni che fanno riflettere sulla vita in generale. Inoltre l'autore a ogni volume verso la fine fa delle paginette comiche che sono stupenderrime.

Purtroppo c'è anche da dire che l'autore è deceduto l'anno scorso ed è un vero peccato. Questa serie è finita (quindi non preoccupatevi, non è lasciata a metà), però ho sentito dire su internet che aveva intenzione di fare una specie di "Alive 2" o almeno così ho capito. Quindi mi rende triste il solo pensarlo.
Infine c'è da dire che l'unico aspetto negativo è naturalmente il prezzo, cioè 5.90 euro a volume, però sinceramente ne vale la pena e ormai quasi tutti i fumetti decenti hanno lo stesso prezzo.
Il mio voto finale è 8 1/2 però arrotondo a 9 perché è veramente bello e ve lo consiglio.


 1
Usagi85

Volumi letti: 21/21 --- Voto 6
Alive è indubbiamente un manga che presenta tutte le componenti giuste per un buon risultato e buono lo è di certo, ma non di più. Ammetto che mi aspettavo qualcosa di diverso, una marcia in più che non è stata ingranata dai due autori.

Una bella partenza, quasi ottima forse: la circostanza dei vari suicidi che si susseguono è molto interessante, cattura il lettore, ma viene accantonata subito e per cosa? Di nuovo i super poteri. Oddio, quasi non ne posso più di leggere manga che prendono questa piega. Mi sono approcciata a questo titolo per molti motivi e non avevo letto la trama; magari, se l'avessi fatto non ci sarei rimasta tanto male. Vabbè.

Al di là di questo, ci sono bei personaggi, anche se il protagonista l'ho trovato privo di grande carisma e con un potere un po' banale; mentre una nota di merito va, invece, a Yura, davvero accattivante.
Un buono svolgimento anche se, ad un certo punto si sono voluti inserire troppi personaggi tutti insieme, e questo ha creato indubbiamente un po' di caos ulteriore, ma fattaci l'abitudine, la lettura prosegue senza eccessivi intoppi. La fine, un po' a tarallucci e vino, non mi ha molto soddisfatta, avrei preferito un epilogo diverso, ma alla fine non è andata così male.

Quello che mi è piaciuto molto è comunque assistere alla crescita dello stile di Adachitoka: il tratto si è fatto più sicuro di volume in volume, più pulito. Bello, molto bello.
Un manga consigliabile, ma io gli preferirei altre cose.


 1
GIGIO

Volumi letti: 9/21 --- Voto 6
Alive è un manga che ha una trama di base molto avvincente, il primo numero vi incollerà al divano e spererete di leggere al più presto il numero 2. Così va avanti per qualche numero (pochi). Poi, dopo la metà della prima serie, il manga comincia a prendere una piega che a me non è piaciuta molto, pochi fatti molta psicologia, la trama comincia a decadere e ne risente anche l'attenzione del lettore. Il centro della storia diventa un altro e il protagonista diventa quasi un personaggio secondario.

Ovviamente proposto solo nella prima serie il manga è continuato ad essere edito da GP anche nella sua seconda parte, anche perché il "finale" è tutt'altro che finale. Con il passare dei numeri però per i miei gusti personali è andato scemando, sempre più giù, e se prima meritava un 8 abbondante ora non posso che dare al massimo 6. Consigliarlo? Ni. Oltre alla sufficienza scarsa va detto che l'edizione è quanto mai scarsa, è migliorata dal primo numero in poi ma resta comunque una edizione che non vale il prezzo di copertina. Sono usciti i Box, consiglio quelli. In generale, un manga evitabile.


