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Utente1594

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Utente1594

Volumi letti: 1/2 --- Voto 6
<I>“…Io mi sto allenando perché vorrei far sì che il mio corpo sia completo sia di una parte femminile che di una maschile. Vorrei, cioè, raggiungere lo stato di perfezione bisessuale e diventare un tutt’uno con l’universo.”</I>

Le mie aspettative per “Virgin Boy” erano troppe e troppo alte, devo ammetterlo.
A prima vista, m’immaginavo un manwha di forte impatto: erotico e comico, con un trama spassosa e ricca di sbocchi narrativi per una sceneggiatura da crepare dalle risate. Ma non è stato esattamente così.

L’opera si apre in primavera e con il classico discorso d’inizio anno del preside. Un periodo, questo, pieno di tempeste ormonali per i primini della scuola superiore Daiwon; il protagonista Hae-Yong si presenta ai compagni di classe come un ragazzo introverso ma, incredibilmente, pieno d’esperienza nel campo sessuale. Insomma: va in giro con profilattici in tasca, vive in un hotel ad ore (il <I>”Reame dei Sogni”</I>) e ha un singolare legame d’amicizia con Song Ari, ragazza dello stesso anno conosciuta per la capacità d’attirare i maniaci.
Ma a volte le prime impressioni tendono a mascherare la realtà, infatti Hae-Yong si crede incompleto ed è alla ricerca dell’unione dei due sessi, dell’<I>originaria completezza</I>. Per tutto l’albo gli autori giocheranno con fraintendimenti, incomprensioni ed equivoci vari.

Il volume di 234 pagine si divide in 15 capitoli, troppo riduttivi per attirare pienamente l’attenzione del lettore e renderlo protagonista della trama. I momenti divertenti non mancano e qualche risata viene fuori ma… quasi forzatamente; l’uso del carattere erotico richiesto dalla storia è mal sfruttato e quando la sceneggiatura prende una piega inaspettata ed originale il capitolo si chiude velocemente.

Il tratto è piacevole, piuttosto realistico, quasi mai stilizzato, e con un uso abbondante di retini. A volte mi son ritrovato a ridacchiare sulla realizzazione di una determinata faccia/azione piuttosto che sulla situazione descritta.

L’edizione, della Planeta DeAgostini, è, stranamente, molto buona: formato grande (15x21 cm.), carta bianca, buona stampa (retini, al di fuori delle prime pagine, ben realizzati), rilegatura resistente, adattamento privo di errori e, inaspettatamente, pagine a colori.
Infatti “Virgin Boy” è anche questo: sulle orme di “Afro Samurai” vi sono oggetti (spaziando dalle mutandine alle parti del corpo) ed interi capitoli che, alternandosi con il bianco e nero, sono evidenziati mediante il colore. Il prezzo: 10.95 €

Complessivamente gli do la sufficienza, attendendo un epilogo meglio riuscito.