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MisterKun

Volumi letti: 4/4 --- Voto 4
"Dai, alla fine è carino"

Poi vai a dormire, ti svegli la mattina dopo e la prima cosa che pensi è: "ma che cosa ho letto?"
Questo stato confusionale è normale per un'opera che si legge praticamente tutta d'un fiato, che cerca di spingerti verso la conclusione solo per vedere come finisce. E tutto sommato ci riesce.
Solo che, se ci ripensi a mente fredda, tutto ciò che è successo è totalmente vuoto, privo di qualsiasi fondamento, illusorio addirittura.

È come se Scooby-Doo andasse in cerca di mostri e sotto la maschera del fantasma di turno, ci trovasse un vampiro che si trasforma in pipistrello vola via.

No. Semplicemente no.
Se siete in cerca di qualcosa che abbia il minimo senso logico, guardate decisamente altrove.
Voto: 4/10


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Andre₿₿

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Di seguito riporto la recensione scritta da me subito dopo aver finito di leggere quest'opera, parecchi anni fa ormai.

Il manga di per se è molto bello e intrigante, ma per niente horror o splatter, anzi, quasi l'opposto visto che a volte il sangue che viene raffigurato nelle varie scene 'splatter' è veramente poco, o meglio, per niente compatibile con un ipotetico parallelismo della stessa situazione nella vita reale... non che fosse questo il genere che ricercavo in questo manga, e infatti, ciò che stavo ricercando in esso ossia il thriller condito di mistero, lo rappresenta appieno, mentre il genere psicologico viene appena toccato, sfiorato nell'ultimo volume da parte di uno dei sei principali protagonisti, per giunta durante dei suoi ricordi, quindi senza coinvolgere direttamente il lettore durante lo svolgimento delle azioni, ma quando queste ultime si sono già concluse.
Peccato per quest'ultimo aspetto, anche se il manga nel suo complesso, alla fine, non ne risente, riuscendo appieno nel suo scopo.

Dopo aver parlato del genere, passiamo alla trama: come già detto e per non fare spoiler scendendo nei minimi dettagli della storia, il manga riesce appieno nel suo scopo secondo il mio parere, senza disperdersi nella banalità, erigendo una storia che, seppur partendo leggermente a rilento, riesce ad appassionare il lettore con disegni a mio dire veramente belli e curati nei minimi dettagli, forse con qualche pecca qua e là.
I colpi di scena sono ben piazzati, come i movimenti dei singoli protagonisti, curati in modo tale che ognuno di loro con il susseguirsi degli avvenimenti incominci a sospettare inevitabilmente del proprio compagno, credendo che in lui si celi la figura del lupo. L'unica pecca si rivela nel volume conclusivo, il quarto, non tanto per la scoperta del colpevole, il quale si rivela alla fine grazie ad un colpo di scena che io trovo veramente ben fatto, ma principalmente per le motivazioni dello stesso per gli omicidi compiuti.
Rimangono però inspiegati molti fatti, incongruenze e dubbi riguardanti il lupo, riguardanti soprattutto a come è riuscito a fare ciò che ha fatto, fatti che solamente grazie ad alcuni ragionamenti e forzature si riesce ad arrivare a una risposta.

In conclusione, sconsiglio la lettura di questo manga a chi cerca un genere horror/splatter, o una lettura piena di colpi di scena mozzafiato qua e là, in quanto io non ne ho visto molto nè dell'uno nè dell'altro; dato che quello cercavo non era quello, il mio giudizio finale non ne rimane influenzato.
Consiglio la lettura invece a chi vuole leggersi un piacevole thriller ben riuscito, seppur non ottimo, pieno di sospetti e di dubbi che si insinuano nella mente, proprio come il titolo della serie in questione. Il mio voto conclusivo sarebbe stato un 7,5/10 che sarebbe poi diventato tranquillamente un 8 se non per il finale un po' buttato lì, che per questo scende comunque ad un meritatissimo 7. Ciò non vuol dire che non mi sia piaciuto, anzi, ma dato che questa rimane pur sempre una recensione, devo dare il mio voto con un giudizio critico ed oggettivo.


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Hatake Rufy

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
“Doubt” è un manga shounen ideato da Yoshiki Tonogai, che ci propone un thriller psicologico molto intrigante e ben realizzato. I disegni sono molto carini e mi piace quel tocco in più che rende l'ambientazione cupa e per me particolarmente apprezzabile. La trama vede protagonisti un gruppo di ragazzi che si incontrano di persona dopo aver partecipato a un gioco virtuale, il "Rabbit Doubt". Questo gioco prevede un gruppo di conigli con all'interno nascosto un lupo travestito, che a ogni turno uccide una preda finché non viene smascherato. Ma il gioco sarà ben presto il motivo di eventi inaspettati e tragici per i nostri protagonisti.

Aspetto interessante della storia è quello psicologico, visto che ognuno dei partecipanti “Conigli” incomincerà a sospettare degli altri arrivando a indebolire il gruppo e favorire pertanto il “Lupo”. Ma è il mistero ciò che rende più intrigante la storia, perché noi stessi saremo i primi a cercare di capire chi possa essere il lupo travestito: l’unico modo per capirlo è ovviamente arrivare al finale, che per quanto mi riguarda ho trovato davvero molto bello e adeguato, seppur con qualche “increspatura”, cosa che tuttavia non pregiudica il voto finale. Consiglio quindi di leggere questo manga, se vi piace il genere, perché sarà in grado di appassionarvi fin dalle prime battute.


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Frappèall'insalata

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
"Doubt", oltre a essere un horror, è un thriller, e come ogni thriller che si rispetti presenta una trama che attira l'attenzione. I personaggi sono tutti dei partecipanti ad un gioco molto in voga al momento, il cui scopo e quello di trovare l'assassino in mezzo a loro. Purtroppo per loro l'assassino è reale e se non scoprono chi è rischiano seriamente di morire.
La trama, come riassunta qua sopra, è molto scorrevole e chiara. Nel corso della storia non manca la suspance che, grazie ai colori scuri e agli sfondi macabri, riesce a rendere al meglio l'atmosfera.
I personaggi sono semplici sia alla vista che di carattere e questo è un po' controproducente perché non riescono a rimanere impressi.
Comunque, nonostante la leggera piattezza dei personaggi, il manga rimane interessante, almeno prima del finale: durante tutto il corso degli eventi speravo in una spiegazione seria e razionale delle vicende avvenute, ma alla fine le mie aspettative sono state spazzate via e sepolte sotto strati di assurdità come un castello di carte in una tempesta di sabbia. La conclusione è del tutto inadatta e troppo fantasy per il clima che si era creato e il finale aperto costringe i più curiosi a continuare con la seconda serie.
Insomma tanto bello all'inizio e con delle belle premesse, ma sul più bello è crollato tutto.
Per concludere, vedendo che il gradimento di questo tipo di manga è molto soggettivo, ne consiglio la lettura. Il mio voto è più che sufficiente. Non me la sento di dare un sei perché dopotutto era interessante.


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Evicenda

Volumi letti: 4/4 --- Voto 2
Preso da queste maschere in copertina e da una trama che mi affascinava, ma soprattutto dopo aver finito da poco quello spettacolo di "Hotline Miami", mi sono lasciato esaltare, viste le maschere di coniglio in una bella copertina... non l'avessi mai fatto.