 2
Shadow

Volumi letti: 18/21 --- Voto 9
Taisuke Kano è uno studente giapponese che vive da solo insieme alla sorella Yoko da quando i loro genitori sono deceduti in seguito ad un incidente automobilistico che li ha visti coinvolti. Taisuke trascorre un esistenza abbastanza comune tuttavia alquanto serena e tranquilla insieme ai suoi carissimi amici Hirose e Megumi. Tuttavia un giorno le loro tranquille e serene vite vengono sconvolte, come quelle di molteplici persone sull’intero pianeta, quando il cielo si oscura all’improvviso e un’improvvisa ondata di suicidi si verifica su scala planetaria. A quanto pare qualcosa ha spinto le persone verso l’estremo gesto. Contemporaneamente in questo periodo di tempo, poi ribattezzato per tutto il mondo "Nightmare Week", ovvero settimana dell'incubo, Taisuke, riuscito a resistere allo stesso impulso che aveva portato molti altri al suicidio, si trova coinvolto in strani e alquanto inspiegabili avvenimenti. Coloro che erano riusciti a sfuggire all’impulso di morte avevano avuto la possibilità di apprendere la verità celata dietro questa tragedia attraverso strane visioni spaziali. Taisuke non solo vede in maniera ravvicinata il suicido di una ragazza, ma deve fronteggiare anche il fatto che molti dei sui compagni sono stati uccisi inspiegabilmente e il suo migliore amico Hirose è accusato di omicidio. In questo modo la vita Taisuke viene rivoluzionata completamente.

La storia e le tematiche trattate in questo shounen sono particolarmente serie e forti, di certo quindi non è il classico shounen ma si avvicina abbastanza a un seinen, tuttavia non mancano anche degli spezzoni comici e delle gag utilissimi per non appesantire troppo la lettura, che quindi risulta particolarmente piacevole, inoltre la storia, scritta dall’ormai scomparso Tadashi Kawashima, è davvero ben curata ed intrigante, parte in maniera semplice per poi evolversi col passera dei capitoli.

L’opera è ottimamente realizzata anche dal punto di vista grafico, con i disegni ad appannaggio di Adachitoka davvero belli e che personalmente ho apprezzato davvero moltissimo. Molto belle le tavole, delineate con un tratto semplice e pulito.
In definitiva non posso che consigliarne la lettura di quest’opera che merita molto e che secondo me per come è composta, complessivamente un nove non glielo toglie nessuno, almeno secondo la mia opinione.


 2
tony_salerno

Volumi letti: 8/21 --- Voto 9
Mi vengono in mente solo due parole per descrivere in breve questo manga: sconvolgentemente interessante!
Alive - Final Evolution è una storia di base fantascientifica che prevede anche molta azione, avventura e un alone di mistero degno dei migliori film thriller.
Infatti l'inizio della storia ricorda molto da vicino il film "E venne il giorno", teatro di un inspiegabile serie di suicidi di massa ma, a differenza di quest'ultimo, i sopravvissuti acquisiscono strani poteri e un insensato istinto omicida che stravolge le loro coscienze.
L'unico "fratello" (così si chiamano tra loro i sopravvissuti con i poteri) che sembra resistere all'istinto omicida è il protagonista Taisuke Kano che, impressionato dagli eventi e preoccupato per gli amici scomparsi, intraprende un viaggio alla loro ricerca che cambierà drasticamente la sua vita.

Nonostante il tono del manga sia quasi sempre serio non mancano le gag e scene che mettano a nudo i sentimenti dei protagonisti (Taisuke e compagni), le loro speranze, le loro preoccupazioni, il loro desiderio di pace ma soprattutto il desiderio di trovare delle risposte. Gli eroi quindi, seppur dotati di poteri e con le idee confuse, non perdono totalmente la loro umanità e per questo il lettore non fatica a mettersi nei loro panni e di conseguenza a farsi coinvolgere dagli sviluppi della trama.

Dal punto di vista grafico, i disegni di Adachitoka si discostano da solito stile shonen e, a mio parere, mostrano uno stile originale, di sicuro carente nei particolari dei paesaggi ma attento ad una fisionomia dei personaggi molto vicina alla realtà.
Altrettanto originale è la storia descritta da Tadashi Kawashima che, seppur riprendendo il classico tema dei poteri, riesce ad inserirli egregiamente in un mondo "reale", tutt'altro che fantastico, e a costruire un intreccio di eventi dai risvolti inaspettati (e mai scontati).

