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Nae

Volumi letti: 9/20 --- Voto 7
<b> ATTENZIONE: LIEVI SPOILER! </b>

E' combattuto il mio voto, perché "Break Blade" parte bene; io arrivo dagli OAV e per la frustrazione dell'attesa di uscita di questi mi misi a leggere il manga, che ben presto mi fece rendere conto delle falle che hanno poi decretato la caduta di valutazione sull'anime.

La storia di guerra presentata è davvero piacevole, e in periodo di magra per le serie robotiche sicuramente spicca in modo maggiore.
Ci troviamo nel continente di Cruzon devastato dalla guerra, in quanto uno scomodo trattato di passaggio non ostile tra il regno di Krisna ed il regno di Orlando ha permesso lo scontro tra quest'ultimo ed Athens, spingendo questi poi a volere invadere Krisna sia per vendicarsi del diritto di passaggio ceduto dal re a Orlando, sia perché Krisna ha la fortuna di avere un territorio fertile e una fiorente industria peschiera, mentre Athens ha una terra brulla e poco coltivabile e ha pochissime risorse. Conquistare Krisna significherebbe ripristinare i danni subiti per gestire gli scontri ed avvicinarsi ad Orlando in previsione di una prossima mossa bellica.
In questo allegro scenario di tensioni politiche e belliche quattro amici dei tempi dell'accademia di Krisna si rincontrano sul terreno bellico in schieramenti opposti. Il re Hodr di Krisna; obbligato alla guerra dalle minacce al suo paese, il geniale pilota di Golem Zess, originario di Athens ed entrato nel corpo militare del suo paese per tenere a freno la sete di sangue del fratello maggiore Lokiss, cancelliere di Athens; Rygart, un ragazzo considerato eccezionale in quanto a differenza di tutta la popolazione non è in possesso della magia con cui attivare i cristalli di potere, vettori per i poteri innati della popolazione; ed infine Sygin, l'eccentrica scienziata famosa in accademia per stare rinchiusa nel suo laboratorio anche tre giorni di fila senza mangiare, bere o dormire, io aggiungerei anche per la bizzarra mania di girare nuda con le prigioniere che si tiene in stanza, ma pare non sia una nota che spicca valutando il soggetto.

La guerra viene descritta più attentamente nel manga rispetto la versione animata, si da spazio alle visioni politiche anche dei generali e dei personaggi comprimari; si analizzano le ragioni di Athens con attenzione, tramite gli occhi dei suoi soldati, ma non solo.
L'analisi psicologica si spinge più a fondo nei protagonisti, sebbene la caduta nel ridicolo del rapporto tra Rygart e la regina è presente anche nella versione cartacea, di fatti la cara regina che si è sposata il re perché faceva figo e le permetteva di studiare e non lavorare dopo l'accademia, mantiene il suo giochino da passeggiatrice che nemmeno tiene alla decenza per il popolo ed i militari che finiscono giustamente per vedere Rygart di pessimo occhio.
Insignificanti le reazioni emotive del re, sebbene sia dato ampio spazio al suo dissidio nella tutela del suo popolo in questa guerra che può quasi esclusivamente perdere. Spiace davvero non vedere un maggiore peso sul lato emotivo anche qui, se nell'anime era giustificato dalla ristrettezza di tempi, nel fumetto questa cosa era gestibile e non si nota, quindi non capisco il perché di non dare spazio ai drammi psicologici di questo giovane re che si vede tradito, ignorato e abbandonato dalla sua sovrana, che praticamente lo lascia da solo a gestire i guai mentre lei passa le giornate a fremere per Rygart e stop. Si sminuisce davvero allo squallore quello che poteva essere una profonda analisi degli intrecci dei personaggi, non dando nemmeno reali perché sul come mai questa con il bel re ricco comunque c'è rimasta per anni, senza mai voler pensare di fare un giro a trovare l'amichetto dei suoi sogni.
Stupenda invece la versione cartacea nell'analisi di Jirge e del generale di Krisna, suo padre, il come è davvero nato il guerriero folle ed omicida, come mai l'abile figlio addestrato da sempre alle logiche di guerriglia è diventato il mostro che tutti i suoi compagni conoscono. Toccante il suo rapporto di amicizia con Rygart e toccante la disperazione che gli fa conoscere sacrificandosi per quest'ultimo, gesto che cambierà profondamente la psicologia del biondo non mago che per tutto il tempo ha cercato di essere "corretto" nei confronti di tutti, nemici ed alleati, ripudiando l'omicidio come mezzo sebbene costretto tra le file belliche (nell'esercito di Krisna).