Parto subito con il voto: 2,5.

Gli unici punti positivi sono l'edizione J-Pop che come sempre è ottima: densità cartacea buona, prime pagine a colori, sovraccoperta abbastanza ben riconfigurata con il volume e il bel format dimensionale; personalmente ho apprezzato il ritmo "infuso" dall'autore. I disegni anche sono tutto sommato belli, e le inquadrature sono piacevolmente versatili. Stop: personalmente finisce tutto qui.

Per il resto è un prodotto puramente commerciale, nient'altro. Il finale in un piccolo spoiler "è insensato", un cattivo mix/copiatura fra "The Cube", "Saw" e "Scream". La trama è relativamente incalzante all'inizio: in poche parole è presente un gioco interattivo su applicazione in Giappone chiamato Rabbit Doubt: all'interno di un gruppo di conigli vi è un lupo che uccide volta per volta i conigli. Bisogna capire chi è il lupo il prima possibile. I nostri personaggi Yuu, Mitsuki, Rei, Hajime, Eiji e Haruka si ritroveranno apposta per vedersi dal vivo. Risultato? Finiscono in una specie di struttura labirintica e da lì il gioco si trasforma in realtà.

Ripeto, la narrazione è scorrevole, ma il contenuto è "per carità". La storia, che poi è basata tutta sul finale, è forzatissima a dir poco, in un finale per certi aspetti anche abbastanza infantile. Non vi è nulla di originale in "Doubt" e nulla di bello, o così apprezzabile. E' un prodotto scritto e disegnato per essere esclusivamente venduto(non è un errore, ma in questo caso è solo questo il fine): non trasmette, sempre a mio avviso, nulla. è puramente commerciale, ma su livelli molto, molto bassi.

Mi dispiace, ma non riesco proprio a consigliarlo a nessuno: è tra i manga più brutti che abbia mai letto.


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Hyogaki

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Un manga breve che non annoia; devo dire che questo "Doubt" non mi ha per niente deluso, con una buona trama che invoglia alla lettura dal primo all'ultimo capitolo. Le ambientazioni sono ottime, degne di un vero film horror, riescono a creare il giusto equilibrio tra suspance e inquietudine.
Buona anche la caratterizzazione dei personaggi, l'autore riesce a gestire il giusto numero di personaggi nell'arco di tutti e quattro i volumi, presentandone e caratterizzandone la maggior parte già nel primo capitolo.
L'unica note dolente di questo manga sono i disegni, non sempre all'altezza della situazione, ma per quanto riguarda le scene statistatiche, anche con elementi gore, sono più che sufficienti.
La trama inizialmente, anche se interessante, non offre molti spunti originali, ricordando molto da vicino film come "Saw". Il finale invece è ricco di colpi di scena, originali abbastanza da non essere di facile intuizione; anche in questo caso però la trama mi ha ricordato un film, "Oldboy" di Park Chan-wook, quindi non si può ancora parlare di originalità pura.

In definitiva consiglio questo manga agli amati del genere che cercano una storia breve ma comunque interessante, senza troppe pretese. Sconsigliato invece a chi cerca un'opera profonda, che dia spazio a qualche spunto di riflessione o con disegni dal tratto ricercato.


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v3kk1

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Da fan di "Lupus In Tabula" sono stato molto felice nello scoprire dell'esistenza di un manga basato sul gioco, e dopo averlo letto sono pienamente soddisfatto.

Pro:
- atmosfera tenebra e suggestiva;
- tanti colpi di scena;
- splatter nella giusta quantità;
- personaggi interessanti.

Contro:
- disegni davvero poco precisi, spesso non si capisce quello che succede.

<b>ATTENZIONE: il seguente paragrafo contiene SPOILER</b>
Trama voto 8:
Ricca di colpi di scena e imprevedibile, procede senza filler, spedita, non facendo mai perdere l'interesse del lettore.
Ho visto che il finale a molti non è piaciuto, a me invece ha soddisfatto appieno, se davvero il lupo fosse stato il dottore come pensavo sarei rimasto un po' deluso.

Personaggi voto 8:
Mi sono piaciuti praticamente tutti, nessuno, si mostra per quello che davvero è, tutti fingono e sta a te capire cosa nascondono sotto la maschera.
Yu è stato un po deludente, il classico protagonista shonen, Mitsuki decisamente meglio ma anche qui si poteva fare un lavoro decisamente migliore, i miei preferiti sono stati Hajime, riuscito a sorprendermi più di una volta, Rei, anche lei imprevedibile, e Haruka, dotata di una grandissima forza di volontà.

Disegno 6,5:
Carini ma c'è decisamente di meglio, e molto poco precisi come detto sopra.

Lo consiglio a tutti gli amanti del thriller psicologico, alla "Saw" per intendersi, a quelli che amano storie corti ma ben gestite con una buona dose di suspense, ma senza esagerare, è pur sempre uno shonen.


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Rumiko

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Sei ragazzi - tutti partecipanti ad un gioco online chiamato Rabbit Doubt - si incontrano finalmente di persona, ma perdono improvvisamente conoscenza e si ritrovano in un edificio abbandonato, con delle grandi maschere da coniglio, scoprendo subito che una dei componenti è stata uccisa. Proprio come nel gioco, tra i conigli si nasconde un lupo: se riusciranno a scoprirlo, saranno salvi; altrimenti, moriranno tutti.

Questo manga è stato definito la versione giapponese di Saw L'enigmista (secondo alcuni un pregio, per altri un difetto). Certamente, ne prende grande spunto, ma riesce a sviluppare la trama in modo originale.

La brevità dell'opera (appena quattro volumi) consente di mantenere una suspense molto alta, incollando il lettore alle pagine e accrescendo costantemente il suo desiderio di comprare il tankobon successivo. A mio avviso, ciò riesce meglio che nel sequel - Judge - in cui si riscontrano alcuni punti morti.
Certo, la brevità comporta anche una analisi poco approfondita dei personaggi, i quali sono comunque tutti ben definiti da un punto di vista psicologico e caratteriale.
I disegni sono buoni, ma alle volte leggermente confusionari. Complessivamente, però, restano comprensibili e piacevoli.
L'edizione J-Pop è molto curata, ben tradotta, con sovraccoperta e pagine iniziali a colori in carta patinata e con un buon rapporto qualità-prezzo.

Il finale ha diviso molto i lettori, rappresentando per alcuni il punto dolente di tutta l'opera. E' un finale assurdo? Non la metterei in questi termini. Certamente, vola un po' troppo alto:si poteva fare di meglio. Tuttavia, pur nelle sue esagerazioni, riesce a non essere banale, prevedibile e a lasciare un senso di sorpresa e soddisfazione in chi legge. Non lo considererei negativo, dunque, pur con tutte le riserve del caso.

Concludendo, credo che Doubt sia un buon manga, molto adatto a chi ama il thriller e - a mio avviso, e contrariamente alla maggioranza dei giudizi - migliore del suo sequel.


