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annadaifan

Volumi letti: 16/16 --- Voto 8
"Good Ending" è un buon manga romantico realizzato da Kei Sasuga, autrice anche del più recente "Domestic Girlfriend".
La storia si svolge in un ambiente scolastico e segue i tre anni di scuola di Seiji Utsumi alle prese con i primi turbamenti amorosi. La mangaka è stata in grado di sviluppare una trama non troppo banale che tiene vivo l'interesse per tutto il corso della storia e vi assicuro che il finale è ottimo.
Come tutti i tipici shounen di questo stampo il ragazzo sarà circondato da più di una ragazza, però a differenza di altri protagonisti che non capiscono più nulla non appena gli si avvicina una ragazza sorridente, Seiji viene sviluppato in un modo più credibile, comprendiamo bene tutte le sue paure, i suoi desideri e anche i suoi errori.
La durata del manga inoltre non è né troppo lunga né troppo breve, i 16 volumi consentono di sviluppare ottimamente il rapporto di Seiji con Yuki e Shou (i suoi due principali interessi) e anche le sotto trame degli altri personaggi sono molto convincenti.
Il tratto è sicuramente più acerbo rispetto a "Domestic Girlfriend" nei primi volumi, ma migliora tanto nel giro di qualche numero.

Se amate gli shounen romantici non ne rimarrete assolutamente delusi e lo consiglio anche a chi vorrebbe approcciarsi per la prima volta a questo genere di storie.


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esseci

Volumi letti: 16/16 --- Voto 7,5
Dopo aver visto l’anime e letto il manga di “Domestic na Kanojo” (Domestic Girlfriend - DG) mi sono cimentato anche nella lettura di "Good Ending" (GE), opera della stessa autrice Kei Sasuga, di cui ho letto delle buone recensioni, a differenza di DG che ha suscitato parecchie critiche e polemiche verso la mangaka. Opera prodotta tra il 2009 e il 2013 e quindi precedente a DG ma, mutatis mutandis, con una impostazione simile della trama (ad ambientazione scolastica) e della lunghezza non indifferente dell’opera (160 capitoli e 16 volumi per GE, 28 volumi e 276 capitoli per DG). GE è una rom-com scolastica, slice of life, harem che racconta in modo abbastanza particolareggiato la vita, le vicissitudini e le interazioni amorose del protagonista Seiji Utsumi in un arco temporale abbastanza limitato (un anno, un anno e mezzo) e del suo gruppo di amici e “spasimanti”, tra cui spicca come vera e propria co-protagonista Yuki Kanegawa.

L’opera non rappresenta nulla di particolarmente originale se non per un paio di aspetti: il mistero del passato di Yuki (che condizionerà tutta la storia fino al finale il cui esito è già anticipato nel titolo) e l’inserimento di qualche colpo di scena che rendono la trama più “drammatica” (ma anche in alcuni passaggi un po’ forzata).

Attenzione: la recensione contiene spoiler!

E veniamo alla storia: il manga, descrive le vicende (soprattutto amorose) di Seiji Utsumi, il classico ragazzo imbranato, ingenuo, infantile un po’ chiuso e poco attivo, che frequenta il secondo anno delle scuole superiori, e che da tempo è invaghito della presidente e capitano del club di tennis della scuola Shou Iketani, tanto da scadere anche nel ridicolo spiandola col binocolo mentre si allena nelle sessioni di pratica. Ma viene “sgamato” dalla compagna di classe Yuki Kanegawa che si è inserita nella classe di Seiji (proveniente da Nagano) durante l’anno ed è anche lei iscritta al club di tennis. Yuki, con la scusa di aiutare Seiji nella sua missione di favorirlo per approcciare l’amata Shou, inizialmente sembra quasi “bullizzarlo” e ridicolizzarlo (costringendolo a iscriversi al club di tennis) ma nel prosieguo il suo atteggiamento nei confronti di Seiji si rivelerà molto utile e comprensivo nel favorire le occasioni con cui Seiji possa far capire a Shou i suoi sentimenti. E da qui nascono le prime forzature “simpatiche” della trama: come può un ragazzo imbranato e senza alcuna esperienza in campo amoroso come Seiji iniziare a vivere d'emblée varie vicissitudini sentimentali:

- vedi l’ingresso nella trama di Eri che voleva letteralmente “violentarlo” per essere “experienced” sul tema sesso, salvo poi risolversi in un grande rapporto di amicizia perché anche lei era invaghita di un ragazzo che tuttavia non la considerava;
- come può una ragazza come Yuki (carina e intelligente) diventare una vera e propria mentore di Seiji per conquistare Shou – senza praticamente conoscerlo – quando Seiji aveva amici come Izumi e Rouno a cui rivolgersi, salvo poi diventare la sua ossessione d’amore che, con un tira e molla infinito, dura fino al termine della storia;
- vedi anche l’ingresso di Riisa, ragazza del primo anno della stessa frequentata da Seiji che conosce nel fast food dove lui lavora, che si innamora perdutamente di lui solo perché è stato gentile e comprensivo con lei e lo tampina sistematicamente anche in modo molto deciso nonostante lui le preferisca prima Yuki e poi Shou.
Tralasciando altri personaggi minori con i quali Seiji avrà modo di interagire, l’harem si sintetizza tra lui, Shou, Yuki e Riisa e tutta la trama sarà caratterizzata dall’andamento a “sinusoide” delle vicende che arriveranno a vario titolo quasi fino alla fine.

Sulla trama, devo riconoscere che come in DG, l’autrice segue un percorso molto coerente e concatenato. Le vicende sono sempre le solite: vita di scuola, con l’aggiunta di un pizzico di sport (tennis e campus estivo – che si rivelerà fondamentale nello sviluppo dei rapporti tra Seiji e Yuki), vacanze estive, festival con i fuochi di artificio, vacanze invernali, esami, lavoro part time per guadagnarsi un minimo di indipendenza economica, ecc.
In fin dei conti nulla di nuovo nel genere scolastico sentimentali. Ai soli stereotipi si aggiungono l’interesse di Seiji per la fotografia, qualche colpo di scena qua e là per ravvivare la trama e spiegare il passato di Yuki e qualche arco narrativo di approfondimento degli altri personaggi (Eri, Shou, Izumi, Rouno, ecc) che non risultano secondari ma necessari al raggiungimento del Good Ending, che per come è costruita la trama risulterà evidente con molto anticipo rispetto anche alla storia di DG.

Lato vicende amorose, nella trama si succedono in sequenza:
- Il tentativo di Seiji di conquistare Shou (fallito perché Shou è invaghita del suo senpai di tennis passato all'università e che ritorna a farsi vivo proprio nel momento in cui Seiji aveva ottenuto una sorta di appuntamento con Shou);
- Il lungo tentativo di Seiji con Yuki che con alterne vicende arriva a concretizzarsi nella storia di amore con lei salvo poi dissolversi a causa del passato di Yuki, della sua “incapacità” di superarlo e della “immaturità” di Seiji nella gestione di una situazione così delicata;
- I continui assalti a Seiji di Riisa, che come un “terminator” va avanti nella sua missione di conquistare l’amato Seiji incurante delle apparenze e dei sentimenti altrui, inclusi quelli di Seiji, salvo poi quasi rassegnarsi alla fine di fronte all’evidenza (sentimento non corrisposto da Seiji) anche grazie all’intervento di Izumi che sembra più che interessato a lei;
- L’innamoramento di Shou verso Seiji quando romperà con il suo senpai del tennis e la conseguente storia con lui dopo la rottura con Yuki;
- Il “ritorno di fiamma” di Seiji con Yuki che culminerà con la rottura (dolorosa) con Shou;
- Il “ritorno alla carica” di Toouro, l’ex delle scuole medie di Yuki e causa dei problemi del passato di Yuki, che interferirà proprio all’ultimo nell’happy ending nella storia tra Seiji e Yuki;
- L'intervento del padre di Yuki che costringerà la figlia a tornare a Nagano da Tokio a causa di quanto fatto dall’ex di Yuki (sequestro di lei per convincerla a tornare con lui).

