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hachi_rosa92

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
Quando a suo tempo lessi questo manga, non mi convinse troppo. Ho conosciuto la sensei Kawamura con "Happy Ice Cream!", che ha dei toni per certi versi molto diversi da "Panic x Panic". Eppure, riprendendolo in mano in questi anni, l'ho trovato un manga fresco e pieno di una leggerezza per nulla scontata.

La trama di fondo è molto classica: un ragazzo e una ragazza si trovano ad essere gli unici con il potere di sigillare i demoni. Eppure ci sono molti tocchi di originalità che rendono questo racconto speciale.
Vi è l'unione di tradizioni radicalmente distinte, essendo i due destinati a ereditare la gestione rispettivamente di una chiesa e di un tempio, e la componente religiosa è trattata con estrema leggerezza e naturalezza, il che, per un manga di questo tipo, è certamente un punto a favore. Non c'è un arco narrativo compiuto al termine del quale i due sconfiggono definitivamente i demoni (anzi, non acquisiscono mai davvero il potere per farlo, che resta ancora da ricercare alla conclusione del manga): la storia tratta essenzialmente del loro imparare a collaborare l'uno con l'altra e termina con l'inizio, più che la fine, della loro missione.
Inoltre tale potere, se mai fosse esistito un seguito, probabilmente non sarebbe nemmeno stato messo all'opera: infatti i demoni che vengono sconfitti non si rivelano poi così male e finiscono per diventare amici dei protagonisti, nonché spalle abbastanza ben caratterizzate.

"Panic X Panic" è uno shoujo scolastico d'altri tempi, che sul mercato italiano attuale probabilmente non sarebbe molto appetibile. E' pieno di sentimenti teneri, sinceri, semplici ma proprio in questo estremamente toccanti, corde che Mika Kawamura ha sempre saputo toccare molto bene fin dai tempi di "Ufo Baby". Mi sarebbe piaciuto leggere molto di più di questa autrice. Se è questo che state cercando in un manga, allora "Panic X Panic" (come tutte le altre opere della Kawamura) fa certamente per voi.

Le storie brevi extra sono poi molto scorrevoli, simpatiche, e capaci allo stesso modo di arrivare dritte al cuore.


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Mitsuki_92

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
Che dire di "Panic x Panic"? È uno dei primi manga che presi, a partire dall'aprile 2004, mese in cui scoprii i manga per la prima volta.
Mi colpì subito la copertina: ragazza dai capelli arancioni (mio colore preferito), somiglianza con Miyu di "UFO Baby", un personaggio che ho amato molto in televisione e poi... non mi sbagliavo! Questo manga è proprio disegnato da Mika Kawamura.

La storia è molto semplice, Mitsuki e Kakeru, amici d'infanzia, hanno il compito di sigillare i demoni che minacciano la quiete della Terra e dei suoi abitanti. Per farlo però dovranno collaborare, poiché i loro poteri usati singolarmente non sono molto efficaci, ma se uniscono le loro forze ce la possono fare. Fin qui tutto tranquillo: amicizia, collaborazione, ma c'è qualcosa di cui non vi ho ancora parlato.
Mitsuki Kamishiro è shintoista, mentre Kakeru Kuon è cristiano. Il problema è che i due non fanno altro che litigare, come i rispettivi padri del resto. La popolarità della Chiesa e del Santuario Shintoista fa sì che si inizi una lotta interna di popolarità. Mitsuki e Kakeru battibeccano praticamente per qualunque sciocchezza, ma chissà se l'amore sboccerà fra i due. Quel che è certo è che faticano a collaborare mentre combattono. Lui indossa una tonaca sacerdotale, lei si veste da Miko; lui usa una croce, lei usa un grazioso talismano per combattere. Sono opposti quasi in tutto. Troveranno un'intesa? I personaggi secondari, intanto, coloreranno ancora di più la vicenda.

I due volumi di cui è formato il manga sono scorrevoli, "scendono giù" molto bene secondo me. Lo stile della Kawamura è ben particolareggiato, e le scelte narrative sono adatte al tipo di storia che narra. Le copertine, come detto prima, attirano molto l'attenzione, sono colorate, lucide... in una parola, belle. L'ambientazione è curata, possiamo passeggiare anche noi fra le strade assieme ai protagonisti, il tutto è più che realistico. Le divise della scuola - sì perché loro comunque vanno a scuola - sono semplici ma proprio carine, un color salmone che m'ispira proprio.

Per concludere, posso consigliare questo manga di 2 volumi a chi cerca qualcosa di carino, ben fatto, non troppo serio, ma peno di gag davvero simpatiche. La componente magica è certamente presente. Mi è piaciuto molto, i miei ricordi assegnano un 8 pieno a quest'opera.