Viene dato spazio al confronto tra i vari membri degli eserciti, si conosce Barcuse in modo più attento e anche la sua entourage di guerrieri, si osserva il suo essere spietato, si valuta con attenzione il suo punto di vista in raffronto con Rygart le loro mentalità in conflitto nel più drammatico ed angosciante confronto che porta il protagonista a conoscere il concetto di vendetta e desiderio di omicidio.
Se qui l'analisi è davvero attenta lo è meno nella presa di coscienza emotiva ed è proprio vaga nel rapporto tra Rygart e Zess, perfettamente non sufficiente a dare tutte le spiegazioni necessarie, anche se magari andando avanti migliorerà ma ho seri dubbi, come dubito sappiano salvare il drammatico disastro creato con il ruolo da peripatetica delle regina.

L'aspetto tecnico è buono, crudo, anche più che nell'anime, il disegno rende l'idea proprio della situazione bellica in corso, non ci sono divise perfette e sempre in piega, come non ci sono golem lucenti anche dopo scontri nel deserto, e massacri con spada e fucile. Il mecha design è buono anche nella forma cartacea, manca ovviamente la bellezza dell'animazione, ma glielo si perdona in favore di un'analisi più attenta di trama.
Il tratto è intenso, piacevole, i fondali brulli del deserto sono davvero gradevoli e la definizione dei personaggi è buona e non falsata. Situazione che è in decrescendo, purtroppo: mi spiego, il tratto si evolve e peggiora, si passa ad una definizione con ottime ombreggiature ad un livello di abbozzo rabbioso, non so se per sottolineare il dramma degli scontri o perché è passata la voglia di disegnare decentemente.

In conclusione la storia ha spiccati momenti da 8-9, ma ha davvero dei pessimi crolli che non si preoccupa di sistemare, sebbene si noti lo sforzo di rendere non stereotipati i personaggi partendo da ruoli di stereotipi, cosa secondo me davvero pregevole. Di fatto l'eroe Rygart, classico emarginato fino al giorno prima, non è un eroe, è un disastro, uno che non sa fare la guerra eppure ci va, e deve fare i conti con la cruda realtà con esiti pessimi per altro. Io trovo che sia davvero una nota non da poco, questo passaggio di distacco dai ruoli classici facendo impattare i personaggi contro la realtà degli eventi.

Il mio voto finale è sette, sicuramente un fumetto che consiglio soprattutto agli astinenti del genere, ma avviso che da parecchie delusioni questa serie, anche se bisogna vedere come si chiuderà tutta la faccenda.


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brera85

Volumi letti: 8/20 --- Voto 8
A Cruzon tutto è basato sulla tecnologia e sull'utilizzo del quarzo, e con questo potere possono usare qualsiasi meccanismo, anche i Golem. Ma, non tutti hanno questo potere, Lygart Arrow è nato senza questa facoltà, viene emarginato, ma quando la Federazione di Athens muove guerra verso il Regno di Krisna, il Re convoca Lygart al suo castello per proporgli un incarico di fondamentale importanza. Lygart ha un'importante decisione da prendere, deve partecipare a questa guerra? Quale sarà il suo destino, e chi vincerà questa guerra?
Lygart partecipa al conflitto per proteggere la sua patria, il Re e la Regina di Krishna (suoi compagni all'accademia), ma il fato è contro di lui, perché il suo nemico non è altri che Zess, vecchio amico e compagno dei tre all'accademia, e questo lo sconvolge, fino al punto da chiedersi perché lui sia cambiato e quali siano le ragioni.

Trovo la trama entusiasmante, scorrevole, alternata da scene di forte impatto, e non mancano di certo le scenette divertenti, il che non guasta per far scaricare un po' di tensione; l'azione è intensa e ti lascia col fiato sospeso, oltre a tutto questo trovano spazio i sentimenti: l'amore e l'amicizia.
Nel corso della lettura possiamo notare, come sia fortemente radicata l'amicizia tra Lygart, il Re e la Regina di Krishna e Zess. Anche fra gli altri personaggi, oltre a quelli principali, ci sono forti legami di amicizia.
I disegni non sono così male, gli ambienti, così come i Golem, sono gradevoli.

