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Zenzero

Volumi letti: 3/3 --- Voto 7
Per descrivere con poche parole questo "Blue Heaven" mi vengono in mente le parole che aveva usato Noel Gallagher al tempo di "Standing Of The Shoulder Of Giants" ad una domanda sulla canzone "Fuckin' in the Bushes": un pugno nello stomaco.
Blue Heaven l'ho letto subito dopo altre due opere brevi (Ibitsu e Negative Happy Chainsaw Edge) che non mi hanno soddisfatto appieno.
La storia è superflua, diciamo secondaria, la vera forza sta nella durezza degli avvenimenti, nella cattiveria degli esseri umani, nella psicologia dei protagonisti. Vengono alternati capitoli lenti ed introspettivi ad altri decisamente veloci e concisi. Ed il finale... davvero ottimo, una degna conclusione!
I protagonisti sono caratterizzati davvero bene, nel senso che di ognuno di loro si sa solo ciò che necessita la storia. La ragazza è presentata come forte, carismatica ma allo stesso tempo sensibile ed indecisa; il nostro uomo misterioso invece sembra possedere anche un lato umano, ma non lo si può dire con certezza. Abbozzati bene anche gli altri personaggi, cioè i membri dell'equipaggio e clienti "particolari".
Purtroppo i disegni non sono il massimo, da ignorante in materia non mi è piaciuto il tratto poco raffinato (stile tigerman), la brevità del racconto unita a ciò, fa perdere almeno un punto nel voto finale, ma non per questo si può bocciare un così bel fumetto.


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ningen

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
Questo manga è arte, arte come un bel dipinto o come un buon film di un buon regista. Sono manga come questo che elevano il livello medio dei manga portandolo a vette decisamente elevate.
La storia inizia con una nave, la Blue Heaven, la nave più lussuosa al mondo, e con il ritrovamento di una imbarcazione che sembra scampata ad un vero inferno. A bordo di questa imbarcazione, a parte un bel po' di cadaveri, si trovano solo due superstiti che vengono soccorsi e portati a bordo della Blue Heaven, ma con i deliri di uno dei superstiti si inizia a capire che forse non è stata una mossa azzeccata soccorrere quell'imbarcazione. L'altro superstite infatti si rivela essere un assassino, l'autore della strage sull'imbarcazione soccorsa, e cosa ancora peggiore scompare dalla sorveglianza a cui era stato sottoposto ed inizia a mietere le sue vittime anche sulla Blue Heaven. Iniziano cosi una serie di eventi che scatenerà la follia a bordo della Blue Heaven e non solo la follia del misterioso assassino, ma follie ben peggiori da parte di alcuni passeggeri.
Il manga ci propone uno spaccato cinico e spietato della nostra società, con la nave che rappresenta un "piccolo mondo" dove le peggiori atrocità prendono luogo. Odio, violenza, follia e razzismo la faranno da padrone e anche chi è lontano da tutto questo non è immune da critiche in questo manga. Se analizziamo attentamente quello che gli altri passeggeri della nave faranno contro tutto questo, ci accorgiamo che non fanno nulla, sono passivi, nonostante alcuni commentino con sdegno quanto sta accadendo, non muovono un dito contro poche persone folli e deviate, rimanendo quindi succubi di esse.
Le parole dell'assassino, Seiryuu, sono emblematiche in tal senso:

"Le reazioni umane sono interessanti. Quasi tutti reagiscono allo stesso modo. Vogliono tutti che si parli di loro. Spiegano se stessi e provano a farsi capire dagli altri. Cosi evitano le inimicizie. Ma sai... Va sempre a finire che gli uomini uccidono i loro nemici."

