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emanuele676

Volumi letti: 5/5 --- Voto 5
"Hero Tales: Le cronache di Hagun" è un manga illustrato da Hiromu Arakawa e scritto da Jin-Zhou Huan, e racconta una leggenda cinese sotto forma di fumetto. Il manga è stato pubblicato su Gangan Powered dal 2006 fino al 2012. In Italia il manga è stato edito dalla Panini per i primi quattro volumi, da maggio 2010 a agosto 2010, mentre l'ultimo è stato edito a maggio 2011. E' stato terminato per mancanza di gradimento e questo ha intaccato il finale. In totale sono cinque volumi. E' stato prodotto anche un anime.
Secondo un'antica profezia cinese esistono sette persone in grado di utilizzare il grandioso potere delle stelle dell'Orsa Maggiore. Tonrou e Hagun (le stelle ai bordi della costellazione), sono i più potenti e saranno destinati a combattere per decidere chi dei due otterrà il supremazia sulla Terra. In Cina, dove Taito Shirei vive con suo padre Souei e sua sorella Raira. Al raggiungimento della sua maturità, il Maestro Sonnei donerà a Taito la Kenkarambu, una potentissima spada leggendaria, la quale può essere estratta dal fodero solo da un vero eroe. Il furto della Kenkarambu spingerà Taito a mettersi in viaggio per recuperare l'arma rubata. Ad accompagnare Taito nel suo viaggio ci saranno sua sorella Raira e il suo amico Ryuuko.
Questo manga l'ho scoperto in fumetteria ed ero rimasto sorpreso, sembrava molto bello dalla trama ma sono rimasto molto deluso. È' un manga con grandi attese, ma che ha deluso. La trama è molto semplice, non ci sono grandi colpi di scena. Inoltre i disegni non sono niente di che ed il finale è molto sbrigativo e senza colpi di scena.
I personaggi assomigliano a personaggi di altre opere della Hiromu Arakawa.
Non so perché ma non mi è piaciuto, forse i disegni non molto belli, la trama brutta o forse l'edizione pessima italiana, con dialoghi minuscoli…
In conclusione, non ci sono molti punti positivi, ma i lati negativi ci sono come ad esempio la pessima edizione italiana, la trama scontata e i disegni sufficienti.
Voto 5, bisognava creare una storia più solida.
Consigliato a nessuno...


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tsuna x-burner

Volumi letti: 5/5 --- Voto 5
Hero Tales è uno shounen manga scritto da Hiromu Arakawa, precedente autrice di Fullmetal Alchemist, portato in Italia da Planet Manga al costo di 3,90 euro.

Beh, che dire, mi aspettavo molto di più da questo manga e invece mi sono trovato davanti una storia sterile, frettolosa e con molti punti oscuri.
I personaggi esteticamente sono uguali a quelli di Fullmetal Alchemist, infatti basta cambiargli nome ed ecco che Edward Elric diventa Taito "Hagun", Winry la sorella Raira e si può andare avanti cosi praticamente per tutti i personaggi.

La trama si ispira ad un'antica leggenda cinese nella quale le 7 stelle dell'Orsa Maggiore sono legate a 7 eroi, che prendono poteri da esse, ma solo 2 di loro, Tonrou e Hagun, dovranno scontrarsi per il dominio del mondo.
Da secoli le 2 stelle rivali non si sono mai reincarnate nello stesso periodo storico ma finalmente è avvenuto, Hagun si è reincarnato in un giovane ragazzo di nome Taito mentre Tonrou nello spietato generale delle truppe imperiali. Quest'ultimo è alla ricerca della "Kenkarambu", una spada che potrà essere estratta solo da un vero eroe e dall'unico imperatore della Cina.
Venuto a conoscenza di tutto questo e dopo che la spada custodita nel suo stesso villaggio viene rubata da Shimei, alleato del generale, si mette in cammino con la sorella verso la capitale dell'impero per adempiere al suo destino.

Come già detto prima la storia è veramente troppo veloce, si passa in poche vignette dal villaggio di Taito alla capitale dell'impero tralasciando tutto il viaggio. Inoltre i misteri legati alla leggenda sono praticamente subito svelati e quindi ci si trova davanti a una storia prevedibile e senza spunti interessanti.
I personaggi sono privi di carisma è non hanno quel segno distintivo che ti farebbe ricordare di loro.
Il finale è chiaramente frutto del poco successo dell'opera in patria, infatti è sbrigativo e lascia molte cose in sospeso.
I disegni sono quelli tipici della Arakawa, purtroppo le espressioni dei personaggi sono quasi sempre tutte uguali sia che siano felici, tristi o arrabbiati.