Questo manga offre un buon mix di azione, suspance e sentimenti, nel complesso mi sento di dare un giudizio positivo. Do un 8, ho trovato la lettura molto piacevole, e poi mi sono appassionata e affezionata ad alcuni personaggi e sono curiosa di vedere come si evolveranno le loro vicende.


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belvedere

Volumi letti: 8/20 --- Voto 7
Per quanto riguarda la trama rimando all'ottimo commento di Slanzard e vorrei soffermarmi su alcuni punti focali. Premetto che ho letto il fumetto solo dopo aver visto l'anime di 6 numeri per approfondire bene di tutti i punti controversi. Ammetto l'errore di aver giudicato un libro dalla copertina; quindi non piacendomi disegno non l'avevo letto. Il manga non è scontato, si inserisce su una trama di più alto respiro (di cui non sappiamo ancora niente) e quindi, come fu con Gundam, se sarà un successo commerciale c'è molto da lavorare. Interessante è il fatto che alcuni personaggi muoiono subito dopo la loro presentazione, quindi non si può dare niente per scontato, a parte forse il protagonista. Il focus principale dell'opera sono i personaggi, non i mezzi di combattimento, per cui la caratterizzazione (per quanto strana in alcuni casi) è ben strutturata. Siamo comunque, in alcuni casi, nel classico caso di "sospensione della realtà". Si è mai visto un re che non vuole governare? Che non sia geloso dalla bella moglie? Una dodicenne che sembra uscita dalla serie Baywatch etc. Comunque trovo che sia una delle serie con più possibilità di sviluppo data l'abbondanza e varietà dei personaggi.


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Slanzard

Volumi letti: 7/20 --- Voto 8
Il panorama dei manga robotici degli ultimi anni non ha visto enormi successi, né di pubblico, né di critica, sebbene qualche opera meritevole di attenzioni abbia indubbiamente visto la luce. Tra queste possiamo annoverare <b>Break Blade</b> (o <i>Broken Blade</i>), manga di <i>Yunosuke Yoshimoto</i> serializzato dal 2007 su <i>Flex Comix Blood</i> (<i>Hyakko</i>, <i>Nyan koi</i>), rivista shounen dell'editore <b>Flex Comix</b>. Il titolo (lama spezzata) deriva dal design del Derthing, il robot pilotato dal protagonista, che presenta sull'elmo quella che pare proprio una spada spezzata. La consacrazione arriva nel 2009, con l'annuncio di una trasposizione animata a cura di <b>Xebec</b> e <b>Production I.G</b>; per la precisione si tratta di un'esalogia cinematografica.

Il continente Cruzon è un mondo in cui l'umanità non estrae il petrolio dal suolo, ma usa come fonte d'energia un potere insito nelle proprie mani: la magia. Con essa ogni persona è in grado di manipolare dei speciali quarzi estratti dal sottosuolo che, attraverso uno speciale processo di raffinazione, vengono utilizzati per creare dei legamenti in grado di far funzionare veicoli, muovere ingranaggi e sparare proiettili. Tuttavia, una volta ogni milione di persone nasce qualcuno privo di questo potere, incapace di utilizzare i legamenti di quarzo e quindi di far funzionare qualsiasi macchina di Cruzon. Questi individui prendono il nome di unsorcercer.


<center><i>«Mi dispiace signor Arrow, è un oggetto che persino un bambino di due anni potrebbe sollevare.
Il fatto che non ci riesca uno di cinque significa solo una cosa... che questo bambino è un unsorcerer.»</i></center>

