logo AnimeClick.it


Tutte 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10


 0
Mikoto

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Moyoco Anno è un'autrice davvero in gamba e meritevole che ho scoperto recentemente con il bellissimo Sugar Sugar Rune e questo carinissimo Jelly Beans, opera in 4 volumi edito ormai dalla defunta Play Press.

Il manga racconta della crescita di Mameko Endo, inizialmente una quattordicenne come tante, che ha il sogno di diventare una stilista.
Non si tratta di un capolavoro ma di un titolo senz'altro consigliabile a un pubblico eterogeneo e anche a chi non ha apprezzato le serie più dure e ciniche di questa mangaka, per la leggerezza e l'abilità con cui il tutto viene narrato.

La scansione della storia in mini-capitoli rende la serie godibile e scorrevole, mai noiosa né frettolosa, almeno per quanto riguarda il tema portante del fumetto: la crescita, come detto prima, di Mame.
Il racconto del sogno di quest'adolescente è appassionante, realistico e con un leggero tocco di cinismo, condito infine, dalla dolcezza del primo amore. Amore che viene narrato verosimilmente, con tutti i dubbi e gli atteggiamenti tipici di quest'età, senza eccessi o stucchevolezze di sorta. I cambiamenti dei personaggi, pur molto evidenti, sono quindi motivati e, a dispetto della brevità dell'opera, graduali.
Il difetto dell'opera, invece, risiede in alcuni comprimari e personaggi secondari, purtroppo un po' troppo sacrificati, nonostante le diverse potenzialità a livello narrativo. Come conseguenza di questa pecca, alcune scene e situazioni non riescono ad essere incisive quanto dovrebbero. Per fortuna, queste défaillances non compromettono assolutamente la lettura.

L'aspetto migliore e davvero degno di nota del fumetto resta, però, senza alcun dubbio, il disegno: potrà non piacere il chara design, ma non si potrà non rimanere meravigliati dalla cura spesa nella costruzione delle tavole e da tutti i dettagli inseriti dall'autrice, in particolare durante le "visioni" della protagonista. E' davvero un peccato non aver potuto godere delle pagine a colori nell'edizione nostrana: avrebbero reso certamente giustizia a questa grafica favolosa e di sicuro impatto.

Per concludere, Jelly Beans resta quindi un manga delizioso e consigliatissimo, più maturo della media, ottimamente disegnato e anche l'ideale per conoscere o riscoprire Moyoco Anno.


 8
Melany

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Molti associano il nome Moyoko Anno al noto regista Hideaki Anno, colui che ha creato anime celebri come 'Neon Genesis Evangelion' e 'Nadia il mistero della pietra azzurra'.
Il successo che ha raggiunto l'autrice non è da accreditare al marito, sarebbe sbagliato affermare il contrario, chiunque abbia letto uno dei suoi manga può accettarsene. Moyoko Anno è stimata per la varietà delle sue storie, sempre diverse e riconoscibili tra loro, abile sia a sceneggiare storie leggere sia quelle più impegnative, e lo stile personalissimo la rende speciale nell'attuale panorama fumettistico.
'Jelly Beans' fa parte delle opere leggere. Il titolo prende nome da caramelle di colori e gusti assortiti, ed è anche ii marchio di vestiti della protagonista. Composto da quattro volumi, la storia inizialmente pare confusa e frivola, ma in realtà è un manga che riserva molte sorprese.

Mameko Endo è una quattordicenne, non particolarmente bella, che sogna di diventare una modella. Vive in campagna e ama vestirsi elegantemente.
A Tokyo s'imbatte in due modelli famosi di nome Miri e Hikaru; quel fortunato incontro fa nascere in Mame il desiderio di creare vestiti, infatti si rende conto che la sua vera evocazione è diventare una stilista, apprezzata e acclamata da tutti. Di certo non le manca la determinazione e la creatività per sfondare. Comincia così a percorrere la propria strada per costruirsi un futuro brillante e pieno di soddisfazioni.

Vedere con gli occhi di Mame il mondo della moda è un'esperienza molto dolce, divertente e piacevole. La protagonista trascina il lettore in un mondo surreale, colorato e fantastico. Leggere queste pagine mette di buon umore, merito anche del carattere allegro, energico e carismatico di Mame. Come personalità Mame ricorda molto un'altra eroina adorabile della Anno, ossia Chocolat da 'Sugar Sugar Rune'.
Mentre la protagonista è ben caratterizzata, i comprimari purtroppo sono piuttosto anonimi se paragonati a Mame, anche se presentano tutti una connotazione psicologica curiosa. Naturalmente non si trovano riflessioni o introspezioni come quelle presenti in 'Hataraki Man' e 'Happy Mania', però si percepisce tanta nostalgia di quei quattordici anni: quando si avevano tanti progetti diversi da fare e disfare, con le tipiche indecisioni e incertezze e la voglia di migliorarsi sempre di più e di capire chi si è e cosa si vuole realmente. Tutto ciò viene rappresentato nel manga in maniera positiva e fluida.
La grafica è favolosa, in 'Jelly Beans' la mangaka adopera uno stile delizioso, che si evolverà ulteriormente avanzando di volume in volume. I look dei personaggi sono accurati, distinti nonché accattivanti.
La trama non è originalissima, ma è gradevole da seguire, soprattutto è interessante notare la progressiva crescita della protagonista. In quattro numeri vengono narrati gli anni delle medie di Mame fino a quando frequenta l'istituto professionale, proseguendo anche oltre. Ciò può comportare un senso di frettolosità, disorientamento e superficialità, ma è tutto ben strutturato malgrado i grandi salti temporali. Poi ho trovato il finale davvero carino e per niente forzato.