Per concludere consiglierei il manga solo ai lettori alle prime armi o a chi non si aspetta un grande capolavoro ma solo un'opera mediocre.


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cande95

Volumi letti: 5/5 --- Voto 4
Hero Tales, le cronache di Hagun, è un manga edito dalla Planet Manga e disegnato da Hiromu Arakawa, la celeberrima autrice di FullMetal Alchemist. Proprio per questo, dato che FMA mi aveva molto entusiasmato, ho deciso di provare anche quest'opera, e avendola trovata usata a poco prezzo non mi sono fatto sfuggire l'occasione.

La trama è abbastanza semplice: Hagun, personificato in terra in Taito, ha come destino quello di sfidare Tonrou, personificato nel generale Keiro, per il dominio sul mondo. Trama trita e ritrita che si può riassumere nel classico scontro BENE Vs. MALE. Quello che però caratterizza quest'opera sono i personaggi secondari che riservano alla trama principale vari e diversi colpi di scena ben strutturati e pensati che sconvolgono la trama ma non in modo negativo. Ciò che mi lascia veramente un dubbio è il finale: veramente deludente, pessimo, il peggiore che abbia mai letto. Esso lascia veramente troppe cose incomplete, non spiegate, quindi non si tratta di una vera conclusione. Probabilmente questo è dovuto anche al fatto che la conclusione è stata forzata prematuramente, ma resta il fatto che l'opera sembri incompleta, e questo è un grosso difetto.

Per quanto riguarda i personaggi, devo dire che non ci sono grandi particolarità e novità: la maggior parte sono stereotipati al massimo, il cattivo è il supermegacattivo e BASTA, invece il buono è supermegabuono e BASTA, non vi è una crescita psicologica. I personaggi secondari sono diversi ma sono tutti piatti; i colpi di scena, i vari cambi di fronte non vengono spiegati molto bene, sembra quasi che fosse tutto già deciso e inevitabile. La presenza di alcuni personaggi, come Shimei, non viene spiegata. E' stato messo lì senza troppi convenevoli solo per rubare la Kenkaranbu all'inizio della storia, per il resto è inutile, allora a che cosa è servito inserire un personaggio così particolare e atipico se poi alla fine non viene spiegato chi fosse e quali fossero le sue intenzioni?

Riguardo ai disegni, nulla da dire: l'Arakawa sa disegnare benissimo i combattimenti, che sono sempre chiari e mai confusionari, come poi si è visto meglio in FMA; le sue tavole sono sempre pulite, la chiarezza e l'espressività dei volti è ottima.

Avendo preso la serie soprattutto per la fama dell'Arakawa, devo dire che ne sono rimasto leggermente deluso: pensando alle tematiche trattate in FMA, in Hero Tales vi è un grosso calo, mi aspettavo una maggior caratterizzazione dei personaggi, una trama migliore, non la solita solfa.

Non mi sento di dare la sufficienza a quest'opera, ha troppi buchi, inesattezze e soprattuto non è completa, non vi è un vero finale. Se proprio avete dei soldi da buttare e trovate uno sconto, compratelo, ma io non ve lo consiglio affatto.


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Lucy95

Volumi letti: 5/5 --- Voto 6
A mio parere questo poteva essere un buon manga, peccato che la storia non sia stata elaborata per bene. Per prima cosa per esempio ho trovato che i due protagonisti, Taito e sua sorella, assomigliassero molto ad Edward e Winry di Full Metal Alchemist, o è solo una mia impressione? I personaggi secondari sono abbastanza caratterizzati, però servono solo come supporto ai protagonisti e alla trama. La storia è un po' banale sia all'inizio che alla fine, e procede in maniera leggermente forzata. Insomma, se non fosse per i disegni della Arakawa non lo avrei mai comprato o letto, e do voto 6 (e non 5) proprio per questa ragione.


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Varghulf

Volumi letti: 5/5 --- Voto 9
Come molti altri lettori, mi sono affacciato ad Hero Tales dopo aver "vissuto" l'esperienza di FullMetal Alchemist. Nonostante abbia apprezzato tantissimo l'anime, non sono un fanboy e ho letto Hero Tales in maniera del tutto imparziale. E, a differenza di quello che dicono in tanti, ho trovato una bellissima e sottovalutata serie.