Ad ogni modo ci sono delle figure positive in questo manga, due in particolare, ma nonostante cerchino di fare qualcosa contro tutto questo, si vedono impossibilitati e impotenti di fronte a tanta violenza ed odio, non trovando risposta ne al perchè tutto questo succede, ne sul come fronteggiarlo.
Parlando dei disegni, Takahashi al solito ci delizia con dei disegni fantastici, credo che il paragone con un bel dipinto che ho fatto ad inizio recensione rendi bene l'idea di quanto ben fatti siano i disegni. Le espressioni facciali dei personaggi sono state ricreate alla perfezione e rendono in modo perfetto le emozioni, gli stati d'animo dei personaggi e la loro follia.
Andiamo ora alle note dolenti (anzi alle disgrazie). Questo manga è inedito in Italia. So che a molti sembrerà assurdo che un manga di soli tre volumi di questo livello non sia stato tradotto da nessuno nel nostro paese, ma purtroppo è la cruda realtà di un paese in cui i manga pessimi arrivano sempre puntuali, mentre i veri capolavori faticano ad arrivare, sono introvabili o non arrivano affatto come nel caso di Blue Heaven.
In conclusione direi che questo è uno di quei manga per cui si può benissimo usare il termine "capolavoro" e il fatto che tutto questo sia racchiuso in soli tre volumi, rende ancora più grandiosa questa opera.


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Ouma shu

Volumi letti: 3/3 --- Voto 9
Benvenuti sulla Blue Heaven, il paradiso galleggiante. Il posto più bello del mondo.

Questo manga è il mio primo approccio con Takahashi, non lo conosco ma mi ha fortemente colpito, sia dal punto di vista dei disegni sia dal punto di vista della storia e della caratterizzazione dei personaggi.

Storia
Il capitano della Blue Heaven, lussuosissima nave da crociera, scorge una piccola imbarcazione che sembra essere stata attaccata. Come naturale, si appresta a salvarla, errore che costerà la vita a molti (tra cui lui stesso). Nella imbarcazione si troveranno molti cadaveri e soli due superstiti, uno dei quali proprio il carnefice della strage. Prima che se ne possano accorgere, il famigerato terrorista scappa già dal controllo del personale, andrà in giro per la nave lasciandosi alle spalle una scia di omicidi immotivati e creando scompiglio, generando così una inevitabile lotta per la sopravvivenza che risveglierà gli animi apparentemente sopiti di altri folli personaggi (vi assicuro che folli è dir poco) che si riveleranno essere come (se non peggio, sotto certi aspetti) del protagonista. Oltre ad una lotta fisica, assisteremo dunque ad una lotta psicologica e ricca di assurdi ideali che però fanno riflettere molto il lettore su alcuni importanti e frequenti temi (il razzismo, ad esempio).

Disegni
Non conoscevo Takahashi, quindi sono rimasto stupito dal suo stile di disegno molto singolare, secondo me si adatta alla perfezione con questa opera: i volti sono espressivi come non mai, lasciano trasparire ogni emozione che il personaggio vuole trasmette; gli scenari, poi, rendono più inquietante il tutto, accrescendo ulteriormente nel lettore quell'"atmosfera claustrofobica" che si respirerà per tutti e tre i volumi.

Considerazioni
La cosa che secondo me si rivela il più grande pregio di questo manga, oltre alla trama innovativa, è la caratterizzazione dei personaggi, mai stereotipati e incarnanti effettivamente alcuni aspetti della follia umana. Ci sono anche personaggi che in qualche modo, nonostante la situazione, conservano lucidità e rimangano favoriti al lettore proprio per la loro normalità in mezzo ad una mischia di pazzi. Molto bello anche il paragone tra la nave e il mondo, nonostante siano su scala nettamente diversa, entrambe sono viste dall'autore come una sorta di gabbia, dalla quale non c'è via di fuga.
Peccato che nessuno abbia editato questo bel manga in Italia. Lettura impegnativa consigliata a coloro che vogliono leggere un manga particolare che farà sicuramente riflettere, sconsigliato a chi vuole un qualcosa di leggero, magari per passare il tempo, in questo caso non è adatto.