Alle storie “principali” dei due protagonisti si aggiungono verso la fine quelle di Eri e Rouno, Shou e il suo senpai di tennis che si è pentito di averla abbandonata e quella molto “abbozzata” tra Izumi e Riisa.
Insomma una trama dettagliata, un po’ stile soap opera, che tuttavia pecca un po’ in lunghezza nei vari accadimenti e verso la fine scade un po’ nel drammatico e anche un po’ nell’inverosimile: alla fine il sequestro di Yuki da parte di Toouro è francamente un po’ eccessivo e melodrammatico, al pari della ricerca di Yuki messa in atto da Seiji con la collaborazione di tutti gli amici (inclusi i primini del club di tennis e Riisa che è ancora innamorata di Seiji) e il salvataggio di Yuki da parte di Seiji che sostanzialmente decreta il ritorno effettivo della coppia Seiji –Yuki.
Se poi aggiungiamo anche l’ennesimo colpo di scena del padre di Yuki che riporta la figlia a Nagano per quanto accaduto e Seiji che realizza la “fuitina” di lui e Yuki per tornare assieme...

Lato personaggi, riconosco che pur essendo abbastanza comuni, sono ben approfonditi e nel corso della trama evolvono maturando. Anche i c.d. personaggi secondari (che tanto secondari non sono) ricevono molte attenzioni e spiegazioni anche al fine di far capire il perché delle loro azioni e decisioni.
Tra quelli principali, Seiji fa parte della solita categoria “imbranato-infantile-naif” che nel tempo evolve e matura prendendo decisioni dolorose ma coerenti con quello in cui crede. Dopo l’innamoramento “romantico” per Shou, riesce a metabolizzare il rifiuto e interessarsi a Yuki. Nonostante la rottura con quest’ultima, si sforza di credere ancora nei sentimenti iniziali provati per Shou salvo poi decidere di rompere con lei perché a suo dire “non crede nelle storie a metà”, nonostante Shou si sia dimostrata essere veramente innamorata di lui. In generale Seiji sembra sempre attento alle esigenze delle ragazze cui approccia e si preoccupa sempre anche di quelle che “respinge”: vedi Eri, che poi lo apprezzerà tantissimo come amico per i consigli che gli ha dato dopo che lei si era offerta per fare “esperienza” o Riisa, che nonostante l’evidenza ne rimane affascinata e affezionata o la stessa Shou che dopo aver rotto con il senpai di tennis ed essere stata aiutata da Seiji nel superare la crisi tanto da reinnamorarsene perdutamente. Ed è facile vedere i parallelismi tra Seiji e Natsuo (il protagonista di DG): entrambe persone sensibili, molto influenzabili e facilmente manipolabili dai consigli degli amici e delle ragazze che amano ma molto attenti a non ferire i sentimenti altrui, generosi verso il prossimo anche a costo di esporsi a rischi.

Sembra che Kei Sasuga abbia particolarmente a cuore questo tipo di personaggio maschile (o è uno stereotipo del ragazzo giapponese?): imbranato con le donne e nella vita, infantile ma molto affidabile onesto e coerente con i suoi principi e sentimenti. Con la maturazione verso la fine del manga in persone adulte ed equilibrate. Come se l’autrice volesse trasmettere il messaggio che questo determinato tipo di maschio migliori e maturi con le esperienze amorose, soprattutto se dolorose...

Yuki è il personaggio più complesso: quasi “glaciale” nelle reazioni e sollecitazioni, tendente ad essere scostante quando viene “attaccata”, formale, risoluta nelle decisioni, intelligente, capace e matura. Inizia il suo rapporto di amicizia con Seiji quasi per gioco diventandone il suo miglior consigliere nella strategia di conquista di Shou per poi diventare la sua miglior confidente per superare la crisi quando Seiji verrà sostanzialmente respinto. La freddezza e la compostezza di Yuki sarà il più grande ostacolo da superare per Seiji nel lungo percorso di conquista che metterà in atto e che culminerà con il legame con lei. Ma il passato di Yuki (che sarà svelato dall'interessata a Seiji più o meno a metà del manga) resta presente come un macigno e rappresenterà la causa del fallimento della loro prima storia. Le avvisaglie sono i momenti di insicurezza mascherata dalla gelosia con cui Yuki scarica su il povero Seiji il bisogno di potersi fidare di lui in qualsiasi circostanza: vedi episodio del festival in cui Yuki capisce che tra Riisa e Seiji si è verificato qualcosa quando si sono separati dal gruppo di amici...
E qui c’è un’altra forzatura narrativa, ovviamente funzionale a rendere la storia più drammatica: invece di cercare di superare il suo passato, Yuki ne rimane profondamente ancorata e di fronte alle prime difficoltà con Seiji, tende subito a cambiare idea sul rapporto instauratosi. Vedi quando dichiara apertamente a Seiji di ritornare amici per il suo bene, arrivando prima ad accettare e a spingere (almeno inizialmente) anche la ripresa della storia tra Seiji e Shou per poi dichiarare a Seiji di amarlo ancora e per questo motivo gli chiederà di non essere neanche amici perché soffriva troppo... Un personaggio che per il tormento interiore che lascia a mala pena trasparire sembra essere innanzitutto poco onesto con se stessa...
In breve: un carattere complesso per una persona genuina come Seiji e francamente troppo “corazzata”, controllata ed un filo “egocentrica” (nel senso che per evitare di provare disagio o dolore non si cura più di tanto dei sentimenti degli altri) tanto da renderla in certi frangenti quasi antipatica, soprattutto se confrontata con gli altri personaggi del manga.

Il tutto in contrasto con la “venerazione” passiva di Seiji che tende ad adattarsi e a subire le scelte di Yuki attendendo un possibile momento propizio … sfido chiunque a restare insensibile ad una dimostrazione di amore condizionato simile... e infatti i tentativi di Seiji la mettono a durissima prova tanto da costringerla a cercare di allontanarlo in modo sempre più forte...

La vera Yuki la si vedrà (e si apprezzerà nel senso più ampio del termine) con la sua fragilità e debolezza solo quando si ritroverà in intimità con Seiji e, soprattutto, a fare i conti con il suo passato: la riapparizione dell’ex la manda completamente in crisi tanto da non riuscire a controllarsi e a negarsi a lui, mettendo così a dura prova la pazienza di Seiji che, a differenza di lei, dimostra di soffrire tremendamente la presenza ingombrante dell’ex nel rapporto che cerca di ricostruire con Yuki, senza tuttavia demordere nel tentativo di conquistarla e soprattutto vedendo le cose come realmente erano senza scaricare su di lei la sua frustrazione.
Solo nel finale con le continue prove e dimostrazioni del suo amore, Seiji riesce a far breccia nel muro difensivo di Yuki conquistandola definitivamente e aiutandola a superare ed elaborare la pessima esperienza relativa al suo passato con il suo ex, tanto che solo alla fine del manga si vedrà (anche se per troppo poco...) la Yuki che si affida totalmente a Seiji, segno distintivo della sua vera indole bisognosa di una persona affidabile e dedita a lei (vedi la scena sulla spiaggia dopo essere fuggiti assieme).

Shou è l’esatto opposto di Yuki: altrettanto carina, molto sportiva, solare, spontanea ma anche pasticciona (sotto certi aspetti una vera imbranata), determinata ed instancabile, e sono proprio questi pregi che la rendono speciale agli occhi di Seiji. Come si suol dire, per sua sfortuna non ha avuto il merito di “salire sul treno quando è passato” e la breve parentesi d’amore con Seiji non farà altro che amplificare il rimpianto di non aver fatto la scelta “giusta” quando ne ha avuto la possibilità. La storia con Seiji terminerà per scelta di quest’ultimo nonostante Shou tenti in ogni modo di trattenerlo con sé, mettendo a dura prova la sua determinazione, e il momento della fine della loro storia è uno dei momenti più struggenti del manga, con molto più pathos e realismo di quella tra Yuki e Seiji. Shou è il personaggio che in un certo senso preferisco per la sua “umanità” e la sua evoluzione nella trama. Nell’innamoramento, lascia trasparire il bisogno di essere amata e di fidarsi dell’altro e nel momento del distacco dimostra una certa dignità nell’accettare ed elaborare il distacco da Seiji senza rinnegare quanto di bello hanno vissuto e con sano realismo si ricostruisce la propria vita senza alcun rancore. E dimostra anche una certa maturità quando resta in attesa di un primo passo di Seiji dopo la prima rottura con Yuki. Mi sembra molto più credibile e meno “artefatta” di Yuki o forse solo più vicina alla realtà delle persone.