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Doll_in_the_Hell

Volumi letti: 2/2 --- Voto 5
"Panic x Panic", di Miwa Kawamura, è un two shot edito dalla Play Press. Molti sicuramente conoscono già l'autrice per il suo famosissimo Ufo Baby, da cui è stato tratto anche un anime che ha riscosso un buon successo in Italia.
Questo two shot comunque, un po' come tutte le opere della Kawamura, è il tipico shojo leggerino adatto giusto a farsi due risate e a passare un po' di tempo. Principalmente è tutto uno stereotipo, fatto di un continuo riciclo di personaggi, caratteri e idee.

La protagonista, Mitsuki, è la figlia di un sacerdote shintoista, nonché erede del tempo in cui vive e che deve proteggere. Il protagonista maschile, Kakeru, è invece figlio di un prete cattolico, e guarda caso i due sono amici di infanzia anche se fra i genitori c'è sempre qualche litigio per via delle diverse religioni (niente di serio, ovviamente). Già da subito vediamo elementi in comune con Ufo Baby, ovvero il tempio shintoista, la protagonista un po' imbranata e il protagonista bello, irraggiungibile, e freddo come un pezzo di ghiaccio. Tutti luoghi comuni dell'autrice. E naturalmente, immancabile risvolto della storia, non mancherà l'amore fra i due ragazzi che, se a scuola non fanno che bisticciare, al lavoro si trovano ad essere indispensabili l'una all'altro.

L'autrice fra uno sproporzionato uso del chibi e a volte del Super Deformed, fino a far sembrare l'intera opera un fumetto per bambini e niente di più. Le tematiche sono le solite, ovvero amicizia, amore e superpoteri, e vengono trattate in modo per nulla impegnativo. Il finale è il tipico "E tutti vissero felici e contenti", comunque non è che ci si aspettasse troppo dalla Kawamura. L'unica cosa davvero carina dei due tankbon sono gli episodi speciali che si trovano alla fine, abbastanza piacevoli e fantasiosi.

Alla fine, a parere mio, non si perde né si guadagna nulla a leggere o meno un'opera del genere, e non mi sento né di consigliarla né di sconsigliarla. Magari chi è attaccato ai luoghi comuni, ai personaggi già visti e rivisti e all'eccessiva bontà e felicità dalla prima all'ultima pagina può trovarlo di certo gradevole e carino, ma se si va cercando qualcosa di serio e impegnativo, non è il manga adatto.


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Shaoranlover

Volumi letti: 2/2 --- Voto 8
Dopo la pubblicazione della sua opera più celebre, Ufo Baby e Ufo Baby 2 – Le Nuove Avventure di Lou, nel 2006 Play Press decise di continuare a proporre al pubblico italiano i manga della maestra Mika Kawamura traducendo Happy Ice Cream e Panic x Panic, le ultime fatiche fumettistiche dell’autrice disponibili in Italia.

Composto da due colorati volumetti, Panic x Panic racconta la storia di due adolescenti, Kakeru Kuon e Mitsuki Kamishiro, che nel giorno del loro tredicesimo compleanno vengono riconosciuti come prossimi responsabili rispettivamente della Chiesa cristiana e del Santuario Shinto di famiglia. Grazie ai loro straordinari poteri, i due sono anche gli unici in grado di sigillare nuovamente le entità malvagie che, dopo essere state confinate nel loro mondo 2000 anni prima, sono riuscite a spezzare l’incantesimo originario e a ritornare sulla Terra per tentare ancora una volta di dominarla.
Purtroppo però, le loro facoltà sono efficaci unicamente se Kakeru e Mitsuki sanno essere uniti e combattere in sintonia, altrimenti i loro attacchi individuali non sono sufficienti; una prospettiva non certo semplice per loro, impegnati a litigare come cane e gatto, come i loro genitori d’altronde, da quando sono piccoli!

Kakeru Kuon è un ragazzo scontroso e all'apparenza insensibile, intelligente e brillante a scuola come nello sport: si tratta di un personaggio che segue lo stereotipo del ragazzo serio e cool come Kanata di Ufo Baby e del timido Shaoran di Card Captor Sakura. Idolo delle ragazzine del suo istituto (e non solo), Kakeru respinge i demoni vestendo una tonaca sacerdotale e utilizzando una croce, la Holy Cross.