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Ais Quin

Volumi letti: 3/3 --- Voto 8
"L'uomo non è un buon selvaggio, è un cattivo selvaggio. È irrazionale, brutale, timoroso, stupido, incapace di essere oggettivo quando i suoi interessi sono coinvolti - questo, per riassumere. [...] Ogni tentativo di creare istituzioni sociali su una falsa visione della natura dell'uomo è probabilmente destinato a fallire." (Stanley Kubrick)

Forse si poteva fare di più, ma non è questo il punto: sono infatti dell'opinione che Tsutomu Takahashi, al quale mi avvicino per la prima volta proprio in questa occasione, abbia tutte le carte in regola per fare ancora meglio, che è leggermente diverso. Non è cosa da tutti, e per questo mi inchino dinnanzi al suo talento quantunque non sia stato facile, per me, metabolizzare un manga come "Blue Heaven". Valeva la pena di compiere un simile sforzo? La mia risposta è affermativa al cento per cento.

Sotto un cielo trapuntato di stelle un transatlantico solca con incedere maestoso le acque nere e quiete dell'Oceano Pacifico: è il Blue Heaven, vera e propria città galleggiante fornita di tutto ciò che occorre per garantire ai suoi passeggeri un soggiorno all'insegna del benessere e del lusso - a patto di poterselo permettere, ovviamente. È una di quelle sere nelle quali si ha voglia di credere che nulla potrà scalfire la magia del momento, ma nessuno di coloro che vivranno abbastanza a lungo da vedere la fine della crociera ne serberà un bel ricordo.
Tutto scaturisce da un atto di solidarietà che, nel giro di poche ore, si rivelerà un errore fatale. Scorta un'imbarcazione alla deriva il capitano della nave si prodiga per venire in aiuto ad eventuali superstiti, facendo valere sul proprio datore di lavoro l'autorità conferitagli dai suoi gradi. Lo scenario che si presenta agli occhi dei soccorritori è a dir poco raccapricciante: gli interni sono a soqquadro e sulle paratie campeggiano numerose impronte di mani che recano il colore, la consistenza e l'odore tipici del sangue. Soltanto due persone vengono tratte in salvo da quel piccolo inferno fluttuante, ma quando si scoprirà che una di loro è l'artefice della mattanza sarà troppo tardi. Come se non bastasse altri pericoli, questa volta di natura intestina, cominciano a profilarsi minacciosi all'orizzonte.

Quando guardiamo un bel tappeto difficilmente badiamo a tutto il putridume che potrebbe annidarsi tra le sue trame o nell'interstizio tra il pavimento e il suo lato nascosto, ma una volta che questo pensiero avrà preso forma nella nostra mente non ci sarà modo di scacciarlo. Basta poco per far scattare questo diabolico automatismo - un risvolto leggermente discosto, una briciola solitaria, un ricciolo di polvere caparbiamente avviluppato a una frangia laterale. Non è lo spietato Ri Seiryuu a portare il male sul Blue Heaven: esso era già lì, in attesa di un'occasione propizia per manifestarsi in tutta la sua nefanda carica oppressiva.
Quello che manca, almeno secondo me, è il tempo materiale per assimilare l'impressionante mole di informazioni a cui si è costretti a far fronte, in particolar modo per quanto riguarda certe sottotrame dal potenziale destinato a rimanere tristemente inesplorato. Ciò non è necessariamente da considerarsi un male - mi rendo conto che a volte è necessario fare un po' di fretta al lettore per assicurarsi che rimanga al passo - ma parafrasando Čechov, a che pro prendersi il disturbo di far comparire una pistola sulla scena se si sa già che rimarrà lì a prendere la polvere?

La brevità dell'opera non incide minimamente sulla qualità dello scavo introspettivo, sempre puntuale e foriero di spunti interessanti. Ri Seiryuu è un "cattivo" atipico, un eroe tragico a cui, fin dalla gioventù, è stata negata ogni forma di calore umano; il mondo, ignaro della sua esistenza, esercita su di lui un fascino potente, atavico e pericoloso. Chi al contrario ha accesso a un'infinità di porte, come il perfido Galph, utilizza il suo ascendente per distruggere tutto ciò che interferisce con la sua utopia privata. Tra i "buoni", invece, spicca senza dubbio l'hostess Yoshiko, la cui positività si contrappone magistralmente al disperato disincanto di Ri Seiryuu.