Riisa è forse il personaggio meno “pregiato”, utile solo per creare scompiglio in alcune fasi della trama. Il suo affetto “a senso unico” verso Seiji non la rende particolarmente interessante o meglio sfaccettata. Senza essere troppo tranchant, il fatto che appaia nel manga solo in occasione delle sue interazioni con Seiji e i suoi amici al solo fine di incalzare l’oggetto del suo desiderio la rende un po’ piatta e poco approfondita. Sembra che la sua presenza serva solo a creare momenti quasi comici e/o di tensione nella trama, senza dare un tocco di colore della sua personalità, facendola apparire quasi come un automa che ha un unico obiettivo la conquista di Seiji.

Gli altri personaggi come Eri, Izumi e Rouno, pur non godendo delle attenzioni riservate ai quattro già citati, continuano ad apparire nella storia a più riprese in modo continuo interagendo con i protagonisti e diventando spesso determinanti nello svolgimento della storia. Inoltre tutti hanno una loro evoluzione e al termine del manga ne viene data anche una visione del loro futuro, al pari di quelli dei protagonisti... Degni di nota anche il ruolo dei familiari di Seiji, Yuki e Shou: a differenza di altri manga scolastici in cui la loro apparizione è di mero contorno qui hanno comunque un ruolo che non si risolve in meri “camei” ma influenzano le scelte dei protagonisti (vedi ad esempio la madre di Yuki che interviene per farla scappare con Yuki o il padre di Seiji che approva la scelta del figlio di andare da Yuki per convincere la famiglia a farla tornare a Tokyo).

Passando al disegno, premesso che ho avuto il modo di apprezzare lo stile dell’autrice in DG, in GE sembra che lo stile sia un po’ più “acerbo”, soprattutto all’inizio. Man mano che la storia va avanti, lo stile migliora e continua ad evolvere in meglio diventando molto simile a quello utilizzato in DG (vedi i visi e l’espressività dei personaggi). Di sicuro le ragazze sono tutte molto carine mentre Seiji e Rouno non sono proprio due adoni, ma de gustibus ...
L’autrice comunque si dimostra sempre attenta ai particolari, vedi i fondali o all’uso dei retini o persino ai piccoli particolari, curati nel dettaglio. Al pari di DG sono presenti spesso un po’ di scene di nudo ma, a differenza di DG, sono meno preponderanti e comunque gestiti con garbo senza eccedere nei particolari di anatomia medica… Apprezzo meno i contenuti finali a fine volume, gli intermezzi, e i disegni a colori ad inizio capitolo, ma posso capire che il target dell’opera possa apprezzarli.

In conclusione: al netto delle considerazioni critiche esposte, l’opera merita di essere letta. E’ un po’ lunga, quindi per chi non è fan del genere è facile perdere l’entusiasmo alla lettura. Di sicuro è un’opera più convenzionale rispetto a DG, ma hanno in comune entrambe una certa fretta nella conclusione: in GE avrei personalmente preferito una riduzione della parte “tira e molla” tra Seiji e Yuki a vantaggio di un miglior sviluppo di quella in cui i due protagonisti vivono la loro storia definitiva (tipo un’opera molto più recente come Horimya) con una migliore proiezione del loro futuro, ma d’altro canto non si può sempre avere tutto.


 6
Onizuka85

Volumi letti: 16/16 --- Voto 9
Era da tempo che desideravo un manga del genere, uno che mi facesse tornare indietro nel tempo quando era facile innamorarsi e i sentimenti in generale erano più puri, e quando ho preso tra le mani GE non pensavo potesse regalarmi così tante emozioni.
La struttura iniziale è molto semplice, un classico triangolo che nei primi passi risulta prevedibile sulla propria evoluzione, ma sono le diverse sfaccettature di questo che rendono la storia frizzante, divertente e con diversi sussulti al cuore.
Tutti i personaggi avranno un ottimo livello di crescita, ma il protagonista è colui che ne avrà maggiormente, infatti Seiji Utsumi da impacciato innamorato della senpai del circolo di tennis della scuola finirà, grazie ai consigli della sua compagna di classe Yuki Kurokawa, col diventare sempre più maturo e risoluto non perdendo quasi mai la sua genuinità caratteriale, che gli appartiene fin dal principio. Lato che gli provocherà non pochi problemi per quanto riguarda il voler a tutti i costi evitare sofferenze a coloro che lo circondano. Ma come si sa, nella vita la sofferenza è sempre lì ad aspettare i ragazzi al varco.
Per quanto riguarda i personaggi femminili, la sensei Sasuga è stata abile a far si che il lettore non abbia preferenze sin dall'inizio come capita per altre opere, perché come vedremo ognuna delle ragazze ha qualcosa da dare al protagonista, ognuna ha la sua storia, un passato intenso, che le farà vedere sotto diverse sfumature rendendole praticamente tutte deliziose e amabili.
Cosa che inevitabilmente porterà a sentimenti contrastanti per il protagonista e direi assolutamente per il lettore che spera effettivamente che ci sia un happy ending.
Quindi la bellezza di questo manga è stata quella di rendere anche i personaggi secondari fondamentali, sia maschi che femmine. Vedere gesti di altruismo per indirizzare i rapporti degli amici per il meglio, vedere i pianti e i sorrisi, vedere i tormenti interiori per ciò che è ignoto, ovvero il futuro, fa praticamente battere il cuore forte fino alla fine.
I disegni li ho trovati semplici ma piacevoli, in alcuni punti le tavole trasudavano poesia, non tanto per il dettaglio ma per la situazione.
L'unica pecca che ho trovato è stata una fase della storia del tipo “ti lascio perché ti amo troppo”, cosa che ho sempre visto, specialmente nella realtà, una ridicola forzatura. Nonostante ciò il racconto è sempre stato molto realistico e non nascondo che in qualche punto mi ci sono rispecchiato pienamente.
Avendomi quasi tolto il sonno per conoscere cosa accadeva volumetto per volumetto, mi ha anche trasmesso quella sensazione di nostalgia per qualcosa di bello che stava per finire, e questo direi che è fondamentale per comprendere se un libro, un fumetto, un manga, ci stia sconvolgendo l'anima. L'ultima pagina la si chiude di mala voglia, vorrei davvero – e lo spero – che questa autrice continui a regalarci storie del genere perché è fine e gradevole, capace di incollarti lì e di farti entrare i personaggi partoriti dalla sua mente nel cuore.
Voto 9


 6
Kida_10

Volumi letti: 16/16 --- Voto 9
"GE - Good Ending" è un manga composto da sedici volumi, ideato e disegnato da Kei Sasuga e portato in Italia da Star Comics dal 2013 al 2015.

Seiji Utsumi è un ragazzo completamente negato per lo sport quando, in prima superiore, decide di iscriversi al club di tennis perché innamorato della seducente Senpai a capo di quest'ultimo. Ad aiutarlo nella sua storia d'amore spunterà improvvisamente una ragazza, Yuki Kurokawa, studentessa appena trasferitasi da Nagano per motivi sconosciuti. Dopo un iniziale rapporto di amicizia, Utsumi si renderà conto di provare nei confronti di Kurokawa un sentimento ben più forte del normale, e inizierà dunque la storia del povero ragazzo, il quale, come in ogni opera di genere Harem che si rispetti, dovrà passarne di tutti i colori prima di raggiungere (forse) il suo finale felice.