Per quanto concerne l'edizione Play Press, ohibò, devo constatare che è davvero pessima per come il manga è stato stampato, poiché l'inchiostro utilizzato è troppo scuro, rende i contorni spessi e copre le linee peculiari del disegno. Inoltre i dialoghi spesso escono dai balloon e la carta fa abbastanza pena; perlomeno la rilegatura è buona.
Per concludere, il target di 'Jelly beans' è quello degli adolescenti, ma a differenza di molti shoujo non si basa sulle storie d'amore tra i banchi di scuola o di triangoli amorosi tipici del genere, bensì racconta la crescita e i sogni di una ragazza in quella fase della vita. Ai fans di Moyoko Anno, il manga piacerà di sicuro, ma può essere apprezzato anche da chi non ha gradito le sue altre opere, dal momento che ci troviamo dinanzi a una delle autrici più versatili e professionali degli ultimi tempi.


 1
dany87

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Mameko Endo è una ragazzina di seconda media, il cui sogno è quello di diventare una modella. Ben presto le sue aspirazioni verranno infrante proprio dal debutto come modella della sua compagna di classe Midori, nonché ragazza più carina della scuola. Mame finisce così per buttarsi su quello che alla fine è il suo talento: creare vestiti. A leggere la trama è difficile non pensare a un confronto con il ben più famoso Cortili del cuore e la sua protagonista Mikako, ma a parte le protagoniste che vogliono diventare stiliste le similitudini finiscono qui. Ciò che contraddistingue Cortili del cuore è una protagonista forte e determinata, un folto cast di comprimari ben caratterizzati e una notevole attenzione alle questioni sentimentali. In Jelly Beans invece tutto questo è praticamente assente: Mame non sa ancora quello che vuole dalla vita, la caratterizzazione dei coprotagonisti è appena accennata e le questioni di cuore, anche se presenti, rimangono in secondo piano. All'inizio del primo volume Mame non è altro che un'adolescente superficiale e volubile, le cui creazioni risultano essere piuttosto goffe e spesso anche dei completi fiaschi. Ma nel corso dei 4 volumi assistiamo alla sua crescita, matura sul piano psicologico e sentimentale, diventando più determinata e acquisendo maggiore tecnica nella creazione dei vestiti. Il punto forte dell'opera sono i sogni ad occhi aperti che Mame fa quando ha un'improvvisa ispirazione per gli abiti, Moyoko Anno realizza splendide illustrazioni che immedesima il lettore nelle fantasie della protagonista e gli fa venire voglia di provarle sulla propria pelle.

Un'altra particolarità della storia è di essere composta da capitoli piuttosto brevi, di soli 8 pagine. Ciò non penalizza la narrazione, che risulta piuttosto fluida, se non fosse per le numerose illustrazioni di inizio capitolo non ci si accorgerebbe neanche che i capitoli sono così brevi. Inoltre i 2 modelli con cui Mame fa amicizia nel suo primo viaggio a Tokyo, Miri e Hikaru, sono i protagonisti di un opera precedente di Moyoko Anno, Jelly in the Merry-go-round.

Jelly Beans è apparso per la prima volta in Italia sulla rivista mensile Yatta, per poi essere pubblicato in volumi monografici. Purtroppo l'edizione Play Press non è delle migliori, giusto la rilegatura degli albi è fatta come si deve (non c'è il rischio di trovarsi pagine svolazzanti per la stanza), ma per tutto il resto si salva ben poco. La carta usata è abbastanza spessa da non essere trasparente ma tende al giallognolo mentre quella usata per le copertine risulta piuttosto sottile. La vera nota dolente è la qualità di stampa: le pagine in cui il nero è prevalente abbondano e nella maggior parte di queste o il nero non è uniforme o macchia la pagina adiacente. Tutto sommato non si trattano di difetti che precludono il lettore di gustarsi l'opera ma di certo penalizza coloro che ricercano un minimo di qualità anche in un'edizione economica.

Jelly Beans non è esente da difetti, quello che maggiormente risalta è che in 4 volumi vengono raccontati 5 anni di vita della protagonista e a volte si ha la sensazione che la storia vada avanti con l'acceleratore. Nel complesso rimane una storia deliziosa e piacevole da leggere, un volumetto tira l'altro. La mia valutazione sarebbe un bel 7,5 ma non potendo assegnare il mezzo voto la riduco a malincuore a un 7, considerando la qualità (scarsa) dell'edizione.