Il tratto di Takahashi è ruvido, sporco, quasi doloroso a vedersi a causa dell'acutezza che lascia trasparire e al tempo stesso del tutto privo di morbosità. Le sue tavole sono caratterizzate da un ottimo senso della regia e da un utilizzo dei chiaroscuri che si rivela quantomai efficace nella resa su carta della tetra atmosfera del Blue Heaven.

Non è un manga per tutti, e non solo per i contenuti: al di là dei gusti di ognuno, cogliere ogni sua singola sfumatura è un lavoro al quale è necessario dedicarsi con la massima convinzione. Naturalmente nulla vieta di leggerlo al solo scopo di passare del tempo, ma come dice una nota pubblicità "Se non ti lecchi le dita...".


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__Nergal__

Volumi letti: 3/3 --- Voto 8
"Blue Heaven", la più bella e lussuosa nave da crociera del mondo, un vero e proprio paradiso per i passeggeri che si trasformerà ben presto in un inferno da cui non vi è via di fuga.
Tutto inizia durante un normale viaggio, alla deriva viene avvistata una imbarcazione e il capitano, come è ovvio, si ferma a prestare soccorso, il più grande errore della sua vita. Colui che salvano sarà la loro condanna a morte, un pericoloso soggetto il cui unico piacere è uccidere.

La trama non è certamente cosa nuova: una nave piena di passeggeri, un pericoloso assassino, un altro assassino che cerca di uccidere il precedente ma è anche peggio e i membri dell'equipaggio che cercano di salvare il salvabile.
Premesse piuttosto banali e scontate che però riescono comunque a essere molti intriganti e a catturare il lettore grazie a ottimi dialoghi e a personaggi abbastanza complessi e sfaccettati da non risultare noiosi o troppo stereotipati.
Da citare il confronto tra i due assassini, due menti squilibrate così simili ma allo stesso così diverse nel loro modo di essere, due personaggi molto maturi e ben caratterizzati.

I disegni fanno la loro parte dando un valore aggiunto ad una storia che, ripeto, non si presentava come nulla di nuovo. I personaggi sono disegnati molto realisticamente così come gli ambienti della nave, impeccabili sotto tutti i punti di vista. Ancora migliori sono le scene di esterno con una Blue Heaven realizzata magistralmente così come l'effetto delle sue luci sul nero oceano.

Così come la trama, anche il suo svolgimento non presenta colpi di scena eccezionali e scorre proprio come ce lo si aspetterebbe dall'inizio alla fine, specie nel finale, molto classico, ma non per questo brutto.
Detto questo non si può che promuovere questo manga che riesce a catturare con una storia semplice e dei personaggi molto riusciti nonché grazie a scene d'azione ben realizzate e un ottimo comparto grafico.


 3
AmarantaKiller

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
Sulla scia della grande popolarità di Tsutomu Takahashi mi sono avvicinata per la prima volta a questo genere di manga, incoraggiata anche dagli ottimi giudizi degli altri utenti.

Devo dire che Blue Heaven è un piccolo capolavoro in 3 volumi che si distingue non solo per un'ottima trama, ma anche per il tratto dell'autore. In particolar modo, i disegni hanno qualcosa di assolutamente originale; sembrano ottenuti con la tecnica a carboncino. Inoltre, esprimono un forte dinamismo e riescono perfettamente a ricreare un effetto dai toni cupi e inquieti attraverso un uso eccellente delle ombre e dei chiaroscuri, paragonabile quasi a quello dell'avanguardia espressionista.

Quanto alla storia, essa inizia in modo inquietante; dopodiché si instaura un'atmosfera di normalità quando si descrive la vita ordinaria a bordo della nave Blue Heaven dell'equipaggio e dei turisti americani, asiatici ed europei. All'improvviso essa prende una piega drammatica, quando il capitano della nave individua un peschereccio semidistrutto in mare aperto, sul quale vengono rinvenuti solo due superstiti: uno illeso e l'altro ferito quasi a morte.
È l'inizio della fine; quella che sembrava essere una romantica crociera per molti dei passeggeri si trasforma in un incubo, perché gli eventi iniziano a precipitare tragicamente e inarrestabili, sempre più in un crescendo di morte e terrore fino a raggiungere il totale caos.