"GE - Good Ending" potrebbe inizialmente sembrare un manga harem come tanti altri, una serie di ragazze che si innamorano per qualche sconosciuto motivo del protagonista, sul quale continueranno ad abbattersi una serie di disgrazie che comprometteranno le sue relazioni. A differenza del classico stereotipo del genere, "GE - Good Ending" presenta tuttavia una trama ben congegnata e studiata a pennello, dove non si dovrà aspettare l'ultimo volume per vederne i primi sviluppi. La storia si evolve bene, con i tempi giusti e in maniera lineare, ma senza far mancare colpi di scena che diano la giusta scossa, e, cosa ancora più importante, senza mai annoiare il lettore. Questo è possibile per via dei personaggi che sono stati egregiamente caratterizzati, protagonista prima di tutti: Seiji non è il classico fannullone incapace ed eternamente indeciso; di certo non brilla per intelligenza, ma per lo meno agisce, sfrutta le occasioni che gli si parano davanti, prende una decisione ben precisa fin dall'inizio, anche se poi i cambi di rotta sono inevitabili.
Stessa cosa si può dire di Yuki, principale protagonista femminile dell'opera, che spicca notevolmente sulle sue rivali, e sulla quale si basa la gran parte della trama.
Good Ending è difficile da inquadrare, personalmente lo definirei uno Shojo con la maschera da Harem, dove Kei Sasuga è riuscito a prendere gli elementi positivi dei entrambe le tipologie e a mescolarli a dovere.

Esteticamente il tratto dell'autrice è deciso e delicato allo stesso tempo, riesce a donare una buona espressività ai personaggi, e si evolve notevolmente con il passare dei volumi. Il design dei personaggi è essenziale e gradevole, e anche i fondali godono di un discreto grado di dettaglio. I dialoghi sono molti soprattutto nella fase iniziale, successivamente diminuiscono notevolmente, rendendo la lettura più fluida e leggera.
Il finale è liberatorio e gratificante, senza fare spoiler dirò soltanto che una volta giunti all'ultima pagina non si potrà che rimanere soddisfatti, e che sorgerà spontaneo quel lieve sentimento che accomuna le conclusioni delle grandi opere, quando si è ormai affezionati ai personaggi e sapere che non si potrà più vederli all'opera lascia una piccola sensazione di tristezza.


 2
Eversor

Volumi letti: 16/16 --- Voto 8
"Good Ending" è un manga di Kei Sasuga del 2009, una commedia sentimentale ad ambientazione scolastica che, almeno per quanto mi riguarda, rimarrà sempre impressa nei miei ricordi. Non è proprio un capolavoro, ma allo stesso tempo dona quella candida sensazione di affetto e attaccamento, che solamente i grandi manga sono capaci di dare. Sedici volumi che rimarranno vividi nella memoria e nel cuore dei lettori, sia per la storia appassionante sia per dei personaggi capaci di coinvolgere e colpire.

La storia ha inizio con il giovane Utsumi, spasmodicamente innamorato della bella e vivace giocatrice di tennis, nonché compagna di scuola, Shou, di un anno più grande di lui. Ma come ammettere questo suo amore? La fanciulla sembra una stella lontana nel firmamento, a cui piace brillare e catturare l'attenzione dei passanti, senza però farsi raggiungere.
L'aiuto viene quasi inaspettato da una compagna di classe di Utsumi, la tenebrosa, ma comunque affascinante, Kurokawa Yuki. Questa intuisce i sentimenti del giovane e decide di avviarlo per la perigliosa strada della conquista. Insieme progetteranno tutti gli stratagemmi per avvicinarsi a Shou, tra cui far iscrivere Utsumi allo stesso club della ragazza, e finalmente qualcosa sta maturando. Ma in che senso? Certamente tra Shou e Utsumi le cose vanno un po' meglio, anche se il ragazzo scoprirà che il cuore della fanciulla è già occupato da un altro. Non si arrenderà, ovviamente, ma le difficoltà giungono sempre all'improvviso. Questa volta, a quanto sembra, è lo stesso Utsumi a porsi delle domande: è veramente innamorato di Shou? Come giustificare allora i crescenti sentimenti verso la sua nuova amica Yuki?

Una trama che si evolve lentamente, ma allo stesso tempo in modo appassionante. Le giornate paiono trascorrere nella quiete, anche se, in realtà, la storia sta segretamente maturando. I personaggi crescono insieme al lettore, e la comprensione dei propri sentimenti è un passo importante per comprendere questa grande opera. Non vi sono protagonisti piatti, anzi, ognuno sembra offrire qualcosa di suo, enfatizzando così ancor di più quella che è una normale (ma neanche tanto) vita scolastica.
Tra amori e difficoltà varie, il tempo trascorre in maniera piacevole, e le relazioni tra il protagonista e le altre fanciulle si intensificheranno (ne spunterà una terza/quarta). Da single sconsolato, a giovane latin lover... un evoluzione che potrebbe far storcere il naso, se non fosse frutto di una lenta e graduale stagionatura. Nessuna ragazza cadrà dal cielo o si butterà tra le braccia del protagonista come se niente fosse. In un certo senso sarà lo stesso Utsumi a mettersi in questo pasticcio.
Tra le due avversarie principale, Yuki e Shou, devo ammettere che la sfida è dura. Da una parte la pura e semplice tennista, innamorata a sua volta di un altro ragazzo. Dall'altra, invece, la tormentata Yuki, che sembra nascondere un passato oscuro e terribile. Sinceramente non saprei quale scegliere, e dunque ho deciso di osservare con immenso piacere come si evolverà la trama stessa.

I disegni sono veramente belli e, oltre a mostrare paesaggi curati nei minimi dettagli, splendono anche nella realizzazione di personaggi completi e originali. Rispetto ad altre commedie giapponesi, questa volta si è scelto di dare ai vari ragazzi un'aria più matura, assolutamente necessaria per una storia che assume tratti divertenti, ma anche fortemente drammatici.
E ci sarà allora questo "Good Ending"? Chi lo sa. Il lieto fine è veramente difficile da realizzare, sia nei manga che nella vita reale. Si deve combattere e soffrire, e ciò accadrà anche in quest'opera. Una lettura tormentata, che alterna sentimenti piacevoli a momenti di ansia e turbamento. Un'alternanza di passioni che rende "Good Ending" un manga veramente sensazionale.