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Juri88

Volumi letti: 4/4 --- Voto 3
Quando ho letto la trama di questo manga ero dubbioso se comprarlo o meno perché mi sembrava un mix di elementi già visti e rivisti in film e libri. Visto però il ridotto numero di volumi gli ho dato fiducia e ho comunque optato per l'acquisto. Grave errore!

Partiamo dal reparto grafico. Il tratto è semplice e sufficientemente dettagliato e se non fosse per qualche difetto che ora andrò a spiegare non mi sarebbe affatto dispiaciuto. Tanto per cominciare in più di un'occasione le tavole risultano confusionarie e bisogna proseguire di un paio di pagine per capire cosa è realmente successo. Ma com'è possibile? Disegni chiari sono fondamentali per potersi godere un manga. Alcune di queste tavole poi, come quelle che rappresentano dettagli dell'ambiente o di elementi, sono totalmente "inutili", fatta eccezione per quelle utilizzate per i cambi di scena. Suppongo che il loro obiettivo fosse quello di alimentare la suspence e l'ansia claustrofobica; peccato che ciò non avvenga. In più di un caso sembrano piazzate li giusto per riempire un po' di spazio.

Passiamo alla trama. Come ho già accennato essa non presenta nulla di innovativo, troviamo un accozzaglia di elementi "rubati" da film e libri horror/thriller. Nonostante questo, l'idea di base poteva risultare interessante, si poteva realizzare una rivisitazione di questi elementi sviluppandoli in una nuova e differente chiave di lettura. Insomma, avrebbe potuto avere del potenziale. Peccato che ciò non avvenga. L'incipit non è male, anzi, risulta interessante e apparentemente coinvolgente ma la storia viene poi sviluppata in maniera brutta e piuttosto banale, succede tutto quello che ci si aspetta da un racconto di questo tipo: dalle persone che vengono lasciate da sole, alla scoperta che i protagonisti apparentemente sconosciuti hanno in realtà dei legami, passando per l'ovvio sospetto verso il protagonista che permette di rendergli le cose più difficili e perdere un po' di tempo. L'unico aspetto positivo della trama è che risulta consistente, non c'è nulla fuori posto e il cerchio si chiude completamente alla fine spiegando ogni cosa, anche se lo fa fornendo, in alcuni casi, motivazioni al limite dell'assurdo ma plausibili.

Per quanto riguarda la narrazione, la lettura del manga scorre tranquillamente anche se risulta parecchio piatta, non c'è tensione e si fatica ad immedesimarsi con i personaggi (Anche a causa di certi loro comportamenti totalmente irrazionali). Dal punto di vista investigativo è in grado di farti sorgere qualche dubbio anche se vi assicuro che la prima idea che vi sarete fatti sul colpevole sarà proprio quella giusta, almeno a me è capitato questo. Un aspetto poi che ho particolarmente odiato di questo manga è il seguente: per l'autore un colpo di scena si costruisce semplicemente con una faccia sconvolta e una frase in grassetto. Infatti succede che anche un fatto ovvio e banale viene quasi presentato come un colpo di scena, prendiamo ad esempio quando va via la luce: frasi in grassetto tipo "Ma come... Eppure prima si è accesa" e poi "I fili sono stati tagliati? Ma perché ha fatto una cosa così. Forse... Per uccidermi?" il tutto condito con facce sconvolte e stupefatte. Ma è una presa in giro? E' stata tolta la luce (Cosa ovviamente immancabile in ogni racconto horror) e ci viene presentato questo fatto come un evento totalmente imprevisto e assurdo, la stupidità poi del personaggio è qualcosa di totalmente inconcepibile.

Sui personaggi non mi esprimo oltre perché mi pare di aver già detto tutto: poco caratterizzati, stupidi, irrazionali in ogni loro azione e decisione. Impossibile immedesimarvici.

Insomma per concludere posso dire che questo manga è un ricettacolo di difetti. Disegni a tratti incomprensibili e inutili, pessima trama accompagnata da una narrazione piatta e inguardabile, personaggi insignificanti e tanta prevedibilità. Bocciatissimo!

Ero tentato di comprare Judge ma credo lo lascerò sullo scaffale dato che il modo in cui questo autore narra una storia proprio non mi dice nulla.


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Zenzero

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
Da buon masochista ho riletto da poco "Doubt" giusto per vedere se le mie impressioni iniziali erano fondate o meno, e devo dire che la mia opinione è cambiata leggermente, in peggio, anche se già tempo fa non mi aveva entusiasmato troppo.
Salvo giusto i disegni, che trovo fantastici e l'incipit iniziale, che rimanda molto a due film stupendi come il primo "Saw" e "Identità sospette".
Dopo averci presentato i giovani sfortunati nel primo capitolo (dei quali non ci perviene praticamente nulla della loro vita passata e presente fino ai capitoli conlusivi) e averli portati "dentro il gioco reale" si avvia la trama, frenetica in senso positivo: inizialmente si ha come la sensazione di stare isolati dal mondo ed il sapere che all'interno, tra gli stessi ragazzi vi sia un lupo (assassino) fa sì che la trama parta spedita e che le menti dei vari protagonisti siano colme di dubbi. Successivamente non si riesce tuttavia a coinvolgere il lettore, sia per alcune spiegazioni banali sia per la scontatezza di alcune situazioni.
Il fondo però deve essere ancora toccato, quindi col passare dei capitoli, che bene o male si lasciano leggere, senza però nemmeno lontanamente entusiasmare, si arriva al finale, che presenta due colpi di scena. Il primo è talmente scontato come un bambino la cui prima parola è stata babbo/papà o mamma, il secondo invece lo è meno e non ce lo si aspetta, ma proprio perché è un colpo di scena stupido che fa cadere fin troppo in basso un manga che anche coi difetti sopraelencati arrivava a stento alla sufficienza.
In definitiva posso solo consigliarvi di evitare di perdere mezzora per leggere questi 4 volumi, io col senno di poi sono sicuro che avrei trovato qualcosa di più interessante da fare.
Se un giorno sarà fatto un adattamento anime, o un film, con degli accorgimenti alla trama, penso invece che i suoni ed i silenzi possano aiutare non poco a renderlo inquietante e coinvolgente al punto giusto, così che venga riscattata l'occasione persa.


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dawnraptor

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
Un buon manga psicologico non è facile a trovarsi. Chi si approcci a questo titolo si rassegni a continuare la sua ricerca: non troverà qui quello che vuole.

Un gruppo di ragazzi, che normalmente gioca a "Rabbit doubt" col cellulare, si incontra dal vivo e finisce per essere rapito e rinchiuso in una specie di magazzino degli orrori. Il gioco consiste nello scoprire chi sia, nella colonia dei conigli, il lupo travestito e, se non ci si riesce, il lupo ucciderà i conigli ad uno ad uno… Ora i giocatori cominciano a morire davvero!

In mezzo a disegni purtroppo a tratti approssimativi e in altri momenti anche troppo dettagliati - specie a sottolineare momenti splatter - si dipana una vicenda che sa di già visto al punto da costituire una presa in giro. Il lupo è talmente ovvio da essere immediatamente riconoscibile. Chi, come me, avesse letto "Dieci piccoli indiani" della Christie, non potrebbe farselo sfuggire nemmeno in un momento di ubriachezza acuta accompagnata da febbre a 40. E io, di solito, i colpevoli non li azzecco mai.