TRAMA
Per occupare soli cinque volumetti, la storia di Hero Tales è piuttosto ispirata. Si appoggia ad una leggenda cinese e narra la storia di sette eroi che traggono il loro potere dalle stelle, e lo scontro tra due di questi può decidere le sorti del mondo intero. Niente di complesso dunque, ma tutto molto chiaro e comunque ricco di colpi di scena dosati con sapienza. I personaggi non fanno gridare al miracolo, ma sono tutti discretamente caratterizzati e i cattivi sono veramente tosti e crudeli. L'umorismo non manca ma è piuttosto limitato.

DISEGNI
Ovviamente sono bellissimi. Arakawa non si smentisce e tira fuori una qualità altissima dall'inizio alla fine, indipendentemente dal tipo di scena. Solo un paio di personaggi potevano essere differenziati di più, ma il resto è perfetto.

EDIZIONE PLANET MANGA
Solita edizione "base" di Panini, quindi nei limiti della sufficienza. Tanto inchiostro che se ne va, tavole in bianco e nero, carta leggera e il resto nella norma insomma.
Se non avete la puzza sotto il naso e non pretendete che in soli cinque volumi sia riproposta una copia di FullMetal Alchemist, dategli una chance.


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JotaroStar

Volumi letti: 5/5 --- Voto 6
Hero Tales è un manga creato da Huang Jin Zhou e illustrato da Hiromu Arakawa. Il soggetto principale dell'opera è una leggenda cinese che narra di sette guerrieri, rappresentati ognuno di una stella dell'orsa maggiore. Tutti loro hanno degli straordinari poteri ma solo due di loro, Tontrou e Hagun, si scontreranno per il destino del mondo. Questo manga aveva sicuramente l'obbiettivo di avvicinare di più i lettori alle leggende cinesi e alla Cina in generale.

Sui disegni niente da dire, la Arakawa si destreggia con grande bravura nel lavoro a lei assegnato, rendendo bene il contesto di cui si va a parlare, come anche le situazioni comiche o i combattimenti. I personaggi sono stilisticamente abbastanza accattivanti, non sono male caratterizzati. Il protagonista, Taito, è il classico ragazzo cocciuto, allegro e un po' arrogante, che però ha una crescita psicologica e prende atto delle sue responsabilità.

La trama non è molto complicata, diciamo che non mi ha mai confuso solo che non è stata in grado di coinvolgermi, tanto da pensare di abbandonare il manga al quarto volume. Quello che penso sia mancato è il sentimento, l'autore non è riuscito a trasmettermi niente attraverso i suoi personaggi. Questo è sicuramente un aspetto che mi ha deluso, anche perché non vedere le tavole dell'Arakawa capaci a trasmettere emozioni mi è davvero dispiaciuto. Forse mi sono aspettato un po troppo da quest'opera, forse vedendo scritto il nome della disegnatrice (un errore mio).

Nonostante ciò non è comunque una lettura da buttar via, è abbastanza leggera da poter dare sensazione di divertimento, magari se le uscite fossero state un po' più rapide. Il numero 5 direi che ha alzato un po il voto, anche perché la dose di azione non manca affatto e il finale non è davvero male.
A parer mio il lato positivo di questo manga non è sicuramente l'ambientazione, non mi sono avvicinato affatto alle leggende cinesi e sinceramente non riproverei una cosa simile.

Il mio voto finale è 6. La sufficienza è stata raggiunta senza dubbio grazie ai disegni.
L'edizione è la solita Planet Manga da 3.90. In qualche albo troviamo anche delle pagine a colori, mentre l'ultimo ha un leggero aumento di prezzo a causa del numero di pagine, mossa abbastanza leale da parte dell'editore.
In definitiva la premessa non era male ma l'autore non è riuscito a coinvolgermi abbastanza. Lettura consigliata solo a chi cerca una lettura leggera e a chi comprandolo non si aspetti di leggere qualcosa all'altezza di FullMetal Alchemist.


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LetDragoon87

Volumi letti: 5/5 --- Voto 8
Hero Tales, un manga che mi ha letteralmente trasportato alla scoperta della Cina Medievale e alla ricerca dei vari Nitenshison e Gokushin, stelle che hanno e devono seguire dei tristissimi destini. La storia mi ricorda molto il videogame per la vecchia Ps1 Suikoden 2, mi sono letteralmente innamorato di questa storia, ai personaggi e a tutto quello che ha che fare con Hagun e Tonrou, due stelle destinate a scontrarsi.