Vent'anni dopo, Ligat Arrow lascia temporaneamente la sua fattoria di provincia per recarsi nella capitale di Krishna, su invito di Hodur, suo vecchio compagno di accademia nonché sovrano di Krisha. Arrivato alla capitale – non senza problemi, in quanto non potendo manipolare il quarzo è incapace di utilizzare mezzi di locomozione – scopre che il paese è entrato in guerra con la vicina federazione di Atenes. A capo delle forze di Atenes vi è il cancelliere Lokiss, fratello maggiore di Zess, altro vecchio compagno d'accademia e amico intimo di Ligat e Hodur; inoltre, pare che Zess sia a capo di una squadra d'assalto in avvicinamento alla capitale con l'obiettivo di far capitolare Krisha e il suo sovrano. Re Hodur non è tanto preoccupato per le sorti del suo regno, disinteressato come è sempre stato al governo della nazione, ma non può ignorare le condizioni di resa proposte da Atenes. Oltre a richieste politiche ed economiche, si chiede la decapitazione dell'intera famiglia reale, compresa la moglie di Hodur, Sigyn, altra grandissima amica di Ligat dei tempi dell'accademia.
Con la spada di Damocle di un'invasione a breve non parrebbe certo il momento ideale per invitare uno dei propri più cari amici proprio al centro della guerra, tuttavia Hodur e Sigyn hanno da poco rinvenuto in una caverna un golem congelato. I golem, i più avanzati impianti bellici del continente Cruzon, sono dei robot giganti in grado di muoversi e combattere grazie alla magia dei più abili soldati del regno, tuttavia questo è diverso: progettato dagli antichi, nessuno è stato in grado muoverlo; nessuno... al di fuori di Ligat.

A prima vista, <b>Break Blade</b> parrebbe il classico mecha con tanto di protagonista predestinato a guidare la macchina più potente di tutte, e in parte forse lo è anche, non distaccandosi eccessivamente dagli stilemi classici del genere; l'opera è tuttavia in grado di trovare un proprio equilibrio e una propria personale coerenza che gli permettono di non venir considerata una semplice brutta copia di opere passate. In primis perchè, differentemente da quel che si potrebbe pensare dalla classificazione shounen dell'opera, <b>Break Blade si focalizza principalmente su personaggi adulti</b> (il protagonista Ligat ha 25 anni), cosa che permette una maggiore attenzione alla psicologia dei personaggi e una maggiore maturità delle tematiche trattate (il matrimonio o i rapporti genitori-figli ad esempio).

<b>Break Blade segue la via tracciata da <i>Mobile Suit Gundam</i> e figli, inserendosi chiaramente nel filone “real robot”</b>, genere in cui i mecha non sono entità invincibili di straordinario potere alla Mazinger Z, bensì semplici macchine, spesso prodotte in serie, che possono venire danneggiate, distrutte e anche sconfitte, e i loro piloti feriti o persino uccisi - e anche in <b>Break Blade</b> le morti non mancheranno certo. Il contesto real è ben strutturato anche nella definizione delle varie nazioni del continente Cruzon, della loro caratterizzazione geopolitica, economica e sociale alla base delle varie decisioni intraprese prima e durante la storia. La guerra in atto tra Atenes e Krishna ha profonde radici economiche e politiche che, come ben presto capirà Ligat, non possono certo venire arginate da un singolo individuo. Per questo motivo <b>la guerra non è una banale contrapposizione di buoni e cattivi, ma vede combattersi persone vere, reali, vive</b>, ognuna delle quali ci viene mostrata anche nella vita privata, <b>con le proprie motivazioni, i propri sentimenti e i propri desideri</b>. Ognuna delle due fazioni in lotta ha i suoi “buoni” e i suoi “cattivi”, e Yoshinaga è bravo in tal senso nel caratterizzarli a tutto tondo, riuscendo a far affezionare il lettore a personaggi di entrambi gli schieramenti. Tra tutti questi, il personaggio chiave è Ligat, che si troverà costretto a combattere col suo grande amico Zess per cercare di salvare la vita degli altri suoi due grandi amici Hodur e Sigyn, incastrato in una guerra più grande di lui, che inizialmente lo spingerà alla fuga, ma che successivamente gli farà prendere coscienza delle sue responsabilità rendendolo un vero soldato e pilota di Golem. Al suo fianco numerosi comprimari, dal Generale Bald, che assumerà un ruolo quasi paterno verso Ligat, al temuto e spietato Generale nemico Borkyss, passando per dodicenni tettone e soldati annoiati.
Se l'influenza del capolavoro di <i>Tomino</i> e soci è palese, nel buon mix di fantascienza, fantasy e western è possibile riscontrare una chiara ispirazione ad un'altra delle pietre miliari del genere, <i>The Five Star Stories</i> di <i>Mamoru Nagano</i>, di cui <b>Break Blade</b> è chiaramente figlio.