L'approfondimento psicologico, che dovrebbe darci il succo degli avvenimenti, è purtroppo limitato dalla brevità dell'opera e, dopo un'iniziale carrellata sui vari personaggi, si concentra molto alla fine e diventa anche pretestuoso.
Ci sono indubbiamente alcune scene e situazioni molto forti ed azzeccate, ma i dialoghi sono a tratti poco avvincenti e, pur se si riesce ad avvertire la pesantezza della situazione decisamente claustrofobica, la faccenda dei codici a barre alla lunga diventa un po' noiosa perché mal sfruttata, a volte poco chiara. E' chiaro che si tratta di un thriller con risvolti horror, ma i continui colpi di scena, velocizzati dalla brevità dell'opera, finiscono per generare un intorpidimento che ne limita l'efficacia. Il fatto che l'identità del lupo sia così ovvia non aiuta.

Sarebbero tutti difetti nel complesso non imperdonabili se, arrivati verso la fine, non si assistesse ad una serie di capitoli da far veramente cadere le braccia' per terra. La spiegazione della vicenda, arzigogolata e artificiosa, è decisamente stridente rispetto al resto dell'opera, e lascia in bocca un gusto molto amaro di presa per i fondelli. Devo invece dire che, tutto considerato, mi è veramente piaciuto il colpo di scena finale, perché perfettamente in linea con le assurdità appena lette. Ci sta bene, anche se avrei preferito un finale più definitivo, se così si può dire.

E' davvero un gran peccato, perché vicenda e ambientazione avevano i numeri per tirare fuori qualcosa di epico. Non è andata così. Insufficiente, sorry.


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Ais Quin

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Per certi versi il thriller psicologico è come il tubino nero: non passa mai di moda ed è adatto a qualsiasi occasione. Ma il tubino, di qualunque tessuto sia fatto, è per sempre, mentre questo particolare genere narrativo è destinato a rinnovarsi, a ramificarsi, a mischiarsi con qualcos'altro. Tra le tante sue branche che caratterizzano il panorama del fumetto giapponese moderno c'è quella a cui appartiene questo manga, che io chiamo "Giochi pericolosi per adolescenti nichilisti": ragazzi stanchi della vita costretti ad uccidersi l'un l'altro o ad allearsi per sconfiggere il grande burattinaio che si cela dietro ai vari collari esplosivi, alle telecamere e a qualunque altro mezzo gli consenta di fare di loro ciò che vuole. Sostanzialmente "Doubt" non è peggiore di tanti altri titoli di questo tipo, ma pecca di un'ingenuità che ne pregiudica la riuscita a dispetto della sua scioltezza.

Un nuovo gioco per cellulare impazza tra i giovani: si tratta di "Rabbit Doubt", il cui scopo è trovare l'intruso (lupo) all'interno del gruppo di giocatori (conigli). Cinque di loro, Yuu, Haruka, Eiji, Rei e Hajime, indicono un raduno per conoscersi al di fuori della community di partecipanti; a loro si unisce Mitsuki, amica d'infanzia di Yuu che però non si è mai cimentata in questo gioco. Uno di loro è un lupo sotto mentite spoglie intenzionato a rendere realtà l'incubo virtuale dei coniglietti, ma chi? E soprattutto, per quale motivo?

La premeditazione è una componente fondamentale del thriller psicologico, in particolar modo da parte dell'autore che, teoricamente, dovrebbe avere ben chiaro fin dall'inizio chi fa cosa e perché. Fino all'ultimo si ha l'impressione che Tonogai si stia semplicemente divertendo a vagliare le più disparate possibilità riguardo alla vera identità del lupo, ma non appena quest'ultimo si palesa per quello che è ci si rende conto che tra le informazioni apparentemente di poco conto che ci vengono fornite nei primi capitoli si cela, in realtà, la chiave del mistero. Il problema, semmai, è che è molto più facile risalire al colpevole che al suo movente, che mi è parso raffazzonato e ridicolmente sdolcinato per il contesto. A furia di menare il can per l'aia a suon di false piste, inoltre, lo spazio a disposizione, già di per sé esiguo, risulta assai mal gestito: molti interrogativi pratici rimangono insoluti, a meno di non voler ricorrere ad una specie di tappabuchi universale a cui non posso alludere esplicitamente in quanto motore immobile della storia.

Lo scavo introspettivo risente dell'estrema velocità alla quale si evolve - o finge di evolversi - la situazione, dando vita a personaggi generalmente poco curati o vagamente definiti. Yuu è il classico protagonista amorfo al centro di oscure trame per il cui coinvolgimento non meriterebbe il disturbo, un "eroe per scelta altrui" come ce ne sono tanti nei manga di questo tipo e non solo; Eiji è psicologicamente non pervenuto; Haruka e Hajime non riescono ad emergere a dispetto delle interessanti sottotrame che li vedono coinvolti; di Rei e Mistuki, infine, si tende a considerare soltanto il lato moe, al punto che eventuali loro profondità possono quasi dare l'impressione di essere fuori posto. Se è vero che uno di loro è il lupo, tuttavia, paradossalmente direi che costui o costei non è nessuno di loro, bensì un vero e proprio personaggio a sé stante che mi sarebbe piaciuto conoscere meglio.

Il tratto di Tonogai non mi ha impressionata granché; al contrario, mi è parso un ibrido tra vari stili di disegno con ben poca personalità. Quello con "Death Note" è forse uno fra i primi paragoni che si tende a fare in questi casi, al punto che si rischia di cogliere dei richiami che in realtà non esistono, ma qui c'è decisamente molto del manga di Ohba e Obata, soprattutto dal punto di vista grafico, e se più indizi fanno una prova il fatto che i capitoli siano ostentatamente intitolati con una sola parola non fa che avvalorare la tesi che non si tratti di un caso. Sia come sia, le tavole risultano gradevolmente dinamiche e d'atmosfera grazie a un uso intelligente di retini, effetti e sfumature, anche se ogni tanto farebbe piacere vedere qualcosa di nuovo o quantomeno non così inflazionato.

Nel complesso "Doubt" si lascia leggere e, per quel poco che dura, intrattiene debitamente il lettore, anche se personalmente non lo definirei un capolavoro del genere. Porto a 7 il mio 6,5 iniziale augurandomi che il seguito, intitolato "Judge", ponga rimedio ai difetti ivi ravvisati.


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beppequasar

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
Peccato.
Le premesse erano buone. Niente di eccessivamente nuovo: il solito gioco mortale dove ne rimane solo uno vivo ecc ecc. In questo caso la variante è che è presente un "lupo" che ha come scopo l'uccidere i "conigli". Non voglio dilungarmi sulla trama. Ma comunque l'inizio prometteva.

Parliamo prima del disegno e dell'edizione J-Pop.
Il disegno è buono. Chissà quanti assistenti c'hanno lavorato, ma non sapendo niente al riguardo, mi limito a giudicare il prodotto finito: soddisfacente.
Il volume è ben presentato. Costa 5,90€, che, se confrontato con le edizioni Planet Manga, risulta onesto. Le pagine poco trasparenti non fanno sclerare durante la lettura.
Il prodotto fisico in sé mi garba.