Parliamo ora dei disegni della Sensei Hiromu Arakawa, davvero stupendi e molto particolareggiati, con un tratto realistico che non guasta mai a mio avviso. Devo dire che, in questo manga, si vede e avverte tutta la passione che ci ha messo per creare e mettere su carta la Cina feudale di un tempo, con tutti i suoi pregi, difetti, guerre e pensieri di allora, il bello è che anche il design di alcuni personaggi è preso in prestito dalla più famosa serie dell'Arakawa (Fullmetal Alchemist) che rende ancora migliore e più appetibile il tutto.

La trama parla di un ragazzo nato in un normalissimo villaggio di campagna (come nel più classico titolo shonen) di nome Taito, deve tenere l'esame per dimostrare di essere passato all'età adulta; veniamo qui a conoscere Ryuuko (il mio pg preferito). Da qui, lui e i suoi due compagni si mettono in viaggio alla ricerca della spada del destino, la Kenkaranbu (ha davvero un bellissimo design questa spada!). A lungo andare, la trama diventa sempre più avvincente e molto appassionante, almeno secondo me, quindi non dovete assolutamente interrompere l'avventura di Taito durante i primi capitoli altrimenti non saprete cose vi perdete. I personaggi sono davvero molti e carismatici, tutti hanno un loro perché e un determinato ruolo da svolgere. Ci sono però anche molti momenti tragici in questo manga, però danno forza al protagonista per riuscire ad andare avanti e arrivare alla fatidica battaglia finale, ben preparata.

L'edizione della Planet, come solito versione standard a 3,90€, devo dire che non è male, molto ben fatta e rilegata, tranne solo che per il volume finale il 5 volume ha portato il prezzo a 4,30€ solo per una pagina e mezzo a colori. Perché è molto più corposo degli altri precedenti volumi? Boh. Nonostante ciò, consiglio quest'opera a tutti, perché è davvero molto sottovalutata quest'opera, ma soprattutto emozionante, ricca di colpi di scena, sentimenti e sa trasportare il lettore nella magnifica e appassionante Cina Feudale che ha creato un'appassionatissima Arakawa! Divertenti i siparietti alla fine di ogni volume, che spiegano la gita dello staff in Cina per la realizzazione di Hero Tales, davvero un'ottima collaborazione, perché l'Arakawa si è occupata solo dei disegni, la sceneggiatura non è stata sua come per esempio lo è stato per FMA. Da avere.


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Neji88

Volumi letti: 5/5 --- Voto 7
Indubbiamente è necessario leggere tutti i volumetti per riuscire a dare una valutazione adeguata a quest'opera. Personalmente l'ho trovata interessante e piacevole da leggere, probabilmente grazie allo stile di disegno che apprezzo davvero molto, ma anche grazie ai personaggi principali, il più delle volte ben caratterizzati ed inseriti all'interno di una storia non troppo complessa, ma neanche poi così banale. Certo, paragonandola a FMA è normale che sia destinata a perdere, è pur vero però che dall'unione del lavoro di più persone non sempre viene fuori ciò che ci si aspetta - basti pensare a Death Note e Blue Dragon Ral Grad: un capolavoro il primo, una vera idiozia il secondo, se messi a confronto. In conclusione, consiglio questo manga a chi sta cercando una lettura non troppo impegnativa, essendo, a mio parere, un'opera che meriti più della sola sufficienza.


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Turboo Stefo

Volumi letti: 5/5 --- Voto 7
Dalla matita dell’autrice di Fullmetal Alchemist, ovvero Hiromu Arakawa, prende vita una nuova storia basata sull’opera originale di Huang Jin Zhou. Per non appesantire eccessivamente il carico di lavoro della mangaka, sono stati assegnati anche uno sceneggiatore ed un direttore artistico, rispettivamente Ryo Yashiro e Kusanagi. Peccato che l’autrice decidendo di impegnarsi con tutta se stessa per l’atteso finale della sua opera più famosa (FMA) scelga di accantonare momentaneamente le avventure di Taito per circa più di un anno dando possibilità ai lettori di elargire malevoli e false voci sulla serializzazione, millantando addirittura che per lo scarso successo di pubblico e critica fosse stato bruscamente sospeso definitivamente, il che è alquanto improbabile per il semplice fatto che se una serie raccoglie pochi consensi l’editore decide di concluderla in tempi brevi e non di sopprimerla.
Così arriva dopo lungo tempo l’ultimo volumetto che conclude “Le cronache di Hagun”.