Se la cura profusa nel tratteggiare i personaggi e il contesto sociopolitico sono sicuramente i maggiori pregi della storia, <b>il suo più pesante difetto va ricercato nei combattimenti tra mecha</b>. <i>Yoshinaga</i> si mostra non eccessivamente brillante nel disegno dei Golem, in special modo nelle battaglie, che richiederebbero un dinamismo e al contempo una chiarezza che non è in grado di dare, rendendo tali scontri <b>spesso confusi, approssimativi</b>, col lettore occasionalmente incapace di comprendere perfettamente la sequenzialità della battaglie. Per spezzare una lancia a favore di <i>Yoshinaga</i>, tuttavia, c'è da considerare come questo sia un difetto tipico del fumetto robotico in generale, con ben pochi disegnatori in grado di tratteggiare chiaramente gli scontri tra questi possenti ed enormi robot.

Giunto finora al settimo volume qui in Italia (in Giappone è uscito pochi giorni fa il nono), <b>Break Blade</b> pare ancora in stato embrionale, col mistero del legame tra Ligat e gli antichi ancora completamente da svelare e la nazione di Orlando, che pare destinata a svolgere un ruolo di primo piano nelle vicende future, finora quasi del tutto ignorata – e di cui conosciamo solo il sovrano, una papessa ancora bambina.

L'edizione italiana a cura di <b>GP Publishing</b> presenta alti e bassi e una certa discontinuità qualitativa a causa degli avvicendamenti avvenuti nella gestione della linea editoriale. Presentato nella consueta edizione da fumetteria in formato 13x18 sovracopertinato a 5,90€, la qualità dei primi volumi è inizialmente abbastanza scarsa: se da un lato la carta color paglierino è in grado di unire un'ottima sfogliabilità a una trasparenza delle tavole nulla, dall'altro la stampa non eccelle né nelle campiture nere, non sempre uniformi, né nella resa dei retini. Il punto più basso raggiunto è sicuramente il quarto volume, in cui è presente un terribile effetto moirè, che non colpisce più solo tavole sporadiche come nei primi numeri, bensì buona parte dell'albo, rendendo la lettura a tratti difficoltosa e assai poco piacevole. Fortunatamente il cambio di gestione ha dato i suoi frutti, e negli ultimi numeri possiamo riscontrare un netto miglioramento sotto tutti i punti di vista. La carta diviene più liscia senza però perdere in flessibilità o aumentare in trasparenza, e la stampa è finalmente in grado di rendere più che bene gli sfondi retinati, le campiture nere e le linee più sottili; davvero un peccato che tale cura non vi sia stata profusa fin dal principio. Da segnalare, infine, l'assenza della pagine a colori a inizio volume. In definitiva, un'edizione quasi sufficiente nei primi volumi e più che buona negli ultimi, con un quarto volume terribile che avrebbe bisogno di una ristampa riveduta e corretta, vista anche l'avvenuta sostituzione di <i>Springald</i>, afflitto da un problema d'impaginazione decisamente più lieve.

È ancora presto per dirlo, ma in base a come <i>Yoshinaga</i> saprà gestire i futuri risvolti della trama, e se continuerà a focalizzare l'attenzione sui personaggi, la loro psicologia e le loro motivazioni, più che sui mecha e i meri combattimenti, <b>Break Blade</b> potrebbe avere le carte in regola per ritagliarsi un suo piccolo spaziettino all'interno della storia del filone mecha e, seppur non presentando finora elementi particolarmente innovativi o rivoluzionari, divenire anche un esempio da seguire per le opere future; nella speranza che riesca a migliorare nella definizione delle battaglie tra robot, per ora unico difetto sostanzialmente del manga.

haru44

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haru44

Volumi letti: 7/20 --- Voto 10
Un ottimo manga, che mi ha ispirato all'inizio e non ha deluso le mie aspettative fino ad ora. È forse complice l'ambientazione, i personaggi molto belli e caratterizzati, la trama di fondo che, se pur non così complessa, cattura il lettore e lo tiene col fiato sospeso fino all'ultima pagina (specialmente, devo dire, nell'ultimo numero che ho letto... le scene di suspence al cardiopalma abbondavano!) Consigliato a chi cerca una storia bella, intrigante, appassionante e leggermente seinen (diciamo che come genere è tra lo shonen e il seinen senza sconfinare troppo in nessuno dei due generi).