Passiamo alla trattazione.
L'inizio, non troppo chiaro, lascia presagire un grande flop, ma sembra riprendersi alla fine del primo volume. Ricco di colpi di scena e di elementi non immediati (i ragazzi, finiti in una casa sconosciuta, hanno dei codici a barre che aprono delle porte ma non è chiaro il chi, il come e il quando) l'autore lascia ragionare il lettore che facilmente tende ad immedesimarsi durante la lettura. I risvolti però non sono ottimi. Anzi. A volte buttati un po' così. Ma comunque ho visto di peggio.
<b>[INIZIO ELEMENTI SPOILERIZZANTI]</b>
La cosa che più rovina questo fumetto è la fine. Se infatti inizialmente la storia sembra mantenere un minimo di logicità razionale, la conclusione la fa cadere in un paradossale nonsense. Totalmente inconsistente. Cade quell'unico pilastro che teneva in piedi la trama: il realismo. In "Battle Royale" e "Btooom!" per esempio non c'è niente di sovrannaturale. Mirai Nikki, al contrario, lo premette evitando di stupire (in negativo).
In questo caso però l'elemento sovrannaturale sembra un elemento giustificatorio, che non fa altro che deludere le aspettative. Ci si aspettava mooolto di più. Un lettore si appassiona se riesce a credere veramente in quello che legge. E magari ce la può fare per tutta la prima parte di "Doubt". Ma la fine lascia basiti. Che amarezza.
<b>[FINE ELEMENTI SPOILERIZZANTI]</b>
Se volete leggerlo, fatelo pure. Ma magari fatevelo imprestare, non spendendoci soldi. 23,60€ possono sicuramente essere meglio investiti.


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Jirachi95

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
"Trova e uccidi il lupo travestito da coniglio, prima che sia lui a uccidere te e i tuoi simili".
Sei ragazzi, Yuu, Rei, Eiji, Haruka, Hajime e Mitsuki, vengono rapiti e rinchiusi in un edificio… la loro colpa? Apparentemente, quella di essersi incontrati dopo aver giocato a "Rabbit Doubt", un gioco per cellulari di moda in Giappone, in cui una persona (il lupo) si deve nascondere tra un branco di conigli (gli altri giocatori) e cercare di ucciderli tutti prima che venga scoperto. I protagonisti si ritroveranno quindi a giocarne una partita dal vivo, in cui il lupo (insospettabile tra i sei) ucciderà uno per uno gli altri protagonisti. La trama in se è molto semplice ma il mangaka riesce a svilupparla davvero in maniera ottimale; il primo volume parte un po' a rilento, ma poi gli altri sono molto buoni, con vicende e colpi di scena che si susseguono in maniera molto veloce, rendendo così la lettura mai noiosa e lenta (se non appunto nel primo volume). Ottimi anche i disegni, molto puliti e pieni di dettagli specialmente nelle scene più "crude". Il volume è stato portato in Italia da J-pop al prezzo di 5,90, con pagine a colori e sovraccoperta. L'unica pecca dell'opera è la conclusione: infatti se nessuno si aspetterebbe chi è il lupo, sfortunatamente l'autore lascia in sospeso alcuni fondamentali interrogativi (che evito di scrivere per non far spoiler). In conclusione: l'opera nel complesso risulta molto buona, con una storia che pur partendo leggermente a rilento riesce ad appassionare il lettore, con disegni non di certo perfetti ma comunque ottimi; sfortunatamente la conclusione risulta poco verosimile rispetto alle altre vicende del manga, soprattutto nelle metodologie con cui il lupo è riuscito a fare il tutto, e rimangono sospesi alcune domande che hanno a che fare con la storia. Per queste motivazioni il voto globale che gli assegno è un 8.


 8
Anubis85

Volumi letti: 4/4 --- Voto 1
Se siete curiosi quanto me, probabilmente, prima di leggere la recensione, avrete già dato un'occhiata al voto.
Perciò spiegherò il senso di un voto simile.

Senza perdere tempo con le presentazioni e con la trama, voglio arrivare subito al sodo: questo manga è spazzatura. Nulla di più, nulla di meno. Da evitare come la peste, se ci tenete ai vostri soldi. Da evitare anche se lo si trova a poco prezzo rivenduto da privati (io l'ho già venduto, per questo lo scrivo, ah ah ah). Da evitare anche se lo ha un amico, e voleste farvelo prestare per leggerlo a scrocco. Da evitare anche in scan perchè, oltre ad essere illegale, sarebbe una perdita di tempo, che potreste impiegare per fare altro.
Ho atteso con un hype alle stelle queste teste di coniglio, tanto da dedicargli uno spazio in libreria in anticipo, e invece merita solo un posto nella differenziata.

Cosa c'è di positivo in questo manga? Nulla. Anzi, una cosa ci sarebbe, ma non concerne l'opera in sé, quindi non potrà influenzare la mia valutazione: la J-Pop ha fatto un lavoro coi fiocchi. Materialmente questo manga è perfetto, come spesso avviene se ci si affida alla J-Pop. Ci sono le pagine iniziali a colori in carta lucida; c'è la sovraccoperta; la rilegatura è più che perfetta, e il manga è piacevolissimo da sfogliare; prezzo nella norma. Insomma, lo "standard" della J-Pop, a differenza di altre case editrici che di questo "standard" ne fanno giusto qualche "deluxe" o "complete edition" a prezzi assurdi...

Tuttavia, la bellezza materiale non può incidere sulla valutazione di un manga. La sostanza è il fulcro delle recensioni, e "Doubt" non ha sostanza.
Evitando qualsiasi tipo di spoiler, personalmente, giunto alla presentazione di tutti i protagonisti (dopo qualche pagina del 1°volume), avevo già capito chi fosse il "lupo" tra i presunti conigli. E di conseguenza, avevo capito anche dove l'autore sarebbe andato a parare...La scontatezza fatta manga.
Nel 4°volume le mie deduzioni stavano per vacillare. "Cavolo, ho toppato alla grande!!". Questo è ciò che ho pensato, giunto alla metà del volume finale. Poi, arrivato ai 3/4 del volume, penso: "Ahhhhhhh, allora ci avevo visto giusto...Dovrò venderlo appena finito di leggere: che delusione..."
Pensato e fatto, ah ah ah!

Titolo Originale: "Dubbio" (e già qui, avrei dovuto capire che la "sòla" era assicurata...)
Titolo Inglese: "Il Presunto Coniglio" (...suppongo; qui non c'è la battuta perchè non me ne vengono in mente)
Titolo Italiano: "La Peste Bubbonica di Don Rodrigo" (noi italiani amiamo storpiare i titoli originali, rendendoli infiniti e attinenti al contesto...ho sentito Rayearth?)

Storia e Disegni: Un Presunto Mangaka. Nella sua biografia leggiamo che è sopravvissuto all'edizione del 2006 di Battle Royale. Nel 2007 ha tentato il suicidio, e come punizione per non esserne stato in grado, ha dovuto disegnare Doubt.

Ed.Originale: La "sforna Final Fantasy" che ormai etichetterebbe con un simile brand anche la carta igienica...Strano non lo faccia coi manga...