Mitsuki Kamishiro è una tredicenne dal carattere da maschiaccio e dal cuore di fanciulla che, per quanto inizialmente lo negherebbe con forza, non è per niente indifferente al fascino del suo compagno di classe e amico d’infanzia Kakeru. Sempre allegra e generosa, Mitsuki è l’invidia di tutte le sue amiche per il rapporto privilegiato, sebbene burrascoso, che la lega a Kakeru. Per ricorrere alle sue facoltà speciali indossa l’abito da Miko tradizionale e usa un talismano a forma di cuore.

Nel corso della loro missione, Kakeru e Mitsuki si imbatteranno in un gran numero di mostri, la maggior parte dei quali ispirata al folclore giapponese, e capiranno che non tutti sono uguali: vi sono entità maligne e pericolose, ma pure altre che, proprio come 2 millenni prima, si affezionano ai protagonisti e si adattano alla vita umana: è il caso di Kiba Oogami, un diavolo dall’aspetto di lupo il quale, dopo aver attaccato i nostri protagonisti ed essere stato medicato da Mitsuki, si innamorerà di lei e assumerà un corpo da ragazzo divenendo loro compagno di scuola, nonché alleato.
Oppure c’è Miao Miao, un Nekomata, ovvero un gatto che, per l’amore che provò verso un antenato di Kakeru, visse una lunga vita e pian piano acquisì sembianze umane; bambina dispotica e impertinente, somiglia moltissimo, anche nell’aspetto e per il grande fiocco che le lega i capelli, a Eiko di Final Fantasy IX.

Uno dei punti di forza da sempre di Mika Kawamura sono gli azzeccatissimi comprimari, che la mangaka sa delineare chiaramente in poche pagine e adattare all’atmosfera del fumetto: abbiamo così Manta Aoi, un coetaneo di Kakeru e Mitsuki appassionato di occultismo che somiglia in maniera inquietante a Ubaldo di Sailor Moon, e un'altra, Maju Daitokuji, la quale, come Christine Hanakomachi di Ufo Baby, non appena vede qualcuna avvicinarsi al suo adorato Kakeru, le concede una lettura delle carte nefasta, con risultati per la sfortunata simili a quando Chris, con la sua gelosia e i suoi sconcertanti trip mentali, minacciava con corpi contundenti.

Tutti assieme, i personaggi sapranno dar vita ad episodi davvero spassosi ma anche teneri e toccanti, come il viaggio nel passato durante il quale Mitsuki e Kakeru scoprono, o meglio, ricordano, che la loro ostilità è stata causata dall’attacco di un nemico il cui obiettivo era eliminarli prima che le loro doti esorcistiche si risvegliassero, o ancora nei due autoconclusivi, I Segreti dei Ragazzi e Celebrità per un Giorno, che fanno da cammeo ai due numeri.
Nel primo la protagonista, di nome Chika, con l’intento di scoprire cosa provano i ragazzi e cosa ricercano in una potenziale fidanzata, con un trucco sostituisce il fratello gemello Kazushi ad un’uscita con i suoi amici; la qualità che più ho apprezzato in questo racconto è stata la spontaneità, la bontà, l’umanità di questi personaggi, lontani anni luce dalle creazioni delle esordienti moderne costantemente in posa plastica e con il vocabolario limitato a frasi fatte (in)degne di kolossal hollywoodiani: mi sono trovato a ridere ai loro scherzi, a sorridere per i loro tentativi goffi ma calorosissimi di intrattenere le ragazze con cui sono in compagnia, e quando Chika capisce che anch’essi, a modo loro, sono come lei, desiderosi di essere apprezzati con i propri pregi e difetti, ho tirato un sospiro di sollievo, confortato quanto Chika da questa scoperta che è ancor meno scontata nella realtà.

Riguardo il disegno, Mika Kawamura segue lo stile a cui ci ha abituati con Ufo Baby e Happy Ice Cream: avremo dunque personaggi dai grandi occhioni espressivi con visi che sprizzano buoni sentimenti e gioia da tutti i pori, ambientazioni fantasiose e originali, e un sapiente equilibrio dei retini in un insieme che continua ad affidarsi alle linee guida dello Shoujo manga anni ’90 pur possedendo una sua caratteristica individualità.

Panic x Panic è pertanto un bel fumetto, dolce e delicato, che, come tutta la produzione di Kawamura-sensei, con le sue gag, i suoi personaggi simpaticissimi, e una narrazione fresca e frizzante riuscirà senza dubbio a strapparvi fior di sorrisi ad ogni pagina; se vi capitasse di notarlo in qualche fiera, mercatino, o bancarella, vi consiglio vivamente l’acquisto, tra l’altro poco oneroso, ne vale sicuramente la pena.