Consiglio in definitiva questo manga a chiunque volesse leggere una storia emozionante quanto commovente, piena di mistero, colpi di scena, fughe rocambolesche, scontri mozzafiato e (perché non dirlo?) tante belle ragazze!

I miei voti sono pertanto i seguenti: Disegni:9, Storia:10, Personaggi:8.


 1
aldoddo

Volumi letti: 5/21 --- Voto 6
A causa di un evento inspiegabile la gente inizia a suicidarsi in tutto il mondo; tra i sopravvissuti c'è chi ha acquisito strani poteri e uccide quelli rimasti normali per creare un mondo migliore...
Un buon manga, il voto sarebbe 8 se non fosse per l'edizione penosa della GP, un'edizione molto molto scadente con sovracoperta, il peggio, ha superato addirittura la Panini, ed era difficile farlo!
La storia è bella, solo che mi sono sentito derubato per colpa dell'edizione e l'ho lasciato stare, un peccato davvero... sono dispiaciuto di non averlo continuato, ma se l'edizione fa pena non merita l'acquisto.
Chi vuole buttare soldi lo può comprare.


 2
hijikataspecial

Volumi letti: 10/21 --- Voto 9
Alive - evoluzione finale è molto interessante, con una storia particolare e affascinate visti gli incessanti colpi di scena in cui il protagonista, Taisuke Kano, si imbatterà nel suo viaggio. Da segnalare che nel primo volume si nota una somiglianza con il film “E venne il giorno”, dove succedono strani suicidi di massa.
Taisuke Kano non sarà solo, nel viaggio estremo e pericoloso si troveranno nuovi amici ma, in seguito, anche nemici. I protagonisti di questa serie manga hanno degli strani poteri, come il calore del fuoco o il ghiaccio. I disegni sono molto semplici e banali, non ci sono tavole che mi fanno impazzire, ma degne di nota sono le scene d'azione molto carine.
La serie è pubblicata dalla GP Publishing ad un costo di 5.90€ con sovracopertina, divisa in 2 serie: la prima da 9 numeri e la seconda appena conclusa. Consiglio questo manga che è molto piacevole da leggere, io continuerò a prenderlo.


 1
Yuri90

Volumi letti: 3/21 --- Voto 6
Dopo aver letto i primi 3 volumi mi sono, per così dire, deciso a recensire questo Alive - Final Evolution. Premetto fin da subito che sono i primi volumi e che il mio è un giudizio soggettivo. Questo manga non mi è parso un gran che, rimane pur sempre uno dei migliori magna di casa GP dopo Kiss & Never Cry e Dark Museum Springald, ma fin ora non mi ha appassionato più di tanto. Mi è parso uno shonen per ragazzini con l'aggiunta di molto sangue e dei suicidi (questo è l'unica caratteristica particolare di Alive).
Comunque devo dire che si lascia leggere molto piacevolmente e che i disegni sono molto puliti e realistici. E' proprio la trama che mi ha lasciato l'amaro in bocca, perchè avrebbe le qualità di un buon shonen se non ci fossero delle scene scontate o quelle vignette che dovrebbero far ridere o comunque essere simpatiche ma non adempiono al loro dovere.
Per quanto riguarda l'edizione sarebbe bene che la Gp cambiasse qualità della carta perchè è proprio penosa la carta stampata fin ora.
Nel complesso rimane un manga leggibile e consigliato ad un pubblico che cerca uno shonen semplice e senza tante pretese.