Tipologia: Spazzatura, non intesa come "trash", ma come "junk", perchè il trash a volte mi piace (vedi hotd).

Genere:
- Horror: quanto un episodio dei Pokemon...
- Mistero: la battuta più scontata mi porterebbe ad associarlo al programma tv con Bossari, ma secondo me questo manga è misterioso quanto il camuffamento delle guerriere Sailor, o quanto quello di Superman...sono indeciso: il primo vero "dubbio" su questo manga!
- Psicologico: quanto il bambino che rideva sempre dentro al sole dei Teletubbies...
- Thriller: quanto un film di Fantozzi...

Se è vero che la verità sta nel mezzo, potreste non fidarmi del mio voto bassissimo, ma come si suol dire: uomo avvisato mezzo salvato!

P.S.: ho volutamente ironizzato su tutto perchè chi ha speso circa 24euro (come me) per questa immondizia, merita almeno di farsi quattro risate. E invece, chi ancora non ha buttato via 24euro, sa che scherzando si dice spesso la verità.
P.S.S.: naturalmente sono stato uno gnorri nel rivendere una simile ciofeca, ma dovevo condividere il mio dolore...mettetevi nei miei panni... ah ah ah!


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Francescoseinen

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Il filone del "play or die" e del "survival" si sta ritagliando un discreto spazio nel panorama manga. Partendo dal precursore Battle Royale, tanti sono i titoli, ispirati o meno da quest'ultimo, nati dalle fervide menti dei mangaka giapponesi. "Doubt" riflette a pieno queste sensazioni, risultando essere uno delle opere di punta di questo filone. Le atmosfere create dal buon Tonogai e assistenti sono molto thrilling, e trasudano di quella tensione tipica dei film alla "Saw" o dei videogiochi surival-horror anni '90: porte da aprire, spazi da esplorare, oggetti da utilizzare a proprio vantaggio, rivelazioni sconvolgenti...si capisce subito che l'autore è appassionato di videogiochi.
Il nostro eterogeneo gruppo di ragazzi dovrà superare dure prove e affrontare tremende verità che ci verranno svelate lentamente nel corso dei volumi. Suspence e mistero ti tengono attaccati al manga per tutta la sua durata, rendendo la lettura assai piacevole. Vengono ben gestite le relazioni che si instaurano fra i personaggi, il tutto condito da inquadrature e colpi di scena degni di un film. Tuttavia siamo ben lontani da affibbiare a tale opera la beneamata classificazione di "capolavoro", infatti alcune psicologie mi sono sembrate piuttosto superficiali, i disegni in alcune scene non sono chiari e la piega forzata che ha preso la storia verso il finale mi ha lasciato un po' l'amaro in bocca. Tutto questo mi ha indotto ad abbassare il voto globale dell'opera che altrimenti sarebbe stato più alto.
Veniamo lasciati con un finale che farà da apripista al sequel "Judge" dello stesso autore, del quale mi aspetto, credo a ragione, l'annuncio da parte di JPOP.

p4r4n014-321321

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p4r4n014-321321

Volumi letti: 4/4 --- Voto 7
Sette che sarebbe in realtà un 7 e mezzo, lo premetto subito.
Avevo comprato questo manga con premesse molto alte, a dir poco affascinata dalla trama, e forse proprio per le aspettative eccessive il primo numero mi aveva lasciato delusa. Avevo trovato l'inizio frettoloso e, per quanto la storia avesse seguito semplicemente ciò che la trama indicava, mi aveva dato l'impressione che mancasse di mordente.
I partecipanti al gioco si ritrovano rinchiusi in un palazzo abbandonato e quel che era uno svago diventa improvvisamente un gioco mortale: non è più virtuale ma trasportato nella realtà, c'è realmente un "lupo" nel gruppo intenzionato a uccidere tutti gli altri "conigli" ignari della sua identità.
Teoricamente da tenere incollati sulla sedia ma in pratica alla fine del primo volume oscillavo tra la noia e l'indifferenza, salvando l'opera soltanto per i disegni che ho subito trovato molto piacevoli: non straordinari, ma dal bel tratto pulito e espressivo.
Quindi se avessi recensito allora probabilmente non avrei dato più di un 5, ma essendo l'opera di soli quattro numeri ho voluto aspettare la conclusione per dare un giudizio complessivo. Sono felice di averlo fatto, perché se già dal secondo volume la storia acquista molta più incisività gli ultimi due sono stati davvero una piacevole sorpresa.
Compiendo un processo diverso dall'inizio, dove aspettative troppo alte sono state deluse, dalla diffidenza più completa mi sono ritrovata ad assistere ad uno svolgimento progressivo della trama sempre più intrigante e ben realizzato. Alcune scene mi hanno messo i brividi, come quella in cui il protagonista realizza che una stanza prima chiusa e poi trovata con la porta spalancata non era mai stata tale ma, la prima volta in cui aveva tentato di entrare, era tenuta bloccata dall'interno dall'assassino.
Infine è la conclusione in quanto tale ad aver alzato di molto il mio giudizio riguardo questo manga. L'ho trovato un finale eccellente sia oggettivamente che soggettivamente. Nel primo caso perché è innegabile che il colpo di scena sorprende il lettore, nel secondo perché sin dal primo momento mi ero detta "per me il lupo è questa persona" e scoprire di aver indovinato mi ha dato molta soddisfazione. Avevo tirato completamente ad indovinare, mossa solo dalla simpatia che mi aveva ispirato quel personaggio, ma è stato comunque piacevole assistere alla rivelazione finale.


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emanuele676

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Doubt è un manga giapponese scritto e disegnato da Yoshiki Tonogai. In Giappone è stato pubblicato dal 2007 al 2009 dalla Square Enix. In Italia sarà pubblicato dalla Jpop dal 2012. La serie continua con un seguito, Judge, terminato con 6 volumi in Giappone.
La trama è molto interessante. In Giappone esiste un gioco per cellulari che si chiama Rabbit Doubt. Scopo di questo gioco è scoprire il lupo camuffato nascosto in una colonia di conigli, che uccide un coniglio al giorno. I conigli devono cercare di scoprire chi è il finto-coniglio e ucciderlo. A volte alcuni di questi giocatori decidono di riunirsi. Questo capita anche a Yuu, Mitsuki, Rei, Hajime, Eiji e Haruka, i protagonisti di questo manga. Ma uno di loro ha deciso di assumere realmente i panni del lupo e di uccidere davvero i "conigli".
Ho conosciuto questo manga quasi per caso e sono rimasto molto sorpreso, l'ho visto per caso in una serie di manga e mi ha colpito subito. Questo manga è composto solo da 4 volumi e per il tipo di manga è perfetto, anche se avrei preferito più capitoli perché li ho finiti subito, ma forse è meglio cosi, se no i capitoli perdevano di qualità. Le aspettative erano molte, la trama era molto interessante e leggendolo sono rimasto molto contento. Ho scoperto che è un Ottimo manga thriller-horror, anche se il finale è troppo scontato e sovrannaturale. Sin dal primo capitolo avevo già indovinato il "colpevole".
<b>Spoiler</b>
Avrei preferito mille volte che il vero assassino fosse l'amica del protagonista…chi ha letto il manga capirà.
<b>Fine Spoiler</b>
A parte il finale troppo scontato e sovrannaturale, nel complesso è molto carino. Di certo non sarà il manga più bello del mondo ma è corto e tutti dovrebbero leggerlo.
Nel complesso, ottimo manga, trama interessante, disegni eccellenti, unica pecca il finale. Si salva solo l'ultimo capitolo per il finale.
Voto finale: 8 e se non era per il finale si meritava 10.
Consigliato a chi piacciono i thriller e il sovrannaturale.