Voto finale: 8


 4
npepataecozz

Volumi letti: 16/16 --- Voto 10
Faccio una premessa fondamentale: questo genere di storia è quella che amo di più in assoluto. Per cui pur essendo ben consapevole dell'esistenza di un certo numero di difetti non posso non dare il massimo della valutazione possibile ad un manga che mi ha appassionato dalla prima all'ultima pagina. So che forse non sarò completamente obiettivo ma, come ho già avuto modo di dire altrove, quei titoli appartenenti al genere "sentimentale" possono essere considerati un successo solo se riescono a far battere il cuore, a far appassionare alle vicende degli innamorati, a far gioire nei momenti allegri, a far preoccupare in presenza di avversità e a far rattristare quando la storia volge al termine ed arriva il momento di abbandonare i suoi personaggi. Questo "Good Ending", nel mio caso, ha provocato proprio tutto questo, e ciò non accadeva da tantissimo tempo; quindi penso proprio che un dieci se lo meriti proprio.
Partiamo dalla trama: Utsumi è uno studente delle superiori che vive in gran segreto il suo amore per Shou, il capitano del club di tennis della sua scuola. Goffo e impacciato, Utsumi non ha nemmeno il coraggio di avvicinarsi alla ragazza che ama ma si limita ad osservarla con un binocolo dalla finestra della sua classe. Accortasi di quanto stava accadendo una sua compagna di classe, la bellissima Kurokawa, lo prende in simpatia e decide di aiutarlo attraverso una serie di consigli sul come comportarsi.
Devo dire che molto difficilmente in passato ho provato per altri manga la stessa sensazione di coinvolgimento che ha saputo infondermi "Good Ending". Tra questi ci sono due titoli che con tutta probabilità hanno influenzato la composizione di quest'opera e cioè "Ichigo 100%" e "Suzuka" che, non a caso, sono due manga che, personalmente, ho amato moltissimo. Le vicende, in sé, non sono il massimo dell'originalità ma per lavori di questo tipo ciò assume un'importanza minore che altrove: il genere sentimentale, ovviamente, parla sempre di amore e delle difficoltà che si incontrano nella realizzazione dello stesso; e non si può certo criticarlo per questo. Ciò che invece è più importante è il modo in cui vengono raccontati gli avvenimenti e la caratterizzazione dei personaggi. Non è un caso o dimenticanza non aver indicato fra gli elementi fondamentali quello della "scelta": a mio avviso si può tifare per il personaggio che piace di più ma la decisione finale spetta all'autore e non può essere contestata. L'unica avvertenza da seguire è che una scelta ci sia e che non si lasci tutto in sospeso.
La narrazione alterna momenti di semplice riflessione a scatti improvvisi in avanti ma, nonostante questo, riesce sempre a mantenersi molto fluida. Nonostante qualche forzatura nella trama il lettore non si annoia davvero mai ma, come per l'effetto di una calamita, viene automaticamente catturato da tutto quello che succede fino ad arrivare a desiderare di "entrare" nella storia per vestire i panni di questo o quel personaggio o per cercare di dare una mano in qualche modo.
I personaggi hanno una caratterizzazione davvero superba in quanto questa è basata su un concetto dinamico e non statico: le persone cambiano col tempo e a seconda delle esperienze che fanno. L'autrice si dimostra ben consapevole di questo e così i suoi personaggi modificano il loro carattere a seguito degli eventi in cui sono coinvolti e delle riflessioni che fanno. Utsumi è il prototipo perfetto dell'evoluzione umana: parte come timido e impacciato ma poi con l'accumularsi delle esperienze diventa una persona sensibile e affidabile. Anche il suo corpo cambia: a seguito degli allenamenti fatti partecipando alle attività del club il suo corpo si irrobustisce e diviene più resistente anche se non perde del tutto la sua goffaggine. Ma in questo processo di evoluzione viene considerato anche l'altro verso della medaglia: alcuni eventi non si possono dimenticare facilmente ed influenzeranno molto a lungo il carattere di una persona. Kurokawa fornisce il perfetto esempio di quanto detto: a seguito di un evento drammatico di cui è stata vittima durante gli anni della scuola media e che non riesce a superare, la ragazza avrà così tanti problemi nel rapportarsi col suo partner che arriverà al punto di rinunciare e sciogliere la coppia.
Dal punto di vista grafico il manga raggiunge livelli accettabili; unica pecca sono, paradossalmente, i momenti dedicati al fanservice: in questi casi i corpi delle ragazze sono disegnati abbastanza male. Ma proprio perché si tratta di fanservice il lettore potrà chiudere un occhio senza problemi: la bellezza della storia è tale che non credo che qualcuno si lamenterà per qualche mutandina disegnata male.
Non conoscevo le opere di Kei Sasuga, anzi a dire il vero non l'avevo mai sentita nominare prima di leggere questo "Good Ending". Adesso che la conosco, però, non credo l'abbandonerò tanto facilmente: se tutti i suoi lavori assomigliano per bellezza a questo credo che diventerà una delle mie autrici preferite. Spero non si tratti di un fuoco di paglia: raccontare in modo così caldo e appassionato l'amore, quel sentimento che più di tutti rende la vita degna di essere vissuta, non è mai facile. E, ovviamente, chiunque è in grado di farlo è più che benvenuto.


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Delandur

Volumi letti: 16/16 --- Voto 8
"Good Ending" è una di quella storie che, con scarsi mezzi, è riuscita comunque a trasmettermi qualcosa, a coinvolgermi pagina dopo pagina. Certo non è esente da difetti, anzi alcune cose sono davvero forzate, ma il mio giudizio generale sull'opera non può essere che positivo.
Era da tanto tempo che non mi capitava di divorare un manga/anime/serie tv in appena due giorni, ma la trama di GE, così vicina ad i miei gusti, non ha potuto che tirarmi pagina dopo pagina.

Riassumendo il più possibile senza spoilerare nulla, GE è il tipico Sentimentale scolastico con un vago sfondo sportivo ed un pizzico di Harem ed Ecchi. Utsumi, il protagonista, è da sempre innamorato di una senpai del circolo di tennis, ma non ha mai avuto il coraggio anche solo di avvicinarsi a lei. Un giorno però troverà un'inaspettata alleata nella sua compagna di classe Yuki che, scoperto il suo amore, tenta di aiutarlo in ogni modo. Ma non sarà tutto così semplice, Utsumi dovrà affrontare le turbe sentimentali tipiche della sua (e mia) età.

Per quanto sia una banalissima trama, coinvolge. Forse ci riesce proprio per la sua concretezza terra-terra, a tutti è capitato di infatuarsi di qualcuno a sedici anni e Utsumi non è diverso da tutti noi. Forse all'inizio è davvero troppo imbranato, ma con il tempo saprà assumere anche lui la sua dignità e la storia, in alcuni suoi passaggi, assumerà dei colori e delle sfumature molto interessanti, quasi profondi.

Ciò che rende più interessante la lettura è proprio il coinvolgimento della storia, che anche se non spicca per colpi di scena inaspettati (a capitolo 30 avevo già intuito su per giù tutto, e purtroppo non è un'esagerazione, mi ero tirato due conti e alla fine era tutto corretto quello che avevo pensato, dalle coppie agli avvenimenti che si sarebbero susseguiti). Utsumi, però, nel corso del manga, proverà un amore un po' più "serio" di quello che spesso si legge in questi sentimentali, in cui i personaggi sono frivoli e si lasciano sedurre con una facilità sconvolgente. Lui sarà innamorato della stessa persona, da poco dopo l'inizio alla fine, e per un lettore anche un poco attento, questo sarà lampante, ma anche rassicurante e con una certa dignità, che ho molto apprezzato. Questo non gli toglierà le sue cantonate, ma quello che leggiamo è un rapporto autentico, credibile, anche se con qualche sporadica forzatura.

Ciò che rovina la storia sono alcuni difetti sparsi qua e là.
Alcuni personaggi sono inutili o mal gestiti nello sviluppo nella trama. Risa è buttata lì su per giù a caso, completamente inutile ai fini della trama, allunga solo il brodo e non ha nessuno spessore. Touru (si chiamava così?), l'ex di Yuki, non è credibile, le sue azioni non corrispondono alla sua descrizione e già di per loro hanno poco senso.
Altra grossa pecca è tutta la fase finale, con eccezione del rapporto Shou-Utsumi, che ha il suo perché, sono un susseguirsi di assurdità che mi sono sembrate dovute ad un dover "concludere" la trama in fretta e furia. Non fraintendetemi, c'è un "Good Ending", ma mi ha lasciato un pizzico di amaro in bocca, quasi fosse incompleto.

Infine mi sento di dire che il disegno era davvero emotivamente coinvolgente. E' una delle cose che apprezzo maggiormente nei manga sentimentali, sarà una banalità, ma alcune tavole mi hanno davvero colpito. Da questo punto di vista merita tantissimo.

Lo consiglio? Sì, ma a cuore aperto, non è perfetto, ma vale i soldi spesi.

P.S. Non scoraggiatevi dopo il numero 1, che è davvero brutto, di una mediocrità terribile, dopo migliora.


 2
Londar

Volumi letti: 16/16 --- Voto 8
Manga molto strano, più lo leggi più voglia ti viene di lasciarlo perdere a cause delle azioni del protagonista, che, molto spesso, possono infastidire. Ma, d'altro canto, ha la capacità di attirare il lettore e farlo andare sempre avanti fino alla fine.