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seby85

Volumi letti: 6/20 --- Voto 9
Dato che già è stato recensito da chi ha letto 3 volumi, mi limito ad aggiungere la mia esperienza visto che ho letto quasi tutto.

La trama si svolge attorno alla sfera personale del protagonista, Lygat, ma non sempre dal suo punto di vista (che è quello di un escluso, un emarginato) quanto piuttosto mostrandoci le esperienze di diversi personaggi contrapposti tra loro, ognuno dai fini diversi. Abbiamo Sygin, regina di Krishna, trasandata, taciturna, secchiona, palesemente innamorata di Lygat ed ormai lontana dal marito Hodur, anch'egli trasandato, il quale deve legare insieme sentimenti contrapposti: Lygat che è il salvatore della sua vita e del suo regno, è il suo rivale in amore, ma anche un suo amico. Similmente, il "campione" degli opponenti (federazione di Atenes), cioè Zess, sangue freddo, autoritario, è un uomo obbligato a combattere contro i suoi ex amici. La guerra si trasforma in uno scenario più grande dei sentimenti, rischiando di divorarli e di portarli all'esasperazione. In tutto ciò si mostra pian piano l'evoluzione psicologica del protagonista, verso la maturità ed il coinvolgimento negli scontri di cui diviene pedina essenziale.
I personaggi che poi coronano questo gruppo sono militari: da un lato, quelli di Krishna, affezionati al popolo e dal popolo provenienti, darebbero la vita gli uni per gli altri; dall'altro, quelli di Atenes, fermi, teutonici, affezionati alla gerarchia, pronti anche a commettere atrocità per vincere. Ma come in queste schiere terribili vi è Zess che equilibra il quadro, anche per Krishna abbiamo un campione degno delle altre schiere... Break Blade, decisamente il manga dei colpi di scena, da cardiopalma!

Il manga ha dei bellissimi colpi di scena e introduce continuamente personaggi dalla personalità molto interessante. Le tattiche di guerra coi mecha sono molto ben studiate, ogni personaggio è caratterizzato caratterialmente molto bene, dipinto con stile direi.
Il tratto per me è pulito, carino, ad altri piace meno; per quanto riguarda la grafica darei un 7 come voto.
Il mondo in cui tutto si muove è pieno di vita realistica, ma ripeto, è la caratterizzazione dei molteplici personaggi a renderlo avvincente!

luck93

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luck93

Volumi letti: 4/20 --- Voto 8
Nonostante io non sia un grande appassionato di manga appartenenti al genere di Guandam & Co., questo mi è piaciuto molto, forse perchè c'è di mezzo anche la magia oltre che ai mecha. Forse non ha un trama possa definirsi innovativa, ma comunque riesce a catturare e sorprendere il lettore; peccato solo per lo stile di disegno che personalmente non ritengo accattivante. Comunque consiglio caldamente questo manga a tutti gli amanti di magia e dei robot.


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Lucas90

Volumi letti: 3/20 --- Voto 8
Manga davvero interessante e coinvolgente, sebbene il tema principale non sia nulla di nuovo. La caratterizzazione dei personaggi è molto ben curata e il mecha design è nella media.
Unica pecca, a mio parere, lo stile di disegno un po' troppo semplice e "sporco" che non rende al meglio le scene di combattimento.
Nonostante tutto è un manga che consiglio caldamente.


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grifis77

Volumi letti: 3/20 --- Voto 7
Anche se il tema in questione è trito e ritrito, questo manga non mi è dispiaciuto affatto. Lo stile di disegno non è niente di speciale ma semplice e accattivante, la storia inizia in maniera un poco banale ma, piano piano, si svolge in maniera dettagliata e coinvolgente.
Character design abbastanza accurato, mecha design... niente di nuovo ma gradevole.
La semplicità con assieme qualche piccolo colpo di scena già all'inizio rendono questo manga gradevole alla lettura.