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__Nergal__

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Cinque conigli e un lupo sono rinchiusi assieme senza possibilità di sfuggire; l'unico modo che hanno le prede di salvarsi è riuscire a capire chi sia il predatore e fare lavoro di squadra.
Questo è il gioco del "rabbit doubt" il dubbio del coniglio, un gioco macabro i cui partecipanti sono tre ragazze e tre ragazzi di età diverse.

Una volta rinchiusi in una sorta di seminterrato, si troveranno una serie di porte che potranno essere aperte solo con i codici a barre presenti sul loro corpo e valevoli solo per una singola porta. Questo li costringerà a fare lavoro di squadra per muoversi all'interno dell'edificio.
La paura del lupo scatena nei conigli il dubbio e ogni piccolo dettaglio può trasformarsi in una prova schiacciante per la colpevolezza di un ignaro roditore sacrificato sull'altare della giustizia collettiva.

Il manga è composto di soli 4 volumi, più che sufficienti per costruire un articolato reticolo di misteri attorno alla figura del lupo e del gioco in sé e riuscendo anche a dare una buona caratterizzazione almeno ai personaggi principali.
La componente prevalente in un thriller del mistero è proprio il senso di vuoto che dà la storia muovendosi tra continui banchi di nebbia in cui non si sa dove guardare e cosa cercare salvo poi scoprire che magari la risposta a tutto era la più ovvia ed era proprio sotto il naso.
In "Doubt" questo viene meno proprio nella parte più importante di un mistero: la sua conclusione; difatti una volta che la matassa viene sciolta l'unica cosa che si riesce a pensare è che gli autori si siano impegnati molto di più sullo scrivere una trama ricca di colpi di scena per poi infarcire il finale di stupidate paranormali che soprattutto nel colpo di scena finale (piuttosto intuibile ma d'effetto) potevano essere risparmiate in quanto il vero senso di paura lo si ha non con fantasmi e altre creature paranormali ma interiormente, la paura del simile - un effetto molto riuscito specie nel secondo volume.

Il comparto tecnico è più che sufficiente, le tavole a colori sono ottime mentre quelle in bianco e nero passabili, così come il design dei personaggi che è quanto di meno ispirato e personale si possa trovare (anche caratterialmente parlando).

In conclusione "Doubt" è un bel manga, la storia è ottima e seppur con qualche pecche saprà intrattenere con i suoi misteri.


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Darksasori

Volumi letti: 4/4 --- Voto 6
Grazie ad un inizio capace di catturare il lettore e ad un ritmo serrato che spinge a leggere i volumetti uno dopo l'altro, Doubt è senza dubbio un'opera interessante ma che purtroppo minata da alcuni pesanti difetti raggiunge a stento la sufficienza. Dopo infatti aver ricreato una buona psicologia dei personaggi, trovato un'ambientazione claustrofobica e introdotto un killer misterioso in un gioco di morte, Doubt si gioca tutto nel finale. La spiegazione che viene data, molto blanda e irreale, non è per niente all'altezza del resto del manga e a tutto ciò si aggiungono delle ultime pagine con un colpo di scena decisamente evitabile. In ragione di ciò non posso dare a Doubt più di un sei, dovuto soltanto all'inizio del manga.


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npepataecozz

Volumi letti: 4/4 --- Voto 8
Penso che chiunque abbia visto il film non abbia avuto difficoltà a riconoscere l'enorme somiglianza di questo "Doubt" con il primo episodio di "Saw l'enigmista". Personalmente ho visto solo qualcuno degli ormai numerosissimi capitoli della saga ma ho avuto comunque il tempo di apprezzarne il valore; credo, anzi, che "Saw" abbia rappresentato una vera e propria boccata d'ossigeno per un genere, quello horror, che stava cominciando a non appassionare più come un tempo.
E' evidente che un manga ispirato alla saga dell'enigmista non potesse che catturare subito la mia attenzione; e devo dire che "Doubt" non ha tradito le mie aspettative.

In Giappone spopola uno strano gioco di ruolo in cui ogni giocatore deve vestire le parti di un coniglio. Per essere precisi, tutti tranne uno: l'ultimo, infatti, dovrà assumere le sembianze di un lupo e cercare di ingannare il resto del gruppo nel tentativo di non essere scoperto. I finali possibili sono due: i conigli riescono a scoprire il lupo e lo fanno fuori oppure sarà il lupo ad eliminare, uno alla volta, tutte le pecore.
La storia inizia quando alcuni di questi giocatori decidono di incontrarsi dal vivo; durante questa specie di mini-raduno essi verranno prima tramortiti e poi portati in una strana casa le cui porte sono bloccate da un particolare congegno elettronico; non ci metteranno molto a capire che qualcuno ha deciso di organizzare una "partita" a "Rabbit Doubt" con protagonisti in carte ed ossa. Le uniche certezze che i vari concorrenti hanno sono due: la prima è che la pena in caso di sconfitta è la morte, e la seconda è che il lupo è, in realtà, uno di loro...

Non per vantarmi ma devo proprio dire di aver indovinato quasi subito l'identità del lupo. Come ho fatto? Certo non grazie alle mie scarsissime abilità di detective; il merito va invece attribuito soprattutto alla mia buona memoria. Sorprendere due volte lo spettatore con lo stesso trucco è forse cosa troppo difficile; e non dico altro per non spoilerare.
Anche se sono riuscito a prevedere in anticipo l'identità del lupo devo dire che leggere "Doubt" non è stato affatto spiacevole: la storia è semplice ma originale, gli enigmi sono tutti ben congegnati e di non semplice soluzione. ogni personaggio ha una sua storia alle spalle che ne giustifica la presenza in quel posto.
Insomma devo dire che questo "Doubt" m'è piaciuto davvero molto. Lo consiglio vivamente agli amanti della suspense e dei thriller in generale.


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Toshi92

Volumi letti: 4/4 --- Voto 6
La storia di Doubt è incentrata su un gioco virtuale. Le regole del gioco sono semplici: in un villaggio di conigli si nasconde un lupo, i conigli devono smascherare e uccidere il lupo prima che lui possa uccidere tutti i conigli. Un gioco che diventerà realtà per un gruppo di ragazzi, incontratisi di persona dopo aver iniziato a giocare online.