Per quanto riguarda la trama è buona, nulla di nuovo o innovativo. Classico ragazzo sfigato innamorato di una ragazza più grande, la sua Shou Senpai, che non lo conosce nemmeno. Entra in gioco un'altra ragazza, Yuki, che aiuterà Utsumi, il protagonista, nella sua impresa di conquistare il suo primo amore. Questa non sarà un'azione disinteressata, ma la ragazza farà ciò per cercare di ritrovare la fiducia nell'amore, persa durante una relazione precedente. Fin qui nulla di che. Con il proseguo si aggiungono molti personaggi, sia amici, sia amanti, sia "nemici/antagonisti". Le relazioni tra amore ed odio cambiano e si invertono, il confine tra felicità e depressione è sottilissimo.

Trama banale? Innegabile, ma gestita in maniera sublime. Uniche pecche trovate sono i grandi lassi temporali tra apparizioni di personaggi importanti, e un finale, per quanto Good, che lascia un po' con l'amaro in bocca.
Proprio il finale, a mio avviso, fa calare il livello dell'opera di qualche punto. Ad un certo punto, circa verso i cento capitoli, il finale diventa scontato, scontato a tal punto che molto spesso può capitare di voler finire in anticipo la lettura per non doverlo affrontare. Molto di quello che viene aggiunto è un inutile prolungamento di trama; i personaggi secondari fanno capolino a caso senza ragion d'essere. L'opera passa da un Romantico a un Dramma, appesantendosi molto.

I personaggi sono tutto sommato buoni, quasi tutti hanno un'evoluzione psicologica e sociale non da poco, e molto evidente nel corso dell'opera. Unica vera nota a riguardo sono alcuni personaggi, che avrebbero potuto avere grande impatto sull'opera, i quali vengono invece trascurati.

Il disegno è buono, ben caratterizzato, capace di far sorridere quando serve, e di far commuovere in altre occasioni.

Tutto sommato GE - Good Ending è una buona opera, merita di essere letta, ma non deve essere presa come una commedia romantica a cuor leggero.
Secondo me, tra i generi Dramma, è d'obbligo.

nylonhair

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nylonhair

Volumi letti: 16/16 --- Voto 9
Prima di accingermi all'arduo cimento della mia prima recensione, vorrei sciogliere preliminarmente un nodo legato al voto: infatti, nel recensire un'opera di genere come questa (specificamente, di genere shounen sentimentale) non si può non si può non tener conto del fatto che essa deve rispettare necessariamente alcuni topoi del genere narrativo di riferimento. Da ciò consegue da un lato che il voto sarà assegnato in relazione agli altri manga dello stesso tipo, dall'altro che il soggetto dell'opera non sarà valutabile visto che, mancando per forza di cose di qualsivoglia originalità, esso piacerà a chi apprezza quel tal genere e viceversa (considerando che la stragrande maggioranza dei manga sono di genere, questo sarà il criterio generale che adotterò per le mie eventuali recensioni future).
Ciò detto, cercherò di motivare il mio giudizio su GE - Good Ending.

SCENEGGIATURA: 10
Certamente, la sceneggiatura è il punto di forza del manga. Kei Sasuga dimostra una conoscenza invidiabile dei ritmi e delle architetture narrative, creando una vicenda in cui ogni elemento è funzionale alla globalità della vicenda. Ciò che accade è sempre giustificato da ciò che avviene prima, ed è elemento necessario agli sviluppi successivi. In questo modo, GE mette in mostra una consequenzialità, una geometria, una compattezza che raramente si incontrano in un manga, distanziandosi notevolmente da opere piene di capitoli-filler (ad esempio 100% Fragola) e avvicinandosi piuttosto alla perfetta economia di mezzi attuata nel capolavoro Video Girl Ai. D'altro canto, Sasuga è perfetta nel miscelare influenze provenienti da Katsura (l'attenzione prestata all'evoluzione della vicenda e alla maturazione dei personaggi), 100% Fragola (la cura nel tratteggiare prima e nell'integrare nella vicenda poi i numerosissimi e spesso azzeccati comprimari, che giocheranno un ruolo di primo piano) e da Kouji Seo (la tematica sportiva e la predilezione per un tono prevalentemente serio ma mai pesante). Allo stesso tempo, tuttavia, quelle che potevano essere le lacune delle opere ispiratrici vengono colmate (si pensi all'eccesso di fanservice di 100% Fragola, alla mancanza di comprimari credibili in Video Girl Ai, alla lentezza della narrazione in I''S, alla scarsa credibilità degli avvenimenti e dei comportamenti dei personaggi in A Town Where You Live, eccetera), creando un'opera di un equilibrio e di una compattezza invidiabili.
Per finire, è da elogiare la grande disinvoltura con cui vengono affrontate tematiche che nelle altre opere del genere passano decisamente in cavalleria: basti pensare alla centralità nell'opera di Sasuga della questione del sesso nelle relazioni di coppia, che prima d'ora era stata affrontata compiutamente solo in Maison Ikkoku e in parte nelle opere di Seo.

DISEGNI: 8
I disegni di Sasuga sono certamente particolari, abbastanza caricaturali nelle fattezze dei volti e dei corpi, ma notevolmente dettagliati e proporzionati (cosa non esattamente frequente, basti considerare opere decisamente inferiori sotto questo profilo come Love Hina o 100% Fragola). Inoltre, i volti sono incredibilmente espressivi (dettaglio su cui, a mio giudizio, cadeva Kouji Seo), gli sfondi ricchi e particolareggiati e le inquadrature spesso inusuali e ardite. Sicuramente non si raggiunge la perfezione del grande Katsura, ma il livello è comunque alto.

PERSONAGGI:9
I personaggi riprendono fondamentalmente gli stereotipi del genere fissati da 100% Fragola (Yuki=Nishino, Oonuma=Mukai, Riisa=Satsuki, Rico=Yu ecc.). Per fortuna non viene riproposto il genus del "garofano giapponese" (vi ricordate Tojo? e Moemi? e Iori?) che ha francamente stufato, mentre il personaggio di Shou presenta caratteristiche relativamente originali (e forse per questo è uno dei più contraddittori e se vogliamo "incompiuti"). Non mancano nemmeno l'amico figo e quello sportivo ma sfigato, e l'amica più grande ed esperta: insomma, anche qui non è l'originalità a farla da padrona. D'altronde, bisogna considerare che trattandosi di un manga che ha qualche pretesa di verosimiglianza personaggi troppo originali avrebbero probabilmente rovinato l'opera, piuttosto che giovarle. Ciò che però colpisce è come i personaggi, al di là della loro caratterizzazione, si comportano sempre in maniera coerente (ma non per questo prevedibile) con ciò che sono. Le loro reazioni sono sensate, magari discutibili e anche sbagliate, ma sempre verosimili considerando il personaggio che le vive. Questo è ovviamente il punto fondamentale di un manga sentimentale, perché l'assurdità di certe scelte è probabilmente il neo che tutti i manga del genere presentano (con l'unica significativa eccezione di Suzuka).

In definitiva, GE - Good Ending rappresenta lo sforzo di scrivere una storia perfetta da un punto di vista formale, anche se questo vuol dire ovviamente perdere sia un po' di originalità sia un po' di atmosfera, ma queste piccole pecche sono ampiamente compensate dal lavoro sontuoso sotto ogni aspetto compiuto da Kei Sasuga. Se siete amanti dei manga sentimentali, non potete assolutamente farvelo scappare!