Taito vive con la sorella Raira una vita tranquilla e agiata, per quanto gli possa permettere il suo esuberante ed irascibile carattere, ma ben presto la scoperta di una leggenda profondamente radicata nel passato del paese e nelle stelle segnerà profondamente la loro esistenza. Iniziano così le cronache di Hagun, la stella destinata a sconfiggere Tonrou.
La storia è abbastanza semplice e lineare, sopratutto nelle prime fasi dove si riunisce il gruppo di eroi e avvengono i classici allenamenti per il controllo del Ki, il potere principale dei prescelti, e non mancheranno le ovvie situazioni di estrema separazione tra il bene ed il male giusto per condire il filone principale, il tutto condito con simpatiche gag nate dai personaggi piuttosto comuni che non hanno particolare originalità nella caratterizzazione. Però superato questa fase iniziale cominciano ad esserci colpi di scena e rivelazioni inaspettate che influiscono anche in modo pesante sullo svolgimento della trama, e finalmente si arriva al finale, preceduto ovviamente da un flashback che caratterizza maggiormente l’antagonista che forse viene eccessivamente lasciato in ombra, e si arriverà a giusta ed ovvia conclusione.
Nel complesso pur non offrendo particolare originalità, la storia risulta godibile e scorrevole toccando temi abbastanza comuni, alternando anche tante risate a momenti drammatici.

I disegni della Arakawa sono il fiore all’occhiello dell’opera: superato lo scoglio iniziale del character design (per quanto vario è impossibile non rivederci i tanti personaggi di FMA) si può godere appieno del suo tratto deciso e sicuro che regala volti espressivi e fondali curati che vengono messi in secondo piano solo dalle scene d’azione dinamiche che regalano un’incredibile senso di velocità e forza, arricchite dai graffianti effetti che simbolizzano il Ki ed il vento.
Veramente ottima è l’ambientazione, i villaggi dell’antica Cina sembrano rivivere in quest’opera, dove vengono ricostruiti dai palazzi reali ai quartieri poveri, passando ovviamente per centri commerciali che reincarnano la situazione del ceto medio. Bellissime infine le decorazioni su armi e armature che confermano l’ottimo lavoro svolto da Kusanagi.

L’edizione italiana della Panini propone i volumetti nella edizione di fascia economica, cinque volumetti senza sovraccoperta ma con copertina rigida, una buona rilegatura resistente (anche se può capitare di trovare volumetti difettosi) e pagine dai toni grigi ma dall’elevata grammatura che non presenta trasparenze. Inoltre stupisce la presenza di pagine a colori a partire dal secondo volume, anche se solo due pagine (di cui una totalmente inutile). L’ultimo volume ha un leggero sovrapprezzo scusato dalla presenza di circa 60 pagine in più.

Se cercate una miniserie d’azione con bei combattimenti ed una trama godibile e scorrevole, seppur non particolarmente originale o avvincente, troverete indubbiamente un buon prodotto in Hero Tales, grazie agli ottimi disegni della Arakawa che valorizzano le scene d’azione e soprattutto regalano un’ottima ambientazione, a patto che si chiuda un occhio sui personaggi abbastanza comuni e sulle tematiche abbastanza abusate da numerose opere.
Se invece cercate un manga sulla scia di Fullmetal Alchemist, fuorviati dalla presenza della mangaka, potete tranquillamente ignorarlo visto che di analogo alla famosa opera non ha nulla al di fuori dell’aspetto dei protagonisti, inoltre sarebbe anche frivolo il solo pensare ad una cosa simile, visto che la mangaka cura solo i disegni e niente fa pensare ad una trama complessa o articolata, indi rimanere delusi sotto tale aspetto e abbastanza ovvio e significa che si è avvicinati all’opera sotto l’aspetto sbagliato.


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SeiyaJJ

Volumi letti: 5/5 --- Voto 6
Testi di <i>Jin-Zhou Huan</i> e disegni di <i>Hiromu Arakawa</i>, <b>Jūshin Enbu</b>, opera del 2006 apparsa originariamente sulla rivista mensile giapponese Gangan Powered, arriva in Italia con il nome di “Hero Tales”.
Pubblicata nel nostro paese da Planet Manga, tra il Maggio 2010 e il Maggio 2011, la serie si compone di 5 volumi per un totale di 21 capitoli.
Lo scarso successo di vendite in patria (ma probabilmente poi anche in Italia, viste alcune opinioni negative in generale), ha portato il team creativo a lavorare per la prematura fine del manga che si è concluso nell’Agosto del 2010 su rivista e a distanza di qualche mese, quindi, su tankobon.