 2
Londar

Volumi letti: 17/21 --- Voto 10
Inizialmente ero alquanto dubbioso su questo manga, pensavo fosse il classico survivor; tratto in inganno anche da una trama poco dettagliata poi, solo per sfizio, ho cominciato a leggerlo e non l'ho più mollato.
La storia non è minimamente scontata, ci sono molti colpi di scena che inducono il lettore a continuare a leggere per curiosità. I personaggi sono caratterizzati straordinariamente, tutti hanno un loro passato che li assilla, tutti hanno le loro paure, i loro obbiettivi e nulla è lasciato al caso. Tra la prima e la seconda "serie" si ha una crescita emotiva e caratteriale, nonché fisica, dei personaggi e l'aggiunta di nuovi amici e nemici. Il disegno è poco sopra la media ma comunque apprezzabilissimo. La trama nella sua semplicità è tutt'altro che semplice, ci sono parecchie occasioni di difficile comprensione alternate a scene semplicemente da classico splatter. Nella storia principale dei protagonisti si inseriscono poi altre mini storie di personaggi secondari ma comunque legate al filone centrale. Non manca la comicità, ben "relegata" nei momenti più calmi del manga e lasciando la tensione nei momenti più seri. Non mancano spunti filosofici, anche sull'intera trama del manga "l'evoluzione finale" si può discutere e discutere, spesso posti a inizio capitolo. Manga capace di emozionare e commuovere in alcuni tratti, ben studiato e disegnato: ottimo.


 2
amonocrampyton

Volumi letti: 1/21 --- Voto 8
Il primo volume di Alive parte già con la quinta ingranata, nel corso del primo numero la storia non è ben chiara perché non si riescono a capire bene tutte le sfumature, come ad esempio il motivo dei suicidi che si susseguono, il primo volume deve essere come dire la "colonna portante" di tutta quanta la serie perché il lettore non ne comprerà se non piace. I disegni sono veramente carini anche se si spera che nei volumi prossimi lo stile vada migliorando, l'idea di ragazzi con poteri è molto diffusa, infatti sarà una bella lotta tra Alive e Psycho Buster, anche se sono diversi come generi, il primo è più sul Thriller e l'altro più sulla Fantascienza ma tutte e due parlano di ragazzi con dei super poteri... sicuramente bisogna aspettare gli altri volumi di questo manga per vedere se sarà un capolavoro come pochi.


 2
Lyla

Volumi letti: 3/21 --- Voto 7
Premetto che non ho letto il manga per intero, ma solo alcuni volumetti, e che cercavo qualcosa del genere fantascienza/horror non troppo impegnativo: Alive - The Final Evolution non è altro che questo, anche se impegnativo lo è eccome, almeno per me, con le sue vicende intricate e i suoi personaggi piuttosto inquietanti e ambigui.
Fantascienza neanche troppo originale, infatti i protagonisti non sono altro che degli X-men, divenuti tali in seguito alla venuta di esseri misteriosi sulla Terra che spinge molti al suicidio, e che trasforma loro in una specie di "eletti" con dei superpoteri. La storia poi si mescola a delle scene violente in cui si mostrano liberamente teste mozzate, corpi martoriati e quant'altro.
La violenza grafica è mescolata a quella psicologica, in ogni caso, perché gli spappolamenti vengono presentati come un pugno allo stomaco e non sono fini a se stessi, e le storie dei personaggi sono molto approfondite, quindi vedere morire anche solo delle comparse legate ai protagonisti, che dai tre iniziali diventano cinque-sei, è comunque d'effetto.
Il tratto è semplice ad una prima occhiata, niente di eclatante ma stranamente efficace e adatto al manga.
Il punto di forza è a mio parere costituito comunque dai personaggi, che partendo da presupposti banali, sono poi caratterizzati così bene che si finisce per leggere i capitoli tutti d'un fiato, e ci si appassiona facilmente alle loro vicende.
L'inizio del manga può trarre in inganno, in quanto è di genere dark/horror ed è leggermente sottotono, mentre la piega che prenderà definitivamente è quella di un manga d'azione/fantascienza con largo spazio ai rapporti tra i vari personaggi e la riscoperta di se stessi e della loro natura in seguito agli eventi misteriosi dell'inizio.
In pratica lo consiglio agli amanti del genere, perché non mi sembra adatto a tutti, al punto che è strano sia classificato come "shonen" (io lo avrei reso più un seinen, adatto a un pubblico più maturo), e il voto è 7 perché non ho ancora finito di leggerlo e perché come prodotto in generale è più che buono.