 3
Zenzero

Volumi letti: 16/16 --- Voto 8
Centocinquantasette capitoli in quattro giorni non sono roba da poco, se in più aggiungo che prima degli ultimi venti sono andato all'università a dare un esame cosa mi dite? Ok, sono un po' scemo, diciamo tutto scemo, però ciò significa che questo bel manga mi ha trascinato verso la sua fine tutto d'un fiato.
Il genere è un classico scolastico/sportivo/romantico stile Suzuka, Toradora e Kimi no Iru Machi, con tutti i cliché del caso: festival, partite sportive, san valentino, natale, intromissioni della famiglia nel rapporto amoroso, "finte fidanzate" fino all'agognato (appunto) Good Ending, ecc ecc.
Detto questo però non voglio confondere nessuno, i personaggi hanno una loro delineata personalità, che seppur non originale e spesso stereotipata è comunque funzionale alla storia in sé. Purtroppo il protagonista è il solito insicuro (imbecille) di turno stile Haruto (Kimi no Iru Machi) e non un tipo sveglio alla Yamato (Suzuka), fortuna vuole che qua l'autore lo fa crescere col passare degli anni (capitoli) fino a renderlo un ragazzo normale, con gli attributi. Le ragazze che lo circondano sono una tsundere, una bella imbranata, una che si fa troppi giri mentali (quindi una normalissima ragazza dei giorni nostri) e una super ingenua, mentre i ragazzi sono il tontolone ingenuo e bravo e quello sveglio che la sa lunga con le ragazze. Niente di innovativo, così come non è innovativa la trama, ci sono i soliti tira e molla, scene imbrazzanti capitate per puro caso, fidanzamenti vari e cose simili. Questo però non pregiudica l'opera, la quale è raccontata in maniera spedita, senza capitoli filler, e riesce a coinvolgere sin da subito, facendoci affezionare ad uno o ad un altro personaggio, soprattutto al protagonista, Seiji Utsumi che come già detto non rimane piatto ma ha una bella maturazione nel corso dell'opera.
I disegni non sono il massimo, ma non sono nemmeno fatti coi piedi, sinceramente non svolazzano nemmeno troppe gonne anche se il fan service rimane un po' invadente alcune volte.
Se si sa a cosa si va incontro leggetelo e apprezzatelo, se invece cercate combattimenti tra robot leggete Code Geass, seno potreste rimanere delusi.
P.S. Qualitativamente inferiore alla parte bella di Kimi No Iru Machi (dato che gli ultimi credo 30/40 capitoli sono veramente ridicoli), ma decisamente alla pari di Suzuka e molto superiore a Kaichou wa Maid-sama.


 1
Hachiko94

Volumi letti: 16/16 --- Voto 7
Utsumi è innamorato di Shou, una sua senpai che gioca nel club di tennis, e ogni volta che si allena lui la fissa dal tetto della scuola. Un giorno però viene scoperto da Yuki, una componente del club di tennis, la quale aiuterà il protagonista a confessarsi alla sua amata. Utsumi, però, più viene aiutato da Yuki e più inizia a piacerle, dimenticandosi ben presto della sua tanto amata e lontana Shou, ma Yuki non vuole più innamorarsi a causa di fatti successi nella sua città natale…
Good Ending è un manga di Kei Sasuga che sa di già visto. Insomma, c'è il protagonista maschile a cui piace una ragazza, ma man mano che la storia va avanti come per magia, da sfigato il nostro personaggio diventa un figone: intendo che prima che si innamorasse nessuno lo calcolava, mentre poi viene circondato da ragazze carine che sono tutte innamorate di lui, ed ecco crearsi il tanto amato/odiato harem. Questo, però, non implica che il manga non mi sia piaciuto: Utsumi all'inizio è davvero convinto di voler conquistare Shou con l'aiuto di Yuki e la sua dedizione è grande, eppure trovavo Shou una ragazza noiosa e uguale alle altre, con nulla di particolare. Quando poi Utsumi comprende di provare forti sentimenti per Yuki ho pensato che lei sarebbe stata più adatta come ragazza del protagonista, perché piena di carisma e personalità, con una marcia in più delle anonime ragazze che circondano il protagonista. I disegni non sono malaccio, nulla di esaltante ma nemmeno pessimi.
I personaggi principali sono ben caratterizzati (Utsumi e Yuki), mentre gli altri fanno solo da contorno. Ogni tanto viene raccontata la storia di uno e poi dell'altro, ma non sono interessanti come i protagonisti: preferisco che anche i personaggi secondari abbiano una bella storia utile alla trama, arricchendola di preziosi particolari che i protagonisti non possono offrire.
Sfortunatamente la storia parte alla grande, ma già molto prima dei cento capitoli cade diventando noioso e ripetitivo, il che mi ha quasi fatto pensare di non continuarlo. Ho comunque dato una possibilità e l'ho terminato speranzosa di una nuova salita… che poi è arrivata.
Non voglio dire cosa accade nel finale, ma basta leggere il titolo per comprenderlo.


 4
gabrynico

Volumi letti: 15/16 --- Voto 8
GE - Good Ending è un bellissimo manga, è diverso dagli altri poichè è uno shounen romantico ovvero una storia d'amore raccotata dal punto di vista maschile. E in quanto uomo vi posso assicurare che non è una cosa facile da fare. Il più delle volte infatti gli autori rischiano di cadere nell'hentai e la trama diventa squallida se non inesistente. Qui invece Kei Sasuga riesce a creare una storia simpatica e profonda al tempo stesso, realistica se ci si immedesima nei personaggi. Utsumi vuole conquistare una ragazza, ed è un inizio pressoché semplice per una storia ma sia il protagonista sia i lettori scopriranno che la storia non è così scontata come sembra. Perché la vita riserva sempre delle sorprese e quella ragazza che ti dava consigli sulla tua cotta all'inizio poi diventa lei stessa una tua cotta. Allora la storia cambia, si complica e tu vorresti solo che non finisse. Ecco magari la fine del manga è un po' prematura a mio avviso ma se Kei Sasuga ha scelto così è perchè probabilmente non voleva rovinare troppo la sua storia allungandola inutilmente. Inoltre il GE è un manga apprezzabile per i suoi disegni veramente ben fatti a mio avviso con la cura nei minimi dettagli. Kei Sasuga si dimostra quindi un bravissimo disegnatore e altrettanto bravo nel raccontare una storia come questa. 8 è il voto che scelgo perchè il 10 sarebbe esagerato e il 9 non è per tutti ma è comunque un voto molto alto che rende questo manga per me uno dei più belli che ho letto.


 5
Champ

Volumi letti: 13/16 --- Voto 4
Okay dai. Sasuga Kei ci ha provato. Ha provato a creare una bella storia romantica, qualcosa che potesse dare le basi per l'avvenire. E ha miseramente fallito.
Questa è la terza recensione sul manga, e gli altri due hanno dato un 10 e un 9. Okay, ci stanno come voti, fino al volume 7-8 a tirarla lunga. Ma poi un 4 è davvero regalato. Procediamo con ordine.

Iniziamo dalla trama: classico studente liceale senza nessun sogno per il futuro che è innamorato perso di una sua senpai (Shou), che però neanche lo conosce. Inizialmente la sua compagnia è composta da soli altri due ragazzi: il classico figo che rimorchia tutte (Izumi) e il classico sfigato (Kouno) bravo solo in uno sport (baseball nella fattispecie).
Comunque subito nella storia appare una nuova ragazza, Yuki, che, al fine di ritrovare la fiducia nell'amore, fiducia che aveva perso a causa di un trauma, decide di aiutare Seiji, il nostro protagonista.
Questa è la premessa del manga, nulla di nuovo credo, ma la storia inizialmente è piacevole, non eccede in nulla e non cade nel ridicolo. Attenzione, ho detto "inizialmente". Beh, almeno non c'è la tipica riccona con la villa in stile imperiale o la sacerdotessa del tempio.
Comunque arriveranno presto altre comparse, per prima Eri, una ragazza disposta a tutto per conquistare il suo primo amore, e poi Risa. Ecco, con Risa cadiamo nel banale più sfacciato: Kouhai a scuola e collega al lavoro; Seji si mostrerà il primo a essere gentile con lei, che se ne innamorerà perdutamente. (Strano, vero?) Ovviamente, dato che ancora la maggiorata di turno non c'era, Risa ha un seno spropositato, e non mancheranno scene equivoche al riguardo.
Altri tre personaggi sono rilevanti nella storia:
una ragazza più piccola di Seiji di tre anni (Rico) che diventerà la sua "sorellona" e Mei, un genio pazzo due anni più grande, che sarà la spalla del protagonista nei momenti più bui. Entrambe conosciute grazie alla sua passione per la fotografia.
Infine abbiamo Tooru, la causa del trauma di Yuki. Che porterà a una serie assurda di eventi.