Quest'opera, seppure nella sua brevità, può essere considerata una sorta di piccolo compendio sulla crudeltà umana esercitata sui propri simili. Nello specifico, in questo manga emergono, tra le tante, due forme di malvagità superiori che si fronteggiano l'una contro l'altra: l'una incarnata da uno dei superstiti che è una vera e propria macchina di morte addestrata, il classico assassino a sangue freddo; l'altro da un passeggero della nave tedesco, il cui taglio dei capelli, alcune pose e il suo malcelato odio razziale richiamano sicuramente alla memoria la fisionomia nazista. La perfidia dei personaggi, la cui disumanità raggiunge il picco dell'impensabile, viene anche espressa attraverso deformità fisiche mostruose e inquietanti, paragonabili all'effetto grottesco ed esagerato delle maschere teatrali, che rispecchiano anche una natura perversa, profondamente misantropa e megalomane.
Il Blue Heaven e il caos rappresentano un vero ossimoro, i due antipodi per antonomasia come il Bene e il Male; questo serve a mostrare al lettore come il male abbia una forza dirompente sul mondo ordinato, regolato da leggi e dal controllo come era quello della nave prima dell'incontro con il peschereccio. L'ingresso di un "demone", come il superstite, su una nave su cui regna benessere e pace, ha un effetto devastante proprio perché tale stato di grazia è di per sé fragile e non incorruttibile.

Insomma, si tratta di una esplorazione di un mondo nel quale si concentrano brutalità, spietatezza, angoscia, assenza di qualunque valore morale, che proprio per il suo essere estremo esercita paradossalmente una certa attrazione sul lettore amante del genere, che ne resta inevitabilmente affascinato.

CyberKilly

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CyberKilly

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
Iniziamo con l'introdurre l'autore, Tsutomu Takahashi. Il maestro ha un tratto unico, oscuro, claustrofobico, caotico, assai personale. Lo stesso Takahashi è riuscito a partire dal lontano 1992 a sfornare grandi capolavori, del calibro di Jiraishin, i vari Skyhigh, il volume unico Alive, Detonation Island (attualmente pubblicato dalla Gp Pubblishing) e Tetsuwan Girl. Ma con Blue Heaven, Tsutomu Takahashi riesce in soli 3 volumi a creare una storia avvincente, crudele e sopratutto che fa riflettere. Il manga è un seinen e mi sento di consigliarlo solamente ad un pubblico adulto, in quanto tematiche del calibro dell'odio razziale e della crudeltà generale di questo manga non è alla portata di tutti.

Passiamo alla trama, il manga è ambientato a bordo di una lussuosa nave da crociera, la "Blue Heaven", il capitano di bordo sceglie di soccorrere una piccola imbarcazione, che sembra aver subito un attacco da qualcuno. Dalla imbarcazione vengono tratti in salvo solamente due uomini, uno in terribili condizioni ed un altro che sembra non aver subito alcun tipo di danno. Scopriranno solamente dopo alcune ore che l'individuo privo di ferite in realtà è un assassino, che a sangue freddo ha sterminato l'intera imbarcazione. Da quando si risveglia l'oscuro individuo, all'interno della Blue Heaven nascerà il completo caos, che sfocerà in un vero e proprio massacro.

Il manga a mio avviso è qualcosa di originale ed unico, e mi sento di consigliarlo a tutti gli amanti di seinen violenti e a tutti i fan del maestro Tsutomu Takahashi, uno dei migliori mangaka contemporanei!


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Dartes

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
"Blue Heaven" è un manga edito, solamente in patria, dalla famosa Shueisha a partire dal 2002. Il manga in questione porta la firma del grande autore Tsutomu Takahashi: autore che, dopo questo piccolo capolavoro (unito ovviamente alle altre sue opere), è diventato uno di quelli che prediligo. È sempre stato in grado di dare vita a storie geniali e sempre pienamente originali, sotto tutti i più svariati aspetti. Questa fantastica opera, che si compone di soli tre volumi, ne è la prova evidente.
Takahashi è noto specialmente per le opere seinen; proprio come "Blue Heaven".