La trama di questo manga è abbastanza accattivante, le atmosfere sono cupe e ricordano vagamente il film horror Saw. Peccato che il disegno dei personaggi è alquanto anonimo e non rende giustizia all'ambientazione horror di Doubt.
La serie di avvenimenti e colpi di scena presenti nel manga riusciranno ad incuriosire e coinvolgere il lettore. Gli enigmi di questo crudele gioco sono abbastanza ingegnosi, ogni morte avvicinerà sempre di più i nostri personaggi a scoprire chi è il lupo che si nasconde in mezzo a loro. I soli 4 volumi di cui è composta la storia scorrono in maniera piuttosto veloce, in quanto il lettore è sempre spinto a continuare la lettura per sapere come va a finire la storia.

La vera pecca di questo manga, secondo me, è proprio il finale. Non scenderò nei particolari per non spoilerare niente a nessuno, però posso dire che nelle battute finali Doubt diventa troppo surrealistico, e abbandona un po' quello che aveva offerto fino a quel momento. Davvero un peccato, perché si sa, alla fine di un thriller la gente vuole sapere chi c'è dietro le uccisioni e con quale stratagemmi l'assassino ha portato avanti il crudele gioco di massacro. Purtroppo, sotto quest'ultimo punto di vista, alcuni rimarranno davvero amareggiati, visto che un buon inizio porterà ad una fine troppo macchinosa e inverosimile.

Il mio voto per questo manga arriva comunque alla sufficienza. Alla fine è una storia ben orchestrata, magari con un finale migliore e qualche miglioria nel disegno poteva raggiungere anche la mia piena approvazione.


 4
Dartes

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
"Doubt" è un manga edito solamente in Giappone dalla Square Enix, quindi risulta attualmente inedito in Italia. Questo capolavoro, che ormai risale al 2007, porta la firma di Yoshiki Tonogai. L'opera in questione ci viene presentata come shounen, quando in realtà gli elementi di questa tipologia sono totalmente nulli. È un horror psicologico a tutti gli effetti, sicuramente adatto ad un pubblico maturo che si discosta profondamente dall'idea dello shounen perbenista che necessita il classico eroe di turno. Posso affermare, e con gioia, che "Doubt" è un pieno seinen, che vi lascerà senza parole dall'inizio alla fine.

La trama è davvero particolare ed originale. Molti si accorgeranno di come siano presenti diverse similitudini con il noto film "Saw"; almeno per quanto riguarda l'idea di base.
La storia è ambientata in un Giappone contemporaneo, dove è recentemente spopolato un nuovo gioco dal nome "Rabbit Doubt". Il gioco potrebbe essere paragonato sotto molti aspetti, se non tutti, al nostro "Lupus in Tabula". Infatti è presente un colonia di "conigli", che in realtà sono ciascuno un giocatore, all'interno della quale è presente anche un lupo, travestito anch'esso da coniglio. Il lupo eliminerà uno alla volta tutti i conigli, fino a quando non avrà terminato il suo lavoro. Nel caso venisse scoperto, mi sembra ovvio dire che i conigli sopravvissuti si salverebbero. La cosa terribile che accadrà nella storia è questa: il gioco diventa reale. Yuu, Mitsuki, Rei, Hajime, Eiji e Haruka; ragazzi che si sono appena conosciuti, diventeranno dei topi in trappola in cerca di una via di fuga dal terribile edificio in cui sono costretti a restare. Ma la cosa più terrificante è che il malvagio assassino è uno di loro!

Posso dire in tutta sicurezza che si tratta di uno degli horror meglio realizzati che abbia letto. La trama è davvero particolare ed inquietante, vi terrà col fiato sospeso dall'inizio alla fine. L'ambiente degli omicidi si presenterà cupo e nel compenso molto realistico: ciò che ci vuole per creare un ottimo filo di suspance, che non verrà tagliato nemmeno nel finale. La cosa più accattivante è che tutti i personaggi che vi compaiono hanno un profilo psicologico alquanto strano, ma soprattutto degli oscuri misteri alle spalle; che, man mano, verranno svelati nel miglior modo possibile. I colpi di scena saranno uno dietro l'altro, e non vi daranno il tempo di riprendervi dal precedente shock appena subito. Il tutto è realizzato in modo davvero molto realistico e lugubre. I disegni sono adatti alla serie in questione e si presentano puliti, ben delineati e soprattutto chiari nei momenti di azione (abbastanza rari). Nel complesso è davvero geniale ed innovativo. È difficile rendere a parole l'emozione che quest'opera è in grado di suscitare; non ha pecche. Il filo della storia, in quanto poco complicato e logico, è facile da seguire e permetterà di coinvolgere al meglio il lettore incuriosito. Per concludere posso solo dire che lo consiglio a chiunque; principalmente ad un pubblico maturo e preparato a grandi colpi di scena di ogni tipo.


 7
haruka94

Volumi letti: 4/4 --- Voto 9
Sinceramente a me il manga è piaciuto moltissimo. Di rado do voti cosi alti ma questo è stato senz'altro il manga che più si avvicinava al genere horror che abbia mai letto. È un Saw in versione manga. I punti principali su cui punta il manga è l'ambientazione lugubre, la suspance e colpi di scena infiniti. Leggere per credere non ve ne pentirete. Se volete un po' di paura, drammaticità e splatter ecco a voi Doubt. Avviso i fan sappiate che c'è anche un seconda serie chiamata Judge in corso tutt'ora in Giappone.

Robocop XIII

Volumi letti: 4/4 --- Voto 5
Questo manga non aveva premesse buone, ne aveva di ottime.
Un videogioco per cellulari spopola in Giappone, in un gruppo di persone uno ha il ruolo del lupo, e cercando di sviare i sospetti deve cercare di uccidere pian piano tutti i conigli, rimanendo vivo solo lui e di conseguenza vincendo, i giocatori di Lupus in Tabula non hanno bisogno di spiegazioni.
Tutto questo diverrà realtà: un gruppo di persone viene portato in un edificio abbandonato, comincia il gioco!

WOW! Sfide psicologiche, espedienti per far ricadere la colpa su gli altri, labirinti di supposizioni e vortici di pensieri.
Seee, magari. Il manga procede solo perché l'autore viene pagato, le idee sono inesistenti, i personaggi piatti come frisbee e i disegni appena sufficienti. Ogni tanto viene raccontato qualcosa dei personaggi, ma queste storielle si rivelano inutili ai fini della storia e, ancora peggio, noiose. I disegni invece si possono definire con la parola "mediocri", poco ispirati e poco personali, e il lettore li manda giù solo perché sarebbero giustificati da una trama consistente, che ovviamente manca all'appello.

Ciliegina sulla torta, il finale, doppiamente brutto: <b>[Attenzione, possibili spoiler.]</b> una rivelazione che distrugge letteralmente tutto il poco realismo acquisito del manga, e poi un odiosissimo finale aperto. Unica cosa degna di nota è l'espediente del "loop", che comunque non è nulla di così innovativo e non è sfruttato neanche tanto bene.
<b>[Fine spoiler.]</b>
Il fatto strano è che una qualunque partita di Lupus in Tabula si rivela molto più interessante e contiene molte (anche perché nel manga non ve ne sono) più tattiche e strategie, provare per credere!

Io consiglio altamente di evitare la lettura di questo manga, che al momento, rimane uno dei peggiori che abbia mai letto, sembra quasi che l'autore voglia convincerci che 4 non sia il numero di volumi che lo compone, ma il voto medio di recensioni che riceverà qua su Animeclick!