La trama è incentrata sull’epica e la mitologia cinese, sulle leggende folkloristiche, in particolare su quelle che riguardano i sette guerrieri dell'<i>Hokushin Tenkun</i>, possessori dei poteri dell’Orsa Maggiore. Due stelle della famosa costellazione rappresentano la grandezza del firmamento, dotate di una potenza che può dominare il mondo: <i>Hagun </i>e <i>Tonrou</i>.
<i>Taito Shirei</i> è il protagonista indiscusso della saga, colui che incarna il potere di Hagun, e che dovrà sventare la minaccia di distruzione che affligge l’impero e la Cina intera. Nel suo cammino verso la sfida finale contro la reincarnazione di Tonrou, al giovane Taito si uniranno <i>Ryuuko</i>, <i>Raira</i>, <i>Housei</i> e tanti altri personaggi che oltre a fungere da simpatici compagni di viaggio, si dimostreranno essere anche dei validi guerrieri, pronti a collaborare per la realizzazione del destino voluto dalle stelle.

Lo ammetto: sono tra quelli che ha comprato questo manga, spinto (anche) dalla presenza ai disegni di Arakawa sensei, forse nella speranza o illusione di trovarmi tra le mani un altro capolavoro nel genere shonen, alla “Fullmetal Alchemist”, per profondità di trama, originalità di idee e carisma dei personaggi. È con una vena di delusione, quindi, che devo costatare di essere partito con troppo ottimismo.
Non che “Hero Tales” sia un manga da cestinare o da valutare come scarso e totalmente mal riuscito, anzi, i presupposti per una bella storia c’erano tutti. Ciò che a mio avviso ha portato allo scarso successo commerciale è stata la vacuità dei personaggi principali; questi, individui privi di spessore, non hanno dato quella marcia in più ad una storia già di per sé troppo lineare e scontata, che in linea di massima induce il lettore a leggere ogni volume per mera curiosità e per apprezzare alcune tavole degne di nota.

Dialoghi in molte circostanze banali, farciti con un frasario monotono e già sentito e risentito, rovinano, o meglio, non valorizzano una storia che per ambientazione, idea di base e potenzialità inespresse, poteva, se approfondite e meglio presentate, raggiungere livelli molto più alti e iscriversi nell’ideale categoria de “i manga da ricordare”.

La sufficienza è piena, su questo non ho dubbi, ma personalmente mi aspettavo di più da questo manga.
Voto, 6.


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tony_salerno

Volumi letti: 5/5 --- Voto 5
Devo essere sincero, fin dal primo momento in cui ho scoperto questo manga nel database di Animeclick ho storto un po’ il naso. La mia reazione è stata più o meno questa: “Disegni di Hiromu Arakawa! Che bello, ha lavorato a un nuovo manga mentre finiva Full Metal Alchemist!” Poi ho letto nel dettaglio “Disegni di Hiromu Arakawa e storia di Huang Jin Zhou. Oh, capisco”.

La storia proposta da quest’autore infatti non è come Arakawa ci ha abituato in Full Metal Alchemist, non è una storia pensata per far divertire il lettore con gag umoristiche e rocambolesche avventure mentre vuole sensibilizzare su grandi temi come l‘avidità di conoscenza dell’uomo, l’amore fraterno, la discriminazione razziale o lo spirito di sacrificio.
Niente di tutto questo. “Hero Tales – le cronache di Hagun” è un manga che si inquadra direttamente dal suo titolo; è semplicemente questo. Ovvero è una trasposizione manga di un'antica profezia cinese che descrive la storia di sette eroi legati alle sette stelle che vanno a formare “l’Orsa Maggiore”. Ognuno di loro trae potere delle stelle ma solo 2, Tonrou e Hagun, saranno gli eroi destinati a scontrarsi per il dominio della Terra.