Bene! L'introduzione ai personaggi è finita, quindi ora potrete capire meglio le critiche mosse alla storia.
I primi 7-8 volumi alternano le vicende del trio Shou-Seiji-Yuki. E qua la narrazione è piacevole e bella, a parte gli stereotipi dei personaggi.
Poi cadiamo nel ridicolo.
Non voglio spoilerare niente, ma ci sono almeno 30 capitoli assolutamente inutili, messi lì solo per perder tempo, che non fanno altro che rovinare la storia. Una storia il cui proseguo è sempre più forzato e prevedibile. Inoltre si viene a scoprire tutta la verità rispetto al trauma che ha fatto perdere la fiducia nell'amore di Yuki (che coinvolge il suo ex-ragazzo). E questa verità appare in un certo senso forzata, anche se fattibile, entro certi limiti.

Dopo il capitolo 86, che potrebbe considerarsi il punto fin cui vale la pena leggere, troviamo un susseguirsi di situazioni irreali e assurde. La storia perde anche quello spessore che aveva inizialmente e non vale più la pena leggerla.
Modificherò la recensione se andando avanti nella lettura il manga si riprenderà, ma ormai è un caso perso.

Passiamo ora allo stile di disegno. Inizialmente anche questo è buono, poi i lineamenti dei personaggi "perdono" la forma. Per esempio le gambe che diventano più sottili, personalmente non mi piacciono molto. Per quanto riguarda invece i volti e le espressioni non c'è una grande varietà, sono sempre quelli. Anche se non al punto da scambiare un personaggio per un altro.
Altra pesante critica che muovo all'autrice è l'incapacità di gestire i personaggi e le situazioni. In un capitolo di norma non appaiono più di tre dei protagonisti o dei coprotagonisti. E ci sono personaggi che spariscono per decine e decine di capitoli, per quanto ne sappiamo potrebbero essere morti. E a volte a sparire per 5-6 capitoli è proprio la ragazza del protagonista. Assurdo.
Gli sfondi a volte sono totalmente inesistenti, per il resto sono molto semplici.
Il ritmo di narrazione è lento, 138 capitoli raccontano poco più di un anno della vita di Seiji, non ci sono molti salti temporali, però spesso troviamo capitoli che non servono a niente, messi palesemente lì per far numero.

Tirando le somme:
Bello da leggere fino al capitolo 69, fino all'86 se volete allungare un po'. Poi assolutamente da interrompere. Cade nella banalità e nell'assurdo, molti personaggi si perdono di vista. Le storie dei co-protagonisti sembrano solo dei tappabuchi, ma se approfondite potrebbero diventare interessanti quanto la storia principale.
Il disegno ha un bel tratto che cambia col proseguire del manga (in meglio o in peggio sta al gusto personale), ma spesso mancano gli sfondi e le espressioni dei personaggi sono molto simili.

Voto: 7 fino all'86, 2 dal seguito. I mezzi voti non esistono quindi 4.


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BU773RS

Volumi letti: 8/16 --- Voto 9
Ormai è da molto che leggo questo manga, e devo dirlo: continua sempre a sorprendermi!
Good Ending è un titolo che sembra attingere a piene mani dagli shonen ai di Katsuriana memoria (quello a cui si avvicina di più è sicuramente I''s), e la cosa non guasta per nulla la lettura, anzi, Sasuga riesce a reinterpretare questi cliché perfettamente arricchendoli con la propria visione dell'amore tra liceali.

La trama è inizialmente un po' banale, abbiamo questo ragazzo innamorato della sua senpai (presidente del club di tennis), ma che è molto imbranato con le ragazze (chi vi ricorda?) ed ha quindi ovvie difficoltà ad approcciarla. In suo soccorso arriverà una nuova compagna di classe, tale Kurokawa, molto interessata al nostro Utsumi, che lo guiderà alla conquista della senpai. Ma cosa accade quando Utsumi si rende conto di essersi innamorato di Kurokawa? Da qui seguiranno diverse vicende, i due affronteranno un percorso tortuoso per stare assieme, e verranno analizzate un po' tutte le vicende tipiche dell'amore tra liceali. I colpi di scena sono all'ordine del giorno, e non sono mai deludenti. Il lettore, al termine di ogni capitolo, si chiederà quasi sicuramente come andrà a finire.

La caratterizzazione psicologica dei personaggi è ottimamente realizzata, e lo si nota soprattutto ad ogni crisi di Utsumi. Anche gli altri personaggi giocano il proprio ruolo alla perfezione, ma sono ovviamente un gradino sotto al protagonista. L'unica che forse può essergli pari è la coprotagonista, con un passato misterioso ed il dubbio, su ciò che sta facendo con Utsumi, che le permane pressoché sempre. Molto simpatici tutti gli altri, che offrono però un ruolo di sfondo e che per lo più diventano protagonisti nelle gags. Il tema portante dell'opera non è semplicemente l'amore, ma anche la crescita interiore, il passaggio dall'età adolescenziale a quella adulta, a volte occultato, ma altre volte molto evidente (chi starà leggendo il manga saprà di cosa parlo).

Graficamente parlando, il tratto è decisamente buono. Nitido, essenziale e con sfondi ben elaborati. Ci sono delle particolarità, ma nulla che il lettore non riesca a digerire. I personaggi maschili sono tutti realizzati in maniera differente, ma quelli femminili, a volte, se non fosse per alcuni piccole differenze (i capelli, o il fisico prorompente), potrebbero sembrare tutti uguali, ed è l'unica cosa che rimprovero all'autore - ma questo non significa che non siano molto belle allo stesso modo. C'è anche una buona dose di fanservice. Nulla di esplicito, ma quanto basta per attizzare le fantasie di un giovane liceale.

Insomma, GE è un ottimo titolo. Nel suo genere è tra i migliori. Non al livello dei lavori di Katsura, ma le premesse sono ottime per poterlo considerare un buon successore per le generazioni di nuovo millennio. Lo consiglio caldamente, è una lettura valida.

RyOGo

Volumi letti: 5/16 --- Voto 10
Chi conosce le mie recensioni sa già che il mio 10 non è per forza indice di perfezione, a meno che non indichi i motivi per cui a mio parere lo sia... e qui mi ritrovo in una via di mezzo tra quei due 10, ma solo perché non so se una trama che comunque sa di già visto più e più volte possa continuare a piacere a chi legge fumetti da anni. Eppure, io che leggo manga da ormai 18 anni, raramente mi son ritrovato davanti a una storia che mi sapesse emozionare così tanto.

GE - Good Ending è il Video Girl Ai del ventunesimo secolo. Basterebbe solo questa frase per recensire quest'opera, ma andiamo con ordine...
La trama, come già detto, è una semplice storia d'amore al maschile, quindi nulla di innovativo, in teoria. Il protagonista però, per quanto sia imbranato, impara abbastanza in fretta a relazionarsi col gentil sesso, rendendo il tutto meno scontato. E anche i personaggi femminili hanno una caratterizzazione psicologica credibile e coerente, forse solo in alcune occasioni può sembrare che non sia così, ma in fondo le persone strane esistono da noi, figuriamoci in una cultura come quella giapponese che, per quanto possiamo sforzarci, non possiamo capire a fondo dall'esterno.
Ottimi i vari colpi di scena, mai scontati o quasi, e quando le cose sembrano un po' forzate, i risultati sono comunque inaspettati, quindi intrattiene il lettore a dovere. La storia è scorrevole e narrata in modo leggero, non affaticando il lettore.
I disegni sono buoni, magari il tratto è un po' insolito, ma ci si fa l'abitudine immediatamente. L'ho definito "il Video Girl Ai del ventunesimo secolo" anche per la presenza di fanservice, qui dopo tutti questi anni è decisamente più invasivo, ma mai realmente volgare.

Insomma, un'opera che gli amanti del genere non possono perdersi, agli altri consiglio comunque la lettura, senza se e senza ma.
A mio parere, il miglior manga seriale degli ultimi anni.