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alex di gemini

Volumi letti: 3/3 --- Voto 7
Prendete quattro ragazzi che più diversi non si può, metteteli a lavorare nello stesso locale e fate viver loro le situazioni più surreali, tragiche, comiche, imprevedibili ecc. È in questi termini che si può riassumere la trama di "Caffè H". La trama è indubbiamente una non trama, dato che, per stessa ammissione dell’autore, non ha altro scopo che quello di divertire. Non abbiamo messaggi particolari, ma solo divertimento. E indubbiamente la forza di tutto sta nell’azzeccatissima caratterizzazione dei personaggi, che vivono in un’alchimia perfetta. Abbiamo un classico bel tenebroso espertissimo nell'occulto e nel lancio di maledizioni a cui fa da contraltare un biondino dall'animo semplice ma povero. E per questa povertà si lancerà in qualsiasi impresa pur di arrotondare lo stipendio. Mettiamoci un ragazzo che sembra una ragazza ma ha una forza fisica spaventosa e, dato che non basta, abbiamo anche un occhialuto maniaco della pulizia. Indubbiamente ci vuole talento per far girare una macchina così complessa e l’autore ci riesce bene, e riesce a regalarci anche un pizzico di realtà, dato che non sarà difficile riconoscerci in situazioni che abbiamo vissuto veramente.
La regia delle tavole è buona e la grafica curata, anche se non eccezionale. L’edizione italiana è buona, con una preziosa sovracopertina che rende il tutto, a mio avviso, un po' troppo costoso. In definitiva una serie breve di tre volumi, che non vi cambierà la vita, ma che sarà pur sempre divertente e originale, un ottimo inizio per un giovane autore.
Voto 7


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Hisoka

Volumi letti: 3/3 --- Voto 7
Cafè Kichijoji è uno di quei manga che in genere si prendono per amor del gusto estetico.
Innanzitutto l’edizione è, se non ottima, piuttosto carina, con ampie vignette e impaginazione felice, se poi vogliamo parlare anche della grafica, quest’ultima è davvero molto piacevole, forse un po’ infantile e giocosa, ma le immagini sono sempre ben realizzate.
Di Yuki Miyamoto e Kyoko Negishi, il manga ci mostra dei camerieri non solo molto belli dal punto di vista sempre del disegno, ma anche curati in tutti i particolari della divisa. Ma se le figure sono ben realizzate, le ambientazioni lo sono ancora di più, da quelle a raggio più ampio a quelle che riprendono interni di abitazioni o stanze.

Parlare di storia mi sembra un po’ azzardato, forse è meglio esprimersi dicendo che questa serie tratta delle avventure di giovani camerieri, all’opera in una caffetteria piuttosto alla moda. Già, perché di avventure si tratta, a volte assurde, a volte simpaticissime.
Fin da subito notiamo le simpatie e le antipatie all’interno del gruppo dei cinque ragazzi, la loro indole e indaghiamo anche nel loro quotidiano, sempre però rimanendo su toni narrativi piuttosto leggeri e divertenti.
Se però con il primo volume la serie parte bene, diretta e simpatica, già al secondo volume le risate diminuiscono, fino ad arrivare ad un terzo albo che non ci farà né caldo né freddo. Ho deciso di imputare la reazione al fatto che una volta scaduta la novità del primo volume, i successivi potessero risultare prevedibili, una volta capito il tipo di comicità del lavoro. Forse però il livello si è anche abbassato per mancanza di inventiva degli autori, chi lo sa…

Comunque, per quanto riguarda i personaggi è inutile precisare che siamo di fronte a dei veri e propri stereotipi, con la classica scelta canonica del belloccio, dell’effemminato, del sadico, del poveraccio e del precisino cronico.
Kurihara Taro: il classico maniaco della pulizia e dell’ordine, invece che collezionare figurine non fa altro che comprare detersivi.
Okubo Maki: il playboy di turno, con risultati più o meno scarsi, disordinato ed egocentrico si scontrerà spesso con Taro.
Tokumi Shuta: forse il meno appariscente, rappresenta il ragazzo continuamente immerso nei problemi economici, senza un soldo in tasca e imbranato in modo perpetuo.
Minagawa Hifumi: ci mancava solo lo stregone di turno e l’abbiamo trovato, tra la preparazione di un pasticcino ed un altro, Minagawa pratica infatti strani riti oscuri, senza risparmiare nemmeno i suoi stessi colleghi.
Ichinomiya Jun: il ragazzo più puccioso della Terra, ma non fategli notare quanto sia femminile il suo bel faccino, altrimenti sono guai!

Per concludere, se volete qualcosa di leggere per passare il tempo ve lo consiglio, ma se cercate qualcosa di più di una semplice storiella, allora non fa per voi.