La trama ha come protagonista un giovane di nome Taito (il prescelto Hagun) e sua sorella Raira che iniziano un viaggio alla ricerca della “Kenkarambu”,una spada leggendaria donata a Taito dal suo mentore per aver raggiunto l’età adulta e rubata da un misterioso individuo di nome Shimei. La spada, oltre al non poter essere estratta dal fodero se non impugnata da un “vero eroe”, sembra inoltre collegata con il destino dell’impero cinese, in quell’epoca molto feroce e brutale con il proprio popolo. Lungo la strada Taito-Hagun dovrà quindi superare una serie di prove e incontrerà i cinque personaggi legati alla profezia delle stelle come lui che lo prepareranno per l’inevitabile scontro finale con Tonrou, lo spietato comandante delle truppe imperiali.

Come ho già preannunciato la storia non offre molti spunti. Prendiamo i protagonisti ad esempio: semplicemente ognuno di loro ha un ruolo da svolgere all’interno della vicenda e si attengono solamente a quel ruolo. Non vi è, secondo me, possibilità di affezionarsi più di tanto ai personaggi, se non in un paio di casi. Il compiersi della profezia viene prima di tutto quindi quelle battutine dette qua e là sono messe apposta per alleggerire la storia, come anche i rapporti tra alcuni personaggi sono creati tanto per far scena, ma non sono coinvolgenti. I presunti “colpi di scena” sono abbastanza prevedibili e l’unico elemento di mistero, che secondo me poteva essere sfruttato meglio, è l’identità di Shimei, uno degli antagonisti. L’altro mistero poteva essere l’interpretazione della profezia stessa, ma questo viene svelato già nel primo volumetto rendendo così il resto della storia appunto prevedibile.

I disegni dell’Arakawa beh, parlano da soli. Lo stile maturato durante i 27 volumi di Full Metal Alchemist qui si presenta nella sua fase più recente. La grande pecca, secondo me, è però l’assenza di scene drammatiche perché erano queste ultime che ti facevano saltare agli occhi la bravura dell’Arakawa. In FMA ad esempio, è evidente la sua grande capacità di rendere sia le scene normali e umoristiche con tratti chiari e puliti, che le scene più serie e drammatiche dove le ombre e i chiaroscuri creavano effetti visivi senza pari. Qui in Hero Tales le scene sembrano sempre le stesse, il disegno sembra non cambiare mai anche quando la situazione lo richiederebbe. Tuttavia lo dice l’Arakawa stessa in una nota ai lettori che il suo lavoro in questo manga si è limitato al “character design”, perché le scelte di sceneggiatura sono state prese da un certo Ryo Yashiro, che non corrisponde con l’autore della storia.

Lo scopo del gruppo Huang Jin Zhou – Ryo Yashiro è alla fine quello di sensibilizzare il lettore alle leggende legate alla Cina antica sfruttando furbescamente la popolarità dei disegni dell’Arakawa per vendere questa storia. In un paio di note ai lettori nell’ultimo volumetto si augurano che questo progetto sia andato in porto. E io ho risposto ironicamente: “Ma anche no! Ora, grazie a voi, odio le leggende cinesi.”

La storia si svolge nell’arco di soli 5 volumetti, pubblicati in Italia dalla Panini Comics nel consueto formato standard al prezzo di € 3.90 ciascuno. Quindi alla fine “Hero Tales – le cronache di Hagun” non è né un manga che occupa molto spazio in libreria né un manga costoso che può pesare, però non mi sento di consigliare la lettura di questo manga neanche ai fan più sfegatati dell’Arakawa.

I miei voti sono pertanto:
Disegni:7, Personaggi: 5, Storia: 5

Romeo Casanova

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Romeo Casanova

Volumi letti: 4/5 --- Voto 5
Hero Tales è sicuramente il manga più deludente che abbia letto, perché in un cast dove è presente la Arakawa uno si aspetterebbe una storia molto più curata, mentre questa è prevedibile e ricolma di stereotipi. C'è stato qualche tentativo di ravvivarlo come un tradimento, ma fallimentare. C'è il cattivone cattivissimo, l'eroe che deve scoprire i suoi poteri, l'amico traditore che poi non lo è, quello che si sacrifica per gli altri... Attenzione! Quando questi elementi sono sviluppati con un po' di originalità o quantomeno abilità possono essere piacevoli, ma qui si vede uno sceneggiatore alle prime armi. Sconsigliato.


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Rosy rlm

Volumi letti: 4/5 --- Voto 6
Devo ammettere che la storia mi è piaciuta anche se la trama è troppo semplice. La storia parla (frase presa dal manga) di un'antica profezia che descrive sette eroi collegati alle sette stelle dell'orsa maggiore. Un ragazzo, Taito, scopre di possedere la stella Hagun e che un giorno dovrà scontrarsi con Tonrou, il suo opposto (il generale Keiro) per il dominio del mondo; i restanti 5 (anche se alla fine saranno 3) staranno attenti che i due non facciano troppo danno. La storia è quasi priva di colpi di scena importanti, è un po' deludente in confronto a Full Metal Alchemist ma Arakawa collabora facendo solo i disegni, la sceneggiatura è di Ryo Yashiro.