La trama è innovativa e molto interessante: assolutamente ideata dall'inizio alla fine dall'autore, che, come si può facilmente notare, non ha preso spunto da nessun'altra opera.
Il tutto si svolge sulla Blue Heaven (da cui è tratto il titolo), ovvero la nave da crociera più lussuosa al mondo. È fornita di personale in ogni dove, e risulta una nave d'elite, dove si imbarcano per lunghe vacanze solo le persone più ricche e con grandi possibilità economiche. Un giorno, il comandante avvista un peschereccio che ha precedentemente dato l'allarme con un razzo per chiedere aiuto: quindi manda un team in soccorso degli eventuali sopravvissuti. Nella piccola nave in rovina trovano solo due uomini, in un ambiente alquanto suggestivo, visto che presentava tracce di sangue e cadaveri. Una volta accolti sulla nave e curati, uno dei due, dopo essersi ripreso dallo shock, racconta all'equipaggio che l'altro uomo ritrovato in fin di vita è in realtà un pericoloso assassino, spietato e brutale; colui che ha attuato la strage nel peschereccio.
Così l'intera nave sprofonda nel caos, ma non solo per il sadico e addestrato assassino; infatti ben presto emergeranno nuovi personaggi alquanto particolari, che non hanno nulla da invidiare al tizio precedentemente invitato a bordo.

Ci tengo a dire che si tratta di un vero e proprio capolavoro. La storia in sé è semplicemente geniale ed innovativa, a partire dalla particolare ma entusiasmante ambientazione, ovvero la fantastica ma tenebrosa Blue Heaven, che si appresta bene a seguire i più svariati sviluppi. È rientrante nella piena tipologia seinen, in quanto gli eventi mostrati potrebbero turbare i bambini e i deboli di cuore. Le scene sono molto forti e sanguinarie, ma ben più terribili sono le idee di base da cui parte il futuro scempio a bordo dell'imbarcazione. La storia è molto lineare e facilmente seguibile; un po' meno le pazze idee dei protagonisti. La cosa interessante è il continuo riferimento ad avvenimenti storici, che acquisiranno successivamente un ruolo molto importante, forse addirittura sullo stesso livello del protagonista. Tutti i personaggi che compaiono sono accattivanti e, soprattutto, mentalmente instabili; proprio per questo gli sviluppi prenderanno vie impensabili, esattamente come i loro ragionamenti. I disegni si adattano totalmente al genere, e si presentano molto realistici, lasciando trasparire le emozioni, sia negative che positive, dei personaggi.

Sicuramente non è un manga che si adatta a tutti i palati, in quanto è un'opera molto particolare e facilmente disprezzabile: non è sicuramente un manga leggero da leggere come passatempo, ma, anzi, abbastanza impegnativo.


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DaisukeKatashi

Volumi letti: 3/3 --- Voto 10
"La nostra nave si trova in pericolo a causa di un terrorista asiatico. Se quest'uomo non verrà eliminato, il viaggio non potrà considerarsi sicuro. Questa nave è come il mondo. Anche se un idiota possedesse armi nucleari e volesse distruggere il mondo, l'umanità non potrebbe abbandonare il pianeta. Nel mondo se ci fosse una sola persona violenta, la soluzione sarebbe chiara: ELIMINARLA!" - Galph

INTRODUZIONE
Blue Heaven è un manga ideato dal geniale Tsutomu Takahashi, noto per altre sue opere come "Jiraishin", "Alive", la serie dedicata a "Skyhigh", "Detonation Island" ed altre opere minori. Tsutomu Takahashi è riuscito tra il 2002 ed il 2003 a sfornare la sua opera in tre volumi, per questo piccolo capolavoro seinen. Il manga è stato pubblicato, come detto poco fa in tre volumi targati Shueisha. In Italia il manga è ancora inedito, ma spero in una pubblicazione da parte o della Gp Pubblishing (che attualmente sta pubblicando "Detonation Island", sempre di Tsutomu Takahashi) o da parte della J-Pop (anche se la vedo difficile). Il manga è consigliato unicamente ad un pubblico adulto.