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Bonham93

Volumi letti: 4/5 --- Voto 4
Un manga che mi ha assolutamente deluso, dall'autrice di FMA mi sarei aspettato molto di più e invece si salva ben poco di questo fumetto. I disegni sono ben strutturati, ma tutti uguali, basta dare una veloce occhiata alle capigliature dei personaggi principali per rendersi conto che hanno tutte la stessa impostazione senza un briciolo di originalità. La trama poi è ultrascontata, si potrebbero dire tutti i colpi di scena che accadranno solo dopo aver letto il primo numero. Ovviamente leggerò anche l'ultimo numero sperando vivamente che possa recuperare almeno in parte, ma se queste sono le premesse, la situazione è senza speranza.


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stronger

Volumi letti: 2/5 --- Voto 5
Premetto di non aver letto FullMetal Alchemist, e di essermi accostato a questo manga attirato più che altro dalla fama della sua autrice. Grave errore.
Un manga che oltre a bei disegni, ma nemmeno eccezionali, offre poco o nulla. Una storia assolutamente banale e scontata. Non nascondo che dopo il primo volume ho voluto dargli fiducia, fiducia persa tutto in colpo nel secondo volume, talmente noioso che l'ho finito di leggere quasi contro voglia.
Cosa dire di più su Hero Tales? È un manga che non consiglio, nemmeno a chi si è appena accostato alla lettura del genere.


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piccolofalco75

Volumi letti: 3/5 --- Voto 7
Mi interessava la copertina di questo albo, poi dopo aver letto il nome del disegnatore, "Arakawa", ho provato subito a leggerlo.
La storia sembra molto interessante ed abbastanza originale, forse, in confronto a Fullmetal Alchemist, decisamente più leggera e meno impegnativa.
I personaggi sono ben caratterizzati, anche se a volte ricordano un po troppo FMA come stile. Ad esser critico, penso che sia meno attivo di altri manga del genere. Però promette bene.
Taito è il nome del protagonista, detentore del potere di Hagun, ovvero di una stella. Il suo scopo è quello di sconfiggere il suo rivale appartenente al lato opposto della costellazione. Nel suo viaggio andrà a conoscere altri compagni che lo accompagneranno nel suo cammino, alcuni di questi fanno parte delle stelle che compongono la costellazione.

Galva94

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Galva94

Volumi letti: 1/5 --- Voto 4
Ho preso questo manga solo per il prezzo basso e (naturalmente) per l'autrice, ma non mi aspettavo niente di particolare. Infatti questo manga è monotono, già visto. Personaggi stereotipati, storia già sentita alla grande (delle sette stelle dell'orsa maggiore se ne incontrano quasi la metà solo nel primo volume..). Certe parti sono davvero pesanti da leggere e i personaggi sono simili tra loro non solo di aspetto, ma anche nella personalità..
Ho preso il primo tankobon appunto per il prezzo basso, ma anche se sono pochi volumi non ho intenzione di continuarlo. Niente a che vedere comunque con Fullmetal Alchemist, ricco di innovazione e colpi di scena, anche se l'autrice dei disegni è la stessa. Non consiglio affatto il manga, anche se non mi sono pentito di averlo comprato a soli 2€ tanto per vedere com'era.


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boyssan1969

Volumi letti: 1/5 --- Voto 5
Delusione. Che grande delusione! Ero pieno di aspettative per questo manga realizzato, seppur solo in parte grafica, da una grande mangaka quale è Hiromu Arakawa.
Il manga è ambientato nella Cina del passato e racconta la storia particolare di un ragazzo di nome Taito, che scopre a sua insaputa di essere custode di un grande potere.
I personaggi sono stucchevoli e privi di carisma e gli autori si perdono troppo in stereotipi tipici degli shonen, come i poteri del protagonista (sembra quasi essere un Sayan) o i sentimenti di amicizia e affetto resi in maniera veramente fredda.
Ogni manga che ho letto mi ha sempre lasciato qualcosa, un'emozione o un affetto particolare verso un personaggio. Questo niente.
Per fortuna l'ho pagato poco!