TRAMA
La trama di questo drammatico seinen si sviluppa all'interno di un'enorme, quanto lussuosa nave da crociera, la famosa "Blue Heaven". A metà del viaggio, verrà ritrovata una imbarcazione in terribili condizioni, il capitano di bordo decide di mandare alcuni sottoposti a soccorrere coloro che si trovavano all'interno della piccola imbarcazione. Tra sangue e oscurità, vengono tratti in salvo 2 uomini, il primo in fin di vita, mentre l'altro apparentemente svenuto, senza segni di contusioni. Solamente dopo il racconto dell'uomo in fin di vita, scopriranno di aver portato in salvo sulla loro crociera uno spietato quanto brutale assassino. Inesorabilmente inizia un lento massacro che sfocerà in una e vera e propria guerra per la sopravvivenza. Chi è questo terribile assassino? Perché uccide?

CONSIDERAZIONI
Ho sempre amato i manga violenti, cattivi e brutali e questo manga fa parte tra questi. Tsutomu Takahashi è riuscito in tre volumi a creare un piccolo capolavoro. Trama suggestiva, travolgente, quanto brutale e cruda. Il tratto oscuro del maestro riesce a far vivere il terrore all'interno della "Blue Heaven". Se cercate un manga forte di contenuti, questo "Blue Heaven" è perfetto per voi. Invece se siete coloro che criticano i manga violenti dando voto 1, non vi consiglio di leggerlo (in quanto abbasserete solamente il voto di questo fantastico manga). Quindi in poche parole questo manga è un piccolo gioiellino, godibile solamente per pochi. Il voto finale è 10.


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M3talD3v!lG3ar

Volumi letti: 3/3 --- Voto 7,5
Il talentuoso mangaka Tsutomu Takahashi, rinomato anche per lavori quali "Sidooh" e "Skyhigh", propone nel 2002 una bella serie in tre volumi la cui lettura, pur non raggiungendo una condizione di irrinunciabilità, si rende capace di offrire un'esperienza a dir poco intensa, abbastanza originale e, soprattutto, davvero intrigante dal punto di vista della trama.
Basti evidenziare che l'intero corso delle vicende prende luogo su una nave da crociera, la migliore al mondo, la celeberrima "Blue Heaven", e che questo "paradiso blu" si trasformi, nel giro di poco tempo, in un inferno rosso di sangue.

Convulse sequenze d'azione, violenti omicidi e riflessioni storico/politiche di natura prepotentemente fredda e di richiamo all'attualità, costituiscono ciò che è in sostanza un valido esempio di thriller psicologico d'azione, certamente adatto ad un pubblico adulto.
Il tono dei contenuti è violento quanto basta a rendere l'atmosfera angosciante e spesso deprimente: tematiche come il razzismo, la guerra, la morte, non hanno timore di rivelarsi esplicitamente, del resto una certa aria di scetticismo nei confronti dell'indole umana aleggia su tutta l'opera.
Ad abitare lo scenario claustrofobico di "Blue Heaven" vi sono vari personaggi, ottimamente caratterizzati, alcuni dei quali allucinanti, squilibrati, o erroneamente insospettati. La trama presenta tuttavia anche soggetti molto più comuni, e sono alla fin fine questi a riportare alla luce un minimo di sensibilità e di speranza all'interno delle vicende.

Parlando di caratterizzazione, non si può fare a meno di elogiare lo stile di disegno, molto maturo, che ritrae i suddetti personaggi con tutte le appropriate particolarità, e che rievoca lo stampo tipico dei fumetti occidentali.
Alcune tavole lasciano davvero basiti per la portata dei dettagli, sempre elevatissima, di volti, utensili, spazi chiusi e (raramente) aperti e oltretutto per la gestione magistrale dei chiaroscuri.

A mio avviso quest'opera merita più di un occhio di riguardo, per giunta l'avvio fulminante delle vicende non concede nemmeno un attimo di distrazione o tanto meno di noia: in poche parole, i primi capitoli trascinano il lettore a fremere fino al gustarne la conclusione.